Zaya e Zenith (Parte III)
Tanis si slegò dunque la catena dall'abito e l'avvolse dolcemente intorno al corno dell'animale, sussurrando qualche parola in una strana lingua, mentre gli accarezzava il capo. Successivamente, se la legò di nuovo in vita: sembrava più lunga di prima.
-Che cos'è quell'affare?- domandò Andrew e Tanis gli sorrise appena, afferrando la corda e facendola roteare divertita –Oh, con questo "affare" mi diverto molto, signor Schmidt-
Andrew non mancò dal percepire un nuovo riferimento sessuale nelle sue parole, anche se erano i suoi occhi gelidi a parlare maggiormente. –Non ne dubito- replicò lui, stirando stavolta un sorrisino palesemente malizioso che divertì platealmente la donna che, a quel punto, si volse di scatto verso Evil, che divenne purpurea –Voi due, non siete soliti...?- e non fece nemmeno in tempo a ultimare la frase che Andrew l'anticipò, capendo bene dove sarebbe ultimata quella conversazione –No, non mi monto sua figlia-
Stabilì, vedendo la donna tornare a guardarlo, con aria comprensiva –Beh, certo che no, sarebbe difficile per te riuscirci, al contrario sarebbe ben più plausibile che fosse lei a farlo...- e guardò eloquente la figlia che era allibita –Ma assolutamente no!! La vuoi piantare?! QUESTA è la motivazione per la quale non invito e non inviterò mai nessuno a casa!- sottolineò e la donna guardò la figlia sconcertata –Per questo?! Sta' a vedere che non posso nemmeno parlare di sesso in tranquillità!- si lamentò la donna, quasi offesa, scuotendo il capo e guardando dolente la figlia –Sei così stranamente puritana, mi chiedo proprio da chi tu abbia preso...- e sospirò sonoramente. Mosse una mano e liberò immediata la bestia, cosa che sconcertò Andrew ed Evil i quali spalancarono gli occhi insieme e indietreggiarono, pronti a fuggire, Andrew domandò scioccato –Ma che sta facendo?!- è la donna sbuffò –Oh, non dovrò legare voi due, adesso?! Fermi qua!- ordinò e la coppia obbedì, mentre la donna volgeva lo sguardo verso la bestia che ora strusciava la testa non cornuta contro il suo braccio, come un gatto.
I due erano senza parole e quella sorrise bonaria –Speravo di trovare prima Zaya e di intimarla a farci conoscere il suo compagno ma temo faremo il contrario. Forza, saliamoci sopra!- e, presto detto, si volse e, coadiuvata dall'animale, gli salì in groppa, sorridente. Sollevando l'abito e immergendo le lunghe cosce candide nella ispida pelliccia –Ti faremo un bel trattamento per la pulizia del mantello, mi chiedo in che condizioni sia la sensibile femminilità della mia povera Zaya- fece, con noncuranza, ma altrettanta preoccupazione la donna, mentre Evil mormorava –Oh cielo...-
-È una pazza- stabilì Andrew, non potendo fare a meno di sibilare all'orecchio di Evil e lei replicò furente –Secondo te perché non volevo che veniste!? Lo so pure io che è fuori di testa!- fece, furente e lui lasciò perdere, mentre la bestia zampettava rilassata verso di loro e Tanis gli parlava –Oh sì, ci sono dei compratori della Bolivia che sicuramente apprezzerebbero un tuo discendente-
La videro tendere loro la mano per salire ed Evil accettò per prima, salendo alle spalle della donna che quindi invitò Andrew dietro di loro –Non mi va di stare dietro-
E lì Tanis allargò il suo ghigno –Oh, invece pensavo proprio che fossi il tipo...-
Andrew la fulminò stavolta, mentre quella allargò il suo ghigno malevolo. Non era la tipa abituata a perdere, questo era evidente.
Le afferrò la mano e si piazzò dietro Evil che quindi scosse il capo "Sta per iniziare la conversazione più imbarazzante di sempre"
Nella fuga, Tom si era trascinato dietro la compagna Tanya che scandiva, alle sue spalle –Ci sta inseguendo!?-
-Potrebbe essere sopra di noi! Avrà preso il volo! A terra non è così agile!- fece immediato Tom e la ragazza gli domandò –E allora come facciamo a seminarlo, se non lo vediamo?!-
Tom la guardò in ansia e scandì –Adesso corri! Maledizione!-
Lei non se lo fece ripetere e obbedì, peccato che, ben presto, mentre la foresta si faceva ben più lussureggiante e buia, i due si finirono in mezzo a dei cespugli che iniziarono a farsi presto intricati e ricchi di spine e spuntoni, che li ferirono –AHH! – urlò Tanya, bloccando la sua corsa e Tom la imitò, attirandola prontamente fra le sue braccia, tappandole la bocca –Non urlare, potrebbe sentirci... - Si volse, avanzando al contrario per farsi scudo con la schiena e facendo scudo alla ragazza di conseguenza. Lei, stretta al suo petto, alzò lo sguardo preoccupato verso di lui –Cosa vuoi fare? Perché vuoi entrarci?-
Tom alzò lo sguardo verso l'alto e scandì –Perché la rete è molto fitta e se riusciamo a trovarci magari una piccola radura, qui dentro, li eviteremo sicuramente, sia il maschio che la femmina- fece, rilassato, anche se ogni tanto lei lo vedeva accusare i colpi. Procedeva rapidamente fra i rovi, vedendoli richiudersi alle spalle di lei.
Tom, che dava quindi le spalle all'avanzata, fece –Indirizzami se vedi una zona meno intricata, magari...- fece, vedendola sgranare gli occhi e annuire, sporgendosi oltre la sua spalla e vedendola insanguinata visto che lui si era inchinato un po' per facilitarle la cosa.
-Sei tutto ferito Tom! Non possiamo continuare così! Non-Non puoi!- fece subito, correggendosi e il biondo le sorrise appena –Ti preoccupi per qualche graffio, Trottolina? Di' un po', non ti starai innamorando del tuo bel Principe?- e le sorrise ammaliante, trattenendo però un'espressione di dolore e la ragazza assunse un'aria poco convinta –Saresti tu? Convincente! Non mi sorprende che tu sia riuscito a incastrare solo una demente come Kim- ultimò sardonica, sentendolo stringerla a sé con forza –In realtà, in questo momento ho incastrato pure te...-
E scese sul suo viso sentendola replicare –Diciamo che non sei messo bene nemmeno tu!- e l'occhiata che i due si scambiarono, purtroppo, venne rapidamente sostituita da quella di paura che seguì quando il terreno sotto i piedi di Tom scomparve e si trascinò irrimediabilmente dietro Tanya, in una conca.
Anche Diego e Riven erano scappati ma con meno foga degli altri visto che avevano notato la bestia inseguire subito Tanis che l'aveva colpita, in qualche strano modo, visto che era priva di bacchetta.
Corsero più per la paura del momento che per quella attuale e, quando furono un po' stanchi, si fermarono.
-Porca vacca! Altro che lezioni con Hagrid!- fece Riven sconcertato e Diego gli sorrise, forse un po' rimbecillito dall'adrenalina –Già!- Anche Riven se la rise e scandì –Comunque lo sapevo che questa foresta era anche peggio di quella Proibita! Che diamine!- e Diego assottigliò lo sguardo, curioso –Già, è vero, ti avevano mandato in punizione Tanya e Tom, qualche mese fa... cosa hai incontrato?-
Riven rabbrividì a quel ricordo e non poté fare a meno di ricordare il terrore negli occhi di Giuliet quando le era stato detto cosa sarebbe successo nella successiva Luna Piena che avrebbe passato lontano dai piaceri della carne.
"Capodanno..." poco dopo la loro ultima volta insieme c'era stata la Luna Piena e da lì a un paio di settimane, sarebbe tornata, probabilmente...
"Figurati, ora si sbaciucchia con quel francesino, di certo non avrà problemi!"
Pensò, irritato, anche se... "Se li avesse me lo direbbe?" Non sapeva quanto poteva essere orgogliosa, una donna ferita è pur sempre una donna ferita, però...
-Wow! Che bestione era?- domandò a quel punto Diego e Riven alzò lo sguardo su di lui –Lupi...- scandì, un po' scocciato e il compagno gli mise una mano sulla spalla –Lupi?-
Il biondo si passò una mano sulla spalla e sospirò –Sì, loro...ah, beh chi se ne importa!- e lì decise di raccontare ogni dettaglio della nottata che aveva passato con Giuliet, quella lontana notte di Luna Piena.
-Ahiii...- mormorò Tanya, quando riaprì gli occhi, adagiata sul torace di un Tom svenuto.
Ovviamente sbiancò nel vederlo in quello stato e prese a scuoterlo, cercando di non fare troppo chiasso –Tom! Tom forza!-
E si lanciò intorno occhiate ansiose, notando una vasta voragine. C'era un laghetto al centro e qualche alberello che lo circondava, sopra di loro si apriva un'enorme cupola di rovi con un buco al centro. Qualunque cosa sarebbe arrivata, l'avrebbe fatto dall'alto.
-Cavolo...!- e stavolta tornò più ansiosa che mai su Tom, intuendo dove fossero finiti.
-Tom! Tom ti prego! Ti prego svegliati!!- gli disse. Era ricoperto di ferite, non voleva infierire ancora sul suo corpo, così, messasi a cavalcioni, prese a dargli degli schiaffetti sul viso, preoccupata –Tom... Tom!!- singhiozzò e poi, alle sue spalle, avvertì un qualcosa di familiare, un sibilare, che comprese.
*Voi... cosssa ci fate nel mio nido? Come avete fatto a oltrepasssare le barriere? Demoni ffficcanaso...*
Tanya lì si volse lentamente, con gli occhi spalancati animati dallo sconcerto e vide... o meglio, conobbe, la famosa Zaya.
La testa era quella di un grande cobra dai numerosi incisivi affilati come aghi. Le altre due teste, del tutto similari e poco sviluppate, sembravano quelle di due cigni ciechi. Il corpo era completamente ricoperto da una pelliccia corta e lucente, color petrolio, dai riflessi verde scuro. Sembrava un felino dal collo in poi, a meno della sua coda, foltissima, appariva quella di una volpe, verde scuro a riportare il manto. Era davvero femminile in effetti, soprattutto grazie a quella vaporosa coda che agitava intorno a lei, guardinga.
*C'è Tanis che ti cerca...* mormorò Tanya, immediata e quella alzò il mento, sorpresa *Ah. Quindi... la conosssci, come?* domandò, muovendosi immediata, con notevole agilità nelle zampe e Tanya rabbrividì *È la madre di una mia cara amica...* mormorò, terrorizzata e la bestia parve compiacersi del suo odore *Sssei ssspaventata quindi... non sssei quello che... sssembri, angelica creaturina...*
E la lingua triforcuta sbatté sul muso affusolato della bestia, mentre i grandi occhi ambrati dilatavano le sottili pupille, mostrando la loro curiosità *Io non... non... ti prego non farmi del male!* chiese poi Tanya, più terrorizzata che mai vedendo la bestia avvicinarsi a lei che aveva preso a singhiozzare.
Zaya abbassò quindi lo sguardo su Tom e i due becchi di cigno si spalancarono ampiamente, portando la Chimera ad allontanarsi fulminea, guardando con sussiego Tom *Quell'esssere... quell'esssere è malvagio. Non ce lo voglio qui! Alllontanati da lui!* sibilò impositoria.
Tanya spalancò gli occhi sconcertata e replicò, in difesa del compagno *No! Lui non vuole farti del male! Davvero! Evil ci ha detto che avrebbe dovuto cercare due Chimere e ci siamo preoccupati per lei, così abbiamo deciso di aiutarla, Evil è la figlia di...*
*Ssso chi sono gli Ssstehodensky! E ssso chi è quel mostruoso Demone! Portalo vvvia di qui! O vi ucciderò all'issstante!*
Fece aggressiva mentre, da una delle teste di cigno, veniva esalato uno strano gas nero.
Tanya singhiozzò e replicò *È svenuto! Appena si sveglia ce ne andremo subito! Te lo prometto!*
E stavolta diede un sonoro ceffone a Tom urlando –SVEGLIATI! Maledizione!!- il biondo, però, non lo fece fino a quando il gas non li raggiunse e venne inspirato da entrambi.
*Non me ne faccio niente delle promessse della sua sssciocca puttana! Andatevene!!*
E presto sbarrò le fauci mentre Tom spalancò i suoi occhi che, vedendo prima Tanya e poi la creatura affianco a loro, gridò –FERMA!-
La sua voce si propagò con forza, scandendo una potente onda d'urto che allontanò il gas e sbalzò poco indietro la Chimera, mentre, la gigantesca cupola di rovi attutiva la notevole onda sonora.
Tom si mise subito seduto, sentendo la compagna singhiozzare mentre lo guardava. Le sorrise immediato, notando il terrore nei suoi occhi –Ehi, ehi... shh... va tutto bene...- le disse affettuoso, prendendole il viso e avvicinandosi ad esso, stampandole dei teneri baci a fior di labbra. Lei era scioccata e paralizzata da tutto quello che stava accadendo, non capiva più nulla –Tom... Tom...- singhiozzò ripetutamente, subendo i suoi baci e trovandovi conforto ma perdendolo al solo pensiero di quello che era e stava succedendo.
*Non è forrrse la tua ssschiava, Leggenda?* domandò la bestia, perplessa, mentre li osservava e Tom, sentendo quell'essere sibilare quelle parole, intuì lo sconcerto di Tanya e le domandò piano –Cosa ti ha detto?-
La rossa lo guardava solamente, senza riuscire ad alitare nulla e lui volse lo sguardo verso la bestia, aggressivamente ΨApri quella bocca e giuro che ridurrò te e la tua prole in una disustosa poltigliaΨ
Tanya sentì quella voce infernale provenire dalla gola del compagno e, istintivamente, si scansò da lui, tremante. Indietreggiando.
Non sapeva cosa l'aveva spinta a farlo, ma il solo sentire quella voce così diversa dalla sua... l'aveva terrorizzata.
Era male. Quella bestia non sbagliava.
La Chimera lì, chiuse immediatamente tutte e tre le fauci e presto si inchinò *Mio signore...*
Tom si alzò in piedi, come se non fosse quasi successo nulla e, quando lo fece, mosse qualche passo verso la bestia e Tanya, seduta a terra, mentre lo guardava, poté notare la sua schiena illibata, sotto i notevoli squarci che attraversavano mantello e camicia.
*Alzati Tanya. La bestia ci porterà fuori di qui*
E tese una mano verso di lei, senza però guardarla. Fissava la Chimera che aveva deciso di raggiungerli e di spalancare le ali da pipistrello. Uguali a quelle del compagno Zenith, forse poco meno ampie.
-Allora Evil, ora che non puoi scappare, ritengo sia il momento più opportuno per parlare del tuo fidanzato.-
Erano in volo, sulla maestosa bestia, alla ricerca della sua compagna; Ogni tanto la chiamava con clamore, lanciando sonori guaiti.
-Non potevi scegliere un momento peggiore, ma del resto, sono abituata al fatto che ti comporti sempre nella maniera più sbagliata con me-
Tanis parve colpita da quelle parole e, sebbene fosse pronta a replicare, non lo fece –Vivendo nella Dimensione Demoniaca, per quanto io sia una mezzodemone giovanissima, praticamente neonata, mi è più facile assimilare i tipici comportamenti e i tipici pensieri di una madre della mia natura. Sei tu che, vivendo fra questi mortali, non sei avvezza a questo genere di disquisizioni, né sei in grado di accettarle e o apprezzarle-
-Critico il momento, non l'argomento. Anche se sapete già cosa penso della questione-
Evil si era resa conto del silenzio della madre e, sapendo che era riuscita a colpirla, forse nell'unico posto dove le faceva male, aveva deciso di ammorbidirsi un po'. Nascondere quello che le stava succedendo, presto, non avrebbe più avuto senso
-Jahn è pronto a prenderti Evil. L'avrebbe fatto per fine anno, ma non c'eri e per noi mezzodemoni non è facile insinuarci qui, nelle terre dei mortali, senza le solite noiose procedure legali che piacciono tanto a tuo padre. Sai quanto la burocrazia in questi ultimi anni si sia dilungata, non è più come una volta.-
Gabriel era un uomo piuttosto fiscale, da quel punto di vista.
-Ha una reputazione lui. Siamo la vergogna della famiglia, non lo sai?-
Le domandò la figlia, con noia e Tanis sorrise appena, stavolta, replicando –Eppure mi ama profondamente e ti ha scelta come suo successore diretto. Dopotutto dubito ci reputi proprio una vergogna.-
-L'ha fatto solo perché sono femmina e posso elevare il grado di famiglia. Non per altro-
-Sciocchezze- tagliò corto la donna –Ci ama perché siamo così diverse da lui e non pensare che non sia così. C'è una motivazione se tu e tuo fratello siete sempre così distaccati. Lui percepisce questa attenzione che tuo padre riserba nei tuoi confronti-
Evil rabbrividì e replicò –Attenzioni finalizzate solo ad elevare di grado la famiglia, ribadisco-
-Attenzioni dettate dal fatto che, per qualche strana ragione, ritiene che tu mi assomigli molto-
-Se siete immortali perché dovrebbe voler tramandare i propri beni?- domandò Andrew a quel punto mentre, adagiato sull'animale, si fumava una Magh. Era come stare su una scopa anche se era ben più comoda.
Evil si sorprese del suo intervento, non era da lui in effetti e Tanis replicò –Beh, Evil è ormai in età da marito, quindi è bene che, una volta entrata nell'età adulta prenda in mano parte dell'impresa di famiglia e la gestisca con il padre e i suoi affiliati, uno dei quali sarà certamente tuo padre, se vuoi proprio saperlo-
Andrew sgranò gli occhi ed Evil storse la bocca, infastidita.
-Comunque, Jahn inizia a diventare pressante e vorrebbe che tornassi presto a casa per...-
-Che si fotta-
Tagliò corto Evil e la donna roteò gli occhi –Dovresti farlo tu questo e non mi piace che adoperi questo linguaggio-
Ed Evil assunse un'aria sconcertata –Ma se non hai smesso un momento di fare riferimenti sessuali!!-
Tanis si volse verso la figlia, che indietreggiò terrorizzata davanti a quegli occhi e borbottò immediata –Scusa, scusa!-
Andrew, dietro di lei, sentì la mora appoggiarsi al suo torace tremante e anche lui sentì un brivido di intimidazione percorrerlo. Quella donna era seriamente pericolosa.
Evil abbassò lo sguardo immediata e Tanis scandì –Spero proprio di non doverti ripetere più nulla, Evil. Lo faccio solo in un determinato contesto e non potrebbe essere più diverso di questo- scandì, vedendo la figlia annuire rapidamente e mormorare –Scusa, ho capito-
Tanis lì, parve mutare completamente espressione e ammorbidirsi, replicando –In ogni caso, ho già comunicato a Jahn che non sei intenzionata a tornare a casa per lui e quindi ha deciso venire qui. Ti porterà via con la forza-
-...E voi non farete nulla-
Mormorò Evil, in un mormorio, mentre, appoggiata appena al torace di Andrew, giocava con la pelliccia della bestia. Si era distanziata dalla madre che ora dava loro le spalle, di nuovo –No, lo sai. Sei una giovane libera legalmente e sentimentalmente soprattutto e sai questa cosa quanto sia importante per noi creatu...-
-Lo so- la interruppe Evil, iniziando a tremare e Tanis proseguì –Insomma, se fossi innamorata e contraccambiata da qualcuno, è naturale che non avremmo mai potuto separarvi. Siamo i tuoi genitori del resto, ma vivi qui, alla giornata, come una giovane dal fare lascivo poiché costretta a dover sfogare regolarmente il proprio Potere, la propria energia. Diamond è stato fortunato ad aver preso da me. Tu, vai continuamente soddisfatta e questo...-
-Basta, ti prego... lo so! Maledizione!-
Tanis sbuffò sonoramente –Che noia questo sciocco pudore che vige fra i mortali. Ti sto per caso traumatizzando, signor Schmidt?!-
-Non sono discorsi che mi riguardano, né mi interessano- fece serio Andrew, alle spalle di Evil che, sentendolo, decise di distanziarlo, non resasi conto di essergli così vicino. Andrew si rese conto dell'allontanamento e si limitò ad osservarla.
-Quindi no.- dichiarò Tanis e proseguì –Dicevo che questo l'hai preso da tuo padre, lui sa perfettamente di cosa hai bisogno, perché condivide con te questa necessità, è principalmente per questo che ti spinge a trovarti un compagno al più presto, Jahn è un Demone quasi purosangue! Ti sarebbe di enorme conforto stare con lui, ti ha accettata perché hai questa propensione che nei maschi, diciamocelo, è molto più comune. Tu sei una bestia rara, non puoi...-
-Una bestia. Esattamente- scandì duramente la ragazza, che aveva preso a singhiozzare, anche se tentava invano di trattenersi.
Tanis lì si volse e assunse un'aria benevola –Oh cara, sai che non parlavo in quel senso, noi vogliamo solo...-
-Ho ca-pi-to! – sottolineò la ragazza, sillaba per sillaba, alzando lo sguardo aggressivo sulla madre, che notò i crini neri iniziare a volteggiarle intorno, animati dalla rabbia della figlia e dal suo potere –Sei così immensamente maestosa, cara...- e la indicò –Non te ne rendi proprio conto...- le disse, vedendo le lacrime rigarle gli occhi –Noi vogliamo che tu abbia il meglio, perché è giusto che sia così- sottolineò la donna, tornando a voltarsi e riprendendo a guidare l'animale che sembrava aver iniziato la sua planata – Jahn ha un carattere un po' pesante, posso capire che magari non ti stia poi così...-
-PESANTE?!- non poté fare a meno di berciare la figlia stavolta e Tanis sospirò pesantemente –Non pensare di intenerirmi con quelle lacrime, ragazza!-
Tanis era sicuramente una donna che non amava il chiasso e la maleducazione, anche se in un modo tutto suo.
Evil strinse i pugni furibonda e cercò di calmarsi, cacciando di lato una mano e provocando un'esplosione affianco a loro, in aria, che spaventò sia Andrew che il povero Zenith il quale mugolò e si spostò di lato –Buono! Buono!- lo rassicurò però Tanis, immediata e ben poco atterrita dai moti d'ira della figlia che, ansante dietro di lei, scandì –È una persona orribile, interessata solo a montarmi! Non gli interessa null'altro di me!- si lamentò la ragazza e Tanis sospirò, con stanchezza –Per il momento è vero, ma non ti conosce ancora, sono sicura che...-
-Mamma, ci ho parlato! È uno stupido snob che mi tratta come se non valessi niente! Mi insulta continuamente con disgustosi epiteti, senza il minimo riguardo! Non legge mai i messaggi che gli mando, non capisce le mie motivazioni, ignora sempre quello che non gli interessa di ciò che dico e... mi ha ribadito più volte che gli servirò solo per una cosa.-
Quelle parole non poterono che far arrossire Andrew stavolta. Ad ogni caratteristica di quel "Jahn" sentiva come un ago pungerlo in un fianco, facendogli notare che, apparentemente, quell'individuo poteva assomigliare straordinariamente a lui.
-All'inizio non si va sempre d'accordo nei rapporti. Quando inizierai a compiacerlo come desidera, inizierai a incuriosirlo. Probabilmente non metterai mai al mondo i suoi figli, ma tu hai sempre detto di non essere interessata...-
Continuò la donna e sentì la figlia singhiozzare –E se mi interessasse?! Se... se volessi... se desiderassi...- e poi ammutolì, sentendo la donna –Lo convincerai, ne sono sicura. Magari saranno figli che non erediteranno mai nulla, come del resto è successo a tuo padre, ma partiranno da un gradino ben più elevato del tuo e potranno ambire a mogli o mariti di grado superiore, anche Jahn ne sarebbe felice, prima o poi, ne sono certa. Questa vostra unione garantirà un futuro alla nostra famiglia per almeno i prossimi tre o quattro secoli, bisogna sempre pensare a cosa è meglio per la famiglia, Evil. Pianificare il futuro è fondamentale-
Sottolineò la donna, eloquente mentre Evil singhiozzò e replicò –Mi porterà via, io non... non potrò mai più rivedere nessuno di loro, me lo impedirà!-
E Tanis sospirò –Oh beh, per i primi anni sì, temo... gli ci vorrà un po' per... insomma, entrare in contatto con te, dal punto di vista mentale, s'intende.- ultimò, come se non fosse già ovvio ed Evil replicò –Perderò tutte le mie amicizie, tutto... tutto quello che...-
-Se sono amicizie vere, non svaniranno nemmeno dopo venti o trent'anni Evil-
La rassicurò la madre, credendo di poter essere d'aiuto ma non si rendeva conto che la sua indolenza stava martoriando la figlia.
Evil si passò una mano sul viso e Tanis fece –Comunque, si presenterà entro questo mese, sicuramente. E non ne sarà felice, ti avverto. Se volevi cercare di entrare nelle sue grazie, con questo atteggiamento...-
-Mi picchierà...- mormorò la figlia e Tanis sospirò pesantemente –Di certo non ti rendi molto amabile con questo comportamento-
Evil spalancò gli occhi sconcertata e a quelle ultime parole Andrew scandì, senza riuscire a tenere la lingua a freno –Questa è l'ennesima stronzata? O ci crede davvero in quello che sta dicendo?-
Domandò il moro che non notò l'espressione sul volto della donna, visto che dava loro ostentatamente le spalle.
Evil era scioccata e corse con la mano indietro, a stringere tremante il braccio del compagno –Scusalo mamma, lui è solo un mortale, non sa cosa...-
-Di certo da tuo padre non hai ereditato l'educazione, ragazzo!- proclamò a voce alterata Tanis mentre Andrew ignorò la presa solida di Evil davanti a lui e che continuava a tentare di scusarlo –Mamma, non prendertela, lui non...-
-Che famiglie esemplari ci sono fra voi Demoni! Non mi sorprende che i vostri figli siano scappati sapendo cosa sono in grado di offrire loro i mortali!-
Evil divenne purpurea davanti a quelle parole, del tutto inaspettate e lì, Tanis si volse, quasi interessata, inquadrando Andrew mentre Evil sollevava la schiena, parando le mani davanti a lei e appoggiandosi al torace del compagno sorridendo appena, alla donna –Non sa quello che dice mamma, non...-
-No, certo che non lo sa. Ma crede di offrire qualcosa di meglio lui, probabilmente-
E la mezzodemone lo indicò, vedendolo ghignare –Anche un cane saprebbe offrire di meglio, signora - sottolineò poi, disgustato ed Evil singhiozzò –Mamma... ti prego... non...-
Tanis fissava gelidamente Andrew e lui le restituiva lo sguardo senza paura alcuna, poi però Zenith planò verso il terreno e per loro fu come sulle montagne russe, se solo avessero fatto un giro nei luna park babbani.
Tanis rimase a guardarli, mentre urlavano e si stringevano l'uno all'altra nella ripidissima discesa che la bestia stava compiendo e decise di voltarsi di nuovo, ignorando la coppia e notando una scena... sorprendente.
-FERMA!-
Spazio Autore
Ed eccomi qui con la terza parte del capitolo... vi farò solo un piccolo piccolo spoiler. I prossimi tre si chiameranno "Il segreto di Tom". Niente di più banale e immediato, ma... è quello che aspettavamo da tempo e tergiversare sul titolo non aveva senso ;D
Ora vi saluto e vi abbraccio! Un bacio in particolare a: hippyli, pensandotilanotte, taniaconlai, lullubook, xcrybabiesx, Meryarcifa2002, tommtommytommya, Rebbi01, anirbasoup00, Tempesta14, damilove19, McSnugglefacesxx, iridella14, morganarusso46, MPotterhead14, Corpilegati, pescefuord_acqua, EleEle04, Rene_217, Carietta91, marziacaci, cat-happy.
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