Ritorno alla Realtà (Parte II)
Quando Evil varcò l'aula, Ginny aveva già iniziato a spiegare le caratteristiche dei veicoli più utilizzati dai babbani.
Fu per molti sconcertante vederla occupare il posto affianco a Tanya, cosa che portò Andrew a stringere un pugno sotto il tavolo, anche se non molti fecero caso a lui.
Tanya guardò boccheggiante l'amica che però fece –Buongiorno, scusi il ritardo. Non mi sentivo bene-
E Ginny lanciò un'occhiata ad Andrew, che assottigliò lo sguardo, quasi sfidandola a dire qualcosa, visto che lui era entrato con la medesima scusa. Ginny non impiegò troppo a fare due più due. Probabilmente si erano lasciati e il loro ritardo era dovuto proprio a questo –Se stai ancora male dovresti andare in infermeria. Come anche lei, signor Smith- sottolineò in direzione dell'alunno che storse la bocca, irritato per essere stato tirato in ballo.
Ma la donna non si soffermò troppo sulla questione e riprese a spiegare. Il primo quadrimestre era ultimato e avevano ricevuto le loro pagelle. Alcuni, come Kim, Gino e Konstantin erano stati costretti a seguire dei corsi di recupero dopo cena, cosa che aveva fatto inviperire Kim che, a differenza delle sorelline, non aveva recuperato granché... essendo anche piuttosto demoralizzata dalle circostanze.
Tanya, vedendo la compagna intenta a prendere appunti, scrisse su un bigliettino qualcosa e lo portò dalla mezzodemone che, senza pensarci troppo, prese il bigliettino e lo stritolò fra le dita, facendo capire alla compagna che no, non stava affatto bene.
Voleva sapere ma era certa che la mezzodemone non fosse intenzionata a parlarle della questione, se non a voce.
Per cui attesero entrambe la fine della lezione, per poi uscire insieme dall'aula, sotto lo sguardo sorpreso di tutti.
Inutile dire che la novità, aveva occupato i discorsi di tutti i gruppetti, compreso quello degli Anonimi.
-Sembra che Andrew abbia dato il ben servito alla mezzodemone...- fece, con compiacimento Hemma, verso i compagni, mentre Karl le lanciava un'occhiata pensosa e un po' ansiosa –Se anche fosse, non vedo perché dovrebbe interessarci-
Chiara non poteva che sentirsi altrettanto soddisfatta davanti a quella situazione. Andrew single sembrava una preda ben più interessante di Thomas Malfoy, in effetti.
Un vero peccato che il Conte fosse tutto, fuorché la preda.
Quando le serpi si spostarono verso un'area del giardino, da soli, senza le ragazze, Riven domandò immediato ad Andrew –Che diamine è successo?! Si può sapere?!-
C'erano anche Tom e Diego, i due sembravano altrettanto interessanti.
Andrew, dal canto suo, era l'unico a stare comodo sulla panchina, con le braccia dietro la testa e il volto diretto al cielo plumbeo, sebbene gli occhi fossero chiusi –Niente, non siamo più costretti a stare insieme... fine della storia-
Scandì lapidario, mentre Riven schiudeva le labbra allibito –Ma... pensavo che ormai non vi sentiste più obbligati, che...-
-Pensavi male- sostenne Andrew, interrompendole –...E non capisco davvero di cosa ti sorprendi-
Tom alzò lo sguardo in quel momento, notando Evil e Tanya muoversi verso di loro, mentre parlavano fitto.
-Ti infastidisce la cosa?-
Domandò il Malfoy, acuto.
Del resto, se Evil iniziava a piacergli davvero e gli erano appena state rotte le uova nel paniere... poteva ritenersi solo molto infastidito e infondo, persino triste. Magari.
-No, anzi. Adesso ognuno potrà tornare ai suoi reali interessi... e finalmente stavolta potrò infilare il mio uccello in una vagina-
E riaprì gli occhi, decidendo rapido cosa fare. Si alzò in piedi e Tom gli domandò, mentre il compagno faceva per andarsene –Perché? Finora dove l'hai infilato?-
In quel momento sfilarono davanti a loro Tanya ed Evil, quest'ultima arrossì brutalmente davanti al compagno che, per un solo istante, aveva intercettato gli occhi arrossati della mezzodemone. Le due avevano percepito distrattamente la domanda di Tom ed Andrew, fermatosi per lasciar passare le due, scandì –Dove non avrei dovuto- ed Evil filò dritta, senza nemmeno degnarlo di uno sguardo.
Tanya, boccheggiante, passò lo sguardo da Andrew all'amica e poi decise di seguire quest'ultima mentre Andrew cercava con lo sguardo la sua preda lasciata incustodita per un mese intero. Sebbene nessuno si fosse preoccupato di approfittarne.
"Peggio per lui..."
Raggiunse il gruppo degli anonimi e notò subito che sembravano ormai piuttosto affiatati, anche se la cosa gli interessava molto poco.
Appena si presentò loro, Chiara scattò in piedi, davanti alla panchina, mentre Hemma, emozionata, afferrò il ginocchio di Fiamma che arrossì visibilmente nel vedere l'espressione spenta di Andrew. Era strano, in quelle settimane aveva notato una sincera allegria mentre stava con Evil ma... se ora era così visibilmente triste e provato, perché l'aveva lasciata? Che fosse stata lei, in realtà, a lasciarlo?
Solo le serpi sapevano che il fidanzamento di Andrew ed Evil era solamente una montatura.
-Hemma- fece immediato Andrew, spostando lo sguardo dalla Scineton alla bionda streghetta che si levò in piedi e fece dei timidi passi verso di lui –D-Dimmi...-
Lui tese appena la mano verso di lei, chiaro segno che voleva essere raggiunto e la Tassorosso non mancò di accontentarlo, tendendo la mano verso di lui che però le afferrò il polso e lanciò un'occhiata a Chiara, che divenne purpurea.
Era stata un'occhiata molto eloquente, un'occhiata che riceveva solo quando il ragazzo aveva intenzione di...
"Che cosa... vuole da lei se... se mi ha guardata in quel modo?"
Non poteva aver sbagliato, non poteva confondersi in quel modo...
No, era impossibile.
Andrew trascinò dietro sé la dolce Hemma che tentava di accarezzargli la spalla –Immagino ti sia stancato di quella stupida puttanella, per questo l'hai lasciata... ahi!-
Era stata trascinata dietro un gonfio cespuglio, celata a sguardi indiscreti mentre lui l'aveva attaccata al tronco alle sue spalle, facendosi rapidamente su di lei.
I porticati di Maughrest erano ricchi di piccole aree che erano facilmente celabili dalla vegetazione, la quale riprendeva a rivestirsi di fogliame con l'avvicinarsi della primavera.
Il conte aveva afferrato il viso della ragazza, con facilità, vedendola sgranare gli occhioni ambrati verso di lui, con aria infatuata –Andry...- mormorò lei, cosa che gli provocò un brivido di puro orrore, anche l'alito e l'odore della ragazza lo stavano disgustando.
"Che diavolo...?!"
-Andry a me puoi dirlo, davvero... vedo qualcosa di strano nei tuoi occhi, per caso... ecco... è stata lei a...-
-Fa' silenzio.- stabilì gelidamente, fissandola –Sappiamo entrambi cosa desideri ardentemente Hemma. L'abbiamo visto.-
Sottolineò lui, assottigliando lo sguardo e vedendola divenire purpurea –Ti ho portata qui... per farti questo regalo. Dovresti essere onorata di essere stata la prima a cui ho pensato dopo...- tentennò, ma solo per un istante –...Dopo essermi finalmente liberato di quella dannata sanguesporco con cui sono stato persino obbligato a condividere il letto-
-Ob-obliga...-
-Ssst!- la zittì lui, immediato e le domandò –Non sei forse riconoscente, Hemma? Non te ne importa nulla?-
E lì la vide di nuovo arrossire – I-io non...-
-Forza. Era il tuo desiderio più intimo, no? Sono qui per permetterti di portarlo a compimento.-
Lontano da loro sentirono la voce di Karl, che chiamava con clamore l'amica e Andrew spostò lo sguardo, divertito, per poi tornare sulla biondina che sembrava entrata nel panico –Io... io non so se...-
-Non rimarrò qui in eterno, Hemma. Come faccio a fidarmi di te se non apprezzi nemmeno i miei pensieri per te?- le domandò, inclinando il capo, eloquente. La ragazza era sbalordita –Andrew io... io tengo tanto a te! Sono così felice che io sia stata la sola ed unica a cui hai pensato per tutto questo...-
-Quindi??- la interruppe lui, che si era lasciato un secondo distrarre da Karl che parlava con qualcuno lì, nelle vicinanze, mentre riprendeva a chiamare la Tassorosso a gran voce.
-Ehm...- e la vide presto annuire, per poi sentire la mano di lui poggiarsi sul suo capo spingerla a inginocchiarsi sul terriccio.
Lui la osservò e notò quanto era noiosamente lenta a sbottonargli i pantaloni, così sbuffò e domandò –Karl non te l'ha insegnato come si fa? Credevo che si sarebbe dato una mossa in queste settimane...- e pensò lui stesso a denudarsi, mentre lei tratteneva un sospiro di puro sconvolgimento quando lo vide afferrarsi l'intimità poco attiva, in quel momento –Forza. Prima che mi cada, magari.- la intimò, con noia. La ragazza cercava di guardarlo il meno possibile, mentre la voce di Karl continuava a richiamarla, con rinnovata disperazione nella voce –Allora?! Hemma!! Ti prego, rispondi almeno!-
Andrew riteneva la situazione divertente solo grazie ai continui lamenti del compagno, visto che la noiosa Tassorosso sembrava essersi paralizzata –Beh? Prendilo in bocca su! È quello che volevi!- sottolineò vedendola sollevare lo sguardo preoccupato su di lui –Io... io non so come...-
Andrew assunse un'aria platealmente annoiata e, senza troppi preamboli le afferrò il viso –Apri la bocca e tieni i denti lontano dal mio uccello- scandì, mentre si massaggiava il membro, nel tentativo, quantomeno, di sollevargli il morale autonomamente.
La ragazza si sentì presto invadere il palato da quello strano organo, dalla consistenza né troppo solida, né altrettanto morbida.
-Succhia, forza... non ci vuole nessun diploma, anche se alcune di voi sono certo che con questi lavoretti... trovano delle scorciatoie.- disse, anche se non era sicuro che la ragazza lo stesse ascoltando. Subiva semplicemente il suo ancheggiare dentro la sua bocca mentre lei tremava, completamente bloccata dall'intero atto. Era sicuramente scioccata.
-Cazzo, non pensavo ci fosse qualcosa di peggio che masturbarsi davanti a un cesso...- commentò, dopo qualche minuto.
Vederla così noiosamente passiva, lo demoralizzava ulteriormente. Credeva che sarebbe stata ben felice di soddisfarlo in quel modo ma, era chiaro che non aveva proprio idea di come farlo né, tanto meno, sembrava volersi adoperare.
Roteò gli occhi, sentendo presto la compagna singhiozzare, tanto che arrivò persino a morderlo appena, per sbaglio e a quel punto, decise di separarsi completamente da lei –Basta, mi sono rotto i coglioni...- le disse, rimettendo tutto al suo posto e sentendola borbottare –Mi... mi dispiace io...-
-Sì, si è visto... dimenticati di me, sarà il primo e l'ultimo consiglio che ti do- scandì, sentendosi persino benevolo, visto che la ragazza aveva presto preso a piangere –Io... io però... non volevo che fosse così, io volevo che noi...-
-Noi?- domandò Andrew, anticipandola divertito –Ti ho permesso di succhiarmelo perché volevi farlo, a quanto diceva quello stupido vassoio, ma è chiaro che... le cose stanno diversamente- e fece per andarsene ma lei gli afferrò la manica, piangente –No, ti prego... dammi una seconda possibilità!-
Andrew la guardò con noia, mentre era già uscito dal cespuglio e, in quell'istante, sentì Karl, additarlo –Smith!!-
Il moro spostò il capo verso di lui e vide Evil e Tanya fare per muoversi in classe, per Trasfigurazione, visto che anche la campanella stava suonando.
Andrew, notando Tanya ed Evil proprio lì, tirò la manica e si trascinò dietro anche Hemma che, strattonata, scivolò a terra, aggrappandosi ai pantaloni del compagno.
Evil rabbrividì davanti a quella scena. Vide la mano di Andrew poggiarsi sul capo della bionda Tassorosso e lui che la fisava con fare compiaciuto.
"Si è consolato in fretta..." Era tutto molto chiaro per la mezzodemone che, inorridita, riprese il proprio cammino e mandò un messaggio a un suo vecchio amico di Hogwarts.
Si sentiva tradita, non poteva fare a meno di pensarlo. "Che ti si afflosci come un dannato budino! Stronzo!"
In aula, Ron, stava interrogando Kimberly, nel tentativo di farle recuperare il triste Troll che le veniva ribadito in ogni materia –Devi almeno sapere la formula ideata da Emeric Switch, per valutare la funzionalità e l'intensità di un incantesimo di Trasfigurazione! Vieni! Scrivila alla lavagna!- la intimò, cedendole il gesso, positivamente. Del resto era la prima cosa che si insegnava a Trasfigurazione, non sapeva quante volte Hermione gliel'aveva ripetuta, a suo tempo. Sorrise, intenerito al ricordo, ma solo per un momento, perché vide Kim raggiungerlo indecisa e, una volta preso il gessetto, muoversi verso la lavagna, scrivendo, prima di tutto "t=" e poi bloccandosi.
Ron sospirò sonoramente, facendo un po' retorico –C'è... una linea di frazione, giusto?- e vide la ragazza tracciare immediata una linea, davanti al segno di uguaglianza.
Il Weasley annuì e vide la mora voltarsi e borbottare –E' importante... la convinzione- e Ron storse la bocca perplesso –Cosa intendi per... convinzione?- e la ragazza si grattò il capo, indecisa –Beh... no, cioè... volevo dire la concentrazione- e arrossì, vedendo Ron sorriderle e annuire –Esatto! Quindi scrivila!- e la ragazza guardò l'espressione incompleta, segnando una "c" ma dopo il segno di frazione.
E Ron arrossì appena, trovando davvero desolante quel tentativo di riportare la formula alla lavagna –No, no... è direttamente proporzionale a t. Non devi metterla lì... in quel punto ci va un'altra variabile, no?- domandò, sempre retorico, vedendola annuire e cancellare col dito mentre metteva la "c" sopra il segno di frazione.
-Okay, ehm... ti ricordi anche qualche altra variabile?-
Kim si morse il labbro inferiore, poi abbassò lo sguardo e dopo qualche istante di silenzio, mormorò –Ehm... se... se hai mangiato?-
E lì, Ron schiuse le labbra, quasi allibito, mentre la classe scoppiava un una grassa risata denigratoria.
Kim strinse le labbra furibonda e fece per sgridarli ma Ron agitò la mano, con stanchezza –Shhh! Buoni!- li zittì, tornando su Kim –Forse, ti riferivi al peso corporeo?- le domandò e quella annuì velocemente, arrossendo e storcendo la bocca.
Ron sospirò sonoramente e fece –E ti ricordi con quale lettera lo identifichiamo?-
-Ehm... "v"?- domandò, preoccupata e Ron stirò la bocca, tentando di sorriderle –No, quello è il simbolo per un'altra variabile... usiamo la "a", inseriscila nell'equazione- e le indicò la lavagna, vedendo la ragazza piazzare, affianco alla "c" la "a", cosa che lo portò ad alzare gli occhi al soffitto, sentendosi esasperato "Ma ero così anche io? Cielo..."
-Che noia! "t" è uguale a concentrazione per potere della bacchetta, su peso corporeo per ferocia. Il tutto moltiplicato per il fattore sconosciuto "Z"! La si fa in prima! Non possiamo stare dietro a queste formulette! Abbiamo molti argomenti da affrontare prima della fine dell'anno!- si lamentò a quel punto Cherlyne, battendo la mano sul tavolo e provocando lo sconvolgimento di Kim, che la guardò allibita.
-Ha ragione. Dovremmo concentrarci sul programma di settima e di sesta, professore. Abbiamo il MAGO a fine anno, non possiamo permetterci di essere bocciati per colpa dei pigroni della classe. Avreste dovuto pensare a queste conseguenze, prima di aprire il corso.- sottolineò Tom, vedendo la sorella annuire convinta, in sua direzione.
Ron vide Hermione in entrambi i Malfoy, in quel momento e non poté sgridarli –Non avete tutti i torti, sottolineerò la cosa agli altri professori.-
Tom annuì appena e, quando la campanella suonò, tutti uscirono rapidamente, mentre Kim lanciava occhiate d'odio verso Cherlyne.
Se i professori avessero smesso di aiutare chi era indietro, sarebbe stata colpa di quella spocchiosa Grifondoro!
Un vero peccato che fosse la sorellina adorata di Thomas Malfoy.
Pansy, quel pomeriggio, si era diretta a Notturn Alley, al 13\b, trovando uno dei negozi più intriganti che avesse mai avuto il piacere di visitare. Non di rado ci era andata con Draco, a suo tempo.
Strinse le strette labbra con compiacimento, guardando la vetrata malmessa di Magie Sinister. Il signor Sinister era morto qualche anno prima e, al suo posto, c'era uno dei suoi nipoti, non altrettanto sagace negli affari quanto lo zio, purtroppo per lui.
Aprì un bottoncino della scollatura e varcò la soglia, con aria visibilmente altezzosa.
-Buo... Buonasera mia signora!- fece immediato il commesso, con gentilezza –In cosa posso esserle utile?-
Pansy non degnò d'uno sguardo il venditore e storse il nasino a punta, percependo il ben noto odore di muffa. Anche se sembrava meno intenso di come lo ricordava una volta... Anche il negozio sembrava più... pulito. Forse, il nuovo padroncino, teneva poco più dello zio alla presenza... ma chissà se riusciva a concludere gli stessi ottimi affari.
-Hai davanti una sapiente Sciamana, quindi sappi che non sono interessata ad articoli che non soddisferanno completamente le mie richieste. Chiaro?- esordì, continuando a non guardare il ragazzo mentre osservava i numerosi e familiari scaffali che coprivano totalmente le pareti del piccolo negozio. C'erano barattoli dai contenuti più vari: Artigli strappati da ippogrifo, orecchie di elfi domestici, unghie di troll, denti di vampiro... questi ultimi erano fra i più costosi.
-Allora, ditemi pure, in cosa posso esservi utile?-
Domandò gentilmente il ragazzo, vedendo, stavolta, la donna voltarsi verso di lui –Cerco "La Primorna". L'intero pacchetto, naturalmente-
E il ragazzo sollevò ambedue le sopracciglia, sorpreso –Oh, certo... venite con me, deve essermi rimasto qualche kit, di sotto...- e Pansy ghignò malevola, annuendo compiaciuta "Molto, molto bene..."
Durante la lezione di ballo, sia Evil che Andrew avevano deciso di non presentarsi, cosa che aveva infastidito parecchio Earine, anche se non aveva deciso di sottolineare la cosa, visto che i due ballerini, nell'ultimo mese, si stavano impegnando molto.
-Forza, Giuliet! Bene in alto il bacino! Mara! Il movimento deve essere più fluido! Coraggio!-
Correggeva la donna, mentre guardava con aria attenta ogni coppia...
-Diamond ha smesso persino di guardarmi...-
Commentò ad un certo punto, Tanya. Ballava insieme al compagno, forzatamente, solo una volta ogni due settimane. Dato che erano iniziate le gare di ballo per le ragazze, le suddette venivano allenate dagli insegnanti da sole, per poter fronteggiare le sfide in maniera ottimale. I ragazzi, non partecipando alle competizioni, non erano stati costretti a seguire.
-Cos'è? Ti mancano le sue palpatine?- le domandò Tom, quasi acidamente, cosa che la irritò nel profondo, dato che lui sapeva bene quanto non le era piaciuto stare in quel modo con il mezzodemone.
Si limitò a lanciargli un'occhiata gelida mentre lui la faceva girare su se stessa e l'attirava al suo torace e muovevano i bacini ravvicinati sul posto, stretti l'uno all'altra.
La ragazza lo stava fissando mentre lui, dall'alto, seguiva i passi di Troy ed Earine, che stavano danzando poco più avanti.
La bachata riprese e Tom tornò con la mano sul fianco della compagna, che gli afferrò l'altra mano e si lasciò guidare, mentre continuava a fissarlo –Sembra che le palpatine manchino a qualcun altro...-
E lì, il compagno la strinse a sé e abbassò volutamente lo sguardo su di lei, ghignando malevolo e ricordandole in una maniera paurosa il Demone. Quel ghigno malefico si ripropose ripetutamente nella sua mente mentre quello del ragazzo invadeva il suo sguardo.
-Ho già tutto quello che voglio, Potter- scandì in un sussurro bieco il Malfoy, facendo per scendere lascivamente, con la mano, dal fianco al gluteo di lei, vedendola boccheggiare e sgranare gli occhi
"È lui...!"
-NO!-
Si separò immediata dal compagno e lo schiaffeggiò, davanti a tutti.
La musica si fermò e Tanya, con gli occhi rapidamente arrossatisi guardava con terrore Tom, che era sconcertato.
"Uccidilo... non puoi fare altro"
Le sussurrò una voce nella sua mente. Roca, profonda... inconfondibile.
Indietreggiò, mentre le sue mani tremavano. Sentì a malapena la voce di Earine che la richiamava all'ordine mentre Tom assottigliò lo sguardo.
Tanya continuava a fissarlo mentre la voce del Demone si ripeteva continua nei suoi pensieri "Te l'avevo detto... voleva la tua fiducia e l'ha ottenuta con qualche torta alla melassa e due bacetti. Sei la ragazzina più patetica che si sia mai vista, Tanya Potter"
Le diceva con crudeltà e lei, singhiozzante, indietreggiò con più decisione, voltandosi rapida verso la porta e correndo verso di essa.
-Mi sento male!- e corse via in un lamento. Tom, imbambolato davanti alla scena, sentì presto anche le sue mani tremare... ma c'era solo ira che le percorreva. "Che diavolo le succede adesso!?"
E, nel vedere Earine fare per seguire l'alunna, si propose, immediato –Ci penso io!- scandì e la donna scattò verso di lui, aggressiva –Che diavolo è successo?!-
E lui alzò le spalle –Abbiamo litigato, stavolta l'ha presa male... andrò a chiederle scusa- cercò di rabbonirla, guardando la donna eloquentemente e quella inclinò il capo, poco convinta.
-Tom!-
Il biondo continuò a fissare intensamente la donna, per pochi istanti, poi si volse lentamente verso Troy, che l'aveva appena richiamato –Sì? Professore.-sottolineò, con aria quasi ironica e lo vide stringere la mascella, con evidente irritazione.
-Che sia la prima e l'ultima.-
-Senz'altro- promise Tom, raccogliendo da terra il borsone della compagna, uscendo quindi dall'aula e chiudendosi la porta alle spalle, irritato.
Spazio Autore
Bene Bene! Ecco il nostro nuovo capitoletto un po' in anticipo! Spero vi sia piaciuto e di avervi fatte contente!!! Il prossimo sarà venerdì! :D
Passiamo ai ringraziamenti però! schizovrenia, EssePi29, MPotterhead12, francescafardin, pendantotilanotte, amoidalovee, book_lovers92, tommytommytommya, GiuliaBernasca, taniaconlai,cicapisciniente,Sky_2001, Rebbi01, Corpilegati, beautiful_nothing28, RoniFasciani, McSnugglefacesxx, MRT_01, EleEle_04, AlyssaNyx, jessconti, Angel_delle_tenebre, Carietta91, isanego26
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