Posseduta (Parte I)

Era passata poco meno di una settimana dal Festival. Non poche notizie erano arrivate sui risvolti ad Hogwarts, per la serpe. Era chiaro che la maggior parte dei sudditi, ormai, era a favore di un Re solo ed unico ma molti simpatizzavano per Tanya sostenendo che quei baci, per come venivano dati, apparivano tutto fuorché falsi, da ambedue i lati. Molti sostenevano che il Re si stesse innamorando e, qualcuno, un gruppo di tifose accanite della coppia sin dai tempi della Promessa, vedendo quanti scambi affettuosi i due si erano dati, avevano persino creato un video. Alcune scene erano platealmente false, per poter garantire una fluidità nella storia che veniva raccontata per i due, ma non erano così distanti dalla realtà... forse.

-"Il Re che cerca inutilmente di sopraffare una ragazza destinata, solamente, ad essere la sua Regina" oppure! Oppure! "La ragazza che, con la sua estrema eleganza e alterigia riuscirà a mettere in ginocchio tutti, per primo il suo Re, proclamandolo degno di stare al suo fianco!"- fece Evil mentre leggeva il giornale scolastico. C'era un articolo speciale sul Fest, solo per quello l'aveva preso –Ora sì che la questione è diventata "una cosa fra voi"- sottolineò ironica.

Non appena Tanya era andata via, la sera del SalazarFest, era arrivato un messaggio sia a lei che ad Andrew, dove venivano informati che non erano più sotto controllo, per quel giorno. La cosa li aveva lasciati perplessi, ma anche sollevati. Non erano stati costretti a farsi vedere, mentre mostravano le loro prestazioni. La cosa più strana però, era che i giorni passavano e Jahn la notte non li guardava mai, prendeva dieci, al massimo venti minuti a caso, durante l'arco della giornata, anche per più volte e loro, di norma, erano costretti a spostarsi e a sbaciucchiarsi.

E la cosa si faceva sempre meno eccitante, per entrambi... molto triste a dirsi, effettivamente.

-Devo dire che mi interessa molto questo argomento...- fece con sarcasmo Tanya, mentre mangiava la sua torta alla melassa e guardava la coppietta.

Ormai, Andrew ed Evil si erano abituati a stare sempre vicini nelle normali circostanze, anche i professori si erano accorti della cosa e alcune, come Ginny o Pansy non si erano tirate indietro dal farlo loro notare.

La mattina successiva al Festival, Tanya e Tom erano scesi insieme in Sala e avevano trovato le loro Serpi al solito tavolo, al quale poi si erano aggiunti con tranquillità. I sudditi guardavano tutti Tom ed Evil aveva immediatamente preso la mano a Tanya, che le aveva sorriso, positiva. Il Re, ovviamente, non aveva potuto fare a meno di guardare con gelo i compagni e loro si erano sentiti presto giudicati, anche se non erano certi di sentire il forte senso di colpa della sera prima. Meno di tutti Andrew, naturalmente.

"Passatemi lo sciroppo d'acero"

E aveva fatto un cenno al dosatore vicino a Tanya, cosa che aveva fatto intuire a tutti che il compagno non avrebbe fatto loro alcuna ramanzina... ma che sarebbe passato oltre, per quella volta.

Riven e Diego erano corsi ad abbracciare e tormentare il Principe con pizzicotti e schiaffetti mentre Andrew si era limitato a guardarlo con aria compiaciuta.

Tanya sorrise appena a quel ricordo, le dava istintivamente il buon umore, anche se con Tom le cose non erano cambiate.

Percepiva la sua preoccupazione quando la guardava e se lo beccava mentre lei faceva altro e la osservava, le venivano brividi di paura. La stava un po' inquietando e non era molto propensa a dirgli come si sentiva, perché avrebbe cercato di addolcirla e tranquillizzarla con qualche suo bacio focoso e... sentiva istintivamente che la cosa non le andava più giù, non quanto la sera del Festival.

Era strano, ma più i giorni passavano e più si sentiva meglio se gli stava lontana. Anche in modo banale. Come stare seduti lontani a lezione o sulle panchine. Bastava anche solo quello... anche se una cosa avrebbe voluto dirgliela.

La Principessa non era affatto sparita. E... iniziava ad avere un rapporto molto scomodo con lei.

Quando dormiva con Tom, cosa che aveva iniziato a fare spesso, visto che, né l'uno né l'altra, avevano più un compagno di stanza da cui andare, la Principessa le sussurrava strani consigli, come quello di strozzarlo o di lanciargli una maledizione senza perdono. Così, come se fosse tutto molto... normale.

Lei cercava regolarmente di farla desistere ma si arrabbiava e sentiva sempre come se qualcuno l'avesse o spintonata o pizzicata. Era fastidiosa... e fin troppo stressante. Anche se mai quanto Tom. Ogni giorno non riusciva a fare a meno di chiederle come stesse, se sentiva qualcosa, sottolineava che doveva informarlo di ogni dettaglio, ogni sciocchezza ma... non se la sentiva. La Fata aveva qualcosa contro il suo Demone e voleva scoprire cosa fosse. Se il vero problema erano i loro trascorsi come entità ultra centenarie, allora... sarebbe bastato farli riappacificare, no?

Il Demone di Tom non sembrava avere nulla contro di lei quindi, evidentemente, Tom era già riuscito a placarlo, a differenza sua che non era riuscita a combinare niente in quei cinque giorni.

[Potter che c'è?]

Tanya alzò lo sguardo su Tom, difronte a lei, dall'altra parte del tavolo e lo vide lanciarle un'occhiata rapida, ma significativa [Nulla, sei peggio di mia madre, da quando ha scoperto della notte alla Stamberga]

[Tua madre è adorabilmente più che comprensibile, avendo una figlia scostante come te. Cos'hai?] domandò di nuovo e lei tornò a mangiare la sua torta, mentre gli rispondeva [Credi che la risposta cambi solo perché me la ripeti? Sto bene Tom. Sembri quasi insoddisfatto dalla cosa, che ti aspettavi? Che iniziassi a far crollare edifici o a far straripare laghi?]

[Sarebbe stato molto più normale di questo. Ti sto tenendo d'occhio, Potter. Non puoi sfuggirmi, quindi conviene che mi dici tutto ora perché, se dovessi scoprire da solo che mi stai nascondendo qualcosa, mi incazzerò e non sto scherzando]

La rossa gli lanciò un'occhiata troppo lunga, poi però la campana suonò e fece –Chi abbiamo?-

Ed Evil ridacchiò perfida –Tua madreee!- e sentì Andrew metterle un braccio sulle spalle, ghignante, mentre la compagna proseguiva –Le occhiate che ti lancia sono davvero fantastiche!- e scoppiò a ridere vedendo Tanya scuotere il capo con noia –Che idiozie, andiamo...-

Quando entrarono in aula, notarono Ginny appoggiata comodamente alla cattedra mentre osservava i ragazzi –Ciao! Andate pure a sedervi!- fece bonaria, lanciando un'occhiata a Tanya che rabbrividì [No, okay, non sei peggio di lei, per il momento]

Tom si volse in sua direzione e vide Ginny osservare la figlia con tenerezza.

[Dovresti concederle un abbraccio, anche lei merita di condividerti con tuo padre]

[Dovresti farti una vagonata di fatti tuoi]

Tom si sedette all'ultimo banco, come sempre, ma quel giorno gli toccava stare da solo, visto che Diego era con Fiamma. Tanya ed Evil invece si erano ormai separate, perché quest'ultima stava in banco con il suo fidanzato e quindi vicino a Tanya facevano ad alternanza lei e Riven solitamente; Peccato che, quel giorno, sembravano aver preso entrambi la via per i propri fidanzati.

-Tanya ma sei da sola?- domandò sorpresa Ginny e la figlia divenne purpurea. Riven ed Evil fecero per alzarsi entrambi ma Tom fu più rapido –Anch'io sono solo, professoressa. I nostri compagni ci hanno abbandonati.- e Ginny lo guardò sorpresa –Oh! Allora accoppiatevi, forza!- fece positiva la donna, indicandoli.

Tom non poté per cui fare a meno di sviscerare la sua battutina –Qui davanti a tutti? Professoressa...- e la guardò birbante, assomigliando paurosamente a suo padre in quel momento, cosa che fece rabbrividire Ginny, che rise istericamente.

-Tom, che sciocco che sei...-

-Niente di più vero...- buttò lì Diamond, non riuscendo davvero a sopportare quel genere di conversazioni, persino in classe poi.

-Sto bene da sola!- intervenne Tanya, cercando di sedare la probabile lite ma Tom volse lo sguardo verso Diamond che lo guardò aggressivo e poi si limitò a spostarlo su Mara che divenne purpurea.

-Non c'è bisogno di dire niente, vero?- domandò alla coppia che, più che mai, in quel momento, apparve piuttosto fasulla.

Mara abbassò immediata lo sguardo mentre Tom fece, verso Tanya –Forza Potter, non avrai paura del tuo Re?-

Domandò a quel punto, a voce alta, fregandosene che fosse in classe.

Ginny sospirò, aveva letto l'articolo del SalazarFest e ne era rimasta molto sorpresa, ormai i trascorsi fra Tanya e Tom erano di dominio pubblico mentre il video messo in giro da Kim era stato rapidamente eliminato dai contenuti di qualunque telefono, essendo un plateale fake.

Tanya sbuffò annoiata e replicò –Perché non dici che vuoi stare seduto insieme a me e la fai finita con queste sciocche provocazioni?-

E lì tutti tornarono a guardare Tom, persino Ginny che, sapendo del tenero bacio che si erano dati alla Stamberga e quanto il biondo fosse incredibilmente preoccupato per sua figlia, iniziava davvero a credere che si stesse innamorando di lei, sebbene stesse provando a farsi odiare... anche se nessuno ne aveva ancora compreso la motivazione.

-Vuoi che lo dica?- le domandò il biondo, sorridendo apertamente stavolta, mentre lei gli dava ostentatamente le spalle.

-Sì- scandì e lui schiuse le labbra, indeciso se accontentarla o meno, poi decise di fidarsi –Vieni a sederti vicino a me?- le domandò e Tanya replicò, quasi nell'immediato –No, sto bene da sola-

Ribadì, cosa che deluse un po' il biondo, in quel momento e alzò le spalle, mentre la risata di Diamond si fece sentire, solitaria.

-Ah, che disdetta... nessuno mi vuole Ginny- fece poi verso la donna, con rammarico.

Questa guardava sorpresa i due e saltava da uno all'altro con lo sguardo –Ehm... iniziamo la lezione. Quello che vedete alle mie spalle è un forno a microonde, uno strumento elettronico che i babbani usano molto, quasi quanto i fornelli. Certo, anche noi abbiamo tutte queste cose ma, anzi che essere alimentati dalla magia o da animali addestrati, come i draghi nani nelle cucine più moderne e costose, sono alimentati dall'elettricità...- e indicò loro un cavo che partiva da dietro l'oggetto e correva verso una presa fittizia –Scommetto che qualcuno, il giorno in cui c'era stata la tempesta, è riuscito ad usare il phon... anche se dopo cena tutto era tornato alla normalità-

[Oh sì che l'abbiamo usato, tu molto bene ricordo]

[Fa' silenzio]

Tom trattenne un'aria divertita, ricordando come a Tanya era balzato in faccia il beccuccio dello strumento e Ginny lo vide, così lo interpellò –Hai qualche aneddoto divertente da raccontarci Tom? Sei riuscito a provarlo?-

E il biondo storse la bocca, pensoso –In effetti sì, professoressa...- e lì, Tanya si levò in piedi, prese il quaderno e andò al tavolo del compagno, sedendovisi.

La cosa lasciò tutti sbalorditi e Tom ultimò, facendo finta di nulla –Ho inserito male il beccuccio e mi ha colpito dritto in faccia, quando l'ho acceso- e lì, Ginny scoppiò a ridere insieme agli altri, Riven guardò male il fratello e domandò –Ma... no! AHAHAH! Sarei dovuto esserci, cavolo!-

E Tom ghignò malevolo –Oh, saresti dovuto proprio esserci...- e annuì, privo di alcun imbarazzo, spostando lo sguardo su Tanya che era l'unica molto seria davanti a quella situazione. Nessuno le fece notare lo strano atteggiamento assunto e Ginny riprese a parlare della corrente e di quanto fosse importante per i babbani poterla sfruttare, facendo loro notare che per molti era vitale, in determinati periodi dell'anno.

Tanya sembrava molto interessata e infatti prendeva semplicemente appunti, mentre Tom, scontento, osservava che fossero giusti e ogni tanto le suggeriva cose che aveva dimenticato o appunti a ciò che diceva Ginny. Tanya aveva sopportato la sua insistenza solo perché sapeva di essere sotto ricatto, altrimenti... probabilmente l'avrebbe preso a schiaffi.

La lezione ultimò rapidamente e, come di norma, Andrew ed Evil ricevettero un messaggio che li avvisava della venuta del loro personalissimo stalker . Osservarono con noia l'oggetto e fecero ai compagni –Ci vediamo dopo-

E Tom augurò loro –Buon divertimento- ed Evil cercò di trattenere un'occhiata poco convinta.

Uscirono mano nella mano dall'aula ma, quando non furono più in vista, si lasciarono e lei domandò, guardando l'ora –Dove andiamo?-

-Bagni-

Replicò lui, immediato, prendendole un braccio e trascinandola in quello dei maschi, chiuse la porta col piede e corse alle sue labbra, sentendola appoggiare con noia le mani sulle sue spalle mentre lui risaliva i fianchi e le tastava il seno sotto il reggiseno. Non si guardarono nemmeno, compirono tutto in maniera meccanica e continuarono per tutto il tempo necessario. Fu meno del solito quella volta e, quando arrivò loro il messaggio di Tanis, si staccarono, perplessi. Guardarono il telefono, per essere certi, ed Evil fece –Ci avrà guardati per quanto?-

-Quattro minuti- fece Andrew –Più o meno...- ed Evil lo vide staccarsi da lei che lo guardò, mentre si lavava le mani. Una cosa che aveva iniziato a fare spesso dopo averla toccata –Non le svuoti prima?- domandò. In effetti, le prime volte, il compagno si era visto costretto ad ultimare l'atto, autonomamente, in bagno, ma ormai non ci andava più.

-No, non servi nemmeno a quello- scandì lui infastidito, non vedendo la compagna assumere un'aria quasi sorpresa, davanti alle sue parole.


Spazio Autore

Nel prossimo sapremo come è andata a finire questa allegra conversazione! ora salutiniiii!!: MarziaPedace, Anais173, FlaviaCele, xcrybabiesx, Figlia-Di-Athena, EleEle_04, cicapisciniente, SHALALLA_BRUM_BRUM, MRT_01, Rebbi01,MPotterhead12, Ecila2000, Corpilegati, taniaconlai,iridella14, DoraGrosu, Sky_2001, pensandotilanotte, vittorianicassio,damilove19, Carietta91, sarettabt, tommytommytommya, book_lovers92, twofing, Rene_217. 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top