Oro e Argento (Parte IV)
Tom sentiva il fiato ansante della ragazza sul suo viso, vedeva il terrore nei suoi occhi e percepiva il suo profumo chiaramente, data l'estrema vicinanza.
La vide boccheggiare qualcosa, senza fiato, qualcosa di assomigliante al suo nome e lui le sorrise appena, sussurrandole dolcemente –Grazie... trottolina- e catturò le sue labbra tremanti, in un dolcissimo e umido bacio a fior di labbra, lasciandola totalmente imbambolata.
-Ragazzi, tutto a posto!?- gridò Harry Potter, appena piombato nella camera insieme a Draco. Tanya si separò all'istante da Tom, abbassando lo sguardo, purpurea in viso. Mai una giornata era stata più imbarazzante.
Il Malfoy si volse, come se non fosse successo nulla e sorrise agli adulti che erano sbalorditi –Sì, potete raccogliere quello che rimane...- ed Harry aprì il proprio Mangiaplasma mentre li guardava sorpreso –Tanya, tu...-
-Sto bene! Andiamocene da qui!- scandì, ora furente, levandosi in piedi "Sei una sciocca, Tanya Potter! Maledizione!"
E in quel momento arrivarono James e gli altri che ridevano divertiti –Sì e poi hai visto che affondo col Reducto?! BEM! Dio quanto mi piace quella sensazione!!- gongolava allegramente James, vedendo Riven scrutarlo con supponenza –Anche io vorrei affondare qualcos'altro, in questo momento-
E vide adulti e amici nella stanza –Oh ciao... Avete finito qua? Tom perché sei per terra?-
Tanya incrociò le braccia sul petto e domandò, preoccupata –Non avete trovato Andrew ed Evil!?- e Tom rispose alla compagna con fare rilassato –Abbiamo eliminato tutti i fantasmi e i Poltergeist, la Stamberga sta tornando alle sue reali condizioni... non impiegheremo troppo a trovarli-
I compagni annuirono e si riunirono per poi muoversi all'interno dell'edificio, alla ricerca degli amici che, con passo piuttosto rallentato, tentavano di trovare i compagni.
-L'illusione sta sparendo, devono aver eliminato tutti i fantasmi...- suppose Evil, con aria pacifica verso Andrew che annuì stanco –Sì...- e ben presto sentirono dei rumori di passi, dal piano superiore –Devono essere loro, fermiamoci qui, forza...- lo intimò Evil, voltandosi verso il compagno e controllandogli la spalla –Speriamo che Tom riesca a sistemartela subito, non perde più sangue...-
-Sì, ma mi fa male...- replicò lui, mentre guardava la ferita dall'alto.
Rimasero in silenzio per un attimo e poi la ragazza alzò lo sguardo su di lui, che scese quindi a guardarla.
-Sì, Pa'! Ti dico che il più l'ho fatto io!- si beava James delle sue gesta, mentre scendeva le scale e Riven continuava a dargli contro –Che idiozie! Ti ho parato il culo almeno una decina di volte, Potty!-
-Sta' zitto, Malfoy! Non sai nemmeno come si impugna una bacchetta!-
-Se si tratta della tua ne faccio volentieri a meno!-
Cherlyne e Giuliet sentendoli, ridacchiarono divertite ed Harry e Draco si rividero nei loro figli in quel momento, altrettanto divertiti.
-Evil!- gridò Tanya istintivamente, portandosi le mani alla bocca quando si accorse che aveva platealmente interrotto un plausibilissimo bacio fra i due. La coppia scatto infatti su di lei, che sorrise appena, sentendosi un po' in colpa –...Ciao!-
Tom scosse il capo dolente.
Poi, le espressioni sui loro visi mutarono in un istante.
Alle spalle dei due fidanzati, si stava avvicinando una grande palla di energia e Tanya fece appena in tempo ad urlare insieme ai compagni che quella esplose in mille pezzi
Qualcuno, che l'aveva notata prima di loro, aveva appena usato su di essa il "Reducto", salvando ai due la vita.
-Eh eh eh! Scusate il ritardo!-
Hagrid con la sua maestosa mole, era appena apparso e aveva prontamente distrutto l'ultimo Poltergeist rimasto.
Cherlyne spalancò la bocca, sconcertata –Erano in quattro! Avevi detto che erano solo tre!-
Si lamentò offesa e Hagrid assunse un'aria perplessa mentre Harry correva a raccogliere l'ectoplasma prima di vederlo riagglomerarsi e ricostituire lo spiritello.
-No beh erano Loxi, Lixi, Laxi e Luxi! Erano in quattro... non ve l'avevo detto?- domandò poi perplesso, lasciando sconfortati i ragazzi.
Harry si rimise dritto, con un bel sospiro e gli domandò bonario –Tutto okay? Come stai? La testa?- nel mentre gli altri gli restituivano i Mangiaplasma.
-... E vedi di non perderteli lì in mezzo! Che poi ce li liberi a scuola!- si lamentò invece Draco, vedendo il Mezzogigante arrossire in imbarazzo –Ehehe... può stare tranquillo, signor Malfoy! Questi cattivoni avranno la punizione che meritano! Oh sì! Quanto è vero che mi chiamo Rubeus Hagrid!- assicurò col suo vocione. Draco assunse un'aria disgustata e scosse il capo mentre il gruppo si muoveva tranquillamente verso l'uscita. –E si è anche riprodotto, maledizione...- commentò in un sibilo, sentendo le risate delle serpi al suo fianco.
Tom si stava occupando di sistemare sia Andrew che Evil, ormai l'avevano capito che ci sapeva fare. Furono presto fuori dal Platano, che venne immobilizzato da Harry stavolta e si mossero verso la passaporta dove Hagrid disse ai suoi studenti –Beh, ragazzi, sappiate che, dopo stanotte, avrete tutti una E nella mia materia! E venti punti casa a ognuno di voi!-
E James gridò vittorioso –Sì!!-
Tom ghignò verso i compagni e scandì –Che significa cento... cavolo, non avrei dovuto dire a Diego di non venire. Prof, comunque, il mio compagno soffre di Claustrofobia, solo dopo aver saltato la lezione si è reso conto che ci sarebbero potuti essere dei problemi per...-
-...Ah! Ecco!- fece il Mezzogigante, interrompendolo –Stamattina, una ragazza, ehm, mi pare... sì, che fosse la figlia di Ron, mi ha proprio chiesto se fosse il caso che una persona Claustrofobica si offrisse per la missione e io le ho detto "Assolutamente no!" i fantasmi sono dei mostriciattoli subdoli...- e sproloquiò inutilmente, davanti all'espressione divertita delle serpi.
-Sembra che Diego si sia scelto proprio un angioletto coi fiocchi, eh?- domandò Riven, verso il fratello che lo guardò eloquente e replicò –Sì, qui aspettiamo solo il tuo, di angioletto- sottolineò il maggiore e il biondo roteò gli occhi, lanciando un'occhiata fredda verso Giuliet che chiacchierava e rideva con Cherlyne, poi tornò su Tom –E che ne è del tuo, di angioletto?- domandò furbo, sentendolo replicare con perfidia –Io avrò una diavolessa... visto che l'angioletto della coppia... sono io- e gli sorrise con candore, mutando immediatamente espressione, tanto da inquietarlo –Sì, farò finta di crederci-
Ben presto giunsero a scuola e Hagrid lasciò che si muovessero verso l'edificio, salutandoli prima –Cari ragazzi, grazie davvero. Sono felice che mi abbiate accompagnato in questa impresa- asserì con orgoglio l'uomo mentre quelli lo guardavano storto, visto che non aveva combinato quasi niente, lui.
-Buonanotte, Hagrid. Alla prossima!- tagliò corto Harry, non sentendo Andrew commentare acidamente –Col cazzo-
Tom invece lo sentì, e gli fece il verso con voce da brontolone –"Io non ci volevo venire!"- ed Evil ridacchiò, abbracciando il compagno che l'accolse passivamente. Erano stati sistemati entrambi dall'abile Malfoy –Lascialo in pace, Tom!- Il biondo alzò ambedue le sopracciglia, poco convinto e li abbandonò, vedendo Tanya decisamente assorta mentre guardava la foresta, in quel momento. La raggiunse e le chiese, alle spalle
-Tutto a pos...?-
-AH!- la sentì urlare e voltarsi di scatto verso di lui, facendo un salto e portandosi una mano al petto –Malfoy!- lo sgridò e quello parve molto sorpreso dalla sua reazione –Che sensibile-
Tutti si erano voltati a guardarla e lei sbuffò, sonoramente –Che noia! Andiamo a dormire!- scandì e tutto il gruppo si mosse verso i dormitori.
-Beh, signori! Non so voi ma io l'ho trovato fichissimo! Non vedo l'ora di rifarlo!!- fece entusiasta James mentre Harry scuoteva la zazzera corvina sul capo del figlio –Devi essere meno irruento e impulsivo, però!- lo sgridò saggiamente il padre, mentre il figlio assumeva un'aria poco convinta –Bah...!-
-Mirabolante, davvero. Adesso vado a svegliare la mezzosangue, così vediamo cosa ci avrò guadagnato io, da questa perdita di tempo!- dichiarò furente Draco, andando a baciare sia Tanya che Cherlyne, le quali ridacchiarono, infatuate, ognuna a modo suo, del biondo che se ne andò con un elegante gesto della mano, dirigendosi verso la sua stanza.
Harry sospirò sonoramente e vide Cherlyne tornare fra le braccia del figlio che le baciò la guancia affettuoso e scandì –Andiamo a dormire noi! Forza!- e quella annuì mentre Tom lo ragguagliò –Non te ne approfittare troppo, Potty-
Il moro sollevò il dito medio per tutta risposta, senza sprecarsi a voltarsi e poi si chiuse, insieme alla fidanzata, nella camera dei Prefetti.
Harry ridacchiò e guardò la figlia rimasta, sfiorandole il mento –Buonanotte ragazzi, siete stati davvero eccezionali, avrete delle sorprese anche nei vostri voti di Difesa, non preoccupatevi- e sorrise bonario, vedendo i giovani vociare allegramente per la notizia.
Tanya alzò lo sguardo azzurro sul padre che le sussurrò appena –Ciao...-
-Ciao- replicò lei, un po' intimidita e lo vide sorriderle teneramente, per poi andarsene.
Andrew osservò la scena con perplessità e poi scese a guardare Giuliet che era ancora lì con loro.
-Vieni, Potter! Controlliamo quella coscia!- fece a quel punto Tom, vedendo Tanya scattare furente verso di lui, soprattutto quando le mise un braccio sulle spalle e se la trascinò via, nella loro stanza.
-Sì, infatti... visto che mi sono distrutto la spalla per colpa tua, dovresti come minimo farmi un massaggio, mezzodemone!- si lamentò quindi Andrew, sentendo la compagna replicargli affettuosa –Tutti massaggi che vuoi! Andiamo!- e gli saltò alle labbra, mentre quello ghignava, compiaciuto per la replica. Presero una stanza a caso e vi entrarono.
-Scrivici i nomi però, dai!- gli disse quindi la mora e lui sbuffò, tirando fuori la bacchetta e firmando anche per lei. Finalmente poi, si chiusero la porta alle spalle.
Nell'andito rimasero, non causalmente, solo Riven e Giuliet e lui la osservava pensoso, da alcuni istanti –...Senti, l'ho fatto solo per proteggerti da quel tizio, Giuliet- iniziò lui e la bionda arrossì, replicando immediata –Lo so, per quello ho... convinto Cher a non dire nulla. Francois è un ragazzo... particolare, cioè è...- e abbassò lo sguardo, cercando il termine adatto e Riven scandì –È viscido e meschino, Giuliet. Stai attenta a lui, okay!? Anzi, se lo molli ti fai un favore da sola! Credi a me!- sottolineò infine, convinto.
E lei si morse il labbro inferiore, replicando –L'ho già fatto.-
La biondina, dalle mani sudaticce, le stava sfregando l'una con l'altra, per cacciare via la tensione e lui sgranò gli occhi, sorpreso –Ah, ecco sì! Beh... non faceva per te!- e spostò altrove lo sguardo, in imbarazzo stavolta, inducendo il rossore pure in lei che aveva dunque riabbassato gli occhi lupini.
Riven espirò sonoramente e scandì, indietreggiando di mezzo passo –Beh, buonanotte...-
E fece per andarsene, ma la ragazza gli afferrò la mano e mormorò in sua direzione, con occhi lucidi –Grazie di avermi protetta... anche stanotte- sottolineò e lì lo vide voltarsi. La osservò per qualche istante e poi decise di essere sincero –Non so se riuscirò a farne a meno.- le rivelò, con l'espressione più dolce che lei gli avesse mai visto in viso e sgranò gli occhioni lupini andando a dargli un fugace bacio sulla guancia e tornando immediatamente indietro –Grazie...- era ormai purpurea e non riusciva ad abbandonare la manica del compagno che, a quel punto non riuscì a resistere, allungò la mano libera verso il viso della compagna e affondò fra le sue labbra, sentendola trattenere un mormorio di compiacimento. L'appoggiò alla parete e immerse ambedue le mani fra i suoi ricci dorati mentre le loro lingue danzavano, tanto bene quanto un mese prima. Forse meglio...
Quando si separarono, ansanti, si guardavano con non velato desiderio e lui era infinitamente felice di risentire la compagna fra le sue braccia, ancora una volta.
-Mi sei mancato tanto...- la sentì lasciarsi sfuggire mentre lui sorrideva compiaciuto –Anche tu, bambina... dove diavolo è la nostra cameretta?!- le domandò, sentendola ridacchiare e aggrapparsi al suo collo, facendosi prendere in braccio dal compagno che li trascinò presto verso una porta che difficilmente avrebbe dimenticato. Vi si chiusero dentro mentre Evil, con il telefono in mano festeggiava felice –Sììì!!- e poi sgranò gli occhi verso il compagno –Lo devo mandare a Tanya! ADESSO!-
Andrew sbadigliò sonoramente e si levò in piedi, sfilandosi la maglia con noia e gettandosi sul letto –Se esci non fare casino, mezzosangue-
Quel "se" non venne ignorato dalla ragazza che, appunto, si volse e vide il compagno appoggiato di pancia al letto.
-La mia mano sta piuttosto bene anche se è indolenzita, la tua spalla?-
Gli domandò, con fare pacifico, vedendolo aprire un occhio e guardarla silenzioso. Lei arrossì appena e tornò immediata al telefono –Sto bene. E spicciati, devono essere già le due...-
La mora storse la bocca e gli chiese –Faranno sesso secondo te?-
Domandò poi, ovviamente riferendosi a Giuliet e Riven e lui replicò –No, perché Riven è un coglione... e ora piantala di stressarmi!-
La mora storse la bocca e sbuffò, visto che avrebbe voluto spettegolare con qualcuno–Okay...! Uffa...- e si alzò in piedi, levandosi prima le scarpe e controllando che il compagno avesse gli occhi chiusi. Si levò la giacca, la cravatta, la camicetta e poi passò alla gonna, che lasciò scivolare sul pavimento, mostrando il tanga che indossava. S'inchinò, afferrò la gonna e sistemò tutto sulla sedia. Rimanendo con solo le parigine nere.
Aprì il cassetto di un armadio e pensò "Chissà se c'è qualche pigiama, qui..." e cercò nei vari cassetti, non trovando nulla che le piacesse. C'erano solo anonimi pigiamoni. Sbuffò e guardò altrove, buttando un occhio sulla camicia del compagno, sul pavimento.
Storse la propria espressione e l'afferrò, indossandola poi e sfiorando il buco sulla spalla. Le arrivava poco oltre i glutei.
"Se non fosse stato per lui, anche io sarei stata ferita in quel modo. Che gli piaccia o no... è evidente che un pizzico di bene mi vuole, anche se non so se mi conviene giocare su questo fattore. Potrebbe diventare ancora più freddo e dubito che l'approccio puramente sessuale mi aiuterebbe, per quanto l'idea stuzzichi entrambi..."
La verità era che con lui non sarebbe mai andata a letto... a meno che...
Si slegò il reggiseno, levandolo da sotto la camicia e poi si diresse sul letto, guardandolo pensosa, poi scosse il capo e si inserì sotto le coperte, vedendolo dormire mentre era voltato nella direzione opposta alla sua –'Notte...- e gli accarezzò appena la spalla precedentemente ferita. In quell'istante, Andrew richiuse gli occhi.
Dai Prefetti Serpeverde la musica era un'altra.
-Sto bene, Malfoy. Che diamine!- sbuffò la bella Potter, vedendosi seguire dal biondo che la lasciò sedersi sul letto –Fammi vedere, forza.- scandì annoiato, rimettendosi in piedi mentre toglieva il mantello e la giacca. Lei, seduta su letto, davanti a lui che si stava spogliando, deglutì intimidita e guardò i propri collant, allargando un po' il buco che la lama aveva lasciato.
-Non mi fa male...- borbottò e lì vide la mano del compagno pressare improvvisamente sull'ex ferita e lei urlò improvvisamente, vedendo l'espressione eloquente di lui, davanti a lei –Leva i collant. Non vuoi che lo faccia io, vero?- le domandò minaccioso e lei strinse le labbra, scontenta –L'hai cicatrizzata male apposta!- si lamentò e lui assunse un'aria compiaciuta –Temo che non lo saprai mai, Potter. Levati i collant. È la seconda volta che te l'ho detto- fece, citando Tanis stavolta.
La donna sembrava aver lasciato un segno nei ragazzi...
Tanya sbuffò sonoramente e si levò le scarpe, alzandosi poi in piedi. Gli diede le spalle, cercando il bordo dei collant sotto la gonna e tirando in basso. Quando li ebbe portati a terra si sorprese di vedere immediatamente il grande livido. Levò del tutto le calze e si sedette di nuovo a letto, lasciando il compagno libero di notare nella coscia un enorme livido bluastro. Lui sbuffò e le si sedette affianco, afferrandole la coscia e portandola sulle sue, vedendola così saltargli alla gola... metaforicamente.
-Che ti sei messo in testa, Malfoy!? Non esiste!- berciò lei, ritirando la gamba, ma lui la trattenne con la sinistra mentre con la destra la curava, scendendo nell'interno coscia e in prossimità dell'inguine –Sta' ferma! Da quanto cavolo ti eri accoltellata, si può sapere?! È un'emorragia interna questa!- la sgridò mentre la vedeva dolorante durante quella sorta di massaggio.
-Non lo so! Forse... un quarto d'ora!- e lì lo vide spalancare gli occhi, furibondo –E dirlo?! Razza di cretina! Stai ferma, prima che mi incazzi sul serio!- e la tirò ulteriormente su di lui, scoprendo appena l'intimo di lei che portò subito le mani alla gonna, abbassandola –Mi fai male così!- si lamentò lei, mettendo il broncio e lui le lanciò un'occhiataccia –Te lo meriti...- borbottò infastidito e la vide spalancare gli occhi offesa, ma trattenne le lacrime, non voleva assolutamente dargli alcuna soddisfazione. Spostò il capo altrove e lui la vide ignorarlo platealmente.
In quel momento la finestra venne scossa rumorosamente e Tanya spostò immediata il capo all'indietro, atterrita.
-È il vento- la informò lui, duramente e la giovane abbassò il capo sulla coperta, vedendo il maschio delle due serpi, più grosso rispetto a quella che la rappresentava, avvolto attorno a quest'ultima che si guardava intorno circospetta.
Si stagliò un nuovo silenzio, rotto però dal vibrare del telefono di Tanya che si lasciò sfuggire un gemito di terrore, voltandosi immediatamente verso il comodino.
Tom guardò allibito la scena e la sentì trattenere i brividi per poi sporgersi in avanti e afferrare il telefono, elasticamente.
-Sembri impaurita...-
-Sembra che non te ne debba importare un cazzo di quello che sembro- stabilì lei gelidamente anche se palesemente offesa e lui le sibilò infastidito –Ci sarebbe da lasciarti così, sei veramente un'ingrata-
-...E tu hai rovinato una bellissima giornata-
Gli disse lei di rimando, mentre guardava il video che l'amica le aveva inviato, stirando un sorriso sollevato alla fine di quello.
Si sentì osservata dal compagno che cercava ancora i suoi occhi e le disse –Dovresti guardarmi in faccia quando mi dici cose così carine...- ultimò, scocciato lui stavolta e la compagna notandolo, sollevò lo sguardo azzurro, con aria inorridita –Ma pensi davvero di essere nella posizione per fare l'offeso!? Cosa vuoi? Che piagnucoli un po' così puoi saltarmi alla bocca?!-
-Non sembravi tanto dispiaciuta poco fa- tenne a sottolineare l'altro e la ragazza replicò –E tu molto meno di me, se vuoi proprio saperlo! Conviene che vuoti il sacco in fretta, Tom, perché mi stai davvero facendo incazzare! Questa settimana sono stata paurosamente gentile con te solo per la storia delle Fate e del Demone ma adesso mi stai veramente rompendo!- dichiarò aggressiva, mentre lui era una statua di marmo –Eppure continui a non fare niente, Potter. Se non reagirai, ti porterò a letto senza che tu nemmeno te ne renda conto... eppure lo sai che ti ho fatto una Promessa. Non tirarmi fuori queste stronzate sui segreti condivisi o suoi parenti a cui non piacciamo. Ti stai innamorando di me e lo sai pure tu, per questo questa settimana non hai combinato niente ,anzi... non hai mai fatto niente!- fece lui eloquente, vedendola spalancare gli occhi sconcertata e perdere la presa sul telefono –Finalmente vedo la tua vera faccia-
E Tom inclinò il capo, malevolo –Potter, cosa pensavi che avrei fatto? Non potevo di certo appropriarmi di te senza prima farti capitolare, no?-
E lei strinse le labbra, disgustata, iniziando a respirare ansiosamente –Sei disgustoso-
-Io sono il Re delle Serpi e questo non ti è ancora entrato in quella testa dura... Regina di 'sto gran cazzo.-
Scandì grave alla fine, vedendola stringere la mascella e scuotere il capo, gli occhi di lui erano più argentei che mai –Bene, allora come vuoi... preparati, perché non ti avvicinerai mai più alle mie labbra!-
E Tom ghignò, scivolando con la mano verso il suo inguine e fermandosi prima che la mano di lei lo raggiungesse –Già, chissà a quali labbra mi avvicinerò, allora-
E lì gli arrivò, immancabile, l'ennesimo ceffone.
-Sei solo un maledettissimo pezzo di merda!-
E lui le afferrò il viso, guardandola gelidamente con quegli occhi argentei, cercando con difficoltà di trattenerla –Lasciami!!- berciò la rossa ma il biondo scandì –Attenta a Ka'Rin, trottolina. Non è la prima volta che finisce in un Mangiaplasma e scappa... per andare alla ricerca di chi l'ha distrutta.-
E lì, vide la rossa spalancare gli occhi, terrorizzata, per poi iniziare a tremare nella sua mano e vederlo lasciarsi sfuggire una risata –Sei proprio una credulona, mi fai quasi tenerezza...- e lì la vide propriamente ringhiargli contro mentre si dimenava e lo prendeva a colpi sulla spalla, ma lui ignorò quell'aggressione divertito e l'attirò al suo torace, sentendola gridare –Ti odio! Dannato stronzo! Ti detesto! Lasciami!- gli urlò mentre lui la teneva stretta al suo petto, con la mano sinistra la stringeva per il fianco, mentre l'altra era sul viso e la osservava solamente, sempre con quel suo sorrisino compiaciuto –Stai ferma o ti prenderai anche il bacio della buonanotte...-
Le disse, rilassato, non sentiva nemmeno i suoi colpi.
Lei deglutì e cercò di non guardarlo ma lui la obbligò propriamente a farlo e le disse –Non c'è nessun fantasma qui trottolina, faccio sin da piccolo incantesimi di protezione nelle mie camere, non tanto per paura, quanto per la fastidiosa sensazione di umido quando i fantasmi ci attraversano-
Lei lo guardava sconcertata, non sapeva proprio cosa dirgli, oltre al fatto che si sentiva infinitamente sollevata sentendo quelle parole. I suoi occhi brillavano d'oro. Si fissarono intensamente per un lunghissimo istante, azzurro nell'oro e viceversa, poi lei lo vide avvicinarsi paurosamente al suo viso, così strizzò gli occhi e strinse le labbra, non potendo muoversi e sentì la bocca calda di lui poggiarsi sulla sua fronte mentre lei si lasciava pervadere da un sospiro –Pensa a me, Trottolina, non ai fantasmi. Dormi...- le sussurrò poi, pianissimo, abbassando di poco lo sguardo e vedendo i suoi occhi appesantirsi visibilmente...
La lasciò scivolare sul letto, dopo aver spostato le coperte e lei mormorò –Oro... o argento?-
E lì, Tom ghignò compiaciuto accarezzandole il viso e abbassandole la gonna che, nello spostarla, si era appunto sollevata –La prima domanda sensata dopo mesi, Trottolina...- e ridacchiò, poggiando la mano sul suo viso e borbottando qualcosa, vedendola chiudere gli occhi definitivamente. Il biondo sollevò il capo verso il soffitto e diede un portentoso sospiro, con infinita stanchezza.
Riaprì gli occhi dorati e deglutì, guardando la ragazza e coprendola bene, prima con il suo mantello e poi con le coperte –Forza, Regina- e si levò in piedi andando in un'altra camera, in un altro letto, da un'altra ragazza.
Spazio Autore:
Ed eccoci quiii!! Anche questo è andato! Siamo entrate in una catena di capitoli che mi piacciono molto e sono tutti uno consecutivo all'altro. Spero che anche il prossimo, nella sua totalità, vi piaccia! Un bacio a tutti/e in particolare a: HarryPassivello, taniaconlai, RoniFasciani, HermioneEvil_Malfoy, tommytommytommya, Angel_delle_tenebre, vittorianicassio, DoraGrosu,Sky_2001, Figlia-Di-Athena, xcrybabiesx, Tempesta14, Rebbi01, Anais173, pensandotilanotte, MPotterhead12, feliciamarincat, lullubook, Ecila2000, Carietta91, MArziaPEdace, iridella14, AlissaNyx, cat-hapy, GrattastinchiBurfoot, cicapisciniente, Rene_217, EleEle_04, MRT_01, book_lovers92, vittorianicassio, marziacaci, McSnugglefacesxx
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top