Ritorno alla Realtà (Parte IV)

Evil divenne purpurea davanti a quel messaggio e, notando il fare aggressivo e impositorio di lui, assunse un'aria offesa e replicò, anche se non subito #Ora sono impegnata e non ho tempo da perdere con te.#

Andrew, ricevendo quella fredda replica, sentì la mano tremare visibilmente d'ira, seguita poi da tutto il corpo "Brutta...!!"

Digrignò i denti e batté un piede per terra, non sentendo un vetro della finestra incrinarsi, dall'irritazione che lo stava divorando. Le candele nella stanza si accesero e si spensero, infastidendolo ulteriormente #Vaffanculo puttana, spero proprio che ti si secchi tanto da incrostartisi!#

E inviò, gettando il telefono sul letto e tornando a percorrere la stanza "Non è possibile, veramente... non... non può essere che a me stia succedendo una cosa del genere!!"

Evil, quando lesse il messaggio, sgranò gli occhi, stavolta profondamente ferita.

"E... se volesse qualcosa? Non per forza, quello?" si chiese, non potendo farne a meno. Andrew non si arrabbiava mai. Era solito, al contrario, ignorare gli eventuali rifiuti quando una cosa gli importava poco, ma per trattarla in quel modo...

Fermò il compagno che, a quel punto, sbuffante scandì –Senti, mezzodemone. Risolviti i problemi prima di ricercarmi, son venuto per scopare, non so tu che cosa voglia...-

E, detto questo, uscì dalla camera dopo essersi rimesso la maglia. Lei vide la porta chiudersi e tornò a guardare il messaggio di Andrew.

Sospirò sonoramente e si levò in piedi –Non posso lasciare che...-

Sbuffò e, con aria infastidita più dalla sua eccessiva sensibilità nei confronti dello star male del compagno, che dal modo in cui quest'ultimo l'aveva appena trattata, uscì dalla camera e si diresse verso la loro stanza, spalancando gli occhi quando lui spalancò la porta e la inquadrò –Ah! Bontà tua!- la sgridò aggressivo, avvicinandosi a lei che però assunse un'aria minacciosa, spintonandolo di nuovo in camera loro –Vuoi tapparti quella stupida bocca?! O preferisci che ci tolgano cento punti!?- e chiuse la porta alle sue spalle, sentendolo replicare, irritato –Cosa vuoi che me ne sbatta?!- e la indicò –Forza! Levati quella roba! Prima che mi esplodano le palle...-

E si levò irritato la camicia mentre lei lo fissava –È questo che volevi?- domandò gelidamente, vedendolo raggiungerla mentre le diceva –Certo! Che altro si può volere da una puttana?!- le domandò irritato e con espressione malevola. Più offeso che mai.

Lei, lì, sentendolo sostanzialmente ripetere le stesse identiche parole del messaggio, sgranò gli occhioni che si arrossarono visibilmente, stavolta riuscendo a bloccare il suo incedere verso di lei. Solo i suoi occhi e la sua espressione infinitamente ferita erano stati sufficienti a farlo. "Ma... perché è così crudele?" Si domandò con disperazione la mezzodemone, mentre lo guardava incredula -Questa era la stoccata finale... Grazie.- mormorò la mora, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime, non riuscendo a vedere più nulla. Lui, rendendosi conto di cosa aveva fatto, venne preso improvvisamente dal panico e le mani presero entrambe a tremargli, sentendosi presto contagiato dalla tristezza di lei, sentiva il groppo alla gola tormentarlo sensibilmente.

La ragazza, presa dai sussulti, abbassò lo sguardo e mormorò –Io... io non so davvero... cosa ti ho fatto...- e singhiozzò, indietreggiando, dandogli le spalle e facendo per andarsene ma lui le afferrò velocemente la mano, nel tentativo di trattenerla –No... non...-

-NO!?- berciò però lei, furibonda –Lasciami!- gli ordinò mentre lui tentava di stringerla a sé –Ferma... basta...- mormorava, mentre lei piangeva disperata –Lasciami, stronzo! Non ti permetterò più di... di trattarmi così! Lasciami!- e gli batté con poca convinzione sul petto, mentre lui scendeva sul suo capo –L'unica cosa che mi hai fatto...- iniziò, afferrandole con dolcezza il viso, a asciugandole un occhio, mentre lei gli teneva il polso, ma sembrava interessata anche alle sue parole –È stata farmi innamorare di te, irrimediabilmente- ultimò, lasciandosi sfuggire anche lui un singhiozzo e ammutolendo completamente quelli della ragazza che era del tutto scioccata.

Lui scese con lo sguardo a guardarla e fu davvero desolante farlo, tanto che, prima di baciarla non riuscì a trattenersi –Dio, che bella che sei...- e affondò fra le sue labbra, sentendola aggrapparsi saldamente alle sue spalle e arrampicarsi su di lui, baciandolo con rinnovata passione –Oh Andrew, vuoi farmi morire?!- gli domandò, cercando con disperazione la sua lingua, mentre lui la prendeva in braccio e andava gettarsi sul loro letto, sotto di lei che, senza attendere troppo, si sfilò l'intimo inferiore, mentre lui si slacciava immediato i pantaloni.

Evil, già ansante, bramava con impazienza che il compagno agisse come ormai desiderava da tempo, così gli disse –Opto per tutto in una volta, per ora, poi... AH!! Sì! Porca puttana!- imprecò sonoramente, cacciando indietro il capo, quando sentì la prestante virilità del compagno trapassarla quasi violentemente, sentendolo lasciarsi sfuggire un sospiro di sollievo –Adesso ti voglio vedere ballare, te e loro, soprattutto...- e le afferrò presto la camicetta, tirandola senza troppo sforzo e facendo saltare i bottoni, rivelando il seno meravigliosamente tornito, tanto da lasciarsi sfuggire un saluto affettuoso –Ciao...- e la vide inchinarsi su di lui, chiudendo gli occhi un momento e sospirando, per poi riaprirli e incrociare quelli del compagno, afferrandogli il viso e ghignando –Via con la musica, allora...- e iniziò presto ad ancheggiare sul moro, che sorrise malevolo, catturando le sue labbra e denudandola della parte davanti, mentre lei gli finiva di levare i pantaloni. Sentì le sue mani artigliarle i glutei mentre le dava rinnovato ritmo, approfondandosi in lei sempre maggiormente, non riuscendo a fermarsi –Brava, così bambina... vai...- la intimò, sollecitandola e ricevendo la completa dedizione di lei che tirò indietro il capo, iniziando a sentire presto il ben risaputo brivido –Diavolo, non ce la faccio a resistere! Non... non adesso-

Lo sentì morderle il collo e replicare –Non provarci, oggi devi venire con... ah!- fu strano, in effetti, sentiva che la umida entrata di lei restringersi con forza attorno a lui, che si sentiva risucchiare completamente dentro la meravigliosa entrata della compagna –Che giochetti sono questi?- riuscì a sussurrarle, mentre lei lo vedeva lasciarsi sfuggire dei sonori gemiti di compiacimento, mentre la guardava stralunato. La mezzodemone, ormai quasi giunta al culmine, raggiunse il suo viso e gli baciò le guance –Ahh, sei così bello mentre stai venendo...- gli sussurrò, non riuscendo a farne a meno, mentre lui le lanciava un'occhiata significativa e lei chiudeva gli occhi, sorridendo e spingendosi ulteriormente contro il ragazzo, mormorandogli con disperazione –Oh, ti prego Drew, tutto dentro... vieni tutto dentro...- e per lui fu come se avesse premuto un magico pulsante perché, preso dal compiacimento e l'euforia dell'intera situazione, si liberò totalmente nella compagna, che esplose in un sonoro gemito, insieme a lui. Si stringevano l'uno all'altra, lui riverso sul suo petto, ansante, lei con il capo diretto verso l'alto mentre la schiena aveva subito una notevole inclinazione quando l'umore caldo del compagno l'aveva completamente invasa. Non ricordò una sensazione più bella di quella, in tutto l'arco della sua vita.

-Oddio, ti amo...- mormorò lei, mentre scendeva a cercare gli occhi di lui che li aveva sollevati su di lei, sentendosi invadere da un nuovo calore, un calore che non pensava avrebbe mai più percepito. Non quella notte, di certo.

-Anch'io ti amo, Evil- scandì chiaramente il ragazzo, tornando a sdraiarsi sul letto e avvicinandola alla sua bocca.


Molto lontano dai due, in un'altra dimensione. Dei bicchieri tintinnarono.

-Visto, Adolf? Devi sempre dare retta all'infallibile intuito di una donna, soprattutto, se quella donna sono io- scandì, sicura di sé, Tanis Stehodensky mentre Adolf Smith annuiva –Sì, a dirti la verità, prima di incontrare mio figlio e tua figlia, a Capodanno, non credevo molto nelle tue parole. Pensavo fosse solo incuriosito dalla vostra innegabile bellezza e baldanza- le confessò, indicandola mentre quella gli fece un breve inchino col capo –Avevano bisogno solo della leva giusta per raggiungersi e Jahn, il suo piano ma, soprattutto, la fine di questo proprio sul più bello del loro rinnovato rapporto, beh... sono stati ciò che ci hanno permesso di ottenere quello che volevamo-

Adolf vide la donna dare un'altra occhiatina al Babbanscopio, lasciandosi sfuggire una risatina furba –Non avrei mai permesso che la mia bisognosa bambina si accontentasse di un mortale poco più dotato degli altri ma, devo ammettere che... è riuscito a stupirmi, in queste settimane in cui li ho tenuti d'occhio- scandì la donna, con compiacimento, tornando a sedersi affianco al complice, divertito.

Naturalmente Adolf non si era permesso di guardare, anche perché gli interessava poco dei particolari piccanti. A lui importava la sostanza e quella mezzodemone gliel'aveva data –Ora non ci resta che l'ultimo... problema, che in realtà è stato ciò che ha sempre attanagliato mio figlio. Impedendoci di garantirci questo risultato, molto prima. Direi.-

Tanis indicò l'uomo, scolandosi il resto del vino chiaro e gettandosene dell'altro. Non che per i demoni fosse particolarmente efficace nel suo effetto alcolico, ma il sapore era davvero squisito. Nemmeno i maghi creavano vini così buoni, visto che per tutto ciò che facevano, usavano la magia e non le mani.

-Per questo mi sto già mobilitando. Ho delle conoscenze in comune con te fra i mortali... e mi sono già resa più che disponibile per portare a termine un progetto notevole che rivoluzionerà la vita di pochi, ma fortunati. Uno fra questi sarà, naturalmente, il nostro adorato Andrew.- e liberò la sua solita risatina, con plateale malizia e perfidia –Farò ogni cosa in mio potere perché la mia piccola sia felice e assolutamente nulla potrà fermarmi- stabilì, alzando il bicchiere verso il Babbanscopio e lasciando scivolare il dolce sapore del vino, nella sua gola.


Non avevano idea di che ore fossero, ma importava poco a entrambi.

Ansanti, riversi l'una sull'altro, impregnati l'uno del sudore e il piacere del compagno si sentivano, finalmente, estremamente felici di trovarsi dov'erano.

-Dovremmo lavarci...- mormorò appena lei, sentendolo rispondere in un mugugno –Dovremmo aprire le finestre-

E lei annuì sulla sua spalla, indecisa su cosa dirgli.

Fortuna che fu lui a iniziare.

Poggiato sul proprio cuscino, inumidito dai suoi capelli bagnati fece –Evil, sono... pronto a iniziare questa cosa con te, a un patto però-

Lei sgranò gli occhi e lui assunse un'aria decisa, vedendola sollevarsi e inquadrarlo –Cosa?-

-Non siamo mai stati innamorati e ora, beh ora è tutto diverso, quindi non sarà una storiella come le altre. Non ti ho mai voluta perché sapevo che con te sarebbe potuta essere, esclusivamente, una storia seria, visto che ci conosciamo bene-

Evil, sentendolo dirle quelle parole, sorrise intenerita, e gli baciò il petto –Condivido ogni cosa appieno- sostenne, rilassata.

Andrew la sentì e annuì, sapendo di essere totalmente ricambiato –È per questo che, quando sarà il mio tempo, voglio che ti rifaccia una vita... con tutto quello che comporta. Avere dei figli, tanto per cominciare e lasciare che siano loro a prendere le redini della società-

La mora schiuse le labbra, sinceramente scioccata –Cos... cosa significa?! Non puoi dire...-

-Evil, farò parte della tua vita per quanto ancora? Cinquanta? Sessant'anni? Sempre che uno dei due non si stanchi prima! Niente in confronto all'eternità che passerai con quello che sarà il vero...-

-Adesso stai zitto e mi ascolti!- lo bloccò però lei, infastidendolo e vedendolo roteare gli occhi, replicando –Se non vuoi, allora...-

-Allora che?! Non starò mai a queste stupide direttive! Io costruirò la mia famiglia solo con una persona! E quella sei tu! Chiaro?!-

Stabilì decisa, vedendolo sbuffare con noia e replicare –Ma che ne sai di quello che vorrai fra vent'anni, quando io ne avrò già quaranta e tu sarai ancora... ancora così- e la indicò, osservandola con una nota di dolore che la spinse a rispondergli –Andrew, io e te, passeremo l'eternità insieme, non importa quello che accadrà. Andrò io stessa a cercare Nicolas Flamel per farmi dare quella fottutissima pietra filosofale! Oppure... che ne so! Dopo che avremo avuto i figli che volevamo, ti farai trasformare in vampiro, così potremo passare il resto dell'eternità...-

-Chiuso in casa per paura di essere incenerito dal sole, sì, una vera ideona, per non parlare del desiderio di sangue umano... che pena-

E lì la vide imbronciarsi e mormorare –Resteremo chiusi in casa a fare l'amore finché non cala il sole e poi... la notte faremo altro- e gli sorrise ottimista, accarezzandogli il viso e mormorando –So che i vampiri hanno una resistenza sessuale notevole... pensa a quante idee potrebbero venirci in mente-

E lì, lo vide lasciarsi sfuggire un paio di risate –Quindi, per i primi dieci anni vuoi sfornare una vagonata di figli...- e annuì, con aria convinta –Sarai grassa per nove mesi all'anno...- continuò, non notando lo sguardo inaspritosi di lei mentre lui assunse un'aria poco convinta –Non so se voglio davvero imbarcarmi in questa impresa...- e lì, la sentì picchiarlo –Che stronzo! Non puoi dirmi queste cose! Se fossi stata brutta non mi avresti voluta?!- domandò, alzando un sopracciglio, altezzosa e lui tirò su col naso, guardandola –Mi sto martirizzando già così, se fossi stata ancora più brutta...- ma non riuscì a finire, che lei, oltraggiata, prese di nuovo a picchiarlo mentre lui rideva e tentava di fermarla –No, sta' buona adesso, non voglio spostarmi, ho come la sensazione che la coperta sia impregnata del mio sperma... e credo che anche solo l'idea mi dia i conati-

E lei alzò le spalle, replicando acidamente –Pensa ai miei, allora, di conati- e lì, riuscì a offenderlo anche lei, venendo pizzicata dal compagno che le salì rapidamente sopra –Cos'è questa storia?? Vedi di stare buona e fare il tuo dovere di fidanzata affettuosa e generosa!- scandì lapidario, vedendola apparire sempre meno convinta –A patto che tu rimanga alle mie direttive- sostenne, rilassata e lui venne casualmente attirato dalla pressione che faceva il seno della compagna contro il suo torace nudo, lo guardò con tenerezza, e ne afferrò uno, dicendogli –Ah, cosa non farei per voi due...- ed Evil storse la bocca, vedendolo scendere con le labbra su un capezzolo già turgido e stuzzicandolo, lanciandole un'occhiata malevola, per vedere la sua reazione. Lei lo osservò, lasciandolo poggiarsi al suo bacino e accarezzandogli il viso –Quando un demone è legato dal sentimento, Andrew, è quasi impossibile che questo si esaurisca perché è altrettanto difficile che compaia. Quindi, quando lo fa, è per un lasso di tempo molto, molto lungo... capisci bene quindi che io... io non ti permetterò di abbandonarmi- gli confidò, accarezzandogli il viso e vedendolo separarsi dal suo seno per raggiungerla e sfiorare il naso col suo –Potresti comunque avere ciò che vuoi, Evil, senza tutta questa fatica per contrastare la mia mortalità...-

Lei scosse il capo, ricevendo un bacio sulle labbra dal compagno e replicando –No, Andrew. Preparati, perché avrai a che fare con me, fino alla fine dei tempi- e lo baciò, salendogli di nuovo sopra e affondando nel suo palato, sentendo, fra un bacio e l'altro, il tenero "grazie" che le aveva dedicato lui, riuscendo a commuoverla.


Il mattino seguente, arrivò troppo presto per i due innamorati che sentirono la prima sveglia suonare –'Drew...- borbottò la mezzodemone, mentre lui, stanchissimo, si svegliò al suo richiamo –No... non esiste che io mi alzi...-

-Ma c'è la colazione e i ragazzi... vorranno sapere...-

-Che si fottano le loro rispettive fidanzate, anzi che eccitarsi nel pensare a noi... ahia!- lei lo aveva appena pizzicato sul fianco, con le unghie –Andiamo in doccia su, mi sento così viscida e puzzolente... e tu sei anche peggio- fece, spostando il nasino dalla spalla del compagno che si lasciò sfuggire una risata –Deve aver fermentato durante la notte...- le disse, vedendola presto scendere dal letto, nuda e umida –Ma Andrew, che schifo... adesso sì che ho i conati!- lamentò sentendolo ridere ancora –Dai, amooore...- le disse, vedendola voltarsi, prima di varcare la soglia del bagno e appoggiarsi al battente mentre lo guardava ironica –Chiuderò con l'invius fra cinque... quattro...- e iniziò a contare, vedendolo sbuffare e lasciarsi scivolare sul letto appiccicoso e mettersi in piedi, mentre, nudo e assolutamente bellissimo, le veniva incontro –Solo perché, diversamente, potrei seriamente lasciare qualche nuova componente biologia del mio organismo, su quelle sudice coperte...- e lei scosse il capo, prendendolo per mano e trascinandolo sotto la doccia –Non ti facevo così orrido...-

E lui alzò le spalle, aprendo l'acqua gelida e sentendola urlare, più per lo spavento che per il fastidio, cosa che lo fece scoppiare a ridere –Scherzetto...- e chiuse la porta scorrevole, affondando fra le labbra di lei che sentì l'acqua intiepidirsi presto, mentre lui le percorreva il corpo con le mani –Questa bisogna pulirla bene, altrimenti poi son danni...- e affondò con le dita fra le sue cosce, sentendola fare la medesima cosa, a lui –Sì, concordo... dobbiamo trattarli bene se li vogliamo ancora così obbedienti anche fra qualche secolo- e lui stirò un ghignò divertito baciandola con più convinzione.

Riuscirono a vestirsi molto più rapidamente di quanto avessero impiegato per lavarsi, lei nemmeno ebbe il tempo di truccarsi e, prima di uscire, presero tutte le coperte, persino il coprimaterasso e li gettarono nella roba da lavare, vedendoli presto sparire –Chissà le facce degli elfi...- e la mezzodemone ridacchiò, aprendo le finestre e agitando una mano, facendola roteare mentre, dentro la stanza, si formava un debole vortice d'aria –Andiamo, quando sarà passata la puzza, si fermerà...-

E lo prese per mano, muovendosi verso la porta e lui assunse un'aria sorpresa –Sei solita utilizzare questo incantesimo sembra...-

E lei alzò le spalle, poco convinta –In realtà no, ma non è detto che non succeda- e gli sorrise affettuosa, intrigandolo, e vedendolo calare sulla sua bocca, sentendola presto appigliarsi a lui e saltargli addosso –Ah, finalmente sei solo mio!- scandì vittoriosa, vedendolo ridersela e accarezzarle il volto –Già, vedremo fra una settimana se sarai altrettanto contenta...- e le sorrise perfidamente, pizzicandole un seno e vedendola alzare le spalle –Ovvio- e saltò giù dalla presa del compagno, decisamente più alto di lei e i due, insieme, uscirono dalla camera, notando che il corridoio era vuoto. In effetti, la colazione era iniziata da un quarto d'ora.

Così scesero le scale insieme e, insieme, varcarono la soglia della mensa, attirando tutti gli sguardi su di loro. Anche dal buffet.

Chiara perse la presa dal vassoio che aveva in mano e lo sentì scivolare a terra.

Alcuni vennero attirati dalla sua reazione, anche Andrew ed Evil, ma questi ultimi, decisero di muoversi verso il tavolo delle serpi e quando si fecero in prossimità del tavolo, Tanya balzò in piedi, già commossa –Allora??- domandò, con evidente ansia e felicità trattenuta nella voce ed Evil sorrise apertamente, mentre Andrew roteò gli occhi, divertito –Con stanotte, non dubito sia rimasta persino incinta- e andò a sedersi, provocando le risate perfide dei compagni, mentre Tanya correva ad abbracciare l'amica che la strinse a sua volta, sussurrandole *Adesso mancate solo voi...*

E la rossa perse improvvisamente tutto il suo entusiasmo, sentendo la voce del demone attraversarle immediata la mente, ricordandole cosa pendeva sulla sua testa.

Tanya si separò da lei, dopo averle baciato profondamente una guancia e ignorò del tutto il suo commento, spostandosi verso Andrew, già seduto e andando ad abbracciarlo da dietro, sentendolo presto commentare –Ah, queste le conosco...- e si volse, notando Evil seduta affianco a lui, che lo osservava con noia e lui le indicò il seno –Sì, e anche le tue- e se la rise mentre le ragazze lo presero a deboli manate sul capo –Stupido idiota!!-

Tanya però smise in fretta e tornò a baciargli la guancia, affettuosa –Però sei stato bravissimo!!-

Andrew andò ad accarezzarle la criniera di ricci e scandì –Quando vuoi unirti a noi, tesoro...- e lei roteò gli occhi, divertita, decidendo di tornarsene al suo solito posto, sentendo Evil commentare –Tzé! A mala pena reggi me!-

E lui, a quella mera provocazione, scoppiò a ridere –Sì, hai ragione, mezzodemone. Per questo ti tengo la bocca impegnata per tutto il tempo, così non devo reggere tutto il tuo inutile commentare...!- e lei, ignorandolo platealmente, domandò –Avete già preso la roba al buffet, vero?- e guardò i loro piatti, alzandosi –Beh, ci andrò da sola...-

-Brava e prendimi anche... ehi, mezzodemone!- ma lei se ne era già andata, cosa che l'aveva portato a sbuffare –Che permalosa, diamine... so già che non me ne pentirò mai abbastanza- e Tom stirò un sorrisino divertito, vedendo il compagno raggiungere la fidanzata e abbracciarla da dietro, sussurrandole quelle che probabilmente erano sconcerie, all'orecchio.

-Era ora, diamine...- fece Riven soddisfatto, vedendo Giuliet correre da lui e sedersi sulle sue cosce –Ma è vero?? Stanno di nuovo insieme??-

E Riven la baciò affettuoso –Certo, bambina... non riescono a stare lontani, ti ricordano qualcuno??- le domandò, portandola a cavalcioni su di lui e spingendole il bacino verso il proprio, vedendola arrossire appena –No, che fai?? Sei pazzo??- domandò, messa rapidamente in imbarazzo davanti a tutti e lui replicò –Non puoi cambiare parere dal giorno alla notte Delacour... spiacente!- e la biondina tentò di liberarsi dalla presa del compagno –Dai, adesso devo finire di mangiare, Riv...-

Ma lui le sussurrò piano –Mangia me...-

Tanya, sentendolo così disinibito, molto diversamente dalla biondina che non faceva altro che tentare di placarlo, sorrise intenerita. Era davvero felice per loro.

E poi, la cosa teneva lontano i cattivi pensieri.



Spazio Autore:

Oggi vi ho messo un bel capitolone! Poi non dite che non vi do soddisfazioni!! XDXD

Passo ai ringraziamenti trottoline: Ecila2000, francescafardin, Giuliettapersempre10, xcrybabiesx,FlaviaCele, SMARTY2003, amoimodalovee, cicapisciniente, pensandotilanotte, Angel_delle_tenebre, vennybe10, Sky_2001, Harly00, Rebbi01, SorelleTsunami, MRT_01, Rene_217, isanego26, book_lovers, Tempesta14, mmariareitano, beautiful_nothing28, tommytommytommya, cat-happy, marziacaci, Carietta91,  


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