Si fissarono per un istante in più e, in quel momento, li raggiunse Kim con il libro di storia –Oh, Tommy, Tommy, mi dici chi era Eralgus Fletum? Non me lo ricordo!-
-Capo degli Auror fra il 1578 e il 1579, è il più facile Kim, te ne ho parlato anche ieri. E' quello che, provando le pistole babbane, si è sparato ai genitali ed è morto dissanguato-
La mora sgranò gli occhi, annuendo ansiosa e Tanya decise di dare fiato a ciò che tutti stavano pensando, con perplessità, in quel momento –Kim, non dirci, hai studiato?-
Domandò, sinceramente sorpresa ma divertita e la mora storse la bocca schifata –Certo che sì, Potter! Fatti gli affari tuoi e, anzi! Levati dai piedi! Non capisco proprio cosa ci fai qui! Ti sei affezionata?! O nel tavolo delle sorelline non ti ci vogliono più??- domandò, perfidamente, facendo perdere l'aria ironica di Tanya che quindi scandì –Io non parlerei delle sorelline degli altri, quando le mie sono così depresse da far davvero piangere dalle risate.-
Ultimò crudele, sottolineando quanto Giorgia e Chiara stessero soffrendo in quel periodo.
E Kim si levò in piedi, furente –Cosa hai detto delle mie sorelline!? Non te la farò passare liscia, Potter! Non devi osare nemmeno pensare a loro! Stanno passando un momento orribile e...-
-...E hanno avuto ciò che delle puttane come voi meritano- asserì la rossa, levandosi in piedi e ponendo la mano sul tavolo, che prese a tremare –Ma tranquilla, anche tu, molto presto, subirai il medesimo destino e Dio se riderò quando succederà...- e ghignò apertamente, sputandole addosso tutto il suo veleno, trovandovi un notevole sfogo.
Kim era impietrita.
Detestava profondamente Tanya ma sentirla dire parole così crudeli verso delle persone che non le avevano mai inflitto un male reale, non di loro iniziativa, la... spaventava un po'.
L'aria si era fatta molto pesante ma allo stesso tempo afosa e avviluppante, cosa che fece venire la gola secca a tutti, soprattutto a Kim che balbettò -Sei... sei...-
-Sono la Regina. Levati dai piedi, Kimberly.-
Scandì duramente verso la mora, sgranando gli occhi eloquente e riuscendo a suscitare nella ragazza ulteriore paura e vergogna.
Uno strano silenzio si diffuse all'interno dell'intera Sala, spargendo nei commensali lo sconvolgimento più totale. Negli anni Tanya si era limitata a ignorare o al massimo fare qualche dispetto a Kim, perché se l'era presa così tanto?
C'era un sincero odio nei suoi occhi e nessuno aveva capito a cosa era dovuto anche se forse, il fatto che la nuova arrivata avesse citato le sorelle della ragazza, aveva fatto scattare in lei uno strano meccanismo.
Tanya, appena vide Kim indietreggiare, profondamente turbata, per poi andarsene, si lasciò pervadere da uno strano sollievo, cosa che parve spazzare via l'aria afosa creatasi intorno al tavolo come una ventata d'aria fresca.
La rossa tornò a sedersi pensosa mentre fissava il suo piatto vuoto "Non avrei dovuto reagire così! È solo quella sciocca di Kim! Perché diamine me la sono presa tanto!? Me ne ha detto di ben peggiori e non mi ha mai sfiorato il suo parere..."
Si passò distrattamente una mano fra i ricci, sentendone, come al solito, qualcuno incastrarsi fra le sue dita.
-Potter...- la voce di Tom parve ridestarla dai suoi pensieri e scattò immediata sul biondo, con aria di una che aveva abbastanza voglia da litigare pure con lui.
-Stai bene?- le domandò solamente, riuscendo così a placarla e a vederla annuire –Una meraviglia-
E sbuffò, guardando i capelli rimasti arrotolati fra le dita, assumendo un'aria un po' perplessa "Ma..."
Li arrotolò completamente intorno al dito, notando che, oltre ad essere stranamente lisci, erano anche molto chiari. Avvicinando poi i vari avvolgimenti li notò particolarmente rosati...
"Sono proprio rosa..." pensò sconcertata "Ma come è possibile?"
-Tanya!!-
La rossa sollevò immediata lo sguardo su Evil, in piedi come tutti gli altri. La campanella stava suonando rumorosamente –Sì?- domandò col fiato corto e Andrew fece, gelidamente –Sta suonando, andiamo.- Lei annuì e tornò a guardare le dita, dove prima stava guardando con attenzione i luminosi capelli rosati... non trovandovi più nulla.
"Oh cielo..."
Se l'era immaginato? Come era possibile?
Hermione, sapendo che il suo compito avrebbe richiesto parecchio tempo ai ragazzi e che quello era l'ultimo giorno di scuola, aveva chiesto ai professori di monopolizzare la mattinata, garantendo ai ragazzi tre ore di tempo per il suo esame. Al suo interno vi avrebbe richiesto anche qualche riferimento a Babbanologia, Pozioni, Erbologia, Astronomia e Divinazione, naturalmente sempre incentrandosi sul punto di vista storico ma, se l'alunno avesse approfondito l'argomento collegandosi a un'altra materia, l'avrebbe certamente premiato. Aveva organizzato un compito che, se svolto al meglio, garantiva a ogni studente di poter avere la sufficienza per quel primo quadrimestre in ogni materia, anche se i voti di metà anno li avrebbero avuti intorno a Febbraio, probabilmente.
Il compito si sarebbe svolto nell'aula di Incantesimi e di Difesa, lì, i ragazzi, sarebbero stati disposti a notevole distanza gli uni dagli altri e avrebbero evitato di copiare. In aula c'erano anche Harry e Draco, il secondo ghignava con aria oltremodo soddisfatta –Buongiorno, colombelle- fece, non appena i ragazzi varcarono la soglia perplessi.
Tanya si passò una mano sul braccio, rabbrividendo e domandando ad Evil –Perché mi sembra di star rivivendo i G.U.F.O?-
La mezzodemone annuì con aria inorridita e le due si scambiarono un'occhiata con Draco, era felicissimo di essere lì, se avesse potuto, avrebbe scodinzolato.
-Il test inizierà fra dieci minuti.- scandì gelidamente Hermione, all'entrata.
Osservava tutti con aria seria e accigliata –Vi siederete in ordine alfabetico, a partire dalla sedia che sta occupando il Professor Potter- fece, voltandosi appena e indicando Harry, che mosse la mano in segno di saluto –Buongiorno, ragaz...-
-Successivamente...- lo interruppe Hermione, senza rendersene conto –Non volterete il foglio fino a quando non vi darò il via. Chiunque verrà scoperto chiacchierare o, quantomeno, divulgare informazioni sull'esame, verrà cacciato dall'aula, riceverà una nota nel registro e perderà cinquanta punti casa-
-Eh... così però non possiamo copiare ma'!- intervenne Riven offeso, facendo ridere tutti i compagni, meno che Hermione –Cinque punti in meno a Serpeverde e Riven, tesoro caro, leggerò con molta attenzione il tuo compito- e gli sorrise gioconda, dando loro le spalle e asserendo –Sedetevi forza!-
Draco incrociò gli occhi dorati della sua mogliettina e si morse un labbro, con aria desiderosa, riuscendo a intimidirla per quei cinque secondi che gli bastavano a innalzare la sua spocchiosa persona.
Poi tornò a guardare i suoi studenti, ritenendo che, trovarsi dall'altro lato, era davvero divertente.
I ragazzi erano andati a sedersi sui loro posti che erano persino nominati e numerati, ogni fila presentava cinque studenti ed era piuttosto distante da quelle che la confinavano anteriormente e\o posteriormente.
-Oh! Scusate il ritardo!-
Fece Ron, appena arrivato ed Hermione saettò su di lui, dichiarando gelidamente –Chiuderesti la porta, Ronald? Grazie.-
E tornò immediata sui ragazzi, guardando l'orario sul grande orologio a muro che padroneggiava sopra l'ingresso.
Ron obbedì e raggiunse rapido Harry, sibilando –L'ha presa molto seriamente, eh?-
Harry annuì eloquente –Sì, quando ho visto le domande del compito mi sono venuti i brividi. E' un miracolo che non sia stata una nostra professoressa, non immagini quanto mi facciano pena i ragazzi...- asserì, guardando ovviamente il suo primogenito e poi le ragazze, subito dopo.
Ron scosse il capo e replicò –Era tutta matta e non è cambiata da quel punto di vista, lo sappiamo...-
Hermione fissava freddamente gli studenti che ormai avevano tutti preso posto –Molto bene, ci siamo?-
Domandò, vedendoli annuire e la donna sorrise appena –Allora iniziate pure, buon lavoro a tutti.- e si volse verso Harry e Ron, immediata. I due chiacchieravano vicino alla parete, non sembravano nemmeno troppo interessati a guardare i ragazzi.
-Scusate se vi disturbo- fece ironica la donna e i due le sorrisero rilassati –Tranquilla Herm...-
E lei divenne improvvisamente seria –Ero incredibilmente sarcastica. Vi ho invitati qui per una motivazione e non per...- li indicò –Questa motivazione.- li bacchettò, come suo solito.
...no, non era cambiata minimamente da scuola.
I due, sbuffanti e intimiditi dalla Grifondoro, obbedirono e la donna guardò verso Draco, seduto su una sedia mentre fissava compiaciuto gli studenti davanti a lui.
Sorrise inorgoglita, notando che il suo maritino, a differenza dei suoi migliori amici, aveva capito subito perché era lì.
Gli si avvicinò e lui le sorrise compiaciuto –È così piacevole guardare le loro facce distorte dalla preoccupazione...-
La donna sospirò pesantemente, sorridendo mesta "Non l'ha fatto per te, la cosa lo diverte..."
-Sì, posso immaginare... mi raccomando, tienili d'occhio, c'è un incantesimo anti-magia, quindi non potranno comunicare con gli incantesimi ma a voce sì, quindi fai attenzione, okay?- domandò, vedendolo ghignare compiaciuto –Bearmi del loro terrore e del tuo fondoschiena che mi ancheggia davanti, mentre ti muovi fra i banchi, sarà assolutamente illuminante.-
E le sorrise maligno vedendola arrossire appena, per poi accarezzargli una coscia –Se sarai bravo... allora vedremo se varrà la pena sperimentare questa tua illuminazione- e si mise rapida dritta, un momento prima che il compagno le prendesse la mano e la trascinasse in zone meno ortodosse.
Si allontanò dunque, sentendo tutta l'occhiata appiccicosa del suo amato e amante.
...
L'esame ultimò alle tredici in punto, a metà compito Draco aveva aperto il tappo di una pozione da lui ideata, l'Anaffamata. Il solo profumo faceva passare la fame e la gola, il brevetto gli aveva garantito un investimento notevole, anche se non era sicuramente bisognoso di denaro, avrebbe fatto il possibile per far prosperare la sua famiglia. Grazie a lui, i Malfoy si sarebbero garantiti alcuni secoli di notorietà e ricchezza cosa che avrebbero, a loro tempo, garantito anche i suoi figli; Tom e Cherlyne sicuramente, Riven... beh... probabilmente ne avrebbe esclusivamente goduto.
"Potrebbe giocare a Quidditch nel peggiore dei casi..."
L'idea di vivere di sport non lo aveva mai entusiasmato quanto una complicata ricetta alchemica ma del resto, ognuno dei suoi figli differiva e assomigliava, in una cosa o in un'altra, a lui ed Hermione.
"A volte... è così strano credere che fra noi sia andata a finire così"
Guardava San Potter e Lenticchia e vedeva solo due individui noiosi ma che comunque, in un modo o nell'altro, erano riusciti a entrare nel suo elenco degli affetti. Non erano più, ai suoi occhi, gli odiosi Grifondoro che doveva battere o insultare per apparire migliore di loro.
...E poi c'era lei.
La vide prendere i compiti con calma mentre sorrideva ai ragazzi e chiedeva loro come pensavano di essere andati.
"Se non fosse stato per lei..."
-Pa', stai bene?- sentì improvvisamente una mano sulla spalla e si volse verso il suo primogenito, guardandolo altezzoso –Ovviamente, quante pagine hai scritto, noioso saputello?-
Tom alzò le spalle e replicò –Ho impiegato lo spazio che la mamma ci ha offerto, trenta righe a risposta- disse serio –È stato davvero un bel compito, molto ben strutturato e interessante...- disse, annuendo convinto e Draco assunse un'aria schifata –Sì, ne sono convinto...-
E in quel momento arrivò Hermione, con un bel sorrisone fra le labbra mentre la maggior parte degli studenti abbandonava l'aula.
-Ciao, tesoro. Hai dato il compito ad Harry?-
Tom annuì rilassato e fece –Sì, davvero molto bello comunque, sei riuscita con poche domande a centrare ogni argomento trattato finora in tutte le materie, con Morgan sono riuscito a collegarmi anche a Difesa contro le Arti Oscure...- la informò il figlio, vedendo la madre sgranare gli occhi sorpresa –Oh, certo, non l'ho nemmeno fatto apposta, figurati...- e ridacchiò, guardando Draco che li osservava come due alieni –Com'è bello vedervi parlare di qualcosa che stuzzica il mio interesse quanto il conoscere la lunghezza dei peli pubici di lenticchia...-
La replica fece ridere moglie e figlio, come sempre e Tom diede una pacca sul petto al padre –Ah, poi ricordami che ti devo raccontare una cosa...- e ridacchiò, ripensando alla lezione con Pansy di nemmeno una settimana prima.
Hermione, capendo di essere di troppo, assunse un'aria annoiata e fece –Tranquilli, tranquilli... mi levo di torno. Tom, però non trattenerti troppo, molto presto ti verrà fame...- gli disse materna, vedendo il ragazzo sorriderle apertamente e abbracciarla affettuoso –Lo so, tranquilla- e le baciò la guancia notando, per puro caso Tanya che, con un'aria quasi inebetita, li guardava.
Appena però si accorse di essere stata beccata, la vide spostare rapida lo sguardo e muoversi a chiacchierare con i compagni.
Non appena Hermione si spostò, Tom tornò sul padre che invece aveva dedicato la sua attenzione al fondoschiena della moglie –Rapido, ho da fare fra... diciotto minuti esatti- fece l'uomo, lanciando un'occhiata all'orologio e contando mentalmente quanto lui e la Granger avrebbero impiegato per sfamarsi...
Tom strinse le labbra divertito e fece –Pansy mi ha proposto a lezione di raggiungere l'Estasi insieme a lei... non ho certo bisogno di farti notare l'ambiguità della situazione-
Draco parve notare solo in quel momento il figlio, infatti gli dedicò la sua attenzione –Chissà perché tu e non Riven, lui mi assomiglia molto più di te, fisicamente sottolineo-
Era la verità, il sorriso di Tom era ampio come quello di Hermione mentre i suoi occhi sembravano non appartenere né a l'uno né all'altro genitore, erano una via di mezzo.
Riven aveva ereditato i tipici colori dei Malfoy oltre al loro rappresentativo ghigno malefico.
Tom assunse un'aria poco convinta –Andiamo, io sono molto più bello e interessante di Riven!- fece con boria il ragazzo, facendo storcere il naso di Draco che scandì –Se la tua arroganza non fosse la mia stessa, penso che ti avrei già avvelenato il succo di zucca.-
Tom ridacchiò divertito e Draco proseguì –Comunque, non emozionarti troppo per Pansy. Sapere che il tuo cognome è Malfoy equivale per lei a un'esplorazione vaginale, quindi...-
Tom scoppiò a ridere di nuovo e sentì il padre ultimare –Quindi tieni i pantaloni abbottonati e cerca di non rimanere da solo con lei, sai com'è, è un professore tecnicamente, quindi se te la scopassi sarebbe un po' problematico da giustificare...- fece, pensoso... sembrava serio!
-Tranquillo, ambisco ad altrui letti- e spostò lo sguardo verso il suo gruppo: ridenti osservavano Riven che stava tormentando la povera Giuliet mentre Francois, dai grifoni, li osservava infastidito.
-Immagino, come va con lei?-
Domandò a bruciapelo il padre e Tom capì che si riferiva a Tanya, così alzò le spalle –Come sempre. I vostri tentativi di avvicinarci con il ballo e con la prefettura, sono falliti miseramente. Ma già si sapeva...- asserì con boria il ragazzo e Draco ghignò perfidamente –Avvicinarvi? So quanto Tanya ti sopporti poco, vi abbiamo messi insieme nella speranza che presto o tardi ti dia un bel pugno in faccia, che è quello che vogliono darti tutti-
Tom alzò le spalle e sorrise mesto –L'invidia è una brutta bestia, che posso farci se vorreste tutti essere come me?- E ghignò apertamente, andandosene mentre mostrava la mano al papà adorato.
Non appena Tom se ne fu andato, gli si fiondò addosso Hermione –Ehi ehi! Ma... guarda quei due... anche alle mie lezioni li vedo sempre appiccicati-
Gli disse sua moglie, facendo un cenno a Cherlyne e James. Il ragazzo sembrava pensieroso quella mattina ma nessuno ci aveva fatto troppo caso, apparentemente.
-Che peccato. Cherlyne è così intelligente, proprio con uno sbruffone idiota doveva mettersi?- si chiese Draco, con aria sconfitta mentre Hermione lo guardava altezzosa –Già, sicuramente non è l'unico sbruffone idiota che conosco...- e il Malfoy la fulminò –Spero che tu non ti stia riferendo al qui presente, Granger, perché potrei decidere che il mangiare è sopravvalutato a differenza di un letto umido e caldo come il nostro...- la minacciò, afferrandole il viso e mordendole le labbra, cosa che la donna non riuscì esattamente ad evitare, non subito perlomeno e infatti spostò lo sguardo –...E poi ci sono anche Riven e Giuliet! Sono così strani! Prima litigavano sempre! E invece Earine adesso è molto soddisfatta di come stanno ballando...-
-Già, ballando...- commentò con noia il marito, scuotendo il capo ed Hermione lo guardò storto –Ecco qua, sentiamo che hai da dire, forza...-
-Lui se la vuole scopare e a lei l'idea non dispiace- fece divertito l'uomo, vedendo la bionda storcere la bocca delusa –Perché devi essere così...-
-Conciso?- le domandò lui, retorico continuando a parlare, dopo l'occhiata annoiata della moglie –Perché anche io vorrei tanto...-
Ma lei gli mise la mano davanti alla bocca mentre Harry e Ron le stavano portando i compiti dei ragazzi.
-Grazie...- fece lei, sorridendo loro pacifica e prendendo i compiti, liberando Draco che ultimò –...Scoparti- facendo arrossire tutti e tre i Grifoni, con immenso compiacimento in effetti.
-Ehm... noi andiamo, Herm- fece immediato Harry, lanciandosi un'occhiata d'intesa con Ron che invece aveva assunto un'aria un po' disgustata verso Draco. L'uomo sorrideva loro placidamente.
Quando anche l'ultimo studente ebbe abbandonato l'aula, Hermione si mosse verso la cattedra e, con un colpo di bacchetta, sistemò tavolini e sedie com'erano prima e Draco roteò gli occhi, vedendo la moglie temporeggiare mentre sistemava i compiti in ordine alfabetico.
"Lo sta facendo apposta?"
Pensò, intimamente divertito dalla provocazione silenziosa della compagna, così prese la bacchetta e la diresse verso il portone d'ingresso e sibilando –Invius-
Hermione parve non sentirlo ma vide le porte chiudersi lentamente, così domandò, quasi preoccupata –Che stai facendo?-
Draco prese a sfilarsi la cravatta, vedendo la donna arrossire e sgranare gli occhioni dorati –Mi hai agitato quel fondoschiena davanti per ben tre ore, Granger. Mai preliminari sono stati più lunghi...- asserì gelidamente il compagno, gettando la cravatta e sbottonandosi la camicia bianca, vedendo la donna deglutire –Ma... Draco, qui non...-
Un vero peccato che il compagno avesse già iniziato a sbottonarsi i pantaloni raggiungendo la donna e facendola sedere sulla scrivania, dove prese i fogli e li gettò sul pavimento –Vediamo se è più dura la cattedra... o qualcos'altro- ultimò il compagno, con plateale perversione nello sguardo e nei modi, quando si frappose fra le cosce della compagna e si appropriò delle sue labbra.
Spazio Autore
Salve a tuttteee!! Oggi non ci sarò per tutto il giorno quindi vi posto ora il capitolo! Spero che vi sia piaciuto! Amo Draco! Ahahaahha!! Un grazie a tutte, soprattutto a: elitcucciola, GaiaBaioniButtafarro, _pandina23_, AmeliaMendez, JolandaDelMonaco, HermioneEvil_Malfoy, lullubook, Rene_217, morganarusso46, cat-happy, EssePi29, taniaconlai, MPotterhead12, EleEle_04, tomfelton2, Corpilegati, Mezzosangue17, LalyZeta, MRT_01, Rebbi01, twofing, beautiful_nothing28, iridella14, mar-22, anirbasoup00, McSnugglefacesxx, Carietta91, isanego26, marziacaci, agnese312
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top