La treccia (Parte II)

-Scegli! Vuoi che rimanga io o lui?!-

Le domandò furente e lei lasciò scivolare numerose lacrime, stavolta, singhiozzante –Non puoi...-

-Non esiste che tu li metta davanti a questa scelta- gli disse Draco, rimettendosi il cappotto, mentre Hermione lo implorava –Non di nuovo! Basta! Smettetela!- E il Malfoy fece per muoversi verso l'uscita, Hermione lo seguì ma Ron la fermò –Allora?! È lui che scegli!? È così! Avevo visto bene allora, ieri notte!- scandì, con voce tradita e stavolta intervenne Harry –Adesso basta. Draco, non permetterò che tu te ne vada, mi servi qui. Ron, se questa è la tua replica... quella è la porta.- e gliela indicò, guardandolo con profonda delusione.

Ron tornò su Harry, sconcertato mentre Draco si era appoggiato alla parete con il cappotto addosso, mentre scuoteva il capo, stanco. Anche lui era abbastanza indeciso sul da farsi. Era ormai chiaro quanto il giovane Weasley fosse inutile al trio, il problema sarebbe stato il loro sconforto emotivo. Cosa che non aveva un valore inferiore alle capacità magiche, quando si affrontava una guerra. Se però se ne fosse andato lui, nessuno avrebbe potuto allenarli... oltre al fatto che aiutarli da fuori sarebbe risultato davvero complesso.

-Sei riuscito a sostituirmi, dunque?-

-Hai fatto tutto da solo, non mi sento in colpa, Ron. A mente lucida, sono sicuro che te ne accorgerai.- scandì il giovane Potter e il rosso abbassò lo sguardo, a labbra strette. Corse in camera propria e prese di fretta alcune cose, per poi tornare in salone e vedere che Harry si era già rinchiuso in camera propria mentre Hermione aveva paura di parlargli. Non voleva spingerlo a metterla davanti a una scelta.

Il rosso la fissò intensamente e poi guardò Draco, scandendo –Ora che ci hai divisi, Voldemort ci ucciderà tutti... bravo, sei riuscito in quello che sono certo fosse il tuo intento primario.-

Draco alzò un sopracciglio, poco convinto e replicò -Questo tuo pensiero, la dice lunga su quanto tu abbia ascoltato me e i tuoi amici, in queste settimane.- e si staccò dal muro, levandosi il cappotto –Odiandomi a prescindere non fai altro che un dispetto a te stesso, ricordatelo.- e frugò nella tasca del cappotto, lanciandogli una bussola babbana –Segui il sud ed evita i raggi solari. Smaterializzati solo dopo aver raggiunto il Salice, ciao.- e andò ad appendere il cappotto in camera.

Ron quindi strinse le labbra schifato e uscì dall'abitazione, sbattendosi la porta alle spalle.

Hermione prese a singhiozzare e rabbrividire, appoggiata al divano, stretta nel proprio abbraccio.

Draco la vide e sospirò sonoramente, andando a raggiungerla e mettendole una mano sulla spalla –Forza, Granger. Vedrai che tornerà... nemmeno io penso che sia così idiota-

Lei annuì e si volse appena, sentendolo asciugarle ancora le lacrime con quelle mani grandi e calde.

Il biondo si dispiacque nel vederla in quello stato e le accarezzò anche i capelli, domandandole –Vuoi... farmi una treccia?-

E lì riuscì a farle scappare una risata, mentre lei gli dava un colpo sul petto –Non puoi farmi ridere, adesso!-

Il Malfoy l'attirò a sé e la strinse al suo petto, scendendo al suo capo –Non è colpa mia se sono così simpatico...-

La sentì singhiozzare ancora e continuò ad accarezzarle il viso, intimandola a sollevarlo, stavolta –Adesso calmati... ha bisogno di sbollire. Lui è quel tipo di persona. Penso che tu lo sappia meglio di me, no?-

La vide annuire appena e tornare ad abbracciarlo, sentendo un desolante conforto fra quelle braccia.

-Ora sarà meglio recuperare il sonno perso...- le consigliò, vedendola separarsi da lui e annuire, mentre i singhiozzi si calmavano –Hai ragione. –

Il biondo andò a prendere le pastiglie di Melanottina e gliene passò alcune –Se vuoi, dopo ci alleniamo.- le disse, vedendola annuire appena e lasciarlo chiudersi in camera sua, dopo averle scosso i ricci sul capo. La ragazza si rigirò nella mano le tre pastiglie ma, prima di buttare giù la prima, si mosse verso camera di Harry, dove la parete era socchiusa –Posso?- domandò, con voce flebile e il compagno fece, subito –Vieni.-

Hermione entrò in camera dell'amico e chiuse la parete, andando a sedersi sul suo letto e vedendo anche lui sedersi, appoggiato al cuscino, con le braccia incrociate. Si fissarono per diversi istanti e la compagna intuì che l'amico non era affatto felice. Forse ce l'aveva anche con lei –Ti stai affezionando troppo a lui, Hermione.-

La mora sentì lo stomaco contrarsi davanti alle sue parole e mormorò –Forse... ma Ron è stato eccessivo. Non esiste che io non possa avere altri amici con cui...-

-Amici?- domandò Harry, alzando un sopracciglio e la mora arrossì visibilmente –Io...- e guardò altrove –Non lo reputo un nemico, né un conoscente, ormai... e non far finta che per te invece lo sia, Harry Potter! Anche voi andate d'accordo!- gli disse, in tono accusatorio e lui inclinò il capo –Per me è molto diverso, Hermione. Tu e Ron...- e scosse il capo, ammorbidendo la propria espressione –Vuoi... rovinare tutto, così? Insomma... sì, Ron hai suoi difetti, ma sappiamo che i suoi pregi sono impagabili e, soprattutto, sono del tutto assenti in Malfoy. Per quanto... affascinante, non ti darà mai quello che potrebbe darti Ron.- sottolineò, guardandola eloquente e la vide arrossire visibilmente, davvero allibita davanti a quella constatazione. Erano davvero così ambigui?? –Ma...! Ma io lo so, Harry! Ti giuro che ieri abbiamo solo conversato e alla fine abbiamo anche litigato, come al solito!-

-Certo, ma avete anche fatto pace, no?- sottolineò il mago e la compagna guardò altrove, alzando le spalle –Più o meno...-

Ci fu un nuovo momento di silenzio ed Harry sospirò –Spero solo che tu sappia cosa stai facendo, Hermione. Non lo dico per lui, ormai è appurato che non lo conosciamo del tutto, ma sappiamo che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Non voglio che tu soffra...-

Hermione rialzò gli occhi dorati su di lui, un po' arrossati e mormorò –Ron mi ha ferito molto oggi e ha ferito anche te, non avrebbe dovuto dirti quelle cose!- e singhiozzò, vedendo il compagno fare spallucce –So che non le pensa, era in parte il medaglione e in parte tutta la rabbia accumulata in queste settimane. Si è sentito abbandonato ed escluso dal gruppo anche se, lo so, l'ha voluto lui, in buona parte...-

Hermione annuì e borbottò –Draco è stato molto corretto, si è offerto di andare via e sappiamo che sente il bisogno di stare qui e... e di rimediare! Mi ha fatto male che Ron l'abbia cacciato così, non sopporto questo tipo di ingiustizie e mi dispiace che Draco debba far finta che la cosa non lo riguardi o non lo interessi! Tutto per far contenti noi! Se è qui, probabilmente la cosa gli interessa e lo tocca molto più di quanto vorrebbe!- gli disse convinta, cercando di motivare il compagno, che roteò gli occhi e afferrò le mani della ragazza –Hermione, io questo l'ho capito! E non lo critico affatto, non volevo che se ne andasse e infatti ho preteso che fosse Ron a farlo! Non pensare che ce l'abbia con lui! Ha dimostrato di avere un forte senso di sacrificio ad andarsene per mantenere il nostro trio unito.-

-Quindi ce l'hai con me?- singhiozzò la ragazza ed Harry rabbonì la propria espressione –Ma no, io cerco solo di avvertirti, di... non illuderti! Non devi salvarlo, Hermione. Non voglio che Draco Malfoy diventi qualcuno per cui immolarti, so come sei fatta e... so che prendi a cuore queste situazioni. È adorabile, ma... non credo che Malfoy sia in grado di apprezzare, quanto meriti, ogni lato di te. Anche perché non fate altro che litigare...-

Hermione sospirò sonoramente e annuì appena, passandosi una mano sul viso e sentendo istintivamente quella del Malfoy. Singhiozzò nel tentativo però di trattenersi e annuì –Va bene, cercherò di... dargli meno confidenza ma... non mi arrenderò con lui, voglio ancora sapere cosa nasconde...- e assunse un'aria decisa, vedendolo sorriderle appena –Anche io. Magari, ora che Ron non c'è, si sentirà più ben disposto nei nostri riguardi, penserà di... essere stato scelto e si aprirà.-

Hermione si intristì davanti a quelle parole –Così sembra che menti. Io voglio davvero che trovi il coraggio e la fiducia per aprirsi a noi.-

Le sue intenzioni ormai erano radicalmente cambiate rispetto a quando il Malfoy era arrivato.

Harry sospirò sonoramente e replicò –Scegliere lui, piuttosto che Ron, è molto diverso dall'allontanare Ron e basta. Dico solo che oggi gli abbiamo dimostrato di essere ben propensi nei suoi riguardi e di rispettarlo... tutto qui.- e alzò le spalle, vedendo l'amica annuire appena e mormorare –Comunque, non voglio che pensi che Malfoy...- e sospirò pesantemente, non riuscendo a trovare le parole giuste

-...Ti piaccia in quel modo.- ultimò per lei il ragazzo, vedendola annuire, freddamente –Già. Abbiamo obbiettivamente due caratteri inconciliabili, magari si può anche andare d'accordo ogni tanto, ma ogni occasione è buona per litigare. L'hai visto.-

-Ho visto molte cose, Hermione. In ogni caso non preoccuparti troppo, dubito che, insomma...- e guardò altrove, arrossendo appena –Malfoy è in cerca solo di ragazze che gli scaldino il letto.- riuscì a tirare fuori, anche se voleva dire altro ed Hermione capì immediatamente –So di non rientrare nei suoi canoni, Harry. Non trattarmi da stupida. Ma non mi mostra più l'odio di una volta, per questo spero che un giorno potremmo anche ritenerci tutti degli amici... non possiamo sapere cosa succederà-

Il compagno annuì, storcendo la bocca e proseguì –Sì, magari potrebbe venire anche a crearsi un rapporto, Hermione ma... cerchiamo di non esagerare, lui non sarà mai uno di noi.-

Hermione trovò quasi doloroso sentire l'amico esprimersi in quei termini, anche perché erano stati gli stessi di Draco. Loro erano così disfattisti...

-Lo pensa anche lui, ma... permettetemi di dissentire da entrambi. Non so cosa succederà in futuro ma... Te l'ho detto, credo che nasconda qualcosa, sulla sua famiglia, sul suo passato, magari riguarda il fatto che resiste ai Cruciatus in quel modo. Non è una cosa normale, Harry. Ieri parlava di recita, come se avesse dovuto assumere un determinato ruolo, negli ultimi tempi.- sottolineò lei e il moro comprese che la cosa la stava prendendo davvero a cuore –Hermione, probabilmente ha nascosto il suo vero spirito per non essere preso di mira dai mangiamorte e da tu-sai-chi. Magari ha cambiato idea tempo fa su quello che era giusto o meno fare... o su quello che gli conviene. Ricorda che rimane pur sempre una serpe. Non è...-

-Ho capito, Harry. Ma non penso sia cattivo.-

Harry fece spallucce e guardò altrove –Essere o meno cattivo non ti porta a fare scelte che sono per forza sbagliate o giuste. È tutto molto relativo...-

Hermione non rispose alle sue parole e avvertì un forte colpo di sonno, che la portò a tirarsi indietro i ricci morbidi –Hai ragione, penso che riusciremo a capire Draco solo col tempo. Ora comunque sono molto stanca... forse è il caso che affrontiamo questo discorso a mente più lucida, che ne pensi?-

Harry annuì d'accordo e la vide ritirarsi in camera, portandosi dietro le pastiglie.

Era un po' preoccupato per l'amica, non voleva che si affezionasse davvero al Malfoy. Se fosse successo, lui avrebbe potuto ferirla e non se lo meritava affatto. D'altronde, non voleva rompere l'equilibrio già precario del gruppo, quindi era davvero meglio mantenere una relazione superficiale e amichevole, senza incappare nell'intimità delle rivelazioni.

...

Quando Draco si svegliò, uscì dalla propria camera in pantaloncini e una Magh alla bocca, notando Hermione sul divano, col medaglione al collo. La ragazza alzò gli occhi dorati su di lui, notando che la osservava ma tornò immediata al proprio libro –Puoi vestirti??-

Draco roteò gli occhi e tirò dalla Magh, replicando –No. Hai dormito?-

-Certo...- replicò lei, sbuffante e mosse i piedi calzati verso il fuoco, gradita dal tepore che li stava scaldando. Sapeva di essere stata brusca, ma la discussione con Harry l'aveva fatta ragionare. Forse si era mostrata troppo affezionata al ragazzo, doveva cercare di restare più sulle sue, senza essere troppo affettuosa. Anche perché lui continuava a provocarla, nonostante poco prima fosse riuscito a consolarla per la partenza di Ron. Probabilmente, anche lui aveva ragionato sulla situazione, magari si era detto di restare più fedele al suo spirito... consolarla non sarebbe dovuto essere incluso nel pacchetto del suo contributo alla causa.

-Potter? Quando si alza?-

Hermione fece spallucce e non gli rispose. Lui, annoiato dunque, si mosse verso la camera di Harry, che erano le dieci e mezza –Non è che ha dato forfait pure lui?-

La compagna gli lanciò un'occhiataccia e replicò –Se evitassi di ironizzare sulla cosa, sarebbe meglio! Ron è il nostro migliore amico e non ti permetterò una sola parola cattiva su di lui, soprattutto adesso che non è con noi, chiaro!?- scattò la ragazza, voltandosi verso il biondo, come se non vedesse l'ora.

-Forse avreste dovuto pensarci prima di cacciarlo. Siete davvero troppo buoni.- commentò con noia, andando ai fornelli e immaginando che lo Sfregiato si sarebbe svegliato più tardi. Hermione fu davvero tentata di dirgliene quattro, le erano passate per la mente molte frasi cattive ma... sapeva che il compagno non avrebbe esitato un momento ad andarsene, cosa che non desiderava affatto. Dopo aver lasciato qualche istante di silenzio, ripensò alla critica del biondo e rispose -Quando hai degli amici a cui tieni così tanto, passi sopra molte cose...- replicò lei, provata e il biondo percepì la frecciatina, ma replicò –Sì, me ne sono accorto... anche per quelli a cui non tenete poi così tanto.-

-Sì, questo è vero.- sottolineò lei, stavolta pungendolo platealmente.

Il biondo si preparò un caffè e le chiese –Vuoi una tisana rilassante? Sembri nervosetta...-

Hermione strinse il libro che stava leggendo e scandì –Puoi fare quello che di solito fai senza rivolgermi la parola, visto che sembri tanto intenzionato a litigare?! Io mi rifiuto! Ne ho avuto abbastanza per oggi!-

Scandì, stavolta non ottenendo alcuna replica da lui. Probabilmente l'aveva presa in parola... di certo non si era pentito di essere stato così fuori luogo e pungente.

Il ragazzo si prese il suo caffè, con qualche dolce e, finalmente, Harry uscì dalla propria camera, vestito e assonnato –Ciao... uhm... che buon profumo...- e raggiunse Draco che roteò gli occhi e fece volare un caffè anche davanti a lui –Ah... bene, quello che ci vuole.-

Si prese qualche dolcetto e poi chiese, alla ragazza –Ehi, Herm, mangi con noi?-

-No- dichiarò immediata lei, afferrando il medaglione e mettendolo dentro la maglia del pigiama. Harry ci rimase male –Okay...- e sospirò, avvicinandosi a Draco e dicendogli, piano –Indossa il medaglione, vero? È per quello che è di cattivo umore.-

Draco lo osservò gelidamente, senza preoccuparsi di abbassare la voce –È fatta così, Potter. Sveglia.-

Harry lì capì che i due avevano discusso e roteò gli occhi –Okay!- e alzò le mani in segno di resa, capendo che per quanto la scena di poche ore prima fosse sembrata un nuovo avvicinamento per i due, probabilmente era stato solo un abbaglio –Iniziamo l'allenamento?-

Draco annuì solamente e ben presto i due uscirono di casa.

Hermione sospirò stancamente e lanciò il libro alla fine del divano, sdraiandosi su di esso e mettendo il broncio

"Ma è possibile che debba essere così insensibile?! È anche un ingrato! L'abbiamo accolto fra noi escludendo Ron, dopo tutto quello che ci ha fatto! È stato crudele!" lamentò, triste e decise di tornare al suo libro. Dopo un'ora però si annoiò e si mosse in bagno per farsi una bella doccia rilassante. Quando varcò la soglia, notò che il balsamo era finito, così guardò nell'armadietto cosa c'era e notò numerosi prodotti, ne prese uno a caso e andò a lavarsi, poco invogliata a perdere tempo con il prodotto più opportuno per i suoi ricci.

...

-AHH!!-

Fu poi scioccante rimuovere l'asciugamano dalla testa e guardarsi allo specchio.

Le mani le tremavano e ora, nuda e sconvolta fissava il suo riflesso –Oh mio Dio...!-

Si trattenne, non era solita imprecare ma quella volta ci sarebbe stato proprio.

I suoi capelli erano stati enormemente schiariti, di un biondo scuro dai riflessi caramellati e dorati.

Si inchinò rapida sulla scatola del prodotto che aveva utilizzato, sperando di poterne annullare gli effetti, ma vide che avrebbe dovuto mantenere quel nuovo colore almeno due settimane per poterlo poi sottoporre a una contro-pozione. Anche se probabilmente nemmeno c'era fra le miriadi di prodotti che stavano lì, nel suo armadietto.

-Non è possibile...!-

Tornò a guardarsi e sperò che una volta asciugati i capelli, il colore non fosse così chiaro come sembrava, anche se a un occhio obbiettivo non appariva una situazione così drastica.

Inutile dire che quando ebbe finito il colore si mostrò ben più chiaro e lucente di quello che sperava. Dalla fretta aveva asciugato i capelli piuttosto male, erano elettrizzati e disordinati, così, stavolta, andò alla ricerca di un prodotto per sistemare i ricci. Tanto ormai il danno era fatto. Lei non era solita utilizzare strumenti magici per la cura della persona, non si era mai interessata a queste cose visto che non amava impiastricciarsi, ma se comprava qualcosa in genere era babbana, quindi aveva un'efficacia abbastanza relativa. Trovò uno scomparto provvisto solamente di creme da utilizzare sui capelli dopo la doccia e ne trovò una che probabilmente avrebbe fatto al caso suo. La modella aveva dei ricci davvero stupendi e li agitava come se fossero delle morbide molle dorate. Non si fidava mai delle immagini poste sulla copertina, visto che i babbani erano soliti enfatizzare le proprietà dei loro prodotti, quindi immaginò che quella crema avrebbe, quantomeno, alleggerito la massa di boccoli. Lesse come andava applicata e si adoperò. Inizialmente le sembrava di stare sporcando di nuovo i capelli, poi però... rimase piacevolmente soddisfatta mano a mano che procedeva con la criniera ribelle.

Avrebbe continuato a utilizzare quella crema. "È grandiosa, cavolo..."

Persino quel biondo miele iniziava a non dispiacerle così tanto...

"Tutto merito della crema..."

Anche se forse, il merito maggiore era da affibbiare ai luminosi occhi dorati che erano stati enormemente valorizzati dalla tinta.

Quando ebbe ultimato, il viso era contornato da morbidi e fluenti ricci dorati, incredibilmente definiti e profumatissimi.

Si rivestì, non riuscendo a fare a meno di lanciarsi occhiate imbarazzate allo specchio. Era luminosa, non si era mai vista così... carina. Non riteneva affatto di esserlo, in realtà.

Quando fu pronta per uscire, avvertì i ragazzi tornare in quel momento in casa e fu sorpresa di aver impiegato un'ora intera per ottenere quel risultato...

"E ora? Che cosa posso dire?"

Il suo cuore iniziò a palpitare, mentre l'imbarazzo l'abbrancava "Penseranno che l'ho fatto apposta?"

Storse la bocca e decise di fregarsene, lei non era quel genere di ragazza ed Harry lo sapeva bene.

Uscì dunque dal bagno e il primo che la inquadrò fu proprio Harry che si bloccò dall'apparecchiare e schiuse le labbra, sconvolto –Herm...-

La ormai bionda Granger arrossì brutalmente e si giustificò, irritata –È finito il balsamo e... ho sbagliato con il tubetto nuovo...-

Lì, Draco, che stava ai fornelli, si volse anch'esso e alzò ambedue le sopracciglia, piuttosto sorpreso anche lui.

Harry era boccheggiante –Stai benissimo, davvero.-

La giovane continuava a guardare per terra, scocciata e decise di andare a sedersi al tavolo, chiedendo –Cosa c'è a pranzo?-

Harry batté gli occhi e replicò –Agnello in umido... Draco lo sta tagliando.- e guardò il biondo che in quel momento era tornato ai fornelli. Non aveva alitato una parola.

La compagna vide Harry sedersi davanti a lei, dopo aver apparecchiato e la osservò con attenzione –Cavolo, Herm, ti sta davvero bene questo colore e anche i ricci, sono... sono molto più...- non aveva di certo il lessico adatto, così le domandò -Hai fatto qualcosa anche per quelli?-

Lei sbuffò sonoramente e replicò –Ho usato una crema magica. La tinta potrò togliermela solo fra due settimane, non prima! Quindi non affezionartici troppo... non voglio essere bionda!- si lamentò ed Harry assunse un'aria sconcertata –Ma perché?! Ti stanno...-

-Non me ne importa niente, Harry.- e lì vide Draco voltarsi e posizionare il pentolone al centro del tavolo, per poi sedersi affianco ad Harry e intimarlo a servirsi.

Hermione ormai non sapeva nemmeno se il biondo avrebbe voluto continuare ad allenarla, infatti non le rivolse la parola per tutto il pranzo. Harry notò la tensione fra i due e decise di rompere il ghiaccio –Beh, non avete intenzione di fare pace? Sapete che non è il caso che litighiamo, proprio adesso.-

Hermione storse la bocca, ancora offesa, mentre Draco le lanciò un'occhiata di sfuggita, per poi tornare a mangiare.

Calò di nuovo il silenzio e la biondina sollevò lo sguardo, stavolta indispettita dalla sua noncuranza –Non hai niente da dire?!-

Spazio Autore

Ed eccomi qui con il nuovo chappy!! Spero vi sia piaciuto! Un bacio grande e un grazie a tutte, in particolare a: Giuliettapersemprer, Sky_2001, GiuliaBernasca,damilove19, feliciamarincat, EleEle_04, GiovannaMarongiu, MRT_01, katnissgreypotter, AlissaNyx, cicapisciniente, francescafardin, Harly00, elitcucciola, sara_dramione, iridella14, amelia_anne_bonny, potterhead-hunters,noemim97,ChiaraChironi,FlaviaYes, Altair312, MarziaPedace98, Angel_delle_tenebre, Carietta91, ValeriaHale00

Sembrate tornate all'attacco! Sono molto molto felice di risentirvi, grazie per il sostegno che mi avete dato, purtroppo anche le bocciature per gli esami sono ostacoli che vanno superati, spero di rifarmi la prossima volta! ORa vi saluto! Il prossimo sarà Sabato! Baci! <3 

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