Il Rituale (Parte II)
Capitolo di domani in anticipo oggi!! Il prossimo domenica! <3
Andò nel bagno più vicino mentre Tom guardò il corpo ansante di Diamond sull'erba: stava lentamente dissanguando e lui lo guardava con odio rinnovato –Oggi conoscerai un mio amico Diamond e credimi... non ti pentirai mai abbastanza di quello che hai fatto e che avresti fatto se Tanya non ti avesse fermato.-
Mandò rapidamente un messaggio dal telefono e tornò a guardare il mezzodemone. Un istante più tardi, Dorian lo affiancò. Era in costume da bagno
-Pensavo odiassi il sole- fece Tom, guardando il compagno che notò il moro riverso a terra, gli si avvicinò e immerse la mano nella carne devastata dall'incantesimo, vedendo il demone urlare anche se non si sentiva nulla –Che noia Malfoy! Così mi togli metà del divertimento!-
Tom vide il Vampiro rimettersi in piedi e leccarsi la mano, sporca di sangue demoniaco –Comunque, il costume si mette principalmente in due circostanze e una non è la spiaggia.-
-Oggi verrò con te... dopo che mi sarò occupato di Tanya-
-Verrai adesso Tom, non può stare lontano da scuola per tutto il tempo che impiegherai a mastur... ehm, consolarla-
Tom roteò gli occhi, annoiato e Dorian proseguì -Faremo in fretta ma, quando tornerai, sarai... un po' debilitato. Quindi ti consiglio di rilassarti quando torni-
Tom parve perplesso ma annuì, vedendo l'espressione placida del compagno.
Sparì... e ricomparve una decina di minuti dopo, da solo.
Gli era sembrato di stare via una giornata intera e invece...
"Deve essere passato pochissimo, straordinario..."
Peccato che ben presto lo prese un forte giramento di testa e vomitò il pranzo, con aria disgustata –Cazzo, bell'effetto collaterale-
In quel momento gli arrivò un messaggio, era suo padre #L'hai trovata?!#
#Sì papà, tutto okay#
#Sicuro?#
#Domani lo sarà senz'altro#
E dopo la rapida conversazione via telefono, andò a cercare Tanya, se era riuscito a raggiungerla era stato principalmente grazie a suo padre, anche se aveva incontrato quest'ultimo proprio perché era andato a cercarla un po' alla cieca. La Fata era riuscita a schermarlo completamente.
[In che bagno ti sei nascosta?]
Domandò alla sua interlocutrice preferita ed entrò nel primo bagno che notò, vedendo una porta chiusa –Sei qui, trottolina?-
Chiese affettuoso e guardò sotto, per vedere se c'era qualcuno, ma non vide piedi.
-Vuoi che mi sporgo e vediamo se stai facendo la pupù o la pipì?-
-Vattene, lasciami in pace!- fece lei a quel punto, abbassando i piedi che aveva tenuto sollevati per non farsi vedere.
-Forza esci, poche storie...- le disse poi, più severo, muovendo la maniglia e vedendo lei aprire e uscire –Si può sapere perché capisci tutte le lingue del mondo tranne la mia!?- gli domandò lei furente e lui le afferrò la mano –Andiamo in camera, forza. Non ci facciamo nulla qui...-
-No, devo studiare...-
-Studieremo in camera allora, andiamo trottolina-
E le baciò la guancia, per poi abbracciarla più forte mentre lei tentava invano di liberarsi –No, non voglio che mi abbracci! Non puoi!-
-Ma voglio solo che mi perdoni, andiamo... oggi risolveremo tutti i tuoi problemi- le disse, baciandole la fronte e vedendola calmarsi finalmente –Il mio problema sei solo tu-
-...E sono anche la soluzione- sostenne lui, compiaciuto, abbassando lo sguardo e sussurrandole –Dammi un bacio e facciamola finita, dai...- la vide corrucciare lo sguardo e replicare –No! Non ti bacerò se non è...-
E quindi fu lui a baciarla, a stampo, infondendole rinnovato calore mentre la stringeva protettivo [Non devi più aver paura di nulla, presto saremo di nuovo solo io e te]
E le accarezzò il viso, notando il suo sguardo speranzoso, anche se cercava di non farglielo notare, mentre quello di lui era promettente –Andiamo in cameretta, su... voglio che mi racconti tutto-
E lì, la vide abbassare lo sguardo in imbarazzo. La rossa si sentì prendere per mano e guidare dal compagno in camera loro, raggiunta rapidamente. Quando si chiusero la porta alle spalle, lei avvertì una rinnovata sensazione di sollievo, era l'unico luogo della scuola dove non poteva farle del male nessuno, nemmeno la Fata, visto che in genere ci stava sempre con Tom.
Si sedette sul letto e lui si spogliò della parte di sopra. Tanya, sentendo la folata di profumo, si accorse che sapeva di doccia appena fatta. Lo percepiva ogni notte, quando usciva dal bagno o dopo la partita, quando ovviamente andava negli spogliatoi a lavarsi, con i compagni.
-Quando ti sei fatto la doccia?- gli domandò, annusandolo, visto che, da quando l'aveva lasciato con Diamond e lui era sparito, erano passati forse dieci minuti, al massimo quindici e lui le sorrise appena –Stamattina, eravamo insieme...- e lei lo guardò storto –Devo essermi cancellata la memoria, allora-
-...In camera- ultimò lui, riconoscendo la malizia della compagna –Stai diventando un po' troppo spiritosa, signorina... adesso ti fai beffe del tuo Re, davanti ai nostri sudditi?-
Lei fece spallucce, con aria altezzosa –Faccio quello che voglio-
-Sì, poi si vedono i risultati-
E lì, la vide voltarsi verso di lui, di nuovo offesa. Il compagno la guardò solamente e poi avvicinò una mano al suo volto –Se mi avessi ascoltato...-
-Ma non lo fatto, vuoi farmi sentire ancora più in colpa?! Ti diverte vedermi così!?- gli domandò lei, mentre sentiva nuove lacrime sgorgare dai suoi occhi e lui sospirò, aiutandola ad asciugarle –Pensi che te lo dica per questo?-
E lei strinse le labbra –Non lo so perché lo fai!- e abbassò il viso ma lui glielo sollevò e l'avvicinò alla sua bocca, trascinandola presto sul letto e adagiandola sul suo torace, mentre si fronteggiavano, sdraiati su un lato.
Le mani della ragazza si portarono ai capelli del compagno mentre si lasciava trascinare a lui, dalla mano che teneva sul suo fianco.
I loro toraci aderirono, lei allungò una gamba sopra il bacino del compagno per stare più comoda mentre tornavano a baciarsi [Lo faccio perché non voglio dover rimediare ai tuoi errori, Potter. Non voglio che ti metti nei guai, perché tanto poi sappiamo entrambi chi deve pensarci e...!] la trattenne sotto di lui, quando la vide tentare di separarsi dal bacio [...E non osare dire il contrario o che non hai mai chiesto il mio aiuto! La verità è questa e se non vuoi che ti si riproponga come cibo andato a male, allora conviene che inizi a fare come ti dico io. Chiaro? Sono qui per tranquillizzarti ma anche per sgridarti. Ogni volta fai quello che vuoi tu, te lo lascio fare come un coglione, perché tento di fidarmi e poi guarda che succede! Mi hai definitivamente stancato con questa ribellione. Devi fidarti di me, una volta per tutte]
E lì la sentì riprendere a singhiozzare, visto che era stata sgridata ancora, per la millesima volta –Lo so che non è dipeso tutto da te, trottolina. Non pensare che sia così arrabbiato come le altre volte, però... alla fine è sempre la stessa storia. Ti dico di lasciar perdere Kim e guarda che figura ci hai fatto, ti dico di mollare le Fate e tu accetti il loro Potere con allucinanti risultati, ovviamente, ti dico di stare lontana da Diamond e lui ti violenta, non...!- si fermò dall'elencare tutti i suoi errori quando la sentì prendere a piangere più chiaramente e rumorosamente -Oh su, basta piangere, dai...- le disse poi, dolce, baciandola ancora e sentendola quindi dirgli –Mi dispiace, ma io... io credevo che...-
-Lo so, però voglio solo che mi ascolti per una buona volta... tutto qui, non ti sto chiedendo troppo ed è il momento che la smetti di fare i capricci- le sussurrò, con dolcezza, cercando di placarla e baciandola ancora, ricevendo il bacio da lei stavolta, che si aggrappò al suo capo e lo spinse a salirle completamente sopra. Lui l'accontentò e la sentì schiudere le gambe, lasciandolo adagiarsi su di lei, cosa che lo mise palesemente in allarme.
-Ehi... ci sei?-
La vide annuire e alzare lo sguardo verso il soffitto –Tom, io... - ma lui bloccò le sue parole con un nuovo bacio e lei lo abbracciò forte.
Il compagno immerse le mani sotto la camicetta e le percorse il ventre, sentendolo tremare, mentre lei gli accarezzava il petto nudo e i capelli. Rimasero a coccolarsi sul letto, senza avere niente da dirsi e andava bene così. Stavano cercando di allentare la continua tensione sessuale che c'era fra di loro anche se, ogni volta che lui approfondiva il bacio, affondava più chiaramente fra le sue cosce, riuscendo a catturare il suo piacere anche se gli indumenti li separavano...
[È entrato?]
Le domandò poi Tom, sentendola irrigidirsi completamente. Lei, sebbene il suo pensiero fosse volato ad altro, capì che si riferiva chiaramente a Diamond e mormorò –No... per fortuna...-
-Sì, è stata proprio la fortuna...- si lasciò sfuggire il ragazzo sulle labbra di lei, che sorrise appena –Ero riuscita a fermarla Tom, forse... ho capito come posso...-
-Non...!- l'anticipò lui, con aria severa, tappandole la bocca –Non provarci nemmeno, Tanya! Stavolta si fa come dico io e niente più scuse o chiacchiere, chiaro!?- le impose e lei deglutì, annuendo appena, col broncio –Dopo che l'avrai uccisa, tornerò mortale, giusto...?-
Tom trovò straordinariamente tenera quella domanda, visto che in cuor suo sapeva cosa celasse –Niente affatto, visto che non la uccideremo- e la baciò sulla guancia, avvicinandosi alle sue labbra e sfiorandole con le proprie *Sarai intrappolata fra le mie spire per l'eternità...* le sussurrò, riuscendo a farla arrossire visibilmente e corrispondere al nuovo bacio [Allora cosa le farai?]
[Non sarò io a farlo, ma... lo saprai a tempo debito. Non preoccuparti.] tagliò corto e con le mani raggiunse il capo di lei, bloccando il bacio e accarezzandola –Dobbiamo fare la pozione, o sbaglio?-
La rossa deglutì e annuì, facendo –Sono molto... provata per quello che è successo Tom, è per quello che ti sto permettendo tutto questo... miele, che mi stai spargendo addosso...-
Lui, ancora sopra di lei le accarezzò lo zigomo, con aria ghignante –Ah, se ti avessi cosparsa di miele, a quest'ora te lo starei leccando tutto via, trottolina...-
E ghignò perfidamente, vedendola roteare gli occhi e assumere un'aria seria –Meglio se ti abitui al fatto che, tolta la Fata, non ci saranno più... questi baci e carezze o... altro-
-Altro??- domandò lui, ridendosela e la ragazza a quel punto gli diede una botta in testa –Smettila di ascoltare solo quello che vuoi e sii serio per una volta!-
Tom la vide appunto perdere tutta l'aria rilassata che era riuscito a farle riguadagnare e replicò –Lo so meglio di te questo, Potter, sembra che tu voglia farlo sapere più a una parte di te, che non a me...-
-È quella parte di me che te lo sta dicendo, Tom- sottolineò lei, vedendolo calare sulla sua bocca e morderle un labbro –Allora, sarà meglio approfittarne, perché poi... tutto finirà- e le accarezzò la bocca, cercando i suoi occhi e lei annuì impercettibilmente –Sì-
-Sì- ripeté lui, affondando di nuovo fra le sue labbra.
Quando Evil e Andrew tornarono in camera era già metà mattina. Avevano studiato un po' e avrebbero pranzato in camera, visto che Giuliet e Fiamma erano alle gare e Diego e Riven le avrebbero accompagnate.
Quando varcarono la soglia della loro camera Evil si gettò rapidamente sul letto e vide Andrew accendersi una Magh mentre si slacciava la camicia. Lei lo osservò, trovandolo improvvisamente un po' troppo sexy mentre lo faceva e spostò immediata lo sguardo. "La solitudine mi sta facendo impazzire..." e decise di sbottonarsi anche lei la camicia, mentre lui le aveva lanciato un'occhiata per guardarla mentre lo faceva. Quando gli mostrò l'intimo in pizzo, ben poco dedito a lasciargli immaginare qualcosa, si slacciò i pantaloni mentre tirava dalla Magh e, in quel momento, il telefono vibrò.
Chiuse gli occhi, aspirando profondamente e poi si mosse sul letto, in intimo, andando a inginocchiarsi davanti alle coscie schiuse della compagna, baciandole il ginocchio piegato –Dove vuoi andare a vivere quando la scuola finisce?-
Le chiese, andando ad aprirle la gonna e lei scese a guardarlo, per poi alzare lo sguardo verso il soffitto, pensosa –Mhh in una casa nostra!- e lui sorrise divertito dalla voce fanciullesca di lei, che proseguiva –Dovrà essere una casa con la piscina ma... anche un po' austera, divertente ma elegante- fece, scendendo a guardare il compagno che le baciò di nuovo il ginocchio, andando a passare con la nocca del dito sulla sua intimità –Meno male, pensavo volessi fare la Contessina al maniero degli Schmidt-
E la pizzicò, anche se riuscì solo a stuzzicarla –Se vuoi stare lì per me va bene lo stesso, io... vorrei solo che fossimo insieme- mormorò e il compagno inspirò sonoramente quando sentì la mano di lei raggiungere la sua e stringerla, mentre lo guardava intensamente. Era talmente bella da paralizzarlo certe volte.
E non riuscì a non dirglielo, visto che... li stavano osservando –Sei stupenda-
La vide sgranare gli occhioni, che presto si illuminarono di pure emozioni. La vide sedersi e schiudere completamente le cosce mentre lui si sporgeva verso di lei che gli stava accarezzando il collo –Ti amo...- gli sussurrò poi, staccandosi dalle sue labbra e fermandolo, vedendolo guardarla a sua volta. Poi, la tensione accumulata in quei giorni, per quanto raramente riuscissero a scongiurarla con qualche palpatina, li spinse a raggiungersi con foga e disperazione. Il ragazzo la gettò propriamente sul letto, immaginando che di lì a pochi momenti il telefono avrebbe vibrato e quindi si mosse subito a compiacere la compagna ma lei fu straordinariamente più rapida e immerse immediata la mano nei suoi box, raggiungendolo per la prima volta.
No, non avrebbe dovuto, stava attraversando un limite che... non avrebbero dovuto oltrepassare. Sentì la sua mano chiudersi attorno a lui, per poi iniziare a massaggiarlo mentre il loro bacio si faceva decisamente meno ortodosso. Rimosse l'intimo inferiore alla ragazza, che spinse il suo verso il basso.
-Oh, sì bambina, stringi ancora un po'...- le sussurrò a fior di labbra, sentendola accontentarlo immediata e con una mano risalì al suo petto sostanzioso, decidendo di aprire anche l'intimo superiore di lei. Scoprì il notevole seno cosa che gli diede una carica emozionale che fece ridacchiare lei –Cosa aspetti a coccolare anche loro due? Gli sei mancato così tanto...- mormorò lei, riuscendo a farlo impazzire con quella voce "Dannata, non è possibile..."
Eppure le sue risate, i suoi occhi... era vero, sembrava tutto così vero... In genere si sentiva inibito se si sentiva osservato da Jahn ma... quando facevano discorsi sul futuro, discorsi su di loro, quando si guardavano in quel modo... era diverso. Gli sembrava di stare con un'altra Evil.
Si appropriò con la bocca di un capezzolo mentre l'altro lo titillò con la mano libera. Lei, raggiunse i suoi capelli mentre continuava a stimolarlo –Oh, sì amore... bravissimo...- e lo sentì succhiare con più forza e coinvolgimento, cosa che le fece cacciare un gemito –Meraviglioso... sei meraviglioso...- ripeté e lui alzò lo sguardo verso la compagna che, a quel punto, sentendolo risalire con una mano per sollevarle il collo, cercò i suoi occhi, vedendolo tornare sulle sue labbra e sussurrare il suo nome con impeto –Ah Evil... aumenta il ritmo o non finirò mai-
-Shh... torna dov'eri... e finisci di spogliarti- gli disse lei, stavolta ghignando maligna e lui, rimase per un secondo molto serio, cosa che la portò a sfiorare il naso con il suo e mormorare, con aria innocente e dolcissima –Solo un po'...-
Lui ricevette i suoi nuovi baci e stavolta decise di accontentarla, denudandosi completamente, poi beh...
La vide sollevare parecchio una gamba e avvicinare il suo membro caldo alla sua intimità già fradicia, mentre lo strusciava contro di essa. Fu qualcosa di inenarrabile per lui, gli diede alla testa, tanto che finì nel collo della compagna ad ansimare mentre lei non stava meglio. Non era certamente roba nuova per loro ma tutto quel contesto e poi... loro due. Era infinitamente eccitante, in una maniera indescrivibile.
I loro telefoni vibrarono all'unisono in quel momento, cosa che provocò un vero e proprio ruggito di rabbia da Andrew che, preso dall'impeto, scandì –Li lancerò fuori dalla finestra! Cazzo!-
Evil però non accennò a fermarsi e immerse una mano fra i capelli del ragazzo mentre l'altra era scesa a stimolare ulteriormente la punta che stimolava grandemente il suo piacere più esterno –Non preoccuparti, finiamo...- gli sussurrò, avvicinandolo alle sue labbra e sentendo il suo fiato riprendere ad accelerare –Non è necessario, posso... posso finire da solo e non stringere così la punta, mi...-
-Shhh...- lo zittì lei, leccandogli le labbra –Vieni... vienimi sopra dai...- gli disse, arrossendo stavolta, mentre lui subì una nuova scossa di piacere che trattenne a stenti –Evil...-
Lei chiuse gli occhi stavolta, non riuscendo a reggere il suo sguardo nel sussurrargli pianissimo –Voglio che mi coli sopra, ti prego Andrew...- e lì non poté che ottenere una risposta più che positiva dal compagno che le venne copiosamente addosso, mentre lei inarcava la schiena proclamando il nome del compagno, che le fece da eco col suo.
Qualche istante più tardi, nudi e ansanti, l'uno sopra l'altra, si guardarono.
-Non avresti dovuto mezzodemone, non...-
-Quanto parli...- mormorò lei, con gli occhi ancora chiusi, beandosi della tensione che spariva ad ogni sospiro di relax. Lo abbracciò e lo adagiò sul suo seno, sentendo la sua mano avvicinarsi ad esso e accarezzandolo inferiormente.
-Sei ancora nervoso?- gli domandò lei, con aria pacifica, mentre gli accarezzava i capelli e lui alzò lo sguardo con puro sarcasmo –Ovviamente no...-
La vide stringere le labbra, divertita e dirgli –Va bene così allora, non esiste che ci facciamo il sangue amaro per questa cosa! Mi sono rotta!- e tornò a guardare il soffitto, sentendo ancora il suo sguardo addosso –Cosa significa?-
-Significa che dopo pranzo lo rifacciamo e tutte le volte che lo vorremo, ecco cosa significa- stabilì lei e il compagno non riuscì proprio a dirle di no, stavolta, anche se chiarì –Non ti scoperò, anche a costo di far saltare la recita...-
Evil scese a guardarlo ma lo vide solo molto interessato al suo seno –A parte che non capisco davvero tutta questa vergogna, visto che non ci siamo andati poi così lontano poco fa, comunque come ti pare. L'importante è che questa caspita di tensione non si accumuli perché non mi piace stare a secco-
Il compagno sospirò, decidendo rapidamente di arrendersi "Una volta non sarebbe stato così semplice, adesso invece la penso esattamente come lei, maledizione"
La vera domanda però era, quando, in una qualsivoglia questione che non li riguardasse, si era trovato in disaccordo con lei?
Avevano gli stessi pensieri, lo stesso modo di fare... c'era una plateale affinità fra loro che, se una volta si limitava ad ignorare, ora stava diventando tanto pressante da... da spingerlo di nuovo su quel seno, andando ad assaporarne la carne via via più rossa, tanto quanto le sue grosse labbra. Lei assunse un'aria sorpresa, non credendo che il compagno volesse riprendere subito ma di certo non si sarebbe fatta sfuggire l'occasione. Gli accarezzò i capelli, baciandogli il capo e non vedendolo chiudere gli occhi per rilassarsi immediatamente al suo tocco.
Spazio Autore
Eccomi!! Questo capitoletto hottt!! AHAAHHA! Coraggio coraggio, non è il primo e non sarà di certo l'ultimo U.U XD. Mi spiace se ho sconcertato qualcuno, ma devo accontentare tutte XDXD
Ora ringraziamentiii!!:Corpilegati, pensandotilanotte, Ecila2000, elitcucciola, taniaconlai, Tempesta14, tommytommytommya, Essepi29, book_lovers92, Rebbi01, Sky_2001, ValentinaTorres327, morganarusso46, damilove19, MPotterhead12, francescafardin, faty_potter02, _Death_eater, GiuliaBernasca,EleEle_04, MRT_01, Angel_delle_tenebre, vittorianicassio, xcrybabies, AlissaNyx, Rene_217, Carietta91, FlaviaCele, cicapisciniente
Siete state una moltitudine, grazie di cuore <3
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top