Come i babbani (Parte II)

Neville sospirò pesantemente e prese dunque a spiegare –Ecco, quello che vedete è un Egopalmur-

Disse, indicando la palmetta alta circa un metro e mezzo, poggiata sulla cattedra.

Presentava un tronco a stipite che ultimava nel suo apice con cinque grosse foglie blu elettrico.

I ragazzi erano tutti abbastanza sorpresi, non molti avevano già visto una pianta simile.

-Che cos'è, professore?- domandò immediato Paciock jr. e l'uomo gli sorrise gioviale –Questa, Johnny, è nota come la "Palmetta introspettiva". Una pianta rara che, durante la notte, produce un liquido molto speciale che libera da questi forellini, sulle punte delle foglie- e indicò il margine seghettato delle larghe strutture fogliari.

-Un liquido?- domandò il ragazzo, prendendo appunti interessato e il professore annuì –Esattamente. Un liquido che, se messo a bollire, crea una sagoma che ci assomiglia e che rappresenta il nostro vero "Io"-

-E la proveremo?- domandò Cherlyne, forse un po' intimidita dall'oggetto e Neville la guardò storto –Assolutamente no. Il 90% delle persone subisce dei traumi dopo essere entrato in contatto con il proprio "sé"!- l'avvisò, vedendola arrossire e l'uomo proseguì –Guardare così profondamente in noi stessi ci rende infinitamente vulnerabili perché le bugie più importanti che diciamo...-

-"...Le diciamo a noi stessi". Sì, Hornus Fractimer era un uomo molto saggio- ultimò per lui Tom, con aria annoiata, conoscendo bene le caratteristiche della piantina e del suo scopritore. In quel momento suonò la campanella, cosa che diede a tutti la libertà di abbandonare l'aula mentre Neville guardava con odio il giovane Malfoy che, dopo un sorrisino perfido, era uscito insieme agli altri.

All'ora di ricreazione, Tanya era stretta nell'abbraccio di Andrew, con aria pensosa. Le serpi stavano tutte sedute su una rampa di scale fuori dall'aula, dove presto sarebbe entrata Hermione, Draco permettendo.

-Etchù!-

Fermò i discorsi Tanya, nel tentativo di bloccare uno starnuto. La ragazza, dopo l'ennesimo che tratteneva, si sgridare niente meno che da Tom –Gli starnuti vengono emessi dal nostro organismo per un motivo preciso, Potter! E di certo non per essere fermati!- la sgridò irritato, visto che non riusciva a concentrarsi sul discorso in atto mentre Tanya tossiva o starnutiva, cercando di fare il meno chiasso possibile.

La ragazza spostò lo sguardo scocciata e replicò –Era solo uno starnuto, rilassati Malfoy... ah e tieni-

Fece per togliersi anche il suo mantello ma lui, vedendo che faceva, la guardò poco convinto –Dubito che me lo riprenderò prima di averlo disinfettato, mia cara, meglio se te lo tieni-

E la rossa storse la bocca scocciata –Beh fai come ti pare- e si strinse meglio nei mantelli, sentendo le mani di Andrew alle sue spalle fermarsi –No aspetta, non è che adesso me l'hai attaccata?-

Tanya roteò gli occhi mentre Riven se la rideva –Amore vieni qui, non sa cosa significhi "in salute e in malattia"!-

La rossa sospirò stanca e tirò su col naso sentendo delle risatine giù dalle scale e vedendo Giuliet e Francois darsi un bacetto a fior di labbra, prima di salire le scale e notarli... che li fissavano, naturalmente.

Giuliet arrossì appena ma non abbassò lo sguardo, come anche Riven, che sembrava aver assunto un'espressione un po' disgustata, anche se tentava di apparire molto freddo.

-Tooooommyyyy!!- All'improvviso però comparve dal nulla Kim che spinse la coppietta a cambiare aria.

La videro salire le scale mentre il formoso seno ballonzolava visibilmente.

Tanya cercò di far finta di nulla e si appoggiò con aria stanca alla spalla di Andrew, sospirando e chiudendo gli occhi.

Kim invece si gettò, praticamente, addosso a Tom, che l'accolse benevolo –Ciao... cosa c'è tesoro?- domandò alla compagna, che gli sorrise affettuosa e gli chiese –Oggi mancherà il riscaldamento, a quanto dice Paciock! Perché non... mi scaldi un po' tu, stanotte? Così festeggiamo la mia incoronazione!- gli disse affettuosa e Tom le sorrise appena, accarezzandola –Sembra un'idea interessante...-

E lì, Tanya abbassò il capo che teneva sulla spalla di Andrew e aprì gli occhi gonfi, tossendo un po' –Ah, quindi non siamo in camera insieme, stanotte?- domandò, sembrava confusa.

-Non credo proprio Potter! Ci sarà il gelo! E poi stai male! Dovesti cercarti una stanza di isolamento!!-

Tanya si portò una mano alla testa, con aria infastidita e commentando acidamente –A te basterebbe una stanza di isola-mente, almeno smetteresti di rumoreggiare, visto che definirlo "parlare" mi sembra un po' troppo per te - e lì, Kim arrossì visibilmente, vedendola riaprire gli occhi e tossire di nuovo, stavolta quasi a perderci il respiro e sbuffare –Che palle...- e la rossa andò ad accarezzarsi il ventre mentre stringeva la sciarpa verde a righe delle serpi.

-Stai bene così, Potter! Il moccio ti si addice!-

-Minchia Tom, gliela vuoi tappare la bocca o no?- domandò a quel punto Andrew mentre il Malfoy sembrava armeggiare col telefono, distrattamente –Mio padre avverte che mamma verrà direttamente all'ultima ora per dare i voti e che... i prefetti dormiranno insieme, purtroppo- fece Tom, pacifico verso Kim, che spalancò gli occhi –Ma... ma...! Non puoi! Insomma! Ti attaccherà sicuramente l'influenza, amore!-

E il biondo le sorrise pacifico –Tranquilla, non ho problemi di immunodeficienza come la Potter- fece, rilassato, vedendo la rossa lanciargli un'occhiataccia mentre Kim scoppiava a ridere, indicandola –Oh sì! Il mio Re ha ragione! Sei proprio una deficiente!!-

Tanya, sentendola replicare in quel modo, sentì una risata sfuggirle via e scosse il capo –Mamma quanto sei ignorante...- e sospirò, guardando la coppia –Vi completate, questo è sicuramente appurato- e tornò su Tom,  che alzò le spalle e stampò un bacio sulla guancia di Kim che non capiva se la Potter la stava o meno insultando.

-Ma dov'è Evil?-

Domandò Riven e Tanya sospirò sonoramente –Forse è di nuovo al telefono...-

E Diego assunse un'aria perplessa –Ma tu sai chi è?-

La rossa annuì freddamente ma era chiaro che non avrebbe detto altro. Fortunatamente tornò in quel momento la mezzodemone che aveva fra le mani il telefono in frantumi –Tom mi aiuteresti? Non riesco a ripararlo...- fece la mora, salendo le scale e dirigendosi dal diretto interessato. Lui, capendo cosa volesse, annuì disponibile e allungò la mano verso la compagna ma quando lei gli cedette il telefono Kim alzò un piede e calciò via il suddetto dalla mano della mezzodemone, ricevendone l'occhiataccia mentre se la rideva acidamente.

-Kim, pensi che me ne possa fottere qualcosa che Tom ti protegge se Tanya ti fa la bua?- le domandò perfidamente Evil, bloccando immediatamente la risata della mora mentre Riven, dietro quest'ultima, si stava mordendo una mano, molto tentato di darle una pappina in testa.

-Che hai detto, brutta sanguesporco?-

Tanya sbuffò sonoramente e si soffiò il naso, mentre guardava le due con gli occhi assonnati e stanchi. Un fastidioso brivido di freddo le percorse la schiena .

Evil vide la mora levarsi in piedi e fronteggiarla con fare arrogante mentre la mezzodemone la guardava aggressiva –Vattene adesso perché sto per schiantarti, Scineton-

-Kim, lo sapevi che anche il tuo innamorato è un "brutto sanguesporco"?- le domandò Tanya, con noia, cosa che fece arrossire appena la mora, la quale parve balbettare qualcosa di incomprensibile.

Lì intervenne Tom, afferrando la mano a Kim, che si volse di scatto verso di lui e indicò Evil –Dille di levarsi di torno! Non deve osare sfidare la Regina delle Serpi!- scandì orgogliosa, alzando il mento. Evil strinse una mano a pugno facendo schioccare le nocche con fare minaccioso e Tom cercò di placare principalmente la fidanzata –Mi è sembrato di vedere Chiara particolarmente giù, quest'oggi. Non dovresti essere con lei?- le domandò e quella si volse verso Andrew, indicandolo –È tutta colpa sua! Da quando ha accettato di cantare con la Whittembard, ora quella scema pensa di essere il suo nuovo amore! E non fa altro che prendere in giro la mia Chia'!-

Asserì lamentosa ed Evil, che riassemblava il proprio telefono commentò –Anche lo specchio sarebbe capace di prenderla per il culo...- e lì Tanya tossì sonoramente, spostandosi da una parte e piegandosi in avanti, mentre quella dannata tosse sembrava voler solo intensificarsi.

[Potter tornatene in camera! Adesso!]

Si sentì a quel punto sgridare con clamore da Tom, cosa che la spinse a portarsi le mani alla testa, lamentosa.

Kim, che stava per replicare aggressivamente verso Evil, la vide ignorarla platealmente e inchinarsi davanti all'amica –Ehi, ehi... stai bene?-

Anche Andrew, dietro la rossa, le stava accarezzando la schiena –È meglio se vai in infermeria Ta', non puoi restare così...-

-Ti accompagno io!- fece subito Riven ma la rossa si alzò in piedi –No, io... era solo un momento, non...- si appoggiò al corrimano, guardando giù dalle scale, visto che al piano di sotto c'erano i dormitori e in quel momento la campanella suonò –È tutto okay... magari vado a sciacquarmi la faccia- asserì con voce un po' stanca e Tom scosse il capo infastidito, asserendo –Andiamo in aula, forza!-

E si levò in piedi, vedendo la rossa sorridere placidamente ad Evil e poi scendere le scale senza lanciare al compagno di stanza nemmeno un'occhiata.

...

Quando furono in classe, Tom sembrava molto assorto nei suoi pensieri. Lanciava occhiate furtive alla porta, nell'attesa di veder spuntare la Potter, anche se nessuno se ne rese conto.

-Se prende ancora freddo le verrà una polmonite!- fece preoccupato Riven mentre Diego annuì convinto –Per non parlare della febbre...-

Evil, seduta su Riven, osservava Tom sistemarle il telefono molto rapidamente –Mancavano dei pezzi, per questo non riuscivi a ricostruirlo. Comunque, la Potter se ne rimane in camera. Non può stare in aula con quella tosse! È solo una sorgente d'infezione, in quello stato!- asserì convinto, alzandosi in piedi, Evil lo guardò eloquente –Grazie...-

Tom sospirò sonoramente e uscì fuori dall'aula, vedendo presto la Potter che, sostenuta al corrimano, percorreva le scale per salire in classe –Che vuoi adesso?- gli domandò e lui la guardò storto, raggiungendola e prendendola in braccio senza sforzo –No! NO! Che stai facendo!?- gridò lei, tentando di districarsi ma lui stava già scendendo le scale a due a due per farsi quindi nel corridoio e raggiungere la loro camera –Dormirai e riposerai qui, al caldo. Non esiste che ci infetti tutti solo perché vuoi dimostrare chissà che cosa!- le ordinò praticamente, entrando nella loro camera e gettandola sul letto, vedendola prendere a tossire mentre lui le toglieva in fretta le scarpe. Le mani di lei tentavano di tirargli la camicia per fermarlo, ma la tosse sembrava non voler ultimare, tanto che alla fine si lasciò pervadere da un gemito lamentoso.

Tom si volse verso di lei e la guardò con fare pensoso, mentre la osservava –Ti darò delle pozioni ma il loro effetto svanirà fra due ore e saremo punto e a capo. Il vero problema, quindi, sarà questo pomeriggio e stanotte...- e si avvicinò a lei, poggiandole una mano sulla testa e vedendola tentare di spostarla –Vattene via...-

Il biondo sospirò e replicò, semplicemente –No-

La vide arrossire mentre i suoi occhi sembravano illuminarsi... stavolta di lacrime, la sua mente era stata attraversata da un antico ricordo, che credeva aver rimosso. Lui parve assumere un'aria pensosa e seria, poi tornò a guardarla, scandendo -Ti darò anche delle erbe medicinali, quelle dovrebbero coprirti parzialmente, almeno fino all'ora di cena. Però non alzarti dal letto, Tanya. Okay?- le domandò, spostando la mano dal suo capo al suo zigomo, sentendola rabbrividire –Mi hai sentito?-

-Sì! E... e non cercarmi col pensiero! Sapevi che mi stavi facendo male ma...-

-Non ci ho pensato, scusa- l'anticipò lui, non riuscendo ancora a incrociare i suoi occhi, dato che la vide chiudere i suoi, dai quali sfuggirono salate lacrime.

-Cerca di dormire, vado a... cercarti qualcosa- e, detto questo, si alzò in piedi e uscì in fretta dalla camera non sentendola mormorare un "grazie" prima di chiudere gli occhioni e lasciarsi pervadere dalla stanchezza.

Erano così piccoli in quel ricordo, era influenzata e, anche se poteva essere contagiosa, a lui non era importato, le aveva fatto compagnia ogni qual volta i suoi genitori abbandonavano la sua camera per lasciarla riposare. Gli aveva detto di tornarsene a casa, che non ci faceva nulla lì ma, con la medesima decisione di quel giorno, aveva sancito un "no" che non aveva potuto fare altro, quel giorno, che commuoverla. Quell'occhiata era sempre la medesima, il dorato dei suoi occhi e soprattutto l'intensità del suo sguardo...

... Per un attimo, era stata di nuovo con quel bambino che le aveva rubato il cuore.

Il biondo Malfoy, tornò poco dopo con, fra le braccia, varie erbe e barattoli, cercando di fare piano e si diresse immediato verso la propria scrivania, appoggiandovi tutto e tirando fuori alcuni libri, che si impilarono sul tavolo, iniziando a mescolare gli ingredienti. Sapeva che quei libri di cura non avrebbe potuto farli comparire dal nulla, quel pomeriggio, quindi, era meglio tirare fuori tutti quelli che potevano servirgli.

-Che cosa fai?- mormorò debolmente, la rossa, voltandosi verso il compagno. Le sembrava di avere la testa piena d'acqua.

Tom non si volse e replicò –Una tisana contro i sintomi influenzali, roba babbana... l'infermeria è chiusa e non avevo tempo per andare a lamentarmi dell'assoluta irresponsabilità del privarci di una servizio del genere, ma sicuramente lo farò non appena avrò finito-

-Non ho niente, è solo un po' di tosse...- mormorò lei, sbuffante. Il problema era il mal di pancia... era quasi mezzogiorno e la pozione iniziava già a perdere la sua funzionalità.

Lui la ignorò bellamente e le si avvicinò circa cinque minuti più tardi mentre, con un cucchiaino girava il contenuto della tisana e con la mano bollente tentava di scaldarla. Si sedette sul letto e le domandò –Riesci a metterti dritta?-

Lei annuì subito e guardò il contenuto poco invitante dentro la tazza, infatti lui la vide storcere la bocca. C'erano foglioline e ramoscelli immersi in un liquido marroncino verdastro dall'odore poco gradevole.

-Spero non farai la schizzinosa...-

La rossa mise un po' il broncio e borbottò –Sembra disgustoso...-

E Tom alzò le spalle –Questo non è importante...-

Tanya intuì che le avrebbe risposto in quel modo e presto vide l'acqua iniziare a fumare, così assunse un'aria perplessa –Ma... la stai scaldando tu?- e alzò lo sguardo arrossato su di lui che fece spallucce –Posso scaldare a mio piacimento ogni parte del mio corpo, senza subire danni fisici, se la magia intrinseca rimane attiva.-

E la rossa assunse un'aria intristita –Avevi detto che non potevi farlo dentro le protezioni del castello-

Tom quindi la guardò e le cedette la tazza –Io e una determinata area che non mi appartiene fisicamente, sono due cose diverse. Tieni e bevi. Ora vado in aula e avverto mia madre, forse si riesce a rimandare a qualche giorno questo inutile esperimento-

E Tanya alzò gli occhioni azzurri su di lui, sorpresa –Pensi che potrebbero farlo?-

-No, ma tentar non nuoce- stabilì lui rilassato, vedendola storcere la bocca tristemente e annusare disgustata la tazza –Fa proprio schifo, però...- disse scocciata e il biondo roteò gli occhi –Mi assicuri che la bevi o devo stare qui a controllarti mentre mi perdo altri minuti di lezione, in maniera ingiustificata?!- e lì la vide arrossire appena e replicare altezzosa –Nessuno ti ha chiesto niente, vai-

E il biondo ebbe una gran voglia di sculacciarla, in quel momento –Sei proprio un'ingrata-

-...E tu solo un opportunista. So perché lo stai facendo.- scandì lei mentre nemmeno lo guardava e si beava del calore emanato dalla tazza.

Tom si sorprese fino ad un certo punto di quella replica. Aveva iniziato a capire il suo gioco.

-Magnifico allora. Ti porterò il pranzo- e si levò in piedi, prendendo il proprio mantello che la ragazza aveva lasciato sul letto a scaldarle i piedi e mettendolo nella roba da lavare, in bagno, dove però non scomparve. Immaginò che quel giorno la roba sporca si sarebbe accumulata... chissà se li avrebbero obbligati ad usare una lavatrice. Ne dubitava in realtà.

Così, senza nemmeno sollecitarla a bere, uscì dalla camera, sbattendosi la porta alle spalle.

Tanya lo ignorò del tutto e storse la bocca "Lo fa solo per tenere la sua nemica in salute, come sempre... non gli interessa in quel modo del mio stato! Non è più quel bambino... devo rendermene conto"

Spazio Autore

Salve trottoline e bussolotti! Purtroppo, come avrete notato non sono ancora riuscita a rispondere a tutti i vostri commenti(sto ospitando un'amica che parte domani), martedì inoltre parto quindi non potrò garantire la mia presenza, però farò il possibile come sempre. In ogni caso, risponderò in giornata ai vostri commenti! Nel frattempo vi ringrazio tutte e tutti, in particolare: SiriusSparrow, ines96, twofing, Anais173, faty_potter02, GaiaBaioniButtafarro, iridella14, hippyli, Gio2102, xcribabiesx, Rebbi01, Rene217, tommytommytommya, _pandina23_, anirbasoup00, EleEle_04, DoraGrosu, francescafardin, MRT_01, McSnugglefacesxx, Corpilegati, Sky_2001, _Death_Eather_, SMARTY2003-, Ecila2000, RoniFasciani, Carietta91, marziacaci

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