La punta dell'iceberg (Parte II)
-Il tuo istruttore è un mago famoso?-
-No-
Scandì Draco e la mora capì che il ragazzo aveva davvero parecchi segreti, cosa che le provocava non poca ansia, in realtà. Gli lanciò un'occhiata e lui sospirò, stancamente –È stato lui a convincermi a unirmi a voi e a pensare a un modo per aiutarvi, visto che... vorrebbe che vincesse Potter.-
Hermione rimase molto sorpresa dalle sue parole e replicò –Davvero? Se è così perché non lo conosciamo? Perché in tutti questi anni non si è mai palesato per aiutarci? Se è riuscito in qualche mese ad insegnarti a duellare in quel modo, deve essere molto abile.-
-Lo è, ma non è inglese, non c'entra nulla con Voldemort e tutto il resto... è una sorta di turista che conosce la situazione e simpatizza per Potter. O meglio, per la sconfitta del verme.-
Hermione scosse il capo, con aria un po' repulsa –Se non ha il coraggio di prendere una posizione e fare in modo che la sua parte abbia successo, è solo un vigliacco.-
Draco si volse appena e alzò un sopracciglio, poi tornò a guardare dritto –Come il tuo non-ancora-fidanzato, quando non sai di cosa parli, astieniti dal sentenziare.-
E allungò il passo, non vedendo l'espressione scocciata di lei –Se hai qualcosa da dire dilla, anzi che essere così burbero! Ho solo espresso la mia opinione su una persona che mi hai descritto in maniera incompleta, evidentemente.-
Il biondo la guardò e replicò, duramente –Forse è proprio questo il problema. Dovresti smetterla di pensare di avere il diritto di poter giudicare le persone, soprattutto quando sei cosciente di non conoscerle affatto. Non sei migliore degli altri, Granger... abbassa la cresta.- scandì e lei arrossì, vedendolo superarla ancora e sentendosi ovviamente in colpa. Non aveva torto a pensarla in quel modo... sapeva di assumere un tono e dei modi saccenti, ma non lo faceva per cattiveria.
Strinse le mascelle, sapendo che si sarebbe dovuta limitare a chiedergli scusa, ma... dopotutto era Malfoy! Perché mai doveva abbassarsi a tanto??
Quando giunsero a destinazione, il biondo l'afferrò per mano e scandì –Se dovesse chiedere, dirò che sei la mia ragazza, non fare domande inutili e mantieni un profilo basso.-
Lei non replicò stavolta e vide il biondo bussare tre volte alla porta –Sono Draco Malfoy! Aprimi!-
Dopo alcuni passi strascicati dietro la porta, venne ad aprire un uomo sulla sessantina. Capelli brizzolati, grossi baffoni sotto il naso e un intenso odore di animale addosso.
Draco tirò fuori un fazzoletto dalla tasca e lo porse alla compagna, che non seppe che farci inizialmente, poi comprese che avrebbe dovuto usarlo per la puzza. Lui tornò sul pastore e tirò fuori un secondo fazzoletto, immergendovi il nasino sensibile.
-Mi scusi, signorino Malfoy, non l'aspettavo. Complimenti, questa è la sua fidan...?-
-Voglio solo le previsioni che hai fatto per il prossimo mese, ad Ashural.-
Scandì immediato il biondo, vedendo il pastore annuire visibilmente e replicare –Oh, sì... ora le cerco, gradisce un tè nel frattempo?-
-No, trova quel che ti ho chiesto.-
Hermione vide il babbano spostarsi nella camera affianco, dove probabilmente dormiva e si sentì trascinare dal biondo verso la finestra, dove si accese una Magh –Che puzza, maledizione...- scandì il giovane, disgustato ed Hermione mormorò –Sicuro che possiamo fidarci? A me è sembrato pure ubriaco...-
-È l'effetto dell'Imperius prolungato. E' sotto il nostro controllo da molti anni.- replicò lui rapido ed Hermione vide l'uomo tornare, con un pezzo di carta –Ecco, questi sono i miei appunti... questo mese è libero solo il fiume e una zona del Ghiacciaio.- Draco sperava in meglio, ma non esitò un momento a strappare dalle mani dell'uomo il foglio per leggere meglio le informazioni sul calendario –Solo la prima settimana al fiume? Come consigli di spostarci al Ghiacciaio?-
-Evitate le zone dove splende il sole nella foresta... spostatevi se possibile la notte e, naturalmente, non restate vigili da soli. Una volta al Ghiacciaio, in ogni caso, non avrete più problemi, i fiori non ci saranno.-
Draco annuì, mentre Hermione parve non capire e infatti si aggrappò al braccio del compagno, domandando al pastore, gentilmente –Non dovrebbe essere più pericoloso, la notte?-
L'uomo la osservò come se fosse una pazzoide e Draco fu costretto a giustificarla –Non sa ancora nulla, si è unita solo oggi allo studio, quindi volevo passare un mese nella foresta per mostrarle alcune cose, ma non so quanto sarà possibile, a questo punto... in ogni caso, queste zone sono sicure?- domandò e l'uomo annuì visibilmente –Beh, con le solite precauzioni che conoscete, sì!-
Draco annuì convinto –Molto bene, allora... noi andiamo.- l'uomo si inchinò riverente anche se abbastanza rozzo e Draco ne approfittò per tirare fuori la bacchetta e scandire -Oblivion.- nemmeno lo guardò successivamente, uscì fuori dalla casetta tirandosi dietro la Granger che era sorpresa con la semplicità con cui aveva utilizzato anche l'incantesimo di memoria. Era magia avanzata e lei aveva impiegato un anno per impararlo alla perfezione.
Quando furono abbastanza lontani dal casotto però, Draco lasciò la mano dalla compagna e scandì –Che cosa ti avevo detto, Granger?!-
-Ho solo fatto una domanda lecita. Non vedo il problema.-
-Il problema è che non hai minimamente ascoltato quello che ti ho detto! Se ti piace mandare a puttane i piani altrui solo per dare sollievo al tuo patetico orgoglio, ti consiglio di tornartene a casuccia, da mammina e papino!-
Lei, quando il compagno le disse quelle cose, arrossì appena e si intristì nel ricordare che i suoi genitori l'avevano ormai dimenticata. Non rispose fino a quando non furono ormai prossimi a Ron ed Harry –Non posso più farlo.- e detto questo lo superò, non vedendo l'espressione perplessa di lui.
-Allora, siete riusciti a scoprire qualcosa?- domandò impaziente Harry, vedendo Hermione annuire appena.
-Ha fatto qualcosa di sospetto??- chiese invece Ron, additando Draco che era appena arrivato.
-No, Ronald. Sarà meglio che ce ne andiamo da qui, comunque.-
E Draco convenne con lei –Sì, ci sposteremo al fiume...- e tese la mano verso il gruppo. Hermione ed Harry posizionarono le mani sul suo braccio e poco dopo lo fece anche uno sbuffante Ron.
...
Poco dopo erano in prossimità di un lato della foresta.
Il vento era sparito, c'era solo una leggera brezza. Si trovavano all'ombra di un grande salice, il solo e l'unico che si staccava dal grande bosco di Ashural.
Draco guardò con attenzione l'albero e ne staccò un pezzo della corteccia, gettandola poi a terra. I ragazzi non lo notarono e il biondo scandì, muovendosi verso il bosco –Okay, ci sono alcune regole che vanno seguite in questo posto, vi consiglio di ascoltarmi perché poi non voglio sentire lamentele o piagnistei. E' chiaro, Lenticchia?- fece, diretto verso Ron che storse la bocca disgustato.
Draco proseguì e guardò principalmente Harry, mentre si addentravano fra i profumati alberi –Non passate mai sotto isole di sole date da questi raggi solari che attraversano le fronde, vi daranno fuoco in pochi istanti-
Continuò a camminare verso un suono che assomigliava allo scrosciare dell'acqua –Il tempo qui scorre molto velocemente, quindi stare una settimana in questa foresta, ci farà arrivare rapidamente... a Natale, direi.-
-NATALE?!- berciarono i tre, alle sue spalle, vedendolo annuire –Sì. Sarà la cosa migliore. Le abilità di Potter cresceranno molto rapidamente e, soprattutto, Voldemort inizierà a demoralizzarsi dal non trovarti da nessuna parte. Ora che siamo qui poi... non potranno più raggiungerci, perché le varie aree della foresta rimangano tali solo quando non sono occupate.-
-Che significa? Come fai a saperlo?- domandò Ron, che ci stava capendo davvero poco di quello che diceva il ragazzo.
Draco capì di dover essere più esplicito e replicò –Intendo che se qualcuno è entrato anche in una sola delle zone descritte nella mappa, significa che la foresta è occupata e, chiunque ci entrasse, dopo di noi, avrebbe non pochi problemi, fra i quali la tua beneamata sfiga. E' da questa particolarità che sono nate tutte le leggende che conosci, ma finché è vuota, la maggior parte delle aree è abbastanza vivibile.- e lo guardò eloquente, sorridendogli malevolo.
-Come fai a sapere che è libera?-
Domandò invece Hermione e il biondo le disse – La sotto-corteccia del salice, dove ci ho smaterializzato, diventa marrone scuro, invece normalmente è beige chiaro.- e si fermò presto nelle vicinanze di un fiume che si poteva notare fra gli alberi, in lontananza.
-Perché i raggi solari hanno questo effetto?-
Domandò quindi Hermione e Draco le lanciò un'occhiata, replicando poi –Tutti i raggi che attraversano le fronde degli alberi si pensa siano concentrati, come se la contea fosse sormontata da una grande lente d'ingrandimento anche se è lo stesso fenomeno che si nota con il tempo, che risulta velocizzato. Per questo rimanere sotto una di queste piccole aree di luce equivale a un'ustione sicura. Tuttavia, essendo tutto concentrato, anche certe specie vegetali e animali hanno potenzialità incrementate, da qui nasce il mio interesse per questo luogo. E' ricco di ingredienti che possono essere utili per le mie pozioni, nonché un posto sicuro e tranquillo per allenarsi e ottenere risultati velocemente, se sai come muoverti.-
Hermione iniziò a darsi delle giustificazioni su come il ragazzo fosse migliorato tanto, in moltissimi aspetti legati alla magia. Non aveva nemmeno idea che fosse veramente dotato in pozioni. Tutti erano certi che Piton gli offrisse il massimo dei voti solo perché era il suo padrino.
–Quindi sostieni che è un posto sicuro? Non possiamo nemmeno stare sotto il sole!- lamentò Ron ma Draco si guardò intorno e fece –Qui non c'è molto sole, non avrai problemi. In ogni caso la notte vanno fatti i turni, le bestie sanno quando ci sono delle plausibili prede e attaccano solo quando sanno che dormono, sennò nemmeno si avvicinano-
Ron quindi sospirò e domandò –E per mangiare?! Come faremo? Ci hai pensato?-
-Sì- scandì il biondo, molto rapidamente –Se non avete delle scorte sufficienti voi, ne ho io e attingono direttamente dalle cucine dei Malfoy, ho elfi che riempiono giornalmente le Conserve di cibo pronto, per poi offrirlo ai mangiamorte, oppure lo utilizzano per le feste che organizza mio padre. Per cui, non parrà loro strano vedere qualcosa in meno ogni giorno...-
-Conserve?- domandò curioso Harry e Draco lo guardò stranito –Sì, gli elfi cucinano giornalmente e quello che preparano, lo posizionano nelle Conserve che mantengono il cibo nel medesimo stato in cui è stato posizionato al suo interno, così che non vada mai a male e rimanga caldo e saporito come appena fatto.-
Ron roteò gli occhi ed Harry assunse un'aria sorpresa –Sembra molto utile, lo avete anche voi?- domandò verso Ron, che replicò –No, non ne abbiamo bisogno... mamma cucina ogni giorno.-
Draco sollevò un sopracciglio, divertito, lanciando un'occhiata furba ad Hermione –Quando vi sposerete, se sarò ancora vivo, ve ne regalerò uno per la vostra casa dei sogni, non preoccuparti.- e gli sorrise perfidamente, leggendo una velata invidia nel suo sguardo.
-Non sarai certamente fra gli invitati!- scandì il Grifone, arrossendo poi per l'occhiata sorpresa di Hermione.
La ragazza abbassò gli occhioni dorati mentre Harry trattenne un sorrisino saputo –Forza, ora basta discutere. Ci sono altre cose che dovremmo sapere?-
Draco storse la bocca e poi replicò –Non seguite musiche o cinguettii, anzi, non seguite un bel niente. Restate sempre vicino a uno del gruppo e...-
-E come faremo a lavarci o... o ad andare in bagno?-
Domandò Hermione, allibita e Draco roteò gli occhi –Piazzeremo la mia, di abitazione. Nessuno dovrà mai rimanere solo, anche i turni di notte, saranno fatti a coppie. Qui non ci sarà freddo, fortunatamente...-
-E quando saremo nel ghiacciaio?- chiese quindi Harry, preoccupato
-Tu hai una tenda?!- domandò invece, Hermione,
-Abitazione, Granger. Al Ghiacciaio non ci sono animali e quindi non sarà necessario fare dei turni di veglia. Comunque, se Potter sarà abbastanza rapido nell'imparare il Cruciatus, non staremo qui più di due o tre settimane. Poi...-
-Due o tre settimane? Hai detto che in una settimana passeranno due mesi! Quest'estate il mondo magico potrebbe essere...-
-Calmati, Granger!- la bloccò però Draco, spazientito –Solo vicino al fiume il tempo scorre in questo modo. Al Ghiacciaio no.- e lei parve placarsi. Draco quindi proseguì appesantito –Quando avremo completato l'allenamento, potremo continuare a cercare gli Horcrux, anzi, sarà meglio che iniziate a pensare come muoverci...- e guardò principalmente Hermione, che però tornò al discorso precedente –E perché non ce l'hai detto subito che avevi una... un'abitazione?-
Il biondo fece spallucce e replicò –Non siete molto propensi né a chiedere né, tanto meno, a ringraziare quando vi viene offerto qualcosa, quindi... lo sono ancor meno io a cedervela. Inoltre, per essere spostata e riutilizzata, deve essere stata stanziata per almeno una settimana e noi non siamo rimasti per più di un giorno nello stesso posto.- si guardò intorno e fece –Cercate un albero abbastanza grosso in questa zona.-
Hermione ci era rimasta un po' male per l'osservazione del compagno. Stando con due Grifondoro non aveva avuto di certo modo di valutare e affrontare il proprio orgoglio, anche se lei non si riteneva poi così orgogliosa.
"Non sono certa però che l'avrei ringraziato sinceramente, qualora ci avesse offerto qualcosa."
Pensò, cercando di essere sincera con se stessa. Abbassò lo sguardo e iniziò a levarsi il cappotto, notando che c'era abbastanza caldo in quella foresta. I ragazzi lo avevano fatto non appena si erano smaterializzati.
"In effetti ci ha offerto alcune piccole comodità... come il caffè, le tisane rinvigorenti e riscaldanti, inoltre con quelle strane sigarette che fanno passare il nervoso e l'ansia è riuscito persino a contrastare un po' gli effetti del medaglione, su Harry. E poi si è anche offerto di aiutarci a migliorare gli incantesimi..." e sbuffò, andando però a sbattere contro le spalle di qualcuno.
Alzò immediata lo sguardo e vide il Malfoy davanti a lei, appena voltatosi –Sveglia, Granger...- e lo vide tirare fuori da una tasca del pantalone una pallina nera. Sembrava fatta di pietra.
-Che cos'è?- domandò la moretta, curiosa e quello replicò rapido –Casa nostra.- e si avvicinò all'albero che Harry aveva appena adocchiato. Doveva avere quasi un metro e mezzo di diametro.
Hermione avvertì uno strano brivido alle sue parole, ma non ne comprese esattamente le motivazioni.
Lo videro tirare fuori la bacchetta e direzionarla in alto, in un punto che avrebbe potuto raggiungere solo alzando la mano.
-Reducto.- e si creò un piccolo scavo nell'albero.
-Sai... dosare gli incantesimi?- gli chiese Hermione, alle sue spalle.
-Sì.- fece semplicemente il biondo, posizionando la sferetta nella fessura e sistemando la propria bacchetta in tasca. Successivamente, una volta che la pallina fu inserita, le puntò contro la bacchetta –Operio.-
E indietreggiò, venendo affiancato da Hermione ed Harry, quest'ultimo chiese –Funzionerà?-
-Sì, Potter... tieniti la sfiga per te.-
Ed Harry gli lanciò un'occhiataccia, mentre il biondo continuava a fissare la pallina. Quest'ultima si attivò solo qualche istante più tardi. Si allungò lateralmente, scrivendo una striscia nera e orizzontale sul tronco, poi scese verso il basso, scandendo una fascia verticale che giunse fino alla base dell'albero, prima che le radici iniziassero a mostrarsi.
-Meno male, stavo per mandarti a cercare farfalle insieme alla Granger.- lo informò Draco ed Harry replicò –Hai finito? Qui il tuo sarcasmo non piace a nessuno!-
-Non è sarcasmo, infatti.- replicò rilassato l'altro, tornando a guardare quella che sarebbe presto diventata una porta. I battenti erano in noce scuro, così come la maniglia, il corpo della porta era sempre nero ma mostrava varie nervature rossastre che sembravano imitare quelle dell'albero utilizzato.
-Non possiamo dormire qui dentro, la notte?- domandò quindi Ron e Draco replicò, subito –No, qui la notte ci sono delle creature, i Cicchetti o Chick. Se qualcuno è solo possono addormentarlo così da mangiargli i genitali. Se però è con qualcuno hanno paura e non si avvicinano nemmeno, a meno che non stiano entrambi dormendo.- ultimò, lanciando un'occhiata eloquente al compagno, che assunse un'aria inorridita –Dove diavolo ci hai portato?!-
Draco roteò gli occhi e replicò –Tranquillo, come ho detto si avvicinano solo se l'individuo è da solo...-
Hermione intervenne –Se siamo chiusi in casa come faranno ad entrare?-
-Entreranno perché stiamo attingendo dagli alberi della foresta, che sono di loro proprietà.- e le indicò la porta ormai ben delineata –Prego.-
Lei percepì l'ironia del suo fare e scosse il capo, superandolo ma venendo anticipata da Ron –Ci penso io, entra dopo di me.-
Draco roteò gli occhi, facendo per infilarsi due dita in gola, cosa che fece sorridere Harry, anche se non glielo fece certo notare.
Ron si stava dimostrando incredibilmente protettivo con Hermione, soprattutto da quando era apparso Draco.
La ragazza però non parve della stessa idea e sentenziò –Ron, calmati. Va tutto bene.- e afferrò il pomello, spingendo la porta e venendo investita da un forte profumo di legno.
-Oh, cielo...- mormorò appena, muovendosi all'interno del salone d'ingresso, notando il parquet nocciola che percorreva il pavimento. Le pareti e il soffitto erano fatti di rami che si intrecciavano fra loro. Dall'alto pendevano grappoli d'uva e brillanti fiori rossi. Tutto aveva la parvenza di essere molto caloroso e familiare. Attorno al salone c'erano quattro nicchie con altrettanti letti matrimoniali e comodini, le porte erano assenti ma le stanze erano celate da dei separé in vimini che lasciavano passare il calore ma non permettevano di vedere chi c'era oltre.
La luce era emessa da delle fluttuanti candele rosse, era molto intensa e calda.
Il salone e la cucina erano uniti. Il tavolo non poteva essere che un prolungamento della parete, era formato da dei tronchi che fuoriuscivano costituendo un'isola di legno levigato e piatto, dai bordi arrotondati. Le sedie invece sembravano sorgere dal pavimento, in legno color caramello, levigato anch'esso e lucido come il parquet. C'erano dei fornelli alimentati sicuramente da qualche drago nano e una Conserva, oltre a vari scomparti, dove all'interno dovevano esserci posate e piatti. Davanti al camino c'era un grande tappeto peloso e degli ampi divani dall'aspetto morbido e vellutato al tatto. Sì, era una sorta di baita, davvero confortevole.
-Potete parlare, non è vietato.- fece il biondo, poco sorpreso rispetto ai compagni e scegliendo per primo la sua camera, che sarebbe stata quella più lontana dalle tre, nonché quella più vicina al camino e ai bagni. Uno di questi ultimi era solo un doppio servizio e divideva le camere dei Tre Grifondoro da quella della serpe, l'altro bagno era molto più grande ed era affianco al camino.
-Certo che potevi dircelo prima che avevi questo affare, ci saremmo organizzati diversamente in queste settimane...- commentò scontento Ron e Draco stirò un sorrisino compiaciuto, lanciando un'occhiata eloquente a Hermione che aveva già dato una gomitata al compagno –È molto bella, grazie.- disse, guardandolo a sua volta ma lui parve non credere alla sincerità delle sue parole.
Non appena entrò in camera propria, insieme a una candelina rossa che lo inseguiva, mosse appena la mano e la nicchia venne chiusa dalla parete in vimini. Supposero si sarebbe cambiato.
-Questo posto è fantastico...- fece Harry, sfiorando il tavolo in legno.
-Mi sembra un po' troppo lussuoso per quello che siamo venuti a fare qui... anche se non mi sembra ci sia molta scelta.- commentò invece Ron, a bassa voce.
Hermione sospirò sonoramente e scandì –Mi sorprende davvero che non l'abbia sfruttato prima, non ci ha nemmeno detto della sua esistenza, sarebbe stato molto più comodo per lui...-
-Prima non ce n'era la necessità, no?- domandò Harry verso la ragazza e lei fece spallucce, silenziosa. Il compagno la osservò e commentò –Anche se, in effetti... solo tu avevi la necessità del bagno. Quindi solo tu ne avevi davvero bisogno.- e la vide annuire appena.
-Ha solo colto la palla al balzo...- fece qualunquista Ron, andando a frugare nel frigo e rimanendo sorpreso positivamente.
In quel momento uscì Draco dalla propria camera. Indossava dei pantaloncini neri ed era a torso nudo, come al solito.
Hermione roteò gli occhi e fu davvero tentata di sgridarlo, ma quella volta se ne stette zitta.
–Forza, Weasley, prendi da mangiare anzi che stare lì a sbavare.- e Draco guardò Harry ed Hermione. Quest'ultima si sedette mentre l'altro fece –Io vado a cambiarmi...-
Draco invece disse –Io voglio vedere il bagno.- e curioso si diresse verso il doppio servizio. Notando che era molto semplice. Pavimento in cotto rossastro e riscaldato, cosa che gli fece stirare un sorriso compiaciuto. C'era semplicemente il water, un lavandino e lo specchio.
Toccò le pareti, notando che i tronchi sembravano veri. Il soffitto era particolare, dotato di un intreccio di grosse foglie verdi che ruotavano come delle ventole, aspirando l'aria –Perfetto...- commentò, voltandosi e vedendo Hermione sulla porta, a bocca schiusa, molto sorpresa –Aspirano l'aria?-
E il biondo replicò –C'è solo un modo per scoprirlo...- e proseguì –Chiudi la bocca se non vuoi tentare di ispirarmi.- la oltrepassò, dirigendosi verso l'altro bagno. Lei, seguita dalla sua candelina dorata personale, lo imitò e ignorò la frecciata... la riempiva dalla mattina alla sera di quei commenti antipatici.
-Ah, questo è un bagno.- lo sentì commentare ed Hermione rimase sconcertata quando fu dentro.
C'era un'immensa vasca da bagno, ci sarebbero stati dentro tutti e quattro, senza problemi. Era rettangolare, e rialzata, la parete si continuava con il pavimento, mentre i bordi sembravano fatti in bambù. Il fondo e le pareti interne, invece, erano in noce scuro, così come l'ammobilio e il contorno dell'ampio specchio sopra il doppio lavabo. Anche la doccia non era da meno, molto ampia e moderna.
Hermione varcò la soglia e non poté che guardarsi allo specchio, sorprendendosi delle condizioni terribili in cui si trovavano i suoi capelli, divenne purpurea e Draco le poggiò una mano sulla spalla –Sì, questo è l'effetto che ci fai ogni mattina, Granger...- e la indicò, vedendola presto scattare aggressiva verso di lui e pestargli il piede –Sei davvero uno str...!- ma lui le pinzò la bocca con una mano –Buona, buona! Ringrazia che a Weasley piacciono la stoppa e la sciatteria visto che le condividete pienamente!- e scoppiò a ridere, abbandonandola in quel bagno.
La giovane si guardò allo specchio, un po' offesa stavolta e si portò una mano alla spalla, chiedendosi se il compagno avesse ragione o meno.
Passando tutto quel tempo con Harry e Ron si era preoccupata poco di truccarsi e sistemarsi i ricci... come in genere faceva ad Hogwarts. Ora che aveva un vero bagno, si sarebbe potuta sistemare. Si inchinò e aprì qualche scomparto, curiosa, notando moltissimi prodotti per capelli e creme per il corpo, c'erano profumi e trucchi... cose che di certo non avrebbe usato un maschio. "Che sapesse della presenza di tutti questi prodotti? Non saranno stati certamente gratuiti..."
Ripose tutto a posto quando Ron la chiamò per il pranzo.
Spazio Autore
Eccomi in anticipo visto che nello scorso capitolo ho ritardato! Stavolta riesco a mettere i ringraziamenti! Scusate se negli scorsi non l'ho fatto ma ero a casa e non ho avuto tempo, ora sono di nuovo a Siena quindi voglio ringraziarvi tutte quante per il vostro sostegno e per l'affetto! Ci sarà taaaanta Dramione da questo momento in poi! Godetevela! Il prossimo sarà martedì! potterhead-hunters, pensandotilanotte, elitcucciola, FlaviaYes, Altair312, Giuliettapersempre, francescafardin, MRt_01, AlissaNyx, sara_dramione, Carietta91, cicapisciniente, iridella14, ValeriaRusso722, McSnugglefacesxx,
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