Nuove Promesse (Parte I)
Quando Tanya tornò a scuola, quel pomeriggio del primo Maggio, erano le cinque del pomeriggio.
L'inizio delle lezioni era stato posticipato al due Maggio, ma aveva deciso di tornare un giorno prima per iniziare a sondare il terreno e poi... voleva assolutamente vedere Draco ed Hermione.
Guardò inizialmente la sua scuola da fuori, con aria pensierosa e vagamente preoccupata, cercò di trattenere l'improvviso panico che le stava facendo tamburellare il cuore e sospirò sonoramente, decidendo di entrare.
Naturalmente, prima di muoversi in camera propria, andò a bussare su quella dei Malfoy, sperando che le aprissero.
Non moriva dalla voglia di affrontare Tom, anche se sapeva che era lì per quello.
Una parte di lei le urlava di tornare direttamente il giorno successivo, così avrebbe potuto posticipare il momento del confronto ma un'altra voce rimbeccava severamente di non fare la vigliacca e che aveva procrastinato abbastanza.
Purtroppo l'influenza non era ancora passata del tutto, a differenza della febbre.
Ringraziò ogni mago famoso quando vide Draco Malfoy aprirle la porta e spalancò gli occhi, arrossendo visibilmente quando lui le dedicò il suo sorriso –Tesoro! Finalmente!- fece, attirandola in camera e lasciando che le si gettasse addosso –Ciao!!- gridò la ragazza, non riuscendo a trattenersi e commuovendosi nel sentire la roca risata dell'uomo che la stava stringendo a sé –Oh, bambina... come stai? Sappiamo che sei rimasta a casa per queste vacanze!-
La rossa rabbrividì al pensiero che Tom era già passato di lì e aveva dato la sua personale visione della situazione. Evitò lo sguardo dell'uomo e replicò -Sì... volevo stare un po' con i miei, ma ditemi di voi!- e cambiò subito argomento, cercando gli occhi dorati di Hermione –Come state? Vi siete ripresi del tutto??-
I due la guardarono un secondo, silenziosi e si lanciarono un'occhiata rapida, poi Hermione decise di risponderle –Stiamo benissimo, tesoro. Ci siamo ripresi del tutto. Il giorno successivo al risveglio eravamo un po' scombussolati in realtà, oggi però va molto meglio... è per questo che le lezioni sono state posticipate di un giorno, per permetterci di essere di nuovo noi i vostri professori.-
E le sorrise positiva, vedendo Tanya raggiungerla sul letto e annuire contenta –Sono davvero felice che stiate bene e che siate tornati del tutto in voi- e lanciò un'occhiata a Draco, che annuì –Purtroppo non possiamo accusare Pansy, perché non ci sono testimoni che attestino ciò che ha fatto e il negoziante di Magie Sinister deve attenersi al silenzio professionale-
Tanya strinse le labbra, disgustata davanti a quella notizia e scosse il capo, scandendo –È assurda questa cosa! Non possono cercare nella tua mente, o sottoporla al Veritaserum!?-
Draco replicò, dunque –No. Io non ho più memoria di ciò che mi ha fatto e di ciò che ho fatto, inoltre lei si è già rimossa i ricordi, quindi... -
Tanya era allibita ed Hermione intervenne –Quando eravamo giovani un nostro professore, che aveva inconsapevolmente aiutato Lord Voldemort offrendogli informazioni su alcuni incantesimi di magia oscura, modificò i propri ricordi e non venne mai accusato, anche perché lui era convinto che il ragazzo a cui li aveva ceduti, avesse solo dell'interesse accademico, nei confronti dell'argomento.- scandì, vedendo la ragazza annuire appena e domandare –Quindi potrebbe persino averli modificati?-
-È plausibile. Abbiamo tutti le mani legate. Hermione, sebbene le abbia cancellato il ricordo, ha dovuto persino sfruttare il Cruciatus per farla parlare. A questo punto, posso immaginare qualunque tipo di reazione da lei e non vedo l'ora che la scuola finisca, così... potremo allontanarla del tutto- disse con chiarezza Draco, allungando una mano verso la donna che appariva comunque contrariata –Meriterebbe una bella lezione...-
E Draco si lasciò sfuggire una risata, replicando –Tu mi sembra le abbia dato già la tua lezione e in ogni caso la serpe qui sono io, non rubarmi la parte: ci tengo molto.-
La bionda sbuffò e Tanya consigliò –Fate in modo da rimanere sempre insieme e di non incrociarla da soli-
-Deve solo provarci...- scandì minacciosa Hermione e Draco la sgridò –Ehi! Vedi di piantarla mezzosangue, chiaro?! Abbiamo avuto un numero più che sufficiente di colpi di testa in questo periodo e i nostri figli non sono stati da meno- e tornò a guardare Tanya, eloquente. Lei assunse un'aria piuttosto innocente e lui inclinò il capo –Pensi davvero di poter eludere me, Tanya Potter? Dimenticatelo.-
Vide la ragazza arrossire visibilmente e fare per alzarsi, ma venne trattenuta dalla mano di Hermione, che aveva assunto un'aria gentile –Sai che puoi parlare con noi, tesoro... anche con i tuoi genitori. Abbiamo deciso di dire loro tutto di Tom e di quello che ci è successo. Anche se non sanno... di te- e le sorrise, dolcemente.
Tanya guardava il pavimento con insistenza e scandì –La Fata è ciò che meno mi preoccupa, in questo periodo. È stata giustamente zittita-
I due annuirono e Draco fece –È Tom il problema però, giusto? Avete parlato? So che è andato a casa tua... avantieri-
La rossa sgranò appena gli occhi, sorprendendosi di quelle parole e borbottò –Non abbiamo ancora risolto niente, oggi... adesso, ci parlerò meglio. Ho avuto la febbre per alcuni giorni, non... non mi sono ancora ripresa del tutto ma sto meglio-
Lì, Hermione la lasciò e la vide incrociare le braccia sul petto, lanciando un'occhiata preoccupata al marito che si alzò in piedi e afferrò le spalle della giovane, vedendola spostare lo sguardo e iniziare a singhiozzare
-Ehi...-
-Non...! Non voglio sapere cosa vi ha detto, non voglio dirvi quello che penso perché non ho intenzione di condizionarvi o altro. Quindi, davvero... sistemeremo le cose fra noi, non... preoccupatevi-
Draco notò quanto la ragazza si stesse impegnando a non mettere zizzania, segno che amava il ragazzo profondamente, visto che sapeva quanto teneva al loro affetto –Conosco mio figlio, Tanya e sebbene abbia diciotto anni, ormai, non significa che si stia comportando come un uomo e lo sa anche lui, bisogna solo che qualcuno glielo faccia notare e i genitori esistono per questo, non solo per coccolarvi.-
Lei strinse le labbra non sapendo cosa dirgli, anche se sapeva di non potergli dare torto –Vi direbbe di farvi gli affari vostri e litigherete, voglio solo evitare questo, tutto qui-
-Quando si litiga, si fa pace, Tanya. Questo è quello che fanno le persone che si amano e... noi amiamo profondamente i nostri bimbi, quindi... se ci sarà da discutere si farà e il tuo Tom aprirà gli occhi. Non gli permetterò di perderti perché ora sembra accecato da questo nuovo Potere che vuole imparare a gestire immediatamente. Ho deciso che saresti diventata mia nuora anni e anni fa, quindi... non ha scelta.- stabilì convinto, trascinandosi sul letto la ragazza, che gli si sedette di nuovo affianco, con aria triste, però.
Hermione le si avvicinò e le accarezzò il capo –Tanya, tesoro...- iniziò, vedendola spostare gli occhi arrossati su di lei –Non devi aver paura di niente, non sappiamo esattamente cosa vi sta succedendo, ma possiamo immaginarlo, Dorian ci ha detto cosa sarebbe potuto accadere una volta che il Demone e Tom si sarebbero fusi. Non è strano che tu lo veda meno Tom e più Demone.- sottolineò e Tanya guardò la donna –Quando ho accennato questa cosa a Dorian non mi ha detto nulla! Non ha detto che avevo ragione a pensare che fosse cambiato da quando si è fuso col Demone!-
-Probabilmente per non spaventarti, tesoro... in ogni caso, la situazione è perfettamente reversibile. Quindi ti consiglio di andare da Tom e capire se il suo comportamento è quello del nostro Tom oppure quello della Leggenda. Con noi ha cambiato comportamento dopo poche parole, ma ieri, per esempio, mi è sembrato più distaccato... se non è come dovrebbe, allora, semplicemente, bisogna aiutarlo a ricordarsi com'era. Okay?-
Tanya, ascoltando la donna assottigliò lo sguardo, pensierosa "Ecco perché dovrei farlo ingelosire..."
-Sì, avete ragione-
Ben presto Tanya abbandonò la camera e, quando si trovò nel corridoio, intraprese la via per quella dei Prefetti, la sua e di Tom.
Un vero peccato che, nel tragitto, vide uscire di lì l'ultima persona che avrebbe voluto: Jessica Thompson.
La mora, non appena la vide, sgranò gli occhi e le sorrise immediatamente –Oh! Tesoro! Ben tornata! Tom è in camera, puoi andare subito da lui!- fece, con aria rilassata.
-Grazie di avermi dato il permesso, Jessica- scandì la rossa, dedicandole il sorriso meno amichevole di sempre.
La mora arrossì appena e ridacchiò –Oh, che sciocca, ma che dici? Abbiamo appena fatto una pausa dall'allenamento e penso che adesso pranzerà e si farà una doccia...- e le strizzò l'occhio, con malizia –Stanotte però te lo riprendo, perché...-
-Questo lo vedo io. E quando vuoi fare una lezione con lui, gli mandi un messaggio.- stabilì, passando dritto a quel punto, davvero stanca di dover sottostare a quel rapporto che il suo ragazzo e Jessica stavano stabilendo, in sua assenza.
Sentì la mora ridere alle sue spalle e dirle –Scusami, sparisci per una settimana e adesso hai pure delle pretese stupide come queste? Tom ha bisogno di sviluppare i suoi Poteri-
-Fin quando sarò la sua ragazza avrò ogni diritto che mi pare e mi piace, su di lui. In camera mia, non ci entri più. Se vuole che vieni a portargli la colazione, che vada a dormire altrove-
Jessica assunse un'aria allibita e vide la rossa entrare in camera propria, con aria di una che aveva ben poca voglia di coccolare il fidanzato.
Quasi tutti erano ormai tornati a Maughrest e le serpi erano andate in biblioteca con l'intento di ripassare il programma, in vista delle nuove lezioni, dato che in quelle vacanze non avevano combinato nulla... e quel giorno avrebbero sicuramente continuato a farlo.
-Cavolo, Tanya non vuole proprio rispondermi...-
-Sta male, lo sai che passa le giornate a dormire, quando ha la febbre-
La prima Evil, il secondo Riven. I due stavano conversando da quando erano arrivati in biblioteca.
-Lo so, però potrebbe mandarmi anche solo un segno di vita, qualcosa, che cavolo... Tom? Sapete che ha fatto in questi giorni?-
-Ha studiato con la Thompson- replicò Diego, che fronteggiava le coppie, mentre leggeva il proprio quaderno, con gli appunti presi nelle ultime lezioni.
-Davvero? Ma sarà andato a dormire dai Potter, no?- domandò, curiosa la mezzodemone e lì, intervenne il fidanzato –Vuoi farti una vagonata di fatti tuoi, Evil?- le domandò, sbuffando sonoramente. Aveva perso la concentrazione varie volte. Lei, che era comodamente appoggiata alla sua spalla, si volse a guardarlo burbera e lo morse, sentendolo presto vendicarsi con la mano, mentre la pizzicava sul fianco –Ahiii!! Fermooo! Sei cattivissimo!-
-Fa' silenzio e studia. Sennò alza il culo e fallo blaterare fuori!- la sgridò scocciato, mentre la fissava antipatico.
La mora arrossì, offesa e lo additò –Non ti permettere di dirmi queste cose! Chiaro!? Non mi divertono affatto, Smith! –
A lui venne da ridere nel vederla così offesa e lei gli saltò addosso furibonda –Cosa ridi!? Dannato! Sei insopportabile!!- Ma lui le afferrò rudemente il viso appropriandosi delle sue labbra senza troppi problemi –Da che pulpito...- le sussurrò, sentendola quindi stringersi al suo collo mentre lui l'abbracciava e si separava dalle sue labbra, cercando i suoi occhioni verdi –Stai tranquilla...- le disse convinto, vedendola arrossire appena e annuire, dandogli nuovi baci e sentendolo spostarla di nuovo affianco a lui, che ultimò -...Sennò quella è la porta!- e scoppiò a ridere, vedendola tornare all'attacco.
Riven e Giuliet ridacchiarono divertiti e la biondina chiese a Diego, che sospirò sonoramente in quel momento –Ma Fiamma dov'è?-
-Torna dopo cena, come i genitori. –
-Sembri un po' nervoso...- constatò Riven ed Evil convenne subito con lui, lasciando perdere il fidanzato –Sì, è vero tesoro! Non dovresti stare così!- fece, con voce quasi severa e Diego alzò lo sguardo su di lei –Non decido io di stare così, Evil-
La mora capì di averlo indispettito e gli disse, gentile –Sono solo preoccupata. Sei sempre così corrucciato, pensavo che con le vacanze ti saresti un po' rilassato...-
Il moro guardò altrove e sbuffò –No, non è così. Sentite, vado in camera e cerco di capire a che ora torna Fiamma...- e si alzò in piedi, davanti agli sguardi dei compagni, per poi allontanarsi.
La mezzodemone buttò lì, il solito commento cattivo –La nostra Fiammy non si impegna abbastanza, mi sa...-
E Giuliet arrossì appena, mormorando –Magari è solo preoccupato per Tom... non è detto che...-
-Sì, ma lei dovrebbe interessargli di più di quello che fa Tom, che diamine! Nemmeno fosse lui la sua ragazza!-
-Tu sei fissata con Tanya, come lui lo è con Tom- le fece notare Riven e lei replicò, immediata –Per noi ragazze è diverso!- e Andrew prese a guardare la fidanzata, curioso –Quindi? Che ti frulla in testa?-
Evil fece spallucce e replicò –Non so... il nostro Diego è cambiato un po' in questi mesi. Soprattutto da quanto Tom è più concentrato su Tanya e sulle lezioni con quella tizia-
-È incazzato con lui dal compleanno, quando è sparito senza dire nulla e Tanya era in coma, dopo la caduta dagli spalti-
Le fece notare Andrew e lei annuì appena –Mah... diciamo pure che le cose sono iniziate a cambiare dal Fest, comunque, beh... non possiamo negare che abbia una certa... ossessione per Tom-
Andrew roteò gli occhi, annoiato dai soliti complottismi della fidanzata e questa gli chiese –Perché no? Ti sembra così strano??-
E lì, Riven si lasciò sfuggire una risata –Ma... a che stai pensando, Evil?!-
La mezzodemone fece spallucce, con espressione eloquente e vide Giuliet portarsi una mano alla bocca, divenendo purpurea. Evil, divertita, la indicò –Esatto, tesoro. Non ci vedo niente di strano, comunque... scommetto che... un pochino ne sei innamorato pure tu...- e batté la mano sulla spalla del fidanzato, che continuava a guardarla con aria platealmente annoiata –Certo che ne hai di fantasia...-
E lei strinse le labbra, divertita –Mah, chissà...-
I ragazzi avrebbero tanto voluto continuare a parlare, solo che, proprio in quel momento, sfilò davanti a loro un pentolone volante.
-Ehi! Ehi! Vieni qui!!-
E il suo proprietario lo stava richiamando.
Evil assunse un'aria perplessa e si volse, vedendo Paciock correre verso di loro, con la bacchetta alla mano –Fermo!!-
Riven scosse il capo e lanciò un'occhiata al pentolone, che volteggiava sopra di loro –Certo che Paciock è un vero incapace, dieci galeoni che lo bocciano!- e guardò Andrew che replicò –Troppo facile, non ci sto-
Il biondino storse la bocca e fece appena in tempo a parlare, che presto si sentì fare propriamente la doccia... così come era successo ai suoi tre compagni.
-Che cazzo, era pieno... oh porca di quella...-
Riven si era appena alzato in piedi, gettando la sedia a terra, mentre si guardava le mani e scattava con il capo verso Andrew. Quest'ultimo aveva un'espressione inebetita –Cazzo...- imprecò solamente e Riven gettò la sua occhiata più aggressiva verso il povero Johnny, impalato, mentre li fissava tutti e quattro.
-Oh... le mie tette, dove son... AH! Sono bionda!- gridò sconvolta Giuliet, tastandosi i boccoli e il seno, mentre guardava Evil, quest'ultima era semplicemente attonita.
Riven invece era corso ad afferrare per il bavero Paciock, gridando –Che cazzo ci hai messo in quella poltiglia di merda!?- berciò, furibondo, considerando di aver sollevato con facilità il compagno.
-I... io...-
Mormorò il ragazzo, ma il giovane Malfoy non aveva molta voglia di ascoltarlo balbettare –Rispondimi o giuro che ti ficco la testa nel culo di Murgh!-
-Pozione... pozione sostitutiva ma... ma è venuta male! Sicuramente gli effetti svaniranno subito! Doveva... doveva essere blu e... e invece è diventata nera!-
Gli disse, terrorizzato.
Riven lo gettò a terra, con aria disgustata e presto gli si avvicinarono i compagni.
Evil gli domandò balbettante, con aria molto preoccupata –Che... che cosa succede?- aveva le mani che tiravano continuamente la scollatura verso l'alto, mentre Giuliet, con le braccia incrociate sul petto e un'aria altezzosa, guardava Paciock –Scommetto che questo idiota ci ha gettato addosso della Pozione sostitutiva! Che razza di coglione!- e si avvicinò a bruno, facendo per pestagli un polpaccio, ma quello scappò via, gridando –Mi dispiace!-
Giuliet strinse un pugno, irritatissima e scandì –Che palle, non ho forze!- e guardò dunque Evil, che divenne purpurea e tirò la canottiera aderente verso l'alto, ancora e Giuliet la indicò –Ehi, tesoro! Non tirarla, che me la slabbri!-
-Cioè... ci ha sostituiti, tutti?- domandò con espressione allibita Andrew, e Giuliet storse la bocca, scontenta –Sì...- e appoggiò il capo alla spalla di Riven, anche se lo guardò con sofferenza –Uffaaa!! Non va bene per niente questa cosa!-
-Puoi dirlo forte!- scandì furente Riven, che si mosse e prese le cose di Andrew, venendo presto seguito da Giuliet –Dove vai??-
-Da Draco. Mi farò dire se c'è un fottuto antidoto!-
Raccolse il pentolone, notando che c'erano dei residui di pozione e se lo portò dietro, seguito così dal resto del gruppo. Dire che era furente era solo un eufemismo.
Spazio Autore:
Eccomiii!! Ora che sono al computer posso aggiungere anche i ringraziamenti! Qui a Cagliari sono arrivate le prime goccioline di pioggia! Come va lì da voi?? Di dove siete?? DITEMELOOOO(cit Jerry Scotti)!! AHAHAH
Vi sembra un po' più chiara la situazione nella fic?? Se non è così, ditemi cosa non lo è e vedo se è qualcosa che posso chiarirvi o se dovete aspettare per capirla al meglio XD
Ringraziamenti: vennybe10, potterhead-hunters, Katnissgreypotter, cicapisciniente, MarziaPedace, Harly00, Carietta91, McSnugglefacesxx, sara_dramione, Altair312, DoraGrosu, ValeriaHale00, Giuliettapersempre, AlissaNyx, Anais173.
Il prossimo mercoledì! ;D
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