I've got a devil in me (Parte III)

Al suonare della sveglia, Tanya e Riley erano accoccolati l'uno all'altra, piuttosto insonnoliti.

-Mhh... che bella dormitaaah!!- fece sorpreso il ragazzo, andando a baciare il collo della giovane Potter che sembrava davvero sorpresa di trovarsi lì –Ah, alla fine ci siamo addormentati tutti e due...-

Constatò, sentendosi stringere nell'abbraccio del compagno, ora alle sue spalle –Io di sicuro, finalmente...- scandì, compiaciuto e lei roteò gli occhi, divertita –Va bene, ora però dovremmo allenarci, no??-

Lo sentì annuire mugugnante e lei, si volse a guardarlo, commentando –Sai, all'inizio pensavo fossi un vero cattivone... sempre lì, con quell'aria altezzosa e antipatica...-

E si lasciò sfuggire una risatina, mentre lui apriva gli occhi scuri e la guardava –Lo sono. Faccio il bravo solo perché voglio che ti levi quelle mutandine, una volta per tutte...- scandì, ghignando malefico e lei storse la bocca, scontenta –Già, motivo per il quale, non mi vedrai mai toglierle!- e gli afferrò le mani che teneva sui suoi fianchi, allontanandole e mettendosi presto seduta –Forza maestro! All'opera!- e gli batté allegramente sulla spalla, alzandosi in piedi –Oggi devi insegnarmi a fare i boccioli!- e lo indicò, vedendolo sedersi e assumere un'aria divertita –Dipenderà da te, non da me...- e si mosse in bagno, andando a sciacquarsi velocemente, per poi indossare una maglia a maniche corte –Non ti hanno avvisata che sta arrivando l'estate?- e le prese fra indice e pollice il maglioncino che portava ancora sopra la camicia della divisa.

-Io ho freddo! Che noia!-

E quello roteò gli occhi, uscendo dalla camera e tenendosi sotto il braccio la ragazza –Sì, beh... non stai bene-

Quella lo liquidò con un gesto annoiato della mano, mentre lui vide la porta dei Prefetti socchiusa, cosa che gli fece stirare un sorrisino perfido.

-Certo che potevamo restare un altro po' in camera...- iniziò lui, mordendole una guancia e facendo un cenno verso la porta dei Prefetti che anche lei notò, mentre a passo lento si muovevano lungo il corridoio.

-Lo sai che voglio prepararmi bene per il M.A.G.O. altrimenti non mi prenderà nessuno a lavorare!- scandì decisa e lui la guardò incredulo –Disse la figlia di Harry Potter, andiamo! Più raccomandata di te chi c'è??-

E lei fece spallucce, replicando giudiziosa –Non sfrutterò il mio cognome per ottenere un lavoro!-

Riley divertito, l'attirò dunque a sé e l'abbracciò, riempiendola di baci sul collo e sulla guancia –Ma che brava signorina...!-

Quella ridacchiava divertita, stringendogli il fianco e gli chiese –Pensi che possa riuscire a sviluppare un po' di più i poteri, entro la prossima settimana?-

Il moro tornò serio e le accarezzò la criniera di boccoli, mentre riprendeva a camminare –Qualcosa la tireremo fuori, non preoccuparti...- le garantì positivo, vedendola alzare il viso verso di lui e sorridergli –Grazie... non tutti ripongono la loro fiducia in me- liberò, spostando vagamente lo sguardo, sofferente e lui capì che in quel momento non stava mentendo, così sospirò e si fermò nel corridoio, guardandola serio e scandendo –Non devi reagire così, hai delle incredibili potenzialità, solo un idiota non se ne accorgerebbe. Certo, ci vuole tempo a svilupparle, ma ti posso garantire che facendo la vita che ho fatto io, la pazienza è l'ultimo dei problemi- e le afferrò il viso, dedicandole un'aria decisamente maliziosa, mentre l'avvicinava al suo torace –E poi... tutta sudata e ansante sei molto meglio di quanto pensassi- e ridacchiò cattivo, sentendola mugugnare scontenta –Dovresti essere più professionale!- lo sgridò e lui rise ancora, sculacciandola –Vero, ma non m'interessa. Andiamo...- e le rubò un bacio, portandola sotto il suo braccio, sentendola battergli sul torace –Non fare strani scherzi, eh!-

-Shhh...- e le agitò la mano davanti, intimandola ad andarsene da lì.

Quando i due sparirono, la porta dei Prefetti si chiuse.


Durante il pomeriggio, il quartetto di "scambiati" stava facendo una pausa nei corridoi vicini alla biblioteca.

-Ma Tanya? Perché non studia più con noi?- domandò a un certo punto Andrew, con aria intristita e Giuliet lo guardò un momento, accarezzandogli il viso dispiaciuto –Ohh, non fargli venire quella faccia, che impressione che mi fa!-

Il moro ridacchiò e roteò gli occhi, scuotendole i capelli –E tu copri quella scollatura! Quelle sono mie! Chiaro??-

La biondina sbuffò e scosse il capo, guardando quindi Riven, che nemmeno li stava ascoltando –E comunque, si sta allenando con il Demone, te l'ho detto... vanno molto d'accordo-

-Stronzate- liberò Riven, con fare irritato e la bionda sbuffò –Non puoi sostenere niente, se non sai i fatti-

-Tanya è innamorata di Tom, Evil. Lo sai anche tu...- le disse Andrew, eloquente e la biondina guardò quindi l'amico, sottolineando –Quindi deve correre dietro a uno che per il momento non vuole stare con lei perché è troppo impegnato con lo studio e l'allenamento intensivo che gli ha proposto la Thompson? Non esiste! Non può pensare di metterla in standby mentre lui fa i suoi comodi! Oltre che, per solo quello che ha detto a Diego, dovreste quantomeno avercela con lui!-

-A me, semplicemente, annoia vederli tirare la corda, da una parte e dall'altra. Quando sanno entrambi come andrà a finire! – scandì irritato il biondo Malfoy, mentre Giuliet, bonaria, gli accarezzava la spalla –Questo è quel che credi. I fatti sono diversi. Tanya e Riley vanno molto d'accordo, come anche Tom e Jessica.-

-Già, che coppie...- commentò il biondo, scuotendo il capo e la sua fidanzata e scosse il capo, decidendo di cambiare argomento e accarezzare i capelli di Evil –Tesoro, tu? Ci hai pensato un po'? Mi rendo conto che potrebbe sembrarti una cosa un po'... eccessiva, ma...-

-Non c'è nessun "ma", Evil. È eccessiva- scandì la mora, lapidaria, non vedendo Giuliet ed Andrew che si lanciavano un'occhiata.

-Se non vuoi, non si fa. Non c'è molto da girarci intorno. Andremo da Tom e gli chiederemo se gli è venuto in mente qualcosa- scandì deciso Riven, non vedendo l'aria sollevata della mora.

-Io non voglio andare a chiedergli niente! Si aspetta che la pozione finisca l'effetto!- scandì invece Giuliet, decisa verso il ragazzo e quello fece spallucce –Ci andrò io, non m'importa...- scandì ben poco orgoglioso, mentre il gruppo tornava in biblioteca.

-Oggi c'è la Luna Piena comunque e sono un po' preoccupata, sinceramente...- scandì Giuliet, guardando verso Andrew ed Evil mentre andavano a sedersi, ma non continuarono la conversazione perché Riven notò immediato una boccetta sul tavolo, con un foglietto –Quattro gocce mescolate al sangue del proprio corpo, una sola volta, da bere nello stesso momento con lo scambio. Dimezzerà i tempi d'attesa. T.D.M.-

-Thomas Draco Malfoy- mormorò Evil, affianco al compagno, mentre leggeva anche lei e Andrew guardò quindi Giuliet che, a bocca storta, guardava la pozione. Il moro sospirò e annuì deciso –Forza, proviamoci.-

Riven lanciò un'occhiata eloquente alla biondina e quella gliela restituì, freddamente.

-Ha fatto il coglione e dovrà chiederci scusa, oltre a una spiegazione ma per fortuna, non è orgoglioso come qualcun altro, tanto da voltarci le spalle quando ne abbiamo bisogno. Questo è quello che fanno gli amici. Presto o tardi avremo il confronto che vuoi ma non venirmi a dire che sei contenta che Tanya si stia cercando qualcun altro che le scaldi il letto, perché quelle come lei le chiamo solo in un modo e spero davvero che non si sia tramutata in questo-

Giuliet sgranò gli occhi allibita ed Evil intervenne, gentile –Se lui però non la calcola più e... lei si sente completamente ignorata, magari sta cercando solo di... attirare la sua attenzione, no?- domandò speranzosa verso Riven, vedendolo scendere a guardarla mentre Giuliet fece, scocciata –Solo perché sei un maschio, non significa che devi difendere i maschi, a prescindere! Tom ha fatto lo stronzo e sapere che la ragazza che ama non è scontata come crede, forse gli farà aprire gli occhi! Non per forza la devi additare a puttana perché sono solo quelle le ragazze che hai conosciuto tu! Esclusa la sottoscritta, s'intende! Son felice che non sia rinchiusa in camera a piangere e a disperarsi per lui, questo sì! Cazzo!- sottolineò scurrile, vedendo il biondo roteare gli occhi e sbuffare –Sentite, come vi pare. Basta che beviamo questo intruglio!- e si arrese davanti alle accuse delle ragazze.

...

-Comunque non dovrebbe infastidirti la Luna Piena, questa volta...- suppose Andrew, seduto davanti a Giuliet, nel tavolo delle Serpi. Il Re non era sceso per cena, a differenza della Regina che li ascoltava, un po' nervosa.

Era la notte dei Prefetti quindi, probabilmente, se Tom aveva ascoltato la sua conversazione... le avrebbe fatto una delle sue ramanzine.

-Dici? Eppure ho un mal di testa! Che palle!- si lamentò la bionda, appoggiando il capo alla spalla di Riven, al suo fianco. Lui la lasciò fare e diede un nuovo morso al panino, passandosi una mano fra i capelli –Oggi mi tingo i capelli di nero, ho deciso- asserì il Malfoy, attirando gli sguardi di tutti. L'unica che rise però fu Evil.

-Scordatelo! I miei capelli sono fantastici!- Asserì Andrew, invece, offeso col compagno che scosse il capo –Non se ne parla, faccio già fatica ad afferrarmi l'uccello per pisciare, soprattutto perché fa decisamente freddo!-

E lì anche Giuliet scoppiò a ridere, mentre Evil arrossì appena.

Andrew assunse un'aria scocciata e replicò –Credi che a me diverta, invece?? Uso sempre l'asciugamano per afferrarmelo!-

E lì, Evil spalancò gli occhioni verdi scioccata –Che cosa?! E non me lo dici!? Quell'asciugamano lo uso anche io!! Idiota!!- berciò, furibonda, mentre Giuliet si portava la mano alla bocca scoppiando a ridere ma cercando di non fare rumore e guardando Riven che se la rideva sensibilmente anche lui.

Andrew, preso in contropiede roteò gli occhi –Lo afferrò solamente! Non lo asciugo o altro!-

-E ci mancherebbe! Cavolo!!-

-Va beh, dopo questa... potete anche divertirvi senza di noi, stanotte- concesse loro Giuliet, agitando la mano ridente.

Evil scosse il capo e si passò una mano in viso –Dio mio...-

Anche Tanya, per sua fortuna, davanti a quella scenetta era riuscita un po' a distrarsi e domandò loro –Ma alla fine... vi ha fatto la pozione? – senza sottolineare il soggetto.

-Sì, l'abbiamo presa questo pomeriggio- fece immediato Riven verso la compagna che annuì soltanto e guardò il posto vuoto di Diego –Lui dov'è?-

Andrew guardò la sedia al suo fianco e sospirò sonoramente –Non lo so, durante la lezione di Cura se n'è rimasto un po' in disparte, ho cercato di parlargli, per capire a cosa stesse pensando ma...- e scosse il capo, dispiaciuto –Diego è frustrato da molto tempo, a quanto ho capito-

Tanya annuì e si morse un labbro, sentendo Giuliet afferrarle la mano e guardandola eloquente –Tu sai qualcosa che noi non sappiamo, vero?-

E la rossa alzò lo sguardo sulla bionda, desiderando ardentemente di sfogarsi con loro. Visto che non le rimaneva che Riley e non era di certo la stessa cosa che farlo con chi la conosceva così bene, come loro –No, Evil... ora è meglio se tornate tutti in camera, inizia la ronda e tocca a me e Tom-

Scandì, vedendo la bionda stringere le labbra, sofferente quanto lei e poi lasciarle la mano, annuendo.

Si alzò in piedi, imitata presto dai compagni e, quando fecero per uscire dalla Sala Principale, videro sulle scale Tom e Jessica darsi un bacio sulla guancia, prima di separarsi –Buona ronda, tesoro. A domani...-

-Ciao Jess, grazie- replicò lui, lasciandole risalire la scala e scendendo quella successiva, sgranando gli occhi nel vedere le serpi impalate, mentre lo fissavano. Lui dedicò la sua prima occhiata a Tanya, che aveva stretto i pugni con rabbia, anche se lui non poteva vederli, visto che era posta alle spalle dei compagni. Quando però raggiunse il gruppetto, inquadrò i sudditi, domandando –Avete preso la pozione? Non vi ho trovato in biblioteca e non sapevo dove foste... quindi ve l'ho lasciata lì- spiegò, anche se non era necessario. Sembrava indossare un'espressione pacifica.

-Sì, l'abbiamo presa, grazie- fece immediato Riven, mentre lo fissava.

Tom incrociò il suo sguardo argenteo, preciso al suo in quel momento e annuì –Bene, spero che si risolva tutto il prima possibile... Evil, tu hai bisogno della pozione per il Mal di Luna?-

E quella scosse il capo, semplicemente, senza incrociare i suoi occhi e scandì –No, ora mi metto a dormire...-

Tom notò che nemmeno si era sprecata a guardarlo e scandì –Bene, allora buonanotte.- e spostò lo sguardo freddo su Tanya, vedendola con un'aria pressoché impassibile –Pronta?-

Lei nemmeno gli rispose, ma tirò fuori il Contrappasso, muovendosi fuori in giardino, dopo essersi stretta bene il mantello invernale sulle spalle.

Tom si limitò a seguirla, mentre i compagni salivano su per le scale. Quando furono al piano superiore, notarono Jessica appoggiata alla parete dei dormitori mentre si sistemava una scarpa, ma la ignorano e ognuno si chiuse in camera propria. Chi invece uscì proprio in quel momento, fu Riley. I due non sottostavano di certo al coprifuoco per gli studenti.

La mora boccoluta alzò lo sguardo bluastro, che solitamente verteva dall'azzurro al nero pece, in base alle sue emozioni.

Quello di Riley raccoglieva le tonalità più calde dell'arancione, il marrone, e il nero.

-Thompson...-

La salutò lui, senza regalarle alcuno sguardo, al contrario di lei che lo seguì con gli occhi e fece –Riley... come procede l'allenamento della Potter??-

Il moro, perplesso davanti alla domanda, si fermò e si volse appena, vedendola raggiungerlo e fronteggiarlo.

Jessica non portava mai scarpe alte, essendo già molto alta e slanciata lei, quel giorno indossava delle scarpe col tacco ed erano quasi alla stessa altezza.

-Si applica con dedizione.-

E la mora alzò un sopracciglio, con malizia –Davvero? E tu? Quanta dedizione le stai offrendo?-

Il Demone a quel punto stirò un ghigno malevolo e si avvicinò al suo viso, non vedendola indietreggiare... cosa che lo sorprese, come lo stava sorprendendo ogni cosa che aveva fatto dal momento in cui aveva ricercato la sua attenzione.

-Tutta quella che fino adesso non ha ricevuto- scandì semplicemente, vedendola lasciarsi sfuggire una risatina e mettergli le braccia al collo, affondando nella sua bocca, cosa che lo lasciò sconcertato un primo momento... poi la trascinò verso la parete e l'attaccò ad essa, sentendola trattenere un sospiro di dolore quando lo avvertì afferrarle rudemente le cosce, e frapporsi ad esse, affondando più vicino a lei.

Quando i due si separarono però, si guardarono negli occhi e lui, che era allibito ancora, anche se stava tentando di non farglielo notare, la sentì dirgli, compiaciuta –Cosa c'è?- e gli accarezzò il viso, vedendolo tirare indietro il capo e osservarla, perplesso –Niente, perché?-

Lei allora annuì d'accordo e gli accarezzò le labbra, sfilando facilmente dalla sua presa e scandendo –Allora... basta bussare, lo sai, vero?- e gli dedicò il suo sorriso birbante, per poi chiudersi in camera propria.

Il Demone era allibito "Deve essersi fumata qualcosa di molto pesante..." e scosse il capo, andandosene definitivamente. Di certo, l'indomani, gli avrebbe fatto una bella lavata di capo... Jessica non si comportava in quel modo, non con lui.


-Quindi il Demone ti dà delle lezioni... e di cosa? Sentiamo.-

Scandì dal nulla Tom, con fare saccente e Tanya, davanti a lui, roteò gli occhi, annoiata –Non mi ha spiegato bene la teoria, siamo... concentrati più sulla pratica.-

-Sì, ci scommetto...- liberò lui, ma la rossa lo ignorò, storcendo la bocca un pelo compiaciuta –Riesco a far crescere le piante e a muoverle, fanno quello che dico e... le sento. Questa è l'unica sensazione cosciente che mi ha lasciato la Fata, nei sogni... sentire la vita degli esseri viventi come mia e... Riley sta focalizzando l'allenamento su questo-

Fece, sperando di essere chiara e il compagno commentò –Ah sì? Ottimo e quindi vuoi tipo... preparare un bel mazzo di fiori al Titano, quando cercherà di catturarti? Speri sia allergico al polline, magari?- le domandò, con il solito sarcasmo. Tanya sospirò sonoramente e assunse un'aria stanca –No, Tom. Perché devi essere così negativo? Possibile che tu non abbia più alcuna fiducia in me? Inizio a pensare anzi... che tu non ne abbia mai avuta, che hai sempre e solo cercato di proteggermi e... farmi credere di essere una persona forte. Cosa che non è, ovviamente...- e scosse il capo, mormorando con stanchezza.

Tom iniziava a sopportare davvero poco sentirla parlare in quel modo e allungò il passo, affiancandola e vedendola lanciargli un'occhiata sofferente, come rifletteva il suo stato d'animo.

Lui scosse il capo e replicò –Potrei insegnarti benissimo io, a suo tempo-

-Avevi detto che non sapevi come fare-

-Posso chiedere e studiare il metodo. Non sarà così complicato, visto che non mi sembra che questo allenamento ti porti via tutto questo tempo...-

E Tanya assottigliò lo sguardo, scandendo –Ogni giorno studiamo quasi tutto il pomeriggio! Che ne sai di cosa facciamo?-

-Ah, raccontami meno cazzate... se ti ha visto mio padre a gironzolare nei corridoi appicciata a lui, non siete poi così impegnati! Chi si impegna duramente siamo io e Jessica!-

-E allora appiccicati una fottuta medaglia al petto! Che diavolo vuoi!?- gli domandò, tagliandogli la strada e prendendo un corridoio che passava sotto l'edificio e dove c'erano le scale per rientrare a scuola, ma lui la trattenne e la fece voltare –La ronda non è finita, Potter!-

-Non m'importa! La farò per i fatti miei!-

-Di Contrappasso ce n'è uno! Smettila di frignare!-

La sgridò lui, poco pacifico e lì la vide tremare di rabbia e rancore, pronta a dargli un bello schiaffo ma lui le fermò la mano appena in tempo, avvicinandola a lui –Smettila di perdere inutilmente tempo con quell'idiota. Non è nessuno e non sarà mai nessuno, né per me né per te, soprattutto- sottolineò, eloquente.

Lei sgranò appena gli occhi e scandì –Non puoi e non devi darmi ordini, Tom! Hai capito!? Non ti ascolterò! Anzi! Più insisterai, più farò il contrario di quello che mi dirai!-

-Certo! Perché sei la persona più stupida che conosca! Cazzo!- e dalla mano che teneva bloccata di lei, scaturì una piantina, che si allungò velocemente verso il viso del compagno, avvolgendosi rapidamente intorno al suo collo e alla sua mano, iniziando a stringerlo.

-Lasciami- singhiozzò lei e lui, vedendo cosa gli stava facendo, apparve piuttosto sorpreso e scandì –No, lasciami tu-

La ragazza lasciò scivolare ulteriori lacrime e a quel punto non riuscì a controllare i propri sentimenti, non davanti a ciò che le aveva detto –Ti prego, riportalo da me... io non... non ce la faccio senza di lui...-


Spazio Autore

Eccomi bellezzeee! Alloraa come pensate finirà questo capitolo?! Si accettano scommesseee ma io dico che non indovinate XDXD. Il prossimo sarà Lunedì! A presttooo!! I miei ringraziamenti alle fan più sfegatate: potter-hunter, thewritersoul, McSnugglefacesxx, ValeriaHale00, vennybe10, book_lovers92, Altair312, sara_dramione, stellapurnel6, giuliettapersempre, Alissanyx, Carietta91.

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