Quando il destino bussa alla porta (Parte IV)

Tom sgranò gli occhi scioccato e volò dall'infermiera, che divenne purpurea e gli cedette immediata la cartella, vedendo che il ragazzo sembrava informato –L-Lei è un medimago?- domandò, in imbarazzo e Mara si avvicinò loro, chiedendo –Cos'è la Viscerabbia?-

-Mara, cosa hai mangiato o bevuto nell'arco delle tre ore antecedenti alla spinta che hai dato a Tanya?-

Domandò immediato Tom e lei arrossì appena, mormorando –Ho bevuto dalla mia bottiglietta e da quelle che regala l'organizzazione.-

-Ti è capitato di lasciarne anche solo una abbandonata da qualche parte e di essere andata a riprendertela, magari...?-

E lei annuì –Certo, la mia roba era negli spogliatoi, io assistevo alle gare ma... ma negli spogliatoi entrano solo le ballerine!-

-Dei nostri chi stava gareggiando oggi, oltre te e Tanya?-

Le domandò Tom, cedendo all'infermiera la cartella, sorpresa dall'interrogatorio lineare che stava sviluppando il ragazzo. Probabilmente immaginava già chi era la colpevole, visto che il suo nome gli era balenato alla mente istintivamente, senza alcuna motivazione, quel giorno. Non poteva essere stato un caso!

-Kim- mormorò Mara e vide Tom non scomporsi troppo, ma annuire, come se avesse immaginato che la colpevole di tutto quello fosse stata lei sin da subito. Gli veniva di certo molto più semplice incolparla di ogni cosa anche se... non estrudeva Mara da ogni colpa. C'era molto su cui lavorare anche su di lei. A cominciare dal suo orgoglio e la sua assurda faccia tosta.

-Cos'è la Viscerabbia?- domandò a questo punto la ragazza e Tom fu più rapido dell'infermiera a replicare –È una pozione che fa leva sui tuoi sentimenti, in particolare su odio, rancore e rabbia. Trasformandoli in violenza fisica quando sono abbastanza radicati. Funziona però solo quando la persona non è solita aggredire fisicamente, per questo ti senti così strana. Pensavo che lo shock ti avesse portata a rimuovere sensazioni e ricordi del momento, invece è la pozione che ha sfruttato l'energia delle tue emozioni, l'ha convertita in forza fisica che quindi è sfociata quando hai spinto Tanya per allontanarla, riuscendo però a farla piombare giù. Forse è anche per questo che, infondo, non ti senti così in colpa. Spesso dà questo tipo di sensazione, la Viscerabbia. Ti fa percepire i gesti compiuti come se fossero provenuti da una terza persona e non da te stessa-

Mara indietreggiò verso la brandina e si portò una mano ai capelli, ora sconcertata –Quindi è stata lei a... a spingermi a farlo?-

-Ha sfruttato il forte risentimento che provi per lei- confermò Tom, tentando di levarsi di torno l'infermiera e guardandola –La prego di riferire ogni dettaglio di questo ai genitori di Tanya, nell'altra stanza. Riferisca loro la colpevole e che troverò un modo per farla andare da un professore a rivelare tutto. Sono Prefetto, è mio compito.- scandì, rilassato e sicurò si sé.

Tenere mente e corpo occupati per vendicare la propria fidanzata, lo avrebbe fatto preoccupare meno.

L'infermiera annuì e domandò verso Mara –Hai bisogno di qualcosa?-

E vide la ragazza scuotere il capo, mentre aveva stranamente ripreso a singhiozzare.

Tom non capì perché quella reazione, proprio adesso che aveva scoperto di non essere il solo e unico capro espiatorio della situazione.

-Che c'è adesso?-

E lei scosse il capo, passandosi una mano fra i capelli corti –Da una parte sono sollevata ma... dall'altra...- singhiozzò ancora, portandosi entrambe le mani al viso, accucciandosi su se stessa –Mi dispiace! Inizio a rendermi conto solo adesso di ciò che è successo!- il biondo la osservò e suppose che quella rivelazione, l'avesse svegliata dal torpore che aveva vissuto fino a quel momento, mentre tentava di capire cosa le fosse preso e perché si sentisse in quel modo strano. La consapevolezza mentale di essere sotto gli effetti di una pozione e il probabile effetto affievolitosi della suddetta, forse la stava catapultando nella realtà dei fatti.

-Kim dirà ogni cosa e verrà punita severamente. Premerò che venga cacciata da Hogwarts. Non gliela lascerò passare, Mara. Questo è assolutamente certo.-

La Potter annuì e la vide alzare gli occhioni smeraldini su di lui –Grazie-

Il biondo la osservò un momento e scandì, prima di andarsene –Lo faccio per lei, non per te. Quella pozione su Crista non avrebbe mai avuto un effetto simile e lo sai. Eri l'unica a cui poteva propinarla e ha funzionato perché provi quei sentimenti verso tua sorella, sentimenti che ti fanno e faranno sempre più male, tanto più li terrai dentro senza avere il coraggio di sputarli fuori. Spero che tu abbia la maturità per credere almeno a questo.-

E, davanti allo sguardo ferito della ragazza, che non era mai stata sgridata in quella maniera così diretta da nessuno, se ne andò.

Quando Tom fu fuori dall'infermeria, mandò un messaggio a Diego, chiedendogli se Kim era a Maughrest e di far finta di nulla.

#Sì, è tornata poco fa. Sei andato a vedere le gare di Tanya? Com'è andata? Evil ha paura che abbia perso, per quello non risponde.#

Tom sospirò pensoso e decise di tranquillizzare i compagni, probabilmente i Potter non avrebbero voluto un invasione di adolescenti preoccupati nella saletta della figlia. Di certo i pochi compagni rimasti dopo le gare, erano stati intimati a non rivelare nulla agli studenti di Maughrest e se non aveva trovato nessuno, probabilmente Piton aveva impedito a tutti di entrare. Fidanzati e parenti esclusi #È tutto okay. Sto tornando.#

Si guardò indietro, non potendo fare a meno di sentirsi in colpa, ma non riusciva a guardare la fidanzata senza fare nulla.

"Stanotte tornerò da lei e ci penserò io. Ho bisogno di agire indisturbato"

E poi...

Strinse un pugno con rabbia e immediato si mosse verso la passaporta. In una ventina di minuti fu a Maughrest e iniziò a cercare l'ex in giardino. Non trovandola, come supponeva.

Diego gli mandò un altro messaggio, nel frattempo #Come mai ti serve Kim?#

Roteò gli occhi con noia e replicò #Ti spiegherò più tardi, ora sono occupato.#

Successivamente chiamò Dorian, parlando in tedesco, così che nessuno potesse capirlo –Ciao, senti potresti raggiungermi a scuola? Tanya è stata gettata dagli spalti e...-

-Pfff... di sotto? Le piacciono proprio i voli, alla tua ragazza-

Tom sbuffò, tentando di ingoiare la solita malsana ironia del suo Tutore e proseguì –Sì, divertente davvero. Senza considerare il fatto che in questo momento sgozzerei volentieri la responsabile che, per sfortuna non è Mara, visto che con lei avrei la ragionevolezza di trattenermi-

-Sì, supponevo. Anche se mi preoccupa maggiormente la presa della Fata su Tanya. Per questi due anni sarà molto sensibile ad eventuali traumi, potrebbero interferire sull'incameramento-

Tom si appoggiò a un pilastro, con una nuova stanchezza sulle spalle. Iniziava a complicarsi la situazione, sempre più.

-Okay, beh ci penseremo quando e se saremo certi che questo incidente avrà ripercussioni su di lei. Cadendo si è rotta varie ossa che mi hanno detto si sistemeranno del tutto, ma ha sbattuto la testa- ultimò gelidamente e, in quell'istante, Dorian chiuse la chiamata e lo raggiunse. Fronteggiandolo.

Con una Magh alla bocca e lo sguardo attento lo fissava. Leggeva negli occhi argentei del ragazzo una rara e particolare freddezza.

-Stai reagendo in maniera molto strana a questa vicenda. Finché rimane in vita, possiamo aiutarla- scandì rilassato e Tom lo imitò –È solo per questo che sto cercando di... distrarmi. Non permetterò che mi sfugga dalle mani in questo modo, Dorian- sottolineò, eloquente, inquietando il Vampiro che capì quanto il biondo tenesse alla fidanzata, solo in quell'istante. Leggeva, nel suo sguardo, l'assoluta certezza che sarebbe andato anche all'inferno per riprendersela. Avrebbe fatto qualunque cosa per lei.

E non sapeva quanto fosse sano questo suo attaccamento. Non sapeva nemmeno se derivava completamente da lui.

-Bene. Cosa hai intenzione di fare al colpevole?-

-È stata Kim, userò il Potere su di lei. La obbligherò a rivelare ogni cosa a Silente e le farò dimenticare che sono stato io ad ordinarglielo-

Dorian annuì, ritenendo che fosse lecito, nonché molto pacifico come intento.

-Tutto qui? Mi sembra fin troppo corretto...- tentò di indagare ma lo vide solo sorridergli malignamente –Lo sarà senz'altro, Dorian-

E detto questo, si fece istruire dal compagno sulla locazione della ragazza, scoprendo che era in camera sua, da sola.

Dorian lo aveva quindi lasciato solo e, quanto Tom arrivò davanti alla camera che gli interessava, portò la bacchetta alla gola e bussò, modificando la voce in quella di Giorgia –Kiiim! Mi fai entrare??-

Non attese troppo –Gio'! Cosa c'è??- e la porta gli venne aperta.

Quando Kim lo inquadrò rimase allibita nel sentire la porta spalancarsi e lasciar passare il ragazzo mentre lei, sotto il suo sguardo demoniaco non riusciva ad emettere suono. La porta si chiuse alle spalle di Tom e, affianco a lui, si presentò Dorian, con aria compiaciuta –Sei così appassionato di tette? Non sembri, sai?-

Tom ignorò il compagno e inclinò il capo, vedendo la ragazza riprendere a parlare –Che cosa ci fai qui?! E che ci fa questo mostro, qui?! Cosa vuoi farmi!? Mi avete rovinato la vita! Tu e la tua dannata fidanzata!-

Il biondo sorrise con fare malevolo e si piegò sulle ginocchia, dato che lei era a terra, sulla moquette, tremante mentre lo fissava.

-Voglio sapere se hai messo tu il Viscerabbia nella bottiglietta di Mara, dimmelo Kim- scandì eloquente. I suoi occhi rubini subirono il passaggio di una patina nera, per poi tornare carmini e lei prese a singhiozzare –S-Sì...-

Il biondo annuì rilassato e continuò a guardarla, facendo –Adesso, tu andrai da Silente e gli dirai ogni cosa-

Vide la ragazza spalancare gli occhioni verdi e iniziare a scuotere il capo, disperata ma lui continuò a parlare –Inoltre, voglio che tu vada dalle ragazze della Gazzetta e che racconti tutti i tuoi pensieri più celati su avvenimenti, cose e persone. Considerazioni e gesti di cui ti vergogni, che però non abbiano compreso me o i miei amici. Tutto ciò che hai fatto e non avresti dovuto fare. Ogni cosa, Kim. Rivelerai tutto, permettendo, dopo aver giurato magicamente di rivelare solo la verità, la pubblicazione di ogni tua dichiarazione...- continuò, vedendola piangere disperata –No, no ti prego Tom. Se lo facessi, mi caccerebbero via dalla scuola! I miei genitori perderebbero tutto e...-

-Ed è giusto che sia così, Kim. Non ricordo più, ormai, quante volte ti avevo detto di non toccare Tanya. Davvero, hai superato il limite. Dichiarerai ogni cosa, perché vuoi liberarti dal peso della vergogna e della bugia, fornirai anche prove dei tuoi gesti, prove sulle probabili attività illecite svolte dalla tua famiglia. Ogni cosa, Kim. Verrai rovinata e vivrai una vita da poveraccia, da ripudiata. Perché è quello che sei e non meriti di meglio-

Detto questo, sebbene parzialmente soddisfatto da come erano volte le cose per Kim, non si sentì completamente pago della situazione. Voleva tornare da Tanya il prima possibile.

Quando si rimise ritto in piedi, diresse la bacchetta verso la ragazza, che arrossì terrorizzata.

-Oblivion-

Nessun incantesimo poteva cancellare l'ordine impartito da uno come lui.


Hermione, quella notte, nei panni di Pansy Parkinson era andata proprio dove la collega le aveva consigliato, benché non l'avesse fatto proprio spontaneamente.

Varcare la soglia di Magie Sinister le fece venire i brividi, visto che quel posto era davvero inquietante.

C'era un uomo che parlava con il ragazzo al bancone così, senza dire nulla, si avvicinò a una vetrina, ritenendo che era stata pulita da non troppi giorni. Era diverso il locale rispetto a come lo ricordava. O con la crescita era diventata meno impressionabile o, quel ragazzo, sicuramente figlio del precedente proprietario, si prendeva più cura del negozio.

Almeno non c'era quella puzza di muffa e cadavere misto a candeggina che ricordava lei.

-Arrivederci!- fece il cliente, uscendo dalla porta ed Hermione, che aveva le mani dentro il mantello, una poggiata sulla bacchetta, pronta a qualunque evenienza, sentì dei passi alle sue spalle –Bentornata signora...-

"Bene, si ricorda di me"

Si volse, sorridendo appena, con la solita supponenza che Pansy si portava dietro –Buonasera. Noto con piacere che si ricorda di me...-

E il ragazzo le sorrise bonario –Certo, un acquisto così costoso non è da tutti i giorni. Ne è rimasta soddisfatta?-

Hermione immaginò che non sarebbe stato semplice capire che cosa aveva effettivamente comprato quella donna, ma cercò di blandire il ragazzo, come poté –In realtà... sono un po' insoddisfatta-

Iniziò, imbronciandosi e vedendo il ragazzo arrossire e domandare, preoccupato –Non ha funzionato? È impossibile!-

E la mora parve pensosa, passandosi una mano sul caschetto corvino –In realtà ecco, mi chiedevo se c'era il modo per invertirne gli effetti...-

E arrossì, vedendo il ragazzo assumere un'aria perplessa –Come sarebbe? Mi aveva detto che era assolutamente certa di voler ottenere la dedizione completa di quell'uomo! L'incanto non è reversibile, come le avevo ribadito più e più volte!- sostenne convinto, provocando in Hermione nuovo panico, anche se non lo diede a vedere –Mhhh, eppure ci sarà qualcosina, suvvia...-

-Quell'uomo ha subito una manipolazione d'anima, è stato convertito nell'idea che ha avuto lei di lui in passato. Non sarà mai più com'era prima-

Per Hermione, sentirlo, fu tanto scioccante che subì un leggero scatto, chiaro segno che la Polisucco stava facendo le bizze a causa del panico.

-In alcun modo? Ne è certo? Sono pronta a pagare qualunque cifra...-

Il ragazzo si lasciò sfuggire una risata mesta e scosse il capo –Non è affatto una questione di soldi. Sapeva bene a cosa avrebbero portato i risultati delle sue azioni-

Hermione si strinse nelle braccia di nuovo, dandogli le spalle e sentendolo fissarla da dietro –Mi dispiace, quell'uomo è diventato troppo pressante?-

Hermione che aveva ormai gli occhi lucidi, trattenne un singhiozzo e replicò –No.- pensò a Draco e a come si era rivelato. L'aveva lasciata, sì. Ma non le sembrava che stravedesse per Pansy –L'idea che avevo di lui non... non era reale, era solo una mia idea. Lui non era davvero così.-

Il ragazzo alzò le sopracciglia sorpreso, vedendola voltarsi con gli occhi ancora illuminati, immaginava perché fosse tanto delusa –Sapeva che ci sarebbe potuto essere il rischio, gli oggetti magici sono così, non fanno ciò che diciamo ciecamente, vogliono... delle garanzie e se non riusciamo ad offrirle totalmente loro, otteniamo spesso circostanze peggiori di quelle previste e sperate.-

Sostenne saggiamente ed Hermione annuì, singhiozzante –Ha lasciato sua moglie, non sembra interessato ai suoi figli ma... sebbene stia con me, sento che non mi ama affatto, non come... immaginavo io. Ero giovane a quel tempo e forse avevo una concezione diversa dei sentimenti...- ultimò, sorprendendo il ragazzo che non si aspettava un discorso simile da quella donna piena di sé –Spesso ci accorgiamo di queste cose troppo tardi. Vi potrei consigliare solamente di tentare di farlo innamorare di voi o... se vi sembra tempo sprecato, rivelare ogni cosa alla moglie e lasciare che tenti di aiutarlo lei e i suoi figli. Alla magia nera, si oppone sempre quella bianca e all'odio l'amore. Spesso quest'ultimo risulta essere l'unica medicina per questo tipo di male.-

Hermione non aveva ottenuto il nome dello strumento oscuro in questione, ma almeno era qualcosa in più, rispetto a ciò che aveva ottenuto fino a quel momento.


Verso le tre del mattino, Tom e Dorian si smaterializzarono in infermeria. Dorian si appostò alla porta, controllando che non ci fossero infermiere a passeggio e ne vide una addormentata su un lettino nell'altra stanza. Le si avvicinò e tirò fuori un fazzoletto, avvicinandolo alle narici del suo nasino, permettendole di inspirarlo per qualche istante, poi però lo spostò, garantendole un sonno profondo per l'ora successiva.

Quando tornò dalla coppietta nell'altra stanza, chiuse la porta e li raggiunse, vedendo Tom seduto affianco a lei mentre le teneva la mano e la baciava.

Dorian si fece all'altro lato e domandò –Vuoi che lo faccia io?-

Tom spostò lo sguardo su di lui e gli chiese –Pensi di essere più abile di me?-

-Senz'altro- stabilì, come se lo avesse appena offeso e Tom annuì, vedendolo rimuovere le bende dal capo della ragazza e notando i punti sulla ferita, sulla quale poggiò la mano. Naturalmente aveva il naso completamente tappato. Il profumo del sangue della Principessa delle Fate... l'avrebbe reso decisamente meno mansueto.

Chiuse gli occhi e guardò con rapidità nei ricordi di lei, cercando quelli che la vedevano alle prese con Tom, da piccoli e da adulti. Vide che erano confusionari ma che erano ancora presenti. L'area del linguaggio era stata probabilmente danneggiata e quindi la sistemò per prima, garantendole di non trovarsi dei deficit al suo risveglio. Anche se vederla balbettare o parlare in maniera incomprensibile sarebbe potuto essere divertente... dal suo punto di vista, di certo.

Controllò l'area acustica, quella visiva e poi anche quella motoria, anche se il colpo era stato più laterale che frontale e notò che quella limbica, che riguardava quindi il carattere e l'emotività era stata danneggiata ma il suo corpo stava già agendo su di essa.

Si sorprese, visto che nessun umano avrebbe mai avuto un recupero di quel tipo e, quando riaprì gli occhi, tornò a chiudere la ferita della ragazza, scandendo –Per tua fortuna, sei fidanzato con la Principessa delle Fate.-

E vide il ragazzo sospirare sonoramente, appoggiando la fronte sul lettino, mentre sussultava.

-Le ho sistemato l'area del linguaggio e stavo per agire sul sistema limbico ma era già in fase di riassestamento. Stava agendo della magia e non poteva essere che della Fata. Probabilmente, se non l'avessimo incamerata, sarebbe già sveglia e la cosa avrebbe suscitato non poche domande nei suoi genitori e nei medici-

Vide il ragazzo rimettersi dritto e cancellare le lacrime dagli occhi, sorridendo felice verso il volto della fidanzata e accarezzandolo. Poi, optò con voce nasale -Forse si è occupato Silente di lei-

-Ne dubito- tagliò corto Dorian –Silente dispone di incantesimi offensivi che farebbero venire i brividi a non pochi infetti ma non è all'altezza di indurre una rigenerazione autonoma dell'individuo, probabilmente nemmeno di ricostituire l'istologia del tessuto esattamente com'era precedentemente. Il sistema nervoso è senz'altro il più complesso di tutti gli organi che possediamo... la magia arriva ovunque, ma solo quella emessa da chi ne ha le competenze. Diversamente, è meno efficace delle mani di un chirurgo babbano-

Tom annuì, capendo cosa volesse dirgli e gli chiese –Pensavi fosse messa peggio?-

-Sì, devo essere sincero. Ha fatto un bel volo. Probabilmente la Fata ha agito per tempo e anche le infermiere, qui, non devono essere rimaste con le mani in mano- disse, notando che la spalla che sarebbe dovuta essere lussata era libera, anche se su di essa svettava l'ematoma.

Tom confermò ancora le sue parole e quindi lo vide ritirarsi –Bene, visto che è tutto sistemato, io me ne vado. Vedi di non farti notare al ritorno.-

Sottolineò, anche se si maledisse per averlo fatto. Non era da lui lasciarsi sfuggire frasi di quel tipo.

-Ti ringrazio Dorian, davvero- gli disse il ragazzo alle spalle e Dorian gli ricordò chi era con uno sguardo e poche parole –Allora sarai felice di accogliermi presto, in questa zona...!- e si indicò il fondoschiena, vedendolo sorridere dolente e scuotere il capo –Non lo sono fino a quel punto...-

E Dorian ghignò perfidamente, sparendo immediatamente dopo.


Spazio Autore

Salve gentee! Eccomi con un nuovo capitolo! Scusate se nell'altro h scritto giovedì, ho sbagliato visto che avevo postato di martedì. Oggi, essendo però venerdì significa che il prossimo sarà lunedì! Passo ai ringraziamenti dopo aver sottolineato quanto è adorabile Dorian <3

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