Una notte al plenilunio (Parte IV)
-Potter!-
Venir risvegliati su una fredda panchina, nel pieno della notte, fu assolutamente traumatico per la sfortunata Tanya che spalancò i brillanti occhi azzurri e si volse di scatto verso il suo disturbatore prediletto –Malfoy, che diavolo vuoi!? E che cosa ci fai qui?!-
Lui, appena giunto in giardino e postosi sulla solita panchina dove si sedevano prima della lezione di Erbologia, scrutò la compagna perplesso –Hai deciso di goderti il chiaro di luna?- domandò, facendo riferimento alla luna piena.
La rossa lo scrutò infastidita e replicò gelidamente, cercando di cancellare dalla mente lo stupido sogno che aveva appena fatto –Non ti interessa, vattene -
Il biondo scrutò il labirinto dietro la serra e notò che erano le undici e mezza passate –Come vuoi, ma ti sconsiglio di piagnucolare per il voto, non vorrei che Paciock notandoti gongolasse... sarebbe davvero patetico-
- Non affibbiarmi le tue fisime, non me ne importa nulla di quello stupido voto- scandì lei levandosi in piedi e muovendosi infastidita verso il giardino labirintico, posto dietro la serra. Normalmente, non avrebbe attirato l'attenzione di nessuno.
Lui per cui la seguì incuriosito, anche perché era sua intenzione muoversi proprio verso quella direzione, anche se non ne aveva una motivazione precisa "Perché non è tornata in camera?"
Si chiese, vedendola aprire il cancello senza problemi e varcare la soglia del giardino. La seguì, sorpreso davanti alla scena, credendo che il labirinto fosse off limits e lei, notandolo alle calcagna, lo sgridò –Si può sapere che diavolo vuoi?! Smettila di seguirmi!-
Lui la osservò perplesso –Non ti sto seguendo, era la mia primaria intenzione quella di venire qui, poi ti ho vista farti un sonnellino sulla panchina e ho deciso di svegliarti. Non volevo che entrassi in ipotermia- e le sorrise gioviale, vedendola assottigliare lo sguardo e indicandolo –Come se te ne importasse qualcosa! Lasciami in pace, ho detto!-
E lui ghignò perfido, ignorando la sua imposizione –Abbiamo una Promessa e una scommessa in ballo e guarda caso, senza di te, non posso vincere nessuna delle due. Per cui... sì, mi importa e non poco, Potter- sottolineò lui oltrepassandola stavolta e tirandole un ricciolo nel farlo.
Lei strinse i pugni furibonda davanti alle sue continue e fastidiosissime repliche –Mi chiedo proprio cosa potresti mai volere da me!-
E lui ridacchiò maligno –Chissà... mille cose e nessuna, magari- optò lui, enigmatico come suo solito e la rossa scosse il capo, incrociando le braccia sul petto pieno e guardandosi intorno. Si era spinta in una precisa direzione mentre discuteva con il compagno, benché non fosse mai entrata lì dentro, visto che più volte avevano detto loro che era una zona proibita e ben protetta. In quel momento iniziava a immaginare perché: erano giunti in una piccola radura, dominata da un laghetto circondato da alte e meravigliose rose bianche. La strana sensazione che avvertiva, non era certa che fosse tale perché si trovava lì con lui.
Si guardò la mano e iniziò a sentirla intorpidirsi, tanto che prese ad aprirla e chiuderla con ansia, avvertendo come dei brividi che provenivano dal torace e si ripercuotevano nel resto del corpo, come microscopiche scosse elettriche.
Tom la osservò con attenzione, notando che la compagna sentiva addosso la sua stessa particolare emozione, così decise di smetterla di infastidirla e serio le domandò –Lo senti anche tu?-
La ragazza, a quelle parole, immaginò fosse uno dei suoi scherzetti e quindi alzò il volto su di lui –Che mi stai facendo?! Non è divertente, Malfoy!-
Lui la osservò con attenzione ancora più intensa e improvvisamente, dal nulla, allo scoccare della mezzanotte, tutti i fiori che li circondavano, parvero muoversi verso di loro, come mille occhi, cosa che atterrì soprattutto lei.
Erano tutte rose bianche e il candore dei petali stava contagiando sepali, fusto, foglie e spine... stavano marmorizzando completamente.
Tom notò la cosa con perplessità e vide lei impallidire terrorizzata –Che diavolo succede?! Maledizione!-
-Non ne ho idea- replicò lui, altrettanto sorpreso e si sorprese nel sentire la luce della luna farsi meno intensa, mentre le rose prendevano ad illuminarsi, di colori differenti stavolta.
Tanya spalancò la bocca sconcertata e indietreggiò –Andiamocene! Non saremmo dovuti entrare qui! Ce l'hanno vietato!-
Ma lui la trattenne, prendendole la mano e vedendola staccarsi da lui immediata, come scottata –Che fai, Malfoy!? Sei impazzito?!-
Lui iniziò ad osservarla con occhi nuovi e davvero sempre più sorpresi "Che le succede?"
-Tu sei entrata liberamente, quando il cancello era stato chiuso con un incantesimo... come hai fatto?-
Le chiese, assottigliando lo sguardo e facendo dei passi verso di lei, che replicò –Il cancello era aperto, idiota! L'hai visto anche tu che non ho usato nessun incantesimo per entrare!-
-Non uno verbale- la corresse lui, facendo ancora dei passi, mentre lei indietreggiava spaventata –Che stai dicendo!?-
Non poterono però ultimare la conversazione che le luci di diverso colore intorno a loro iniziarono a levitare sul giardino, come dei fuochi fatui, muovendosi verso Tanya e iniziando a vorticare loro intorno. Solo quando furono abbastanza vicine, la giovane poté notare dei piccoli esseri umanoidi che stavano... cantando.
-Fate...- mormorò Tom, scioccato, spinto ad allontanarsi dai mostriciattoli alati e luminescenti. Parevano avercela con lui...
-Fate?! Di che diamine... AH!!-
Una di loro, di colore rosa intenso, si era appena gettata addosso alla ragazza, sparendo poi nel nulla.
-Che succede!? Che vogliono!?-
Tom era senza parole, però iniziava a sorridere "Non ci posso credere..."
Le fatine, dopo la prima, iniziarono una dopo l'altra a gettarsi addosso a Tanya che più che sentire qualcosa, era solo terrorizzata –Che stanno facendo!? Malfoy, rispondimi!!-
Presto, il corpo di Tanya iniziò a illuminarsi di una strana luce rosata, sempre più intensa, mano a mano che le fatine... le entravano dentro, lanciandosi contro il suo corpo.
-Non ne ho idea... ma è bellissimo-
Mormorò lui, sconcertato come non mai. Le fate si esaurirono poco dopo e le rose bianche si disintegrarono completamente, divenendo della particolare polvere luminescente che venne trasportata dai deboli fiati di vento notturno, illuminando l'aria circostante.
La rossa tremava allibita e la luminescenza che l'avvolgeva, sparì istantaneamente, facendo tornare tutto normale.
-Che scherzi sono, Malfoy?! Ti sei rincoglionito?-
Lo sgridò lei ma lui le sorrise scuotendo il capo –Come puoi pensare che c'entri io?-
Lei rimase interdetta dalle sue parole e il ragazzo alzò le spalle –Sei tu che ti sei diretta qui autonomamente, io ti ho solo seguito anche se ero sceso in giardino con l'idea di venire comunque qui. Le fate ci hanno... chiamati.-
Lei lo ascoltò scioccata –Chiamati? Per spiaccicarmisi addosso?!-
A lui venne da ridere e alzò le spalle –Non posso mica sapere tutto... non hai idea di quanto le Fate siano creature rare, non si sa quasi nulla su di loro-
-Tanto rare che me le sono beccata a scuola dopo nemmeno un mese di lezione!- replicò lei irritata, guardandosi attorno scocciata e trattandole come una sorta di malattia.
-Ti hanno fatto male?- le domandò poi lui, inclinando il capo con voce più calda e notandola forse... più bella del solito. C'era qualcosa di nuovo in lei, di diverso e di certo dipendeva dall'intervento delle Fate.
-No- tagliò corto la rossa, infastidita dal suo solito atteggiamento lunatico.
E al suo negare, il biondo le domandò –E allora perché sei arrabbiata?-
-Perché...?!- berciò lei furibonda –Non capisco proprio come puoi far finta di nulla! E soprattutto non capisco come puoi assumere questo atteggiamento! Sei un falso!- lo accusò , vedendolo sorriderle furbo –O magari solo calcolatore. Sta a te decidere quando sono sincero. Se lo sono dentro l'aula di Erbologia o fuori...- e ghignò, mostrandole la sfilza di denti, limpidi al chiarore della luna.
Lei strinse un pugno e lo guardò con odio –So benissimo quando sei sincero e quando non lo sei, mio caro!-
E lui alzò ambedue le sopracciglia –Ah sì?-
A quella provocazione lei fece un passo verso di lui, con nuova ira –Certo, ovvero quando fai lo stronzo! Se mi hai fatto quella Promessa c'è un motivo ben preciso e lo conosciamo entrambi!-
-Ovviamente- confermò lui che continuava a ridere sotto i baffi, cosa che notava, la infastidiva visibilmente.
La vide scuotere il capo disgustata –Sei patetico, un vero bambino che gioca con i sentimenti degli altri...-
E lì il compagno si portò una mano al cuore –Oh, mia Regina! Stanotte siete piena di complimenti, vedo...-
La compagna continuò a guardarlo con sdegno e gli diede le spalle –Già, meglio che me ne vada, detesto farmi il sangue amaro con te!-
E fece per andarsene, ma lui le chiese, riuscendo a bloccarla –Cosa hai provato quando l'ho baciata?-
Tanya non impiegò molto a ricordarsi del bacio fra lui e sua sorella, le attraversò la mente immediato, strinse i pugni e lo sentì raggiungerla, passo dopo passo, fino a che non si fece alle sue spalle –Cosa hai provato mentre lui ti infilava la lingua in bocca?- le domandò poi volgare, disgustandola e vedendola voltarsi di scatto –Ho provato una gran pena per mia sorella! Che pensa di poter trovare la soluzione dei suoi problemi con te! E invece non ha capito che vali molto meno di Murgh come uomo!- fece lei furibonda e rossa in viso –Mi dispiace che mia sorella si stia facendo abbindolare dall'essere più viscido della scuola!- e lì lui approfittò della loro vicinanza per sibilarle crudelmente: *Allora deve essere un vizio di famiglia...* e calò sulle sue labbra, non vedendola spalancare gli occhi mentre avvertiva il calore della sua bocca sulla propria. Il panico e l'emozione raggiunsero il culmine in un istante. Per lei fu come venir colpita da un fulmine ed era infinitamente combattuta sulle sensazioni che stava provando: se sentiva piacere o repellenza, ma sapeva che la sua indecisione era solo frutto di quel dannato gioco in cui il Principe l'aveva ormai coinvolta.
Non seppe come ma, dopo pochi istanti, riuscì a trovare la forza e la lucidità per afferrarlo per le spalle e allontanarlo da lei.
Si era posato sulla sua bocca per pochissimi secondi, anche se per lei erano durati molto di più.
-Non approfitterai mai più di me in questo modo, Malfoy! E inizierò a distanziarmi da te evitando di essere tua complice nella guerra contro quel coglione di Paciock! Così almeno sarai soddisfatto! Non permetterti mai più di avvicinarti a me!-
E lui la osservò, allibito dalla novità –Cosa diavolo c'entra Paciock con la Promessa?!-
-Tutto!- continuò lei, indietreggiando verso l'uscita, voleva tenerlo a distanza –Ogni cosa che facciamo a scuola c'entra con la Promessa! Ogni tua singola parola, ogni tuo sguardo! Ogni cosa, Tom e non... non voglio provare compiacimento nel fare qualcosa insieme a te!-
Il biondo lì assottigliò lo sguardo –Lo proveresti comunque, non puoi rinnegare ciò che sei! Se smettessi di difendere le tue serpi non saresti più la Regina!- si lamentò lui, vedendola per un istante ammutolire, fissarlo intensamente, per poi scuotere il capo –Farò in modo da adempire ai miei doveri, senza però includere una nostra alleanza temporanea. E comunque, quel che faccio o no... non ti riguarda. Voglio tenerti a distanza, perché sei capace solo a prendere le persone alla sprovvista. Sei meschino come nessun altro-
E fece per andarsene, ma lui le urlò dietro –Non è evitandomi che risolverai la cosa, né stando con Sky! Se non ti deciderai ad affrontarmi... non saprai mai come andrà a finire e di questo te ne pentirai, per il resto dei tuoi giorni!-
Tanya ormai sulla soglia dell'uscita, si fermò di nuovo e chiuse gli occhi, sentendo l'ansia sopraggiungere.
"Lo so! Lo so, maledizione! Questa cosa inizia a prendermi molto più di quanto aveve pensato e non posso farne assolutamente a meno... ora però so che cosa vuole lui"
-Non puoi obbligarmi a fare nulla, gioca bene le tue carte e io giocherò le mie, Malfoy. Non abbiamo più niente da dirci-
E detto questo se ne andò, lasciando solo il Malfoy.
La giornata aveva portato a due risultati, uno positivo e uno negativo.
"Almeno è riuscita a districarsi dal bacio... è un punto a mio favore, per fortuna. Paciock invece sarà un altro paio di maniche, dovrò gestire al meglio la situazione. Vedremo se resisterà con la bocca chiusa a lezione, non potrà trattenersi per sempre"
E con una mezza soddisfazione se ne tornò in camera.
Tornare nella propria stanza, per Tanya, fu un vero sollievo, ormai aveva paura che Malfoy le piombasse davanti senza preavviso e motivazione. Anche se lo aveva lasciato di sotto e da solo.
-Evil, sei sveglia?- domandò con voce ferma.
-Mhh...-
Replicò quella infastidita –Che succede?- fece poi, aprendo gli occhi verde mela e inquadrandola subito.
Tanya si sedette sul suo letto e sospirò pesantemente, chiudendo gli occhi e cercando di trovare un po' di calma ma non era facile. Nella sua mente si ripeteva quel nuovo stupido bacio che le aveva dato e che non era riuscita ad evitare, nemmeno stavolta.
-È riuscito a baciarmi, anche stanotte... sono solo una stupida, maledizione!- si lamentò la Regina, passandosi una mano sul viso, con rabbia verso se stessa ed Evil, ormai sveglia, la raggiunse sul suo letto, prendendole la mano e accarezzandole la schiena e i ricci morbidi –Dai, raccontami tutto...-
La rossa impiegò un buon quarto d'ora a parlarle di tutto quello che era successo ed Evil, a fine racconto, fece –Credo che sia normale che ancora non riesci ad evitarlo, Tanya. Ogni volta ti coglie alla sprovvista mentre stavolta sei riuscita a separarti, io non la vedrei come una sconfitta, bensì come una vittoria- fece positiva la mora, guardandola bonaria e Tanya le dette ascolto, voleva farlo con tutto il suo cuore. Evil le conferiva nuova forza quando lei smarriva la sua –Grazie- mormorò la serpe ed Evil le sorrise dolce –E di cosa? Sei troppo impegnata a pensare che lui possa sconfiggerti, per analizzare obbiettivamente la situazione. Non puoi partire dal presupposto di non farcela, Tanya; anche se continuo ad avere dei dubbi sulla tua interpretazione della sua Promessa- e la guardò severa, vedendola poi scuotere il capo –No, su quello non ci sono dubbi ormai, l'ho appurato. So benissimo che sta solo giocando con me, con i miei sentimenti... le sue dimostrazioni sono troppo palesi.-
Evil continuò ad assumere un'aria poco convinta e scosse il capo –Bah! Piuttosto, per Paciock non so se sia una buona idea la tua. Davvero, Ta'. Non puoi rinunciare al tuo ruolo di Regina per...-
-Lo so benissimo...- la interruppe l'amica, guardandola ora rilassata -Volevo solo vedere la sua reazione e come ti ho detto è uscito un po' allo scoperto. Lui vuole che mi comporti da Regina. Ho visto il suo disappunto quando gli ho detto che non avevo più intenzione di ribellarmi a Paciock e mi è sembrato sincero. Quindi è chiaro che vuole innestare in me il compiacimento di unirmi a lui contro un comune nemico, in modo tale poi da potersi approfittare di me in futuro e questo non posso davvero permetterglielo, dovrò trovare il giusto equilibrio. Dovrò essere la Regina non... la sua Regina.-
E lì, Evil alzò ambedue le sopracciglia, sorpresa –Ahhh... ecco dov'eri nascosta, stronzetta-
Tanya ghignò in risposta, annuendo appena –L'unico modo che ho di vincere... è che lui pensi che io sia vulnerabile. Dovrò esserlo al limite delle mie possibilità, anche se non mi è affatto facile. Mentire quando sono con lui è... davvero pesante. In ogni caso, se mi vuole mettere alla prova che faccia pure, ma anche lui è sotto il mio giudizio, sebbene non lo sappia affatto. Certo, non mi è sempre facile agire in questo modo ma... sto cercando di capirlo, di intuire quando è sincero e quando invece non lo è, due cose fondamentali in questo momento. Vedremo cosa succederà... spero di riuscire a mantenere il controllo, anche se non sarà facile-
"Anche se... controllarmi quando mi ignora non sarà facile. Sono successe troppe cose, non posso superare quel trauma in così poco tempo. Oggi si è risvegliata in me un'antica sensazione che pensavo di aver rimosso completamente ma evidentemente... non l'ho affatto superata. Spero solo di riuscire a controllarmi... altrimenti perderò questa guerra."
Evil annuì d'accordo e insieme decisero di addormentarsi.
Quando Tom tornò in camera propria, aveva un'espressione abbastanza soddifatta e Diego, che stava leggendo il libro di Astronomia, la notò immediato –Ah, è tornato...-
E guardò l'ora, notando che era quasi l'una.
Il biondo gli sorrise divertito e fece –Ciao, bello- e si levò la maglia, sistemandola sulla sedia senza sgualcirla.
-Sembra che tu abbia qualcosa da raccontarmi-
-Sembra che le Fate stanotte abbiano... fatto la loro entrata in gioco- replicò Tom immediato e Diego corrucciò lo sguardo, perplesso.
Tom a quel punto decise di raccontargli ogni cosa e, una volta sotto le coperte, domandò –Che ne pensi? Io mi ritengo estremamente soddisfatto, a meno del fatto che lei voglia abbandonare il campo con Paciock, anche se inizio a pensare fosse solo un bluff, non so... dubito riuscirebbe davvero a starsi zitta se è così serpe come si ritiene-
Diego alzò ambedue le sopracciglia –Mi sorprende che ti sia sfuggita dopo il bacio, non mi pare di ricordare qualcuna che ti abbia rifiutato-
E lì Tom lo indicò entusiasta –Esatto! Bravissimo! Devo ammettere che sta facendo progressi...- asserì soddisfatto e Diego scosse il capo –Lo sai che potrei essere testimone della tua psicosi e probabilmente potrei avere tutte le prove per mandarti ad Azkaban? Stai facendo impazzire quella povera ragazza, quando ti basterebbe poco per stringerla fra le tue braccia una volta per sempre.-
-Azkaban?- domandò sorpreso Tom, col sorriso nascente e indicandosi il viso ironico –Con questa faccia d'angelo che mi ritrovo? Come puoi dirlo?- e scoppiò a ridere perfido, davanti a Diego che sorrideva allibito davanti alla sua indolenza.
–Comunque, sai bene che non mi interessa affatto avere una ragazza in quel modo... ho un Piano e ho tutta l'intenzione di rispettarlo visto che è così eccitante, tanto per me quanto per lei, ne sono assolutamente certo...-
-Eppure ti sei spaventato quando ti ha detto che di Paciock non le importava più nulla, ammettilo...-
Tom sospirò con forza –Mi sono arrabbiato sì, perché se davvero si arrendesse significherebbe che è molto più importante scappare da me e ignorami piuttosto che sapere... dove porterà questo nostro gioco perverso-
-Tuo gioco perverso. Dubito che lei stia giocando-
-Nessuno gioca alla fine, Diego. Tutto questo ha uno scopo primario...-
-...che non hai detto nemmeno a me, ancora- gli fece notare scocciato Diego.
-Né lo farò, non tentare di riportarmi alle solite argomentazioni. Ci sono cose che tengo per me e lo sai bene, non insistere- tagliò corto il biondo. Diego notò il suo fare e percepì il solito muro insormontabile che Tom stanziava su di lui. Oltre quello però c'era un ulteriore muro, un muro che li separava da ben più tempo e che celava il suo più profondo segreto, un segreto che non era mai riuscito a carpire e chissà se sarebbe mai riuscito a farlo.
-Beh allora, se la motivazione ritieni che sia lecita, il tuo piano è altrettanto lecito-
-Lo è senz'altro. Non faccio le cose a caso-
Continuò freddamente Tom e Diego alzò ambedue le sopracciglia –E queste Fate?- cambiò argomento
Tom storse la bocca e lo guardò –Ricordi qualche anno fa, quando ti raccontai di aver incontrato una Fata in Cambogia e che questa mi era come... entrata dentro?-
-Veramente mi avevi detto che ti si era praticamente spiaccicata addosso- e rise, passandosi una mano fra i crini neri, facendo ridere anche il compagno –Già! Quel giorno mi aveva offerto la possibilità di comunicare in Fatico, ricordi?-
Diego annuì –Sì, ti ha offerto questa sua capacità...-
Tom annuì d'accordo –Beh, stavolta immagina migliaia di Fate che si spiaccicano su Tanya... per cui, se devo stare alla logica, devo supporre che abbia ricevuto il loro potere. Tanya potrebbe essere tutto, tranne che una creatura angelica, pura come le Fate-
Diego annuì convinto e si gettò anch'esso sul letto, decisamente assonnato –Beh, l'importante è che stia bene, no?-
Tom lì chiuse gli occhi e in un sospiro replicò –Certamente...-
Spazio autore
Eccoci giunti ad appena il 9 capitolo della mia storia! Siamo arrivati ad un piccolo punto di svolta, il primo vero puntino a cui ne seguiranno altri, non temete! ;D
Non voglio però antici parvi nulla! Per cui alla prossima e grazie davvero per tutti i vostri bellissimi commenti, in modo particolare grazie a: SternbildPegasus, EssePi29, Rebbi01, iridella 14, nina_fiorito, TheKillerOfMoon, happinesssssssss, comecarabianca, agnese312, Mezzodangue17, streamsurprising, mmariareitano, marti090, twofing, Tempesta14, tomfelton2, beautiful_nothing28, anavlase, -LaDeaDellaNotte-, _pandina23_, McSnugglefacesxx , Giuliaaaaah_, HermioneBella_Cullen, amelia_anne_bonny, a_r_i_a_n_n_a, astormininmyteacup, maryketta, Carietta91, MRT_01.
Siamo 29 *.*
Nuova domandinaaa!! Colore degli occhi!! I miei sono neriiii!! ;D
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