Necessità alternative (Parte II)
L'aula di Astronomia era posizionata all'ultimo piano dell'edificio e ci si arrivava tramite una porta che dava su un'ampia e lussuosa aula, divisa in una porzione interna e una esterna, in genere la lezione si effettuava all'esterno, nella veranda, quando invece le condizioni climatiche non lo permettevano, si rimaneva all'interno. Al centro della terrazza erano per cui presenti delle sedie provviste di tavolini e una grande lavagna posizionata dietro a una cattedra. Intorno al gruppo di sedie, invece, c'erano i telescopi, diretti già verso il cielo.
Ad aspettarli c'era già la bella Fleur. Quel giorno portava i capelli lisci e luminosi al vento, ondeggiavano splendidamente. Indossava un vestito rosa antico che le stava molto bene e non metteva in risalto nessuna curva. Sembrava una ninfa mentre sorrideva ai ragazzi bonaria.
-Buongiorno ragazzi! Sedetevi tutti, prego!-
I richiamati obbedirono e, senza nemmeno una breve introduzione al corso, la donna prese immediatamente a spiegare. L'argomento del giorno era la costellazione Cassiopea.
La donna stava elencando tutte le stelle facenti parte la costellazione, descrivendone dimensione, colore e caratteristiche storiche, se necessario.
Alla fine della prima ora i ragazzi sentivano male alle mani tanto la donna parlava rapida.
-Merda, ma respira questa?- domandò sconvolto Riven, palesemente annoiato dalla lezione. Fleur era davvero troppo precisa, quindi sebbene poche le ore con lei risultavano davvero pesanti. Andrew, affianco a lui, scrutava con noia la donna, mentre la maggior parte dei compagni tentava di prendere appunti, i due così presero a chiacchierare, ma la bionda li beccò quasi subito visto che guardava con attenzione i suoi studenti mentre spiegava.
-Allora?! Voi due avete finito di parlare?!
Le serpi notarono di essere stati colti in flagrante e Riven chiese scusa per entrambi alzando la mano –Scusi, prof!-
La donna strinse un pugno e fece –Malfoy, vero?-
Il biondo corrucciò lo sguardo e osservò la donna –Sì, perché?-
-Per te sono la professoressa Delacour! E pretendo di essere chiamata in questo modo! Sono stata chiara?!-
Riven alzò ambedue le sopracciglia allibito e fece per rispondere, quando Tom intervenne; Fleur non sembrava la tipa che poteva dialogare con il biondo, del resto era pur sempre la madre di Giuliet –Professoressa Delacour?-
La bionda alzò lo sguardo algidamente e lo spostò su Tom, notando che appariva ben diverso dal fratello –Mi dica-
-Per vedere le stelle che fanno parte della costellazione Cassiopea, sarebbe possibile utilizzare i telemagiscopi?-
La donna alzò ambedue le sopracciglia e annuì –Ma certo, è proprio quello che avevo intenzione di farvi fare, proprio adesso!-
E, date le giuste direttive ai ragazzi, li intimò a dividersi in coppie e a scegliersi un telemagiscopio. I telemagiscopi, chiamati anche T.O.T., ovvero Telescopi-Oltre-Tutto, erano degli strumenti incantati che riuscivano ad eludere qualunque tipo di ostacolo li separasse dalle stelle, come la luce solare, le nuvole e gli edifici.
Era quasi passata mezz'ora quando...
-AH!!-
Johnny Paciock aveva appena urlato e con lui la bella Fleur che vide il ragazzo schiacciato dall'enorme strumento ottico –Il piede! Il piede!- urlò il Tasso e Konstantin, con lui in coppia, tentò in tutti i modi di liberarlo, facendo rotolare il telemagiscopio lateralmente –Che diavolo fai, Murgh!?- berciò scioccata la professoressa, raggiungendoli di volata.
Giuliet sgranò gli occhi allibita, non era abituale per lei vedere sua madre che perdeva le staffe in quel modo.
La vide raggiungere il T.O.T. e controllarlo, mentre Johnny sembrava decisamente sofferente a terra.
-Hai rotto la lente, Murgh!!- lo sgridò la professoressa e quello domandò –E non si può usare il Reparo?-
La donna s'inalberò a tal punto da urlargli –Ovviamente no! Razza di...- notò Johnny che si tratteneva la gamba con le lacrime agli occhi e si ricompose –Murgh, aiuti il suo compagno ad andare in infermeria. La avviso però, dovrà di certo pagare la lente!-
Il moro annuì triste e rispose –Senz'altro, professoressa.-
Tanya aveva osservato la scena attentamente e guardò altrettanto concentrata i piedi del proprio telemagiscopio, ben piantati a terra.
"Come è possibile che Murgh abbia fatto cadere il suo? E per giunta addosso a quel beota di Paciock?!"
La cosa le sembrava davvero strana e decise di lasciar perdere la scena, spostando lo sguardo altrove e notando, per caso, quello gelido di Tom che osservava la scena.
A differenza sua, gli altri erano tutti intenti a commentare.
Corrucciò lo sguardo e poi, improvvisamente, ebbe un lampo di genio. Guardò che giorno era e notò che erano passati esattamente cinque giorni dalla sua minaccia a Murgh!
-È stato lui...- mormorò e Riven, che era con lei in coppia, la osservò sorpreso –Lui chi?-
La rossa abbassò la voce e disse –Tom! È lui! Ha iniziato a vendicarsi!-
Riven assunse un'aria sorpresa e guardò il maggiore che, annoiato, aveva ripreso a guardare dall'oculare.
Passarono una decina di minuti e Fleur fece decisa –Beh, ragazzi, oggi abbiamo un po' perso tempo, ma sono certa che non succederà più! Ora potete andare! E per la prossima volta voglio una relazione approfondita su Cassiopea!! Mi raccomando!-
Una volta scesa la rampa di scale i ragazzi si incamminarono verso la sala da pranzo ed Evil, ancora ridente, si avvicinò ai due –Che scena, ragazzi... la faccia di Murgh era splendida!-
Tanya però non rise, mentre Riven condivise appieno il divertimento di Evil –E perché? L'urlo da femminuccia di Paciock?!-
I due si unirono in una grossa risata, ma notarono presto che la Regina aveva ben altro per la testa –Ma cos'hai, Ta'?-
La rossa replicò gelida alla compagna –È stato Tom a fargli quello scherzo, ha iniziato la sua vendetta.-
Evil contò mentalmente i giorni che erano passati dalla festa ed annuì –Già, potrebbe essere... e anche se fosse? A te che importa?-
La rossa rimase perplessa davanti alla domanda della ragazza e capì che il suo atteggiamento era davvero stupido. Perché se l'era presa tanto?
-Niente, ovviamente. Andiamo dai. Ci vediamo dopo, Riven-
James, che aveva sentito i loro discorsi, si avvicinò eccitato ai Grifondoro e fece –Ehi! È stato Tom a fare quello scherzo! La vendetta è iniziata! Aahahha!! –
Diamond assunse un'aria altezzosa, mentre le ragazze apparivano sbalordite.
-Che bambino, questi non sono scherzi da fare! Paciock si è di certo rotto il piede, non che la cosa mi interessi ma... non è normale che uno si metta a fare questo genere di cose. Tom si sta rivelando decisamente immaturo, anche se un po' lo pensavo già- fece, molto sincero, cosa che lasciò pensosa Cherlyne che di certo non si aspettava di vedere la situazione da quel punto di vista. Diamond dimenticava un fattore molto particolare, ovvero che i Serpeverde vivevano per il piacere che poteva offrire loro la vendetta.
Mara guardò ammirata il mezzodemone, capendo quanto in realtà lui fosse più maturo di Tom che, davanti al giudizio di Diamond, appariva davvero infantile.
Crista però non era dello stesso avviso del ragazzo ed entrò in difesa del biondo Principe –Diamond, sai bene quanto sia importante per Tanya essere la Regina delle Serpi e non subire alcun tipo di offesa da nessuno. Temo che per Tom sia esattamente la stessa cosa. Non si fermerà fino a quando non avrà avuto la sua vendetta!-
Mara rimase silenziosa a ragionare sulle sue parole e Cherlyne intervenne –So che posso sembrare di parte, ma Cri ha ragione. Konstantin si è comportato molto male con mio fratello, dubito quindi che Tom gli permetterà di passarla liscia-
Diamond intervenne –E anche se fosse? Paciock non c'entrava nulla! Se ci fossi stata tu, Crista? Sei certa che avrebbe scelto di non romperti un piede, piuttosto che avere il suo rendiconto personale, ridicolizzando Murgh?-
Crista corrucciò lo sguardo e replicò –Diamond, non esagerare adesso! Che vuoi che sia un piede rotto? Una pozione e si risolve tutto in qualche giorno!-
Diamond scosse il capo irritato e replicò –Non riuscite a capire la gravità della cosa ma fate come vi pare... vedremo più avanti chi avrà ragione!-
Cher e Crista fecero spallucce e lì fu Giuliet a parlare, pacifica –Rilassati, Diamond, dai. Non credo sia il caso che litighiamo fra noi per qualcosa che ora come ora non ci tocca. Qualora Tom dovesse accidentalmente, o deliberatamente, prendersela con noi, allora ci difenderemo a vicenda, come fa un gruppo unito, giusto?-
Mara sorrise apertamente alle parole della biondina e l'abbracciò –Ma quanto sei adorabile!-
Diamond stirò un sorriso divertito e scosse il capo –Ok, ok, pace...-
Al tavolo delle serpi, Tom, stava svelando di essere stato lui a far accadere il non-incidente.
-Ah sì, me l'ha detto Tanya-
Fece Riven e, alle sue parole, gli occhi di tutti gli piombarono addosso: il più pressante però era senz'altro lo sguardo del Principe.
-E lei come cavolo fa a saperlo? L'ho svelato solo adesso!-
Il ragazzo sgranò gli occhi e fece spallucce –Non so, Tom, chiediglielo. Io ed Evil l'abbiamo saputo da lei-
-E da come ci guardano dal tavolo dei grifoni sembra che lo sappiano anche loro...-
Riven, davanti alle parole gelide di Andrew, si sporse dalla sua postazione e vide Tanya ed Evil in un tavolo tondo singolo, che mangiavano –Dubito che Tanya abbia sparso la voce, non è la tipa. L'ha detto solo a noi. Probabilmente Potty ci ha ascoltati. Era vicino mentre ne parlavamo-
Tom assottigliò lo sguardo e strinse un pugno.
"Com'è possibile che l'abbia capito così in fretta?"
-Tom!-
Si sentì chiamare al suo fianco da Kim, che interruppe il corso dei suoi pensieri con una domanda a sproposito –Dopo ballo, alle quattro e mezza, perché non vieni in camera?-
Il biondo corrucciò lo sguardo e gli venne una gran voglia di farla evanescere. Non ne aveva proprio voglia in quell'istante. Voleva capire che stava succedendo.
Da quando avevano iniziato a considerare quel tavolo come il loro proprio, la ragazza aveva trovato opportuno spostare la sedia e affiancarsi a lui al posto di capotavola.
-Del resto, sono la regina, no?-
Aveva detto e, con quella scusa, da quel giorno gli stava appiccicata anche quando mangiava.
Decise di tagliare corto, replicando –No, ho la partita...- e tornò a pensare a cosa si era lasciato sfuggire per permettere alla rossa di scoprirlo in un istante.
-Ma è alle sei Tom! E poi potrebbe rinvigorirti per giocare meglio!- e gli fece l'occhiolino maliziosa.
Peccato che in quel preciso istante lui era decisamente irritato e le sue non-velate promesse amorose non gli provocarono alcun tipo di piacere. –Devo studiare, Kim. Non insistere, lo sai-
Non era abituato ad avercela attorno per così tanto tempo. Gli anni precedenti in cui erano fidanzati, sapeva bene come evitarla, soprattutto durante il giorno. Passava pochissimo tempo dentro le mura scolastiche.
Così, invece, era obbligato a stare appiccicato a lei continuamente, tutti i giorni. Quel particolare che non aveva calcolato iniziava a diventare piuttosto fastidioso.
-Ahhh... Cazzo!- imprecò ad un certo punto Evil, lasciando Tanya sorpresa e attirando dunque l'attenzione dei compagni.
-Bonjour finesse!- fece James, poco lontano da loro e la mora gli lanciò un'occhiataccia.
Tanya inclinò il capo e guardò l'amica –Cosa c'è, Evil?-
La mezzodemone sbuffò sonoramente e appoggiò il mento alla mano –Dovevo vedermi con un tipo, ma dice che ha paura di entrare nella foresta proibita per venire qua... che razza di coglione!-
Tanya alzò ambedue le sopracciglia sorpresa e commentò, quasi annoiata –Va tu da lui, no?
Evil era visibilmente nervosa e replicò –Nemmeno per idea, che dannato idiota!-
Tanya spostò lo sguardo per la sala ed espirò sonoramente, mentre la compagna fece –Oh Ta', per favore, non fare quella faccia-
La rossa tornò a guardarla con noia -La mia faccia chiede perdono-
E lì la mora assottigliò lo sguardo e se ne andò senza dirle nulla.
Tanya la osservò, un po' tediata dalle scuse della compagna e poi tornò al suo piatto.
Al tavolo delle serpi Riven corrucciò lo sguardo –Che succede a quelle due? Oggi sono più strane del solito-
Tutti ignorarono le sue parole, non conoscevano bene le ragazze e non sapevano che dirgli.
Il biondino, notando di non essere stato calcolato si levò in piedi sbuffante e raggiunse Tanya, sedendosi davanti a lei, guardandola silenzioso.
Quella alzò lo sguardo sul ragazzo e fece fredda –Hai intenzione di fissarmi ancora per molto? Sai che lo detesto.-
L'amico assunse un'aria preoccupata e le domandò –Stai bene? Perché avete litigato?-
Tanya fece spallucce –Io non ho litigato con lei, lei litiga... con la mia faccia.-
Il biondo corrucciò lo sguardo sbigottito e fece –Ma che dici? Vi adorate!-
Tanya sbadigliò sonoramente e replicò mentre guardava il cellulare –Mh! È proprio ora di andare a ballo, guarda un po'!-
Riven assottigliò lo sguardo e replicò –Ta', andiamo! Noi tre ci diciamo sempre tutto!-
Alle sue parole la rossa roteò gli occhi e decise di parlare –Le nostre considerazioni sul sesso non convergono totalmente. Doveva vedersi con un tizio, stanotte ma quello ha paura di entrare nella foresta per venire qua. Allora le ho detto di raggiungerlo e lei ha fatto l'orgogliosa, come al solito. Se non fosse così perfida, sono certa che sarebbe finita fra i grifoni-
Riven sgranò gli occhi e replicò –E tu che c'entri?-
Tanya sorrise indicandolo –Ottima domanda. Temo che... il mio atteggiamento superficiale nei confronti del suo orgoglio e delle sue alternative esigenze sessuali, la infastidiscano un po', ma spero che trovi il suo sfogo a ballo... del resto è una mezzodemone, ha un potere davvero elevato rispetto a noi e generalmente lo sfoga nel sesso. Ora che ha anche altre attività a disposizione, sono certa che riuscirà a risolvere quel nervoso che la tormenta. Perché non ci parli un po' tu? –
Propose dunque al compagno, sorridendogli appena e salutandolo con la mano, accodandosi alle grifone, pronte per la lezione.
Le due ore di ballo passarono piuttosto rapidamente. Earine, l'insegnante, aveva spiegato alle ragazze alcuni passi come l'Attitude, il Ronds de Jambe e l'Echappè, mentre i ragazzi guardavano compiaciuti le compagne in body aderenti, scoprendo tante belle cose...
-Credevo che Giuliet fosse una tabula rasa e invece...-
Commentò Brad annuendo compiaciuto e a quel parere Riven guardò l'amico schifato –Hai finito? Grazie... vorrei godermi le mie serpi in santa pace-
Andrew sbadigliò, annoiato dai loro discorsi e si avvicinò al professore, che lo osservò gelidamente, come al solito –Devo chiamare un principe che ti risvegli, Smith?-
Andrew ghignò e replicò –Se il principe è lei, ne faccio volentieri a meno. Posso uscire a fumare?-
Il ballerino tornò a guardare le ragazze e replicò duro –Vai-
Il Conte superò i compagni e Riven lo indicò –Guarda quel bastardo!- si volse di scatto verso Troy e domandò –Perché quando gliel'ho chiesto io mi ha detto di no?!-
Troy assunse un'aria falsamente dispiaciuta e fece –Vuoi dirlo a mammina? Chiacchiera di meno... è da quando sei entrato che non chiudi la bocca un attimo!-
Riven spalancò la bocca oltraggiato e Tom replicò cattivo –Ben ti sta-
Il fratello guardò Troy deciso e fece –Questa me la segno, prof-
Troy assunse un'aria altezzosa e gli scappò una risata denigratoria –Vedremo cosa segnerò io nella tua pagella, Malfoy- poi tornò a guardare le ragazze, sbeffeggiando Riven davanti ai compagni che se la risero.
...
In spogliatoio, Tanya si stava asciugando i lunghi ricci con un incantesimo fatto alla bacchetta, mentre osservava Evil. Da quando avevano finito di mangiare non le aveva rivolto la parola e iniziava ad annoiarla la questione.
"Che c'entro io con le sue fisime sessuali?!"
-Ehi, Ta'!-
Qualcuno però la distrasse, erano le sue sorelle –Vieni a studiare con noi in biblioteca?-
La rossa aveva già sentito che volevano andarci ma storse la bocca poco convinta –Mh... non ne ho molta voglia!- e fece loro la linguaccia –Penso che andrò a fare un sonnellino...-
In quel preciso momento Evil le superò fredda e con i capelli legati in una lunga treccia bagnata, uscì dallo spogliatoio e Tanya la tenne d'occhio "... oppure parlerò per tutto il tempo con Evil"
-E alla partita ci siete?- domandò quindi Cherlyne sorridente e Tanya storse la bocca –Mh... non so...-
Giuliet provò a convincerla. Le quattro la stavano accerchiando e iniziava a sentire uno strano senso di claustrofobia.
-Dai! Draco ed Harry hanno organizzato una sorta di campionato mondiale, solo che gli sfidanti sono squadre di altre accademie di magia in tutto il mondo! Oggi i ragazzi sono contro una squadra cinese!-
Tanya storse la bocca poco convinta e socchiuse le labbra, mentre Crista la stava additando severa.
Ok, doveva scappare...
-Vedi di non mancare! Dobbiamo sostenere la nostra squadra dagli spalti! È un tuo dovere!-
La rossa lì assunse un'aria sbalordita e pensò che quelle quattro la stessero prendendo un tantino a cuore.
-Ehm... come no! A dopo, invasate!- e detto questo sgusciò dalla loro presa e, appena liberò lo spogliatoio, le quattro si guardarono e scoppiarono a ridere –Siamo riuscite a metterla in difficoltà!! Grande, Crista!-
La Potter fece loro l'occhiolino –Non vedo l'ora di dirlo a Brad!-
Le amiche la guardarono maliziose –Ahhh!! Altro che spirito di squadra! Furbona!- la prese in giro Cherlyne e l'amica scoppiò a ridere –Beh, me l'ha chiesto! Era così carinoooo!- disse adulante mentre pensava agli occhioni bisognosi del Corvo.
Tanya, una volta fuori dallo spogliatoio, vide Riven ed Evil che parlavano di sottecchi. Lei era attaccata a un muro, lui invece le stava davanti e, mentre si sosteneva alla parete con un braccio, l'ascoltava.
La rossa si guardò dunque intorno, circospetta e cercò rapida un posto dove nascondersi per origliare.
Lo trovò divertente e si nascose dietro ad un pilastro, peccato che fosse già occupato.
Trasalì e fece per cacciare un urlo ma la bocca le venne tappata improvvisamente e finì fra le braccia di un improbabile curioso.
Thomas Malfoy stava spiando i due e lei gli era fin troppo vicina!!
Quel giorno il mondo aveva deciso di violare il suo spazio vitale.
Ora, stretta nella sua presa, sentiva distintamente il torace del ragazzo alle sue spalle, mentre da dietro le teneva la bocca chiusa e guardava dietro di sé, per verificare che Evil e Riven stessero ancora parlando.
Il biondo si accorse che non si erano accorti di nulla, per cui si rimise dritto e scese all'orecchio della compagna –Ora ti libero e vedi di non farti scoprire, sono stato chiaro?- le sussurrò, cosa che le provocò, ovviamente, i soliti brividi.
Sentì la sua mano abbandonarla e lei si staccò vagamente dal suo petto, cercando di guardare dietro, anche se con pochi risultati.
Non sapeva perché, ma in quel momento la incuriosiva molto di più sapere che ci faceva lui a spiare la coppia, piuttosto che i discorsi della coppia stessa.
Spazio Autore: Ola ragazzi\e eccomi con il nuovo capitolo che spero vi sia piaciuto :D Sono ancora senza internet e volevo scusarmi se la volta scorsa metà delle parole siano uscite attaccate... non ho idea di cosa sia successo, spero che stavolta sia uscito giusto. In ogni caso, non appena riavrò la linea riposterò i capitoli "usciti male" e aggiungerò anche le parole in corsivo e grassetto che ovviamente wattpad non mi copia, che rabbia...
Alla prossima! Voglio ringraziarvi tutti per i vostri bellissimi commenti, ma in particolare voglio ringraziare: Luly-_- ; lucelaura ;Always_Nene, SofyLoveFantasy, Lunastorta_, Giuliaaaah_, _ileeeeee_, iridella14, maty_sheeran, MissReader14, pescefuord_acqua, damilove19, Snix_03 , 4l3g3n71 , mmariareitano, fandomcomedroga, MiriamDom, aurora_01dn, Kendra_stamph, Dark_Wolf_secrets, GaiaMalfoy394, Sinforosa99 e untizioacasoh.
Alla prossima! Nella speranza di riavere internet! Ciaociaoo!! :D
mma41
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