SalazarFest (Parte VI)

∆Ciao cara, andiamo...∆ la salutò quella, pacifica e immediata, allungando la mano verso di lei e Tanya le domandò, cercando di sondare il territorio –Senti, cosa comporterà questa cosa del Potere? La finirete di tormentarmi? Perché questi sogni hanno davvero iniziato a stufarmi- dichiarò la ragazza e la creatura si volse verso di lei, sorridendole ∆Quando ti sarai presa ciò che ti spetta... tutto cambierà, non preoccuparti∆

Tanya intese quelle parole come un sì e sbuffò –Mi farà male?-

∆Ogni cosa che ci ferisce, presto o tardi ci rinvigorisce∆

Continuò quella, iniziando a lasciare perplessa Tanya –Immagino sia un sì...- e storse la bocca, tristemente, venendo presto portata in prossimità di un sostanzioso cumulo di rocce grigie: occupavano un'area piuttosto ampia, andando a formare una struttura piramidale, anche se grossolanamente.

Tutto questo solo all'apparenza però, perché quando oltrepassarono una sorta di cupola, della consistenza di un velo, il colore delle rocce variò in azzurro intenso. Un azzurro davvero accecante, anche se era buio.

"I miei occhi, già..."

Aveva fatto un sogno molto simile solo che, stavolta, la Fata era dentro la grotta, immersa all'interno di un laghetto di liquido rosa intenso.

L'attendeva, era evidente.

∆Va' da lei, finalmente sei riuscita a convincerla in parte, con il tuo spirito e il tuo buon cuore∆

Fece Whity e Tanya si lasciò quindi afferrare le mani da mille altre fate che accorsero al suo arrivo. Sembravano uscire dalla piramide azzurra. La salutavano o le facevano complimenti mentre la portavano dentro quella piccola grotta –Siete sicure sia la cosa migliore?- domandò e quelle annuirono, ribadendo che quello era il suo destino.

La ragazza dunque, varcò la soglia della grotta dove erano rimaste solo lei e la Principessa. Quando lo fece, le pietre si agglomerarono sull'uscita, sbarrandola.

"Oh no..."

E si volse tremante, guardando la Principessa delle Fate che la osservava gelidamente ∆Io non posso mentire, Tanya. Il Fatico, la mia lingua, non me lo permette... non sono qui per ucciderti∆

La rassicurò la donna e, in quel momento, il lago si illuminò vistosamente mentre le pareti interne della grotta, da nere che erano, brillarono di piccole luci blu acceso –Perché è uguale all'incantesimo di Tom?-

La Fata rabbrividì a quella constatazione e scandì ∆Non nominare quell'essere in questo luogo sacro∆ e Tanya arrossì appena, mormorando –Però io merito di sapere prima che... che si faccia questa cosa-

∆Quello che meriti, soprattutto se mi riguarda direttamente, lo deciderò io, Tanya. Non pensare che, ora che ho deciso di darti il mio Potere, tu possa decidere anche delle mie parole∆ fece la donna, decisa e Tanya suppose che fosse una cosa molto intima "Che stesse insieme a quel tipo coi capelli neri?"

∆Ora bevi∆

Ordinò la donna, posizionando le mani a ciotola e immergendole in acqua, portandole poi alla ragazza, che le guardò –Non mi pentirò di questa cosa, giusto?-

Domandò, preoccupata e quella replicò, concisa ∆I miei Poteri non includono la Veggenza, sono spiacente∆

Tanya sbuffò scocciata e bevette dalle mani della creatura, trovando il liquido completamente insapore, anche se dalla strana consistenza.

A quel punto, vide la Fata sorriderle appena e propriamente sciogliersi in quel lago.

∆Ti consiglio di sdraiarti∆ fece la sua voce, proveniente dallo stesso lago.

E Tanya corrucciò lo sguardo, sentendo presto qualcosa afferrarla. Una mano di liquido si era aggrappata improvvisamente al suo polpaccio, seguita poi da una seconda e una terza, appesantendo così le sue gambe e portandola a cadere con le mani in avanti che si immersero nel laghetto, qualcosa strisciava lungo le sue gambe. Altre mani si avvinghiarono alle sue braccia mentre lei era crollata in ginocchio. Poi, un dolore atroce pervase la sua intimità, portandola ad urlare, ma i suoi guaiti si spensero presto, perché quelle mani che avevano invaso i suoi orifizi inferiori ora erano giunti al suo capo e le si erano infilati dappertutto, facendole perdere fiato, respiro, udito, vista... qualunque cosa. Ogni cosa divenne rosa ai suoi occhi e la terra, proprio in quel momento, tremò. La grotta tremò.

Tanya crollò a testa in giù, svenuta nel laghetto che andava rapidamente ad esaurirsi, mentre fluiva con forza dentro di lei.

Ancora, il pavimento e poi la grotta, tutto tremò, tremò tanto forte che, ben presto, le rocce dell'entrata si ritirarono, prima che lei riuscisse a tornare in sé, mentre dentro di lei fluivano ormai gli ultimi litri che rimanevano in quello scorcio.

-TANYA!-

Tom, piegato dolorosamente in avanti, visibilmente provato, con i capelli corvini e con le iridi infuocate che guardavano davanti a sé, aveva urlato con disperazione il nome della compagna, più volte, l'aveva cercata con la mente quasi subito, dopo essersi allontanato, convinto che sarebbe stata di nuovo male e che solo per orgoglio non l'avrebbe cercato, stavolta.

Beh, si era sbagliato di grosso. Non vedeva l'ora di andarsene dalla foresta, quella notte, per una motivazione ben precisa.

Non gli era permesso stare lì, lo sentiva chiaramente sulla pelle, lo sentiva nei visceri... non era il suo posto.

-TANYA!- gridò ancora, vedendo la compagna riversa a terra dentro la strana grotta azzurra che ben presto sarebbe crollata, se avesse continuato nel tentativo di trapassarla.

Afferrò la compagna, nascondendo gli occhi arrossati –No, no, no... ehi! Ehi, bambina, su...- la intimò, tentando di svegliarla come aveva fatto con Brad quel pomeriggio. Peccato che non ottenne risposta, quindi, esasperato gridò –DORIAN!!- non aveva fatto altro che chiamare il Tutore, per avere l'aiuto che gli mancava ma, sicuramente, non lo sentiva nemmeno. Le creature demoniache non si avvicinavano istintivamente a luoghi come quello e per Dorian, che era così malvagio, sarebbe stato quasi impossibile.

-Ti porto a casa, non preoccuparti...- fece, baciandole la fronte e prendendola in braccio, la sentiva respirare, come se stesse dormendo, ma era sicuramente svenuta.

Nel tragitto verso casa, fu felice di non aver trovato nessuno e riuscì a incrociare Dorian solo quando entrò in camera loro, con la rossa fra le braccia.

Il Vampiro si avvicinò alla coppia e Tom parve seriamente preoccupato per lei –Ho paura che... -

-L'ha scelta. Sarebbe comunque stato il suo destino, Tom. Te l'avevo già detto.- fece il Vampiro, battendogli sulla spalla, forse per la prima volta nella sua vita e non seppe perché, ma lo sentì di conforto. Anche il Vampiro parve perplesso davanti al gesto istintivo che aveva avuto e tornò a guardare la ragazza, spostando la mano dalla spalla del giovane –Dobbiamo capire come reagirà-

Tom scosse il capo, iniziando ad avere ben poca positività in quel momento –La prenderà, Dorian. Non è abbastanza forte per contrastare la Principessa, non può farcela...- gli sibilò e poi accarezzò il viso della ragazza. Dorian sospirò e replicò –Scopriamolo- poi sbottonò inferiormente la camicia della strega e piazzò il palmo della propria mano sulla bocca del suo stomaco, immediatamente sotto il processo xifoideo dello sterno.

Chiuse appena gli occhi mentre Tom lo osservava con attenzione e Tanya si svegliò in quel momento, ansante, come se avesse preso aria per la prima volta –Oddio...- e si portò una mano alle labbra e al viso, stringendo con dolore le cosce –Oddio!!- biascicò, scoppiando in lacrime davanti ai due, seduti sul letto, affianco a lei. Tom deglutì visibilmente e Dorian lo guardò con intensità, vedendolo annuire di rimando –Ta', ehi... ora passa tutto, non preoccuparti-

-Che mi ha fatto quella puttana!?- domandò furibonda, a denti digrignati, piegandosi su se stessa e cacciando un grido di dolore mentre Dorian roteava gli occhi –Eviterei di insultarla ora che ti ha fottuto per bene. In tutti i sensi, naturalmente.- scandì, vedendo Tom alzarsi e andare a prendere delle pozioni alla compagna, sperando che la facessero stare meglio.

Tanya, sentendo la voce del Vampiro si volse, guardandolo allibita –E tu che diavolo ci fai qui, brutto mostro!?- domandò, mentre il suo volto era attraversato dal dolore e la disperazione.

Ma Dorian sembrava molto poco suscettibile alla sofferenza altrui –Davvero? Fra noi tre il mostro sarei io? Hai davvero un ottimo senso dell'umorismo, signorina Potter- le disse, sarcastico.

Tanya guardò l'uomo con disgusto e vide Tom tornare affianco a lei e rabbrividì un po' nel guardarlo. Era il solito biondino ma... la intimidiva.

-Potter, ti prego, non rincominciamo. Sono io, sempre il solito!- sottolineò quello, tendendole una delle sue fialette. -Riesci a sederti? Queste forse ti faranno stare meglio.-

Propose, aiutandola a sedersi mentre lei scuoteva il capo –Mi fa male ogni... ogni cosa... non ce la faccio, Tom- dichiarò lamentosa, mentre prendeva una fiala e l'avvicinava alle labbra, la sentì però bruciare e la sputò lì, davanti ai due –Che diavolo...?!- e guardò sconcertata Tom, che sbuffò –Questa no, tieni...- la rossa accettò la seconda, che però subì lo stesso trattamento e il Malfoy scosse il capo, cedendogliene una terza, ma stavolta, Tanya lo guardò aggressiva –Ti stai divertendo?!-

-PER NIENTE!- sottolineò lui, cosa che le fece leggere rinnovata ira nei suoi occhi –Bevi!- le ordinò infine, calmandosi rapidamente e la compagna tentò con la terza e quindi la quarta fiala, ma nulla –Le rigetta tutte! Maledizione!- scandì furente Tom mentre lei si portava una mano alla bocca –Che schifo...-

-Dovresti andarci di manuale, secondo me...- optò positivo il Vampiro che osservava con impassibilità Tanya, la quale prendeva e sputava ogni goccia di pozione che le veniva offerta.

Tom lo guardò con irritazione in quel momento e Dorian assunse un'aria incredula, indicandosi –Oh, non vorrai che lo faccia io?- e se la rise visibilmente, mentre tornava a guardare Tanya, rubandole un boccolo e assumendo un'aria piuttosto perversa, nemmeno maliziosa –Non mi permetterei mai...-

Chissà perché sembrava stesse dicendo esattamente il contrario.

-Ti diverte questa situazione!?- berciò a quel punto Tom e il Vampiro alzò ambedue le sopracciglia, con fare innocente, percependo addosso anche l'occhiataccia di Tanya –Un modo lo trovo sempre, come ben sai.- sottolineò maligno e Tom assunse un'aria aggressiva –Vedremo quanto ti divertirai fra qualche giorno, quando vedremo come si assesta in lei quella...- e si zittì, decidendo di non nominare nemmeno la donna a cui avrebbe decisamente dato della buona donna, quella notte.

-Beh, non è mica la mia compagna di stanza- fece notare Dorian, spostando lo sguardo su Tanya, celiando di nuovo, ma lei appariva solamente repulsa dal suo atteggiamento.

Tom sbuffò e scandì –Senti, vattene. Mi sei stato completamente inutile, ottimo davvero come Tutore! Complimenti!-

E Dorian fece spallucce, alzandosi dal letto –Sono costernato, mio Principe, vi auguro di passare comunque una Buona Notte- e, dopo aver offerto loro il suo sorriso più spiacevole, sparì.

-Quel tipo ha seri problemi- scandì velocemente Tanya, vedendo il compagno chiuderle la camicetta e fare –Cambiati e dimmi quando hai finito...- e si alzò in piedi, prendendo il pigiama della ragazza e lanciandoglielo sul letto, lui invece si mosse in bagno e vi si chiuse per fare la medesima cosa.

Lei sospirò pesantemente e immaginò che avrebbero litigato di nuovo


Quando Riven tornò in camera propria, era vagamente reso brillo dalla Serpallegra bevuta durante la festa, uno speciale superalcolico di colore verde intenso, che colorava la lingua di verde e, per qualche istante, la rendeva biforcuta.

-Ohi, piccola, sei sveglia?- domandò, andando a levarsi la maglia e vedendo la biondina voltarsi appena verso l'entrata –Sì... pensavo facessi tardi- Era appena l'una.

Riven sospirò sonoramente e si levò i pantaloni –Eh, appena è finito lo "spettacolo", me ne sono andato... oggi è stata una lunga giornata- e andò a buttarsi sul letto, vedendo lei ruotare verso di lui e sorridergli, innamorata, per poi andare a baciarlo, sentendo lui ricambiare e stringerle vagamente il viso –Promettimi che ti fiderai di più di me Giuliet, ho bisogno che tu lo faccia- sottolineò lui, visto che quel giorno, nella sua mente, c'era principalmente ciò che era successo alla sua fidanzata quel pomeriggio.

-Te lo prometto. Mi dispiace non averti ascoltato ma io non... non credevo che avrebbe potuto comportarsi in quel modo. Davvero.- sottolineò la ragazza e Riven chiuse gli occhi, appoggiando la fronte alla sua –L'importante è che tutto si sia risolto per il meglio, alla fine- e le afferrò un polso, accarezzandolo –Ti fa male?- le domandò e lei scosse il capo –Tom me l'ha sistemato subito, sei riuscito a parlarci?- e il biondo rabbrividì appena –No, non... non mi va di parlarne adesso. Okay?- le domandò, rialzando gli occhioni argentei sulla compagna che annuì preoccupata e gli si avvicinò del tutto, andando ad abbracciarlo e facendosi abbracciare –Sì, ma non voglio che il pensiero ti faccia star male, quindi se vuoi parlarne... io sono qui. Va bene?- gli domandò, accarezzandogli il viso e vedendolo annuire e chiudere gli occhi, tornando a catturare la sua bocca. La spogliò con lentezza, senza pensarci troppo, mentre lei si occupava di accarezzargli la schiena e i capelli. Amava quel suo modo di fare così rilassato e allo stesso tempo così maschio. La faceva sentire molto più donna di quanto non si sentisse lei stessa, in sua assenza.

Molto presto sparirono i loro vestiti e la ragazza si lasciò sovrastare dal possente corpo del compagno che con le dita affondò rapidamente fra le sue cosce, tastando abilmente il suo piacere.

Aprì appena gli occhi, lei, vedendo il fidanzato fare lo stesso poco dopo, anche se, senza nessuna motivazione.

Incrociarono i loro sguardi per pochi istanti, perché intuirono entrambi quello che entrambi desideravano in quel momento...

Si osservarono con più eloquenza, intuendo l'uno i pensieri dell'altra e viceversa e bastarono due parole per dare il via alla loro prima volta –Ti amo- si sussurrarono nello stesso momento, sancendo quelle parole con l'ennesimo bacio, benché decisamente più casto.

Giuliet schiuse maggiormente le cosce nell'avvertire il compagno piazzarsi su di lei e strusciarsi contro la sua intimità, preparata ormai alla sua intrusione. Gli afferrò il viso e lo accarezzò, nella muta richiesta di essere il meno irruente possibile e lui le sorrise appena, rassicurandola e sussurrandole –Non preoccuparti di nulla...- le baciò il nasino e poi salì alla sua fronte, afferrandole entrambi i glutei e affondando con attenzione in lei, con lentezza calcolata.

La sentì lasciarsi sfuggire dei brevi e silenziosi lamenti ma non esitò, visto che teneva d'occhio il suo sguardo, cercando di intuire se aveva la necessità che lui si fermasse o meno. Fortuna volle che riuscì a calarsi quasi totalmente in lei, prima di iniziare ad ancheggiare con delicatezza, nel tentativo di trattenersi a sua volta. Non sarebbe stato semplice ma... per lei avrebbe fatto qualunque cosa.

Le accarezzò il viso e le sorrise, vedendola replicare in una smorfia un po' dolorante –Molto male, amore?- le chiese, sfiorando il naso con quello di lei. La biondina sbatté gli occhi lupini e mormorò –Un pochino, ma sono tanto felice- ultimò, commuovendo lui che si lasciò sfuggire un mugolio intenerito mentre tornava a baciarla –Anch'io bambina, non sai quanto-

Mentre si scambiavano nuove effusioni, Riven percepì una semplicità maggiore mentre si muoveva nella compagna, così decise di aumentare un po' il ritmo e affondare ulteriormente in lei che, trascinata dal suo fare, tentò di rilassarsi il più possibile, come lui le consigliava e, sebbene si sentisse piuttosto dolorante, intuì che l'atto era piuttosto piacevole, nel complesso. Anche se forse, il solo fatto che fosse Riven ad averla fatta sua, le conferiva una scossa emozionale non indifferente, tanto da rendere meraviglioso qualsiasi suo gesto. Non si sentiva totalmente lucida, effettivamente, la felicità di aver ottenuto così tanto in una singola giornata, la faceva stare bene, come non era mai stata prima d'allora.

L'ultimare dell'atto fu sancito dalla venuta del compagno che, effettuato l'incantesimo anticoncezionale, consigliatogli da suo fratello tempo prima, si era liberato dentro di lei che era rimasta molto sorpresa delle nuove sensazioni che le aveva provocato.

Non sapeva bene come descrivere quello che avvertiva in quel momento ma la gioia era senz'altro uno degli stati emotivi preponderanti.

Quando il compagno si sfilò, se la trascinò sul torace e lei affondò fra le sue labbra, sorridendogli subito dopo e vedendolo ricambiare, anche se intenerito –Ti fa male? Proviamo a curarla?-

E lei scosse il capo, stringendo le labbra contenta –No, passerà, a differenza della mia felicità!- e ridacchiò afferrandogli il viso e tornando a baciarlo, mentre lui celiava –Sì, il sesso dà alla testa a molti. Ora capisci perché Evil è così rimbecillita- e rise perfido, vedendo la fidanzata scuotere il capo, dolente –Che stupido... è stato bello perché eri tu- mormorò, zittendo le sue risate e vedendolo assumere un'aria docile, mentre le accarezzava il viso –Penso che... potrei seriamente abituarmici- buttò lì, vedendola arrossire visibilmente e accucciarsi sul suo torace, per poi mormorargli, a fior di labbra –Davvero?-

Quello annuì convinto e le baciò la fronte –Vedremo come andrà... nella speranza di litigare per qualcosa di più importante di una sveglia, la prossima volta. Eh?- le domandò, ironico, vedendola imbronciarsi e replicare –Uffa- lui ridacchiò e optò –Ora nanna, forza-

La biondina annuì e, ben presto, si sdraiò affianco al compagno, con il capo poggiato sul suo braccio –Buonanotte-

-'Notte, piccola- ultimò lui, baciandole di nuovo la fronte e guardandola, mentre chiudeva gli occhi, rapidamente catturata dalla stanchezza.


Quando Tanya richiamò il compagno dal bagno, era sul letto, sotto le coperte.

Tom uscì quasi subito, e poggiò la propria roba sulla sedia, per poi domandarle –Perché l'hai fatto? Perché hai accettato quel potere?-

Tanya parve pensosa in quel momento e alzò lo sguardo verso il soffitto, replicando –La Principessa delle Fate non può mentire, lo sai?-

E Tom arrossì appena, sentendola continuare anche se si vedeva che era dolorante –Con quello che ho fatto stanotte, l'ho convinta a cedermi il suo Potere. Lei, in tutti questi mesi si è sempre opposta e... non so. Era strano, ma ora che sono un po' più lucida, inizio a pensare di avere una connessione con lei. Non so se...-

-È chiaro...- tagliò corto lui, facendo sparire la rabbia che aveva –Pensavo l'avessi fatto perché eri arrabbiata con me- le disse, sincero e lei si volse, osservandolo attenta –Sono sempre arrabbiata con te, Tom ma... non fino a questo punto, credo- ultimò poi, indecisa, spostando lo sguardo e chiedendogli, visto che lui cercava di capire che cosa sarebbe diventata la ragazza, nell'immediato futuro.

-Pensi che io sia cambiata?-

Gli chiese infatti e lui replicò serio –È l'unica cosa di cui mi importa, attualmente. Tutto il resto lo posso gestire, in un modo o nell'altro- fece serio e lei si adagiò meglio sul cuscino, voltandosi verso di lui a fatica e osservandolo –Io mi sento uguale a prima anche se... mi fa male ovunque- fece poi vedendolo avvicinarsi a lei e guardarla –Non mi aspetto che cambi oggi, ma il Potere della Fata si assesterà in te e allora dovremo capire in che modo lo farà-

Le disse, allungando la mano verso il suo viso, accarezzandolo e vedendola assumere un'aria dolorante –Perché rigetto le pozioni?-

-Perché questo dolore non lo puoi allontanare con quelle-

-Non è perché le hai fatte tu?-

Gli domandò lei, con aria preoccupata e lo vide avvicinarsi, con aria divertita –Hai paura che non ti faccia più le mie amate tisane lassative?-

La rossa assunse un'aria scocciata e sbuffò –Non avremo più toccato quell'argomento, Malfoy, lo sai e no, non... ahi- sentì la sua mano scendere al fianco mentre tentava di avvicinarla a lui ma quello si fermò subito, decidendo di avvicinarsi a lei che sbuffò –Fai quel che devi e dormi, non sei riuscito a darmelo prima, quindi...-

Fece retorica, roteando gli occhi e lui storse la bocca, scontento –Così mi togli tutto il divertimento, però- e la vide stirare un sorrisino compiaciuto mentre lui assottigliava lo sguardo –Voglio solo capire se...- e le afferrò con dolcezza un polso, trascinando la sua mano sul proprio collo mentre sfiorava le labbra con quelle di lei, che era diventata presto rossa in viso –Senti qualcosa?- le domandò, a fior di labbra e lei intuì come al solito il doppio senso nelle sue parole –Non quello che speri...-

E lì, lo vide ghignare, stampandole un bacio umido a fior di labbra –Mi avevi detto che non mi sarei più avvicinato queste labbra...-

-Lo so- sostenne lei, guardandolo decisa mentre gli accarezzava il mento –Ma voglio che perdoni i ragazzi- ultimò, vedendolo sgranare gli occhi nel sentirla dargli un bacio lei stessa, mentre lui si era fermato e la osservava –Ti interessa così tanto... Sono solo affari miei, sono io che sono stato abbandonato.-

-Ci vogliono bene, non possiamo deluderli... mai, non loro, Tom- gli sussurrò lei, mentre lo guardava eloquente e lui la baciò più deciso, affondando nel suo palato e sentendola rispondere attivamente.

Ah, quanto ardore avvertivano in quell'istante. Quel fuoco stava divampando da tempo ma ben presto, in un modo o nell'altro, avrebbe aggredito ogni cosa intorno a sé, non avrebbe lasciato scampo a nulla.

Quando le loro bocche si separarono lei domandò immediata –Allora?- ansanti entrambi, con le bocche che ancora si sfioravano, si guardavano e Tom replicò –Che sia l'ultima, Trottolina- e la vide sorridergli apertamente, forse per la prima volta quell'anno scolastico, lui sentì i brividi davanti al suo viso e decise di spostare lo sguardo intriso d'oro, sentendosi piuttosto addolcito, come di rado accadeva –Beh, ora dormi e speriamo che tu domani non sia una pazza omicida!- e sentì la compagna dire alle sue spalle.

–Ah, Bussolotto...-

Lui riaprì gli occhi e la sentì continuare –Spero che tu abbia compreso perché ti ho permesso di baciarmi. Stamattina ero furibonda con te e ora sono solo la solita Tanya, quindi... non farti strane illusioni- sottolineò la rossa e Tom nemmeno si volse –Lo so, trottolina. Che tu sia un'opportunista è risaputo. L'hai fatto solo per convincermi a perdonare gli altri-

E lei sorrise appena, non riuscendo a spostarsi con facilità sull'altro lato della spalla, le facevano male entrambe –Precisamente- finì lei, avendo l'ultima parola, per quella sera.



Spazio Autore:

Ed eccomi qui!! Oggi capitolo notturno! Oggi ho traslocato di nuovo, sono in una casa, piuttosto che nell'ostello. Spero di trovarmi bene, incrociate le dita per me <3

Ora passo a salutarvi tutte, : DoraGrosu, madgirl33, HermioneEvil_Malfoy, McSnugglefacesxx, Rebbi01, pensandotilanotte, RoniFasciani, tommytommytommya, MPotterhead12, Anais173, Figlia-Di-Athena, vittorianicassio,sarettabt, mmariareitano, EleEle_04, GiuliaBernasca, elitcucciola, cicapisciniente, twofing,xcrybabiesx, Rene_217, Tempesta14,lillaria, iridella14, Sky_2001, Ecila2000, corpilegatilusbel5, taniaconlai, francescafardin, damilove19, MRT_01, Carietta91, feliciamarincat, EssePi29.


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