Quando il destino bussa alla porta(Parte I)

-Lo sento. Il momento è quasi giunto, Kanjiri. Si sta risvegliando.-

La voce roca e profonda di un essere dalle sembianze umanoidi ma ben poco definite, si diffondeva in uno scorcio di desolazione e inquinamento radioattivo, facendo crepare la terra come una forte vibrazione. L'area polverosa e abbandonata ospitava solo una donna, dal caschetto nero e sbilenco. Possedeva due grandi, enormi occhi rubini, orientali e poco umani, al di sotto di questi un nasino tondoe una bocca molto piccola e sottile, non degna di nota se la donna non l'avesse sottolineata con un rossetto nero.

-Siete magnifico, mio signore. Posso vedere con chiarezza l'Oblio che vi si condensa attorno, vi sta ricreando, finalmente-

La risata dell'essere parve quasi toccare la donna, mentre spezzava rami e spaccava pietre.

-È così, mia cara. Con la sua rinascita, ci sarà la nostra. Abbiamo aspettato abbastanza.

Kanjiri annuì convinta e gli domandò –Avete più chiara la sua posizione? Iniziate a percepire la sua provenienza? Il momento è quasi giunto. -

-No, purtroppo- fece presto l'essere –Ma immaginavo che, fintanto non ci sarebbe stato il suo risveglio, non avrei saputo dove trovarlo. L'importante è che, quel giorno, ogni cosa sia pronta, mia cara. Il tuo sacrificio riporterà il mondo nel giusto equilibrio.-

La mora annuì convinta e replicò –Non aspetto altro da secoli, signore. La mia famiglia è esistita solo per servirvi-

Non ci fu una risposta da parte dello strano essere, composto solamente da un agglomerarsi ed espandersi di vapori e liquidi nero violacei, lucenti come petrolio, ruotavano attorno a lui, talvolta attraversandolo ed implementandosi alla sua massa. In quell'oscura nube d'odio risplendevano, brillanti, due luci rosso vivo. I suoi occhi.

-Bene, allora sarà meglio che ti prepari al meglio, insieme ai tuoi fratelli. Il sortilegio sarà molto dispendioso e quando sarò riuscito a localizzare la fonte, dovremo attivarlo nell'immediato, prima che altre forze riescano a celarlo ai miei occhi-

La donna, che era inginocchiata a terra, mentre ascoltava le parole dell'entità costituita da puro male, si levò in piedi. –Sapete se anche i vostri fratelli si stanno risvegliando?-

-No, per il momento solo io. Ma dubito che la nostra Natura possa permettersi di rubare più di questo quantitativo all'Oblio. Sai che la zona è inviolabile e controllata da secoli. Non ho la forza, in questo stato, di oppormi né al suo Custode, né alle Dee-

Kanjiri annuì cosciente e scandì –Lo immaginavo. Spero allora che non vi sia bisogno del loro risveglio perché possiate riappropriarvi del Potere che tanto meritate-

L'essere, se avesse potuto, avrebbe sicuramente annuito con convinzione –Assolutamente. Mi appartiene, nasce totalmente dalla nostra Natura, non posso più permettere che rimanga nelle mani di quelle dannate usurpatrici-

La Demone purosangue, dai tratti orientali, gli fece un segno d'assenso e scandì –Molto bene signore. Sarò qui al vostro minimo cenno. A presto-

L'essere non rispose e la donna sparì.


Era una bella domenica mattina, presto Marzo sarebbe finito e Tom, che dormiva sempre meno in quei giorni, aveva lo sguardo rivolto verso il soffitto stellato, mentre la camera era nell'ombra a causa delle serrande completamente abbassate. Affianco a lui, accoccolata, c'era la sua fidanzata, dormiente. Con una mano l'abbracciava, accarezzandole il ventre mentre con l'altra tirava da una Magh, soffiando il fumo verso l'alto.

"Si sta avvicinando il momento... non manca molto ormai."

Pensava, con una leggera ansia nel cuore, anche se non era per lui, per la sua salvaguardia.

Abbassò lo sguardo sulla rossa, accarezzandole il viso e spostando i ricci che le solleticavano il nasino.

"Farò tutto ciò che è in mio potere perché tu non corra alcun pericolo, te lo prometto" pensò con convinzione, mentre la fissava, piuttosto serio.

-Oh, Tontolina e Puzzolotto, finalmente...!-

Improvvisamente, dal nulla, era apparso Dorian in camera da letto dei due, insieme a due nuovi soprannomi per entrambi.

Tom ignorò la sua solita ironia e scosse il capo, annoiato –Cosa vuoi? È presto...-

-E quelle sono occhiaie... la nuova gabbietta ti dà pensiero??-

Chiese il Reale, con le solite metafore che disgustavano il ragazzo. Quest'ultimo, per l'appunto, guardò altrove e sospirò –È perfetta...-

-Sì, sì... è difficile annoiarsi di due tette così- sospirò rassegnato il vampiro, muovendosi verso la finestra e tirando un po' la tenda, guardando fuori.

Tom lo osservò, immaginando che non fosse lì per prenderlo per i fondelli nel tentativo di irritarlo.

-Manca poco- sussurrò, piano e, non vedendo la reazione del vampiro, suppose che non l'avesse sentito ma lo vide voltarsi poco dopo, con una nuova e seria espressione ΨNon trovo cauto che tu rimanga quiΨ

Il biondo sospirò sonoramente e vide Tanya mugugnare infastidita, quindi lanciò un'occhiataccia al Reale che stirò un sopracciglio, poco convinto [La turba il Demoniaco?]

[Sì, senza contare te.]

Dorian stirò un sorrisino perfido e andò a sedersi comodamente su una sedia [Che cattivone...]

Tom continuava ad accarezzare la fidanzata, senza degnarlo di uno sguardo, sebbene sentisse quello di lui addosso. [Organizzerò la festa un giorno prima, così non si lamenteranno]

Il Reale osservò il ragazzo un momento e poi si levò in piedi –Bene, e sia.-

Il biondo stavolta alzò gli occhi sul Tutore e il Reale lo scrutò a sua volta - Ti porterò dove non potrai nuocere a nessuno.-

Tom annuì e deglutì, vedendolo poi sparire nel nulla.

...

Quando Tanya aprì gli occhi, lo fece con il broncio sulle labbra –Mhhh... devo fare pipììì-

Il fidanzato sorrise divertito e le baciò la fronte –Vai, allora...-

La rossa spostò lo sguardo assonnato verso la porta del bagno e mugugnò, scocciata –Ma non ne ho voglia...-

Il biondo roteò gli occhi e replicò –Speriamo che lo spirito dei nostri bimbi sia volenteroso come quello del loro papà...!-

Tanya, turbata da quel genere di argomenti di primo mattino, brontolò qualcosa di incomprensibile e si mosse in bagno. Indossava solo l'intimo inferiore.

Tom aveva notato che la compagna non era poi molto chiacchierona al risveglio, in compenso, la notte...

E se la rise fra sé, vedendola tornare e salire dalla parte di lui del letto, per poi adagiarsi sul suo torace, mentre l'accoglieva affettuoso –Buongiorno, mia Regina...-

Lei gli baciò la spalla e borbottò –Buongiorno...-


Ben presto furono di sotto a mangiare, insieme ai compagni. La domenica non c'erano lezioni e i ragazzi facevano colazione alle dieci, con calma.

Tom leggeva come ogni giorno la gazzetta, mentre Tanya girava il cucchiaino nel te caldo, con aria ancora sonnacchiosa.

-Pensi che mamma e papà la stiano superando?- domandò dal nulla Riven, verso il maggiore che scattò con lo sguardo su di lui, sorpreso.

Il giorno seguente al compleanno di Riven, Cher e Tom avevano deciso di rivelargli ogni cosa, anche se gli avevano sconsigliato di parlarne davanti a loro padre. Hermione, capite le difficoltà del figlio, aveva deciso lei stessa di parlargli, nel tentativo di rassicurarlo, anche se non ci era pienamente riuscita.

In ogni caso, la domanda di Riven aveva messo in difficoltà il fratello, indeciso se dirgli la verità o cercare di non farlo preoccupare troppo. –Se non è così... lo faranno- disse, decidendo per la terza opzione.

-Quindi no...- dedusse però il Malfoy, abbassando lo sguardo sul piatto –Pensi che... papà sia arrabbiato con lei?-

Tom schiuse le labbra, sorpreso e anche Tanya assunse la stessa espressione, domandandogli –Perché mai?-

E Riven fece spallucce –Se l'ha perso, forse c'è un'altra ragione che non c'entra con... la vecchiaia. Mamma non è affatto vecchia...- ultimò, guardando altrove, irritato.

-Se ce l'ha con lei e glielo fa pesare, è uno stronzo- tagliò corto Tom e strinse la mascella, abbassando lo sguardo sul giornale, mentre una vampata di rabbia lo attraversava.

Tanya notò il rossore del suo viso e mormorò –Ragazzi, ma cosa dite? Draco non è così...-

-Intanto, l'unica che sembra soffrirne è la mamma, a meno che non si trovino insieme e allora sembrano due mummie- le fece notare Riven, guardandola eloquente.

In effetti Draco, a lezione, non sembrava impensierito o altro. Certo, non liberava più tanto spesso le sue solite battutine e se prendeva in giro gli studenti, evitava regolarmente di provocare i suoi figli. In particolare Tom.

"Non incrocio il suo sguardo da tempo ormai e non so più quante volte ho tentato di parlargli a scuola, senza nessun risultato. Le poche volte che sono riuscito a scovarlo... è riuscito a deviarmi ogni volta. Grazie al cielo non ci è mai successa una cosa simile, quindi non so che tipo di reazione può avergli provocato ma... conoscendolo, non penso che questo atteggiamento sia da lui"

Pensò, iniziando a sentirsi turbato e avvertendo dei brividi lungo la schiena.

-Vedete che è solo il periodo, ragazzi. Hanno bisogno di sistemarla da soli, non penso vogliano coinvolgervi.-

Optò Diego, cercando lo sguardo di Tom, che sembrava fattosi incredibilmente duro e impassibile.

Riven sbuffò e scosse il capo –Non sono d'accordo, insomma... loro hanno perso un figlio ma noi un fratello. Non dovrebbero escluderci.-

-Proteggere i propri figli, non significa evitarli, mentire loro e farli sentire in colpa.- stabilì gelidamente Tom, voltando nervosamente la pagina del giornale e Diego sospirò sonoramente –Non tutti i genitori sono perfetti, ragazzi. Probabilmente, davanti a questa tipo di situazione, loro reagiscono così e voi dovreste rispettarli comunque. Che la cosa vi piaccia o meno.-

Continuò Diego, un po' più severo e lì Tom alzò lo sguardo argenteo su di lui –Non sono d'accordo. Come loro reagiscono a modo loro, io reagisco a modo mio. Ti piace così?- gli domandò, ora con irritazione e il moro arrossì appena mentre Tanya decise di intervenire, stavolta –Sta solo cercando di rasserenarvi, non essere scontroso...-

Tom sentì la mano carezzevole della fidanzata sulla spalla e sul collo e tornò alla rivista –Oggi mi occuperò della faccenda. Voglio vederci chiaro.-

Tanya sospirò pesantemente e replicò –Io invece ho le gare di ballo, quindi vedi di non esagerare. Okay?-

-Io non esagero- scandì duro lui e Tanya notò quanto si era irrigidito da quando avevano aperto l'argomento. Lanciò un'occhiata preoccupata a Evil e l'amica fece spallucce, né lei né Andrew avevano osato intervenire, anche perché non ritenevano di avere dei buoni argomenti. Del resto non conoscevano abbastanza bene i Malfoy per poter consigliare ai fratelli come era meglio agire.

Riven quindi domandò –Hai intenzione di parlare con mamma?-

-No, lei mente. Parlerò con papà, se si degnerà di guardarmi in faccia, stavolta.-

Il minore guardò Tanya e la rossa domandò al fidanzato –Ma... lui non sta cercando di evitarti?-

-Mi evita perché non riesce a mentirmi-

-Sicuro sia per quello?- chiese quindi Diego, intervento che irritò ulteriormente il biondo –Sì, lo sono- ma non lo fece notare, stavolta.

Calò il silenzio al tavolo e, dopo un quarto d'ora, Tom li informò –Oggi arriva Blaise, lo inseriranno al posto di Hagrid-

-Davvero?- domandò Evil, incuriosita e il biondo annuì –Sì, anche se l'avrei preferito in Erbologia-

La mezzodemone annuì mentre Andrew dissentì –Io sono contento, invece. Le possibilità che io muoia durante una lezione di Cura sono scese dall'ottanta al venti percento.- e Tom sorrise divertito, insieme ai compagni che ridacchiarono.

-Che esagerato...!- lo sgridò la fidanzata invece e quello le lanciò un'occhiataccia –Davvero? Ne sei certa, mezzosangue?-

E quella roteò gli occhi annoiata, decidendo di ignorarlo a quel punto.

Quando fu per Tanya il tempo di andare a prepararsi, si levò in piedi e chiese a Tom –Mi accompagni in camera?-

Il biondo chiuse la rivista e alzò lo sguardo verso di lei, annuendo impercettibilmente.

-Tom, ci vediamo in biblioteca?- chiese però Riven, prima che il maggiore sparisse e quest'ultimo rispose –No, torno a pranzo e ti faccio sapere- gli promise, vedendolo annuire preoccupato e si allontanò con la rossa.

Nel tragitto, la coppia presa per mano, fu silenziosa fino a quando non incrociarono casualmente Harry.

Tanya arrossì appena, visto che ogni volta che la beccava suo padre, sentiva addosso la sua aria maliziosa ed orgogliosa ma quel giorno non era stato così, aveva puntato Tom senza giri di parole –Buongiorno, ragazzi. Posso parlarti, Tom?-

La rossa sollevò un sopracciglio, un po' infastidita dall'essere stata esclusa dalla conversazione e Tom replicò subito –Certo-

Harry abbassò lo sguardo sulla figlia la quale lasciò la mano del fidanzato che però fece –Lei non può rimanere?- domandò ed Harry arrossì appena –Ehm, decidi tu dopo, magari... non so se...-

Tanya alzò ambedue le mani in segno di resa e si mosse in camera –Ti aspetto dentro, Malfoy-

-Okay, Trottolina- le soffiò, dopo averle tirato un boccolo ma lei non degnò i due di uno sguardo e sparì.

Harry assunse un'aria dispiaciuta –Non volevo se la prendesse ma...-

-Dimmi, Harry. Riguarda i miei?- tagliò corto il biondo.

E il moro annuì subito –Sì, immaginavo che ti fossi accorto che fra loro c'era effettivamente qualcosa di strano! Io provo ogni santo giorno a capirci qualcosa in più, anche Ginny ha tentato di parlare con Herm e lei le ha detto che ha... ecco...-

-Avuto un aborto spontaneo. Sì, l'ha detto anche a noi, una settimana fa-

E l'uomo parve prendere un sospiro di sollievo –Ah, menomale. Pensavo l'avesse detto solo a Ginny. Non ha voluto dirlo nemmeno a me! Spero che tuo padre...-

-Lo sa- tagliò corto il biondo –Puoi dirmi altro?-

Harry deglutì sonoramente e si passò una mano fra i capelli –Ecco, spero che sia la mia apprensione ma... mi è parso di capire che Herm e Draco non stiano andando molto d'accordo di recente. Da alcuni giorni fanno colazione ad orari diversi e lui... ecco...-

Arrossì e guardò altrove, scombussolandosi i capelli già disordinati di natura.

-Puoi dirmi tutto, Harry. – sottolineò Tom, assottigliando lo sguardo divenuto nocciola, nel tentativo di scoprire il più possibile sulla situazione.

-È da una settimana che seguo tuo padre e... e spesso è in compagnia di Pansy.- deglutì sonoramente Harry.

Tom rimase muto per qualche istante, poi, vedendo che Harry si teneva ancora dentro qualcosa, domandò atono –Cosa hai visto?-

L'uomo abbassò lo sguardo, arrossendo e mormorò –Si stavano baciando in un corridoio.-

Tom sollevò un sopracciglio visibilmente, con aria molto severa. Strinse un pugno e Harry, con lo sguardo basso, lo senti schioccare rumorosamente.

-Hai visto altro?- domandò, con una voce talmente impersonale da far venire i brividi all'uomo, che rialzò lo sguardo e incrociò gli occhi del ragazzo, divenuti improvvisamente bianchi come il latte. Sgranò gli occhi atterrito e mormorò –Tom... stai bene?-

Il biondo riaprì la mano e tentò con tutte le sue forze di rilassarsi –Naturalmente no, Harry. Ma sicuramente non me ne starò con le mani in mano mentre la mia famiglia va' allo sfacelo senza una buona motivazione.- scandì deciso ed Harry vide i suoi occhi tornare lentamente argentei, erano davvero strani.

-Li ho visti due o tre volte, sempre nel corridoio del quarto piano, immagino vadano lì per incontrarsi di nascosto... quando l'ho scoperto, ho pensato di riferirlo a Hermione ma...-

-Non dirai nulla. Io parlerò con mio padre e mi dirà tutto quello che voglio sentire. E dovrà sperare che le sue risposte mi soddisfino...- ultimò minaccioso, facendo per superarlo –Ti ringrazio di avermi avvertito. Se non fossi venuto tu, saresti comunque stato il primo a cui avrei chiesto informazioni.- e si volse a guardarlo, bonario –È bello vedere che lo spirito di Harry Potter non si è perso nel tempo-

Harry gli sorrise a sua volta, con aria gentile e replicò mesto –Confido che una bella strigliata di orecchie a tuo padre lo faccia tornare in sé- e, a quell'ultima frase, Tom tornò serio, avvertendo come una strana sensazione –Anche... io.- e indietreggiò, muovendosi verso la propria camera –Ti farò sapere se ho novità, ciao- ultimò frettoloso e Harry lo lasciò andare, sperando davvero che potesse risolvere ogni cosa.

Quando Tom tornò in camera da letto, trovò la fidanzata ormai pronta per andarsene –Sto andando, torno di pomeriggio- scandì in tono piatto, mentre gli dava le spalle.

Tom immaginò fosse ancora arrabbiata e tentò di ammorbidire la propria espressione, benché internamente fosse furibondo.

-Ta', scusami... non...- sospirò sonoramente e la ragazza si volse, inquadrandolo –Voglio solo che non ti tieni tutto dentro, okay? Se sei preoccupato o stai soffrendo per questa situazione, voglio che me lo dici, anche se non sono brava a consolarti o a darti buoni consigli.- mormorò, abbassando lo sguardo e portandosi la mano al braccio –Vorrei solo che non mi tagliassi fuori...-

Tom deglutì sonoramente e si avvicinò a lei, abbracciandola poi e appoggiando il capo a quello di lei –Va bene. Quando tornerai ti dirò ogni cosa. Te lo prometto-

La sentì sospirare sonoramente e annuire sul suo torace, mentre lui abbassava lo sguardo e cercava il suo viso –E quando saremo insiem... andremo a fare le cosacce in camera dei tuoi- le sussurrò malevolo, facendola arrossire appena, per poi sentirla afferrargli il viso, bonaria –Come vuoi tu. Per me possiamo farlo anche qui...- e lui batté un piede –Qui? Sul pavimento avrai freddo, trottolina.- e lei scosse il capo, ridacchiando e stringendogli le braccia al collo, alzandosi sulle punte e dandogli altri baci affettuosi e umidi mentre lui le accarezzava la schiena –Mi raccomando...- gli disse poi lei, una volta separatasi e il biondo annuì, poco più sollevato –Non preoccuparti per me. In bocca al drago...-

-Crepi- replicò lei rapida, per poi separarsi definitivamente e afferrare la borsa con il cambio. A quel punto uscì dalla camera e lasciò Tom da solo, attraversando il corridoio sotto lo sguardo attento di qualcuno di sua conoscenza.



Spazio Autore

Ringraziamenti in ritardo! thewritersoul, EleEle_04, Sky_2001, McSnugglefacesxx, MPotterhead12, GiovannaMarongiu, amoidalovee, FlaviaYes, amelia_anne_bonny, GiuliaBernasca, HermioneEvil_Malfoy, Giuliettapersempre10, francescafardin, potterhead-hunters, MRT_01, Angel_delle_tenebre, cicapisciniente, tommytommytommya, SMARTY2003-, Rene_217, bolton394, xcrybabiesx, cat-happy, Tempesta14, AlissaNyx, Carietta91, ChiaraChironi, isanego26, MarziaPedace98, ValentinaTorres327.

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