Prima lezione (Parte III)
In quel momento tornò Draco, vestito e profumato. I capelli tirati vagamente indietro, mentre alcune ciocche ribelli protendevano sulla sua fronte
-Deve cruciare me, Granger... rilassati.- e sbuffò annoiato, immaginando che tipo di discorsi dovevano aver affrontato in quel quarto d'ora.
Harry ed Hermione si separarono e osservarono il biondo che appese l'asciugamano su un filo che pendeva nei pressi del camino, si sarebbe asciugato rapidamente, lì.
-Non condivido questo allenamento, non mi piace l'idea che Harry provi compiacimento nel fare del male. Lui non è Voldemort.- scandì convinta la mora e Draco, dopo aver sistemato ordinatamente le sue cose e aver rifatto il proprio letto, osservò la ragazza, con espressione poco convinta –Non si tratta affatto di compiacersene, ma semplicemente di volerlo.-
-È la stessa cosa! Solo un modo meno brutale di dirlo!- scandì lei, convinta, pensando che il ragazzo stesse cercando di giustificarsi e abbindolarli.
Draco inclinò vagamente il capo e si avvicinò alla ragazza, notando dietro di lei Ron, che avanzava, pronto a difenderla, probabilmente, ma non lo degnò d'uno sguardo –Sei solita fare solo cose che ti piacciono, Granger? Evidentemente nella vita hai avuto ben poche beghe. Ci sono cose che vogliamo fare, perché dobbiamo e sappiamo che sono giuste... ma non è detto che ci piacciano. Io voglio uccidere i Ghermidori e tutti coloro che mi ostacoleranno nella mia lotta contro Voldemort, solo ed esclusivamente perché adoro il mio culo e il mio stile di vita. Non mi compiaccio nell'uccidere la gente! Ma voglio che loro lo pensino, perché se ti mostri debole ai loro occhi, penserai di esserlo, penserai di non essere in grado di fare qualcosa e, di conseguenza, non riuscirai ad eseguire le maledizioni. E' per questo che la mia anima è e resterà integra. Perché ho capito molto bene questa sostanziale differenza.- si era fatto a un passo da lei, mentre la fissava con quegli occhi metallici e incredibilmente eloquenti. Hermione era arrossita visibilmente, all'inizio era stata tentata di ribattere aggressivamente, quando l'aveva accusata di non essere una che si prendeva delle serie responsabilità, ma... dopo quel lungo discorso... aveva rivalutato totalmente il proprio punto di vista.
Sostenne il suo sguardo, fino a quando non lo vide spostarlo su Harry, sapeva che non gli avrebbe risposto, per amor proprio.
-Potter, te lo dico subito, se non vuoi fare questa cosa... è meglio che ci alleniamo su altro, con altri incantesimi.-
-Voglio farlo- scandì immediato Harry, ora molto più convinto rispetto a prima.
Non poteva negare che il Malfoy avesse degli argomenti.
Draco lo osservò e notò la giusta decisione in lui, così annuì –Bene, allora iniziamo subito. Avete deciso quando ce ne andremo da qui? E dove volete andare, ora?-
-Ci... penseremo in questi giorni, riprenderemo stasera il cammino- rispose Hermione, cercando gli occhi di Harry che annuì, d'accordo.
Draco acconsentì a sua volta e si accese una Magh –Bene, visto che abbiamo tutta la mattina...- ed espirò il fumo, tornando ad Harry –...Prendi la bacchetta e andiamo.- si mise la Magh in bocca e tirò fuori la propria agitandola appena e scandendo –Vestis-
Portava un paio di pantaloni verde scuro, una camicia nera sotto un maglione bianco... questi però vennero sostituiti da una tuta da ginnastica, verde scuro e dagli interni caldi e soffici di lana. Sembrava fatta su misura, visto che gli stava addosso perfettamente.
Harry lo seguì non appena il biondo gli ebbe dedicato un ultimo cenno e uscì dalla tenda insieme a lui. Aveva descritto sul terreno un cerchio fatto solo di terra, la neve era stata rimossa. Lo vide posizionarsi al centro del cerchio e gettare la propria bacchetta a terra, mentre finiva di fumare –Allora, conosci la formula?- domandò, retorico e, in quel momento, uscirono anche Hermione e Ron. La ragazza aveva le braccia conserte sul torace mentre Ron era dietro di lei, accostato alla sua spalla.
-Sì, Malfoy- sottolineò con noia Harry, vedendo il biondo annuire appena, ignorando il tono sarcastico –Bene, la bacchetta devi semplicemente spingerla in avanti, come se stessi cercando di affondare la lama in una ferita.- gli disse il biondo, facendogli un cenno –Fammi vedere il gesto, senza l'incantesimo-
Harry sollevò la mano e la mosse in avanti con un forte scatto, ma ritirò in fretta il braccio.
Draco corrucciò lo sguardo e scosse il capo –No, non ci siamo. Devi accompagnare il gesto, deve essere fluido e la presa deve essere decisa.- gli consigliò, riprendendo la propria bacchetta da terra e mostrandogli come il braccio, in tensione, accompagnava la mano. Quest'ultima portava la bacchetta in avanti e verso il basso, lentamente ma inesorabilmente –Quando il braccio viene completamente disteso, allora devi piegarlo e rifare l'incantesimo, quindi ripetere la formula. La durata del singolo incantesimo sarà per cui uguale al tempo che impiegherai a distendere il braccio e tanto più sarai lento e nello stesso tempo concentrato, tanto più la tortura scenderà dolorosamente in profondità. I coltelli saranno più lunghi, più affilati e più scottanti.-
Harry non parve capire e Draco cercò di spiegarsi. Gettò via il mozzicone e fece –Il Cruciatus richiede questo tipo di movimento, perché la tortura può essere eseguita in maniera diversa, puoi dare diverse sensazioni alla vittima. Se il gesto è rapido...- e con la mano gli mostrò in che modo –Allora la tortura sarà dolorosa ma superficiale, come se... ti stessero graffiando su tutto il corpo. Se invece affondi più lentamente, allora la sensazione sarà proprio quella di una o più lame... quando inizi a ruotare il polso, mentre affondi, senti che le lame si surriscaldano, ledono la carne e gli organi in profondità, fino anche alla rottura delle ossa. Senti che si spezzano, si frantumano ma, ovviamente, la difficoltà aumenta notevolmente. Non è semplice gestire il Cruciatus, ci vuole estrema concentrazione... ed è uno dei pochi incantesimi dove avverti sensibilmente il passaggio della magia da te, alla bacchetta e poi alla vittima... per cui devi stare attento a riversarla totalmente sul nemico che si dibatterà e tenterà di allontanarsi. Se perdi il contatto, devi assolutamente riprenderlo e devi mantenere vivo il desiderio di fargli del male, altrimenti l'incantesimo non funzionerà-
Scandì, mostrandogli ancora come fare, mentre Harry lo imitava e lo vedeva annuire –Sì, esatto... tanto più lo vorrai, tanto più l'incantesimo sarà intenso e quindi doloroso-
Harry annuì e vide il biondo lanciare di nuovo la bacchetta a terra.
-Sembri molto esperto, Malfoy!- scandì Ron, ma Draco lo ignorò completamente e guardò Harry –Iniziamo-
Il moro annuì e scandì –Crucio!- e mosse il braccio come gli aveva detto il ragazzo che piegò appena le ginocchia, accusando l'attacco –Forza, Potter! Più decisione!-
Lo intimò ed Harry strinse le labbra, scandendo ancora –Crucio!!- e Draco abbassò vagamente una spalla, tirandola su poco dopo –Bene, continua... più lentamente.- e vide il compagno proseguire ma, mano a mano che lo attaccava, Draco sembrava essere sempre meno dolorante –Potter! Concentrati! Non lo vuoi davvero! E non mi sono ancora spostato! Se lo facessi potrei prendere la bacchetta e seccarti in un istante!- lo sgridò, dopo una decina di minuti. L'attacco di Harry che venne dopo, fu leggermente più forte degli altri e Draco accusò di nuovo il colpo, piegando la schiena, ma quelli successivi non furono all'altezza e si rimise dritto –Non ce la fai, eh? In questo modo condanni a morte tutti gli idioti che fino ad ora hanno avuto fiducia in te!- Lo avvisò, muovendosi verso di lui ed Harry strinse gli occhi, deciso –Io non ho scelto tutto questo!-
-A nessuno importa! Tu sei quello che sei e devi fare quello che gli altri hanno deciso per te! Questo è il modo in cui va il mondo! E devi accettare la cosa... devi arrivare anche tu a volerla! Lo capisci!?-
Harry arrossì appena davanti alle sue parole e comprese che la sua vita era perfettamente comparabile ai requisiti per eseguire il Cruciatus.
-Devi uccidere Voldemort, Harry Potter... o morirai tu e tutti coloro che ami e che ripongono ogni loro speranza in te.- gli sibilò il biondo, deciso, vedendo il ragazzo annuire, coinvolto dalle sue parole e il suo fare. Non si era mai accorto dell'eloquenza del compagno.
Del resto, il Draco Malfoy che conosceva lui non gli avrebbe mai parlato in quel modo.
Si distrasse per un secondo, chiedendosi cosa mai gli fosse successo per essere cambiato in quella maniera ma Draco lo rimbeccò –Allora!? Vuoi che ti faccia sentire com'è che lo devi fare?!- lo minacciò indietreggiando verso la propria bacchetta.
Ron, vedendo la cosa, fece per tirare fuori la propria, ma Hermione lo bloccò in tempo –Non ti intromettere- gli sussurrò.
Era rimasta sinceramente sbalordita dalle parole di Draco e... dubitava stesse mentendo. Il Draco Malfoy che conosceva lei non sarebbe di certo riuscito a prepararsi un discorso del genere e poi nei suoi occhi si leggeva una palese sincerità.
Draco Malfoy era cambiato... chissà se avrebbero mai scoperto le motivazioni.
Harry, notandosi minacciato dal biondo, tornò in sé e trovò una nuova convinzione "Non ho scelta..."
-Crucio!!- scandì ancora una volta e lì, Draco crollò a terra, ghignando appena –Bene... ora affonda, lentamente...- e affondò le mani nella terra, stringendo i denti per non urlare, abbassò appena lo sguardo, poi però, quando l'incantesimo ultimò ed Harry lo attaccò di nuovo, non fu altrettanto intenso, per cui riuscì a rialzare il capo e tirarsi di nuovo in piedi, lentamente –Andiamo, Potter, ci siamo quasi. Quando ne farai cinque consecutivi, uno più intenso dell'altro, allora avrai capito il meccanismo. Dopodiché... inizierò a difendermi e allora dovrai essere più concentrato di così.-
E ghignò perfido, vedendo il compagno rabbrividire appena "È così resistente... perché? Faccio davvero così schifo? Io per un solo Cruciatus sono stato malissimo, mentre lui..."
-Concentrati, cazzo!- lo sgridò a quel punto il biondo, del tutto in piedi e con voce aggressiva.
Harry trasalì appena e lo attaccò di nuovo.
Continuarono per le due ore successive, sotto gli sguardi di Hermione e Ron.
Era mezzanotte passata.
Tanya era seduta al suo tavolo di studio, mentre ripeteva distrattamente le costellazioni... aveva piuttosto sonno e si chiedeva se Tom fosse tornato in camera a dormire.
"Pensavo di restarmene qui a studiare ma ormai so tutto e... è ora che torni in camera"
Sospirò sonoramente, andando a chiudere libri e quaderni e passandosi le mani sul viso.
"Chissà come gli è andata la lezione..." si domandò, scocciata e si levò in piedi, muovendosi verso la finestra e aprendola appena, sentendo la brezza notturna e fredda sfiorarle il volto.
-Che posto idiota dove nascondersi...-
Tanya, atterrita dall'arrivo improvviso di Dorian Hegland, si era voltata di scatto, con espressione disgustata –Che diavolo vuoi? Sparisci!-
Scandì autoritaria, guardandolo come se puzzasse come un cadavere.
Dorian percepì chiaramente l'occhiata colma di repulsione della giovane e si sorprese di quanto fosse forte l'istinto della Fata in lei, per quanto fosse attualmente incamerata nella ragazza.
-Sono qui solo per gongolare un po'. Abbi pazienza, fatina.- e ghignò malevolo, andando alla scrivania e muovendo annoiato la mano, accendendosi una Magh rossa e buttando un occhio sui suoi appunti.
-Sei tu che l'hai portata qui, vero?- domandò a quel punto, voltandosi verso il Reale che stirò un ghigno perfido e alzò lo sguardo felino su di lei –Certo che sì. Jessica sarà un'ottima insegnante per Tom...- e il suo sguardo si intrise di malizia, facendo venire i brividi alla ragazza, che replicò –Quindi... non vuoi che io e lui stiamo insieme, giusto? È per questo che sei così insopportabile...-
Dorian si lasciò sfuggire una risata e si levò in piedi –Oh no, carissima... sono ben pochi quelli che hanno avuto la fortuna di potermi definire amabile. Tu, sei come tutti gli altri, quindi non preoccuparti troppo- e la fronteggiò, appoggiandosi alla scrivania e tirando dalla Magh, continuando a fissare la giovane che in quel momento parve pensare a cosa dirgli –Stavo comunque tornando in camera, avevo bisogno di stare da sola a ripetere... e non mi importa se ci credi o no, è la verità e questo basta-
-Pensavo che sarebbe venuto a cercarti e invece, quando i tuoi compagni gli hanno riferito le tue intenzioni, non ha proferito alito.-
Continuò il vampiro, vedendola annuire –Non c'era niente da dire. Lui fa le sue scelte senza interpellarmi e io le mie- scandì, stavolta con decisione. Dorian stirò un sopracciglio e si lasciò sfuggire una risata saputa –Giustifichi la tua immaturità accusando lui della medesima colpa? Non funziona così, lo sai?-
Tanya fece spallucce, guardandolo con noia –Hai finito di sproloquiare a vuoto? Credi davvero di poter mettere zizzania fra me e lui? Solo perché non mi ritieni alla sua altezza?- gli domandò, diretta stavolta e Dorian sorrise –Per cui... non ti ritieni alla sua altezza, è un bene che almeno te ne renda conto. Non sei adatta a lui, non hai la forza per starci insieme, dato come reagisci alla prima disturbatrice che arriva...-
La ragazza lo osservò con attenzione e annuì appena –Se gli lasciassi passare ore e ore da solo con una splendida ragazza che non conosco e che è palesemente migliore di me... dubito che mi importerebbe così tanto di lui. Se non avvertissi nemmeno un po' di disagio, significherebbe che non sono preoccupata di perderlo perché perderlo non sarebbe poi questo grande problema-
Gli disse decisa per poi continuare –Non ti è mai capitato di amare davvero qualcuno, Dorian?- gli domandò a quel punto, prendendolo in contropiede e vedendolo avvicinarsi a lei, con aria compiaciuta –Amore? Cosa vuoi saperne dell'amore, tu?-
E lì, la vide sorridergli appena e sibilargli –So quello che provo e vedo nei suoi occhi il medesimo sentimento. Non riuscirai a distruggere una cosa così bella... solo perché la invidi mortalmente-
Il Vampiro la guardò ancora, leggendo chiaramente la determinazione nei suoi occhi e fece spallucce –Sarà il tempo a darti ragione o torto. Anche se sono assolutamente certo che ti arrenderai, come farebbe chiunque altro... - e si avvicinò appena al suo viso, intimidendola appena, per poi sparire nel nulla.
La giovane sospirò sonoramente e decise di tornarsene in camera.
-Okay, ora basta.-
Scandì a un certo punto Draco mentre, stanco e ansante, stava inginocchiato sul terreno. Gli attacchi di Harry non erano molto forti, ma era riuscito a fargliene altri tre che lo avevano ridotto con le ginocchia a terra, sebbene non glieli avesse fatti uno consecutivo all'altro.
Erano passate due ore e mezza ed erano entrambi molto stanchi, anche se Harry lo sembrava di più. Era paonazzo e sudato.
-Non mi sono mai allenato tanto per un incantesimo- scandì, convinto, andando dal compagno e tendendogli una mano per farlo rialzare.
Draco rimase abbastanza sorpreso dal gesto e, sebbene con un po' di stizza, lo accettò, la respirazione stava tornando alla normalità rapidamente –Dopo domani riprenderemo. Faremo due ore a giorni alterni. Il Cruciatus, sebbene sia un incantesimo che si basa essenzialmente su sensazioni, debilita spirito e corpo sia per chi lo riceve che per chi lo effettua. Quindi ci andremo piano. Ti consiglio di dormire dopo pranzo, ti riprenderai più in fretta- fece, mentre Hermione e Ron li raggiungevano, silenziosi.
Harry, vedendoli, sorrise ai due e fece –L'ho attaccato cinque volte!-
-Tre, Potter- lo corresse Draco, che si accese una nuova Magh, mentre sentiva addosso l'occhiata di Hermione –Conosci molto bene questo incantesimo... non sono informazioni che si ottengono a scuola.-
-La nostra scuola ci ha insegnato ben poche cose su come affrontare dei nemici, Granger.- sottolineò il biondo, eloquente e lei fece spallucce –Solo perché non sai sfruttare al meglio le nozioni, forse... - non pochi incantesimi l'avevano salvata in quegli anni e li aveva tutti appresi a scuola, come molte e più informazioni.
Draco fece spallucce e replicò –Sarà... in ogni caso, attualmente, dubito siate al mio livello a duello.-
Hermione non replicò mentre lo fece Ron –Certo! Noi non usiamo le maledizioni!-
-Non parlo di magie che so che non volete imparare. A differenza tua, per capire una cosa mi basta che mi venga detta una sola volta-
Decise di rispondergli, visto che non aveva fatto altro che provocarlo in quelle poche ore di allenamento.
Ron infatti la prese male e fece per aggredirlo ma Harry ed Hermione lo fermarono, sentendolo replicare –Avete sentito che cosa ha detto!? Merita una lezione!-
-Piantala! Non è la prima volta che ti dico di smetterla di provocarlo! Non hai fatto altro in queste ore! Adesso smettila!- scandì Hermione decisa verso il rosso che rimase ferito dalle sue parole. Si liberò della presa di Harry e indietreggiò, scuotendo il capo e allontanandosi, con le mani ficcate in tasca.
Draco scese a guardare la ragazza che, a pugni serrati, guardava il compagno allontanarsi.
Harry sospirò sonoramente e cercò lo sguardo dorato dell'amica, che però decise di tornarsene in tenda, senza dire nulla, immersa nei suoi pensieri.
Quando Tanya tornò in camera, notò il compagno sdraiato a letto, mentre leggeva un libro.
-Ciao- fece, chiudendosi la porta alle spalle.
Lui non le rispose subito, visto che era indeciso se farlo o meno, poi però, percependo lo sguardo di lei addosso, chiuse il libro e lo fece sparire, voltandosi a guardarla con aria poco amichevole –Pensavo avresti dormito da Mary-
La rossa fece spallucce e replicò –Ero in biblioteca a studiare-
Lui annuì, con aria un po' disgustata e tornò a sdraiarsi, riaprendo il libro. Lei, capendo che non sembrava intenzionato a parlarle, abbassò il capo e gli chiese –Com'è andata la... la lezione?-
-Benissimo, Jessica è molto capace- scandì, lapidario.
Tanya annuì, mordendosi un labbro e iniziando a togliersi il mantello, seguito quindi dalla camicia, mentre pensava a cosa chiedergli – La prossima lezione quando...-
-Domani- proseguì lui, gelidamente e lei annuì, stringendo i denti e trovando davvero insopportabile che la stesse trattando in questo modo. Si infilò il pigiama e gli chiese –Preferisci che dorma in un'altra stanza?- non ebbe il coraggio di guardarlo negli occhi dopo quella domanda ma lui chiuse il libro improvvisamente e berciò, arrabbiato –NO! CAZZO!-
Lei, di spalle e aggrappata a un'anta dell'armadio, singhiozzò e mormorò –Allora... smettila di rispondermi così, maledizione!- e batté un piede a terra, sentendolo scendere dal letto e farsi presto alle sue spalle, afferrandole e voltandola, per poi attirarla a lui –Sei... sei davvero una stupida, Tanya Lily Potter!- la sgridò, sentendola battergli un pugno sul petto –E tu sei crudele!- e alzò lo sguardo furente su di lui, indicandolo tremante –Non sopporto che continui a mettermi alla prova! Mi manchi continuamente di rispetto! Io sono la tua ragazza e se devi fare qualcosa voglio quantomeno essere avvisata! Sono stata chiara?! E poi... no! Non provarci! Non ridermi in faccia!-
Ma lui stava cercando in ogni modo di trattenere un'aria compiaciuta –Finalmente l'hai ammesso...-
-Che cosa?! Che dici!?- lo sgridò lei, allontanando le sue mani e asciugandosi gli occhi
-Non devi dirmi bugie, né voglio che mi nascondi ciò che senti solo per paura di infastidirmi, Tanya... hai ragione, sei la mia ragazza e meriti tutto quello che desideri.- le disse, sorridendole bonario e gentile stavolta, accarezzandole il viso senza venir allontanato, stavolta.
Lei strinse le labbra, offesa e scosse il capo, scocciata –Non mi piace che mi tendi queste trappole per farmi venire allo scoperto-
-E a me non piace che scappi e ti nascondi pur di non dirmi quello che pensi... come la mettiamo?-
La rossa incrociò le braccia e fece un passo indietro, replicando –Ho il diritto di tenermi certe cose per me se so che sbaglio a pensarle-
-Sbagli?- le chiese il compagno, curioso e lei arrossì appena, replicando –Sì, perché non vorrei che passassi ore che potresti passare con me insieme a lei! Okay?! È sbagliato! E poi dopo cena! Cazzo! Non esiste, Tom!- lo sgridò, vedendolo fare spallucce e annuire –Bene, allora ci vedremo mentre stai studiando e se non hai bisogno di me-
-Non ho bisogno di te per studiare! Non sono un'imbecille!- replicò, scocciata e lui annuì, di nuovo divertito e allungò una mano verso di lei, acciuffando uno dei suoi ricci e sentendola sbuffare –In questi ultimi giorni ho espresso il mio parere sulla questione e mi sei sembrato molto avverso al mio punto di vista, è solo per questo che me lo sono tenuta per me, oggi... anche perché, sinceramente, avevo bisogno di stare da sola a ripetere e a pensare-
Tom sospirò e replicò –Ci troveremo spesso in disaccordo per molte e più questioni, Tanya. Questo non significa che dovremo finire di comunicare e di relazionarci. Mi sta bene che non vuoi che studi con Jessica in certi orari. Non avrei mai rinunciato alle nostre coccole post-cena...- ultimò piano stavolta, tornando alle sue spalle e baciandole il collo. Lei sospirò e chiuse gli occhi, stanca –Non finirà qui, lo so... litigheremo spesso per questa cosa, lei... lei ti desidera, ne sono certa-
Scandì, sicura di sé e lo sentì ridacchiare, perfidamente –E allora? Dovrebbe divertirti avermi così saldamente in pugno mentre le altre tentano inutilmente di portarmi via da te...- e avvolse le sue braccia attorno al ventre della rossa, che storse la bocca, pensosa –Se fossi nella mia situazione, non saresti affatto divertito...-
-Dici? C'è una sostanziale differenza fra me e te, Potter. Io ho una cieca fiducia in te e nel nostro amore- le disse lui, mentre ancora le baciava il collo e una mano curiosa andava a slacciarle la gonna, che fece scivolare verso il basso.
Lei socchiuse gli occhi e rilassò schiena e spalle mentre replicava –Anche io, altrimenti non sarei qui, Tom-
Il biondo decise di farla voltare, a quel punto e la prese in braccio, sentendola immergere le mani fra i suoi capelli e accarezzargli il collo. Si guardarono per un lungo istante e lui fece –Prometti che non mi nasconderai più nulla?-
-Solo se tu prometterai di non mettermi più alla prova. La Promessa è finita.- gli fece notare, vedendolo sorridere appena e annuire –E sia, Potter.- e si mosse verso il letto, gettandola su di esso e facendosi presto su di lei –Non devi interessarti agli altri, non sanno quanto ci amiamo, ma se ne renderanno conto, presto o tardi e allora...- si avvicinò alle sue labbra –...Saranno i nostri più grandi fan-
Lei sgranò gli occhi, sorpresa e lasciò che il compagno invadesse il suo palato "Parla... di Dorian?"
Spazio Autore:
Salveee!! Eccomi con il nuovo capitolo con tanta Dramione!!! Spero vi sia piaciuto!! Ringraziamenti: potterhead-hunters, Matilde310504, EleEle_04, iridella14, Altair312, Giuliettapersempre, MRT_01, book_lovers_92, ValeriaRusso722, ChiaraChironi, AlissaNyx, Carietta91, sara_dramione, McSnugglefacesxx, FlaviaYes
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