Un'Occasione? (Parte II)
Le bocche dei loro figli si spalancarono insieme ed Hermione alzò le spalle –Non... so come sia successo, ma il medico ha detto che con l'età, queste cose possono accadere. Non vi abbiamo detto nulla per non intristirvi, anche perché questo mese ci sono i vostri compleanni, tuo e di Riven- disse loro. Sentiva addosso lo sguardo di Draco mentre Cherlyne aveva già gli occhi lucidi –Mamma... m-mi dispiace tanto!- singhiozzò, muovendosi verso la donna che le sorrise apertamente, anch'essa commossa –Anche a me tesoro ma... non... non abbiamo potuto fare nulla...-
E vide Tom passarsi una mano fra i capelli, in forte imbarazzo –È questo a cui pensavi, in questi giorni, vero?-
La donna annuì, stirando un sorriso mesto e debole così il primogenito le si avvicinò, mentre Draco affondava le labbra fra i ricci della moglie.
-Scusami, sono stato troppo invadente...-
-Già...-
-Ma no, tesoro...-
Rispose prima Draco, facendo imbarazzare ulteriormente il figlio e poi Hermione, che guardò storto il marito, per poi tornare su Tom che, visibilmente in colpa osservava il padre, non vedendolo incrociare, volutamente, i suoi occhi –Scusate, davvero.- ribadì e vide Draco sospirare e guardare altrove, totalmente stavolta, cosa che preoccupò il ragazzo. Non gli aveva mai risposto così freddamente e severamente.
Hermione percepì ogni cambio di espressione e mormorò –Sono cose che succedono e voi siete dei figli premurosi, figli che chiunque mi invidierebbe proprio perché vi rendete subito conto quando qualcosa nei vostri genitori non è perfetta, quindi grazie per esservi interessati, non avrei voluto dirvi...una bugia- ultimò, con una difficoltà che i due non percepirono stavolta ma Tom continuava a fissare il padre, vedendo che non aveva alcuna intenzione di guardarlo, cosa che lo ferì visibilmente –Papà, io...-
-Non c'era la pausa a quest'ora? Andiamo, Hermione- scandì freddamente Malfoy senior evitando le pupille di ogni individuo, per poi prendere la borsa della moglie e uscire dall'aula –Vedi di spicciarti!- asserì, prima di uscire e Tom, non appena il padre fu a distanza d'orecchio mormorò –È arrabbiato con me-
-Ma no, tesoro...- fece subito Hermione, andando ad accarezzargli il viso. Il figlio sospirò sonoramente e scosse il capo –Ha ragione lui, cercherò di parlargli e...-
-Tom- lo anticipò però la madre, vedendo il figlio scendere con lo sguardo arrossato su di lei –Tuo padre è molto dispiaciuto per ciò che è successo, non vuole affrontare l'argomento attualmente e io... ancora meno di lui, sinceramente. Quindi, se lo vedi così distaccato è per questo, non perché ce l'ha con te, davvero. Lasciateci superare questa cosa... okay? E non ditelo a Riven, oggi è la sua festa e non voglio che gliela roviniamo, okay?-
Suggerì ai figli, che annuirono appena mentre Tom sembrava ancora preso dai propri pensieri.
Hermione lo notò e gli accarezzò una guancia vedendolo incrociare i suoi occhi e guardarla serio. Lei arrossì appena e poi liberò –Ora... è meglio che vada, vostro padre mi aspetta- e lasciò i due, dando un bacio sulla fronte a Cherlyne, per poi abbandonare l'aula per prima.
Tom la vide uscire e Cherlyne si accarezzò un braccio –Che tristezza...- e si avvicinò al torace del fratello, che l'abbracciò istintivamente –Già...- una parte di lui però, ancora, non era completamente soddisfatta. Perché?
Quando Hermione salì le scale, raggiunse la propria camera e vide Draco, sul suo letto.
Immaginava che fosse lì, era l'unico posto in cui potevano entrare entrambi.
Si avvicinò alla propria borsa e tirò fuori ogni libro e appunto, sistemandolo sulla scrivania.
-Era la verità?-
Le domandò quindi Draco, mentre lei gli dava le spalle, sorpresa in realtà.
-Fatti passare quell'atteggiamento da mestruato, nemmeno al mio Draco sarebbe importato così tanto di aver perso un figlio, probabilmente- dichiarò gelidamente, sentendolo alzarsi in piedi di scatto, a pugni chiusi, poté appurare, quando si volse a scrutarlo.
C'era qualcosa in lui... qualcosa di molto strano.
-Doveva amarti molto poco allora, anche se la cosa non mi sorprende-
Sibilò quello, con aria perfida, intrigando lei che assottigliò lo sguardo.
"Ecco, si riferisce a lui con la terza persona, quindi sa di non essere il mio Draco"
-Tutt'altro. Avrebbe cercato di non farmici pensare, perché il mio Draco non è mai stato un frignone, mi ha insegnato ad essere forte per me stessa e non per gli altri... anche se è chiaro che tu non ricordi alcun frangente che possa testimoniarlo. Sbaglio?- gli chiese, con un sorrisino compiaciuto, mentre si muoveva verso il platinato, che la scrutava con aria schifata –Puzzi proprio di mezzosangue...-
-...E tu nemmeno un po' di furetto; quindi, carissimo, ti consiglio solo una cosa, sempre che tu voglia continuare a tenere su questa inutile pantomima: affronta tuo figlio.- sottolineò, vedendolo arrossire appena e stringere le labbra –Quel lurido pezzente non...-
-Il tuo primogenito è molto, molto più acuto di me e te messi insieme, Draco. E se continuerai ad evitare i suoi occhi, lui capirà che qualcosa non va. Sei sempre stato l'unico a non essere intimidito da lui, sin dall'inizio e vederti cambiare così tanto, per una cosa simile, non è giustificabile. Cercherà il confronto e ti assicuro che quando l'avrà trovato, tirerà fuori tutto quello che non riesco a strapparti io, per il momento.- sottolineò, quasi minacciosa, cosa che portò l'uomo a deglutire visibilmente –Spero non vorrai spingerlo a mali estremi perché credimi, Tom è la persona che farebbe seriamente di tutto pur di raggiungere il suo obbiettivo e questo... l'ha senz'altro preso da entrambi, Draco. Non lo potrai evitare ancora per molto, fattene una ragione-
E detto questo abbandonò la camera, muovendosi in bagno e aprendo l'acqua per farsi un bel bagno caldo.
Draco sospirò pesantemente e decise di abbandonare la camera, muovendosi al quarto piano... oramai passava quasi l'interezza della giornate lì su. Sapeva cosa fare con quella pozione ma non aveva idea del perché lo stesse facendo. Era strano in effetti ma, qualcosa dentro di lui, di incredibilmente forte, come l'istinto a non voler incrociare lo sguardo di Tom, lo spingeva ogni giorno nel suo laboratorio e... proseguire quella complessa pozione.
Quando Tom si mosse in giardino, per raggiungere i compagni, lo fece insieme alla sorella. I due non si erano detti molto mentre camminavano, era immerso ognuno nelle proprie teorie.
-Pensi che sia davvero la cosa migliore non dire niente a Riven?- domandò la biondina, ricevendo l'occhiata del maggiore.
Quel dettaglio era l'ultima cosa di cui si era interessata la sua mente.
-Sì, senza dubbio. Lasciamo che la giornata prosegua come l'avevamo programmata...-
La biondina arrossì appena e annuì, spostando lo sguardo e stringendo la mascella.
Tom si rese conto del suo fare e assunse un'aria perplessa –Cosa c'è, non sei convinta?- le domandò, inclinando il capo per cercare la sua espressione ma la vide tornare a guardarlo e dedicargli il suo sorrido più gentile –Sì, sì... in effetti, se glielo dicessimo, si intristirebbe troppo e non si godrebbe la sua festa- sostenne annuendo ma il fratello continuava a fissarla –Cosa c'è, Cher? A cosa stai pensando in realtà?- e vide la sorella spostare ancora lo sguardo e passarsi una mano fra i capelli, indietreggiando –Ma niente, Tom! Sei sempre il solito... le altre si staranno chiedendo che fine ho...- ma nell'allontanarsi, il fratello la trattenne per un polso e la guardò dritto negli occhi, tanto simili ai suoi –Cher- la chiamò, benché fossero piuttosto vicini. Il monito paralizzò la sorella che schiuse la labbra boccheggiante e fissò il maggiore –Io... Io... non son stata invitata- liberò, mentre gli occhioni iniziavano ad arrossarsi. Tom era sbalordito –Cos...?-
-Ma... ma non... ti prego, non dirgli nulla, okay?? Ti prego, Tom.-
-Che sciocchezze!- scandì lui, ora con rinnovata ira nello sguardo –Che significa che non ti ha invitata?! Ci siamo tutti stasera!-
E Cherlyne alzò le spalle, scuotendo il capo –Tom, lo sai che fa sempre feste per Serpeverde, è sempre stato così... ha invitato un sacco di compagni da Hogwarts e...- abbassò lo sguardo, pensosa mentre Tom scuoteva il capo, infastidito –Non esiste questa cosa.-
E la liberò, facendo per andarsene, ma la sorella lo afferrò –Tom! Ti prego! Per favore! L'ultima cosa che voglio è che, per te, si senta obbligato a invitare me. Io... io non sono mai stata invitata alle sue feste, non sono una Serpeverde e...-
-Ma sei sua sorella, maledizione! Chi se ne importa delle casate!- scandì il Re delle Serpi con fervore e vide la bionda arrossire –Tom, davvero... tu sei l'ultima persona che deve dirgli qualcosa, attualmente, okay?-
Il biondo strinse i denti e poi i pugni, spostando lo sguardo altrove –Molto bene.-
Cherlyne continuò a guardarlo e borbottò –Mi prometti che... non lo sgriderai? Che non lo obbligherai a fare nulla?-
Tom parve pensarci un secondo, poi tornò a guardare la minore, scandendo –Come vuoi-
E la biondina gli stirò un sorrisino, annuendo –Va bene così, non... sono queste le cose davvero importanti, no?-
Il maggiore allungò una mano verso il viso della sorellina e le baciò la fronte, sentendo la campanella ridondare fra le mura dell'edificio.
Cherlyne si allontanò, mentre Tom aspettò l'arrivo dei compagni, con una Magh rossa fra le labbra.
[Novità, bussolotto?] gli domandò la sua Regina e Tom replicò, nella sua mente [Alcune, in effetti. Sai chi ha invitato Riven, a questo benedetto compleanno?]
[In realtà no, ma immagino ci saremo tutti, giusto?]
Quando Tanya raggiunse il compagno, lo sentì afferrarle la mano e dedicare un'occhiata al fratellino che stava punzecchiando la sua fidanzata –Questo reggiseno non gliele fa più grosse??- domandò agli amici, Diego ed Andrew, ma solo quest'ultimo si permise di guardare il petto della Tassorosso, che era divenuta rapidamente purpurea, davanti agli sguardi perfidi delle serpi –In effetti...-
Ed Evil, anch'essa interessata, annuì convinta –Potrebbero essere anche le mestruazioni, ti fanno male, tesoro??- domandò, guardando innocente la biondina che ormai era un pomodorino, con un braccio davanti al petto –Smettetela!! Siete crudeli!- si lamentò, mentre Riven scoppiava a ridere perfido, abbracciandola –Macché! Bisogna smaliziarti, amore!-
Un vero peccato che, percependo istintivamente di essere fissato e incontrando lo sguardo di Tom, rabbrividì e lo interpellò subito –Ehi, dov'eri?-
Tom lo osservò un momento, poi alzò le spalle –In bagno. Chi c'è stasera, dunque?- domandò al biondino che alzò le spalle –Le serpi, come sempre... oltre a questo mostriciattolo qui- e scombussolò i riccioli biondi della fidanzata, che assunse un'aria imbronciata –Comunque potevi invitare anche gli altri!- si lamentò e il biondo la guardò storto, nemmeno le fossero spuntate un paio di ali –Che? È già tanto che ci siete voi due! – e indicò anche Fiamma che arrossì appena –Grazie ancora per l'invito, Riven!- sottolineò la rossina, sentendo il fidanzato intervenire –Ma ignoralo! Dice solo un mucchio di sciocchezze!-
-Questo è certo- stabilì gelidamente Tom, portandosi davanti al gruppo e ignorando l'occhiata che suo fratello stava dedicando alle sue spalle.
...
Quando giunsero in aula Incantesimi, Severus Piton li attendeva, impettito affianco alla cattedra e con le braccia incrociate sul petto –Buongiorno- scandì, con il solito tono strascicato e l'espressione austera.
Risposero tutti in coro, incluso Riven che alzò la mano verso il professore –Ehi prof! Oggi è il mio compleanno!-
Severus spostò lo sguardo sul ragazzo, non trapelando alcun cambiamento emozionale –Entusiasmante, signor Malfoy. Mi auguro che quest'anno riesca a mantenere almeno il trenta percento dei suoi indumenti. Altrimenti, sarà ben felice, suo padre, di consegnarle personalmente il suo regalo-
L'anno precedente, Riven e un paio di ragazze, erano stati trovati quasi nudi alla torre di Astronomia, dopo la festa erano sgattaiolati fin lassù per un finale di serata... alternativo.
Riven ghignò malevolo e strizzò l'occhio al prof –Se vuole unirsi a noi, come ogni anno è il benvenuto!- e lo indicò, vedendolo alzare altezzoso le sopracciglia corvine –Sono costernato, ma temo dovrò rifiutare, anche quest'anno. Quest'oggi voglio lei, signor Stehodensky, sul palco... ha in mente qualcuno con cui vorrebbe confrontarsi?-
Diamond si levò in piedi e scandì –Thomas Malfoy-
Il biondo, sfidato platealmente davanti a tutti e in maniera abbastanza inaspettata. Si volse appena verso il mezzodemone e sentì la mano di Tanya raggiungere la sua [Non dovresti accettare]
[Ma lo farò comunque]
E si levò in piedi, sentendo un rinnovato stato di sollievo.
"Sapevamo che, dopo un periodo di istintivo timore, sarebbe andato avanti. Il fatto che mi abbia sfidato... è un buon segno"
Salì le scalette e si parò davanti a Diamond. I suoi occhi cristallini dalla piega incurvata dall'odio, gli ricordarono le vecchie occhiate che gli lanciava prima della sua... punizione.
Chissà se avrebbe avuto la stessa spavalderia con Dorian.
"Ne dubito... enormemente"
Ghignò appena, inclinando il capo divertito e camminando verso il compagno, con la bacchetta in una mano. Diamond gli venne incontro, nella sua medesima posa e, quando si fronteggiarono, pararono davanti a loro le bacchette e Tom sorrise apertamente, mostrando al Grifondoro e, solo per un istante, un bagliore carminio nei suoi occhi.
Il primo a voltarsi fu Tom, Diamond era rimasto dissestato dal suo sguardo e da quel ghigno bieco, ma aveva proseguito il suo cammino, più istintivamente "Che cos'è questa sensazione?"
Già... cosa stava provando in quel momento?
-Bene... al mio via, potrete incominciare-
Dichiarò Piton, vedendo i due ragazzi voltarsi e mettersi in posizione.
-Tre, due, uno...-
Tom e Diamond si fissavano con attenzione e, quando il professore scandì il via, Diamond attaccò immediato, con un "reducto" che però Tom parò con agilità, facendo dei passi verso il mezzodemone, che a sua volta avanzava e attaccava.
Tom rimase sulla difensiva, borbottava delle parole mentre dalla sua bacchetta nasceva una sorta di forza aspirante che attraeva l'energia magica degli incantesimi del mezzodemone e poi sembrava annullarli con un conseguente colpo secco verso il terreno.
Piton era molto sorpreso "Quell'incantesimo... lo conosco"
Tom assorbiva ogni attacco del compagno, interponendo la bacchetta fra lui e l'incantesimo nemico, ma quando furono abbastanza vicini, sentì la bacchetta iniziare a tremare e sorrise appena –Stupeficium!-
Beh, quello che scaturì dalla bacchetta di Tom, fu tutto, tranne che un semplice incantesimo di schianto.
Era stato quasi devastante, una vampata di energia, aveva investito in pieno il mezzodemone a cui saltò la bacchetta, ma parò davanti a sé ambedue le mani, piantando i piedi a terra e gridando –Non puoi averla vinta così facilmente, Malfoy! Io non mi arrenderò così!!- sostenne con clamore, digrignando i denti mentre sentiva le mani bruciare nel tentativo di contrastare quella sorta di semisfera di energia che lo stava spingendo oltre il palco.
Tom intese bene le sue parole e capì che erano affibbiabili non solo al palco, ma anche alla loro vita fuori da esso.
"E questo è l'uomo che affianca mia cognata?! È davvero assurdo..."
Sollevò la bacchetta, improvvisamente e l'attacco ebbe fine.
Diamond, con le ginocchia tremanti e ancora le mani davanti a sé, osservava con rancore il Serpeverde e Tom alzò il mento con alterigia *Ricordatelo sempre, Diamond: contro di me... non vincerai mai*
E lasciò cadere a terra la propria bacchetta, alzando però la mano libera, col palmo rivolto verso l'alto.
Diamond sgranò gli occhi quando dal pavimento, sorsero dal nulla delle catene che lo afferrarono ai polsi e le ginocchia, spingendole a terra, a quattro zampe.
Tom camminò verso di lui, stringendo le labbra con disgusto e sentendo il mezzodemone replicare *Sei solo un illuso e sappi che... nessuno crede più che tu sia un normale studente. Oggi, hai fatto capire a tutti di essere molto di più...*
Ma il biondo Principe non si lasciò intimidire e sorrise appena *E pensi che me ne importi realmente qualcosa?*
S'inchinò davanti al compagno e gli sussurrò, davanti al viso, vedendolo iniziare a tremare, anche se forse non ne sapeva consciamente il motivo ΨSei solo una formica per me e non mi farò scrupolo a schiacciarti fra le mie dita se continuerai a darmi noie, quindi non darmi motivazioni per venirti a cercare... dopo il diploma.Ψ
Lo minacciò platealmente, vedendo il compagno arrossire visibilmente e poi venir brutalmente scalzato dal palco e gettato sul pavimento.
Mara immediata raggiunse il fidanzato e osò sgridare Tom –Ma perché l'hai fatto!? Avevi già vinto!-
Il biondo incontrò gli occhi smeraldini della Grifondoro e scandì –Quando avrò vinto mi vedrai sorridere, Mara- e scese le scalette, con espressione irritata mentre la campanella suonava. Raccolse da terra la propria bacchetta e si mosse verso i compagni, vedendo la sua fidanzata raggiungerlo con espressione attenta. Tom la osservò a sua volta e, senza troppi preamboli, i due si scambiarono un bacio a fior di labbra, il tutto molto istintivamente.
-Bah, lo sapevamo già che finiva così! Non ha bisogno di tutti queste ovazioni!- si lamentò Riven, vedendo Tanya staccarsi dal suo fidanzato e, voltarsi verso di lui, sorridendogli –Sei proprio sciocco, Riven- e ridacchiò mentre Tom si limitò a guardarla.
Riven sorrise affettuoso alla Regina e cercò gli occhi divertiti del fratello, ma non li trovò.
Aveva una strana sensazione. Anche l'occhiata che gli aveva dedicato alla ricreazione, non era stata normale.
"Se avesse qualcosa da dirmi... lo farebbe e basta, no?"
...
Le serpi giunsero presto nella Sala Principale, occupando i loro posti.
Giuliet e Fiamma però erano ai loro vecchi tavoli. Quindi c'erano solo le serpi quel giorno.
Da quando Tanya e Tom si erano messi insieme, in genere le serpi e i Grifoni sedevano al loro tavolo ma sia Cherlyne che Mara, insieme ai loro fidanzati, avevano deciso di occupare quello vecchio in quei giorni e, così, anche Crista e Brad li avevano seguiti, non pensando ci fosse chissà quale motivazione.
-Oh, io ho detto agli altri di raggiungerci al lago alle dieci e mezza, tanto non penso che prima ci saremo...-
Iniziò Riven, mentre mandava un messaggio dal telefono e mangiava nello stesso momento.
Tanya, da un lato del capotavola, insieme a Tom, cercò il fidanzato mentalmente [Ho la sensazione che tu sia arrabbiato Tom e se lo sei con Riven, vorrei sapere il perché]
-Quindi sono invitati i Serpeverde, a quanto mi è parso di capire- fece Tom, vedendo il fratello annuire convinto –Ovvio-
Il biondo strinse i denti e riprese a mangiare, mentre Tanya iniziava finalmente a capire e scattò verso Riven –Ma ovviamente hai intenzione di invitare anche gli altri, no?-
E fece un cenno col capo verso il tavolo dei Grifoni, vedendo Riven arrossire appena –Non... pensavo volessi i tuoi fratelli, se vuoi glielo chiedo anche se non credo che verr...-
-Perché mai dovresti invitare i Potter, se non inviti nemmeno tua sorella!?- domandò a quel punto Tom, volando con lo sguardo aggressivo sul fratello e iniziando a intuire di non essere certo di poter rispettare la promessa fatta alla sorellina.
Riven arrossì e Tanya gli domandò –Non gliel'hai chiesto perché pensi che ti direbbe di no?- e Tom guardò storto la fidanzata, vedendola arrossire e assumere un'aria innocente –Che c'è? Nemmeno i miei fratelli verrebbero se...-
-Delle tue fisime ce ne stiamo già occupando, Potter. Quelle di cui non pensavo mi sarei interessato, erano le sue- sostenne il biondo, guardando Riven che appariva davvero sbalordito –Ma è la mia festa e poi non ti è mai importato nulla di chi invitavo gli altri anni, quindi perché ora mi stai facendo la predica?!-
Tom sgranò gli occhi eloquente –Perché?! Sei davvero così sciocco da non arrivarci, Riven?!-
Il minore arrossì visibilmente, ma assunse improvvisamente un'aria imperscrutabile. Fissò Tom intensamente, vedendo la sua espressione ammorbidirsi appena, ma si levò in piedi, sviscerando il suo veleno –Wow, fantastico. Un peccato che non avessi qualche impegno improrogabile, anche quest'anno...- e, detto questo, uscì dalla Sala, seguito dallo sguardo adirato di Tom, che scuoteva il capo, sibilando poi –Idiota-
Tanya invece strinse i pugni e fece per parlare ma Andrew l'anticipò –Hai intenzione di non chiarire niente con lui?-
Il Conte fissava il proprio piatto, mentre si tagliava la bistecca di maiale. Apparentemente era piuttosto secca, ma bastava masticarla per avvertire l'intenso sapore del sughetto deliziare i calici gustativi.
Tom era davvero allibito –Cioè, lo state difendendo?! Lui non invita sua sorella e diventa il martire?! Ma come diavolo ragionate?!-
-Ognuno è libero di invitare chi vuole al proprio compleanno- fece Andrew, di rimando e Tom assottigliò lo sguardo, irritato –Questo vale solo per chi è figlio unico, carissimo-
E si levò in piedi, andando a cercare il fratello.
Quella scena venne notata dal tavolo dei Grifondoro, dove Cherlyne non si era persa alcun istante, visto che Diamond non stava facendo altro che insultare suo fratello, senza troppo riguardo.
"Spero davvero che sia riuscito a mantenere la promessa..."
Spazio Autore
Discussioni in arrivo ragazze! Vedremo se Tom riuscirà a sistemare la situazione o a peggiorarla ulteriormente XDXD. Passo ai salutini: GiuliaBernasca, Sky_2001, taniaconlai, JolandaDelMonaco, ChiaraChironi, Rebbi01, morganarusso46, HermioneEvil_Malfoy, bolton394, cat-happy, Harly00, xcrybabiesx, Tempesta14, AlissaNyx, Angel_delle_tenebre, EleEle_04, Giuliettapersempre10, McSnugglefacesxx, amoidalovee, MRT_01, francescafardin, tommytommytommya, DoraGrosu, ianego26, potterhead-hunters, ciaocomestai2, beyoulselfree, marziacaci, Rene_217, Carietta91.
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