Un nuovo ballo per la lupa (Parte III)
L'ora di cena fu abbastanza rapida, i ragazzi mangiarono in tranquillità anche se, a causa della presenza di Mara, le Serpi non approfondirono il discorso su Riven e Giuliet.
Mezz'ora prima della ronda, che quella sera sarebbe toccata a Cherlyne e James, Crista venne avvisata da suo padre su alcune novità della settimana successiva e infatti tornò in mensa di corsa, dopo essere tornata dal bagno –Ragazzi! Il 9 Dicembre, ovvero la prossima settimana, inizieranno le gare di ballo per le ragazze!!- fece entusiasta, riuscendo a garantirsi un coro allegro da parte di queste –E inoltre, sempre la prossima settimana, verrà uno studente che rimarrà con noi per qualche mese. Francois Blanchar!- e guardò Giuliet eloquente, era purpurea.
Mara, con Riven al tavolo delle serpi, scoppiò in una fragorosa risata –Giuli'!-
La biondina era sbalordita, mentre Crista la raggiungeva e rideva.
Tanya, al tavolo con loro, domandò curiosa –Immagino tu lo conosca...- e Cherlyne non mancò dal risponderle –Sono usciti assieme quest'estate, vero???- domandò ironica e la biondina si strinse nelle spalle in imbarazzo –Che vergogna, non pensavo che sarebbe venuto proprio qui! Non me l'aveva detto!-
Si lamentò ed Evil domandò rilassata –Ma ci sei stata?-
-Si sono baciati!- rivelò dispettosa Crista, ricevendo delle pappine dall'amica –Uffa, Cri'! Sta' zitta!-
Ma quella non la smetteva di ridacchiare e Giuliet sospirò profondamente, con stanchezza. Il discorso venne presto accantonato e la cena proseguì tranquilla, fino alle nove e mezza, quando la francese del tavolo fece –Beh, ora è meglio che vada da Riven, dice che si vuole allenare solo dopo cena, quindi tornerò in camera verso le undici, visto che sono quasi le dieci...- avvisò le compagne, guardando l'orario nel cellulare e alzandosi in piedi.
Cherlyne intervenne –Sai che non dovrei permetterlo, Giuli'?-
Tanya guardò storto la Malfoy che guardò con attenzione la reazione di Giuliet la quale appariva davvero presa in contropiede.
-...Ma chiuderemo un occhio- e guardò complice James che annuì divertito e disse alla biondina –Divertitevi!- e agitò la mano maliziosamente, vedendo la ragazza guardarlo storto mentre lui e Cher se la ridevano dispettosi.
-Si vede che avete fatto pace! Eh?- domandò Crista e James attirò a sé la bionda Malfoy –Certo! Sono irresistibile con questa faccia!- e sgranò gli occhioni verdi, mettendo un broncetto triste e supplichevole, intenerendo e divertendo i commensali.
Giuliet però scosse il capo e si mosse al tavolo delle Serpi dove Kim la inquadrò –Eh no! Adesso anche una Tassa!? Questo non lo accetto! È il nostro tavolo! Il mio tavolo! Sono di nuovo la Regina e dovete tutti seguire i miei ordini!- e batté una mano sul tavolo, ricevendo occhiatacce da tutti.
-Kim, chiudi il culo, grazie- fece Riven con plateale noia e afferrò la mano di Giuliet, spingendola a sedersi sulle sue ginocchia ma lei parve un momento titubante, lanciando un'occhiata un po' intimidita verso Kim –Non volevo disturbare, volevo solo chiederti se volevi iniziare oggi o no.- e guardò Riven che fece rilassato –Sì, se vuoi iniziamo oggi e ignora pure la Scimmieton-
Kim spalancò la bocca oltraggiata e urlò praticamente –SCIMMIETON?!-
-Riven, non rubarmi le battute!!- si lamentò Tanya al tavolo dei Grifondoro e Riven si sporse, alzando la mano –Scusa amore, ma ci stava!-
-Sei stata tu?!- si levò in piedi Kim, furente e guardò Tanya che le schioccò un bacio da lontano, scoppiando poi a ridere, davanti all'espressione inebetita della compagna.
Anche Andrew e Diego, che non l'avevano alle spalle, come invece l'aveva Tom, scoppiarono a ridere.
Evil, mentre armeggiava con il cellulare, scuoteva il capo divertita.
Tom, a quel punto, intervenne con un sospiro ricolmo di noia –Beh, signori. Noi ci ritiriamo... Kim, inizia ad andare in camera per favore, sto arrivando-
La Scineton strinse la bocca infastidita e guardò con odio Tanya, per poi andarsene arrabbiata.
Tom tornò su Riven e Giuliet e sorrise loro ironico –Non mettete la musica troppo alta, non vorrei essere costretto a disturbarvi...- e Riven scosse il capo divertito mentre Giuliet, ingenuamente, gli sorrise e replicò –No tranquillo, usiamo i Musitappi!-
I Musitappi erano delle cuffiette che si inserivano nelle orecchie e permettevano di sentire la musica come se questa fosse emessa da uno stereo, inoltre permetteva di sentire anche le voci delle persone circostanti e di condividere la medesima musica. Ovviamente erano senza fili, quindi sembravano più dei tappi che delle cuffie. In palestra però si doveva usare lo stereo per fare pratica con gli aggeggi babbani, quindi i Musitappi non funzionavano.
Tom annuì giocondo e venne seguito dalle risatine degli altri che la guardavano con malizia.
Lei arrossì in imbarazzo e il Principe sparì in fretta.
Mara lo imitò poco dopo –Beh, allora vado anch'io a nanna. Son contenta che la settimana prossima conoscerò questo Francois! Ahahah!!- fece allegra la ragazza e Giuliet arrossì brutalmente, vedendo Riven alzarsi e metterle un braccio sulle spalle –Chi sarebbe questo? Un fidanzato?- domandò divertito e Giuliet lo guardò storto –Ma no...! L'ho solo conosciuto quest'estate! Andiamo?- cambiò immediata argomento, cosa che lo divertì non poco –Va bene, va bene, andiamo... ci vediamo verso mezzanotte!- fece ad Andrew che annuì compiaciuto e malizioso mentre Giuliet lo rimbeccò –Mezzanotte? Ho detto alle undici alle altre!-
-Cosa vuoi fare in un'ora?? Andiamo...!- e guardò Mara eloquente –A mezzanotte ve la restituisco, tranquille...- e Mara annuì, cercando di non apparire divertita. Era palese che i due stessero nascondendo qualcosa.
Riven e Giuliet, affiancati, si stavano muovendo verso i dormitori con tranquillità e, quando Riven segnò sulla porta i loro nomi, lei li rese illeggibili con un incantesimo –Così mia madre non lo vedrà...- borbottò verso il compagno che annuì d'accordo e varcò la soglia.
Quando la bionda inquadrò il letto matrimoniale, venne improvvisamente presa da una strana ansia e lo vide staccarsi da lei e levarsi la maglia, gettandola sulla sedia. A quel punto, mezzo svestito si volse, inquadrandola e notando che osservava con ansia il letto, appunto.
La cosa gli montò su una particolare eccitazione... appariva così innocente.
Decise di sedersi sul materasso e la osservò mentre la compagna sembrava impalata all'entrata –Qualcuno ha perso tutta la sua baldanza...- la provocò, vedendola arrossire e sbottonarsi il maglioncino mentre borbottava imbarazzata –No, no... è solo un po' strano, ecco-
Riven quindi decise di raggiungerla con lentezza, vedendola presto alzare il viso e arrossire, soprattutto quando le mani di lui afferrarono quelle di lei e le portarono lentamente alle sue spalle. Lei si lasciò guidare e deglutì rumorosamente quando avvertì le mani del compagno poggiarsi con dolcezza sui suoi fianchi e avvicinarla a lui che dunque prese inaspettatamente a dondolare sul posto, come se stessero ballando, sebbene non ci fosse musica.
Lo vide sorriderle bonario e dirle gentile –Non volevi ballare?- le domandò e la ragazza si sentì di sorridergli e appoggiò la testa sotto il suo mento, decidendo di rilassarsi e chiudere gli occhi. Lui, che le stava accarezzando la schiena, percepì immediatamente la rigidità del suo corpo diminuire e le baciò la nuca per poi dirle all'orecchio –Devi dirmi da cosa vuoi iniziare, Giuliet. Cosa vorresti fare e cosa non vorresti, soprattutto...- le sussurrò, cercando di non metterle pressione e lei aprì gli occhi pensosa, non sapendo proprio cosa dirgli –Non ne ho idea, Riven. Io... io non so nulla di... di queste...- balbettava, mentre l'imbarazzo si faceva sempre più evidente e lui allora indietreggiò, trascinandosela dietro per poi sedersi sul letto e guardarla dal basso –Loro hanno detto che devi iniziare a provare piacere, no?-
La biondina, rossa in viso, annuì appena e lui continuò, giungendo con una mano alla sua coscia e accarezzandola –Beh, ci sono molti modi per provare piacere, non è detto che ci sia bisogno di fare direttamente sesso...- le chiarì lui, vedendola annuire. Era di nuovo rigida e lui assunse un'aria preoccupata –Giuliet, ti vedo molto a disagio e io non vorrei che... insomma... non sei obbligata a stare proprio con me, lo sai.-
Lei lì schiuse le labbra, non capendo appieno le sue parole e gli lasciò le mani, inclinando il capo con aria perplessa –Sicuro di non essere tu quello che si sente obbligato?-
Riven, a quelle parole, sgranò gli occhi e fece per parlare ma lei lo interruppe, scuotendo il capo e stringendo le labbra –Riven, se pensi che per te sia una cattiva idea, se lo stai facendo solo perché ti faccio pena e non vuoi litigare con i tuoi amici, beh non sei obbligato! Te lo posso assicurare!- e guardò altrove, nascondendo gli occhi lucidi e iniziando a pentirsi di aver accettato l'idea di lui.
Il Malfoy sgranò gli occhi con sconcerto e si levò in piedi –Oh, bambina, ma scherzi?- le domandò, avvicinandosi a lei e sentendola tirare su col naso –Vattene via!-
-Non se ne parla nemmeno. Guardami!- le afferrò lui un braccio ma lei si districò in lacrime –No!-
-Guardami, Giuliet!- le ordinò lui stavolta, voltandola con forza e sentendola scoppiare in lacrime e lamentarsi –Posso anche non sembrare... donna come Mara o le altre, ma... ma...-
-Ehi...!- la interruppe lui, stavolta non potendo lasciarsi scappare una risata –Ehi, piccola... ma cosa dici?- le domandò ancora, afferrandole il viso e avvicinandola a lui che decise di baciarla senza troppe remore. Lei rimase sorpresa dal contatto, inizialmente, poi però con una mano raggiunse il viso di lui che ricercava un più facile accesso alle sue labbra.
Nel frattempo il ragazzo era indietreggiato fino al letto, portandosi sulle ginocchia la biondina che ora sembrava decisamente più a suo agio. Non attese troppo ad adagiarsi sul letto e a spingerla a fare lo stesso, sopra di lui.
Continuarono a baciarsi fino a quando una delle mani di Riven non scivolò curiosa verso il fondoschiena della ragazza che lì schiuse gli occhi e strinse le cosce in imbarazzo quando la mano, passò sotto la gonna e raggiunse un suo gluteo, prendendo ad accarezzarlo e a sospingerlo docilmente verso l'intimità di lui che iniziava a farsi ingombrante anche da sotto i pantaloni.
-Rilassa le cosce, voglio solo coccolarti un po'...- la rassicurò lui, accarezzandole il viso con dolcezza e cercando gli occhioni celesti di lei che annuì velocemente e mormorò –Okay...- lui tornò a cercare la sua bocca e vi stampò dei baci –Ti piacerà, non preoccuparti...- le sussurrò, andando a mordicchiarle le labbra, per poi tornare ad approfondire il loro bacio.
Nel frattempo, la mano curiosa di lui, scivolò fra le cosce della giovane e avvertì la morbidezza e il calore della sua intimità, trovando la cosa decisamente piacevole. L'intimo era sottile e bagnato e non impiegò troppo a spostarlo.
Fra un bacio e l'altro le sussurrò poi –Solleva un po' il bacino... ecco brava- sentendola presto lasciarsi sfuggire dei brevi lamenti trattenuti, ovvero quando con le dita raggiunse il suo punto esterno più sensibile e sul quale prese a sfregare e pressare le dita con abilità, per eccitarla il più possibile.
-Respira e non trattenere nulla... Non pensare a niente, Giuliet...- la intimò lui, con attenzione e dolcezza riuscendo ad ottenere una risposta positiva dalla ragazza che presto prese ad ansimare sulla sua guancia, quando la pressione sul suo piacere si fece più decisa.
-Ri... Riven...- la sentì mormorare e lui gradì notevolmente sentirla compiacersi in quel modo al suo orecchio, era musica... una bella musica in effetti.
Non attese troppo a invertire le posizioni e tornare a baciarla mentre con la mano correva alla parte anteriore di lei e tornava a darle piacere, stavolta stuzzicando con l'indice anche la tenera e umida entrata, sarebbe scivolato al suo interno con facilità.
-Oh... Riven...- la sentì lasciarsi sfuggire e lui le sorrise scendendo a baciarle il collo e sussurrandole –Sono sempre qui, tranquilla. È tutto perfetto...- lei, sollevata dalle sue continue rassicurazioni decise di iniziare a sbottonarsi la camicetta che teneva sotto il maglioncino, più istintivamente che coscientemente, le vampate di calore che avvertiva percorrerla dal basso ventre, si propagavano sempre più intense e consecutive.
Lui, grato della sua decisione seguì l'apertura di quella camicetta con desiderio via via crescente, non capacitandosene appieno.
Con Evil non si era sentito così eccitato, fino a quando la ragazza non aveva deciso di denudare entrambi completamente.
In quel momento, vedere anche solo la scollatura della ragazza venir scoperta, stava propriamente gonfiando le sue parti più intime.
"Per Merlino, maledizione..." e alzò lo guardo sulla ragazza, vedendo la sua bocca schiusa mentre si lasciava sfuggire sospiri sempre più rumorosi. La vergogna stava lasciando finalmente il campo al relax e al piacere.
Affondò sia con l'indice che il medio in lei, vedendola dunque spalancare gli occhi sconcertata e lasciarsi sfuggire un gemito, ma la vera musica si fece sentire quando, abituatasi al corpo estraneo in lei, iniziò ad avvertire il piacere farsi nettamente superiore grazie alla stimolazione della componente esterna ed interna del suo piacere. Lì, Riven tornò dalla ragazza, che si stava lasciando sfuggire rumorosi gemiti, uno dietro l'altro e guardarla fu forse ancora più eccitante. Decise di intensificare il ritmo quando la vide giungere quasi al culmine e poi le baciò la fronte quando la compagna venne copiosamente sulle sue dita e la sua mano, infradiciandolo del suo umore.
Era sorprendente. Non aveva fatto nulla per eccitarlo, non l'aveva nemmeno toccato ma vederla in quello stato di godimento grazie a lui, gli dava una soddisfazione molto diversa ed estremamente particolare. Quasi preoccupante.
Sfilò la mano dall'intimità di lei che ansimava a fatica, cercando di calmarsi e il compagno decise di tastare il suo sapore, succhiandosi le dita curioso e sorrise compiaciuto, considerando che era decisamente buona.
"Dev'essere perché è in parte lupa che la sento così diversa dalle altre..."
E la vide osservarlo sorpresa e in imbarazzo, lui la notò e le sorrise apertamente –Bentornata sulla Terra. Hai fatto un buon volo?-
La ragazza si morse il labbro in imbarazzo e strinse le labbra rosse e gonfie –Sì, ma non prendermi in giro!- il biondo se la rise divertito e andò con le mani alla camicetta aperta accarezzandole il ventre nudo e rivelando meglio il seno della giovane –Ma guarda, ti facevo meno fornita in effetti...- commentò, risalendo al reggiseno della compagna e vedendola incrociare le braccia sul petto –Stupido- il biondo ridacchiò e scese su di lei –Andiamo, voglio le considerazioni a caldo, come ti senti?- e le stampò un bacio a fior di labbra, andando ad accarezzarle la guancia che ormai non le doleva più.
Giuliet lo guardò silenziosa, forse per qualche istante di troppo e lui infatti fece per dirle qualcosa ma la ragazza lo anticipò –Grazie...-
Il biondo richiuse la bocca e la guardò un po' più serio –E di cosa? L'importante è che tu sia stata bene.- le sussurrò dolce, accarezzandole il viso e vedendola sgranare gli occhi sorpresa mentre non smetteva di fissarlo.
Prese anche lui a guardarla a quel punto e una strana emozione iniziò a scaldarlo e pervaderlo completamente.
-Lo vuoi rifare? Te la senti?- le domandò e lei annuì subito, non riuscendo a dirgli nulla, le gambe avevano preso a tremare ma stavolta dall'eccitazione.
-Allora sarà meglio metterci più comodi stavolta...- le disse lui andando ad abbassare la zip della gonna di lei che invece con una mano era corsa al pantalone di lui nel tentativo di sbottonarglielo.
A lui venne da ridere davanti al plateale imbarazzo di lei ma si trattenne non volendo metterla troppo a disagio, visto che lo era già abbastanza di suo.
Afferrò un lembo della gonna della compagna e la tirò verso il basso, lasciando che lei la facesse scivolare fino a terra.
Poi l'aiutò a togliere la camicetta già sbottonata e finalmente, quando cintura e bottoni del suo pantalone vennero aperti, fu il momento della zip. Lui l'accompagnò nell'impresa e, quando i box bianchi di lui vennero svelati, la mano della ragazza prese a tremare insieme ai suoi respiri accelerati. Riven le baciò la fronte e lasciò la mano di lei, sfilandosi i pantaloni e vedendo la compagna spostare la mano, indecisa se tastare la virilità di lui anche da sopra l'intimo oppure lasciar perdere.
-Fai quello che vuoi, Giuliet. Andrà bene comunque...- la rassicurò il compagno, cercando gli occhi di lei ma non trovandoli. Erano riversi alla sua intimità che chiedeva un po' di spazio, lì sotto.
-Sembrano... strette, non ti dà fastidio?- gli domandò la ragazza andando con indice e medio a sfiorare la calda intimità di lui.
Riven deglutì e mormorò –Un po' sì ma non preoccuparti... non importa...- mormorò poi, sentendo le dita di lei percorrere la lunghezza dell'organo sotto l'intimo, con lentezza e probabilmente un po' di curiosità.
-Francois non te l'ha fatto vedere il suo?- le domandò poi, vedendola stavolta allontanare la mano immediata e guardarlo purpurea –Ma sei impazzito? No!- lo sgridò quasi, nemmeno avesse detto una blasfemia.
-Davvero? Sembrava di sì... Mara ha detto che siete usciti insieme quest'estate...-
Giuliet mise il broncio e guardò altrove –Mara dovrebbe farsi i fatti suoi! E comunque siamo solo usciti, appunto, siamo solo amici-
E Riven assunse un'aria poco convinta –Amici che si baciano? Mhhh... - fece lui poco convinto e la bionda alzò il mento fieramente, riuscendo a divertirlo –È successo solo una volta e... e me l'ha dato lui pensando che non ci saremmo più rivisti!-
Riven alzò un sopracciglio sorpreso e le domandò –Avresti voluto approfondire?-
E lì la vide assottigliare lo sguardo –Perché tutte queste domande, adesso?-
Il Malfoy fece spallucce e replicò –Sono solo curioso, che male c'è? E poi... inizio a trovare divertente metterti in imbarazzo.- e si lasciò sfuggire una risata, vedendola arrossire e spostare lo sguardo –Uffa! Dai...!- lui, ancora ridacchiante, scese sulla sua guancia e, ora che erano finalmente in intimo entrambi, decise di adagiarsi su di lei, ma non mise in contatto i loro bacini... dubitava che la ragazza avrebbe voluto quel tipo di rapporto, con lui.
-Ora, poche storie...- e le prese il viso, catturando la sua bocca con un bacio casto e dicendole –... si ricomincia- e stavolta affondò fra le sue labbra, sentendola reagire positivamente e nell'immediato a quel contatto.
Per quanto il biondo fosse stato ingiusto con lei in quegli anni... si sentiva completamente a suo agio con lui e stare sotto le sue cure esperte era davvero... assurdo.
Rimasero a coccolarsi fino a mezzanotte, quando la povera Giuliet, presa ancora dagli ansiti di piacere, aveva gettato un occhio sulla sveglia sopra il comodino –Oddio! È tardissimo, Riven!- fece sconcertata e lui la vide slittare da sotto di lui tanto veloce da cadere dal letto, con una bella botta sulla testolina bionda, cosa che lo fece scoppiare a ridere come un dannato –Oh, Santo Salazar! Questa è senz'altro la fuga migliore che io abbia mai visto! AHAHAH!!-
Lei lo guardò storto mentre si toccava la spalla indolenzita e lui smise di ridere, sporgendosi dal letto e domandandole più rilassato –Ti sei fatta molto male?- la vide scuotere il capo e levarsi in piedi mentre con lo sguardo cercava la sua gonnellina, appena la vide si piegò in avanti per afferrarla e Riven lì, poté notare i lividi che aveva sulle spalle –E quelli? Che hai fatto?!- le domandò, quasi severo e lei alzò le spalle –N-nulla... sono caduta... da... da un albero- e si mise in piedi, poco convinta lei stessa dalla sua scusa stupida, seguita presto da lui che la prese alle spalle e la controllò meglio.
-Riven, dai, devo vestirmi. È tardi...!-
Lui però la fece voltare e cercò di incrociare i suoi occhi –Sono stato io?-
La biondina arrossì e cercò di non guardarlo, pazientò un momento, poi mormorò –Non importa, passeranno in fretta...-
Il ragazzo avvicinò la mano al suo viso e lo attirò al proprio, dicendole dispiaciuto –Scusa, non pensavo avessi i lividi, davvero-
Lei, purpurea più che mai e intimidita dal suo fare, fece per replicare ma se lo vide giungere di nuovo alle sue labbra e avvicinarla al suo torace spingendola dal bacino, verso di lui. Lei si aggrappò alle sue spalle e aderì al petto gonfio del ragazzo sentendosi presto trascinare in un nuovo e passionale bacio che stuzzicò ogni sua zona erogena. Il suo bassoventre chiedeva pietà, oramai.
Quando si separarono, lui le baciò la guancia e poi la fronte –Vedi di metterci una pozione o qualunque cosa che li faccia passare, chiaro?- fece perentorio e lei annuì rapidamente, indietreggiando veloce e quindi inciampando su una scarpa di lui che in piedi la osservava di nuovo a terra, con aria compiaciuta –Sembra che qualcuna sia rimasta disorientata dai miei baci focosi...-
E ghignò apertamente, vedendola fargli la lingua e mettersi le scarpe. Così, per indispettirla ancora un po', le lanciò sul viso la camicetta e il maglioncino della divisa.
-Tienila dentro quella, se non vuoi che venga a riprendermela.- ultimò malizioso, riferendosi ovviamente alla lingua di lei e riuscì a farla arrossire di nuovo. Quella si sentì davvero una sciocca e sempre più in imbarazzo al pensiero di come perdeva se stessa fra le braccia del compagno.
-Buonanotte...- le disse lui, muovendosi in bagno e lei replicò allo stesso modo, poco prima di uscire dalla camera e sgattaiolare nella propria. Trovando fortunatamente tutte addormentate.
Riven, invece, quando fece per tornarsene in camera propria, vide Andrew tornare dalla sua con Chiara.
Il moro, appena vide l'amico, si fermò e si mosse verso di lui, Chiara fece per salutarlo ma sapeva che non le avrebbe risposto, così evitò di disturbarlo.
Il Conte si piazzò davanti a Riven, all'entrata e aspettò che Chiara si chiudesse la porta alle spalle, prima di spintonare il compagno di nuovo nella stanza e chiuderli dentro, appoggiandosi alla porta e osservandolo duramente.
Riven assottigliò lo sguardo curioso e gli domandò –È la puntata dove si scopre che al gelido Conte piacerebbe fottersi il suo migliore amico?-
Andrew lo guardò perplesso, ma tornò rapidamente in sé e replicò –Non ho capito un cazzo di quello che hai detto. Te la sei fatta?-
Riven inclinò il capo perplesso e gli domandò curioso –Fatta? Giuliet, intendi?-
Andrew alzò un sopracciglio –C'è bisogno di specificarlo?-
L'amico si ributtò sul letto e alzò le spalle –Abbiamo ballato un po'- e ghignò perfido, vedendosi restituire il ghigno dal compagno –Ma davvero? Lo sai che non credo a niente di quello che avete detto, quando siete tornati al campo?-
Riven lì sospirò profondamente e sbuffò –Te lo dirò, ma non devi dire niente a nessuno, lei si incazzerebbe parecchio...-
Andrew si lasciò sfuggire una risata perfida e gli fece un cenno –Muoviti, prima che mi cresca la barba.-
Riven ridacchiò e gli raccontò tutto dall'inizio. Si era ormai fatta l'una passata ed Andrew appariva davvero sorpreso –E quindi ti sei proposto tu, dannata serpe!- e gli diede una pedata sulla coscia vedendolo scoppiare a ridere –Dai, lo sai che cerco sempre di aiutare le donzelle in difficoltà...-
-Sì, diciamo che ti piace aiutare anche gli uccelli in difficoltà, soprattutto se si parla del tuo.- fece cinico quello, levandosi in piedi e scendendo dal letto, seguito dall'amico che rispose –Ci siamo solo baciati e l'ho masturbata un paio di volte, siamo ancora all'inizio... è molto timida oltre che terrorizzata.-
Andrew assunse un'aria vistosamente annoiata e un po' nauseata, detestava le incapaci, avevano bisogno di attenzioni che lui non era interessato a concedere.
Riven notò la sua reazione e alzò le spalle –Sei libero di pensarla come vuoi ma non mi dispiace questo... patto- ultimò, dopo aver pensato al termine.
Andrew stirò un sorrisino malevolo e lo osservò furbo –Ti piace...-
L'amico, sentendolo parlare, incrociò gli occhi del compagno e alzò le spalle –Sì, l'ho rivalutata. Non molte avrebbero nascosto il loro seviziatore per tutto questo tempo. È una ragazza corretta e affettuosa, essendo andato solo con serpi non mi è mai capitato di ricevere tutte queste moine per un paio di dita mosse nel modo giusto... è soddisfacente-
Ultimò sincero, vedendo Andrew storcere la propria espressione e replicare –Non hai davvero risposto alla mia domanda, Malfoy. Non fare il furbo con me. So a cosa pensi dieci minuti prima che tu lo faccia-
Ultimò e Riven sospirò pesantemente per poi scoppiare a ridere –Credi che possa innamorarmene? Io? Andiamo, Andrew! Lo sai che sono dolce con tutte le ragazze che lo sono con me! Perché lei dovrebbe essere diversa da Tanya, Evil o anche Mara?-
E Andrew alzò le spalle –Perché lo è, ma probabilmente non ne sei innamorato, è la prima volta che ti fa vedere la patatina che non ha fatto vedere a nessun altro, per questo sei contento. La prossima volta ti calmerai... sicuramente- ultimò, aprendo il suo ghigno malevolo e Riven alzò le spalle, pensoso –Magari sì o magari no-
-O magari ti sostituisce con il suo fidanzatino in arrivo dalla Francia.- optò perfidamente il moro e Riven scosse il capo –No, mi sono già assicurato di conservare il territorio. Non preoccuparti per me...- e gli sorrise battendogli sulla spalla.
Spazio Autore:
Ciaooo! Eccomi con il nuovo capitolo! Spero tanto che vi sia piaciuto trottoline!! <3 Passo a salutarvi tutte!! <3 Ecila2000, McSnugglefacesxx, StregaDivergente, anirbasoup00, happinesssssssssss, HarryPassivello, agnese312, _death_eather_, Rene_217, taniaconlai, Iron9208, LalyZeta, morganarusso46, Mezzosangue17, mar-22, marziacaci, MPotterhead12, Rebbi01, pensandotilanotte, beautiful_nothing28, EleEle_04, twofing, isanego26, ValentinaTorres327, GrattastinchiBurfoot, MRT_01, cat-happy, iridella14, JolandaDelMonaco, damilove19, Carietta91, lullubook.
L'altra volta mi avete chiesto le coppie della storia!:
Diamma: Diego\Fiamma
Brasta:Crista\Brad
Thamys: Tanya\Thomas
Drewvil: Andrew\Evil
Riuly: Riven\Giuliet(Giuly)
Jerlyns: James\Cherlyne
Diara: Diamond\Mara
Platamond: Diamond\Platano picchiatore <3
Non so se ne ho dimenticate, se sì le aggiungo! ;D
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