Due sorelle (Parte III)

Johnny e Konstantin si guardarono preoccupati, ma poi si alzarono in piedi e raggiunsero il professore, che era in piedi e appoggiato alla cattedra, con le braccia conserte.

Osservò i due studenti con attenzione, come se stesse cercando nei loro volti qualcosa...

-Perché non studiate? Le materie come questa sono le più sciocche in assoluto. A parte alcune dinamiche logistiche, c'è molto poco da capire e non ci vuole chissà quale genio, per farlo-

-Io non riesco a memorizzare le date- mormorò Johnny immediato e Riley guardò Konstantin che annuì –Nemmeno io e poi... un po' mi annoia, ecco-

Il bruno lì, si staccò dalla cattedra e si mosse fra i banchi, scandendo –Devo supporre che nelle altre materie siate eccezionali, allora- e si fermò al banco di Cherlyne, che arrossì visibilmente. Il professore avvicinò la mano al quaderno della ragazza e la vide allontanare immediatamente le mani, nascondendole sotto il banco, sempre in notevole imbarazzo.

-Ehm... ecco...- iniziò Johnny, guardando il compagno che arrossì e Riley, dopo aver sfogliato rapidamente il quaderno di Cher, glielo restituì e passò alla fine del corridoio, appoggiandosi al muro e tornando con le braccia incrociate, mentre guardava i due giovani maghi –La risposta è "no", non "Ehm" e nemmeno "Ecco".-

Sottolineò, vedendo i due abbassare gli sguardi e domandò –Sembrate amici. Sbaglio?-

E Konstantin intervenne –No, siamo... siamo amici, certo- Riley inclinò il capo curioso e alzò un sopracciglio.

-Quindi non vi piace la magia, oppure siete troppo occupati a intrattenervi vicendevolmente per studiare?- domandò, sentendo non poche risatine trattenute fra gli studenti, mentre Johnny e Konstantin arrossirono e si guardarono.

Riley, che non sembrava affatto divertito dalla situazione, proseguì –Perché venite in questa scuola? So che è una delle più difficili e prestigiose, in Inghilterra...-

I due ragazzi apparivano sempre più in difficoltà, Johnny stava sudando visibilmente. Si guardarono di nuovo, poi Johnny balbettò–I-io sono br-bravo in Erbologia, m-mi piace molto-

-Se fossi io, il tuo professore, sarei curioso di sapere se ti piacerebbe ugualmente-

E lì, alcune Serpi ghignarono malevole.

Johnny abbassò lo sguardo e mormorò –Mio padre è professore solo da quest'anno, sono sempre andato bene... con la professoressa Lorich- osò, facendo riferimento alla professoressa che aveva avuto negli ultimi anni.

Riley stirò un sorrisino perfido e replicò –Allora sei proprio bravo, caspita. Devo essermi sbagliato- ironizzò, spostandosi su Murgh –Tu, invece? –

Il moro scosse il capo e Riley sospirò, capendo l'antifona –Immagino che tu sia quantomeno in grado di posizionare su una linea temporale i principali avvenimenti che avete affrontato in Storia, quest'anno...-

Konstantin strinse le labbra e si volse verso la lavagna, raggiungendola e impugnando il gessetto.

Il professore guardò i due e poi, stirò un sorrisino, visto che gli era venuta un'idea –Facciamo così. Vi do un'altra possibilità. Chi dei due mi farà la linea temporale più ricca e corretta, avrà una A, mentre l'altro beh... può anche non sprecarsi troppo a venire alle mie lezioni. Inoltre, se vedrò gli esercizi identici perché vi siete consigliati beh, potrete liberamente intrattenervi entrambi, ma fuori dalla mia aula- scandì severo e dalla tasca prese due gessetti –Ora vi darò questi. Quello che scriverà uno, non potrà leggerlo l'altro e viceversa, così potrete lavorare entrambi alla lavagna, senza disturbarvi l'uno con l'altro...- aprì la mano e i due gessetti raggiunsero i rispettivi studenti, che li impugnarono, lanciandosi poi un'occhiata.

-Dato il funzionamento dei gessetti, potete stare vicini, non è un problema. Avete otto minuti-

Scandì e indicò loro la lavagna, vedendoli voltarsi e andare presto ad abbozzare una retta orizzontale e alcuni tratti che la tagliavano in vari punti. Riley stirò un sorrisino bieco e poi si volse alle proprie spalle, aprendo la finestra e affacciandosi, per poi accendersi una Magh.

-Nessuno suggerirà loro e se lo farete... - temporeggiò un secondo, per poi voltare lo sguardo verso la bancata di destra, da cui i due provenivano –...Ve la farò pagare cara- liberò candidamente, facendo rabbrividire ogni studente che incrociò i suoi scurissimi occhi.

Tanya guardò preoccupata Tom e il biondo sospirò sonoramente, andando a pasticciare su un foglio distrattamente "Avevo capito che era un tipo molto pigro e rilassato. Quando gli ha dato il gessetto però, aveva uno sguardo molto... strano" e guardò al suo fianco, dove c'era il prof che ancora guardava fuori. Non sembrava avere più di trent'anni. Peccato che, a quanto sosteneva Dorian, ne doveva avere più di trecento.

"Sembra uno che ci tiene molto all'impegno ma... se fosse così, sarebbe sul punto di uscire da scuola e invece Dorian mi ha fatto capire che è ancora in alto mare, sebbene abbia tutte le potenzialità. Quindi, o è uno che parla bene e combina poco, oppure..."

Si fermò dal disegnare e arrivò alla conclusione già suggeritagli da Dorian "Oppure non sa cosa fare una volta fuori. Teme di sentirsi spaesato... strano, non sembra proprio il tipo."

Passarono cinque minuti e il professore decise di gettare via il mozzicone della Magh, per poi voltarsi e chiudere la finestra scorrevole. Si portò le mani in tasca e si mosse lungo il corridoio delle bancate centrale e di sinistra, silenzioso, posizionandosi alle spalle dei due ragazzi e osservandone i risultati. Avevano smesso di scrivere entrambi, cose diverse e spesso sbagliate. Non avevano azzeccato neppure una data.

Entrambi osservavano le loro linee temporali pensosi, senza poter vedere quella del compagno.

-Ricordatevi... c'è la vostra promozione in ballo e solo uno di voi due ce la farà. Vado in bagno- ultimò quindi, con divertimento, uscendo dall'aula dicendo –Non un fiato, spettatori.- e ghignò malevolo, uscendo dall'aula ma lasciando la porta aperta.

[Credo che sia... un giochetto mentale, non è un vero esame] suppose Tom nella mente della sua fidanzata che gli lanciò un'occhiata curiosa [Perché lo dici?]

[Perché è compiaciuto, come se fosse divertito dalla situazione... io non ci trovo nulla di divertente]

[Ci sono molti professori che amano mettere in difficoltà gli studenti]

[Sì, ma in genere si aspettano che loro abbiano una qualche reazione. Qui c'è solo una gara fra due amici e uno dei due comunque non passerà. Non è leale, a uno dei due non sta comunque offrendo una possibilità e all'altro, offrendogli una A, non gli sta che regalando una fittizia boccata d'aria che non lo salverà dalla bocciatura. È tutta una messa in scena, secondo me...]

[Bah, in ogni caso se lo meritano. Non hanno combinato niente durante tutto l'anno e gli ultimi due mesi sperano di piagnucolare un po' per avere la promozione... non è corretto nei nostri confronti]

[Sono d'accordo. Almeno in materie prettamente di studio come questa si sarebbero dovuti impegnare di più... non possiamo far loro una colpa però, delle loro scarse capacità magiche]

Tanya rimase sorpresa dalla diplomazia del compagno e fece spallucce, oramai poco interessata [Spero li bocci entrambi, bah...]

Tom si lasciò sfuggire una risata e guardò la fidanzata, mettendole un braccio sulle spalle, attirandola a lui e avvicinandosi al suo viso, quasi dolente –Sei cattivissima...- le sussurrò a fior di labbra e lei ghignò mordendogli il labbro inferiore –Proprio così.- si sorrisero divertiti e il compagno le immerse una mano fra i capelli, attirandola maggiormente alla sua bocca.

Non appena l'uomo abbandonò l'aula, Johnny avvertì uno strano prurito agli occhi e ben presto non poté credere ad essi.

...

Riley fu di parola, come gli spettatori. Nessuno aveva suggerito e né Johnny, né Konstantin avevano chiesto.

-Il tempo è ultimato. Ridatemi i gessi- scandì il professore, lanciando un'occhiata rapida alla lavagna, stirando un sopracciglio, divertito.

-Bene, bene...- e guardò i due studenti, stritolando i gessetti fra le dita e lasciando cadere la polvere sul tavolo, mentre ancora fissava i due, dallo sguardo intimidito.

-Chi è stato il più bravo?- domandò loro, curioso. Si avvicinò alla lavagna, agitando appena la mano. La polvere che c'era sul tavolo levitò placidamente verso la parete e si consumò nello stilare altre due linee temporali, sotto quelle ultimate dai compagni. Quindi ora ce ne erano quattro, non più due.

Riley, al centro della lavagna, e appoggiato di schiena ad essa con le braccia conserte, guardava i ragazzi.

Johnny era purpureo mentre Konstantin aveva l'aria scioccata.

-Chi ha capito cosa è successo, fra gli spettatori?- domandò verso la classe, alzando ambedue le sopracciglia curioso.

Nessuno rispose, nemmeno Tom che però strinse un pugno, irritato. Non conosceva quei gessi, probabilmente erano una mera invenzione di quel Demone.

La sua irritazione fu di enorme compiacimento per il professore, che gli offrì solo la sua occhiata, per poi chiarire –È normale che nessuno ci arrivi... magari però i diretti interessati...-

-Hai copiato le mie date?!- domandò a quel punto Konstantin verso Johnny che guardò allarmato il compagno –N-no io...!-

-Sì, l'ha fatto. Sapendo bene che eri vagamente più informato di lui sul corso degli eventi, ha deciso di attingere dalle tue conoscenze, modificare e implementare le sue, ottenendo la prima linea temporale. Mentre le altre, le ultime che sono state scritte, sono quelle veritiere. Non appena sono uscito avete avuto un minuto di tempo a testa per modificare il vostro esercizio ma avete potuto vedere solo la vostra reale stesura, non quella copiata dal compagno. Quindi, se nel primo minuto in cui io sono mancato, Johnny ha copiato tutto da te, Murgh, nel secondo minuto, quando tu hai avuto la possibilità di farlo e lui aveva già finito... non hai fatto nulla, sapendo che le tue informazioni erano più giuste, anche se per sfiducia o disattenzione non hai voluto copiare la morte del ministro Francis nel 1789 e nemmeno la caduta del Regno degli Elfi nel 1210-

-Non le ho copiate perché non sarebbe stato corretto e poi...!- sancì deciso Konstantin, verso il professore, con irritazione. Quest'ultimo però storse la bocca, poco convinto –...Ti lascerò il beneficio del dubbio, se preferisci, sta di fatto che... c'è bisogno di un vincitore qui. Giusto, Johnny?- gli domandò, con aria compiaciuta, vedendolo abbassare lo sguardo e mormorare –Sì... è giusto che vinca lui, mi dispiace-

Konstantin storse la bocca e scosse il capo, guardando altrove, ancora offeso e Riley sorrise ancora, sempre più perfidamente –Ma la linea temporale migliore è la tua, quindi anche la A- ultimò rilassato, lasciando la classe sconvolta.

Konstantin però era allibito –Che cosa?! Non è giusto! Lui ha copiato! –

-E allora?- gli chiese con noia Riley, spostando lo sguardo sul moro che arrossì, indicandolo –Lei... lei ha detto...-

-...Che non potevate consigliarvi e che, dato il particolare funzionamento dei gessi, potevate scrivere vicini... non ho mai sottolineato che non potevate copiare l'uno dall'altro- e gli sorrise malignamente, vedendolo diventare purpureo e scuotere il capo disgustato –Questo è assurdo! Non ha alcuna validità questo test!-

-Non avevo certo bisogno di testare le vostre conoscenze in Storia! Fate pena entrambi, non preoccuparti, Murgh.- sottolineò, sempre più divertito dallo sconcerto dello studente.

La campanella suonò proprio in quell'istante e Riley indicò ai ragazzi l'uscita, il primo a prenderla fu Konstantin, dopo aver offerto una poderosa spallata a Johnny, che intimidito raggiunse il professore –Per favore, non può metterla a lui la A?-

Riley, tornato al registro, mentre le serpi si avvicinavano alla cattedra, curiose di sentire la conversazione, replicò –Eh no, Paciock. Questa è la tua punizione. Dove pensi che andrai con quella A?- e si lasciò sfuggire una risata denigratoria mentre Johnny assunse un'aria ferita –Lei voleva solo farci litigare-

Capì, solo in quell'istante e Tom lanciò un'occhiata fugace alla fidanzata, piuttosto sorpresa.

-Volevo aprire gli occhi a entrambi. Sono certo che vi gingillerete molto meno, d'ora in avanti... e ora via- e mosse con noia la mano, intimando gli studenti ad andarsene.

...

-Bello e stronzo il nostro prof, eh?- domandò Evil, verso i compagni, sentendo Tom replicare –Stronzo è molto più che sufficiente- sembrava irritato.

-Hanno avuto quello che si meritavano- tagliò corto Andrew, accendendosi una Magh –L'avrei fatto anch'io se ne avessi avuto la possibilità- e ghignò compiaciuto, mentre la fidanzata ridacchiava sul suo torace –Ecco perché sei il mio fidanzato- e gli baciò il collo, innamorata, sentendolo immergere una mano fra i suoi capelli e accarezzarle la coscia che teneva accavallata sulla sua. Erano tutti seduti sulle panchine.

Tanya, sopra Tom, accarezzò i crini biondi del fidanzato, con aria divertita –Peggio per loro... non mi fanno sicuramente pena.-

E Diego, che però continuava a fissare Tom, gli chiese freddamente –Pensi che potrebbe prendersela anche con noi?-

-Se la prenderà con chiunque non gli andrà giù. E se sarà anche bravo, troverà un modo per farlo andare male... ho la sensazione che non sia una persona ragionevole- e sospirò scocciato, sentendo però la fidanzata abbracciarlo –Ohhh andiamo, ci penso io a te! Se ti tratta male, io ed Evil andiamo a chiedergli di essere più gentile- e strizzò l'occhio all'amica che ghignò malevola –Oh sì! Certo! Gli faremo cambiare atteggiamento, in un modo...-

-...O nell'altro- ultimò per lei la Regina, cosa che fece scoppiare a ridere le due nello stesso momento, sotto lo sguardo annoiato di Tom e assente, come al solito, di Andrew.

-Finita questa sciocca solfa? Non è divertente...-

-Se non ti conoscessi... direi che ne hai paura- osò ancora Diego, vedendo il biondo incrociare il suo sguardo stavolta, cosa che lo fece rabbrividire –Mi conosci, Diego. Non mi faccio intimidire da un despota. Spero però che torni presto mia madre...- e sospirò, appoggiandosi al petto della fidanzata, che lo adagiò a lei affettuosamente –Torneranno presto, non preoccuparti...- e gli baciò il capo, non vedendolo sorridere appena, rinfrancato dalla sua vicinanza.

Qualcun altro però si stava avvicinando e probabilmente Tom non ne sarebbe stato altrettanto rinfrancato.

Diego e Riven, gli unici in piedi, diversamente dalle coppie che sfruttavano la panchina, assunsero un'aria sorpresa nel vedere chi li aveva ormai raggiunti di soppiatto nella piccola area privata che il gruppo aveva scelto.

-Ciao...-

Fece Mara Potter, appena giunta insieme al suo fidanzato, che stava silenziosamente alle sue spalle.

Diamond appariva molto serio, ma non aggressivo.

Le serpi si voltarono non appena ebbero potuto notare le facce di Riven e Diego.

-Ciao- fece Tom, per primo, guardando la coppia. Tanya era diventata immediatamente molto più seria, anche se non aveva ancora incrociato gli occhi smeraldini della sorella. La guardava nella sua interezza, guardava la coppia e il paesaggio in fiore che li contornava.

-Volevo sapere se... se potevo parlarti-

Tentennò un secondo la Grifondoro, ma poi ultimò in un fiato, senza pensarci troppo.

Tanya, che era improvvisamente scesa a controllare l'ora, replicò –Non penso ci sia abbastanza tempo...-

-Non penso che papà si arrabbierà se facciamo ritardo- insistette la sorella e stavolta Tanya alzò lo sguardo su di lei, indecisa sul da farsi. Non si aspettava di vedersela piombare alle spalle così. Supponeva ci avrebbe parlato quel pomeriggio! [Se adesso non ti va, non devi]

-Va bene, andiamo...-

-Non penso succederà- intervenne gelidamente Evil però, dopo aver sentito Tanya acconsentire.

Mara spostò lo sguardo sulla mezzodemone, alzando un sopracciglio con irritazione –Che significa? Da quando hai voce in capitolo?-

-Magari da quando l'hai gettata dagli spalti come una pazzoide -

Tanya e Tom spalancarono gli occhi sconcertati, Mara divenne purpurea e berciò –Che diavolo dici!? È stata Kim che...!- ma Diamond l'affiancò e la fermò, trattenendole il polso e guardando ruvidamente la sorella –Non esiste che tu ti metta in mezzo. Assisterò io alla conversazione, visto che sono in grado di fermarle entrambe e di certo non mi intrometterò-

-Ah beh, allora ci sarò anche io- dichiarò Tom, candidamente, sorridendo sornione verso il mezzodemone, che aveva un'espressione glaciale e vagamente disgustata.

-Non sei un mezzodemone, quindi ci saremo io e mio fratello- dichiarò Evil, con sicurezza e Mara replicò, inorridita –Ma che diavolo vuoi!? Non sei capace a farti per una dannata volta gli affaracci tuoi?! Non c'entri niente, razza di egocentrica!-

Lì, la mezzodemone si schioccò appena il collo cercando di trattenere l'ira incombente, socchiuse gli occhi, mentre un vaso bluastro pulsava sulla sua fronte. Andrew la osservò e ne perse lentamente la presa, visto che la ragazza si stava alzando in piedi –Che diavolo hai detto, pazzoide?- sottolineò, guardandola con quel disprezzo che si era tenuta dentro per giorni e giorni, nell'attesa di poterlo sputare fuori con qualche velenoso insulto o sguardo.

Mara strinse i denti irritata e stavolta fu Tanya a intervenire, era allibita –Ma...! Insomma! Volete finirla!?- era senza parole, tutto avrebbe pensato, tranne di assistere a quella scena. Spostò lo sguardo su Evil, eloquente e l'amica la guardò, parzialmente offesa –Stai sgridando me? Veramente?-

-Lo faccio perché so che tu mi ascolterai... non oserò mai più dire o consigliare nulla a lei. Questo è certo.- e spostò immediata lo sguardo sulla sorella, che arrossì brutalmente e sgranò gli occhioni.

-Non faccio due volte lo stesso errore- ultimò dunque, con espressione vagamente risentita.

-Oh, ma guarda... la pausa è finita.- buttò lì Andrew, alzandosi in piedi con nonchalance e mettendo un braccio forzuto sulle spalle della fidanzata, che fissava con irritazione evidente la Grifondoro, stavolta. Le parole di Tanya l'avevano palesemente colpita.

-Andiamo bronciovil...- le sussurrò poi il fidanzato all'orecchio, riuscendo a distrarla dalla sua preda e vedendola spostare lo sguardo su di lui, che le sorrise appena e le stampò un bacio a fior di labbra, come di rado le offriva. Riusciva a placarla solo con uno sguardo e una parola...

[Cosa vuoi fare?]

-Parleremo Mara, ma io e te-

Tom assottigliò lo sguardo, non molto d'accordo, mentre Evil sembrava essere tornata all'attacco –Che cosa!?-

-Basto anche solo io, non è necessario che ci siano tante persone- fece bonario Diamond, mentre Mara, ancora, fissava la sorella... come se si sentisse offesa da ciò che le aveva detto.

-O così, o niente. Non abbiamo bisogno di una balia.- dichiarò però Tanya, decisa.

-Hai la bacchetta?- le domandò Tom e la rossa annuì appena, senza guardarlo mentre fissava la radura –Andiamo, forza...-

-Oh ma dai! È assurdo! Tom, almeno tu!- fece preoccupata Evil, verso il biondo, che le si avvicinò e le accarezzò il viso

–Stai tranquilla, sono sull'erba, al massimo finiranno col rotolarsi per terra–

Andrew si lasciò sfuggire una risata, anche se fu l'unico. Infatti nessuno trovò l'uscita divertente.



Spazio Autore:

Eccomi quiii trottolineee!! Spero che anche questo chappy vi sia piaciuto! Che ne dite del nostro Riley?? Ve lo aspettavate così? XD Un grazie a tutte a domenica! pensandotilanotte, ChiaraChironi, book_lovers92, Sky_2001, potterhead-hunters, iridella14, thewritersoul, beyourselfree, GiuliaBernasca, MRT_01, Carietta91, FlaviaYes, cicapisciniente, GiovannaMarongiu, EleEle_04, Rene_217, McSnugglefacesxx.

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