La Fusione (Parte IV)

Tom vomitò in quel momento e la pelle sulle sue spalle si spaccò ancora. Dorian raccolse tutto il sangue, annuendo sollevato e il Malfoy mormorò –Devi... andare... non voglio coinvolgerti...-

-Dimenticatelo. E tappati la bocca, se non vuoi che lo faccia io-

Scandì il vampiro, lapidario. La mano di Tom si avvicinò quindi a quella del vampiro, tremante e lo implorò –Ti prego... se resti qui, non potrò lasciarmi andare del tutto... la mia testa sta... sta davvero esplodendo, Dorian... non... non so quanto riuscirò a limitarmi...-

I muscoli delle braccia si erano quindi gonfiati, spaccando anch'essi la pelle, com'era successo alla schiena e il vampiro vide come la cute iniziava a irrigidirsi anche all'altezza del collo –Sparirò alla prima raffica. Ma quando finiranno, tornerò immediatamente.

Tom gli lasciò la mano, non dicendogli nulla, anche perché un nuovo conato lo spinse a liberarsi nel solito secchio. Dorian contò poco più di quattro litri e notò come il ragazzo si era fatto più prestante rispetto a prima. La stazza era aumentata, ma non era più scolpito come prima –Quando tornerai a casa, dovrai inventarti una buona scusa per questo aspetto... sperando che occhi e capelli tornino com'erano prima...-

-Speriamo...- riuscì a proferire solamente il giovane, mentre Dorian sospirava e lo sentiva urlare nuovamente –Ti prego... vai!-

Dorian indietreggiò vagamente, scontento della questione e gli disse –Mi raccomando. Non dimenticare perché stai affrontando tutto questo, Tom- e si smaterializzò lontano dal suo corpo, rinunciando però a sparire da quella dimensione. Si spostò talmente lontano, da renderlo quasi un puntino immerso nella luce e Tom, capendo di essere finalmente solo, urlò con forza, sentendo presto le costole staccarsi dal manubrio sternale. Tutte insieme.

Fu atroce, come lo fu percepirle allungarsi e reinserirsi nella cartilagine, mentre si ristrutturavano completamente, in modo tale da costituire una gabbia toracica più capiente dove i suoi nuovi organi, che si sentivano stretti al suo interno, poterono riposizionarsi più "comodamente". Vomitò ancora una volta, stavolta sia sangue demoniaco che mortale. Pensando che stessero iniziando a mescolarsi "È quasi finita. Ancora un piccolo sforzo e... e potrò tornare a casa...".

Poco dopo però, avvertì le sopracciglia venir tirate verso l'alto mentre le orecchie in alto e all'indietro; i bordi della bocca, le guance, il mento e gli occhi: lateralmente e in alto. Fu come se qualcuno, da dietro, gli avesse tirato con forza i capelli. Ma quello fu niente, rispetto alla sensazione di rottura delle ossa del cranio, mentre le suture venivano a mancare.

Tom, presto, non vide più nulla. Dagli occhi e dal naso iniziò a colargli sangue, seguito poi dalle orecchie e dal cranio stesso quando anche la pelle si staccò, non riuscì nemmeno a urlare, il sangue lo stava affogando, per quanto fosse rivolto verso il secchio, ma non riusciva a sentire lo stimolo... del resto era una reazione istintiva e di origine nervosa e, in quel momento, anche il dolore non era più una sensazione cosciente.

"Non posso... non posso... perdere... non... non adesso..."

Pensò, anche se non gli fu semplice formulare un qualcosa di senso compiuto. La sua mente era quasi del tutto assente, mentre veniva invasa da migliaia di informazioni che gli passarono davanti. Erano disordinate e non appena ne inquadrava una, ne arrivava un'altra, facendogli dimenticare la precedente, non riusciva a concentrarsi in nessuna di queste.

"Non capisco... ma che... cos'è?"

Si chiese. Quando sentì di nuovo lo stimolo a vomitare, finalmente, peccato che, insieme a quello, tornò il dolore, più intenso che mai e alla testa, stavolta. Vomitò e gridò, senza riuscire a trattenersi e dal suo corpo vennero scandite ulteriore onde d'urto. Potentissime.

Dorian. Lontano da lui almeno due chilometri, sgranò gli occhi scioccato, indietreggiando sempre maggiormente, mentre la vampata di pura aura magica lo inseguiva, rapidissima.

"Quanto cazzo è veloce?! Dannazione!" imprecò furibondo, vedendo altre vampate seguire la prima, forse anche più intense. Si fece sempre più lontano, chiedendosi se fosse il caso di uscire ma sapeva che sarebbe stato molto peggio.

"Da fuori non potrei vedere a che punto è, dall'impazienza tornerei dentro e se lo facessi troppo presto... potrebbe coinvolgermi e spappolarmi in un istante."

Una fortuna che quella dimensione fosse pressoché indistruttibile, nonché infinita.

Socchiuse gli occhi e si concentrò. Decidendo per la smaterializzazione, ma sempre all'interno dell'area.

Osservò da lontano le diverse raffiche di energia, correre sempre verso di lui, ma erano lontane.

"Centocinquanta chilometri... possibile che sia così dirompente? Questo Potere non lascia scampo a nulla..."

Vide le nuove onde farsi più vicine e le distanziò di altri venti chilometri, sperando che si esaurissero presto.

Erano quasi le undici.

In quello stesso momento, una singhiozzante e lamentosa Tanya, si agitava nel suo letto, a mala pena trattenuta da Riven e Andrew, che non volevano rischiare di farle male.

-Dobbiamo portarla in infermeria, Evil! Che significa che la porta non si apre?!-

Domandò furibondo Andrew mentre la ragazza, insieme a Diego, tentava di utilizzare l'uscita.

-Non si apre, 'Drew! Veramente! Probabilmente la sta bloccando con un incantesimo!-

La rossa cacciò un secondo grido, quasi di dolore –Basta! Basta! Lo ucciderà!-

Non faceva che ripeterlo e Diego era sempre più convinto che si stesse riferendo a Tom. Smise di insistere con la porta, quando vide Evil tirare fuori la bacchetta –La farò saltare in aria, basta così!- ma fu la bacchetta stessa a sfuggirle di mano, per poi spezzarsi.

La mezzodemone osservò lo strumento con sconcerto e sgridò la compagna –Tanya! Cazzo!-

In quel momento la ragazza riuscì persino a spingere giù dal letto Andrew e Riven, sconcertati.

-Da quando è così forte?!- fece quest'ultimo, mentre la fidanzata lo soccorreva, la povera Giuliet non sapeva proprio cosa fare.

-Il telefono non prende! Ci sta impedendo di portarla in infermeria!- fece Diego, nel tentativo di informare la sua fidanzata degli accadimenti.

Evil scosse il capo, sconcertata e vide Andrew levarsi in piedi, per poi raggiungerla. I due avevano preso a fissare la ragazza, che ora, raggomitolata su se stessa, aveva le mani immerse nei ricci carmini, piangente e lamentosa –Basta, basta così... smettila...-

La mezzodemone sospirò pesantemente, più volte, facendo dei passi verso il letto e mormorando –Tanya, ti prego... parlaci almeno...-

La implorò, intuendo che la ragazza non fosse ancora dentro un sogno. Forse non lo era mai stata.

-No, io... devo restare... devo sapere...-

Le diceva con tristezza, intervallata dai singhiozzi.

-Cosa devi sapere? Cosa succede? Chi vogliono uccidere?-

Le chiese l'amica, appoggiando un ginocchio su letto e accucciandosi ai suoi piedi.

-Lo vuole uccidere... lo ucciderà così... me lo porterà via...-

Evil spostò lo sguardo verso Diego e quello si avvicinò al letto, come la compagna. Con uno sguardo capirono.

-È di Tom che parli, vero? Cosa gli succede? Cosa gli stanno facendo?-

-Ragazzi, potrebbe essere che se lo stia sognando, datevi una calmata- intervenne Andrew, rimasto indietro e appoggiato alla parete.

Tanya mugugnó lamentosa e scosse il capo, non degnandoli di una risposta, stavolta.

Diego avanzò verso la ragazza e tentò di avvicinare una mano alla sua spalla, sentendola rabbrividire al suo tocco –Tanya, se si tratta di lui, sai bene com'è fatto. Non rischierebbe la vita per niente... devi avere fiducia in lui-

Sottolineò, mentre la ragazza sembrava tranquillizzarsi, anche se mormorò –Ho paura...-

Evil si morse un labbro e affiancò la compagna sul letto, lentamente. Si sdraiò simmetricamente a lei e le accarezzò il capo, cercando di impedirle di strapparsi i capelli –Se tornassi da noi, potresti dirci dov'è. Potremmo andare ad aiutarlo...-

Quella frase fu come se Evil avesse attivato un particolare meccanismo mentale, nella ragazza.

La vide spalancare gli occhi improvvisamente ed Evil sgranò i suoi, sconcertata. Si fissarono allibite per un lungo momento, poi la mezzodemone liberò in un fiato –Tanya...-

La rossa si guardò intorno, notando i compagni intorno a lei che la osservavano ammutoliti.

-Cosa... è successo?- chiese agli amici ed Evil le sorrise appena –Come ti senti? Ti prego, dimmi che stai bene!!-

Tanya, notando l'apprensione dell'amica, mentre le accarezzava il viso e iniziava a singhiozzare, replicò tranquilla –Sto bene, perché piangi? Che è successo!?- domandò, stavolta poco più irritata.

-Qual è l'ultima cosa che ricordi?- le domandò Andrew, staccandosi dalla parete e raggiungendola, mentre Riven e Giuliet erano stati più veloci e si erano posizionati dietro Evil, sul letto.

Tanya spostò lo sguardo su un punto del muro e poi assunse un'aria triste –Ho... litigato con Mara, lei... mi ha spinta e...-

Si portò una mano al viso, con espressione scioccata. Si portò a sedere immediatamente, avvertendo un discreto senso di nausea, ma lo ignorò –Oh cielo... no...-

Riprendere a piangere fu automatico per lei, si strinse a se stessa, mentre i compagni la raggiungevano e la circondavano, tentando di calmarla.

-Tesoro, non è stata colpa tua. E... nemmeno sua, Kim l'ha avvelenata- le disse subito Giuliet, anche se Evil non appariva altrettanto d'accordo.

Per Tanya però, sentire quelle parole, fu un vero sollievo. Gli occhi arrossati si spostarono su Giuliet e le domandò –Che cosa? Avvelenata?-

La biondina annuì e spiegò –Le ha dato della Viscerabbia e Mara ha avuto una reazione spropositata alle sue reali intenzioni.-

Tanya stava cercando di trattanere i singhiozzi e abbassò lo sguardo, asciugandosi gli occhi. Scosse il capo e strinse le labbra, mentre la rabbia iniziava a farsi spazio nella sua mente –Dov'è quella puttana?- domandò, furente e i ragazzi si guardarono.

-Ci ha già pensato Tom a lei.-

Le disse Andrew, accarezzandole il volto e, al pronunciare il nome del compagno, la vide iniziare ad ansimare, mentre si guardava intorno circospetta –Dov'è? Dov'è lui?- chiese, scendendo dal letto e muovendosi al bagno.

-Torna domani mattina, Ta'- fece subito Evil, vedendo la rossa tornare in camera e guardarli allibita –Domani!? E dov'era oggi?! Perché non è qui?!-

-Ti è stato accanto per tutta la settimana, oggi però... aveva una cosa molto importante da fare e...- iniziò Riven ma lei non lo lasciò ultimare -...Più importante della sua fidanzata?! Grandioso!!- berciò furente, scuotendo il capo e sentendo il corpo tremare di irritazione.

Diego osservò attento la compagna e le disse –Ta'... forse era solo un sogno ma...-

E vide Andrew ed Evil scattare verso di lui, con espressione severa. Non volevano che parlasse ma non si lasciò interrompere, anche perché la rossa lo guardava con interesse –Non sapevamo a chi ti stessi riferendo, ma ripetevi cose come "Lo uccideranno", "Fermati", "Me lo porterà via..." e mi chiedevo se ti ricordavi... qualcosa, qualunque cosa... ti sei svegliata solo quando Evil ti ha promesso che, se l'avessi fatto, ci avresti potuto dire dov'era questa persona e che saremmo andati tutti a salvarla- liberò, davanti allo sguardo sconcertato di Tanya.

Si fissarono per alcuni istanti e Andrew intervenne –Erano sicuramente dei sogni, Ta'! Stavi delirando!- intervenne Andrew, cercando di calmarla, visto che era andata a sedersi alla scrivania, pensierosa e visibilmente in ansia –Non ricordo nulla...-

-Quindi era certamente un sogno, se fosse stato vero... sicuramente ti saresti svegliata col pensiero di andare a salvare questa persona- cercò di tranquillizzarla Andrew, di nuovo. La vedeva davvero troppo in ansia e di certo nel suo stato non le avrebbe fatto bene.

-E se non è vero? Se fosse davvero Tom? E se avesse cercato di mettersi in contatto con me e...-

-In contatto? Attraverso i sogni?- domandò poco convinto Riven e Tanya sgranò gli occhi, dimenticandosi sempre che, per i compagni, Tom era solo un semplice mago.

-Non lo so! Sto ipotizzando, Riven!- replicò la ragazza, sebbene non stesse guardando in faccia nessuno. Tentò invano di comunicare telepaticamente con il fidanzato ma ovviamente non ci riuscì. Non era riuscita a parlarci nemmeno quando Mara l'aveva gettata dagli spalti e si trovava ad Hogwarts.

-Ha detto che tornerà domani, se non sarà così... informeremo Silente- dichiarò Andrew, alzandosi in piedi e accendendosi una Magh.

-E se fosse troppo tardi!? Se davvero Tom fosse in pericolo?!- domandò Diego, furente.

-Hai un modo per trovarlo?- gli chiese Andrew, eloquente e il moro strinse i pugni –Io no, ma sicuramente se avvertissimo i suoi genitori e Silente, un modo lo troverebbero!-

-E credi davvero che Silente e i suoi non sappiano che oggi aveva questo impegno extrascolastico?!-

-Se non glielo chiediamo non lo sapremo mai!- lo sgridò Diego, continuando poi –Possibile che tu sia così terrorizzato dall'andargli contro?!-

Il moro non accettò l'accusa e assottigliò lo sguardo –Parli bene ma razzoli male, caro Diego. Forse, in questa stanza, sono l'unico che ha davvero fiducia in lui, visto che non ha mai deluso le mie aspettative. Quando lo farà, allora, sarò pronto a mettere in dubbio le sue parole, ma fino ad allora mi fiderò di lui. Voi fate quello che vi pare, ma non lamentatevi poi- e lo punse di proposito, vedendolo arrossire e spostare lo sguardo altrove –Mi fa rabbia che... sia lui a non fidarsi di noi. Tutto qui. Più il tempo passa, più sono certo che ci stia nascondendo qualcosa e non lo sopporto, va bene?!-

Andrew osservò il compagno e fece spallucce –Ognuno è libero di fare ciò che vuole. Mi fiderò di lui perché non mi ha mai dato motivazione per non farlo. Non posso criticarlo se non si sente di rivelarmi qualcosa che lo riguarda. A suo tempo anch'io ho tenuto nascosti i miei veri pensieri su di lei- e indicò Evil -Ma nessuno di voi mi ha mai costretto a rivelarveli. Mi avete rispettato ed è questo che succede in un'amicizia. Se non ci vuole dire qualcosa... avrà le sue ragioni e se conosco almeno un po' Tom, saranno sicuramente più che valide-

Tanya stirò appena un sorriso, pensando che quelle parole fossero esattamente quelle che Tom avrebbe voluto sentir uscire dalla bocca di tutti i suoi compagni. Diego per primo.

-Non ci sto. Mi dispiace. Continuo a pensare che abbia dei problemi e che non voglia parlarcene perché, magari, ci ritiene troppo immaturi per capirle ma...-

-Forse ha ragione- tagliò corto lo Smith, lasciando sconcertato il compagno, vedendolo spostarsi verso la finestra e aprirla, per far girare l'aria. Aveva iniziato a piovere, come poté appurare. Ormai era quasi mezzanotte.

-Ragazzi, non c'è bisogno di litigare, però... io opto per l'idea di Andrew, se domani mattina non sarà qui, allora informeremo Silente e i signori Malfoy. Dopotutto, dovremmo lasciargli almeno il beneficio del dubbio, no?- domandò pacifica Giuliet, principalmente verso Diego ed Evil. La mezzodemone annuì subito mentre Diego scosse il capo e scese dal letto –Spero solo che non sia troppo tardi, domani mattina. Buonanotte.- e i compagni gli risposero, a meno di Andrew.

La porta si chiuse ed Evil raggiunse immediata il fidanzato, abbracciandolo da dietro e baciandogli la spalla. Lui portò una mano su quelle di lei e sospirò, sonoramente –Spero non faccia cazzate-

-Non lo farà, non può lasciare la scuola senza un permesso- disse Riven, abbracciando la fidanzata.

Tanya guardò i compagni e disse –Forse... è meglio che andiate a dormire.-

I quattro la guardarono sorpresi ed Evil replicò immediata –No, non ci penso nemmeno! Non ti lascio da sola proprio stanotte!-

La rossa scosse il capo e le rispose –Non preoccuparti, sto molto bene adesso. Tom, se ha detto che arriverà domani mattina... allora sarà così.-

La mezzodemone la guardò con attenzione e anche Andrew lo fece, replicando –Non sei più arrabbiata.-

La ragazza lo guardò e gli sorrise debolmente –Diego non ha ascoltato bene le tue parole, a differenza mia- liberò, semplicemente.

Lo Smith fece spallucce e replicò –È quello che penso. E mi dispiace per lui, non si rende conto che con questo atteggiamento lo sta allontanando...-

-Ora non esagerare...- intervenne Riven –Diego e Tom hanno spesso cozzato per questa motivazione, non significa che ora si stiano allontanando...-

-Quello che so e che a Tom non piace il suo atteggiamento pretenzioso. Quello che succederà, non posso saperlo- tagliò corto Andrew, facendo sparire la Magh –Ta', se vuoi restare con Evil, stanotte, non farti problemi.-

Sottolineò verso l'amica che, intenerita dal gesto, gli sorrise affettuosa e lo raggiunse andando ad abbracciarlo –In realtà avrei voluto dormire da sola con te...-

Quello ghignò malevolo, scombussolandole i ricci ed Evil incrociò le braccia sul petto pieno, agitando la mano –Mh! Per stanotte potrei anche lasciartelo! Ma solo perché ho le mie cose!-

Andrew roteò gli occhi e Riven assunse un'aria schifata –Perché mi informate di cose che non voglio sapere?-

E Giuliet alzò le spalle –Sono cose normali Riven, su... non essere schizzinoso!-

-Tu a cuccia!- fece quello di rimando, vedendola osservarlo oltraggiata e offesa –Come osi!?- e prese a picchiarlo, mentre lui se la rideva e rispondeva a colpi di solletico –Vieni qui, bambolina!!- e le saltò addosso mentre quella tentava di districarsi –No!! DAI!!!-

Tanya, Evil ed Andrew li osservarono per poco e il moro le domandò –Sei sicura di voler restare sola?-

La rossa tornò su di lui e annuì, con aria tranquilla –Sì. È tutto okay-

Quello annuì a sua volta e lanciò un'occhiata alla fidanzata, che era tornata a guardare l'amica, preoccupata –Mi raccomando! Per qualsiasi cosa chiamami immediatamente! Capito?- La ragazza roteò gli occhi e annuì, divertita –Lo so, non preoccuparti!-

Un quarto d'ora più tardi i sudditi sparirono e Tanya rimase sola in camera. Seduta sul proprio letto.

"Silente sa, questo è certo, altrimenti Tom non se ne sarebbe potuto andare liberamente da scuola."

Sospirò, indecisa sul da farsi. Sentiva lo scrociare della pioggia sulla finestra e se si fosse dovuta muovere a Hogwarts per raggiungere il Preside, le sarebbe sicuramente venuto un accidenti. 

"Però hanno detto che sognavo che qualcuno gli stava facendo del male, che volevano ucciderlo, che me l'avrebbero portato via... non può essere un caso"

Doveva avere almeno delle informazioni.

Spazio Autore:

Ed eccomi quiii!! In ritardo di un giorno! Lo so bene! Ieri però non c'è stato proprio verso! Ho potuto postare solo ora! Il capitolo, nel rileggerlo, ho notato essere piuttosto crudo XD, non me lo ricordavo XDXD. Chiedo quindi scusa se ho impressionato qualcuno! Spero però che quelli con stomaco di ferro l'abbiano trovato ben descritto; come sapete, cercare di farvi immergere il più possibile negli accadimenti belli e brutti della fic, è un mio intento!

Con questo mi auguro che stiate passando delle splendide vacanze con le vostre famiglie perché io, per il momento, lo sto facendo e ne sono molto felice ^^!! Tanti auguri a tutti e tutte di buona Pasqua! Suppongo il prossimo lo posterò mercoledì!

Un grazie a tutti in particolare ai miei lettori più accaniti e invogliati a commentare, vi risponderò al più presto, non temete: fiorellatresca, francescafardin, ValentinaTrres327, Sky_2001, GiovannaMarongiu, McSnugglefacesxx, Rene_217, potterhead-hunters, iridella14, ValeriaRusso722, MPotterhead12, beyourselfree, GiuliaBernasca,ChiaaChironi, tommytommytommya, thewritersoul, Giuliettapersempre, book_lovers92, MRT_01, Carietta91, AlissaNyx, cicapisciniente,marziacaci, ludel_12.

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