Posseduta (Parte II)
- No, non servi nemmeno a quello- scandì lui infastidito, non vedendo la compagna assumere un'aria quasi sorpresa, davanti alle sue parole. Stava tutto tornando lentamente a prima della visita di Jahn, prima della visita di sua madre... prima di Capodanno e tutto per quello? Perché lo aveva costretto, sostanzialmente, a non scoparsi nessuno fintanto che li avrebbero tenuti d'occhio... inoltre era ormai appurato che lei, non lo eccitava affatto. In nessun modo. Avevano creduto che potesse funzionare all'inizio, che almeno avrebbero potuto soddisfarsi reciprocamente mentre Jahn li osservava, avrebbero fatto finta, ovviamente ma... che differenza avrebbe fatto?
Una sostanziale differenza palesemente.
-Ricordati che quella che ci perde, sono sempre io, Andrew. Non sei costretto...- e strinse i denti, non riuscendo a pensare di venir abbandonata e alle conseguenze che ne sarebbero derivate -...A fare niente- ultimò, con voce fioca, guardando altrove e il moro portò le mani ai bordi del lavandino stringendoli –Se continuerai a ripeterlo... inizierò a crederci, Stehodensky. Dacci un taglio- e lì la vide uscire fuori dal bagno, di fretta.
Andrew cacciò gli occhi al soffitto e diede un lungo respiro, capendo di avere parte della colpa in quella discussione... anche se l'insoddisfazione di quei giorni lo stava irritando, lei non stava meglio.
Uscì fuori dal bagno e vide la ragazza al centro del corridoio, stretta nelle braccia.
Si appoggiò alla parete e proferì –Ho detto che l'avrei fatto e continuerò a farlo fintanto che saremo credibili. Non capisco perché stai frignando-
La mora scosse il capo e strinse le labbra, non piangeva, ma rendersi conto di non essere nemmeno minimamente attizzante per lui, la feriva nell'orgoglio in una maniera che non avrebbe mai considerato fattibile.
Si volse e lo guardò seria, mostrandogli che non frignava affatto –Torniamo dagli altri- e gli tese la mano, non c'era nessuno, non era necessario e lui la guardò perplesso un momento, poi si staccò dal muro, pensoso e le prese la mano, trascinandosela fuori in giardino mentre lei si aggrappava al suo braccio.
Quando furono di nuovo in Aula duelli, Piton li attendeva in prossimità della cattedra. Ritto e impettivo, con le braccia dietro la schiena, li osservava col cipiglio –Buongiorno, sedetevi-
Scandì, vedendo gli studenti obbedire mentre lui indicava due persone nel gruppo dei ragazzi. Uno era Konstantin, l'altra Kim.
Il ragazzo si alzò in piedi e raggiunse il professore, con aria terrorizzata mentre Kim, ormai designata allo stesso destino di Murgh, sebbene la cosa li avesse tutto, fuorché avvicinati, appariva molto triste e provata. Le sorelle sapevano che passava le giornate a piangere, non poche volte era corsa fuori dall'aula, sostenendo di non farcela e di voler abbandonare il corso. Inoltre, da quando Fiamma aveva riferito a sua madre Pansy come aveva litigato con Kim, la donna si era rifiutata di aiutare la ragazza, diversamente dalle sorelle che invece avevano rapidamente recuperato ogni materia avessero indietro. Grazie all'aiuto di Erik e Yuri, anche se Chiara avrebbe difficilmente ringraziato il primo.
-Sono stato malauguratamente scelto come inquisitore di questa ridicola questione e, credetemi, non...-
In quel momento entrarono in aula anche Harry e Ron, insieme a una Hermione con aria stanca e annoiata che si era quindi trascinata dietro anche Draco, che invece pareva del tutto disinteressato alla questione –Ma che me ne frega Sfregiato!?- fece, mentre Potter Senior lo guardava aggressivo –Zitto furetto!- per poi voltarsi verso Piton e sorridergli bonario –Prego, siamo venuti solo a darle sostegno, professore-
Piton storse la bocca in un'espressione di puro disprezzo e disgusto davanti alla combriccola venuta ad assistere e replicò con voce piatta –Grazie, professori- e tornò immediato su Konstantin e Kim, il primo sgranò gli occhi intimidito lei incrociò le braccia sul petto –Che cosa c'è?-
E Piton riprese –È stato riscontrato, da parte numerosi studenti, che siete stati visti accoppiarvi durante...-
Harry e Ron a mala pena riuscirono a trattenere le risate, mentre Hermione diede loro dei colpi in testa –La volete piantare!? Siete dei professori!- fece, cercando di sussurrare ma i due stavano trattenendo tanto le risate che presto gli si gonfiarono gli occhi di lacrime e Ron scosse il capo verso l'amica –Non ce la faccio Herm, detto da lui è fantastico...-
La bionda guardò aggressiva gli ex-Grifondoro e Piton, a quel punto, intervenne –Posso sapere cosa succede lì infondo?-
In effetti, i professori erano rimasti sulla porta, non si sentiva chiaramente quello che dicevano e lì, fu Draco a intervenire, con noia –Li scusi, è che loro associano l'accoppiamento alle risate, evidentemente devono far molto ridere le loro controparti... in qualche modo- ultimò, cosa che fece scoppiare a ridere gli studenti mentre il trio dei miracoli guardò storto Draco, che ultimò –Naturalmente non mi riferisco alla signora Malfoy, com'è ovvio- ultimò, con molto nonchalance e Piton fece sentire la sua voce strascicata, intervenendo –Vi sarei grato...!- iniziò a voce alta, azzittendo tutti -...Se la smetteste di interrompere la mia lezione. Grazie- e tornò di nuovo su Kim e Konstantin che erano allibiti davanti alle accuse che erano state fatte loro.
Kim si volse di scatto verso Tanya e l'additò –Non ti è bastato quello che mi hai fatto, Potter?!-
La rossa sentì gli occhi puntati addosso e alzò le spalle –Non ho fatto niente, io- fece rilassata e Piton intervenne –Le foto vi riprendono ad Hogwarts-
-Ma io vado sempre con Johnny! Non con Kim! – si lamentò impulsivo Konstantin cosa che ovviamente, diede il via a ulteriori risate.
-Ti sta già tradendo, Kim!- fece Evil, non potendone fare a meno e Andrew non indorò la pillola –E con Paciock per giunta...- e presto le serpi presero propriamente a sganasciarsi dalle risate, incluso Draco a cui mancarono, in quel momento, i bei tempi andati in cui prendeva in giro Grifondoro e Tassorosso.
Piton però non sembrava molto propenso a sganasciarsi. Anche no.
-Grazie, signori Smith e Stehodensky per averci chiarito la conflittuale relazione che sta intercorrendosi fra il signor Murgh e la signorina Scineton-
-Ehm Scimmietonehmm!- intervenne anche Riven a quel punto, ricevendo l'occhiataccia di Kim che molto presto sarebbe scoppiata in lacrime –Io...! Io non credo a una sola parola! Non è possibile tutto questo! Io non... non ho mai nemmeno... AHH!!- gridò la mora, verso Konstantin che era arrossito. L'anno prima erano andati a letto un paio di volte insieme ma, beh... Kim alle feste era una tipa facilmente raggiungibile.
E Piton sbuffò con noia, alzando appena la mano e facendo calare un velo dietro di lui che mostrò presto tutte le foto meno imbarazzanti fra i due. Cosa che fece esplodere la classe in nuove risate.
Severus nemmeno si volse per guardarle –E ho mostrato quelle meno... conclusive-
Draco lì sollevò ambedue le sopracciglia, ammirando l'elegante modo per definire l'ultimare dell'atto sessuale –Oh, Granger e noi quando concludiamo??- domandò, ispirandosi platealmente al professore, ricevendo un'occhiataccia dalla bionda –Concluderai da solo per tutta la settimana Malfoy, questo è un fatto-
-Questo-è-impossibile- scandì di rimando lui, sorridendole con paurosa malizia e perversione.
Piton fece sparire le immagini e, alle sue spalle, apparve una grande bacchetta che si agitava –Forza, oggi faremo esercizi per gli incantesimi di schianto, come lo Stupeficium e il Repulso. Mettetevi in fila. Signorina Scineton vada a lavarsi il volto e voi...- fece infine ai quattro dell'Apocalisse infondo all'aula –Grazie per aver assistito, mi auguro di poter ricambiare, in un modo... o nell'altro- ultimò poi, incredibilmente maligno.
-Ehi Severus, a me ha obbligato la Granger!- fece scontento Draco, indicandosi, capendo bene che l'uomo ce l'aveva anche con lui.
-Non me la sono sposato io- replicò saccente, riuscendo a far spalancare la bocca di Draco, visibilmente oltraggiato –Ma...!-
-Arrivederci- ultimò Piton, agitando la bacchetta e scansando l'intero gruppo indietro, chiudendo poi le porte e guardando i ragazzi, ignorando le serpi che se la ridevano platealmente –Avanti, iniziate-
Verso l'ora di pranzo tutti si mossero verso la Sala Principale, inclusa Tanya, che ascoltava Andrew, Evil e Riven prendere in giro Kim e Murgh –Starebbero bene insieme però, eh?- domandava Riven, ai compagni, prevalentemente gli rispondeva Evil –Sì! Eccome!-
Tanya aveva una gran voglia di sfiorarsi il ventre, visto che lo sentiva fastidiosamente pizzicare, ma resistette, sarebbe presto andata in bagno e poi Tom la stava fissando, che noioso!
[La vuoi piantare di stressarmi!?]
[Uscirai allo scoperto Potter, questo è certo]
[Non so davvero a cosa ti riferisci, sembri proprio deluso che io stia bene!]
[Piantala Tanya.]
[No Tom, piantala tu!]
Varcarono la soglia della Sala Principale e Tanya fece –Beh, vado un momento in bagno. Vi raggiungo-
E si mosse rapida sulle scale, rapida si guardava indietro per vedere se Tom la stava seguendo "Ci proverà! Lo so già!"
∆Non andare! Ti sta seguendo!∆
Improvvisamente, la rossa si bloccò in mezzo al corridoio e portò le mani al ventre, non sopportando la sensazione di prurito che le faceva ciò che c'era sotto la maglia.
"È colpa tua se sto così! Dovrebbe sapere!"
Già, lei e la Fata... disquisivano, circa...
∆Non osare, sciocca ragazzina! Sai che non può guarirti più oramai!∆
"Quello che so è che hai una fottuta paura di lui e..."
Presto la gola le si riempì d'acqua, improvvisamente, cosa che la porto ad accasciarsi a terra e a vomitare, come se fosse appena uscita dall'acqua e avesse sfiorato l'affogamento.
∆Non mettermi alla prova, sciocca ragazzina! Tornatene in Sala! Adesso!∆
"Almeno curami tu!"
∆No! Il tuo corpo deve acquisire più resistenza alle ferite! Ti rimarginerai da sola! Così che potrai farlo più rapidamente!∆
Scuse, scuse erano solo scuse per lei. Iniziava a pensare che quella donna fosse riuscita in qualche modo a ingannarla, che fosse riuscita a mentirle... probabilmente quel Fatico non era una lingua così pura e sincera. Si era solo fatta illudere, proprio come una sciocca.
Singhiozzò sul pavimento e si mise in piedi tremante, accarezzandosi la caviglia, sentendola anch'essa bruciare.
"Come faccio?"
Si domandò ma la donna replicò immediata ∆Piantala di frignare! Sei una donna! Alzati in piedi e vai a mangiare!∆
Sbuffò dolorante e si mosse verso la Sala Principale. In genere prendeva una pozione per le diverse ferite che le infliggeva la Fata ma quel giorno non glielo aveva permesso, in realtà negli ultimi giorni cercava sempre di impedirglielo. Non voleva che si curasse da sola, voleva che soffrisse... perché non si decideva ad odiare Tom. Era dentro di lei e diceva di percepire un disgustoso attaccamento nei confronti del ragazzo e, fin quando non l'avrebbe cancellato del tutto, non avrebbe smesso di tormentarla.
Nel frattempo, per tenerla buona, le propinava le sue insulse intenzioni nel volerla aiutare a combattere Tom a combattere la sua Promessa perché, se l'avesse odiato, lei avrebbe vinto.
Più volte le aveva detto di aver bisogno di tempo ma quella non faceva che ribadirle che il tempo l'aveva solo legata a lui, che erano tutte fandonie quelle che diceva che, buona parte di lei non lo odiava per niente... tutt'altro.
Sapere che qualcuno ha la certezza di cosa stai provando non è facile. Soprattutto quando menti a te stessa.
Quando scese in Sala ebbe la malsana voglia di dire tutto d'un fiato ogni cosa a Tom ma ovviamente la Fata glielo impedì ∆Prova a disubbidirmi, sciocca ragazza e vedrai quello che ti combinerò stanotte che non dormite insieme. Sembra si sia trovato un discreto numero di puttane, di recente!∆
"Peccato che poi torni sempre in camera da me... avranno i letti così scomodi ad Hogwarts?"
Domandò furente, sentendo la caviglia pizzicare dolorosamente mentre si sedeva al tavolo e stringeva dolorosamente un labbro.
∆Fai meno la spiritosa, sciocca∆
Tanya la sentì sparire e ricevette l'occhiata di Tom che, come supponeva, prima non la stava affatto seguendo.
"Vuole che smetta di prendere le pozioni, questo è il suo modo per obbligarmi"
Lui non le chiese nulla e la vide mangiare pochi pezzi di carne, così fece [Sei tornata alle cattive abitudini?]
[Essere sotto pressione mi fa passare la fame] gli disse, tentando di provocarlo, così da lasciarsi abbandonare. Non mollava la presa nemmeno per un istante.
Tom inspirò sonoramente e decise di fare qualcosa, a quel punto. Si era stancato di quei tira e molla. Prese il telefono e rispose, in tedesco. Era con Dorian –Dove sei?-
Tutti si voltarono verso di lui che guardò i compagni e poi si alzò in piedi, decidendo di lasciarli mangiare.
-Perché parlava in tedesco?- domandò Andrew, un po' lo capiva essendo originario di quelle terre.
Tanya seguì Tom con lo sguardo e iniziò a preoccuparsi ∆Giuro che se ha in mente qualcosa e tu gli darai retta, te la farò pagare, Tanya∆
La rossa lo sapeva, Tom non si sarebbe arreso facilmente e, una parte di sé, non poté che sentire del sollievo da quella constatazione.
"Non ti rendi conto di quanto tu stia agendo in maniera sbagliata con me. Mi stai facendo credere che lui voglia proteggermi mentre tu vuoi solo farmi del male e io non credo né all'una né all'altra cosa!"
Si lamentò con la Fata, avendo paura della sua reazione, ma quella si limitò a dirle ∆E tu non ti rendi conto che faccio tutto questo per rafforzarti, razza di sciocca!∆
"Beh allora sappi che saresti una madre pessima!" le fece offesa sentendo stavolta una strana tristezza sul cuore. Era... era una sensazione stranissima e da un certo punto di vista orribile.
Che l'avesse ferita davvero?
∆Non sai nemmeno cosa significhi ciò che hai detto. Dovevo affidarmi alla mia prima sensazione su di te, sei solo una sciocca che non merita nulla∆
"Allora lasciami le palle in pace" E sentì di nuovo le caviglie bruciare, tanto che pensò che i collant si fossero fusi sulla carne, cosa che la portò ad abbassarsi immediatamente sotto il tavolo, trattenendo un gemito di dolore "Ti odio!! Sei una bugiarda! Avevi detto che mi avresti aiutata e invece..."
∆ Sta' zitta! Non ti meriti di meglio∆
Fece quell'altra, riuscendo quindi a svuotare temporaneamente la mente di Tanya. Cercò di prendere un profondo respiro e poi si rialzò, guardando in basso, verso il piatto e finendo di mangiare, cercando di non attirare l'attenzione delle tre coppiette al tavolo.
-Andiamo, scommetto che ti piacciono...- fece Evil con una ciliegia in mano mentre imboccava il suo fidanzato davanti agli sguardi divertiti di Riven e Diego. Fiamma e Giuliet che iniziavano a conoscersi meglio, erano imbarazzate per loro.
-Vuoi sapere cos'altro mi piace Stehodensky??- le domandò quello, prendendo la ciliegia fra i denti e vedendo lei prenderne un morso dalla sua bocca –No, lo so già...- gli sussurrò lei, prendendogli il seme dalla bocca e lanciandolo via mentre saliva a cavalcioni sul compagno e lo baciava appassionatamente.
-Ragazzi, io vado in camera, ho un sonno...- fece Tanya, sbadigliando a un certo punto e i compagni la guardarono sorpresi.
Evil domandò immediata –Tutto okay? Vuoi che vengo lì a sbaciucchiare anche te??-
Tanya le sorrise divertita e fece –No, perché poi qualcuno dovrebbe andare a sbaciucchiare Andrew...- e guardò maliziosa Giuliet e Fiamma che diventarono purpuree.
-Lasciatele in pace!!- fece Riven affettuoso, abbracciando la sua ragazza.
Mentre Tanya si faceva un grossa risata e se ne andava, tentando di camminare in maniera normale. Quando fu fuori dalla portata dei loro occhi si appoggiò alla parete ed ebbe la grande tentazione di guardare nei propri stivali ma non poteva farlo lì.
"Devo arrivare in camera e togliermeli!" Pensò e salì le scale, ben felice che le sue intenzioni di guardarsi, perlomeno, le ferite, non fossero contrapposte a quelle della Fata.
Spazio Autore
Ciaooooo!! Vi ho fatto uno scherzettoooo! Ringraziamenti: francescafardin, book_lovers92, stellapurnell6, elitcucciola, Ecila2000, DoraGrosu, pensandotilanotte, GiuliaBernasca, HermioneEvil_Malfoy, Corpilegati, Figlia-Di-Athena, Tempesta14, Rebbi01, Sky_2001, MPotterhead12, McSnugglefacesxx, AlissaNyx, vittorianicassio, MRT_01, iridella14, tommytommytommya, cicapisciniente, Carietta91, Rene_217, EleEle_04, xcrybabiesx, FlaviaCele, MarziaCaci
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