Fine della scommessa (Parte I)
Mara Potter, sveglia dall'alba quella mattina, aveva dormito poco e niente in quei giorni.
"Credevo che vedendomi ancora con Riven, dopo che Tanya lo aveva abbandonato, alla fine avrebbe aperto gli occhi e sarebbe venuto da me, invece..."
Sbuffò sonoramente pensando che, in quei giorni, il compagno si era dimostrato molto freddo e distante con tutti. Non voleva che si parlasse di Tanya e non aveva chiesto a nessuno perché la serpe non trascorresse più pranzi e cene con loro. Aveva dato per scontato, sicuramente, che l'avesse fatto per lui, per non rendergli ancora più difficile il rifiuto e invece non sapeva, per fortuna, della litigata che le due sorelle avevano avuto.
"Anche lei poi... è un vero mistero"
E si volse di lato, rabbrividendo nell'incontrare gli occhi verdi della sua gemella che la osservavano dal letto affianco.
-Ciao- la salutò, un po' sorpresa e Crista le sorrise affettuosa, come sempre, tendendo la mano oltre il letto –Stai sempre a rimuginare, tu...-
Mara la imitò e le afferrò a sua volta la mano, sorridendo appena e stringendo le labbra –Sono stanca...-
Dirlo, ammetterlo, le aveva scaricato addosso una dose infinita di tristezza –Sono innamorata di lui dal primo momento, Cri'. Non posso togliermelo dalla testa, non ci riesco...-
La gemella osservò gli occhi, non dissimili sai suoi, iniziare ad illuminarsi di lacrime e replicò, mesta –Non è detto che tu debba farlo. Infondo, sapevamo tutti che Tanya non sarebbe mai potuta stare con uno come Diamond, forse ne è stata affascinata ma... nella sua mente ci è sempre stata solo una persona e lo sappiamo- sottolineò alla gemella che le lasciò la mano e replicò irritata –Non voglio parlare di lei-
Crista assunse un'aria triste e mormorò –...E non l'abbiamo fatto, Mara. In tutti questi anni ci siamo ignorate e a malapena sopportate ma... non va bene. È una fortuna che mamma e papà non sappiano nulla, altrimenti...-
-Non devono saperlo, non è necessario. Non sono affari loro! Se lei è fatta così non è un problema nostro, non lo è mai stato! Evil parlerà sempre a suo favore, non possiamo fidarci davvero di lei, andiamo!- stabilì decisa la grifona, cercando conferma nella gemella che appariva preoccupata –Ma se avesse invece ragione? Se... se fossimo state noi quelle che... Insomma, io non mi ricordo molto di quando eravamo piccole però... io e te eravamo sempre insieme e lei...-
-E lei stava sempre per i fatti suoi o al massimo con Riven, quindi ha fatto la sua scelta da tempo! Che stia pure a crogiolarsi per lui, non me ne importa nulla di una che... che fa del male alle persone per... per i suoi comodi!-
Crista era davvero sconcertata davanti alla cattiveria che stava svelando la gemella –Perché fai così? Perché ora ce l'hai tanto con lei? Insomma...-
-Perché?!- domandò sconvolta Mara, volando sulla gemella –Ha attirato fra le sue spire Diamond, l'ha illuso, l'ha reso ancora più succube delle sue manipolazioni con il suo fare damigella in pericolo! E lui adesso...-
-Adesso pensa solo a lei, anche se l'ha abbandonato definitivamente. Quindi ce l'hai con lei perché ti ha portato via Diamond, definitivamente?-
Sentì la sorella singhiozzare, rumorosamente –Lei lo sapeva, lo sapeva da sempre che io ne ero innamorata ma non ha pensato un secondo che... che io... non le è importato nulla di me! Doveva avere il suo giocattolo per far ingelosire Malfoy! Ma così non ha fatto altro che distruggere il suo giocattolo e anche quel poco affetto che provavo verso di lei!- e si levò in piedi notando che anche Giuliet e Cherlyne le stavano ascoltando.
Si mosse in bagno e le compagne la sentirono piangere, non sapendo cosa fare per aiutarla.
Crista scese dal letto e sospirò, scuotendo il capo.
-Io credo ad Evil- mormorò Cherlyne verso Crista che si grattò il capo perplessa –Il punto non è questo, Cher. La vera domanda è: perché, se tanto le interessava il nostro affetto, ha sempre cercato di dimostrarsi mille volte peggio di ciò che era? Perché non ha fatto la sorella maggiore in tutti questi anni? Perché agire così, di nascosto?- e scosse il capo, perplessa.
-Evil ha fatto capire che voi sareste comunque partite dal presupposto che lei mentiva, come in effetti sostenete ora- continuò Cherlyne
E a quella mezza critica tornò Mara, furibonda –Doveva pensarci prima di fare la stronza menefreghista per tutti questi anni!- e si mosse verso l'armadio, mentre Crista la guardava, attenta –Beh, in realtà...- storse la bocca, cercando di portare indietro la mente a prima della scuola.
Cherlyne la osservò e mormorò –Quando venivamo a casa vostra voi due eravate sempre insieme, no?- indicando le gemelle e Crista annuì –Sì, ecco... lei era molto più arrogante di quanto non sia ora, cioè... ecco sì, era un po' antipatica- mormorò e Mara si volse, aggressiva –Voleva sempre decidere che gioco fare, voleva sempre dirci cosa dovevamo fare! Insistente e capricciosa come nessun'altra!!- si lamentò e Crista annuì, d'accordo –Anche se effettivamente i giochi che le venivano in mente erano sempre meglio dei nostri...- e Mara la guardò storto –Che c'entra?! Era sempre in mezzo alle scatole!-
E Cherlyne lì sgranò gli occhi sorpresa –Mara, andiamo... eravate solo delle bambine!- e Mara arrossì appena, mordendosi un labbro, mentre Crista decise di parlare –Quando abbiamo iniziato a stancarci, ci siamo messe d'accordo per escluderla dai nostri giochi...-
E Mara annuì convinta –Già!- e Crista iniziò a sentirsi un po' in colpa –Le dicevamo che era un'antipatica e che non volevamo giocare insieme a lei perché...-
-Perché era diversa- ultimò Mara, trovando quello che voleva mettersi e Cherlyne sgranò gli occhi in quel momento, annuendo appena –Non me lo ricordavo... effettivamente, lo dicevate ma... non ci ho mai fatto veramente caso-
Crista sospirò sonoramente –Quando venivate voi, faceva finta di nulla, poi ha iniziato a stare sempre in camera sua e se n'è fregata in fretta di quello che dicevamo-
-Ci è rimasta male le volte che l'avete allontanata? All'inizio, intendo.- domandò Giuliet, verso Crista e Mara replicò irritata –Ma perché adesso dovete per forza farla passare da vittima? Lei faceva la stronza e noi l'abbiamo allontanata! Se lo meritava! Non per questo le abbiamo tolto la parola in questi anni, che diamine! Non abbiamo mai litigato! L'altro giorno si è svegliata che quando eravamo bambine l'abbiamo esclusa dai nostri giochi, quindi adesso è libera di fare quel cazzo che le pare! Ma non funziona così!-
-Ma Evil ha detto che in realtà ha sempre tentato di aiutarvi! Perché ti dà così fastidio ammettere che nonostante l'abbiate allontanata lei ci abbia sempre e comunque tenuto a voi!?- domandò ora arrabbiata Giuliet, verso l'amica, vedendola iniziare a truccarsi in camera mentre lei era in bagno, insieme alle altre.
Mara assunse un'aria infastidita –Non importa quali erano i suoi motivi se quello che ha ottenuto è questo!-
E Giuliet guardò stanca Crista che assunse un'aria preoccupata –Io non immaginavo davvero una cosa simile e... non so nemmeno come giudicare la cosa, credo di capire entrambe però... se ne parlassimo, credo che potremmo passare sopra a tutto- ultimò positiva verso la gemella, che si guardava allo specchio mentre metteva il mascara –Impossibile, io non le ho parlato in questi giorni e stai tranquilla che non lo farò nei prossimi... non le devo un bel niente, figurati!-
Crista assunse un'aria triste e mormorò –Beh, per me non è lo stesso...-
Lì, Mara scattò verso di lei, offesa –Quindi hai intenzione di farci pace, dopo quello che mi ha fatto?- l'applaudì –Complimenti, davvero! Grazie!-
Crista schiuse le labbra sbalordita e Giuliet e Cher giunsero in suo soccorso –Ma scusa, Mara!- iniziò Cherlyne –È solo grazie a Tanya se alla fine ti sei decisa ad agire per conquistare Diamond!-
-Già! E hai visto a cosa è servito?!-
-Ma se lui non ti ama, che colpa ne ha lei?!- le domandò a quel punto Cherlyne e Mara spalancò gli occhi sconvolta, cosa che fece arrossire la compagna e la spinse a dire, subito dopo –No, scusa, non volevo...- ma era troppo tardi, Mara era appena uscita dalla sua camera in lacrime e a sguardo basso, notando che c'era un po' di gente nell'andito che si stava dirigendo verso la Sala Principale. Cercò di non far notare a nessuno le sue lacrime ma, nello scendere le scale, notò Diamond e James chiacchierare alla fine della rampa. Si resero subito conto di cosa avesse la ragazza e la seguirono, trattenendola e sentendola urlare –Lasciatemi voi!- ma Diamond non la mollava, così le domandò –È stato Malfoy? Che ti ha fatto?!- fece subito, assumendo un'aria furibonda mentre il viso gli si arrossava e Mara strinse la labbra schifata, domandandogli –E se anche fosse?! Ah? Cosa te ne importa!?-
Diamond, davanti a quella provocazione, perse la sua rabbia e schiuse le labbra, allibito –Ma...! Cosa dici? Mi importa di te! Razza di sciocca!-
-Mara!!- urlò invece Cherlyne dall'apice della rampa, con gli occhi arrossati, seguita quindi da Crista e Giuliet. James fece per raggiungerla, non capendo davvero cosa stesse succedendo.
Mara guardò storto la compagna e scosse il capo, singhiozzante.
Diamond guardò le ragazze sulla rampa e domandò –Avete litigato?-
Cherlyne guardò il mezzodemone e poi l'amica, che si asciugò gli occhi e fece per divincolarsi dalla presa ma Diamond non la mollò e fece –Dai, parlatene. Non va bene che vi teniate il muso, non serve a nulla.- sottolineò, avvicinando la Potter a lui e accarezzandole i capelli corti e ribelli, lei abbassò lo sguardo singhiozzante e istintivamente si avvicinò al Grifondoro che l'attirò a sé e l'abbracciò, sorridendo appena. Era da tanto che la ragazza non si faceva nemmeno sfiorare da lui, sentiva un'aggressività repressa nei suoi riguardi.
James invece era andato a domandare a Cherlyne cosa fosse successo e lei aveva scosso il capo, facendogli capire che non ne voleva parlare, così lui si era limitato a cancellare le lacrime dal suo viso. Non ci volle troppo che Mara prese per mano Diamond e se lo trascinò via, ben poco affamata.
Subito dopo si avvicinarono le serpi, domandando –Che sta succedendo qui?-
Giuliet si volse verso Riven, che aveva appena chiesto e mormorò –Hanno litigato...- e Cherlyne commentò –Non volevo ferirla, però...-
Tom sospirò sonoramente e superò i compagni, andando ad afferrare una mano della sorellina che si lasciò trascinare fra le sue braccia, mentre lui le accarezzava il capo.
Così le domandò –Le hai detto la verità?-
Cherlyne guardò con disperazione le amiche e Crista abbassò il capo mentre Giuliet alzò le spalle –Purtroppo, sembra così...-
-Non vuoi proprio dircelo, Cher?- domandò preoccupato James, avvicinandosi alla bionda e accarezzandole i capelli dorati ma Tom le domandò –Se accettare quella verità le farà bene, allora sei nel giusto, Cher. Non devi rimproverarti.-
La giustificò il fratello, capendo che la ragazza non voleva parlare, altrimenti l'avrebbe già fatto.
-Che sta succedendo qui?- domandò a quel punto Tanya, affianco a un'assonnata Evil che mugugnò –Già...-
Crista arrossì, come spesso le capitava quando incrociava la via della maggiore e si spostò immediata, per lasciarla passare e usare le scale.
Tanya non la guardò, anzi, fissò Cher per poi lanciare un'occhiata a Tom che, con un'espressione davvero dolcissima stava consolando la sorella che quindi replicò –Grazie...-
-Boh, non c'ho capito un cazzo...- commentò esaustivo Riven, guardando con noia Andrew che quindi percepì l'occhiata ma non la ricambiò. Anche lui, da qualche giorno, era un po' assorto nei suoi pensieri.
...
Mara e Diamond, allontanatisi dal gruppo, si erano presi delle brioche e le stavano mangiando fuori in giardino, silenziosamente.
-L'inverno ormai è arrivato, cosa pensi farete per le vacanze di Natale e di Capodanno?-
La compagna aveva fatto intuire che non voleva parlare della litigata, così il mezzodemone ne approfittò per farle fare un po' di normale conversazione.
-Non saprei, penso che lo passeremo in famiglia, come sempre...- suppose lei, alzando le spalle, vagamente intimidita, ora che si rendeva conto che era da sola con lui.
Il mezzodemone allargò le braccia sulla panchina, pensoso e guardò i rami spogli degli alberi che li sovrastavano.
-E tu?- gli chiese quindi lei, notando che il compagno era rimasto silenzioso.
Diamond tornò a guardarla e replicò –Penso che andremo in vacanza in qualche calda isola della Dimensione Demoniaca, mia madre ne va matta e anche a me piacciono molto. Stare lì allontana dalla mente i brutti pensieri...- ultimò poi, con amarezza e Mara mormorò –Mi dispiace per come ti senti. Tu... stai peggio di me, forse...- optò, non sapendo davvero, in realtà, chi fra loro due stesse peggio.
Diamond le accarezzò i capelli e le sorrise –Cherlyne ti vuole molto bene e, qualunque cosa abbia detto, sono sicuro che non l'ha fatto con cattiveria-
Mara deglutì, pensierosa, poi abbassò lo sguardo "Ha cercato di aprirmi gli occhi, lo so..."
-Penso sia così- mormorò lei e il compagno l'attirò al suo petto, abbracciandola –Non devi preoccuparti, sistemerete ogni cosa...- le disse positivo, sorridendole e lei lo trovò assolutamente magnifico e rassicurante, tanto che si commosse di nuovo, trascinata ormai dalle emozioni.
Lui assunse un'aria preoccupata e la vide appigliarsi alla sua divisa, di nuovo, così le baciò la fronte e l'abbracciò con ambedue le braccia stavolta –Ehi, non è niente, vedrai... risolverete tutto-
-Grazie... ne avevo davvero bisogno, Diamond-
Il compagno, sentendola parlare in quel modo, si inorgoglì al pensiero che era riuscito a farla stare meglio –Meno male che ci sono io, se avessi aspettato il tuo fidanzato, saresti ancora in qualche panchina a piangere...- commentò con sarcasmo e Mara annuì –Hai ragione.-
Il compagno parve molto sorpreso da quella replica e abbassò gli occhi demoniaci su quelli smeraldini di lei, che ora lo stava guardando –Pensavo mi avresti aggredito, come al solito...-
Fece lui, sincero e la Potter spostò lo sguardo, in imbarazzo –Riven è molto bello, è affettuoso, mi fa ridere, è molto...- e arrossì appena, sentendo lui intervenire con noia –Sì, l'ho capito...- e lei strinse le labbra, divertita appena, per poi continuare mesta –Ma non è un Grifondoro, noi siamo...-
-Noi siamo diversi, sì... l'ho capito anch'io, ormai- liberò il mezzodemone, sospirando profondamente e accarezzando i capelli rossicci della compagna –Non avevo mai notato che, da vicino, erano più rossi che castani...- constatò, osservando la ciocca sotto i raggi del sole pallido, un po' oscurato dalle nubi candide.
Mara arrossì e sgranò gli occhioni, alzandoli su di lui che le sorrise appena –Sono belli-
Lei sentì la bocca tremare, non riuscendo a dirgli nulla dato che era completamente disarmata dal suo sorriso e dal suo fare naturale.
Il moro, infatti, vedendola in quello stato, le domandò –Stai bene?- e la ragazza abbassò di tutta fretta lo sguardo, replicando –S-sì... forse dovremmo andare, iniziano le lezioni-
Mormorò, un momento prima che la campanella suonasse e il compagno annuì –E va bene... Andiamo!-
-Ehi, Smith! Che hai?-
Domandò Diego verso Andrew che sembrava molto dedito a leggere i messaggi nel suo telefono –Sto pensando di sostituire la Scineton, inizia a scartavetrarmi i coglioni, anche se è particolarmente generosa in questi ultimi tempi, effettivamente...- disse con nessun tipo di remora, davanti all'espressione sconcertata di Giuliet, seduta sulle ginocchia di Riven.
Le Grifone avevano deciso di sedersi con le serpi quella mattina, visto che Tom aveva invitato Cherlyne a stare con lui. L'aveva vista davvero provata e non riusciva proprio a sopportarlo.
Sentendolo parlare in quel modo, Tom si schiarì la voce verso il compagno, nel tentativo di fargli cambiare lessico, ma il Conte non alzò lo sguardo dal telefono e continuò –C'era quella troia di Eveline nella mia rubrica, non la trovo più... tu ce l'hai ancora, Riven?- domandò poi verso l'amico, che storse la bocca poco convinto –Forse, ma te la sconsiglio, si lamenta se aumenti un po' il ritmo... non ti piacerebbe-
-Me la sono già scopata, Riven. E stai tranquillo che fa quello che le dici, se sei abbastanza convincente...- e gli sorrise ironico, afferrando il telefono del compagno e trovando rapidamente quello che gli interessava. Sapeva di avergli lanciato una frecciata ma Riven non l'aveva percepita, visto che non sapeva di aver avuto degli spettatori, poche notti prima. Giuliet era ancora allibita, cosa che aveva fatto ridere Diego, mentre Cherlyne e Crista, affiancate, si lanciavano delle occhiate imbarazzate.
-Comunque, una più brava di Chiara c'è, te lo assicuro...- lo punse Riven, attirando l'attenzione del compagno e strizzandogli l'occhio, ammiccante.
Andrew assunse un'aria disgustata e gli domandò –Parli di te? No, grazie... -
Le sue parole fecero scoppiare a ridere i commensali, tranne Riven che scuoteva il capo dolente –Hai capito bene, coglione. Ma fai pure finta di nulla...-
In quel momento varcò la soglia Brad, insieme al trio Scineton alle sue spalle....
Spazio Autore
Salve bellee!! Anche in questo capitolo avremo una bella sorpresina! Che suppongo abbiate immaginato dal titolo! Vedremo che succederà! XD Scusate sempre se non ho ancora risp ai commenti dell'ultimo capitolo (dopo mercoledì dovrei tornare un po' all'attacco, anche se non so come andrà l'ultimo esame, ho avuto davvero troppo poco tempo per prepararlo e sono davvero terrorizzata... speriamo che perlomeno mi passi >.<). Grazie a tutte! In particolarea: Corpilegati, taniaconlai, GaiaBaioniButtafarro, agnese312, ValentinaTorrres327, mar-22, happinesssssssssss, pensandotilanotte, MPotterhead12, lullubook, Mezzosangue17, HarryPassivello, Rene_217, Ecila2000, iridella14, Rebbi01, McSnugglefacesxx, HermioneEvil_Malfoy, MRT_01, EleEle_04, Iron9208, SMARTY2003, isanego26, Carietta91, AlissaNyx, morganarusso46, anirbasoup00.
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