Incomprensioni (Parte II)
Quando le serpi furono lontane da occhi indiscreti, Tom liberò la compagna dalla solida presa che aveva sul suo polso e lei notò i suoi occhi tornare argentei.
-I tuoi occhi sono proprio strani...- gli fece notare freddamente, guardandosi poi il braccio indenne, sorpresa "E' stato lui?"
Il biondo cercò lo sguardo azzurro di lei e domandò, quasi deluso –Tutto qui? Non hai altro da dire?!-
Quella tornò a guardarlo e alzò ambedue le sopracciglia –La tua ragazza ha bisogno di qualche psicofarmaco...-
-...E tu dovresti solo odiarmi, non cercarti passatempi che scarterai appena ti accorgerai che ti annoiano a morte- fece lui, ben più ragionevole e arrivando al punto nell'immediato.
Lei strinse i pugni visibilmente e assunse un'aria corrucciata "Lo so, lo so, maledizione!"
-Almeno, mentre ti combatto, so con chi passare il tempo. E poi che te ne importa?!-
E tirò fuori un ghigno decisamente fastidioso per il biondo che inclinò il capo divertito –Spero tu non stia travisando...- e si fermò per trattenere una risata -Non vorrei che ti volessi far aiutare perché hai già capito che da sola non riesci a battermi-
Lei strinse le labbra e replicò aggressiva –Tu sogni! Sai bene che non lo farei mai, Malfoy! Io non dubito di te quando mi dici che non sei il tipo che fa del male alle ragazze e allora perché dubiti che potrei fare una cosa tanto sleale e patetica?!-
Il biondo la osservò pensieroso poi replicò –Perché sei svantaggiata e lo sai molto bene. Inoltre sei una serpe e potrei anche pensare che sei una di quelle che pur di arrivare al suo scopo passa sopra ogni regola del gioco-
Quella gli si avvicinò di nuovo e lo indicò –Beh, sappi che non sono una di quelle, Malfoy! Se stanotte vorrò stare con Diamond, non potrai fermarmi in alcun modo!-
E lui scoppiò a ridere, schernendola come al solito –Ancora? Tanya, ti ho detto che non me ne importa nulla delle tue puttane, mentre tu non fai altro che rispondere alla mia-
E lì la vide spalancare il suo sorriso, indicandolo –Oh! Ma allora lo ammetti! Era ora, Tom!-
E quello fece spallucce divertito –Non cambiare argomento, l'unica che crede di essere la mia amata è lei stessa. Sono convinto comunque che una come te si divertirebbe molto di più con una serpe a meno che, ribadisco, Sky non debba sortire solo da scaldaletto-
Lei era ancora compiaciuta del fatto che finalmente il biondo avesse cancellato il grande punto interrogativo che aveva su di lui e la sua "fidanzata". Quando però tirò in ballo l'altro argomento fece –Ah sì? Chissà perché una serpe... non starai mica parlando di te?!- e gli scoppiò a ridere in faccia acidamente mentre lui, che la osservava con un sorrisino divertito, fece, con un tono estremamente pacato e sincero –Non hai la più pallida idea di quanto ti divertiresti con me-
Quella smise di ridere e indietreggiò quando lo vide avvicinarsi e accarezzarle il viso –Purtroppo però lo sai, io ti ho fatto una promessa e non posso certo rimangiarmela-
Lei era paralizzata davanti al suo sguardo, era così apparentemente dolce e malinconico. Quando scese con il pollice sulle sue labbra poi, le parve di sentir divampare una brace nel suo bassoventre.
-Purtroppo per te, visto che sei solo una ragazzina ribelle, stasera, quando ti limiterai a mala pena a baciarlo, solo per dargli un falso contentino, vedrai me, i miei occhi, le mie labbra...-
La rossa avvertì le proprie guance diventare rosse d'imbarazzo, gli occhi velarsi e diventare sempre più luminosi quando lui scese sul suo viso sussurrandole, sempre con quella sua dannata aria da onnisciente –Avvertirai il mio profumo, la mia presenza e, tastando il suo sapore, capirai che non sono io, perché io non ti bacio in quel modo...- sfiorò il naso con il suo e riprese a parlare, alzando di poco la voce che si fece decisamente roca –...E quando ti allontanerai da lui scioccata, inorridendo nel vedere quell'inutile babbeo, ti accorgerai che tutto quello che avevi immaginato era soltanto un tuo desiderio, qualcosa di proibito e che ti eccita mortalmente, senza che tu possa contrastarlo.-
E tirò fuori un perfido ghigno, tornando dritto e lasciando che il pollice abbandonasse le sue labbra per seguire la linea della mandibola fino al mastoide -Peccato che non mi avrai mai come speri tu, perché lo so bene che una parte di te desidera solo amarmi fino alla disperazione; è solo per questo che non riesci ancora a detestarmi. Ma se farai la brava e la smetterai di illuderti e distrarti, allora t'insegnerò come si odia davvero qualcuno, Potter, e quanto può essere altrettanto soddisfacente.-
A quelle parole l'abbandonò del tutto e le diede le spalle. Tanya era una maschera imperscrutabile, dentro era un tumulto però. Tom appariva davvero sicuro di sé, era sconcertante quanto fosse assolutamente certo della sua predizione ma mai gli avrebbe dato la soddisfazione di pensare di averla influenzata con le sue parole –Credi di avere la situazione in pugno, Malfoy? Sai bene che se iniziassi a comportarmi in modo amichevole con te, nemmeno tu riusciresti a resistermi... ne sono certa di questo. Quindi, non illuderti nemmeno tu.-
Il biondo sgranò gli occhi a quelle parole, ma lei non lo vide visto che era voltato. La ragazza era arrivata in fretta alla soluzione per quella specie di enigma e lui si volse, domandandole dunque –E allora, se la situazione ti turba tanto, perché non la risolvi in questo modo? Se sai che ti cadrei ai piedi così facilmente, poi potresti benissimo scaricarmi e...-
-E cosa?- domandò lei, interrompendolo –Non so perché hai un'idea di me tanto infantile ma per quanto mi riguarda, sono davvero decisa a combatterti, altrimenti, come dici tu, potrei benissimo passare al piano B ma sarebbe un escamotage troppo banale. Non vincerò tentando di abbindolarti: Voglio contrastarti ad armi pari, a differenza tua che approfitti della mia unica debolezza-
Tom capì che si riferiva al fatto che non riusciva a muoversi quando lui la baciava o le era troppo vicino, probabilmente impedita dal fatto che non era ancora abituata ad avere a che fare con lui.
Quello allargò il suo ghigno e inclinò il capo malizioso –Sei irresistibile, come potrei non approfittarne?-
Ma la rossa non gradì purtroppo –Smettila di prendermi in giro, Malfoy! Credi che solo tu ti accorgi quando gli altri evitano di risponderti?!-
E il biondo ridacchiò, alzando gli occhi al cielo –Hai ragione. In ogni caso, non vedo quale sia il problema, sto solo verificando se fai progressi e, dato che ancora non riesci a resistermi, evidentemente non ne hai fatti. O mi sbaglio?-
Lei strinse i pugni, capendo che quel gioco stava passando in mano al rivale, che continuò -Non mi sbaglio, per cui, non mi resta che augurarti buona fortuna con il tuo amichetto, anche se sappiamo entrambi cosa succederà. Anzi, sono certo che non succederà proprio nulla...- e ghignò perfido, platealmente sicuro delle proprie previsioni.
La rossa assunse un'aria disgustata –Spera che la mocciosa ribelle di cui parli non si impossessi di me-
E detto questo fece per superarlo, ma lui l'afferrò per il braccio rudemente e la guardò con odio –Te l'ho già detto, Potter. Non fare la stupida.-
Alla Regina scappò una risata compiaciuta, sentendolo –Stupida? In che senso?- e gli sorrise con fare ingenuo, mentre lui decise di rivelarle la sua reale preoccupazione –Non voglio che ti fai violentare per fare un dispetto a me. Non ne hai la necessità, Tanya-
E i suoi occhi divennero talmente dorati in quel momento che lei spalancò gli occhi e schiuse le labbra sorpresa, lui lo percepì come un invito e scese ancora una volta sul suo viso ma lei, un istante prima che le loro labbra si unissero mormorò –Non sarebbe una violenza, lui mi piace davvero. Quindi... puoi anche rilassarti- sottolineò, ogni giorno più sorpresa da quel suo lato apparentemente così attento e, talvolta, protettivo. "Sei davvero assurdo, Malfoy."
Lui chiuse gli occhi, espirando profondamente sulle sue labbra –Bene-
Quando poi li riaprì, questi erano tornati argentei e glaciali. Lo vide tornare dritto e abbandonarla, senza aver nemmeno sfiorato le sue labbra –Andiamo a lezione, siamo molto in ritardo.-
Lei tirò un sospiro di sollievo nel vederlo allontanarsi. Ora più che mai le era chiaro che il ragazzo voleva giocare ad armi pari, senza inutili sacrifici. La cosa non poteva che rincuorarla però, vederlo così attento a lei, le aveva fatto provare delle strane sensazioni, non poteva negarlo.
"Prima o poi, questa mia debolezza riuscirò a superarla. Dovrò riuscirci a tutti i costi!"
La coppia di serpi arrivò a lezione in ritardo, riuscirono però ad inserirsi nel gruppo mentre questo si spostava verso la foresta.
Tom raggiunse Diego immediato e il moro lo aggiornò –Venti punti per i grifoni, dieci per noi grazie al sottoscritto. L'argomento tratta i Folletti dal cappuccio rosso. -
Il biondo annuì solamente e, prima che i due potessero parlare di quello che era successo in giardino, tornò Kim, con espressione triste –Avrei tanto voluto venire con te ed aiutarti ad insultare quella stupida ma Diego non mi ha fatta venire!- si lamentò la mora, risentita verso il ragazzo in questione, che la ignorò totalmente.
Tom invece l'attirò a sé e le stampò un bacio a fior di labbra –Non devi assolutamente preoccuparti. Sono bravo in queste cose, no?- e le sorrise malizioso, vedendola sorridergli a sua volta –Mah, secondo me sei bravo soprattutto in una cosa, Tommy-
Nomignolo odiato che il biondo ignorò come sempre e strinse un gluteo alla ragazza, ridendo roco sulle sue labbra e poi scendendo su di esse per appropriarsene. Peccato che, durante l'atto, avvertì uno sguardo addosso e, fece appena in tempo a vedere l'azzurro di quegli occhi, quando la vide sorridere meravigliosamente a Diamond, per poi accarezzargli il viso e baciargli il mento.
Tom assottigliò lo sguardo infastidito e Tanya, sentendosi osservare, tornò sul biondo e replicò all'occhiataccia nel medesimo modo, mordendo il mento a Diamond e riuscendo ad interrompere il bacio fra Tom e Kim. Al biondo era venuto il voltastomaco, tanto che si allontanò portandosi dietro la compagna.
Tanya, soddisfatta dell'effetto provocatogli, tornò a guardare Diamond che ebbe la strana sensazione di sentire uno sguardo maligno addosso ma fu troppo fugace per preoccuparlo.
Passarono l'intera lezione nella speranza che il folletto di cui parlava Hagrid si presentasse, peccato che aveva dormito per tutto il tempo nella sua tana, non l'avevano manco visto.
Insomma, un fallimento totale.
-Che schifo di lezione...- commentò Riven, una volta abbandonato il casotto di Hagrid, al quale erano tornati una volta arresisi dal vedere il folletto svegliarsi.
-Una vera noia, in effetti.- fece d'accordo Evil, mentre si muoveva con il biondino verso la sala da pranzo, dove si separarono presto per dividersi nei loro tavoli.
Diego, tanto per cambiare, con un commento acido aveva allontanato Fiamma dal tavolo delle serpi, ma la rossa se ne andò con espressione ghignante quando sbatté sulla spalla di Riven che si stava avvicinando al tavolo.
Il giovane Malfoy corrucciò perplesso la propria espressione e pensò a voce alta –Temo che abbia qualcosa in...-
E sorprendentemente, dopo che Diego aveva addentato il proprio pranzo, gli si gonfiò enormemente la lingua che divenne blu.
-...mente- terminò senza fiato Riven, davanti allo sbigottimento dell'intero tavolo.
Tom fu il primo a prendere la situazione in mano e, afferrata la propria bacchetta, la diresse verso il povero Diego che a breve sarebbe affogato –Finitem Incantatem!!- una sferetta di luce parve gonfiarsi davanti alla punta della bacchetta di Tom e, quanto più si gonfiava, tanto più si sgonfiava e tornava del colore natio la lingua di Diego. Il giovane Zabini ringraziò immediatamente l'amico che gli fece un cenno, peccato che le acute e fastidiose risate di Kim non terminarono e il moro si sentì autorizzato a fargliela pagare –E tu, dannata troia, vedi di tapparti quella bocca succhiacazzi o ci infilo quello di Paciock! Scommetto che ti piacerebbe pure!-
Kim era allibita davanti alle sue parole mentre Tom aveva preso a mangiare con una freddezza palpabile.
Tanya ed Evil ghignarono compiaciute e la prima prese un fazzoletto per poi baciarlo seguita da Evil. Successivamente, la Regina agitò la bacchetta e incantò il foglietto, ascoltando però le parole di Diego, rivolte a Fiamma stavolta:
-E tu, Weasley, spera proprio che quando verrai sporcata non ci sia io nel tuo letto. Sta sicura che non ti piacerebbe affatto!-
La rossa sgranò gli occhi senza parole e decise di non rispondergli, era davvero troppo arrabbiato. Così raggiunse Kim in bagno, seguita anche dalle gemelle Scineton. Kim si era talmente offesa, da scappare dalla sala.
Diego tornò a sedersi e vide il suo fazzoletto, quello sotto le posate, divenire immediatamente rosso mentre da esso sbucavano fiotti di labbra dell'esatta forma e colore di quelle di Evil e Tanya. Queste magiche bocche lo riempirono di baci per poi tornarsene al fazzoletto che riprese l'aspetto natio. Il gesto aveva fatto ridere e rasserenare la serpe immediatamente, infatti si volse e strizzò l'occhio alle compagne che ridacchiarono mandandogli altri baci.
Nel giro di pochi minuti però, si cambiò argomento al tavolo dei grifoni e Tanya, mentre si sistemava la borsa, avvertì Evil chiederle –Cosa fai adesso?-
Quella fece spallucce e replicò tranquilla –Vado a studiare, poi andiamo alla partita. Tu? Vai a dormire?-
L'amica si stiracchiò e le sorrise sorniona –Siii...-
Tanya scosse il capo ridacchiando e si levò in piedi guardando le grifone –Voi?-
Cherlyne rispose subito –Io devo aiutare Alek-
-Anche oggi?- Intervenne infastidito James e la compagna annuì tranquilla –Perché? Dovreste smetterla tu e Brad di scocciarlo, lo sapete che mi dà fastidio. È un bravo ragazzo!-
Il moro scosse il capo e le accarezzò i capelli –Non essere ingenua, Cher. Andiamo... sappiamo tutti cosa vuole!-
Quella divenne improvvisamente aggressiva e gli allontanò la mano, sorprendendolo.
-Ok, allora sarò più chiara, visto che non vuoi capire. Smettetela di scocciarci!-
Sentenziò categorica e si levò in piedi, dando uno scappellotto in testa al compagno, prima di allontanarsi con una Tanya che lo scrutava con un'aria delusa.
James alzò gli occhi al cielo con noia e quella si decise finalmente a seguire le sorelle e Giuliet in biblioteca.
In quel momento Brad terminò di pranzare e il giovane Potter ebbe modo di mettere in atto il suo piano.
Sapevano che Cherlyne era già in biblioteca, così si misero ad aspettare Alek nei corridoi e lo videro arrivare impettito e altezzoso –Cos'è? Avete paura di attaccarmi quando c'è anche Cher?- domandò il ragazzo e James assottigliò lo sguardo, mentre Brad, divertito, afferrò il compagno per un braccio e lo attaccò al muro –Ma guarda che baldanza...!-
Mentre James, con le braccia incrociate sul largo petto mascolino guardava duro Alek –Non credi di star occupando un po' troppo il suo tempo libero?-
E, davanti a quella domanda, sentirono il ragazzo rispondere infastidito –Stiamo solo studiando! E se vuoi passare del tempo con lei, dovresti solo chiederglielo! Non rompere le scatole a me!-
E James scoppiò a ridere divertito –Certo, solo studiando... so bene cosa hai in mente, pezzo di idiota-
E Alek replicò –Ma cosa credi? Che siamo tutti meschini come te? Ho capito perché sei così possessivo con lei! Cherlyne è troppo intelligente per accettare di uscire con uno limitato mentalmente come lo sei tu! Dovresti crescere! Non denigrare gli altri!-
Alla plateale accusa, James fece per aggredirlo, ma sentirono la voce imperiosa di Cherlyne bloccarlo, era dietro di lui –Stai fermo, James Potter!!-
Quello sgranò gli occhioni smeraldini e si volse, vedendo la Malfoy arrivare e Brad, che aveva tutta l'intenzione di godersi la scena, commentò – Ho-oh -
James tentò di riprendere un attimo di autocontrollo e assunse un'aria altezzosa, facendo serio: -No-
La bionda, notandolo disubbidirle, sgranò gli occhioni dorati e, con un'espressione aggressiva, lo afferrò per il bavero, attaccandolo al muro, lui era talmente sorpreso dall'averla lasciata fare –Brad, va' via!-
E il rosso obbedì immediato –Sì, signora!- si volse divertito verso Alek e gli sistemò i capelli sconvolti –Ciao, Alek! Ah, Potty, non farti menare troppo, mi servi intero per la partita!- e sghignazzante se ne andò.
Cherlyne tornò su James che tentò di giustificarsi –Andiamo, Cher! Non puoi stare con uno così! È un mostriciattolo e poi è chiaro che vuole solo scoparti!-
A quelle parole lei per poco non prese fuoco e lo schiaffeggiò, lasciandolo senza parole – Sta zitto, dannato Potter! Tu non capisci proprio nulla! È facile grattarsi dalla mattina alla sera come fai tu, dato che sei in settima e molte delle cose che abbiamo visto, tu le hai già fatte! Tutto avrei pensato tranne che fossi così incredibilmente limitato!- dichiarò, liberandolo e spostando lo sguardo, profondamente offesa.
Al moro parve di vederla trattenere un singulto ma la voce non lasciava trapelare alcuna debolezza. Era la ragazza più forte che avesse mai conosciuto.
–Sappi che non ti aiuterò più con pozioni, chiedi a qualcun altro, non m'importa! E vedi di lasciarci in pace una volta per tutte!- tornò a guardarlo aggressiva e terminò –Chiaro?!-
Non ebbe risposta da lui che mostrava un'espressione da pesce lesso mentre la osservava.
Quella spostò di nuovo lo sguardo e disse al compagno di studio, stavolta più dolce –Andiamo, Alek-
Il ragazzo non guardò nemmeno James e insieme alla ragazza entrarono in biblioteca, abbandonando il bel James che era stato propriamente sgridato come si faceva con i bambini piccoli e disobbedienti.
"Bella figura di merda che ho fatto... poi con lei"
Abbassò lo sguardo contrito e sperò di riuscire ad accantonare quei pensieri durante la partita di Quidditch.
...
Peccato che la suddetta non era iniziata affatto bene.
Le ragazze sugli spalti notavano che i loro giocatori iniziavano ad avere difficoltà, cosa in effetti normale data la squadra con cui avevano a che fare.
-Gli spagnoli sono i favoriti di questo campionato con altre poche squadre, quindi, se li battiamo, diventeremo una delle favorite!- fece logicamente Cherlyne, sorridendo alle compagne.
-Andiamo! Lo muovi quel culo, Riven!?-
Evil, in piedi mentre si teneva alla ringhiera che dava direttamente sul campo, incitava poco gentilmente i compagni.
-Credo che la stia prendendo un po' troppo a cuore... siamo ancora in vantaggio, dopo tutto.-
Commentò piano Crista all'orecchio della sorella che annuì –Sì, è vero... ma se Tanya non riesce a calmarla, dubito che potremmo fare qualcosa noi-
-Andiamo! Maledizione, Potter!!-
Ora era passata a sgridare James e i ragazzi iniziavano a trovare la cosa un tantino pesante.
Tanya, notando gli sguardi assassini di Andrew che dall'alto cercava il boccino, si rivolse all'amica, mentre sedeva su un gradone –Tesoro, per favore, probabilmente li stai mettendo sotto pressione. Lasciali giocare, li disturbi così...-
Evil corrucciò lo sguardo verde mela e osservò poco convinta la compagna –Che dici?! Almeno si svegliano un po'!- e tornò sui ragazzi –Andiamo! Che diavolo aspettate a prendergli la pluffa!?-
In quel momento videro Andrew planare davanti alle due, mentre guardava duramente la compagna –Hai finito di starnazzare, dannata oca?!-
Quella arrossì vagamente e fece per rispondergli ma lui fu più rapido –Secondo te perché non siamo efficaci come al solito? È da quando è iniziata la partita che ci stai distraendo!-
E la mora sgranò gli occhi offesa, arrossendo in imbarazzo, soprattutto davanti all'occhiataccia che si era beccata da James. Il pensiero che il ragazzo avesse ragione l'attraversò ma non poteva dargliela vinta!
-Con che coraggio accusi me della tua inettitudine, brutto stronzo?! Adesso la paghi!- e si sporse verso di lui, facendo per afferrargli il bavero, ma quello si spostò indietro di poco e, sebbene non se l'aspettasse, la vide cadere giù dagli spalti, diretta verso il campo.
Tanya era sbiancata in un istante –NO!! EVIL!!- e corse con le compagne sulla ringhiera ma Andrew le bloccò –State ferme, cazzo!!-
Fortunatamente Tom, che aveva dato alcune occhiate alla scena, era riuscito ad intervenire prontamente, salvando la mezzodemone. Il gioco venne fermato per qualche minuto ed Evil, terrorizzata, venne riportata dalle compagne, silenziosa.
Tanya vide la coppia tornare e, con gli occhi lucidi fece per avvicinarsi. Tom, prima che questa li raggiungesse, disse qualcosa all'orecchio della mezzodemone e poi sparì, facendo cenno ad Andrew di seguirlo.
La Regina si avvicinò disperatamente alla compagna e l'afferrò per le spalle –Oh, mamma!! Evil, stai bene?! Mi hai fatto prendere un colpo, maledizione!!-
L'amica alzò lo sguardo su di lei e si lasciò abbracciare dalla rossa che tremava e quindi dalle compagne.
-Se non ci fosse stato lui... mi sarei spiaccicata sul terreno, Ta'-
Mormorò la mora e Crista le sorrise –Ah, sembra che il Principe delle Serpi sia un Principe in tutto e per tutto, eh?- le accarezzava i crini neri e sottili, trovandoli estremamente setosi.
Evil annuì e le sorrise appena, essendo molto chiara di carnagione non poterono notare quanto in realtà fosse sbiancata.
-Aiuto... non farmi mai più uno scherzo simile!!-
E da lontano sentirono qualcuno gridare –Lì, Smith!!- era Tom e doveva aver indicato al Cercatore la posizione del boccino, perché il suddetto gettò via la Magh e, cancellando ogni pensiero, raggiunse il suo obbiettivo prima dell'avversario, mettendo finalmente la parola fine a quella partita.
Le grifone urlarono dalla gioia e Tanya sorrise sollevata –Menomale-
Evil assunse un'aria dura e imperscrutabile stavolta e, quando i ragazzi le raggiunsero, Riven corse da lei chiedendole come stesse. La mora si fece abbracciare ma chiaramente non chiese scusa per il suo comportamento.
Tanya li lasciò crogiolarsi e l'affiancò Diamond, che chiese alla sorella –Stai bene, Evil?-
Quella, fra le braccia di Riven, annuì soltanto e lo vide farle appena un cenno col capo, abbracciando Tanya e chiedendo se anche lei stava bene.
Tom osservò la coppia disgustato e sentì il commento ironico di Andrew –Si chiama Karma, dato quanto ci ha fracassato i coglioni, è normale che qualche maledizione abbia sortito il suo effetto!-
Diamond, sentendo le parole del compagno si volse e lo fulminò. Andrew non cercava chiaramente rogne con lui ma se proprio ci teneva –Qualche problema, Sky?-
Il mezzodemone si separò da Tanya che lo afferrò per la mano –Lascia perdere, dai...- la Potter però avvertì il ragazzo stringerle a sua volta la mano e replicare –A dire il vero, ora che mi ci fai pensare, non ne ho uno solo con te!-
Rimembrando la loro vecchia lite, Andrew stirò un ghigno malefico, muovendosi verso di lui curioso –Ma davvero?-
Spazio Autore
Ecccomiiiiii! Nuovo capitolettooooo!! Ne approfitto per farvi i miei migliori auguri di Pasqua, visto che domani non devo postare nulla e spero tanto che vi divertiate con famiglie e amici. Mangiate tanto e bevete ancor di più! Io lo farò per festeggiare l'esame più che altro!! AHAAH!! A martedì!! Ciaoooo!! ;D
Voglio però ovviamente ringraziare tutte coloro che hanno avuto la gentilezza e il tempo di commentare, ogni volta mi fate davvero morire da ridere! Grazie davvero a : comecartabianca, lullubook, aryfau, anavlase, fandomcomedroga, nina_fiorito, taniabascucci, happinesssssssss, pescefuord_acqua, marti090, agnese312, iridella14, mar-22, MrT_01, maryketta, SternbiltPEgasus, EssePi29, GrattastinchiBurfoot, Tempesta14, amelia_anne_bonny, twofing, astormininmyteacup, a_r_i_a_n_n_a, HErmioneBella_Cullen, streamsurprising, Carietta91, Rebbi01, sinforosa99
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