Di nuovo tutti insieme (Parte II)

Scandì Draco, inserendo la solita pallina nera nel tronco. All'albero erano state rimosse le radici ed era stato incastrato solo il fusto, quindi era sostanzialmente morto. Non avrebbe comunque potuto sopravvivere lì dentro.

-Entriamo...- scandì Draco, dopo che la porta venne generata.

Fu il primo a varcare la soglia e a guardarsi intorno, seguito dai compagni.

-Poteva essere peggio...- mormorò Hermione e il Malfoy scandì –Peggiorerà, non illuderti.-

I colori erano decisamente più smorti e tristi, tendenti al grigio opaco e al marrone scuro.

L'abitazione si componeva del salone d'ingresso, più piccolo dell'altro. Era dotato di un ampio divano a tre posti che fronteggiava il camino ma era privo di poltrone e tavolini. Il bagno era uno solo, piuttosto semplice, sebbene fornito come il precedente degli stessi prodotti. C'era solo una vasca e un lavandino ampio.

I posti letto erano tre, stavolta ed Hermione arrossì, quando entrò in camera propria e vide il letto da una piazza e mezzo –Se Ron dovesse tornare, come faremo?!- domandò ai ragazzi. La sua, era l'unica camera con la porta, le altre avevano dei separatori da tirare.

Draco la raggiunse, un po' deluso dal contesto in cui era incappato e replicò –Tanto non può raggiungerci, Granger... di che ti preoccupi?-

Le domandò, sbuffante, per poi superarla e muoversi in cucina, dopo aver dato una rapida occhiata al bagno.

C'era l'essenziale... ma più di quanto avrebbe potuto offrire loro la tenda di Hermione.

La strega seguì il biondo nella piccola cucina, sparata dagli altri ambienti, notando un tavolino quadrato, attaccato alla parete di separazione, con tre sedie.

Metteva un po' tristezza come casa...

-L'altra era molto più bella...- decretò Harry –Anche se questa è comunque meglio della tua tenda, Herm.-

La bionda lo guardò storto e fece per replicare ma Draco l'anticipò –Riflette lo status dell'oggetto in cui è inserita. Non ho voluto provare a metterla nel ghiaccio, altrimenti ci saremmo dovuti tenere quella casa per una settimana... e non dormirò su una fottuta lastra di ghiaccio per una settimana!- disse, con rinnovato fare aggressivo.

-Pensi che tutto l'ammobilio sarebbe stato fatto di ghiaccio?-

E Draco fece spallucce –Non saprei. Consigliano di utilizzarla sugli alberi, però...-

-Hai dormito su un materasso, questa settimana, non su un piano di legno- lo corresse Hermione e Draco sospirò, sonoramente –Se vuoi, la prossima settimana la proviamo sul ghiaccio, ma se poi mi tocca davvero dormire su un cumulo di neve, uso te e Potter come materassi!- e uscì dalla cucina, muovendosi in salone e tirando fuori la sacca con Nagini, inserendola di nuovo nella sua palla di cristallo.

Hermione ed Harry si lanciarono un'occhiata e poi fecero spallucce, raggiungendolo in salone. Hermione gli disse –Se dovesse iniziare a demolirsi da sola... dovremo trovare un nuovo posto dove inserire la pallina.-

Draco, che stava finendo di sistemare la rumorosa sfera per rinchiudere la serpe, si levò in piedi e la guardò –Sì, questo è vero- e agitò la bacchetta verso il camino che prese presto ad ardere, dando un po' di colore agli oggetti nelle vicinanze.

Draco sfiorò la fredda pelle del divano color verde olivastro e storse la bocca, per poi gettarsi sopra e notandolo piuttosto rigido, com'era anche il sottile materasso del suo letto. L'unica cosa positiva era il caminetto, anche se riusciva a scaldare solo il salone. Le camere erano piuttosto fredde, anche se la cosa a lui interessava poco... aveva dormito negli umidi sotterranei di Hogwarts per sei anni.

Draco venne presto raggiunto da Hermione ed Harry. La ragazza, vedendolo di nuovo col suo libro fra le mani, gli domandò –Ti ricorda qualcosa?-

Il biondo annuì –So di per certo che la Lovegood porta quel simbolo al collo.-

Ed Hermione gli domandò curiosa –E come fai a saperlo?-

Draco le lanciò un'occhiata divertita e replicò –Un mio amico, mentre ci stava scopando, è stato ferito dalla parte acuminata... quindi lei se l'è levato e l'ha dimenticato in camera sua. Me lo raccontò quasi subito, anche se lei venne a riprenderselo dopo alcuni mesi, stramba com'è...-

Hermione era scioccata ed Harry con lei –Ma... stiamo parlando di Luna? Lei...-

Draco alzò un sopracciglio divertito e replicò –La dà via come se non fosse sua se le dai un po' d'erba. Secondo te perché è così fuori?-

Hermione divenne purpurea e si portò una mano alla bocca scioccata. Draco fece spallucce e replicò –Non c'è niente di sorprendente, una volta mi hanno raccontato che persino il Barone Sanguinario se l'è scopata, anche se non ci credo molto.- e si portò una mano sul mento, pensieroso –Insomma... la metodica mi sfugge e soprattutto l'utilità visto che... cazzo, è un fantasma!-

E guardò i due, pensando di aver trovato un ottimo spunto di conversazione. Hermione era semplicemente attonita, mentre Harry aveva stirato un sorrisino incredulo –Non ci credo, dai... ci stai prendendo per il culo.-

Draco, lì, scoppiò a ridere e andò a scombussolare i capelli di Hermione –Granger!! Te l'ho fatta! AHAHAAH! Dovresti vedere la tua faccia!-

E rise ancora più forte, mentre Harry scuoteva il capo, anche lui ridente. Inutile dire che Hermione iniziò a picchiarlo –Sei un vero idiota, Malfoy! Ma come diavolo ti vengono in mente queste cose?!-

Il biondo continuava a ridere e a guardarla, visto che aveva iniziato a ridere anche lei –Scommetto che hai creduto anche alla storia del fantasma! AHAHAH!- e le tirò il naso mentre lei si era ormai arresa e cercava semplicemente di allontanarlo –Pezzo di idiota... hai organizzato tutta questa cosa perché? Sei un perditempo!-

-E tu sei una depressione! Guai a te se ti rifai i capelli color corteccia secca, per non fare riferimento a qualcos'altro di secco e marrone!- la sgridò, vedendola incrociare le braccia sul petto, offesa.

-Però ha ragione, Herm. Così stai benissimo- le disse gentile, Harry.

-Sì sì, un fiorellino, proprio.- celiò Draco, ricevendo una nuova manata sul cranio, dall'agile Grifona –Ti ricordo che qualche giorno fa hai espresso ben altri pensieri! Hai finito di fare l'idiota?- e il Malfoy sbuffò replicando –Ero ubriaco... e comunque, la storiella era per ridere, ha davvero quella collana. Una Corva che mi scopavo al quin... no, al sesto...- rimase un attimo interdetto, non ricordandosi esattamente l'anno ed Hermione spazientita lo interruppe –Se è anche questa una sciocchezza, stavolta uso la bacchetta!-

Il Malfoy la guardò storto e replicò –Sta' calma! Comunque, la tipa mi aveva detto che con le ragazze con cui divideva la stanza, spesso dividevano anche profumi, gioielli e cazzate varie. Una volta mi disse che le aveva preso quell'affare e l'aveva trovata che frignava, in camera, perché pensava di averla persa. Non sapendo come avrebbe reagito, visto che è bella stramba, le ha detto che l'aveva trovata nei corridoi e che sapeva che era sua, visto che gliela vedeva spesso addosso.-

Hermione lanciò un'occhiata ad Harry e il ragazzo parve impensierito, diede un'occhiata più decisa al simbolo, visto che non ci aveva mai ragionato sopra fino a quel momento e, improvvisamente, sgranò gli occhi –Ah... anche io l'ho visto. Al padre di Luna però. Al matrimonio di Bill e Fleur!- disse ai due, eloquente.

Draco guardò vittorioso Hermione e lei gli dedicò una nuova occhiata di supponenza, mostrando la sua attenzione ad Harry soltanto –Allora, forse, dovremmo andare a casa di Luna, cosa ne pensi? Potremmo scoprire perché Silente ci teneva tanto che conoscessimo il significato di questo simbolo...-

-Spero non sia un altro Horcrux...- commentò però Harry, intristito mentre Draco, con fare irritato, si accese una Magh -Dobbiamo trovare la Spada, Grifoni. Fatevene una ragione.- disse il biondo e i due annuirono, con espressione un po' contrita.

-Preparo la cena.- Continuò Draco, alzandosi in piedi e muovendosi in cucina, seguito presto dai due, era quasi mezzanotte, ma dovevano pur mangiare.

Mentre il gruppetto mangiava, Hermione, dopo essersi messa il pigiama più caldo che aveva, disse –La mia camera è gelida...-

Draco ed Harry le lanciarono un'occhiata e il moro le rispose –Penso sia colpa della parete, noi abbiamo quel divisorio, l'aria calda del camino riesce a passare.-

La ragazza annuì e Draco fece –Conviene che lasci la porta aperta...- quella ascoltò anche il biondo al suo fianco e annuì di nuovo, un po' demoralizzata, sperando almeno che sotto le coperte si stesse meglio.

Quando andarono a dormire, quella notte, il freddo invase le loro camere, senza dare loro alcuna tregua. L'unica sufficientemente accogliente era quella di Harry, affiancata al caminetto e quindi calda per induzione.

Draco non soffriva particolarmente il freddo mentre Hermione, piuttosto stanca, era riuscita ad addormentarsi anche se in preda a brutti sogni.

Verso l'una di notte però Harry venne svegliato da una forte luce, questa aveva iniziato ad aleggiare nella sua camera

Una volta indossati gli occhiali riuscì a mettere a fuoco una cerva che, attraversata facilmente la parete divisoria, era uscita dalla sua camera per muoversi poi fuori casa.

Il ragazzo era rimasto sconcertato e, senza troppi indugi, decise di inseguire quello che non avrebbe potuto confondere con nient'altro. Un Patronus.

Mezz'ora più tardi, Hermione, presa dagli incubi, non poté che svegliarsi. La bionda, ansante, moriva di freddo, anche perché una coperta le era caduta per terra, e poi perché la sua camera era piuttosto distante dal camino.

"Non posso restare sveglia tutta la notte, però..."

Sbuffò e, sebbene cosciente di aver perso il sonno, pensò di andare al caminetto ormai quasi spento per ravvivarlo e magari riposare lì. Sapeva che l'indomani avrebbero avuto da fare.

Per cui acciuffò tutte le coperte e si mosse verso il divano, ringraziando che un sedile avesse il poggiapiedi, quindi avrebbe potuto usarlo come letto. Con le coperte e un cuscino non sarebbe stato poi così scomodo.

Ravvivò il fuoco con la bacchetta e mugolò compiaciuta, sentendo finalmente le mani scaldarsi. Invidiava Harry che, dietro la parete, dormiva nella sua camera riscaldata.

"Beato... uffa..."

Si inserì dentro le coperte e sistemò il divano. Aveva già capito che sarebbe diventato quasi certamente la sua nuova camera.

Passò quasi un quarto d'ora a bearsi del calore ai piedi e, capendo di non avere sonno, mosse la bacchetta con noia e fece volare un libro verso di lei –Accio Fiabe di Beda il Bardo!- e il soporifero libro di favolette, la raggiunse. Ormai ne avevano capito la reale utilità ma almeno avrebbe funzionato da sonnifero. Ravvivò ancora il fuoco, facendo più luce nella stanza e, proprio a causa di questo, svegliò irrimediabilmente Draco che, sceso dal letto, si mosse in salone con aria infastidita –Vuoi accendere anche tutte le candele, Granger?!-

La ragazza, spaventata, scatto con il capo di lato e assunse un'aria innocente –Scusami, non pensavo ti svegliassi.-

Quello roteò gli occhi e se ne tornò in camera, sedendosi sul letto e accendendosi una Magh.

-Dai, scusa, non ti arrabbiare. Non l'ho fatto di proposito...- gli disse lei, davvero stanca di stare sempre a litigare per sciocchezze.

Il Malfoy le lanciò un'occhiata annoiata e, con un vero pigiama addosso, stavolta, la raggiunse –Forza, fammi spazio. Che diavolo ci fai qui?- le domandò, vedendola arrossire appena e spostarsi di lato, sollevando le coperte e vedendolo infilarcisi dentro.

-Avevo troppo freddo e un incubo mi ha svegliata... ora non ho più molto sonno, quindi leggevo.- e gli mostrò il libro, vedendo il compagno prenderlo e lanciarlo alla fine del divano davanti allo sconcerto di lei –Io invece dormivo benissimo.- le fece sapere, lanciandole una nuova occhiataccia e vedendola roteare gli occhi –Non puoi tenermi il muso anche per questo! Ti ho già chiesto scusa.- e lo guardò scontenta, vedendolo liquidarla con la mano e tirare dalla Magh. Indossava un caldo pigiama verde intenso, dai bordini argentati e con scritto su una manica, Prince of Slytherin. Leggendo quella frase, le scappò istintivamente una risata –Principe dei Serpeverde? Che sarebbe?- e ridacchiò incredula, vedendolo voltarsi lentamente a guardarla –Non vuoi che inizi a farti il solletico, vero?- E lei strinse le labbra, tentando di fermare l'istinto. Lui stirò un sorrisino compiaciuto e replicò –Me l'hanno regalato le mie ammiratrici.- e stavolta lei scoppiò a ridere di nuovo, tirando indietro la testa –Oh, cielo! Che cosa sciocca!- e si portò le mani sul viso, mentre anche lui risultava contagiato dalle sue risate –Tu sei una sciocca... guarda che faccia che hai...-

Lei si morse il labbro inferiore, sempre tentando di trattenersi e il biondo ruotò vagamente verso di lei, come lei aveva fatto con lui, le gambe e i piedi si sfioravano.

-E... per quale importantissima occasione te l'hanno regalato?- e riprese a ridere, non riuscendo a resistere, soprattutto davanti alla faccia semi infastidita di lui –San Valentino. E' di moda decidere ogni anno un Principe, fra i ragazzi preferiti dal gentil sesso e i suddetti devono essere ovviamente di Serpeverde. È una cosa nostra, che voi piccioni non potete capire.- scandì, facendo spallucce e tornando a poggiarsi sulla schiena, con fare qualunquista. La ragazza quindi, vedendolo così convinto, gli si avvicinò e constatò, fintamene impressionata –Wow! Quindi è pure una cosa seria...!-

Lui assottigliò lo sguardo e la guardò storto –Ovviamente-

La ragazza strinse le labbra ancora divertita e gli domandò –E la tua principessa chi è? Il Carlino??-

E le scappò una nuova risata –In effetti, come capigliatura ci siete ormai...! AHAHHA!-

Al ragazzo, lateralmente erano cresciuti parecchio i capelli, per questo non faceva altro che tirarseli indietro con il gel. Non le aveva dato il permesso di provare a tagliarglieli, visto che non sapeva come l'avrebbe ridotto.

Sconcertato dalla rinnovata ironia della ragazza, decise di voltarsi verso di lei, sorpreso –Oh oh... ma senti un po' come risponde la Granger, finalmente hai imparato!- e allungò le mani sotto le coperte, andando a ricercare i suoi fianchi mentre lei sollevava un dito –Non provarci, Malfoy! Stavolta non me lo merito affatto! Era una bellissima battuta! No!- e fu lui a ridersela, mentre, attirata al suo petto e intrappolata con una coscia, faceva il solletico alla compagna con una mano, mentre con l'altra, poggiata sulla schiena, la tratteneva a sé.

-Te lo meriti sempre, anche solo per quelle occhiate altezzose che lanci! Non ti avranno dichiarata "Regina dei Grifondoro" ma sicuramente pensi di esserlo!-

Lei continuò a subire il solletico, ma quando il ragazzo smise di farglielo, erano decisamente vicini e lei non riuscì a non ricordare la sera del giorno prima, spostando lo sguardo tristemente e allontanandosi da lui –Vado... a farmi una tisana, la vuoi?- gli chiese, mutando completamente la propria espressione e iniziando a mettere un piede fuori dal divano-letto –Sì, io accendo la pipa.-

La ragazza rimase voltata di spalle e indecisa su cosa rispondergli, un primo momento, gli rispose –Fai come vuoi.- e lui si volse di scatto, afferrandola per il polso prima che se ne andasse, lei rimase voltata e poi scandì –Forza, lasciami.-

-Sei la solita permalosa.- osò dirle lui, pungendola come suo solito e lei si volse di scatto, guardandolo storto –Forse, ma non ti ascolterò più dirmi cose che non pensi. Quindi, se hai intenzione di fumartela, tornatene in camera tua!- gli ordinò, palesandogli la sua rabbia. Lui la osservò attento e poi inclinò il capo, sorridendole appena –Sei una sciocca...- e lei strinse le labbra, mentre le si illuminavano gli occhi –...Pensavo a tutto ciò che ti ho detto, ieri notte.-

La ragazza si sarebbe aspettata qualunque altra replica, ma non quella rivelazione. Rimise il piede dentro il letto e gli domandò, con aria commossa –Davvero?-

Lo vide allungare una mano verso il suo viso e tirarle il naso –Certo...- e la ragazza si avvicinò al suo torace facendosi abbracciare forte dal compagno che sospirò sonoramente –Ah, a cosa mi sono ridotto... Gabriel l'aveva detto, cazzo.-

La ragazza sgranò gli occhi e li sollevò su di lui, sorpresa –Gabriel?-

-Il mio insegnante.-

-Ah, e cosa ti ha detto?-

Lui scosse il capo e scese a guardarla, annoiato –Non sono affari tuoi, adesso vammi a fare una tisana...!- e le diede persino uno sculaccione, vedendo il suo viso esplodere di colori tendenti al rosso –MA...! Come ti permetti??- e riprese a punzecchiarlo.

-Scattare o ne arriva un altro!- ordinò lui, lasciandola e sentendola replicare, una volta fuori dal divano –Attento a quel piatto di spaghetti che hai in testa! Potrei decidere che mi piace di più la pasta corta!- lo minacciò, vedendolo spalancare la bocca sconcertato –Come osi, Granger?!- e lei ridacchiò, scappando poi in cucina, quando lo vide fare per scendere dal divano.

Il biondo strinse le labbra divertito e scosse il capo "È davvero una sciocca."

Quando la compagna tornò con due grandi tazze di tisana profumata, si misero entrambi più indietro con la schiena, appoggiandola al dorso del divano.

Il Malfoy aveva persino acceso la Pipa di Falvos, ma non ci aveva messo semplice tabacco –Oggi la proviamo con questa, Granger.-

La biondina dette un sorso alla tisana e storse la bocca –Sei sicuro che sia una buona idea?-

E lui sospirò sonoramente –Fumare erba non è quasi mai una buona idea...- e la guardò eloquente, offrendole il primo tiro –Forza, inaugurala...-

La ragazza si morse un labbro, pensierosa e il compagno la sollecitò –Prima che si decomponga, magari.- e stavolta fu lui a ricevere un'occhiataccia –Uffa, io non faccio queste cose!-

E il Malfoy ghignò malevolo –Sarebbe ora che le provassi, almeno... forza, non morde!- e le avvicinò ancora la pipa, vedendola quindi afferrarla e tirare debolmente, cosa che lui vide subito. Lei strabuzzò gli occhi e scosse il capo quando lui la intimò a tirare seriamente –Su, non fare la poppante...-

E lei espirò, sentendo un sapore molto diverso rispetto al giorno prima. Il fumo era di un rosso scuro. Fece un tiro più consistente e rabbrividì quando lo inspirò –Basta.- la provò anche lui e sgranò gli occhi –Ah, ecco quello che ci voleva... questa ci farà dormire subito.- le assicurò, finendo la tisana e rimettendosi sotto le coperte.

Lei lo imitò poco dopo e lo guardò mentre fumava con soddisfazione, chiudendo gli occhi ed espirando a bocca schiusa. Lei continuò ad osservarlo e arrossì nel notare quanto effettivamente fosse bello.

Come se l'avesse sentita, il biondo si volse e allungò una mano verso di lei, sotto le coperte, trovando la sua mano, lei gliel'afferrò: era calda e la percepì protettiva quando le loro dita si intrecciarono. Continuarono a fissarsi, per un tempo fin troppo lungo, poi lei lo raggiunse timidamente, appoggiandosi al suo braccio, mentre lui continuava a guardarla. Le mani si lasciarono e quella del compagno, slittò su un fianco, accarezzandolo, quindi le domandò –Vuoi?- e le avvicinò di nuovo la pipa, vedendola annuire e schiudere le labbra, cosa che lo intimò ad aiutarla. La vide inspirare intensamente e chiudere gli occhi nell'espirare –Wow... incredibile...-

-Già...- commentò lui, riprendendo a tirare e ricordandosi, ben presto –Ah! Ecco di cosa avremmo dovuto parlare!-

Spazio autore:

Eccomi quaaaaa sto facendo una piccola pausa x mettervi il capitolo!  Il prossimo sarà mercoledì... e vi piaceraaaaa 😋😋😋😋💗
A tutte quelle a cui mamcano Tanya e Tom, volevo dire di godersi la dramione perché non ce ne saranno più mentre di thamys ne avremo x un bel po'!!

Ringraziamenti: Sky_2001, altair312, ChiaraChironi, DoraGrosu, _pandina23_, EleEle_04, ValeriaHale00, cicapisciniente, ludel_12, mPotterhead12, AlissaNyx, Carietta91, FlaviaYes, potterhead-hunters, noemim97, sara_dramione, Giuliettapersempre, McSnugglefacesxx. 

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