Un nuovo Tom (Parte II)
Dopo pochi minuti, Tom uscì dal bagno completamente nudo e con l'aria di uno che non aveva intenzione di giocare a scacchi.
Tanya, appena lo vide, non poté che arrossire e apprezzare come la sua mamma l'aveva fatto bene, anche se non poté ignorare i discreti cambiamenti avvenuti nel giovane –Ciao...- miagolò appena, vedendo il compagno avvicinarsi a lei mentre ancora i capelli grondavano –Ma ciao...- le afferrò le mani e le strinse fra le sue, baciandole e guardandola dall'alto –Ieri non è stata una bella giornata, Tanya- le fece notare, mentre la fissava e lei assunse un'aria preoccupata, chiedendogli –Ne parliamo? Ti va?-
Il ragazzo continuò a fissarla e le chiese di rimando –Vuoi proprio parlare, adesso?-
Lei arrossì appena e la intimò ad appoggiare le mani sulle sue spalle, accostandola a lui.
-Vorrei solo che non cercassi di evitare il discorso, per paura di spaventarmi o per nascondermi qualcosa-
Lui le accarezzò il viso, portandole i morbidi ricci dietro un orecchio –Temo che... passerò l'eternità a proteggerti, non mi interessa null'altro, Tanya.- le promise, scendendo sulle sue labbra e appropriandosene mentre la prendeva saldamente in braccio e lei immergeva le mani fra i suoi capelli, sussurrandogli a fior di labbra –Sei... più grande-
Lo sentì lasciarsi sfuggire una risatina furba e in pochi istanti furono sul lettone –Sì, lo sono, bambina.-
Non impiegò troppo a levarle la maglia e il reggiseno, avvertendo presto il calore della pelle della compagna sotto di lui. Affondò più deciso nella sua bocca, avvertendola lasciarsi sfuggire un gemito quando lo sentì afferrarle un seno –Non ti rendi conto di quanto tu sia importante per me...- le sussurrò, sorprendendola. Non che non fossero soliti scambiarsi smancerie a letto, ma quel giorno sembrava molto più ispirato del solito –Quando non ti ho visto, ieri, al risveglio, mi sono arrabbiata...- gli sussurrò lei, decidendo di non nascondergli nulla. Lo vide fermarsi e assumere un'aria mesta –Io ti avevo avvertita, credevo che avessi capito...-
-Non mi ricordo niente, purtroppo... prima della caduta- e iniziò a sbottonarsi i pantaloni, visto che non portava la divisa.
Lui continuò a guardarla e replicò –Non ho idea di come io sia riuscito a trattenermi con tua sorella e poi con Kim. Se ti avessero portato via, Tanya... oh, non avrebbero avuto scampo, nessuna di loro. Avrei fatto piazza pulita di chiunque mi si sarebbe frapposto davanti- lei continuò a fissarlo e mormorò –L'ho pensato... mentre cadevo. Ho pensato a te, alla tua reazione... ne ero terrorizzata. Per un attimo sono arrivata a pensare che lei... lei si meritasse la vita che sta passando...- e ben presto i suoi occhi si arrossarono –E mi sento malissimo per averlo pensato! È stato orribile! Io... io sono...-
-Tu sei meravigliosa- la fermò lui, sorridendole dolcissimo, tornando a baciarla e guardandola dritto negli occhi –Ora sai che è stato un... malinteso, vero?- le chiese, più docile, aiutandola a tirare giù i pantaloni e accarezzandole una coscia, frapponendosi presto fra quelle. La vide annuire appena e mormorare –Questo non significa che lei non ce l'abbia con me, Tom e non voglio che venga qui a farmi delle scuse che non sente veramente.-
Gli disse, seria e lui le baciò la fronte, chiudendo gli occhi –Devi almeno ascoltarla, starà a te decidere se ti sta mentendo o meno.-
Lei, che aveva assunto un'aria più seria, lo sentì stamparle dei baci sulla guancia, mentre lei lo stringeva –Domani, forse... oggi non voglio uscire da questa camera- dichiarò, decisa, tornando a guardarlo e vedendolo dedicarle un sorriso malizioso –Ah no? Hai dormito abbastanza questa settimana, non ti permetterò di poltrire ancora...- lei ridacchiò, intuendo la frecciatina e gli morse il naso –Farò ciò che più mi aggrada, carissimo... incominciando dal mio nuovo giocattolo- e lo spintonò di lato, salendogli sopra e afferrandogli l'intimità, all'aria da un po' –Sembra che il tuo coinquilino si sia fatto più... invadente.- gli sussurrò, vedendolo sorriderle e baciarla, mentre con le mani andava a denudarla –Sembra anche a me, sai? Dovrei fargli pagare un affitto più sostanzioso- e lei storse il nasino, bonaria –Ma no, dopotutto... ci tiene compagnia. Oserei dire che è anche più simpatico di te...-
E lui alzò ambedue le sopracciglia, ingelosito –Ma davvero?- e lei ridacchiò, annuendo convinta –Oh sì... almeno non mi riempie la testa di nozioni che non interessano a nessuno... blablablabla...- e lo imitò, assumendo l'aria snob del compagno, che scoppiò a ridere –Ma senti questa! Se sei una stupidotta che vuole solo divertirsi, non è un mio problema!- la punse stavolta, vedendola assumere un'aria oltraggiata –Come ti permetti?! Ritira subito quello che... no!- ma lui, ridente, la mise di nuovo sotto di lui e si avvicinò al suo volto, sfiorando il naso con il suo e guardandola con intensità –Non ti sostituirei con nessuna al mondo...- e lei si tranquillizzò, schiudendo le cosce e lasciandolo strusciarsi contro di lei, che lo fissava –Dove lo trovo un altro come te?- e gli accarezzò la punta del naso col dito –Con questo nasino carinissimo e... - abbassò lo sguardo fra loro, ultimando –... Con un coinquilino così spassoso??- e lui decise finalmente di affondare nella sua umida entrata, osservandola mentre chiudeva gli occhi e si mordeva un labbro –Mamma... è davvero ingombrante-
-Visto che ti piace tanto, temo dovrai farci l'abitudine...-
-Dammi mezza giornata- tagliò corto lei, non potendo bearsi dell'occhiataccia del compagno, che commentò, vagamente offeso –Spaccona-
E la rossa ridacchiò maliziosa, stringendolo forte –Bussolotto...-
Il Malfoy, che stava lentamente scivolando in lei, per non farle male, le morse le labbra e la zittì –Ora... vediamo di rendere proficua la giornata, Trottolina- e abbassò appena le tapparelle, rendendo la luce poco più fioca.
In una realtà differente a quella, nelle menti di due futuri genitori, le condizioni erano completamente differenti.
Draco ed Hermione, diciasettenni, ancora due giovani adolescenti, con le loro vite, i loro trascorsi e i loro sentimenti, sarebbero presto entrati in contatto e quell'incontro, avrebbe dato una svolta completa alle loro esistenze.
...
Malfoy Manor un tempo non era una casa utilizzata per poco più di un mezzo. Anzi, ospitava ogni fine settimana feste di lusso, con miriadi di ospiti dalle più svariate nazionalità e provvisti, naturalmente, delle cariche che contavano per la società. I Malfoy avevano un giro di amicizie che all'attuale Lord Voldemort, il quale non era proprio un "tipo da festa", facevano piuttosto comodo. Quasi tutte le sue più elevate conoscenze, derivavano dalla famiglia Malfoy. Loro gli offrivano i contatti, lui si occupava di traviarli e trascinarli fra le sue spire... nella sua cerchia.
Non che Tom Riddle non fosse un buon oratore e intrattenitore, tutt'altro, semplicemente era un invitato un po' scomodo, non avvezzo a mantenere le "apparenze".
La falsità, quando si intrattenevano rapporti con i ranghi più alti della società, era d'obbligo... altrimenti si veniva esclusi dalle cerchie d'élite.
-Se continui a bere in quel modo, cuginetto, dovrò dire che non hai più intenzione di scendere e salutare gli ospiti di tuo padre-
Draco Malfoy, che ingurgitava Whiskey Incendiario come fosse acqua di sorgente, sbuffò sonoramente e si accese una Magh –Sei assolutamente certo delle tue informazioni?! Non torneranno a scuola quegli idioti?! Possibile che non si tengano in contatto con i loro sciocchi amichetti?! Persino io! Draco Malfoy! So che vogliono creare un fronte contro le istituzioni! È allucinante, cazzo!-
Sul suo letto c'era quello che per anni, era stato presentato a tutti come suo cugino.
Non avevano idea che il loro sangue non era mai venuto in contatto.
Gli Stehodensky erano una famiglia incredibilmente importante e potente, che si interessava di tenere d'occhio famiglie importanti del mondo magico. Gabriel Stehodensky non aveva ancora idea delle reali motivazioni, perché lui era solo uno dei tanti figli bastardi che suo padre aveva messo al mondo e che non avrebbe ereditato nulla, oltre alla razza per metà demoniaca. Quindi, per poter procedere nella scala sociale, si sarebbe dovuto fare un nome, da solo, sfuggendo però al giogo di predominio di suo padre. L'unico modo per farlo, dunque, benché la cosa per molti anni non lo avesse minimamente interessato, era stata proprio entrare in quella famiglia e osservarli. Questo era stato l'ordine di suo padre.
Molti suoi fratellastri ritenevano di essere superiori ai maghi e si erano rifiutati categoricamente di stare dietro a degli sciocchi mortali, ma lui era diverso. Non si era mai sentito superiore a nessuno, aveva amato molto sua madre, fino all'ultimo. Inoltre era molto ambizioso. Riteneva di avere delle buone capacità e aveva un certo occhio per gli affari, tanto che era riuscito ad aprirsi, di recente, una piccola agenzia immobiliare, nella Dimensione Demoniaca. Non sdegnava totalmente i mortali, visto che gli era già capitato di avere a che fare con loro, benché ancora, la maggior parte di loro lo annoiasse a morte.
Con Draco inizialmente non si erano incontrati mentalmente, non aveva sviluppato affatto una buona opinione di lui... poi però, quando Lord Voldemort aveva rifatto la sua comparsa e, soprattutto, Draco era stato marchiato come Mangiamorte, aveva notato in lui un cambiamento... quasi radicale.
Lo ricordava sempre molto ben inserito alle feste, si pavoneggiava a sommo ereditiere delle ricchezze dei Malfoy, che non erano affatto poche e, mentre lui si cercava soci in affari per costruire la sua piccola azienda, guardava il "cugino" da una certa distanza, verificando con i suoi occhi che tipo di persona stava diventando... e rimanendone decisamente sorpreso.
Naturalmente, tutti erano a conoscenza della sua natura semi demoniaca, infatti sosteneva di essere loro parente da parte di madre, anche se questa donna oramai non era più in vita da tempo, per cui non c'era modo di comprovare la cosa.
Non assomigliava particolarmente ai Malfoy, ma nessuno avrebbe messo in dubbio la sua parola, visto che la sua natura era ben diversa dalla loro. Sapeva di incutere profondo rispetto e timore in tutti: era come essere una vespa fra le farfalle.
In realtà non aveva idea del perché suo padre fosse interessato a mandare i suoi figli bastardi fra le famiglie più popolari tra i mortali. Forse perché voleva tenerli d'occhio o, magari, perché intimamente era attratto dalla loro labilità.
Una motivazione plausibile, visto che metteva al mondo mezzodemoni come fossero ruttini post-pranzo.
L'associazione lo fece sorridere appena, mentre fissava quel Draco Malfoy che nell'ultimo anno aveva imparato a conoscere meglio. Erano diventati piuttosto intimi, in realtà.
-Ritengono più saggio non presentarsi a scuola quest'anno. Sappiamo bene che i Mangiamorte hanno le mani anche sul ministero e, ora che Silente è morto, il ministero regola Hogwarts. Sarebbe stato molto stupido da parte loro andare proprio lì-
Draco ingurgitò un nuovo bicchiere di Whiskey e scandì, irritato –Nessun posto è sicuro, se dobbiamo dirla proprio tutta! Se vogliono trovare quegli affari e soprattutto distruggerli, non se la caveranno con qualche insulso incantesimo! Probabilmente pensano davvero di distruggerli così, a caso! Lanciandoli contro una parete, magari! Anche se però, potrebbero riuscirci con un bacio di lenticchia! Ahahahahah!!- non riuscì a trattenere la perfida battutina che la sua lingua sferzante riusciva a generare con abilità, nella quasi totalità delle conversazioni.
Era un giovane spigliato, dopo tutto. O meglio, il trauma di vedere la propria vita fatta di rose e fiori venir data praticamente alle fiamme lo turbava, profondamente.
-Ne sono convinto...- liberò con ironia Gabriel, vedendo quindi il biondo voltarsi verso di lui e guardarlo eloquente –Cos'è quella faccia?-
Il mezzodemone alzò le spalle e replicò –Tu volevi tornare a scuola solo per unirti a loro, Draco. Come farai, ora?-
Il biondo alzò le sopracciglia, ben poco convinto –Che cosa?! Bevo io e ti ubriachi tu?-
Lì, anche Gabriel rimase perplesso -Beh, ne avevamo già parlato, mesi fa... sai che unirti a Potter è l'unico modo per...-
-Farò fronte con loro solo quando ci sarà la guerra! O al massimo nella ricerca degli Horcrux, visto che sicuramente lui ha molto più informazioni di noi! Non ho la benché minima intenzione di... di raggiungerli! Oh, Salazar!- e Gabriel schiuse la bocca, allibito -Ma... fai sul serio!? Perché pensi che ti abbia allenato?! -
-Per uccidere mangiamorte a occhi chiusi! Cosa che sta' certo che farò!- gli rispose immediato l'altro, guardandolo con decisione -Non permetterò che quel mostro senza naso, ridicolizzi ancora la mia famiglia, è chiaro!? Siamo dei Malfoy e nessuno più di noi merita l'assoluto rispetto! Un despota simile va eliminato, non ci sono più alternative.- e Gabriel sospirò, ben cosciente di non essere ancora riuscito a strappargli di dosso quel ridicolo attaccamento che aveva verso ciò che per lui rappresentava il buon nome di famiglia.
Lo sentì proseguire –L'altro giorno ha quasi spiaccicato la testa di mio padre sul piatto, è stato davvero... denigrante. Come lo sono tutte le sue dannatissime riunioni, d'altronde.- ultimò, rabbrividendo schifato. Gabriel fece spallucce, comprensivo –Beh certo, povero Lucius, con tutta la parsimonia che occupa per piastrarsi i capelli...- e rise appena, ricordando la scena e non potendo davvero portarla alla mente come una scena buffa. Ma solo perché con il padre del ragazzo gli attriti erano col tempo aumentati sensibilmente. Soprattutto da quando sapeva come trascorreva il tempo con suo figlio.
-Divertiti pure, come al solito. Certe volte mi chiedo davvero cosa tu ci faccia qui, se ci detesti tanto.-
Gabriel non fu sorpreso da quel commento, aveva ormai capito che Draco non era uno che andava molto per il sottile -Sai bene perché lo faccio. Come sai bene che il nostro discorso, quel giorno... intendeva che tu ti comportarsi molto diversamente.-
-Hai capito male.-
-...O forse sei tu ad averlo fatto.-
Commentò dispoticamente, per la prima volta dopo moltissimo tempo e lì, Draco si fermò, da che si stava muovendo per la camera -Adesso sei incazzato?-
-Non mi faccio prendere per il culo da nessuno, ragazzino. Devi inciderlo a fuoco nella tua testolina bionda... o sarò io a farlo.- sostenne gelidamente, vedendo l'altro serrare la mascella e rispondergli -Credevo che... dopo questo anno passato ad allenarci che, magari, ti fosse balenata in testa l'idea di partecipare a questa cosa. Insieme saremmo in grado di...-
-Non ho bisogno di nessuno, per smaterializzarmi dal vostro verdognolo padroncino e fargli esplodere la testa. Ma non è questo il ruolo che avrò in questa guerra e non sarà nemmeno il tuo.-
E Draco guardò altrove, scuotendo il capo, con stanchezza -Quindi non hai nessuna intenzione di aiutarmi.-
-Certo non puoi dire che sia proprio rimasto con le mani in mano.-
Lo sentì sbuffare rumorosamente, decidendo quindi di cambiare argomento
–Immaginavo che Potter: la prima donna della scuola, avrebbe tentato di fare l'aspirante suicida, come suo solito, decidendo di sbattere il suo muso proprio contro quello del nostro Voldemort, ma speravo che la Granger lo avrebbe fatto ragionare! Ce n'è uno anche a scuola di Horcrux! Perché diavolo non se ne va lì!? Almeno come infiltrato! I suoi amichetti lo proteggerebbero e anche la McGranitt! -
Quindi immerse le mani fra i capelli, mentre Gabriel decise di dargli corda, anche se lo aspettava al valico –Beh, suppongo ne abbia trovati altri, fuori. E non è facile scappare da scuola, una volta che sei dentro, per cui ha avuto ragione a nascondersi, per il momento. Mentre spero stia organizzando un piano d'azione con la Granger.-
Draco scosse il capo, pensieroso –Non sanno nemmeno lanciare una fottuta maledizione, che diavolo pensano di fare?! Sono degli idioti patentati!-
Gabriel vide il compagno fare avanti e indietro per la stanza e scandì, dopo alcuni istanti di silenzio mentre lo guardava –Beh, l'unica opzione è attuare il mio piano.-
E Draco temette presto quale fosse -Sarebbe??-
-Ti porterò via da qui con la scusa che non desidero affatto che il mio adorato cuginetto rischi la vita per colpa di sciocche baruffe con cui non c'entra niente.-
Il biondo parve accettare di buon grado la cosa, sarebbe stato un ottimo modo per sfuggire da casa sua... sarebbe stata forse la prima volta in cui Gabriel sarebbe davvero intervenuto.
-E poi?-
-E poi vai da Potter, è ovvio!-
Rispose l'altro, incredulo davanti a quella domanda. Draco immaginava che sarebbe finita così e rispose -Vuoi veramente unirti a quei tre idioti?-
-E' l'unica opzione che hai, Draco. Come ti dissi a suo tempo. Sarà perfetto, con le nostre conoscenze avranno molto meno problemi. E tu potrai insegnare loro come si combatte davvero. Per loro sarai fondamentale in questa guerra, sei molto diverso da loro.-
-Questo è senza dubbio.-
-Quindi è un sì?-
E Draco sbuffò sonoramente –Non so, ho paura che non me lo lascino fare... Voldemort mi vorrà ad Hogwarts, per informarlo di ogni cosa che succederà a scuola...-
-Il tuo amico Zabini, non mi hai detto che è partito? Lui è andato via, perché tu non puoi?-
Draco fece spallucce –La sua famiglia si era trasferita qualche anno fa in Inghilterra, non avevano niente che li trattenesse qui, io sono molto diverso, Gabriel. Non mi permetterà di...-
-Mi imporrò io, allora.- dichiarò, rilassato.
Il giovane fu molto sorpreso dal suo intervento e schiuse le labbra, sorpreso –Tu... hai detto sempre che...-
-So come desidero che questa guerra finisca ma non posso usare il mio Potere per fare sì che ciò avvenga, non voglio farlo. Tuttavia, se per spingerti nella direzione giusta e che tu conosci molto bene, devo abbaiare un po', non... mi metterò alcun problema. Tom sa di non avere speranze con me e rinuncerà volentieri a una pedina miserabile e inutile come lo sei stato tu, fino ad ora. Non gli sei stato di nessun aiuto, giustamente. Hai mantenuto quel profilo che volevi mostrare perché sei una persona acuta e furba, Draco. È giusto che tutti sappiano che non sei, veramente, quello spocchioso ragazzino di una volta-
-Mi piaceva essere quello spocchioso ragazzino...- commentò nostalgico il giovane, sentendo il mezzodemone replicare –Peccato che non piacevi a nessun altro che a te stesso.-
Il biondo fece spallucce, replicando –Punti di vista. Chiedi pure al mio letto- e ghignò malevolo, vedendo il mezzodemone guardarlo poco convinto –Davvero? Stiamo parlando di questo? Pensi che se fossi stato un poveretto come Ron Weasley, anche solo una ragazza sarebbe entrata lì dentro? E poi, vogliamo davvero parlare delle femmine che ti circondano? Una più rincoglionita dell'altra... mi chiedo se sia la tua odorosa colonia a rincretinirle.-
Il Malfoy lo osservò, sempre più annoiato –Hai finito? Meglio le mie che la stopposa Granger!- e scoppiò a ridere sonoramente, mentre il mezzodemone lo osservava con perplessità –Stoppa? Da quant'è che non la vedi? Io la trovo molto graziosa, oltre che ha più cervello di te e tutti gli invitati con la puzza sotto il naso che ci sono al piano di sotto-
Draco roteò gli occhi, annoiato –Blablabla... Guardare la Granger è ben lontano da qualunque pensiero mi sia mai passato per la mente.-
Stavolta fu il turno di Gabriel di sbadigliare –Con questo atteggiamento non andrai lontano. Ti cacceranno via ancora prima di riuscire a dire "Draco Malfoy è un coglione" e non ci vuole tanto.- sottolineò, davanti all'espressione gelida del ragazzo –Non porterò loro una scatola di cioccolatini, né gli farò delle scuse. Spiegherò le mie motivazioni e saranno liberi di scegliere se mi vogliono in squadra o meno. Se sono poco meno stupidi di quanto credo, accetteranno, non hanno scelta.-
-E se in squadra non ti volessero? Sebbene sia poca, hanno comunque la possibilità di farcela da soli-
Gli chiese a quel punto il mezzodemone, con espressione ironica.
Draco scrutò con attenzione il compagno e scandì –Gli farò notare la loro stupidità, nel cacciarmi via e lasciare a me le informazioni sulla loro locazione-
-...Che potranno cambiare un secondo più tardi.-
-Non se ne catturo uno e nel mentre attivo il marchio.- asserì divertito e con sguardo crudele.
Gabriel sospirò e abbassò lo sguardo –Ora più che mai sono convinto che non ti accetteranno, non in questo modo, Draco. Non puoi provare ad essere un po' più furbo? Non dico buono e gentile, non vorrei che ti venisse uno shock anafilattico.- e spostò lo sguardo lateralmente, scuotendo il capo con stanchezza. –Perché dovrebbero volerti con loro? Saresti solo un peso morto, oltre che un vero scassa palle.-
-Io sono simpaticissimo. Sono loro che mi annoieranno a morte con i loro insulsi discorsi su quanto è sveglia la Granger, su quanto è coraggioso Potter e su quanto... vale poco Weasley... ah no, aspetta, forse quest'ultimo discorso potrebbe riuscire persino a coinvolgermi.- e se la rise, mentre Gabriel continuava a guardarlo dolente –Non puoi fare così, Draco... capisci che se non ti tappi un po' la bocca e accetti di ascoltare quello che ti diranno, non andrai da nessuna parte? Hanno sempre avuto la meglio, su Voldemort, perché loro si aiutano a vicenda, si vogliono bene e sono pronti a proteggersi l'un l'altro. Se giochi da solo... non hai speranze e devi rendertene conto. Sii più morbido, più accondiscendente... è potrai riavere la vita che avevi, prima del ritorno di Voldemort.-
Draco sbuffò e guardò fuori dalla finestra, mosse poi il bicchiere che aveva sopra il tavolo, portandoselo alle labbra –Le so tutte queste cose, Gabriel, sto scherzando, cavolo. Se ho appena accettato questo tuo piano è solo per questo. So come vorrebbero che mi comportassi, quindi cercherò di non sfottere nessuno.- ultimò e buttò giù, appoggiando il bicchiere vuoto sul tavolo. –Ora non ci resta che chiedere udienza a Voldemort. Sei sicuro di poterlo contrastare? Non ti ho mai visto davvero all'opera.-
Gabriel si lasciò sfuggire una risata compiaciuta e replicò –...E spera di non vedermi mai, amico. Andiamo...-
Spazio autore
Ed eccomi qui!! Di nuovo in ritardo visto che dovevo postare ieri e non ce l'ho fatta ma... cercherò di postare martedì, così da recuperare comunque U.U
In ogni caso, oggi inizia quello che vi riserbavo da tempo, il mio regalo per voi, una bella dramione sulla mia personalissima visione su come sarebbero andate le cose se Draco si fosse unito al trio dei miracoli. Rivivremo quel periodo, e sapremo come i nostri beniamini hanno visto lo sbocciare della loro storia. Spero davvero che vi piaccia, non sono intenzionata a mettermi a paragone con la Row, sarebbe davvero ridicolo, ma voglio solamente darvi un'alternativa e un regalo per tutte voi che ancora mi seguite con tanto entusiasmo. Mi rendo conto che magari i ringraziamenti a fine capitolo o le risposte che vi do nei commenti non sono più così toccanti, quindi volevo fare qualcosa di materiale.
Molto bene, dunque... con questo ho finito e mi auguro che i prossimi capitoli vi piacciano tanto, mi sono divertita e ho anche faticato un po' a inserire Draco in un contesto come il 7 libro, ma ho fatto del mio meglio, spero sia bastato per farvi contente, ci tengo molto <3
Passo subito ai ringraziamenti: damilove19, GiuliaBernasca, MPotterhead12, Sky_2001, isanego26, AlissaNyx, Giovanna Marongiu, iridella14, EleEle_04, tommytommytommya, Giuliettapersempre, Harly00, francescafardin, marziacaci, MRT_01, feliciamarincat, McSnugglefacesxx, fiorellatresca, cicapisciniente, Rene_217, Carietta91, potteherad-hunters, FlaviaYes, beyourselfree
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