Like I'm gonna lose you (Parte I)
Un Draco Malfoy sdraiato, nudo e affianco al corpo altrettanto svestito di Pansy Parkinson, schiuse gli occhi verso l'alba fittizia alla finestra fasulla, infastidito dal tiepido freddo che penetrava da sotto il bordo inferiore del letto. Decise dunque di scendere silenziosamente, immaginando che il fuoco fosse spento.
-Mhh... Draco... dove vai?-
-Ad accendere il fuoco, dormi- le disse lui, mentre si rivestiva rapidamente.
-Te lo accendo io, il fuoco, vieni qui...- gli sussurrò lei, con voce roca e maliziosa.
Il compagno scosse il capo, divertito e replicò –Dormi, Pansy e smettila di essere insistente, sai che mi dà noia-
Lei, a quel punto, mise il broncio ma non replicò subito –Sembra... che tu preferisca stare a secco e affianco alla Granger.-
-La Granger deve uscirne viva da questa situazione, ti ho già spiegato il motivo... speravo l'avessi compreso.-
Scandì lui, stavolta, vedendola aprire gli occhi verdi e inquadrarlo, un po' scontenta –Potter ucciderà con più rabbia e decisione Voldemort, se lei morirà.-
-Stronzate. La Granger gli parerà il culo fino all'ultimo, come sempre. E lui, rinvigorito dai suoi amichetti e dall'idea di accoppiarsi finalmente con la Weasley, visto che dubito ne approfitterà prima, agirà con quella decisione che gli serve. Perdere la mezzosangue, potrà solo debilitarlo e non possiamo permettere che accada... motivo per il quale, ribadisco, ignorali. Non voglio che ti attacchino ma non voglio nemmeno che attacchi loro. Qui deve regnare la pace. L'unico nostro pensiero deve essere "uniti contro Voldemort", è chiaro?-
Lei annuì appena e il biondo scandì –Spero davvero che tu abbia capito, non voglio vedere né inutili piazzate, né sentire sciocchi commenti improntati solo a inquinare l'aria. Domani notte, inoltre, dormirò con la Granger, visto che si sveglierà, quindi sei avvisata-
Pansy continuò a guardarlo e, il momento successivo, lo vide uscire dalla stanza, con la giacca del pigiama chiusa.
Draco si era dunque mosso verso il divano, vedendo Hermione rannicchiata su se stessa e con espressione un po' imbronciata "Sapevo che avrei dovuto dormire con lei anche stanotte... che palle. Mi toccherà farlo già da stasera"
-Ehi...-
Le sussurrò, infilando una mano calda sotto le coperte e andando ad accarezzarle un polpaccio nudo, mentre con la mano libera riaccendeva il fuoco.
La sentì muovere appena la gamba, facendo per spostarla, ma lui l'afferrò con più decisione –Ehi, smettila... adesso ti sistemo il fuoco e vengo lì sotto- le disse, sperando che si tranquillizzasse un po'. Che fosse offesa? Molto plausibile.
La sentì allontanare il piede di nuovo e quindi si volse, vedendola ruotare di lato, rannicchiandosi dalla parte opposta alla sua.
Roteò gli occhi e la lasciò perdere per i successivi dieci minuti. Quando il fuoco iniziò a prendere forma, il caldo iniziò a scaldare rapidamente l'aria e si levò la giacca del pigiama. A quel punto, decise di tornare sotto le coperte, divertito e abbracciarla da dietro, sentendola mugugnare, scocciata.
-Shh... buona, forza...-
La sollecitò lui, attirandola al suo torace e immergendo il capo nel suo collo –Voltati e stai al caldo su...- la intimò, con voce affettuosa stavolta, percependola persino rabbrividire.
-Andiamo, dai...-
La sollecitò ancora e stavolta non la sentì più fare resistenza, si era addormentata più profondamente.
La volse verso di lui e la spinse affianco al suo torace, stringendola e accarezzandole la schiena, mentre le baciava il capo.
"È possibile che sia offesa perché dopo la doccia non mi sono fatto più vedere??"
In effetti, non aveva tutti i torti a crederlo. Del resto, dopo il bacio che le aveva rubato, si era fatto un esame di coscienza, ritenendo che aveva davvero esagerato. Non avrebbe proprio dovuto farlo, fra loro non c'era e non ci sarebbe mai stato quel rapporto. Benché Potter iniziasse a presumerlo, insieme alla sua fidanzata curiosa.
Lui voleva solo giocare e sperò davvero che Hermione non avesse preso quel bacio seriamente... non voleva proprio ferirla, non dopo come era stata trattata da Weasley.
Alzò gli occhi argentei al soffitto, chiedendosi se in quegli stessi pensieri era stato davvero sincero.
"Oh Salazar, non è possibile... come posso farmi queste domande... IO!?"
...
Verso le dieci riaprì gli occhi argentei, solo perché Potter gli aveva scosso la spalla –Ehi, Draco...-
Il biondo inquadrò il compagno e fece per dirgli una cattiveria a caso, ma si trattenne quando quello gli mostrò di avergli portato la colazione –Wow... e questa cortesia? Non starai cercando conforto sessuale, Potty? Hai sbagliato branda.- liberò, dedicandogli comunque una delle sue uscite poco simpatiche, vedendo il moro assumere un'aria annoiata, mentre mangiava un pancake –Sei sempre più banale.-
Draco alzò le spalle, con fare noncurante –Divertirti non è di mio interesse, che vuoi?-
Domandò quindi, capendo che il compagno voleva sicuramente qualcosa, visto che il gesto era stato fin troppo gentile, da parte sua.
-Niente. Sono le dieci e suppongo tu abbia fame...-
-Supponi bene-
Replicò Draco, attingendo dai doni offerti dal compagno e gli chiese, dopo aver buttato giù il caffè caldo –La Weasley?-
Harry fece spallucce e replicò –A letto, in tenda...- dopo quella replica, spostò lo sguardo sul fuoco e Draco lo sentì sospirare profondamente. Lo osservò e addentò una pasta anche lui, domandandogli –Sembri infastidito. Weasley? Dorme anche lui?-
-No-
Scandì Harry, scendendo a guardare Draco, che alzò ambedue le sopracciglia e lo intimò –Forza, sputa il rospo... la Granger inizia il coma profondo, anche se non penso durerà molto, oggi.-
-Coma profondo?-
Draco annuì –Non percepisce niente è come se fosse realmente addormentata-
Harry lo ascoltò e poi, una volta liberato un nuovo sospiro, gli disse –So per certo che Ron voleva che tu e Pansy ve ne andaste insieme, sperava che Pansy ti convincesse a lasciarci... visto che, insomma, vi amate.-
Il Malfoy alzò lentamente ambedue le sopracciglia e domandò al compagno –Che ti sei fumato? Ti ho già detto che non sono certamente innamorato di lei, Potter. Non avrebbe comunque potuto convincermi, nemmeno se lo fossi stato. Non mi sono impegnato tanto per decidere di andarmene dopo qualche lacrimuccia della mia compagna di letto prediletta-
-Bene- esalò Harry, dando un nuovo morso alla sua pasta. Draco continuò ad osservarlo e gli domandò –Sembra che tu abbia litigato con lui e probabilmente sono l'unico con cui puoi parlarne... quindi forza, sommergimi dei tuoi problemi.- scandì, con aria annoiata, mentre Harry scosse il capo, scocciato –Mi dà fastidio il modo in cui ha tentato di agire, ci ha mentito... e poi ancora non riesco a credere che lui e la Parkinson...!-
-Sì, quello crea turbamento anche a me, ho cercato di farmi spiegare le dinamiche, ma... sembra molto riservata sull'argomento, sebbene non ne capisca il motivo. Comunque, ci sta che Weasley abbia agito così-
-No, non è vero...-
-Perché? Vi era già successa una cosa simile?-
-No, però... lo conosco.-
-Forse conosci solo il lato positivo, di lui. Quello negativo è questo... anche se pensavo fosse palese all'universo che fosse un tipo abbastanza debole caratterialmente... oltre che insignificante in tutto il resto, ma questo forse è solo il mio parere-
-Lo è senz'altro... anche se, beh, sapevo della sua debolezza, ma non credevo l'avrebbe spinto fino a questo punto.-
Draco fece spallucce –Puoi solo sperare che questa situazione e l'aver ferito Hermione, lo faccia rinsavire... anche se prima dovrebbe ammettere di aver sbagliato nel novanta percento delle cose che ha fatto nelle ultime settimane, non solo nell'aver tradito la sua fiducia.- e sentì la compagna abbracciarlo, mentre lui le accarezzava i boccoli biondi.
Harry li osservò, come faceva ogni volta che li vedeva insieme e scandì –Se dovessi riuscire a salvarla.. penso che il vostro rapporto salirebbe su un nuovo livello.-
Draco fece spallucce e replicò –Le avrò solo salvato la vita per la terza volta, alle ragazze ne basta in genere una sola per cadermi ai piedi, quindi... penso che non cambierà nulla, dopo questa.- e gli sorrise perfidamente, vedendo Harry assumere un'aria sofferente –Te lo chiedo per favore, Draco. Se hai intenzione di ferirla anche tu...-
-Ben lungi da me, altrimenti non mi prodigherei a farvi notare quanto Weasley sia assolutamente incomparabile, rispetto a voi due.-
Harry lì arrossì, davanti a quella specie di "dichiarazione" del compagno –Wow... e questo era forse un complimento??-
-Una mera constatazione, non eccitarti troppo. Questa continua ad essere la branda sbagliata.-
Il bruno si lasciò sfuggire una risata e tornò a guardare il fuoco, scandendo –Io ed Hermione iniziamo a piacerti parecchio, dunque.-
-Sbagli, in una maniera che non puoi nemmeno immaginare. Ma se ti senti bagnare almeno a questo pensiero, beh... non posso privarti di un cotale compiacimento.- scandì compiaciuto, il biondo.
Harry roteò gli occhi e ridacchiò ancora, dandogli una manata in testa, stavolta –Fa' silenzio, furetto. Hai squittito abbastanza per oggi...-
-Fottiti la Weasley e piagnucola meno, Potter. Anche se sappiamo entrambi che non riuscirai a fare nessuna delle due cose.- scandì il biondo in risposta, stringendo la compagna e chiudendo gli occhi, decidendo di dormicchiare ancora un po'.
...
La sera giunse presto però e Draco che cenava sempre seduto sul divano appoggiò l'insalata che stava mangiando per notare il lento risveglio che stava avendo la biondina. L'antidoto Uno e Due erano pronti per essere offerti alla ragazza che mugugnava e borbottava cose incomprensibili, si muoveva sul divano reclinabile, da una parte all'altra, rischiando persino di cadere.
Erano quasi le dieci ormai e Draco decise di chiamarla, nella speranza che aprisse gli occhi –Ehi, Granger... forza...-
Si alzò in piedi e aprì la porta di casa, notando la tenda piazzata davanti a lui –Potter! Vieni qui!-
Harry non attese troppo a uscire, lo seguì subito Ginny che invece stava cercando di far desistere Ron –No, per favore, non insistere! Non puoi vederla!- gli impose e quello lamentò a gran voce ma la sorella non lo calcolò.
Draco era già filato dentro, sentendo Hermione mormorare –Ma... cosa...? Dove siete?!-
-Herm! Ciao...- fece immediato Harry, giungendo al suo capezzale mentre Draco era subito andato a prendere le ampolle opportune –Come ti senti, Granger?-
Domandò, prendendo un dosatore e l'antidoto Uno, dividendo venti millilitri in due parti e prendendone una.
Hermione mise il broncio e mormorò –Male... ho sonno e... ho nausea...-
Draco la raggiunse in quel momento, insieme a Ginny che aveva chiuso la porta a chiave –Hermione!! Come stai?!- corse anche lei al divano, affiancando Harry, mentre Draco intimava la ragazza ad aprire la bocca e a ingurgitare quei dieci millilitri.
-Forza, devi restare sette minuti sveglia, poi ti darò l'altra dose...- e fece partire il tempo.
-Come?! Non erano dieci i minuti?!- domandò scioccato Harry, vedendo Draco guardarlo storto –Le dosi diminuiscono per ogni antidoto, di giorno in giorno. In ordine sono venti, dieci, cinque e uno... in proporzione i minuti di attesa-
I Grifoni lo guardarono sorpresi, mentre Hermione chiese al compagno, preoccupata -Harry... hai fatto dei progressi con gli Horcrux?-
Il compagno prese la mano alla ragazza che cercava stentatamente di tenere gli occhi aperti.
-No. Appena starai bene, continueremo la ricerca. Ora non... non posso pensare anche a quello e poi dobbiamo aiutare Draco a rimetterti in piedi, non può fare tutto da solo.-
Il Malfoy lo ascoltò silenziosamente, mentre lanciava occhiate al piccolo orologio che ballava sul cuscino laterale del divano. Era un oggetto magico molto carino, in effetti... non era proprio da Malfoy.
Hermione, non esattamente soddisfatta dalle parole dell'amico, casualmente notò il buffo timer del mago e stirò un sorriso divertito –È tuo?-
-Di chi, sennò?-
Le chiese di rimando il Malfoy, che non aveva ancora incrociato i suoi occhi...
-È carino.-
Il biondo, quando l'affarino prese a suonare e a saltare tremante, si alzò in piedi e prese la seconda dose color pece, intimandola ancora a ingurgitarla, vedendola mugugnare triste –Non è buona!-
-Per il sapore mi sto ancora organizzando, non fare la mocciosa...- replicò lui, severo e Ginny decise di intervenire –Potresti anche smettere di fare finta, Malfoy!-
Il biondo assunse un'aria poco convinta ed Hermione intuì che stava per iniziare una discussione, così scandì –Lascialo in pace, Ginny... è solo concentrato.-
Draco le lanciò un'occhiata rapida e andò a prendere l'antidoto Due –Weasley, scoprile il collo, i polsi e le caviglie... sperando che non abbia fatto crescere la steppa anche lì sotto- scandì con voce disgustata, mentre sentiva lo sguardo dorato di lei addosso... nemmeno volesse trapassarlo.
Ginny si morse la lingua, tentata di rispondere al giovane, ma obbedì... visto che era lui l'esperto.
Harry aveva notato con quale insistenza la compagna stava cercando lo sguardo del biondo e si chiese perché le interessasse tanto, riusciva a leggere nei suoi occhi un senso di pace che non aveva mai notato, nonostante l'atteggiamento che stava avendo lui –Herm, sei sicura di stare bene? Davvero?-
Le chiese, preoccupato e la strega decise di guardare l'amico, stavolta -Sì, Harry... sono molto stanca e debole ma... non sono intenzionata ad arrendermi, te lo assicuro.- sostenne, mostrando una strana forza che il compagno non capì davvero da dove stesse tirando fuori. Le accarezzò il volto, con espressione preoccupata, sentendola dirgli –Voglio però che continui a cercare gli Horcrux, almeno cerca di... di creare un piano d'azione, per quando mi risveglierò.-
E l'amico scosse il capo –No, Herm... ogni volta noi pianifichiamo e si scatena l'inferno. Non possiamo... non senza di te, di sicuro.- le disse, convinto, vedendola sorridergli debolmente e sentendolo continuare –Ci sei indispensabile, Herm. Senza di te, sai bene che non riusciremo mai a distruggerlo, quindi... per favore, devi...-
-Devi avere fiducia, Harry... abbi fiducia.- gli sussurrò lei, che a stento riuscì a tenere le palpebre su. Fortuna volle che la sveglia suonasse per la seconda volta, riuscendo a risvegliare la ragazza che vide Draco occuparsi di spalmarle sulla pelle svelata quella strana crema blu notte.
-Weasley, spalmaglielo sul collo, forza. Potter, nei polsi...- diede ordini, senza troppe riserve e i compagni obbedirono, sotto lo sguardo rilassato di Hermione che chiese al Malfoy –Come pensi che stia?-
-Fai più pena del solito, questo è certo...- stabilì lui, praticamente immediato, dato che supponeva che la ragazza gli avrebbe detto qualcosa.
Hermione rimase in silenzio, osservandolo solamente e i due Grifondoro iniziarono a fissarlo in maniera insistente, come se volessero una replica meno antipatica da lui.
Draco li notò, una volta finito di avvolgere le caviglie della ragazza con un manicotto di crema e la intimò a tenere le ginocchia piegate, con i piedi poggianti sul materassino.
-Siete molesti-
Sostenne, osservandoli irritato e guardò la bionda Granger, mentre Ginny ultimava di passarle la crema intorno al collo. L'aveva fatta sedere e sollevare i capelli.
-Tu in una maniera quasi impensabile...-
Fece, verso Hermione che quindi annuì e spostò lo sguardo, ora poco meno rilassata, rispetto a quando si era svegliata –Come funziona l'antidoto Due?-
-Starai meglio, non devi demoralizzarti.- scandì deciso il biondo, stringendole la mano che teneva sul suo piede calzato.
Lei tornò a guardarlo e gli domandò –E ci voleva tanto a dirlo?-
-Devi essere forte per te stessa, non perché te lo dico io.- replicò lui, gelidamente e la bionda storse la bocca, annuendo però –Bene.- e spostò di nuovo lo sguardo –Come funziona l'antidoto Due?- domandò ora, mostrandogli un cipiglio a lui familiare.
Draco si compiacque di averla stuzzicata, poi replicò, rapido –Faremo asciugare la crema nei prossimi dieci minuti, la staccheremo e la metteremo a bollire, fin quando non evaporerà. In quel lasso di tempo, dovrai restare sveglia... ti porteremo in cucina, così terremo d'occhio il processo-
Lei assunse un'aria stanca e sbatté gli occhi con più lentezza –Non so se... riesco ad arrivarci.-
-Certo che sì, so che sei stanca e svogliata ma devi inalare i fumi della pozione che evapora, quindi devi esserci e devi essere lucida...-
Stabilì lui e la ragazza lo guardò di nuovo, anche se lui era tornato a guardare il timer.
-Vado a prendere il pentolino per bollire la crema?- domandò Ginny, desiderosa di essere maggiormente d'aiuto.
Draco però l'anticipò –No, ci penso io.- e abbandonò la stanza, senza lasciare la possibilità alla compagna di replicare.
Ginny ed Harry lo videro spostarsi rapidamente ed Harry fu molto tentato di raggiungerlo, per chiedergli spiegazioni.
-Lasciatelo in pace, ragazzi.- mormorò Hermione, verso i due e Ginny le rispose –Ma che gli prende?! Herm, devi saperlo, ha passato l'intera giornata affianco a te, ti abbracciava e ti accarezzava. Pensavo che sarebbe corso a... non so. Pensavo si sarebbe comportato molto diversamente, ora che sei sveglia.-
Hermione osservava con sonnolenza il fuoco, che non l'aiutava a restare vigile –Vuole rasserenarmi quando sono più vulnerabile, ragazzi... credo. Non lo so... o forse inizia a pensare che sto occupando questi suoi cinque giorni in una maniera che non gli piace.-
-Non è così, smettila.- le disse Harry, tentando di confortarla –Non so cosa gli stia prendendo ma... non voglio che stai qui a rimuginarci, non ti fa bene. Quindi stai tranquilla, ti aiuteremo noi ad andare in cucina.-
La compagna annuì, di nuovo pensierosa e Harry, a quel punto, decise di alzarsi –Voglio vedere se con me parla, anche se dubito lo farà...-
Le ragazze lo guardarono ed Hermione sospirò –Non essere pressante, Harry... se fa così, sono fatti suoi. Io non gli ho fatto niente. Mi sento abbastanza in colpa per tutta la situazione anche senza il suo contributo, quindi se ce l'ha con me...-
-Ah, Salazar, non smetti di parlare nemmeno quando sei malata...!- scandì il Malfoy, appena tornato.
-Mi dai molti spunti di conversazione, evidentemente.- replicò lei, scocciata e vagamente in imbarazzo per essere stata beccata. Il divano dava le spalle al corridoio che si muoveva verso la cucina, quindi nessuno si era reso conto del suo ritorno, anche perché aveva un passo abbastanza silenzioso.
Draco, tornato con il suo solito fare compiaciuto e divertito, si beò della tipica espressione della Granger che più lo indispettiva e divertiva al contempo, se era tale a causa sua.
Tirò via la crema dai suoi polsi con una mossa abbastanza rapida e vide Harry e Ginny fare la medesima cosa verso i piedi e l'altro polso... gli avevano lasciato "casualmente" il collo.
Si avvicinò a lei, con espressione rilassata e vagamente compiaciuta, sentendola osservarlo con insistenza, mentre lui era molto attento a ciò che faceva, fino a quando non le staccò via tutta la crema e le lanciò un'occhiata piuttosto intensa, che fece venire i brividi alla ragazza.
-Ti voglio forte, Granger. Non deve importarti nulla di quello che ti accade intorno in questi giorni, niente e nessuno dovrà allontanarti dalla guarigione. Quando inizierà il coma e presto succederà, ti sentirai persa e sola... forse farai dei sogni strani, dove ti sentirai totalmente immersa e ti sembreranno delle situazioni reali ma... puoi perdere la fiducia di chiunque, ma non quella verso te stessa. Per affrontare questo male hai bisogno solo di questo e... tu sai bene di poterlo fare.- E guardò Harry che era piuttosto imbarazzato per i due, si sentiva un po' fuori posto.
-Prendi Potter, ad esempio. Se fosse successo a lui, mi sarei rifiutato sin da subito di aiutarlo, visto che non ha mai fatto niente da solo...- scandì, facendo spallucce con fare noncurante, sembrava avesse tirato fuori una battuta e infatti Hermione ridacchiò divertita, anche se non dubitava che un po' lo pensasse.
Lo vide così tornare su di lei, di nuovo serio e convinto –Tu invece sai di essere il pilastro portante di questo gruppo di sfigati, sai che senza di te non avrebbero combinato nulla, magari non l'hai mai espresso perché la tua inutile morale ti obbliga a tacere ma... in cuor tuo lo sai, come lo sanno tutti, compreso lui.- e lanciò una nuova occhiata ad Harry, che storse la bocca –Hai finito di incoraggiarla a mie spese?-
-Farò tutto il necessario per farla alzare da qui, compreso sfotterti, cosa che in realtà... farei comunque.- e gli dedicò il suo solito sorrisino, tornando il Draco che avevano imparato a conoscere, anche se non ancora a sopportare, non del tutto almeno.
-Grazie...- gli disse infatti Hermione, prendendogli la mano, rinfrancata dalle sue parole e vedendolo tornare a guardarla –Basta che non te ne dimentichi. I ringraziamenti non mi interessano, Granger- poi allontanò la mano dalla presa di lei e scandì –Ora in piedi!-
Spazio autore
Ciccine i ringraziamenti li aggiungo domani o domenica che aggiorno di nuovo. La prossima settimana vengono a farmi visita degli amici quindi non so se sarò molto presente! Abbiate pazienza please ♡♡♡♡♡♡♡♡
Ringraziamenti: elitcucciola, iridella14, Anais, GiuliaBernasca, Sky, loridr, DoraGrosu, EleELe, JolandaDelMonaco, MRT_01, ludel, Giuliettapersempre, AlissaNyx, ValeriaHale, potterhead-hunters, Altair, GiovannaMarongiu, FlaviaYes, book_lovers, sara_dramione, MPotterhead, McSnugglefacesxx, cicapisciniente, Carietta91, noemim
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