Incomprensioni(Parte III)

E sarebbe stata rissa se qualcuno non si fosse piazzato fra loro, interrompendoli –Adesso basta- era Evil, che guardò il fratello con espressione pacifica –Davvero, Diamond. Non è nulla, Smith è nato per essere ignorato. Non dargli soddisfazione...- e poi si volse, guardando il compagno Serpeverde minacciosa -... è solo un bambino che ha bisogno di attenzioni-

Andrew strinse la mascella e un pugno, ma non fece notare la sua rigidità davanti alle parole della mora e replicò –Fino a prova contraria, non sono io che starnazzo dagli spalti minando il lavoro della squadra... se avessimo perso sarebbe stata per colpa della tua stupidità! Per non parlare della tua maleducazione, non hai chiesto scusa a nessuno-

Davanti a quella posizione, la mora arrossì appena e Tom intervenne, con voce stanca –Per favore, piantatela. Non credo sia il caso di approfondire l'argomento. Evil ha sbagliato e lo sa molto bene. Fine della storia. Non vedo perché dovremmo ancora parlarne.-

Andrew ammorbidì la propria espressione e rilassò le spalle, accendendosi un'altra Magh -Come ti pare, Tom. Era giusto però che conoscesse il vero parere della squadra- e, detto questo, superò gli Stehodensky senza degnarli di uno sguardo. Solo Diamond lo tenne d'occhio.

Evil invece cercò lo sguardo di Tom che pareva estremamente pacifico, sarebbe tanto voluta andare ad abbracciarlo ma sapeva che non era corretto nei confronti della sua Regina, così gli fece un cenno di gratitudine e poi si volse, guardando Tanya –Andiamo?-

La rossa annuì soltanto e, una volta salutato Diamond, le due sparirono. Nella mente di Evil rimasero solo le parole che in precedenza le aveva sussurrato all'orecchio Tom "Non è così che gli dimostrerai di essere diversa dalla concezione che lui ha di te, Evil. Stai attenta a non cadere, sarebbe un peccato"

L'ultima frase era senz'altro molto ambigua e lei sapeva bene cosa il Re intendeva davvero.


La sala da ballo era sempre disponibile per i ragazzi, in modo tale da avere l'opportunità, se lo desideravano, di ripassare i passi di danza o semplicemente di svagarsi un po'. Benché il salone fosse piuttosto distante dai dormitori e ben pochi avessero voglia di raggiungerlo!

Tanya ed Evil, dopo tre quarti d'ora buoni di allenamento, si erano fermate per una breve pausa. Tanya, purtroppo, per sistemare una cassa sul soffitto era salita sul mobile dove era posizionata la radio e poi, una volta sistemata la cassa, era saltata dal suddetto mobile, storcendosi una caviglia. Evil per cui ne aveva approfittato per aprire un argomento non a caso, mentre l'aiutava con il bendaggio.

-Quindi, se Tom questa mattina non ti avesse detto quelle cose... tu stanotte saresti andata a letto con Diamond?!-

La rossa roteò gli occhi e replicò, mentre si tastava dolorante la stretta caviglia –Non lo so, non era un pensiero tanto lontano a dirti la verità. Lo sai che tuo fratello mi piace.-

E la compagna scosse il capo delusa –Certo! Fisicamente! Ma non ne sei innamorata, mentre lui ti ama da che io ho memoria, Ta'. Se fosse solo per divertirvi che passate le notti insieme, non direi nulla, ma conosco bene mio fratello e non è quel tipo di ragazzo.-

La rossa sbuffò scontenta e fece per rispondere ma sgranò gli occhi nel vedere chi era appena arrivato, o meglio, chi erano appena arrivati.

Diego e Tom sulla porta le osservavano sorpresi.

Il primo, con gli occhioni bluastri, sorrise incoraggiante e pacifico, dicendo –Ah, guarda chi c'è!-

Tom osservò le due, notando che erano in abiti decisamente succinti, in particolare le canottiere colorate e piuttosto scollate –Buonasera.-

Tanya cacciò gli occhi al cielo e, appena li vide sistemarsi, fece –È arrivato il momento di andare, Evil.-

Quella annuì appena e Tanya si mise in piedi, peccato che, un istante dopo, dovette appoggiarsi al vetro cercando di smorzare un'espressione di dolore.

Tom, che aveva appena appoggiato il proprio zaino, guardò con attenzione la scena e domandò, con espressione indecifrabile –Cosa è successo?-

Evil gli rispose subito, indicando dietro di sé –È saltata da quel mobile sperando di non farsi nulla, ma si è storta la caviglia, pensiamo- Tanya la fulminò per aver rivelato ai due la cosa e Tom osservò il mobile alto almeno un metro e mezzo.

-Mi sorprende che non abbia ancora provato a tuffarsi dalla Torre di Astronomia...-

Commentò il biondo con sarcasmo, facendo ridere Diego ed Evil mentre si avvicinava alla compagna e scendeva alla sua caviglia.

-Che diavolo fai?! Fatti gli affari tuoi... ahi!!-

Fece lei quando quello gli afferrò la zona lesa –Forza, siediti. Ti ricordo che siamo partner a ballo e se tu non puoi ballare, non posso farlo nemmeno io. Non rimarrò indietro perché ti atteggi a donna gatto-

Lei rimase allibita, soprattutto quando lui la intimò a sedersi –Diego, Evil, perché non vi allenate? Nel mentre la sistemo. Ho l'impressione che ci vorrà un po' di tempo...-

I due si lanciarono un'occhiata sfuggente ed Evil fece spallucce –Ah, beh...-

-Ok- fece invece Diego, andando a cercare la musica adatta con fare rilassato.

Tom era davanti alla rossa invece e osservava attento la caviglia. Le tolse le bende e tastò con rinnovata delicatezza l'arto, le sue dita erano calde e carezzevoli cosa che non poté non mettere i brividi alla rossa. Queste però si fermarono presto, per poi illuminarsi in punti precisi, alcuni erano esattamente le zone che più le dolevano.

-Perché non usi la bacchetta?-

Domandò lei, cercando di assumere una voce atona e il ragazzo replicò, altrettanto freddo –Perché sto cercando di sviluppare quest'abilità, senza bacchetta-

Lei assunse un'aria dubbiosa, aveva l'impressione che il ragazzo le stesse nascondendo qualcosa.

Poco dopo, Evil e Diego presero a ballare e Tom domandò alla rossa –Ti fa male come prima?-

Lei mosse il piede storcendo appena l'espressione e, sentendo molto meno dolore, si levò in piedi, venendo imitata subito da lui. Peccato che quando mise il peso sul piede, questo le inviò come una scossa di dolore acuto che le fece perdere l'equilibrio. Non ebbe appiglio dove aggrapparsi e il biondo intervenne prontamente, tenendola –Mh... probabilmente, non è stato sufficiente-

Lei, sostenuta dalle braccia del compagno, si sentiva in completo imbarazzo, ma quando lui si allontanò per aiutarla ancora una volta a sedersi, lei sentenziò –Mi fa male ancora.-

Quello, a quel punto, le afferrò il piede e continuò a medicarla, vedendola sgranare gli occhi –Ah... forse così funziona di più-

Il biondo annuì –Bene, è evidente che è necessario un contatto pressorio più intenso per curare questo genere di cose, dato che sono in profondità. Mentre graffi e ferite superficiali possono anche essere non toccate-

La strega lo ascoltò soltanto e spostò lo sguardo ricordando che, quando era stata Kim a graffiarla, le aveva curato il braccio in un istante... probabilmente era più bravo a sistemare quel genere di lesioni.

Quando Evil espresse la propria stanchezza, Diego fu d'accordo con lei –Sì, anche io sono piuttosto stanco in effetti, la partita mi ha spompato... e tu stavi per farti un bel volo- fece, divertito.

La mora sorrise a sua volta verso di lui, peccato che in quel momento nella sua testa c'era solo una sapiente conclusione: muscoli come quelli di Diego non li aveva mai visti. Le prese con lui erano una vera passeggiata.

Quando i due terminarono di ballare, Tom li notò e mormorò qualcosa a mezze labbra, rinchiudendo la caviglia della rossa fra due stanghe e una fascia stretta.

-Tienila almeno per stanotte. Ti ho curata, ma magari è suscettibile ad eventuali movimenti atipici.-

Si mise in piedi, tendendole una mano per rialzarsi, ma lei riuscì benissimo da sola –Sto bene, non mi fa più male- asserì, un po' fredda secondo lui, ma non si aspettava un ringraziamento, non gli aveva chiesto di aiutarla, del resto.

Evil, curiosa invece chiese –Che genere di movimenti atipici?- sottolineò l'ultima parola con ironia.

Il biondo le sorrise e replicò –Che ne so... saltare sul letto, far finta di sciare sulle mattonelle, saltare dai mobili troppo alti... movimenti atipici, va beh, tranne l'ultimo in effetti- fece, prendendo in giro la Regina, mentre la mezzodemone e Diego ridevano.

Tom tornò sulla rossa, vedendola scuotere il capo annoiata ma segretamente divertita.

Si limitò ad ignorarla ma con una nota di compiacimento e guardò Evil, che gli si avvicinò e gli stampò un bacio sulla guancia –Grazie di tutto, Tom!-

Tanya li guardò storto dopo aver salutato Diego ed Evil le prese la borsa, salutando ancora una volta i due e seguendo la compagna in camera loro.


All'ora di cena, Diamond arrivò solo, senza James che invece era andato al tavolo delle serpi.

Le grifone e Giuliet scrutarono il bel mezzodemone e Mara assunse un'aria perplessa, domandandogli curiosa –Ma... come mai sei tutto solo?-

Il moro stirò un sorrisino e presto li raggiunse anche Tanya che, con una gonna a vita alta, quella sera, aveva attirato l'attenzione del ragazzo.

Le forme decisamente femminili di lei erano messe del tutto in evidenza, senza però apparire volgari, anche perché la gonna a tubo le stringeva le cosce fino al ginocchio.

-Buonasera, qualcuno qui inizia ad apprendere i miei metodi, bene...- iniziò divertita Tanya verso Cherlyne.

Diamond si lasciò sfuggire una risata e finalmente Cher si decise a parlare –Oh, andiamo... James è stato veramente uno stupido! Con Brad ha adescato Alek nel corridoio vicino alla biblioteca. Quando l'ho beccato in flagrante sono stata persino costretta a schiaffeggiarlo!-

Tanya spalancò la bocca sorpresa, commentando –Brad non me l'aveva detto!-

E Diamond intervenne –Si chiama: solidarietà maschile!-

La rossa mosse la mano verso di lui, liquidandolo giocosamente e scandì –Comunque, piccola Malfoy, sono orgogliosa di te- e le strizzò l'occhio, facendo ridere un po' la ragazza –Non credere che ci abbia goduto così tanto a maltrattarlo. Gli voglio bene, però deve capire che non può prendersela con chi è più debole di lui, senza alcuna motivazione per giunta. Insomma, ho dato lezioni anche a lui di Pozioni! Non capisco perché prendersela con il povero Alek! Si è comportato in modo davvero troppo possessivo e io non sopporto questi atteggiamenti, sono sintomo di una mancata fiducia!-

-Probabilmente...- iniziò Crista -... pensava che se non avessi avuto la necessità di seguire Alek, avresti passato più tempo ad aiutare lui o a pensare un po' a te stessa-

La bionda strinse un pugno irritata e replicò all'amica –E perché mai? Sono perfettamente in grado di badare a me stessa, soprattutto nel contesto scolastico. Inoltre, aumentare le ore con lui, sarebbe stato solo un modo per farmi perdere tempo, visto che generalmente è un lavativo. Fa sempre lo stupido! Non è in grado di studiare seriamente come faccio io...-

Tanya sollevò ambedue le sopracciglia e terminato il discorso le disse: –Beh, credo che alla fine farete pace però, hai il cuore troppo tenero, tesoro.-

Al tavolo non poterono fare a meno di convenire con lei e, ben presto, si aprì un nuovo argomento, chi ci pensò fu proprio la rossa:

-Stasera c'è una stellata pazzesca, avete visto?-

Domandò alle compagne che annuirono in sua direzione, sorridenti. La rossa lanciò un'occhiata a Evil e fece –Penso che dopo cena andrò alla torre, sarà sicuramente bellissimo...- la migliore amica alzò le spalle rilassata e replicò –Io invece vado ad Hogwarts, tornerò prima di mezzanotte.-

Tanya annuì e le due mangiarono rilassate, chiacchierando con i compagni di tavolo.

Le intenzioni della rossa però non erano passate inosservate né a Diamond né a Mara. Quest'ultima aveva notato il plateale interesse negli occhi del mezzodemone per quell'informazione.

Poco più tardi, Tanya si levò in piedi e Diamond, vedendola andare, si alzò a sua volta –Penso che verrò con te, non ho molto da fare...-

Quella gli sorrise ironica e lo pungolò sul petto, giocosa –Non hai niente di meglio da fare, vero?-

Il moro le sorrise e le baciò il capo, ponendole un braccio sulle spalle ed attirandola a sé, uscendo dalla sala attirando parecchi sguardi.

Quello di Tom in modo particolare. Il Re, infatti, si volse poi verso il tavolo dei Grifoni e incrociò gli occhi tristi e smeraldini di una Potter non a caso.

La mora lo osservò e capì che lui probabilmente aveva il suo stesso presentimento. Era intuibile del resto.

Nel corso di quelle settimane iniziava a trovare Tom meno urtante, non la infastidiva più con i suoi atteggiamenti. Si era abituata a quell'alone di perfezione che sbandierava senza che nessuno potesse negarne la pura esistenza.

Del resto, si era dimostrato all'altezza di ogni tipo di situazione da quando lo conosceva, non poteva assolutamente negarlo. Quell'arroganza, anche per lei, stava diventando ormai, pura obiettività.


Su, dalla Torre di Astronomia, la Regina delle Serpi osservava il giardino della bella Maughrest, il suo sguardo era stato catturato dalla porticina posta nel retro della serra e che dava su un piccolo labirinto; A seguito di questo, vi era un breve piazzale dove all'interno si trovava un piccolo e tondo laghetto, sembrava naturale però, sorprendente che fosse quasi perfettamente circolare.

Silenziosa, era immersa nei suoi pensieri mentre Diamond, affianco a lei, cercava le parole da rivolgerle. Passarono istanti lunghissimi per lui, colmi di tensione e, appena decise di aprire l'argomento, dovette forzatamente iniziare con un complimento –Sei bellissima-

Non riusciva proprio a smettere di pensarlo. Quando la guardava, tutto il resto era oscurato, quasi perdeva il suo senso.

Tanya non apprezzava né essere fissata, anche se a causa dei suoi pensieri non se n'era accorta, né, tanto meno, i palesi complimenti o meglio, non apprezzava quelli che sembravano detti per un doppio fine.

Tuttavia, decise di non badarci, sapeva che il ragazzo era sincero.

Spostò lo sguardo azzurro intenso su di lui, osservandolo –Grazie, tesoro.- e gli si avvicinò, facendosi portare fra le sue braccia. Le mani di lui scesero ad accarezzare i suoi fianchi sempre gelidi e le domandò curioso –Sono felice di essere qui con te, stanotte. E' una serata stupenda...-

Lei gli sorrise maliziosa e alzò il capo fiera –Sì, ma... non siamo qui per caso o mi sbaglio?- gli strizzò l'occhio e si separò dal suo abbraccio, sentendo inconsciamente una forma di sollievo.

Si appoggiò di schiena alla ringhiera e lui le si posizionò davanti, bloccandole la via d'uscita –In effetti, sì. Hai ragione. E sai anche di cosa vorrei tanto parlare, Tanya-

Quella storse la bocca pensosa e ghignò compiaciuta, alzando però le spalle con fare ingenuo.

Il moro notò quanto alla ragazza piaceva giocare ma lui non aveva più voglia di quella solfa, aveva la necessità di saperla al suo fianco.

-Vorrei... che stessimo insieme una volta per tutte, Ta'. Sai da quanto ti desidero e non credo di aver mai pensato ad una ragazza tanto quanto penso a te, né credo di essere riuscito a passare su così tanti difetti- e lì ghignò, mentre lei non replicò al sorriso, continuò solo ad osservarlo –Sei qui dunque... per chiedermi di essere la tua ragazza?-

Lui tornò serio immediatamente ed annuì –Assolutamente-

Quella alzò gli occhi al cielo e sospirò pesantemente, spostando appena lo sguardo –Credo che tu stia correndo davvero troppo, Diamond. Non credo di essere pronta per quel genere di impegno e poi sai bene che hai scelto il periodo peggiore per una richiesta del genere.-

Quello abbassò lo sguardo e lei gli accarezzò il collo dolcemente –Non voglio che la prendi male, non pensarlo come un no definitivo. Tu mi piaci molto, però...-

Il moro alzò lo sguardo cristallino su di lei, ancora una volta e domandò –È Malfoy il problema, giusto?-

La rossa storse la bocca e improvvisamente strinse le sopracciglia –Anche, ma non solo lui.-

Si riferiva a sua sorella, voleva essere sicura che Diamond la rinnegasse totalmente prima di fidanzarsi con lui. Del resto, non poteva fare una colpa al ragazzo se non era minimamente interessato a Mara. Se si fosse davvero innamorata di lui non avrebbe potuto sacrificare la propria felicità e quella del suo compagno per i sentimenti che riserbava per lui sua sorella, del tutto non contraccambiati.

Anche se... il pensiero di passare la sua intera vita con lui, era un'opzione che eliminava a priori, al momento. Visto che non lo amava.

Diamond roteò gli occhi scocciato e la rossa si lasciò sfuggire una risata, afferrandogli le spalle –Ehi... non essere arrabbiato, non voglio-

Quello tornò su di lei e la vide sorridergli, sempre splendida e con una mano arrivò al suo fianco, mentre l'altra mano giunse al viso –È solo che vorrei davvero che fossi solo mia e che pensassi soltanto a me... lo vorrei tanto, credimi-

Lei lo vide, dopo quelle parole, scendere sul suo viso lento e, sebbene iniziasse a sentire una strana inquietudine fra quelle braccia, lo lasciò fare.

Dentro l'aula, oltre le vetrate che la separavano dall'esterno Mara osservava la scena senza parole, mentre le lacrime scorrevano sul suo viso inarrestabili.

Indietreggiò, dando quindi le spalle alla coppia e, corse al piano di sotto, pensando di dirigersi in camera sua, ma doveva assolutamente prendere un po' d'aria prima e cercare di calmarsi, non voleva scoppiare nell'ennesimo pianto davanti alle amiche. Anzi, sperava proprio di non essere costretta quella stessa notte a parlarne, non se la sentiva proprio.

Uscendo in giardino, una volta percorse le numerose rampe di scale, trovò però davanti ai propri occhi una figura che conosceva bene.

Tom, con lo sguardo rivolto verso il cielo ed espressione assolutamente indecifrabile, sentendo la porta che dava sul giardino aprirsi, abbassò lentamente lo sguardo, dicendo a voce abbastanza alta –Ciao!-

Dall'alto, Tanya, che si stava lasciando andare con il compagno, corrucciò la propria espressione, sentendo delle voci in lontananza. Dalla Torre potevano vedersi tutti i giardini della scuola.

Mara, notando il biondo assolutamente meraviglioso quella notte, gli corse incontro istintivamente, finendogli tra le braccia e lui l'attirò a sé, abbracciandola e scendendo al suo orecchio –Forza Grifona, non vorrai che il tuo amato si accorga di queste lacrime, quando tua sorella si separerà da lui...-

Mara sgranò gli occhi e, a quelle parole, Tanya parve come colta da una dirompente scossa lungo la schiena e si separò immediatamente da Diamond, che però... non era più lui.

Uno strano flash e poi comparvero quegli occhi dorati con i quali iniziava a familiarizzare, il calore che le percorreva la schiena, aliti di vento che portavano solo un profumo.

Tutti quei dettagli le fecero venire in mente una sola persona.

-Malfoy?!-

E si volse di scatto la rossa, gettando lo sguardo di sotto, oltre la balaustra.

Tom sorrise compiaciuto per la coincidenza di tempi e si avvicinò al viso della Grifona, approfittando della sua espressione boccheggiante.

Dall'alto, Diamond, che non si era accorto delle voci di sotto, inquadrò la compagna con cui Tom si stava ora baciando.

-Che delusione, Mara-

Tanya era allibita, propriamente senza parole. Sua sorella detestava Tom! Non poteva baciarlo!

Strinse un pugno inferocita, decisa a dirne quattro ad entrambi...

"Ma che sto facendo?!"

Del tutto presa dall'istinto sarebbe andata lì da loro a sbandierare che cosa? Il suo disdegno? Il suo fastidio?

E per cosa poi? Con quale diritto, soprattutto?

Digrignò i denti, sempre presa dall'ira e Diamond, che chiaramente non si era accorto del suo stato d'animo, domandò –Andiamo via da qui? Ci cerchiamo un altro posticino tutto per noi...-

E, un istante prima che lui potesse afferrarle la mano, la rossa sgusciò dalla stretta di lui e sentenziò categorica –Me ne vado in camera, mi è salita la nausea- e, detto questo, se ne andò a passo spedito, lasciando un Diamond del tutto sorpreso.

Tom, accortosi che la coppia non era più sulla terrazza di sopra, dette fine al bacio e poi salì alla fronte della compagna, baciandola –Sai che è stato solo per avvantaggiarci sulle nostre rispettive prede?-

Mara, a quelle parole, considerò una nuova prospettiva d'attacco.

-Prede...?- domandò appena e Tom scese su di lei, sorridendole ottimista –Si sono solo dati un bacio, tesoro, e posso assicurarti che tua sorella non si metterebbe mai con Diamond se tu glielo chiedessi. Pensa di potersi innamorare di lui ma infondo sa che non succederà mai-

La mora spostò lo sguardo verde intenso e replicò dura –È evidente che non la conosci...-

Tom stirò un sorriso e le accarezzò i capelli –Non devi preoccuparti troppo, Tanya lo fa solo perché pensa che a me interessi il fatto che stia con Diamond, il suo problema è che i modi del tuo amato Grifone l'annoiano mortalmente, non è brava quanto me a sopportare le puttane-

Quella mise il broncio e replicò triste –Diamond... ne è innamorato, da tempo immemore ormai. Se ne fosse innamorata anche lei non potrei dire nulla ma... so che non è così. Lo vedo anche io, Tom. Quello che mi fa arrabbiare è che lo sta prendendo in giro-

Tom fece spallucce –Appunto e le cose sta' certa che non cambieranno. Per quanto riguarda Diamond, beh, i suoi sentimenti sono assolutamete privi di alcun interesse per me, Tanya è troppo presa dalla nostra guerra per potersi concentrare sulle sue appiccicose e patetiche attenzioni- scandì perfidamente, mostrando il suo plateale disappunto con velenosità. Mara arrossì, pensando che avere le attenzioni di Diamond tutte per lei sarebbe stato davvero bellissimo.

Tom, notandola assorta, ultimò -In ogni caso, Mara, ti consiglio di pensare ad un modo efficace per conquistarlo, anche se... ti vedrei bene anche con una serpe-

E le strizzò l'occhio, accarezzandole i capelli. Successivamente, alzò un'ultima volta lo sguardo, notando Diamond che lo osservava con odio e lui, per tutta risposta, gli regalò uno dei suoi più bei sorrisi di sfottimento poi, finalmente, dopo aver salutato Mara con una carezza, se ne tornò in camera.

La mora lo seguì subito, avrebbe pensato molto alle sue parole.

Tanya, prima di entrare in camera, sperò che Evil non fosse ancora tornata, perché non aveva proprio voglia di discutere di quella situazione, era ancora del tutto presa dagli eventi.

Perché quei due si erano baciati? Che motivazione potevano avere?!

Quello che stava succedendo non aveva alcun senso.

Mara e Tom non avevano alcun senso esattamente come lei e...

-Diamond-

"Oh no..."

Inspirò sonoramente, credendo di stare seriamente impazzendo, non poteva aver pensato da sola ad una cosa simile.

"Lui mi sta influenzando, il suo atteggiamento, le sue parole, mi stanno del tutto condizionando. Non posso permetterglielo, è solo una sensazione temporanea, domani, a mente lucida, non ci penserò più"

E così, convinta dal suo stesso incoraggiamento, si chiuse in camera, notando che la sua Evil non era ancora tornata.


Spazio Autore

Ciaoooo!! Grazie davvero della vostra immancabile presenza ad ogni capitolo, siete assolutamente fantastiche e mi rallegrate davvero le giornate! Quindi grazie davvero! In modo particolare ad : aryfau, amelia_anne_bonny, annavlase, taniabascucci, mmariareitano, annicka02, nina_fiorito, comecartabianca, mar-22, happinesssssssss, agnese312, MRT_01, SternbildPegasus, HermioneBella_Cullen, Rebbi01, MissReader14, iridella14, Ele_Felton, a_r_i_a_n_n_a, pescefuord_acqua, twofing, Carietta91, marti090, McSnugglefacesxx, anirbasoup00, GrattastinchiBurfoot

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