La verità fa male (Parte IV)
In cucina, Draco aveva appena finito di parlare, davanti a un Harry Potter con la faccia inebetita –Io non sono in grado di farlo, te lo dico sin da subito... non so se Ginny vorrà prendersi questa responsabilità. Tu... sei certo di saperlo fare?-
Draco assunse un'aria poco convinta –Naturalmente, visto che l'ho formulata io. In ogni caso, non ci vuole nessun diploma, Potter, ma se parti con questo spirito, è meglio che me ne occupi io.-
Il moro tornò a guardare i fogli che il compagno gli aveva appena spiegato e sospirò –Dai, rispiegami quello che bisogna fare oggi...-
-Oggi non c'è da fare niente. Alle cinque la sveglieremo e dovrò darle solo l'antidoto Uno, questo nero. Trenta millilitri per bocca, da dare dieci millilitri ogni dieci minuti e non dovrà assolutamente dormire i trenta minuti successivi. Gli integratori li ho anche in crema. Fate attenzione perché è probabile che abbia già sonno, anche se è solo il primo giorno.-
Harry annuì appena e guardò quelli successivi –Poi come faremo? Hai detto che entrerà in coma, ma dovremmo comunque darle le pozioni?-
-Ovviamente. Il coma ha un risveglio programmato, lo affronteremo giornata per giornata. Siccome si è intossicata stamattina, dovremo iniziare con le pozioni nel pomeriggio e quindi a ruota seguiranno le fasi del risveglio nei giorni successivi. Domani si sveglierà di sera, il giorno successivo di notte, quello dopo ancora all'alba del giorno dopo e il penultimo la mattina. Nel pomeriggio del sesto giorno dovrebbe risvegliarsi, guarita si spera-
Harry, benché sapesse che non era il caso, gli domandò comunque –E se non lo facesse?-
-Morirà.- tagliò corto il biondo, immediato, come se avesse immaginato che gli avrebbe riposto quella domanda.
-Non c'è un altro...-
-...Modo?- lo anticipò il Malfoy, scattando verso di lui –No, mi spiace... la prossima volta mi inventerò una soluzione meno faticosa.-
Scandì, con fare irritato, tornando a contare e ricontrollare il peso e il corretto numero delle pozioni, per la terza volta, probabilmente.
-Non intendo quello, lo sai... era solo per esserne certo, tutto qui. E preferisco che sia tu a farlo, visto che sembri molto più abile di me o degli altri-
-Beh, spero che gli altri siano ravveduti come te.-
Commentò il Malfoy, lasciando stavolta Harry perplesso –In che senso?-
Draco, che stava controllando l'antidoto Tre, gli lanciò un'occhiata e scandì –Nel senso che vorrei che non insistessero se sono perfettamente coscienti delle loro incapacità...- e riprese a controllare, con attenzione certosina.
-Parlerò a tutti loro e, se posso, prendo una copia della somministrazione-
Draco lo lasciò fare, visto che ormai lui la conosceva a memoria.
...
Quando Harry parlò ai fratelli Weasley della situazione, Ron scattò in piedi, da che era inginocchiato affianco a un'Hermione dormiente e dall'aria corrucciata.
-Non se ne parla, Harry! Sai che è colpa sua se lei...-
-Piantala, Ronald!- intervenne però Ginny, stavolta, sorprendendo Harry ma soprattutto Ron –Piantarla?! Di che diavolo parli?!-
-Non voglio né che urli, né che ti imponi di fare qualcosa che non sei in grado di fare! Malfoy è sicuramente più adatto di noi tutti.-
Pansy, seduta con fare annoiato su una poltrona distante dal divano, li osservava mentre mangiucchiava dei dolci al ripieno di crema pasticcera...
"Che noia..."
-Dubito che il mio Draco si occuperà di lei ogni giorno, quindi vi conviene mettervi l'anima in pace! Non ha molte speranze!- sostenne con sicurezza, ricevendo solo l'occhiata arcigna di Ginny, che però ascoltò il fratello con maggiore interesse –Malfoy non la toccherà più! Sono stato chiaro?! Ha rovinato troppe cose, non gli permetterò di portarmela via, definitivamente!- scandì Ron, deciso e i ragazzi iniziarono a sentire la povera Hermione mugugnare lamentosa.
Vedendola in quello stato, a Ginny ed Harry parve di sentire Draco inveire dentro le loro menti "Deve stare tranquilla e rilassata! Non dovete stressarla in alcun modo! Razza di babbei!"
-Ron, andiamo in tenda a parlare. Le diamo fastidio...- fece pacifica la rossa sperando di sentire il fratello convenire con lei.
Il ragazzo accarezzò il volto della giovane addormentata e le sussurrò –Ti prego, svegliati Herm...-
-No, non possiamo svegliarla ora, Ron!- intervenne però Harry e quello lo guardò storto –Solo perché l'ha detto Malfoy?! Ma lo vedi come prendi ordini da lui, adesso?! Sei pazzo?-
Harry scosse il capo e, stavolta, tirò fuori la bacchetta, scandendo –Andiamo via, Ron-
Ginny schiuse la bocca allibita, osservando i due. Ron era ovviamente senza parole –Vorresti obbligarmi con un bel Cruciatus? Magari potresti farmi sapere che progressi avete fatto, tu e Malfoy.-
-Sei un vero stupido. Stiamo cercando di aiutarla, ma vuoi solo andare contro Malfoy, perché non ti piace che le ronzi intorno... e non dire che non è così.- scandì, guardandolo eloquente e vedendolo arrossire appena –Sono tutte sciocchezze, Hermione è la donna della mia vita e io non posso permettere che...-
-Cosa ci fate qui?-
Domandò a quel punto Draco, con aria allibita e iniziò a sentire i mugugni di Hermione, sul divano. Si susseguivano da un po'.
-Ce ne stavamo andando- scandì Harry il quale aveva abbassato la bacchetta all'arrivo del biondo. Quest'ultimo aveva ormai raggiunto il letto di Hermione –Uscite, tutti quanti... non capite proprio un cazzo di quello che vi viene detto. Ma se volete ucciderla, ditelo ora, perché non le starò dietro altri cinque giorni, sperando di riuscire a contrastare la vostra stupidità e la vostra sfiducia. Visto che non la spunterei comunque. Lei percepisce chi ha intorno, percepisce l'atmosfera e Weasley...- scandì verso il rosso, in piedi e davanti al letto anche lui: non aveva fatto in tempo a fermare il Malfoy.
-...Sai che attualmente non vorrebbe nemmeno sentire la tua voce, figurarsi la tua vicinanza.- scandì Draco, con plateale disgusto. Lo stesso che gli aveva sempre rivolto a scuola.
-Tu non sai niente, Mal...-
-Si sta calmando, guardate...- mormorò sorpresa Ginny, notando Draco che rimboccava le coperte alla ragazza, sistemandola anche più vicina al camino, per godere meglio del calore.
-Andatevene. Qui, non potete stare.- scandì ancora Draco, categorico
-Tu non puoi decidere di mandarci via da qui...- riprese Ron
-Sì che posso, è casa mia. Ho un incantesimo preciso per tenervi tutti fuori, decidete se volete testarlo o usare le vostre gambe. Andrebbe comunque a finire come voglio io- e, stavolta, si volse e guardò Harry, notando solo in quel momento la bacchetta –Vuoi attaccarmi, Potter?-
-No, non ce l'ho con te.-
Draco lo vide spostare di nuovo lo sguardo su Ron, che arrossì visibilmente e lì, alzò le mani, in segno di resa. Assunse però un'aria schifata e indicò Draco –La pagherai.-
-Fottiti, possibilmente non Pansy... poi potrebbe farmi un po' senso-
Il giovane Weasley divenne purpureo, stavolta e i compagni lo intimarono a uscire mentre Pansy stava replicando lamentosa –Ma...! Draco!-
Il biondo però nemmeno la guardò e sospirò sonoramente, immergendo una mano fra i capelli della compagna –Se ne sono andati, tranquilla ora, devi dormire...-
Sentì sbattere la porta una seconda volta, quando Pansy abbandonò l'abitazione.
...
Draco si era portato da mangiare davanti al fuoco, non aveva sentito nessuno varcare la soglia di casa, fino ad allora ma, verso le due, la coppietta era tornata –Possiamo usare la tua conserva, io e Ginny?-
-Ovviamente sì, prendete quello che volete e mangiate qui con lei, io andrò in bagno...-
Fece Draco, mentre si alzava in piedi. La coppia sull'uscio rimase sorpresa dal suo atteggiamento rinnovato e la rossa commentò con aria infastidita –Avevamo capito che non volevi che stessimo qui...-
-Voi due potete fare quello che volete. Chi non voglio è Weasley e solo perché ha fatto quello che ha fatto e non ha chiarito con lei.- e fece un cenno col capo ad Hermione.
La coppia non aveva capito del tutto le sue intenzioni e Draco indicò Harry –Vuoi darle la pozione tu, stasera? Alle cinque, mi raccomando.-
Harry e Ginny si guardarono e la ragazza fece –Ci penserò io...-
Draco annuì e la rossa gli disse –Poi... potresti spiegarmi meglio come funzionano le altre?-
Quello annuì ancora –Certo, basta chiedere.-
E detto questo se ne andò in bagno.
Harry disse alla ragazza –Vado a prendere da mangiare e ne porto un po' di là, per Ron e la Parkinson.-
Ginny annuì d'accordo e si diresse verso l'amica, che sembrava quasi sorridere mentre dormiva.
-Sembra proprio che Malfoy si sia... affezionato a te, eh?- le sussurrò piano, avvicinandosi con aria cospiratoria all'amica, che mosse appena la mano, fuori dalle coperte. Ginny gliel'afferrò e sorrise istintivamente –Mi dispiace che siano sorti questi problemi con Ron, mi dispiace che vi siate allontanati, ma spero davvero che riusciate a...-
Si fermò quando la compagna allontanò la mano e si voltò dalla parte opposta alla sua, con aria poco più seria.
La rossa capì che non era il caso di insistere più di tanto, soprattutto perché non voleva ledere lo spirito già ferito della compagna, sarebbe stato deleterio per le sue condizioni.
Draco uscì in quel momento dal bagno ed Harry lo fece dalla cucina, con alcuni piatti imbustati –Vado... a portare qualcosa agli altri.-
Il Malfoy annuì semplicemente e si accese una Magh, vedendo la rossa voltarsi a guardarlo. Si fissarono un momento e lei assunse un'aria abbastanza decisa –Se... hai intenzione di prenderti cura di lei, ho bisogno che mi assicuri che lo farai con tutto l'impegno possibile, Draco.- sottolineò il suo nome, conferendogli un rispetto che prima d'allora gli aveva negato.
Il Malfoy percepì una certa ambiguità nelle sue parole, ma fece finta di niente -Farò tutto il necessario perché si riprenda. Sono molto diverso dalla persona che ero un tempo.- e Ginny assunse un'espressione perplessa, ma mostrò la sua intelligenza con la domanda successiva
–Il ritorno di Voldemort ti ha scioccato così tanto? Pensavo che per la vostra famiglia fosse... un vantaggio-
-Vantaggio?-
Domandò Draco, incredulo –Non sai che cosa significa ospitare ogni giorno una manica di irrispettosi, ineducati e zotici individui che non fanno altro che sfruttare le tue risorse. E poi, ovviamente, c'è lui...- scandì, stirando un ghigno laterale, appena –È semplicemente un invasato. Ha distrutto il perfetto equilibrio che c'era fino a qualche anno fa... e sebbene a causa sua io sia cambiato, se non fosse mai tornato... non ne avrei avuto alcun bisogno.-
-Qualcosa di buono allora, forse, l'ha fatto.- rispose la rossa, facendo spallucce e tornando a guardare il fuoco, visto che il biondo le aveva lanciato un'occhiata semi maliziosa. Vederlo in questa nuova veste, beh... glielo aveva fatto rivalutare. Metteva in soggezione il suo sguardo metallico.
In quel momento rientrò Harry e Draco lo sgridò –La tua fidanzata muore di fame, Potter. Che aspetti a servirla??-
Il moro roteò gli occhi quando vide l'occhiata maliziosa del biondo e replicò –Arrivo, arrivo...-
-Fai con calma, tesoro!- gli disse invece Ginny, che si volse verso Hermione e la vide piegarsi appena verso le mani intrecciate sua e di Draco –Penso che... si affezionerà a te, se continuerai ad essere così affettuoso con lei.-
-Non sono affettuoso, rilassati Weasley... e continua pure a tifare per tuo fratello.- e le dedicò il suo sorriso perfido, vedendola fare spallucce e replicare, furba –Oh, ma io non mi riferivo a quello... è ovvio che continuerò a tifare per Ron. Loro si amano ormai da anni, e poi... diciamocelo, Draco, ho detto che si affezionerebbe lei a te ma... se non vedesse una risposta altrettanto intensa, non perderebbe mai tempo a rincorrerti. Hermione merita di essere amata totalmente.- scandì decisa e Draco, che l'aveva semplicemente ascoltata, sorrise appena –...E chi meglio del tuo fratellone, giusto?- le domandò, con plateale ironia, lasciandosi sfuggire una risata, persino.
Ginny arrossì e storse la bocca –Capita a tutti di inciampare...-
-È inciampato parecchie volte nella vagina di Pansy, che impacciato...!-
Lì, la mano di Hermione fece per separarsi da quella del compagno, che però la tenne stretta e immerse la seconda mano fra i suoi capelli –Buona, forza...-
Ginny osservò con tristezza la scena, notando quanto Hermione ci soffriva per quella situazione –Ci sente?-
-No, ma capisce... è diverso. È come avere un sesto senso e aver perso gli altri.-
E rialzò gli occhi metallici su di lei, mentre Harry tornava con due piatti di spezzatino con patate –Eccomi...-
Ginny continuò a guardare il biondo e lui tolse la mano dai capelli della compagna, dicendole –Ora vado, fai da brava...-
Fece per andarsene, ma la sentì stringere la presa alla sua mano, cosa che lo lasciò perplesso...
Ginny vide che il ragazzo era stato trattenuto e sentì come il bisogno di lasciarli da soli, visto che il Malfoy stava cercando di capire che volesse la compagna –Vado a metterci un po' di sale. Vieni, Harry? Così mi dici dov'è...-
Si inventò di sana pianta, portandosi dietro un ingenuo Potter.
Quando la coppia fu sparita, il biondo tornò ad accarezzare i capelli alla compagna –Devo andare a lavarmi, non sono solito puzzare e non inizierò ora che mi tocca farti da medimago. Ti comunico, inoltre, che quando riaprirai gli occhi, ci sarà una bella somma che dovrai sborsare, per le mie eccellenti prestazioni...- e ghignò malevolo, vedendola stirare un sorrisino e muovere appena il pollice sopra il suo, con il quale era intrecciato.
-Ne stai approfittando solo perché non sei costretta a guardarmi in faccia... ma saprò vendicarmi quando riaprirai gli occhi. Non sperare che mi berrò il tuo esserti dimenticata di ogni pretenzioso gesto di questi giorni...-
La sentì mugugnare qualcosa di incomprensibile e, subito dopo, gli diede le spalle, lasciandogli la mano, offesa.
Gli venne da ridere, considerando che era davvero dispettosa, quando voleva.
-Cos'hai da lamentarti, ora?- e inserì una mano sotto le coperte, afferrandole un fianco e trascinandola verso di lui che immerse il volto nel suo collo e lo baciò. Percepì la mano di lei raggiungerlo sul suo ventre e voltò appena il capo, verso di lui.
Furono paurosamente vicini in quel momento e lui arrossì appena, indietreggiando con il capo e guardando altrove "Piantala, idiota..."
-Posso andare o no a lavarmi? Razza di scocciatrice...- le disse, scorbutico stavolta e lei trascinò la mano del compagno sul proprio viso, avvicinandoci le labbra e voltando subito dopo il capo.
Lì, il compagno la osservò con attenzione e intese che voleva un bacio sulla guancia... probabilmente.
Stirò un sorrisino perfido e con quella stessa mano le afferrò il mento e lei fece per porgergli la guancia, ma lui, altrettanto dispettoso, le diede un bacio a fior di labbra, vedendola divenire purpurea –Così impari... la prossima volta ci penserai due volte.-
E la lasciò lì, chiedendosi se si sarebbe risvegliata offesa o meno per il bacetto che le aveva dato...
... E di cui si pentì subito dopo aver rimuginato sotto la doccia.
"Ma che diavolo mi è venuto in mente?! Santo Salazar!"
Uscì dal bagno verso le quattro, notando che Ginny ed Harry erano insieme sul divano e si scambiavano frivolezze, mentre affiancavano Hermione. Lui, in accappatoio, li inquadrò e i due si separarono improvvisamente, arrossendo appena –Spero che non abbiate l'intenzione di deflorarvi in presenza della Granger. Quello è il posto giusto.- e indicò la camera di Harry, che divenne purpureo –Ma che razza di idee di vengono?-
E Draco, lì, non riuscì a trattenere un sorrisino furbo –Quelle che verrebbero a chiunque altro, Potty. Anche se tu... sei così speciale, in effetti- ultimò con sarcasmo, stirando un sopracciglio eloquente e passando davanti al letto di Hermione, che riposava tranquilla.
-Sei un idiota...- gli disse Harry e Draco lo ignorò, abbassandosi ad accarezzare un piede ad Hermione e fece –Vado a riposare un'oretta. Voi ricordatevi la pozione.- e li indicò, ora più severo. –Nella mezz'ora in cui dovrà restare sveglia, quindi dalle cinque e mezza alle sei, avete il tempo necessario per darle gli integratori e lavarla.-
-Non avrà fame?- domandò invece Ginny, preoccupata –Non ha nemmeno pranzato...-
Draco scosse il capo –Gli antidoti sono arricchiti con il fabbisogno alimentare che necessiterà di giorno in giorno. Passerà le giornate dormendo, quindi le sue funzioni vitali saranno ridotte al minimo, come il consumo di energia.-
I due Grifondoro annuirono e il biondo alzò lo sguardo sui due –Vado...- e dedicò un'occhiata maliziosa ad Harry, per poi spostarsi in camera propria.
-Sembrava saperla lunga...- liberò Ginny, voltandosi lentamente verso Harry, che arrossì appena e poi replicò –Di che parli? Sa che stiamo insieme... cerca solo di imbarazzarci. Lo fa sempre... con me ci ha preso davvero gusto.-
La rossa storse la bocca, anche se vagamente divertita e poi annuì, pensierosa.
Videro Hermione voltarsi dalla parte opposta alla loro e stendere una mano verso l'alto, fuori dal letto, dirigendola verso la camera di Draco.
I due rabbrividirono appena e Ginny corrucciò la propria espressione, spostando lo sguardo sul fidanzato. Harry la guardò a sua volta e sospirò –Forse... vorrebbe che fosse lui a darle la pozione-
Ginny rimase in silenzio un momento, poi tornò a guardare l'amica –Spero non inizi a desiderare cose che non otterrà mai...-
Harry sgranò gli occhi, sorpreso e replicò –L'importante è che lui non la illuda. Se non lo farà, lei... non si lascerà trascinare fra le sue spire.-
Spazio Autore:
Saaalve salvissimo! Sono felice che questi capitoli vi stiano intrigando! speriamo che la nostra Herm si riprenda con la cura del nostro Malfoy! Un bacione a tutte, soprattutto per chi mi ha commentato: Sky_2001, elitcucciola, MPotterhead12, McSnugglefacesxx, pandina23, ValeriaHale00, RoniFasciani, potterhead-hunters, MRT_01, Carietta91, JolandadelMonaco, Matilde310504, AlissaNyx, FlaviaYes, book_lovers92, iridella14, Altair312, Giuliettapersempre, cicapisciniente.
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