Il segreto di Tom (Parte III)

-Tom, ma dov'eri stamattina?! E perché sei entrato in Sala con la Potter?!-

Fece Kim, non appena il biondo se la trascinò nella loro camera da letto.

Lui si fiondò sulle sue labbra, facendo calare il buio in un momento e scandì –Che te ne frega della Potter? È solo una sciocca e noiosa demente...- le sussurrò lui, levandole rapidamente la roba che indossava e vedendo l'espressione di lei farsi più triste –Perché non vuoi dirmelo? Io sono la Regina! La tua fidanzata! Tu devi...-

-Devo?- domandò quindi lui, inclinando il capo perplesso, facendo dei passi verso di lei che, notando l'espressione irritata del biondo, arrossì e cadde sul letto, intimidita.

Tom ghignò malevolo e replicò –Io non devo fare niente... sono il Re.- stabilì lui, appoggiando un ginocchio sul letto affianco a lei che lo vide slacciarsi i pantaloni, tirando fuori l'oggetto del suo piacere e iniziando a massaggiarlo.

-Smettiamola con queste conversazioni inutili, Kim. Facciamo l'unica cosa davvero importante e che sappiamo fare meglio- sottolineò lui, eloquente e malizioso stavolta, vedendola adoperarsi prontamente per sostituirlo nel massaggio e prendere i bocca il suo membro.

Tom immerse una mano fra i suoi capelli e la mosse su di lui, osservandola per pochi istanti, perché, quando la vide chiudere gli occhi, il buio calò del tutto e poté lasciarsi pervadere solo dal piacere... e dall'immaginazione.


-Ehi, Weasley! Dove pensi di andare?!-

Fece invece Diego che aveva deciso di inseguire Fiamma. La giovane si stava muovendo anche lei verso i dormitori, a prendere i libri probabilmente.

La vide fermarsi improvvisamente nell'andito e arrossire, intimidita –Diego-

Lui la guardò un po' aggressivo e scandì –Coraggio, seguimi.- e la oltrepassò, sentendola mormorare –Perché sei arrabbiato? Che ti ho fatto?- domandò, già intimidita e lui le lanciò un'occhiata rapida, salendo così le scale ed entrando in un'aula dove non c'era nessuno, lei lo seguì e poi lo vide appoggiarsi alla porta chiusa, a braccia conserte –Che vuoi, Weasley?-

La domandò a bruciapelo, vedendola arrossire atterrita e sgranare gli occhi –Perché? Cosa... cosa ho fatto?-

Lui girò la chiave nella toppa e poi si mosse verso la ragazza, appoggiata al lato di uno dei tanti banchi scolastici.

-Mi fissi, continuamente, e inizio a trovare la cosa realmente pesante! Credevo che l'avessi finita!-

E la ragazza schiuse le labbra sconcertata, vedendolo appoggiare le mani sul banco, ai suoi lati, impedendole la fuga e scendendo su di lei –Allora!?-

-Scusa, io...- borbottò lei, arrossendo e abbassando immediata la sguardo, tremante.

-Scusa? Voglio capire le motivazioni! Non voglio delle inutili scuse!- stabilì duramente, vedendola stringersi nelle spalle impaurita e lì intese che la stava spaventando, così sospirò sonoramente –Che hai fatto questa volta? Hai paura di dirmelo?-

Le chiese, cercando di non sembrare arrabbiato anche se al pensiero... non gli veniva di certo il buon umore!

-Non ho fatto nulla, te lo giuro-

Rispose lei immediata, cercando di non guardarlo ma lui le afferrò il mento e lo sollevò, cercando i suoi occhi celesti e le domandò serissimo –E allora perché sei terrorizzata se hai la coscienza puli...- e lì spalancò gli occhi, ammutolendosi al bacio che gli aveva appena regalato la ragazza, nel più completo imbarazzo.

Era dello stesso colore dei suoi propri capelli. Lui, sconcertato, la vide tornare immediatamente indietro col capo e sfuggire agilmente alla sua presa, correndo verso la porta e pensando di trovarla aperta, visto che non l'aveva notato chiudere, peccato che dalla foga andò praticamente a sbatterci, mugolando dolorante e lui non poté trattenere un'aria divertita mentre la vedeva tutta intenta a scappare.

-Quindi mi baci e te ne vai?-

Le chiese, incrociando le braccia sul petto gonfio e vedendola arrendersi, mormorando –Apri, per favore?-

E Diego la vide voltarsi, con aria scocciata e gli occhi lucidi.

-No- tagliò corto lui, osservandola incuriosito –Ti sei innamorata di me?- le domandò a bruciapelo, notando che il rossore del suo viso era una risposta più che eloquente.

-No...!- rispose però lei, offesa dal suo fare, dalle sue parole, sentendosi la ragazza più stupida del mondo in quel momento.

Diego trattenne il solito sorrisino da serpe, trovandola piuttosto buffa, effettivamente –Dovresti dirlo se è così. Non mi piacciono le persone orgogliose, le trovo noiose e bugiarde.-

Ultimò saccente, vedendo lei prendere a singhiozzare –Perché dovrei?! Mi stai solo prendendo in giro! Anche adesso! Di nuovo! E io... io non ho fatto niente di male!-

Diego piegò il capo di lato, pensoso –Vuoi provare a essere la mia ragazza?- le domandò, pacifico e quella sgranò gli occhi sorpresa, boccheggiando come un pesce fuor d'acqua.

La serpe decise di raggiungerla e la vide scappare verso l'angolo della stanza, cosa che lo divertì –Non vedevi l'ora di sbaciucchiarmi e ora scappi? Non sei proprio fatta per essere una Scineton...- e sorrise compiaciuto, vedendolo reinserire la chiave nella toppa.

-Rispondimi... altrimenti vai- e le indicò la porta.

Probabilmente la ragazza sarebbe potuta scappare prima se non avesse dimenticato la bacchetta in camera.

Fiamma spostò lo sguardo dall'uno all'altra, con perplessità e poi gli domandò –Che cosa intendi? Io... non voglio essere trattata come... come avete trattato loro- mormorò e Diego annuì convinto –Non sei come loro e non verrai trattata come tale. Soprattutto essendo la mia ragazza- sottolineò, guardandola con intensità.

La rossina alzò gli occhi chiari su di lui e mormorò –Mi stai prendendo di nuovo in giro?- gli chiese, stavolta con aria supplicante e lui replicò –No, ti ho fatto una domanda molto seria, Fiamma-

Sottolineò eloquente mentre la ragazza batteva le palpebre perplessa –Ma... ma io non ti piaccio, perché...-

-L'hai deciso adesso, questo?- le chiese lui, interrompendola e lei arrossì, stringendosi nelle braccia e lui continuò –Ti ho sempre maltrattata perché volevo solo che smettessi di seguire le Scineton, ti considero molto influenzabile e ho sempre detestato che quelle troiette riuscissero a blandirti, approfittando del modo che avevi tu di vederle, ovvero le fidanzate di tre dei ragazzi più desiderati della scuola, ma non so perché ti ho preso così a cuore, sinceramente.-

E alzò le spalle, rilassato.

La vide abbassare lo sguardo imbarazzata e mormorare –Sei l'unica persona a cui è mai interessato, nemmeno i miei fratelli mi hanno mai sgrid...-

-Ti saresti arrabbiata e avresti avuto con loro il rapporto che avevi con me-

-Questo non li giustifica- replicò lei immediata, sembrava seria –Avevo bisogno che qualcuno mi aprisse gli occhi e hanno preferito ignorarmi piuttosto che andarmi contro. Adoro i miei fratelli ma... la cosa più triste è che penso non si siano resi conto di quello che mi stava succedendo-

Diego sospirò sonoramente e alzò lo sguardo verso il soffitto, non riuscendo a darle torto.

-E sono dei corvi, diamine.-

-Non mi ritengo meno acuto di un corvo, spiacente. Il cappello si è dimostrato abbastanza indeciso sul mio smistamento- dichiarò pensoso, sperando di non farla rimuginare troppo sui suoi fratelli poco protettivi.

E Fiamma annuì –Non lo sei, infatti. Al contrario...- mormorò e lui sospirò sonoramente –Sembri impaurita e invece non dovresti. Tutti sanno che ho un carattere molto pacifico, probabilmente proprio a causa della mole...- le spiegò lui, con aria sempre molto serena.

La Weasley tornò a guardarlo e gli domandò –Ho paura che sia tutto sbagliato che io sia solo... ecco, infatuata proprio perché so che... per quanto i modi siano stati sbagliati...- e lì lo guardò storto, divertendolo -...hai dimostrato di tenere a me. Ecco tutto.-

-Sì, lo penso anche io questo ma... una cosa non esclude l'altra. Non esiste mai una sola motivazione per cui ci si innamora di qualcuno. A volte è per l'aspetto, a volte per i gesti, a volte è uno sguardo o solo una conversazione. Può volerci un istante ma... può volerci anche di più. In ogni caso... non ti proporrei questa cosa se non mi piacessi- sottolineò infine, decidendo di permetterle di smettere di trattenere il fiato.

-Anche se devi smetterla di fissarmi mentre mangio, è inquietante, soprattutto sapendo dove mi hai mandato l'ultima volta che ti sei arrabbiata-

Riuscì a farla ridere con quelle parole e la osservò gradito, era effettivamente molto tenera.

Certo, era uno scricciolo rispetto a lui ma... le dinamiche in quell'aspetto le avrebbero probabilmente affrontate col tempo.

-Ad ogni modo, inizia a farsi tardi per me, la partita sta per iniziare e...- e spinse la porta, spalancandola.

-Va bene- lo anticipò lei vedendolo quindi richiuderla e voltare il capo verso il suo viso –Davvero?- sembrava quasi sorpreso.

La ragazza sgranò gli occhi e annuì appena –S-sì...- e lui lì, le sorrise ampiamente, tendendole la mano –E allora dovresti darmi almeno un bacio di incoraggiamento, non trovi?-

La vide diventare un pomodorino e fare dei passi verso di lui, prima indecisi poi immediati e lui, che era già piegato vagamente in avanti la vide saltargli addosso e appigliarsi al suo collo, sancendo un tenero contatto.

Le afferrò i fianchi, sollevandola un po' da terra e l'abbracciò, sentendola schiudere presto le labbra e lasciarlo varcare il suo palato, assaporandola gentilmente.

La sentì mugolare gradita, probabilmente non troppo brava a trattenere le proprie sensazioni e schiuse un po' gli occhi mentre si baciavano più profondamente, notando una gambetta della ragazza piegatasi, mentre il piedino roteava... era davvero carina, diamine!

Quando si separarono, lui sembrava trattenere l'aria divertita e lei, che era sia in completo imbarazzo che infinitamente felice, non poté che mettere il broncio –Non è giusto però che... che fai così, io non sono molto... brava e...-

-Shh...- la zittì lui, ridacchiando e accarezzandole il viso –Quello sarà l'ultimo degli eventuali problemi.- e le accarezzò il viso, asciugandole gli occhietti che precedentemente erano stati imperlati dalle lacrime –Vado a giocare mocciosa, comportati bene... e sta' lontana dalle Scineton- sottolineò serio, vedendola annuire visibilmente. Lui le diede un altro fugace bacio e anche uno sculaccione, sentendola mugugnare offesa fra le sue labbra in risposta.

Quello si staccò e ghignante uscì, dopo averle scombussolato i capelli –Ciao- e sparì dall'aula rapidamente.

Fiamma, più sconcertata e felice che mai non poté fare a meno di alzare i pugnetti al cielo e sorridere felice –Sì!!-


Hemma nel frattempo era uscita fuori in giardino insieme ad Andrew, erano andati a cercasi una zona poco frequentata.

La biondina aveva iniziato a muoversi davanti al ragazzo, spostando e schiacciando la neve ad ogni passo.

Andrew, non intenzionato a raggiungerla, si era appoggiato con una spalla a uno dei pilastri che sostenevano il porticato.

A braccia conserte osservava la biondina, iniziando ad annoiarsi –Qual è il problema, Hemma?-

La ragazza si fermò improvvisamente e lo guardò –Scusa, sì... è solo che non so bene... da dove iniziare-

-Fra un po' ho la partita-

Sottolineò lui impaziente, vedendola assumere un'aria imbarazzata e deglutire visibilmente –Sì, hai ragione...- e annuì, cercando di apparire più decisa e forte. Strinse i pugni e fece per parlare ma lui l'anticipò –Mi vuoi?-

Beh, quelle parole ebbero il potere di farla entrare nel panico più totale, nonché di farla divenire un pomodorino.

-Andrew... io...-

-È normale alla nostra età provare desiderio sessuale verso qualcuno che ci piace, non ti saresti dovuta imbarazzare per l'altro giorno.-

Se l'aveva evitato in tutti quei giorni era stato proprio per la vampata di vergogna che l'aveva attraversata nel vedersi scoprire intenta non a cantare nell'aula di musica.

La ragazza si passò le mani sulle spalle e fece dei passi verso di lui, raggiungendolo –Sì, io... io sento proprio questo è... è qualcosa che...- e si sfiorò il ventre, arrossendo –Che parte qui e io non... non la so spiegare, però, ecco...-

Andrew, vedendola dunque avvicinatasi abbastanza a lui, come una pianta carnivora ne approfittò e l'afferrò, frapponendola fra lui e il pilastro. La vide spalancare gli occhi ambrati e balbettare qualcosa, ma lui le mise indice e medio a fior di labbra sibilandole –Shh...- e poi con la mano percorse la divisa della ragazza mentre con l'altra le afferrava una coscia, sollevandola. La sentì mormorare spaventata il suo nome ma lui non si fece distrarre e, senza troppi giri di parole, portò la mano sotto la gonnellina della ragazza, trovandovi rapidamente l'intimo. Nella divisa erano solite mettere le parigine, se c'era molto freddo passavano ai collant.

Con le dita passò rapidamente oltre quella sottile e umida barriera e trovò la ben più umida entrata della Tassorosso che a quel punto gli si gettò al collo, cercando le sue labbra, cosa che lo infastidì un po'. In genere se baciava una ragazza era al primo approccio, solo per creare la primaria e giusta atmosfera. Quando ormai gli erano già così "affezionate", evitava proprio di farlo.

Con le due dita che l'avevano zittita pocanzi, si stava facendo largo in lei, affondando ripetutamente nella tenera entrata della giovane che gli stava propriamente infradiciando la mano.

"Si bagna bene..." constatò, ritenendo che fosse già sufficientemente accessibile.

"Le piaccio proprio, eh?" ghignò su quelle labbra, quasi pronto all'azione ma...

-HEMMA!-

Ecco l'ennesimo disturbatore.

La biondina urlò propriamente sulla bocca di Andrew che la vide tentare di separarsi da lui, il quale la teneva solidamente ferma.

Gli era parso di riconoscere la voce alle sue spalle.

Si volse, sentendo Hemma mugolare nel frattempo –Andrew ti prego... non...- e lì, vedendo Karl dietro di lui, con i pugni stretti mentre li guardava con disgusto e odio, sfilò le dita dalla calda entrata e si volse del tutto, non vedendola scappare via, come una ladruncola.

Rimasero i due da soli ed Andrew ghignò perfidamente, leccandosi vistosamente l'indice nell'andarsene mentre sapeva che Karl lo stava guardando. Peccato che il Tassorosso non rimase con le mani in mano e, dettato sicuramente dall'impulso, gridò –Brutto pezzo di merda!- e Andrew si sentì presto spintonare contro un secondo pilastro, ma rapidamente, sfruttando mole e agilità, afferrò con una sola mano quello che sarebbe dovuto essere un pugno rivolto al suo viso e spinse il compagno sulla parete del corridoio, spingendolo con la faccia diretto ad esso e schiacciandolo, ponendosi alle sue spalle mentre lo teneva fermo con una mano –Cos'è che vuoi, ah!?- gli domandò aggressivamente, all'orecchio –Tu! Tu devi...!- provò Karl ma Andrew lo anticipò

-Ti piacerebbe infilarci la testa fra quelle gambette rinsecchite, eh!?- gli chiese crudele la serpe alle sue spalle, mentre il ragazzo sgranava gli occhi e voltava il capo indietro a guardarlo sconcertato –Ma cosa...?! NO!!- urlò poi quando il medio del compagno, ancora umido dell'umore residuo della biondina, andò a strusciarsi sulla sua guancia e sulle sue labbra –Ti consiglio però di farlo prima di me, perché se dovessi arrivarci prima io, e stai certo che non ci metterò molto, da quel momento in avanti non farà altro che paragonarmi a tutti i maschi che entreranno nel suo letto. Nel bene... ma soprattutto nel male.- gli sibilò all'orecchio, lasciando il ragazzo sgomento. Andrew finì di pulirsi le dita sul mantello del compagno e gli sbatté la testa contro il muro, scandendo –Attaccami un'altra volta e sarò molto meno gentile.- scandì lapidario, andandosene poi rapidamente.

Karl era propriamente scioccato "È... è un mostro..."


-Ti ho detto che non mi va ancora, Fra', per piacere cerca di capirmi...-

Giuliet, seduta sulle ginocchia del suo giovane fidanzato, lo vide sorriderle gentilmente e annuire –Era solo per dormire insieme, non voglio fare niente, sai bene come la penso...- le disse, mentre le accarezzava una coscia e giocava con i suoi boccoli biondi.

Giuliet annuì appena e lo sentì proseguire –Dico solo che non sarebbe questo problema, visto che con quel Malfoy, sicuramente...-

-Noi ci allenavamo non... non abbiamo mai...- Giuliet si morse un labbro e guardò altrove, ultimando –Dormito insieme-

-Beh, allora meno male!!- le disse sollevato Francois, quasi con orrore, come se la ragazza avesse detto qualcosa di sconcertante e lei alzò le spalle, replicando –Andavamo d'accordo, poi...-

-Poi ti sei resa conto, per fortuna, di che persona rozza si tratta... certo, certo.- ultimò per lei, annuendo convinto.

Giuliet sospirò e borbottò –Non... saremmo mai andati d'accordo, ci hanno obbligati, praticamente.- e si morse un labbro non sentendo la mano di Francois andare oltre la coscia, insinuandosi appena e accarezzandone l'interno con il pollice –Con me non dovrai temere questo, noi siamo uguali, Giuliet. Eleganti, sensibili, carismatici...- le elencò convinto, mentre l'attirava sulla sua spalla e le baciava la nuca. Lei ripensava alla terribile discussione che aveva avuto con Riven giorni prima e a quanto era riuscito a ferirla, con poche parole. Aveva saputo esattamente dove e come colpirla e non si era fatto alcuno scrupolo, essendo a conoscenza di cosa stava passando, cosa rischiava. Fu in quel momento che si rese conto dei baci di Francois, spostatisi presto sulle sue labbra mentre chiedevano un più comodo accesso. Un vero peccato che anche la sua mano parve insinuarsi curiosa fra quelle gambe che Giuliet strinse subito, lamentosa –N-No...- borbottò fra le labbra del francese che le sussurrò mentre le tratteneva il capo –Non è nulla, non avere paura...- e lì, sentirono delle voci.

-No!! AHHAhaha! Non dirmelo!!-

Era Riven che, molto similmente a qualche giorno prima, sfilò davanti a loro, stavolta con un telefono all'orecchio mentre chiacchierava.

Giuliet si staccò immediata da Francois, con le gambe tremanti e si rese conto che il Malfoy, superando quell'area, non li aveva nemmeno notati.

La biondina, approfittando della cosa decise di scappare via e, quando lo fece, Francois sbuffò sonoramente –Che palle...!-


Riven, che ovviamente aveva solo finto quella banalissima scena, era riuscito a "salvare" la ragazza ma... per quanto ancora sarebbe riuscito a farlo? Diego gli aveva consigliato di riparlarci, ora che non era più arrabbiato con lei per Capodanno.

Del resto, la loro ultima discussione era stata molto pesante e si era pentito di alcune cose che le aveva detto. Diego gli aveva quindi fatto notare che la ragazza desiderava solo essere confortata da lui che di primo mattino era piuttosto irascibile, purtroppo e non se ne era reso pienamente conto, andandole dunque contro a prescindere.

Avrebbe dovuto pensare a quanto era spaventata quella mattina, quanto era intimorita dal fatto di deludere le aspettative dei genitori, che tutti loro provavano quelle cose... e lui non era di certo esente, per quanto facesse finta che così non fosse. Certo, non era stato affatto piacevole essere accusati e insultati ma, secondo Diego almeno, la ragazza si era espressa in quel modo solo a causa della paura e della sua indolenza davanti a questa.

Riven sospirò sonoramente, seduto su una panchina, pensoso "E cosa dovrei dirle? "Ehi, scusa ma la mattina sono intrattabile!"? Cazzo..." e sbuffò pensoso. Per non parlare poi di quel francese. Secondo Diego era geloso fino alla punta dei capelli e... non riusciva davvero a negarlo, ormai. Se era così felice che se ne stesse per tornare in Francia c'era un motivo... uno preciso.

Il solo pensiero che potesse metterle le mani addosso, lo faceva imbestialire come nient'altro ma... che a lei potesse andare era anche peggio. Non voleva credere che potesse piacerle un individuo del genere. Non riusciva a farlo.

"Si sentirà costretta... attualmente quello stuzzicadenti è l'opzione migliore che ha a quei lupi bastardi!"

Pensò furente, lanciando un'occhiataccia alla foresta.

Come sarebbe finita quell'assurda storia??


Spazio Autore

Ciao a tutteee! E anche questo capitolo è ultimato! Devo ammettere che adesso inizieremo a fare abbastanza sul serio. Il segreto di Tom è stato parzialmente svelato. Per delle motivazioni a noi non note gli è stato affibbiato un Demone non molto normale, le cui caratteristiche divergono enormemente dai classici demoni Syrim, come lo sono Tanis, Gabriel, Evil e Diamond. I Syrim sono considerati i più numerosi e comuni demoni della Dimensione Demoniaca, dotati della relativa immortalità e di un potere magico tanto elevato quanto lo è il loro grado di purezza demoniaca. Dalla questa enorme famiglia si sono staccate, nel corso dei secoli, altre famiglie demoniache dotate di una particolarità specifica. Tom appartiene a una determinata classe che ci è ancora ignota ma che, presto o tardi, diventerà più chiara. Tanya invece è stata apparentemente scelta per ospitare una creatura angelica e, proprio a causa di questa appartenenza alla classe del "Bene" le è stata data la possibilità di scelta, a differenza di Tom. Tuttavia, lo spirito della Fata che è in lei la influenza in alcune sensazioni o conoscenze, infatti si è vista subito terrorizzata dalla trasformazione di Tom\demone e, inoltre, ha riconosciuto istintivamente la natura di Vampiro di Dorian. Proprio per questo, Tom non desidera che lei accetti il potere della Principessa delle Fate. Vedremo se la ragazza seguirà o meno il suo consiglio e se deciderà di affidarsi completamente al nostro Malfoy\Demone.

Volevo farvi inoltre presente che alcune lettrici, sotto l'unica utenza di cicapisciniente , stanno scrivendo una storia "la promessa svelata" si tratta di un libro dove verranno inserite delle storielle parallele a questa, dove il vostro sadismo verrà ripagato perché potrete tormentare i personeggi che non vi piacciono come più vi aggrada XDXD. Hanno creato l'Ordine delle Torte e credo che non dispiacerà loro conoscere nuove lettrici e magari avere qualche nuova entrata! Quindi se vi può interessare, anche per farvi due risate, fateci un giretto. Penso vogliano utilizzare quello spazio anche per esprimere le loro ipotesi su cosa succederà quindi penso sia utile anche per quello. Magari arrivate a qualche ipotesi interessante ;D. Sono ancora agli albori con la scrittura ma confido che andranno avanti! Fatemi sapere! ;D Baciiii!! <3

Ora passo a ringraziare tutti coloro che continuano, imperturbabilmente, a stellinare e in particolare a chi mi commenta, ovvero: Gio2102, damilove19, MPotterhead12, Ecila2000, anirbasoup00, Anais173, tommytommytommya, MRT_01, McSnugglefacesxx, EleEle_04, martina234567, Rebbi01, Angel_delle_tenebre, Corpilegati, cat-happy, iridella14, francescafardin, SiriusSparrow, Carietta91, sarettabt, xcrybabiesx, taniaconlai, Rene_217.

A Lunedì! <3


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