Il bacio dell'Odio (Parte V)
"Resisti, amico."
Tom era appena arrivato al casotto di Hagrid.
-Alohomora!-
E la porta d'entrata si aprì immediatamente. Fortunatamente Hagrid era stato abbastanza ingenuo da non chiuderla con un incantesimo potente.
Non appena questa gli diede un libero accesso, sentì subito le urla del compagno: –AIUTO! AIUTO!! FATEMI USCIRE! VI PREGO!!-
Tom spalancò gli occhi scioccato, la voce dell'amico era rotta, forse dal pianto. Sapeva che era fortemente claustrofobico: lo sentiva sbattere rudemente sulle pareti.
-DIEGO!! DIEGO!!-
Lo chiamò preoccupato e presto sentì l'amico smettere di battere –TOM! TOM!! PER MERLINO! SEI QUI!- urlava con disperazione il ragazzo.
-Sì!! Calmati! Ora ti libero!- lo rassicurò il biondo, capendo che il compagno era chiuso nella piccola mansarda di Hagrid.
Guardò con attenzione il soffitto e fece –Ma non c'è nessun passaggio?! Vedi qualche botola o una qualsiasi apertura?!-
-NO!! NO, TOM! CAZZO!-
Replicò quello furente, battendo i piedi sul pavimento e riprendendo a dare colpi alle cose che lo circondavano. La puzza di muffa che avvertiva era terribile.
Tom scosse il capo infastidito e a quel punto fece –Senti, spostati da un lato della stanza! Mi creo un'uscita!-
Diego sentendolo, capì che l'amico avrebbe di certo sfondato la soffitta, per cui decise di obbedire e replicò –Okay!-
-Copriti, dai le spalle al centro!-
Gli consigliò il biondo e lui si nascose dietro una pila di scatole pesantissime.
-Okay, vai!- fece il moro e Tom esclamò –Bombarda!!- Ma riuscì solo a scalfire il soffitto.
Il biondo strinse i pugni e furente commentò –Deve esserci un incantesimo di protezione... maledizione.- decise a quel punto di tirare fuori la bacchetta -BOMBARDA!!-
E stavolta il soffitto esplose, propriamente.
-Porca troia, Tom!- fece Diego, riuscendo a fare alcuni passi verso l'enorme buco creato dal compagno. Tutti gli scatoloni erano stati sbalzati, alcuni però piovevano dalla mansarda, rivelando strani oggetti magici.
-Ciao! Bella serata, eh?- gli domandò Tom, sorridendogli apertamente. Cercò di tirargli su il morare, lo vedeva molto provato.
-Fanculizzati, Malfoy- replicò amorevole l'amico, sporgendosi da quello che era ormai un cratere e agilmente saltò sul divano sotto di lui, al piano terra, scese da quello e Tom lo guardò disgustato –Hai un aspetto schifoso, Zab. Gratta e netta!- e agitò debolmente la mano, rimettendo in ordine il compagno che, a quel punto guardò in alto –L'avevo capito che ti piacevano i buchi... ma questo, Malfoy-
Tom se la rise, dandogli una pacca sulla spalla –Vedo che la linguaccia non l'hai persa, eh?!-
-Già, basta respirare- fece terreo il compagno, sbuffando e passandosi una mano fra i capelli neri e lindi come se si fosse appena fatto una bella doccia profumata.
-Mi dispiace, bello. Non avrei mai creduto che la Weasley sarebbe riuscita a...-
A quella rivelazione, vide sbiancare il compagno –Weasley?! Quella mocciosa?!-
Tom annuì brevemente e fece –Levicorpus- sollevando solo una mano, spingendo tutte le cose che erano cadute dalla soffitta a tornare di sopra, con la bacchetta invece fece un secondo incantesimo, mantenendo entrambi attivi –Reparo!-
Tutti i trucioli di legno sparsi da una parte all'altra andarono presto a ricomporre ordinatamente l'intero pavimento, riportando allo stato originale l'abitazione.
Tom fece, abbassando la mano, cosa che seguì un botto che fece notare ai due che le scatole, le quali erano state fatte volare al piano di sopra, si erano riadagiate sul pavimento in legno –Sì, è stata lei... Oggi mi avete davvero provato. Non vedo l'ora di mettermi a dormire... ogni settimana ce n'è una! Che palle!- si lamentò, uscendo dal casotto e chiudendo la porta come l'aveva trovata. I due, benché fosse ora di cena quasi passata, si mossero verso la mensa, sperando di avere un po' di tempo per farsi almeno un panino e andare a letto.
-Sei sicuro sia stata lei?- domandò Diego, mentre i due, affiancati, camminavano.
-Sì, me l'ha detto Tanya e poi me l'hanno confermato quelle dannate oche-
Sbuffò Tom, ripensando a Kim e a tutto quello che aveva combinato –Solo le Scineton hanno attaccato Tanya, Fiamma penso fosse più interessata a preparare la sua vendetta contro di te... ha detto che non ce la fa più a sopportarti- e guardò il compagno che replicò volgare –"Non ce la fa più" un paio di palle, Tom! Meriterebbe una punizione, cazzo! Non esiste che la passi liscia!-
-Non credo ti farà più qualcosa- fece quindi Tom –Non so, quando le ho raggiunte sugli spalti sembrava... pentita. È una Tassorosso dopotutto, penso che siano le Scineton a influenzarla, cosa che credo tu abbia sempre pensato, motivo per il quale hai sempre provato ad allontanarla da noi- e lo guardò, vedendolo alzare le spalle –Brad è mio amico Tom, non... non è bello che trattiamo sua sorella come quelle troie-
Buttò lì e Tom replicò –Di questo se ne è già parlato a suo tempo, persino con Brad. Se Fiamma vuole fare come le altre...-
-È una bambina, Tom- sottolineò Diego –È molto influenzabile- ultimò, pensoso.
Tom trattenne un sorrisino e sospirò profondamente –Beh, bambina o no, oggi ti ha dato una lezione coi fiocchi!- fece sorpreso e Diego gli lanciò un'occhiataccia –Di conforto, complimenti, Malfoy.-
Varcarono presto la soglia della mensa e ignorarono entrambi il tavolo degli Anonimi, dove però le Scineton si erano ormai aggiunte, forse definitivamente.
-Ihuhuuuu!!- gridò vittorioso Riven alzando i pugni al soffitto, mentre lui ed Evil fiancheggiavano la Regina, che appariva davvero scossa, benché sollevata da vedere Diego.
Il moro sorrise ai compagni, cercando di non far notare loro quanto era stato male lì dentro, rinchiuso. Avrebbe avuto gli incubi per settimane, già lo sapeva.
-Salve signori! Che facce, avete novità?- domandò, ghignando malevolo e vedendo Riven e Brad battergli allegri sulla spalla.
Evil gli si avvicinò per abbracciarlo affettuosa –Come faccio senza il mio Zabono!- coniò un nuovo soprannome per il compagno che scoppiò a ridere –La mia diavolessa preferita!- fece, baciandole la testa e poi guardò Tanya che deglutì preoccupata –Ciao... tutto bene?- gli chiese, con aria preoccupata e Diego annuì –Tutto passa, Regina- e lei arrossì, immaginando che quella fosse una frecciata per lei, più che una replica di lui.
-Già, anche il tempo per mangiare! Sediamoci prima che inizi il coprifuoco!- intervenne prontamente Tom, sedendosi capotavola come sempre e vedendo il tavolo venir presto invaso dai Grifoni, mentre anche Diego si sedeva a mangiare.
-Ehi, Zab! Che è successo? Sei sparito...- fece James e Diego alzò le spalle, rilassato –Quando ti cresceranno le squame lo saprai, piccione caro- e gli sorrise sornione facendo ridere tutti. Non era il caso di far sapere a Brad cosa aveva fatto Fiamma.
Tom ghignò divertito e di nuovo, quel giorno, cercò lei, i suoi occhi.
Era triste, paurosamente triste. Si sentiva sicuramente in colpa.
-Potter, hai preso la medicina?- domandò quindi verso la rossa la quale alzò immediatamente lo sguardo su di lui, che però stava mangiando e aspettava una replica.
Tutti la fissavano e lei mormorò –No, non mi hai...-
-Beh, passerai in camera a prendertela- ultimò lui lapidario, tornando a guardare gli altri che erano molto silenziosi –Sentite, o ve ne andate o vi sedete, così in piedi e per giunta alle mie spalle, mentre sto mangiando, mi infastidite... vedete cosa fare- fece, voltandosi verso i Grifoni che annuirono e decisero di sedersi immediatamente con loro, visto che c'erano...
La ronda era dei Tassi quella notte e, alle dieci in punto, ognuno occupò la propria stanza.
-Avevo capito che sarei dovuta andare in camera tua non... nostra- ultimò con difficoltà Tanya, mentre vedeva il compagno cambiarsi –Dormiremo qui. Cambiati.- asserì deciso lui e la ragazza assunse un'aria sorpresa –Che cosa? No! Abbiamo già dormito stanotte qui!-
Tom, che aveva una strana valigetta con sé e che aveva portato via dalla propria camera, si volse verso la rossa e le domandò –Ti stai ribellando? Ancora, dopo tutto quello che hai fat... anzi, che non hai fatto? Credi che, siccome tutto è stato risolto per il meglio grazie al qui presente...- e si indicò -...si estinguano di conseguenza tutte le tue colpe!?- la sgridò, alzando la voce alla fine, mostrandole quanto era ancora adirato con lei, che abbassò il viso –Io non ho colpe. Ero confusa, se ben ricordi! Ho battuto la testa e poi in quella situazione come potevo...-
-Già! Come potevi fare attenzione!? Come potevi non tirare fuori la tua dannata bacchetta?! Sei la figlia di Harry Potter per un cazzo! Sarebbe sicuramente molto orgoglioso per come ti sei abilmente battuta!- le urlò, vedendola spalancare gli occhioni azzurri e osservarlo ferita, anzi quasi... atterrita. Era assolutamente senza parole "Ci arriverà... lo farà di nuovo."
Tom, vedendo il suo sguardo, notò di aver sfiorato una nota dolente, vedeva i suoi strani tremori, vedeva il suo sguardo e... sentiva distintamente il suo stato d'animo. Aveva rotto qualcosa in lei... e da quel qualcosa, sapeva bene cosa sarebbe uscito.
"Non è cambiato niente da allora... come già sapevo, del resto."
Si sentì infinitamente soddisfatto davanti a quella consapevolezza.
Gli occhi azzurri di lei, luminosi di emozioni che fremevano per rivelarsi, si assottigliarono, tentando di apparire minacciosi –Tieniti quelle tue inutili pozioni, Malfoy! Oggi hai davvero passato il limite!- e fece per andarsene, ma lui la trattenne, con difficoltà perché la vedeva e sentiva dimenarsi, mentre le lacrime rigavano il suo viso ma i suoi occhi suggerivano solo profondo rancore. Aveva stuzzicato vecchie ferite e di certo non per puro caso.
-Fermati- scandì, guardandola con attenzione –È questo il problema, vero? Tutto si... riduce a questo-
"Non è il caso che sappia, è meglio che pensi che ci sia arrivato solo adesso"
Fece lui, vedendola staccarsi dalla sua presa e urlargli addosso, capendo che non ricordava affatto cosa un tempo li aveva compresi –Come poteva essere diversamente, Malfoy?! Come!? Hai la più pallida idea di cosa significhi, per me, essere la figlia del dannatissimo Harry Potter?! AH!? Te lo sei mai chiesto!?-
Tom era molto sorpreso. Ritrovava scorci del suo carattere poco per volta, perché era una persona così ermetica da aver la necessità di proteggere ogni sua paura, ogni suo turbamento, pur minimo che fosse.
-No, ma ora è plateale- e la indicò, facendo lentamente dei passi verso di lei –Non ti senti alla sua altezza, per questo hai cercato di eccellere in tutto ciò che tuo padre odiava. A partire dall'affetto viscerale per mio padre, il tuo carattere così infinitamente contrapposto ad Harry, l'affetto verso Piton, l'abilità innata in Pozioni. Il rifuggire, continuamente, dall'affetto verso i tuoi familiari, soprattutto verso tua madre, che lui ama così tanto e i tuoi fratelli. Tutto questo... è dovuto solo a lui- e lì la vide singhiozzare, sempre più intensamente, mentre le lacrime scivolavano copiose sul pavimento.
"Non è solo questo... una volta lo sapevi bene, Tom!"
La vide però applaudirgli, mentre tentava di guardarlo ironicamente ammirata, a labbra strette –Bravo! Complimenti.-
-Non puoi vivere con questi pensieri, Tanya- fece subito lui, con aria pacifica stavolta. Non l'avrebbe aggredita in quel punto, non sarebbe stato leale, non ora che era riuscito fortunatamente a riaprire quella ferita... anche se sapeva cosa contornava quei pensieri che aveva verso la sua famiglia di orgogliosi Grifondoro.
Ma la rossa assunse un'aria disgustata –Risparmia i tuoi preziosi consigli per le persone a cui tieni, Tom. Non ho bisogno della tua commiserazione, oggi meno che mai.-
-Lui ti adora- continuò il compagno, ignorando il suo tentativo di eluderlo, sorridendole appena –Non gli importa nulla di come sei fatta. Sei sua figlia- fece, afferrandola di nuovo per le spalle e le avrebbe accarezzato il viso se lei, schifata, non avesse allontanato la faccia –Non apriremo mai più questo discorso! Io sono come sono, l'ho accettato da tempo ma soprattutto...- e lo guardò decisa e impregnando lo sguardo d'odio –Ne sono più fiera che mai, nonostante ciò che pensi-
Asserì, sibilandogli decisa.
Tom la fissò intensamente e replicò –Non importa ciò che vuoi. L'argomento presto o tardi dovrai affrontarlo... ma non sarà di certo a causa mia, di quello puoi stare tranquilla.- e la liberò, muovendosi verso la propria valigetta –Rispetto quello che tenti di fare. Ognuno... reagisce in modo diverso a ciò che crede siano i suoi problemi- le disse, mentre le dava le spalle e armeggiava con alcune provette senza etichetta.
Tanya strinse i pugni e si tranquillizzò abbassando il viso, felice che non avesse intenzione di approfondire l'argomento e che sembrasse aver capito "Non sono pronta ad affrontare con lui questo discorso, non oggi, non così e soprattutto... non di nuovo e in modo così diverso da come, a suo tempo, l'avevamo affrontato"
-Tuttavia...- continuò lui –Quello che hai fatto oggi lo trovo davvero da sciocchi e non accetterò più che succeda. Motivo per il quale ho... lasciato Kim- scandì, non vedendo lei spalancare gli occhi scioccata.
"L'ha lasciata? Perché?!"
-Tengo troppo a lei per vederla rovinarsi in una guerra che non è sua, ma nostra.- e si volse, vedendola tentare di ritornare con un'espressione impassibile davanti alla notizia, con pessimi risultati in effetti.
-D'ora in poi, Kim non sarà più un tuo problema- e le si avvicinò con una fiala in mano: "...E nemmeno mio"
Si sentì di pensare gioiosamente, considerando che trovarsi qualche altra troietta non sarebbe stato un problema, benché Kim fosse una vera esperta in quel campo.
-Bevi- ordinò dunque, vedendola afferrare la provetta e quindi bere, senza fargli troppe domande.
La vide tornare a guardarlo e stirare un sorrisino di compiacimento.
-Mi chiedevo quanto volessi aspettare per gongolare...- commentò lui, vedendola alzare le spalle e dirgli –Felicitazioni allora, Malfoy. Una parte di te, deve essere sicuramente a un passo dal cielo grazie a questo. Non sei tanto sveglio se davvero ti interessa una come Kim-
E lì vide Tom lasciarsi sfuggire una risata denigratoria –Oh Potter, spero che la tipa sveglia qui non sia tu. Potremmo avere tutti dei problemi, diversamente-
-Continua pure a sfottere, ridi solo tu...- fece lei, vedendolo assumere un'aria scontenta –Solo perché non abbiamo un pubblico che assiste ad ogni nostra litigata, altrimenti... saresti la barzelletta delle barzellette, Potter- e le strappò dalle mani la provetta vuota, dandole le spalle e muovendosi verso la valigetta.
-Tom, Kim cercherà vendetta, soprattutto ora che non ha niente da perdere-
-Ti sbagli- fece lui, voltandosi di scatto e chiudendo la valigetta, che sparì nel nulla.
-Non si avvicinerà più a te. Questo è certo.- sottolineò lui, tornando da lei e guardandola eloquente.
Tanya lo fissava intensamente in quel momento, vedeva i suoi occhi infervorati da una strana ira, piena di emozione.
-Ti ho visto sulle gradinate. Non so cosa tu le abbia detto ma... un innamorato non tratta così la sua ragazza-
E dopo aver offerto la sua personale osservazione, sentì di nuovo la presa ferrea sulla sua mascella, imitando ciò che aveva fatto a Kim e a cui lei aveva assistito.
-Capirai Potter, nell'utopica e del tutto accidentale possibilità in cui troverai qualcuno da amare, anche se dubito verrai completamente ricambiata, che si fa qualunque cosa perché quella persona sia felice nel presente e soprattutto... nel futuro che li comprende-
Tanya, sentendolo insultarla così pesantemente, assottigliò lo sguardo –Io ti detesto, Malfoy-
E lì lo vide tirare fuori un sorriso malvagio e bieco, mentre si avvicinava al suo viso –Bene. Ora non devi fare altro che... dimostrarmelo-
E lei sentì il cuore palpitare con forza, tanta che, forse la poca lucidità, la guidò al suo successivo gesto.
Lo afferrò per la cravatta, attirandolo con forza a lei e giungendo per prima alle sue labbra che però aggredì con un morso più doloroso di quello che le aveva riserbato lui quel pomeriggio.
Addentò propriamente quelle labbra ma si sorprese di non vederlo scappare dolorante, tutt'altro.
La mano del compagno raggiunse immediatamente i suoi fianchi e la strinse al suo petto, sentendola lasciarsi sfuggire un sospiro smorzato, l'altra mano invece, ancora sul suo viso, affondò violenta sulle sue guance, obbligandola ad aprire la bocca e smettere così di morderlo.
Poi... poi fu orribile. Sicuramente ebbe ad esserlo.
La lingua di lui, per la prima volta, varcò la soglia del suo palato, si inserì al suo interno con ben poca gentilezza, mentre dalla gola fuoriuscivano i lamenti soffocati di lei che venne presa dal panico mentre tentava di ribellarsi a quel bacio obbligato.
"Maledetto! Maledetto!"
Pensò furibonda, ma lui la tratteneva a sé, mentre esplorava ogni antro del suo palato senza permesso, senza riguardo, senza alcun rispetto per lei e la sua volontà.
Quella... era la sensazione che temeva. Sentirsi usata da lui.
"Usata e scartata"
Quando si trovò soddisfatto dell'atto, la spintonò sul letto con forza, mentre le sue labbra spaccate dai denti di lei sanguinavano –Sei soddisfatta, adesso?! Cosa hai ottenuto attaccandomi in quel modo, Potter!? Ah?!- la sgridò lui, guardandola adirato.
Tanya era scioccata. Propriamente senza parole.
"Che diavolo è successo?!"
Deglutendo poté assaporare per la prima volta il sapore di lui, mescolato a quello ferroso del suo sangue.
-Sparisci- sibilò, assumendo presto un'aria spaventata però.
"Ha... abusato di me. Questa... questa è una violenza"
Tom inclinò il capo e la guardò aggressivo, indicandola –Oh, non ci starai cadendo di nuovo, voglio sperare... Mi hai masticato la bocca, Potter. Sei impazzita, per caso!?-
-Forse.- replicò lei, vedendolo alzare il mento e succhiarsi le labbra sanguinolente –Forse. Il tuo tentativo di dimostrarmelo, comunque, è stato piuttosto banale. Dovrai impegnarti un po' di più, se vuoi davvero... odiarmi- e sgranò gli occhi eloquente –Devi smetterla di temermi ogni volta che fra noi succede qualcosa di... strano-
Tanya continuò a fissarlo, forse un po' più sollevata –Non sei tu a decidere come devo sentirmi... dopo un abuso.-
E lì lo vide sollevare un sopracciglio, per poi lasciarsi sfuggire una risata –Abuso? Spero tu stia scherzando! Si chiama vendetta, Potter, solo e soltanto vendetta! Vuoi che siamo pari? Allora lo saremo, ma dovrai agire esattamente come agisco io-
-Che significa!?- gli domandò lei, sconcertata –Che diavolo vuol dire?!-
Il biondo strinse lo sguardo e replicò duramente –Se siamo due pari, ti riterrai pari nella fisicità, nella magia e nella conversazione. Se vuoi essere davvero mia pari-
E lì lei lo indicò –Stronzate! Sai benissimo che io e te non saremo MAI due pari! Sei un maschio e sei anche più forte negli incantesimi, non potrei mai essere una tua pari da quel punto di vista!- si lamentò lei e Tom lì inclinò il capo –E allora, se lo sai, perché mi hai morso?!-
Le domandò, vedendola sbiancare –Cosa c'entra? Io...-
-Sono io che ti ho fatto la Promessa, Potter. Io ti ho sempre baciata da grandissimo gentiluomo quale sono, sempre e solo come gesto simbolico! Oggi hai esagerato! Non dovevi permetterti di baciarmi, non in quel modo, non è quello il ballo che voglio fare con te! Arrivare a questo non è mai stato il mio intento, se oggi ci siamo arrivati è stato solo per colpa tua!-
La sgridò, mentre lei appariva sempre più confusa, non stava capendo niente di quello che stava succedendo –Tu non puoi decidere le mie reazioni!-
-No! Certo! Ma nel momento in cui decidi di comportarti come faccio io, per vendicarti, allora vuoi metterti al mio livello quando sai benissimo di non potertelo permettere!- la sgridò, mentre lei era scioccata.
"Non vuole che lo baci perché i baci, in genere, sono sempre suoi, non miei... io dovrei aborrire il contatto con le sue labbra"
-Hai iniziato tu con i morsi! Sei stato tu a cambiare ballo! Se proprio vuoi definirlo così!- lo accusò e lui parve esplodere, mentre gli occhi venivano attraversati, per l'ennesima volta, da un riverbero rossastro, stavolta impercettibile –Perché sei stata una grandissima stupida, oggi! Hai rischiato la vita e l'espulsione della mia ragazza! Non immagini nemmeno quanto io fossi... incazzato! Porca puttana!- e batté un piede per terra, facendo crepare i vetri delle finestre, davanti allo shock della compagna, che lo osservava allibita –Io non...-
-Tu non pensi, Potter! Fai le cose ma non ragioni! Sei solo una demente!- la offese ancora, vedendola abbassare lo sguardo e iniziando a vedere la situazione un po' più chiara –Non so perché mi hai fatto quella Promessa a questo punto, visto che non sono comparabile a te in nessun modo- ribadì, verificando se da Halloween qualcosa era cambiato.
-Questo non è ancora appurato, Potter. Non lo sei per la forza fisica e per la forza magica, cose che non ho mai ricercato in nessuno- fece lui, vedendola rialzare lo sguardo, ora spento, su di lui che sembrava essersi calmato –Lentamente scopro componenti di te che non immaginavo. Sarà però la fine di questa guerra a decidere se ti ritengo o meno la Regina delle Serpi, una giusta rivale che dovrà trovare un modo tutto suo di contrapporsi a me, senza copiarmi.-
Tanya sospirò profondamente e si portò una mano alla testa, sentendo improvvisamente una feroce spossatezza.
Tom, vedendola, prese la bacchetta e la diresse verso di lei, che lo guardò perplessa –Cosa...?-
-Vestis-
La divisa venne sostituita al pigiama e Tom si avvicinò al letto, abbassando le coperte del lato di lei –Ora devi riposare, hai temporeggiato abbastanza.- fece, indicandole il suo lato e allontanandosi. Lei rimase sorpresa dall'immediato cambio di atteggiamento del compagno che sembrava essersi completamente placato. Sospirò sonoramente e decise di arrendersi, muovendosi verso il suo lato del letto e infilandosi sotto le coperte, non avrebbe avuto certamente senso continuare a parlare dopo quella discussione. Erano successe tante cose e Tanya era profondamente colpita da tutti gli accadimenti "Come andrà a finire tutto questo? Non so se devo iniziare a preoccuparmi o... continuare per la mia strada, trovando quel modo di contrastarlo che mi permetterebbe di batterlo"
E con quei pensieri che vorticavano disordinati nella sua mente, riuscì ad addormentarsi poco dopo, rilassata dal potere rigenerativo della pozione cedutale dal compagno.
Spazio Autore:
Eccoci qua. Sembra che, finalmente, un piccolo mistero sia uscito fuori, un mistero su Tanya. Ditemi cosa ne pensate, se ve lo immaginavate (anche se nessuna di voi me l'ha mai fatto presente). Tom dice che presto o tardi la ragazza dovrà fare i conti con questa sua debolezza(una debolezza che sembra lui già conoscesse, anche se non abbiamo chiaro il perchè) e chissà... magari un giorno succederà. Abbiamo scoperto solo una parte di questi segreti comunque, c'è ancora tempo per tutto quello che c'è ancora sotto! Ora vi saluto tutte! In particolare: Iron9208, happinesssssssssss, cristiana33663, aryfau, taniaconlai, agnese312, martibertocchi, elitcucciola, HermioneBella_Cullen, mmariareitano, twofing, mar-22, amelia_anne_bonny, EleEle_04, elitcucciola, iridella14, HarryPassivello, pensandotilanotte, tomfelton2, Carietta91, streamsurprising, GrattastinchiBurfoot, maryketta, EssePi29, Ecila2000, sinforosa99, anirbasoup00, MRT_01, pensandotilanotte, Rebbi01, ines96, morganarusso46, beautiful_nothing, McSnugglefacesxx, Slytherin_03
Domandina: Spiegatemi il vostro nick(se vi va ovviamente XD)! Perchè il nome, perché i numeri e tutto! Il mio è molto banale, c'è l'ho da quando avevo 13 anni! Ahahaha! Tatty deriva da Tania(il mio nome), ho deciso di accorciarlo senza farlo assomigliare a quello originale che non mi piaceva da piccola, anche se nessuno mi ha mai chiamato tatty nella realtà. 05, il 5 è il mio numero preferito, non so perché ho aggiunto lo 0 XD e 23 è il giorno in cui sono nata! Tocca a voi! <3
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