I've got a devil in me (Parte IV)
Tom, notò che il fusto verde perdeva la stretta sul suo collo, mentre alla mano che ancora la tratteneva per il polso, si stavano stringendo ulteriori germogli, ricchi di graziosi boccioli chiusi e verdi.
Così, con la mano libera, raggiunse il suo viso e le disse –Lo so, bambina, lo so benissimo...- e scese sulla sua bocca, ammorbidendo la presa sul suo polso, mentre si dedicarono totalmente l'uno all'altra, per quel breve momento. Per lei fu rinfrancante sentirlo di nuovo così vicino e affettuoso, sentire il suo profumo e il suo sapore... ma dovette accettare presto di vederlo separarsi da lei, per proferire –Stai tranquilla, tutto tornerà come vuoi tu... credimi-
Sottolineò, notando in quel momento le numerose e candide roselline che erano sbocciate durante il loro bacio.
Tanya si sorprese di quel fenomeno, ma solo per poco, perché la frase del compagno le aveva appena fatto presente che non era cambiato un bel niente con quel bacio. Le aveva solo sottolineato che era incontrovertibilmente sua e che non sarebbe cascata fra le braccia di nessun altro, nemmeno se le avesse chiesto di aspettarlo per un milione di anni, probabilmente.
Vide il compagno lasciarla, mentre l'intera pianta appassiva immediatamente, lasciandosi cadere al suolo e la ragazza strinse le labbra, con irritazione, strappando via la parte radicata alla base del palmo "Mi... mi ha presa sostanzialmente per il culo..."
Pensò, furente e il compagno le mise una mano sulla spalla –Andiamo, forza.- e lei, con la mano sanguinante si limitò a seguirlo, sentendolo dirle –Guarda, questo è ciò che comporta usare quelle inutili piantine?!- e le afferrò la mano, curandola in pochi istanti, ma lei si riprese l'arto, lanciandogli un'occhiataccia –Anche se non mi curasse Riley ogni volta, lo farei. E continuerò a farlo, ad oggi con più determinazione di ieri. Te lo garantisco- stabilì, non vedendo lui schiudere le labbra allibito –MA...! Come sarebbe!?-
-Basta! Fai silenzio! Non voglio più sentirti parlare! Fai ciò che vuoi Tom, mi hai presa per il culo abbastanza in questi mesi, non continuerai a farlo da domani!- era furibonda, così gli cedette il Contrappasso, segno che non aveva assolutamente voglia di fare la ronda con lui, che le urlò dietro –Dove diavolo vai, adesso!?-
Ma lei non replicò e se ne tornò a scuola come una furia, decisa verso i dormitori, ma... quando intraprese il corridoio che dava alla sala principale, dall'ala ovest, incrociò Riley che passeggiava per l'edificio, con una Magh alla bocca –E tu che ci fai a passeggio? Non vorrai che ti metta una...-
Lei sgranò gli occhi nel vederlo e gli afferrò rudemente la giacca in pelle aperta sul torace, alzandosi sulle punte e intimandolo a piegarsi in avanti, affondando immediata fra le sue labbra.
Che fosse il giorno (s)fortunato del ragazzo?
Replicò al bacio con intensità, senza pensarci troppo e afferrò il viso della compagna, sentendola aggrapparsi al suo collo tremante.
Il Domatore scese rapidamente ai suoi fianchi, la prese in braccio senza fatica e si smaterializzò in camera propria, gettandosi sul letto, sopra la compagna. Iniziarono presto a spogliarsi l'uno con l'altra e lui, mentre lasciava la ragazza solo con l'intimo inferiore, le domandò –Cosa è successo?-
La rossa gli morse un labbro e replicò –Non chiedermi niente, non farlo...!- lo implorò, tenendo volutamente gli occhi chiusi, mentre lasciava che la mano del Demone giungesse alla sua più tenera sensibilità, tastandola sopra l'intimo mentre lei tratteneva dei sospiri... ma anche dei singhiozzi.
-Ehi...-
-Continua! Ti prego...!-
Lo incoraggiò lei, andando immediata ai bottoni del suo pantalone, slacciandoli e spingendolo a levarli, cosa che il ragazzo fece, ma con meno convinzione, vedendo il suo viso rigarsi presto, mentre lei tentava inutilmente di mantenersi rintanata nel suo collo, così da non fargli vedere quali pensieri la stavano attraversando.
-Basta così, smettila...- si fermò però lui, a quel punto, afferrandole il viso e vedendola lasciarsi pervadere dalla disperazione, scoppiando in lacrime –Ma perché!? Perché deve fare così?! Io lo odio!-
Riley la strinse fra le sue braccia e le accarezzò i capelli, sospirando sonoramente –Shhh... stai tranquilla, non ho idea di cosa stia pensando ma... speravo che Dorian sarebbe intervenuto più rapidamente-
-Anche lui! Anche lui mi ha solo presa in giro! Pensavo che si sarebbe occupato della cosa, che avrebbe cercato di sistemare tutto e invece è sparito! Mi ha completamente abbandonata!- scandì rabbiosa, battendo sul petto del ragazzo e sentendolo accarezzarle la chioma –Non è vero, Dorian fa tutto quello che deve, te lo posso assicurare, bambina... non se ne sta fregando-
-E allora perché non è qui!? Perché?!- gli urlò ancora, sentendolo sospirare sonoramente –Non lo so, ma cerca di calmarti per favore- e cercò il suo viso, vedendola tentare di trattenere i singhiozzi –Sono... sono così arrabbiata! Maledizione!- e strinse talmente forte i pugni che le unghie affondarono duramente nella carne, atterrendo lui che fece –Ta'... per favore, calmati- sottolineò, guardandola in viso, convinto e lei appoggiò la fronte alla sua, tornando a singhiozzare –Non posso nemmeno stare qui! Devo... devo tornare da lui!-
-Non ci pensare nemmeno- stabilì però il compagno e lei scosse il capo –Devo! Non ho scelta!-
Ma lui incrociò i suoi occhi e la guardò in viso, deciso –Non preoccuparti di nulla. Ora dormi, al resto ci penso io, chiaro?-
La ragazza si morse il labbro e annuì appena, mormorando –Grazie...-
Il compagno l'abbracciò più forte, sorridendo appena e la intimò ad allacciarsi a lui, sollevandole la coscia e facendola passare sul suo fianco –Dormi, domani starai meglio, tranquilla... ti porto la colazione- e lei sorrise appena, singhiozzando –La porterai anche a Tom? Non credo ne sarebbe contento...-
-Sì, a lui gliela lancerò direttamente in faccia- e la sentì ridere appena, mormorando –Qualcosa con la panna, allora-
Il ragazzo scese alla sua guancia e si mosse alle sue labbra, succhiandole appena –...E qualcosa con la panna sarà- la ragazza annuì ancora e, poco interessata di essere sostanzialmente nuda contro di lui, lo sentì coprirli e per sua fortuna, ben presto si addormentò.
...
Verso mezzanotte, il Demone si assicurò che la ragazza fosse addormentata e le sussurrò un paio di parole mentre le accarezzava la fronte. Quindi la vestì rapidamente, ma si limitò, esclusivamente alla camicetta e alla gonna, senza preoccuparsi troppo di reggiseno, calze e scarpe. Quindi la prese in braccio e si smaterializzò.
Quando riapparve era in camera dei Prefetti e, benché ci fosse la luce accesa, la giovane non si era e non si sarebbe svegliata.
Sapeva che avrebbe incontrato il neo-Demone, lì.
Tom rimase del tutto ammutolito quando vide Riley muoversi senza nemmeno dirgli qualcosa verso il letto, accomodando la ragazza su di esso e mettendole sopra le coperte. Quindi, una volta accarezzatole il viso, si mise dritto e sentì Tom scandire, senza paura –Speri davvero di potertene andare così!?-
Riley, che già gli aveva dato le spalle e teneva le mani in tasca, scandì –Sì e lo farò, tranquillo-
Ma Tom lo raggiunse immediatamente e lo volse, afferrandolo per il bavero e attaccandolo al muro –Pensavo si fosse rintanata in camera sua e invece era da te! Che diavolo le hai fatto, pezzo di merda!? Scommetto che te ne sei approfittato!-
Riley continuò a fissarlo, un momento in silenzio, poi fece –Camminavo nel corridoio, quando l'ho vista corrermi incontro, furibonda. Non ho nemmeno fatto in tempo a dirle qualcosa che mi si è avventata alla bocca, cercando il mio contatto, come un assetato cerca l'acqua- scandì, in un sibilo perfido –Sentendola così vogliosa ed essendoci fra di noi una buona complicità, ho capito che voleva una sola cosa, in quel momento... e non vedevo l'ora di dargliela-
Sottolineò, guardandolo negli occhi eloquente, sentendolo iniziare a tremare di rabbia mentre i suoi occhi argentei tremavano e viravano verso un colore più opaco e scuro –Ci ho smaterializzati in camera, le ho sfilato il maglioncino, la camicia e lei ha pensato al resto... ho ancora il suo profumo addosso, non lo senti, forse??- gli domandò, ghignando apertamente dunque e vedendolo spalancare gli occhi e fare per dargli un pugno ma il ragazzo gli ordinò –Fermo. Lei ha ascoltato te e ora tu ascolterai me, Malfoy-
Sottolineò, vedendolo arrossire, ma senza perdere la presa su di lui, con una mano, mentre il pugno restava in aria, tremante.
-Eravamo ormai nudi e ci siamo toccati. Lei non vedeva l'ora e credimi, so esattamente quando arriva il momento per gustare appieno questi momenti. Sono andato lì, a tastarla dove e come più le piace e ho sentito quanto la cosa la stava facendo impazzire...-
A quel punto però fu Riley ad afferrare il compagno per il bavero, mentre vedeva i suoi occhi arrossarsi lentamente, mentre i suoi occhi si inscurivano sempre più –Poi sai che ho fatto? L'ho assaporata e... cielo! Era gustosa come nient'altro! Un angioletto di prima classe come lei, non poteva essere differente per un Demone pluricentenario come lo sono io, piccolo moccioso impertinente- scandì a denti stretti, mentre lo guardava con irritazione e compiacimento. Sentiva la presa del compagno farsi più debole, mentre continuava a fissarlo con gli occhi sgranati, a mala pena riuscì a mormorare un "Basta" ma Riley era implacabile –E quando ho sentito il primo gemito beh, mi sono preoccupato che fosse solo il primo. Anche se, eheheh, devo dirlo... non è certo rimasta con le mani in mano... Dio sento ancora la stretta della sua presa, vedo ancora come i suoi occhi mi chiamavano. E la sento chiamarmi, ancora... e ancora...- continuò, mentre ormai gli occhi del compagno erano colmi di lacrime, che stavano scivolando dal suo viso –Ti prego, basta... smettila...- lo implorò stavolta, iniziando a singhiozzare e Riley in quel momento riuscì a sentire la forte componente mortale di lui, che risaliva a galla, come da quegli occhi sgorgavano le lacrime.
La presa sul suo collo sparì, mentre le mani del biondino correvano al petto, mentre il dolore iniziato nel momento in cui Riley era arrivato, in quel momento si era fatto insopportabile.
Il Demone continuò a fissare il compagno, con alterigia, domandandogli –Ti è piaciuto farla sentire esattamente in questo modo, in questi giorni?-
-Non è vero, io... io non l'ho mai tradita! Non la tradirò mai, dannazione! Non potrei mai farlo!-
E il compagno gli diede un forte pugno in faccia, gettandolo a terra –E nemmeno lei! Razza di coglione!- gli urlò, afferrandolo di nuovo e vedendolo spalancare gli occhi, scioccato –Co... cosa?-
Riley però gli afferrò con forza il mento, avvicinandosi paurosamente al suo viso, mentre gli occhi scuri, vertevano verso l'aranciato acceso e ribollente –Per ora no, Tom. Ma oggi ci è mancato così poco che quasi mi dispiace essermi fermato io, per primo, benché lei stesse già singhiozzando, cercando di trattenersi per permettermi di continuare. Non mi avrebbe fermato. Devi solo ringraziare che chi hai davanti non è la testa di cazzo che sei invece tu- gli sibilò furente, vedendolo levarsi le mani dal petto e corrucciando lo sguardo dolorante, visto che la presa sul suo viso si era fatta tanto forte da fratturargli l'osso.
-Torna in fretta, razza di coglione, perché oggi mi sono fermato... domani non te lo garantisco.-
E lo gettò di nuovo a terra, vedendo il ragazzo portarsi dolorante la mano al viso, maledicendosi per non aver conservato qualche goccia di Ossofast, quella mattina. Gli sarebbe servita.
-Ho iniziato il processo poco fa, ma... ma ci vuole tempo, non sono capace a... a gestire questa cosa- gli disse il ragazzo, con voce disperata e strascicata, visto che aveva diffcoltà a muovere le mandibola. L'altro si limitò a fare spallucce –Non m'importa. All'Accademia capirai che a nessuno interessa se ti sei sfilato le calze o ti sei rotto un'unghia. In Accademia ognuno ha i suoi tempi perché nessuno viene aiutato, conviene che parti un minimo preparato perché qui, Dorian fa il paparino, lì... il suo esame sarà uno dei tuoi peggiori incubi.- sottolineò, con aggressività. Sentendo presto delle mani applaudire.
I ragazzi si volsero immediati verso la finestra e videro il Reale che li fissava, con aria divertita –Buonasera, bocconcini...- e si avvicinò a Riley, sorridendogli appena –Lo so quanto sei geloso, ma non c'era bisogno di dirgli tutto, mi rovini...- e scese a guardare Tom, con aria famelica –...La sorpresa-
Ultimò in un sussurro, andando sul letto e spostando senza troppo riguardo il corpo di Tanya, verso il centro del letto –Ho notato che avete finalmente avuto modo di confrontarvi... ero curioso di sapere in che modo l'avreste fatto e, bocconcino adorato...- fece verso Riley, che rabbrividì appena, spostando lo sguardo tornato presto castano, altrove –Sei stato proprio bravo, grazie...- e guardò quindi Tom, che aveva ancora gli occhi lucidi, mentre cercava di curarsi la mandibola –Inizio a rivedere lo sguardo del mio Tesoro, lì sotto e...-
*Ho iniziato il processo di sostituzione prima che... che si inventasse quella storia!* sibilò visto che parlare gli veniva molto più difficile.
-Che cazzo sta dicendo?- domandò Riley, schifato e Dorian gli sorrise, replicando –Che lo ha eccitato molto averti sopra di lui in quel modo...-
E sentì Tom dargli un colpo alla gamba, mentre lui era scoppiato a ridere perfidamente.
Riley roteò gli occhi e scandì –Beh, allora me ne vado...-
E diede loro le spalle ma Dorian lo chiamò –Ah, Walsh...-
Lo chiamò per il cognome, cosa che lo bloccò, facendolo di nuovo rabbrividire.
Tom era davvero sorpreso dell'effetto che aveva avuto su di lui. Era un Domatore D'Anime pluricentenario che aveva paura di un Vampiro? Certo, era un Reale, ma...
-Sappi che se non sono intervenuto è perché ho creduto che saresti venuto qui a cercare in tutti i modi di rasserenarmi. E l'hai fatto, per tua fortuna...-
-Lo so benissimo- scandì gelidamente il ragazzo –Posso andare, ora?-
Dorian continuò a guardarlo e gli domandò, scocciato –Non mi dai nemmeno un bacino??-
E lì il ragazzo sparì, cosa che divertì il Reale.
Tom quindi si levò in piedi, iniziando a sentire dolore su tutta la parte sinistra della faccia, dove il compagno gli aveva dato un bel cazzotto.
-Oh, Tesoro, guarda come ti ha conciato...- gli disse Dorian, con fare viscido, mentre raggiungeva con le mani il viso del ragazzo. Tom decise di incrociare i suoi occhi, sofferente e mormorò –Domani lui tornerà, Dorian. Non so davvero come fare...-
-Hai il tempo che ti ho dato...-
-Sì, ma nel frattempo Riley...!-
Il Reale fece spallucce e replicò –Posso fermare lui, ma non lei, Tom... E non sono certo di volerli fermare. Quest'ansia, questa paura di perderla ti sta ferendo, lo so...- e gli portò una mano sul petto, sentendolo singhiozzare dolorante –Ma dall'altra parte ti spingerà a fare le cose il più velocemente possibile. Mettendoci davvero tutto l'impegno necessario. So che non vorresti, ma... se anche lei dovesse finire fra le sue spire, non equivarrebbe per forza a una resa nei confronti del vostro amore.-
-Non voglio che quell'essere la tocchi, maledizione! Non ti immagini come mi sono sentito mentre mi diceva tutte quelle cose-
-Me lo immagino molto bene, invece. Te lo assicuro- sottolineò, guardandolo eloquente.
Il biondo sgranò gli occhi e il Reale gli diede uno schiaffetto sul viso, dicendogli –Coraggio e concentrazione. Prima riuscirai a tornare in te e... prima eviterai che si accorga che non c'è solo il tuo, di uccello, nel mondo. Per fortuna di noi tutti!- e alzò le mani al cielo, guardando il soffitto grato, per spostarsi verso la finestra e aprendola.
Tom guardò il corpo di Tanya e la raggiunse, afferrandole un ginocchio ossuto e mormorando –È così dimagrita in queste poche settimane...-
-Sì beh, speriamo che non decida di arricchire la sua dieta con qualche nuova e fecondatrice sostanza- liberò, malsano, ricevendo l'occhiataccia del ragazzo mentre si accendeva una Magh alla finestra.
-Comunque, anche se sono il vero Tom, sento che... davvero, non vorrei che il Titano la usasse per arrivare a me. Certo, non l'avrei mai lasciata, però... se potessi almeno avere la certezza che lei è al sicuro, sono certo che il Demone mi farebbe subentrare molto più velocemente-
-Lei non sarà mai al sicuro, a prescindere da te, Tom. Lei è e resterà la Principessa delle Fate, quindi è bene che entrambi ve ne facciate una ragione. Quando e se le cose dovessero volgere in un modo che non volete, allora andrete a salvarla e nel farlo, sarete di certo tanto motivati da risultare imbattibili. Quindi il problema non si porrà, mai- sottolineò, guardandolo rilassato.
Tom sgranò gli occhi, molto sorpreso dal suo modo sempre molto elementare e semplicistico di vedere le cose e suppose che, avendo tutta quella esperienza alle spalle, avesse imparato a guardare il mondo con altri occhi.
Tornò su Tanya e andò a prenderle il pigiama, decidendo di infilarle prima i pantaloni, o avrebbe avuto presto freddo e poi le sfilò la gonna da sopra quelli. Quindi andò ad aprire la camicetta, notando che mancava qualcosa e si lasciò pervadere da un sospiro rabbioso –Dannato...-
-Sei qui a masturbarti mentalmente mentre la spogli, solo grazie a lui. Goditi la scena-
E Tom scattò verso di lui, aggressivamente mentre il Reale si lasciò sfuggire una risatina –Ah no, quello sono io-
-Te ne vai!? Grazie!-
Dorian scoppiò a ridere stavolta e scosse il capo, dicendogli –Ah moccioso, hai proprio l'umorismo di tua madre...-
E gettò via la Magh, decidendo di andarsene via a quel punto, dopo aver dedicato un'ultima occhiata alla coppia e sparendo nel nulla, con aria soddisfatta e altrettanto divertita.
Spazio Autore:
Olaaaa! Scusate il ritardo! Sono di fretta(essendo in sessione d'esame) però spero che il capitolo vi sia piaicuto! AHAHA! Ve lo aspettavate? Io adoro Dorian, come sempre! AHAHHA Alla prossima! Ringrazio sentitamente chi di voi continua a commentare con tanto affetto, spero di sentirvi numerose anche ala prossimo : katnissgreypotter, potterhead-hunters, damilove19, Sky_2001, Giuliettapersempre, McSnugglefacesxx, Altair312, stellapurnell, sara_dramione, cicapisciniente, book_lovers, ValeriaHalle00, Carietta91
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