...Capodanno (Parte II)
Quando fu ora di cena, i ragazzi vestiti di tutto punto, scesero nell'enorme salone che dominava il castello.
Dal soffitto pendevano cinque grandi emanatori di luce dorata, avevano assunto la forma della fronda tipica del salice piangente. La luce dorata brillava potente all'apice dell'incantesimo, per poi estinguersi piano verso il basso dove poteva notarsi un mutare della colorazione, che tendeva dal dorato al verde mela.
In realtà, tutta la sala era addobbata in quei due principali colori.
Il pavimento in pietra, sul verde scuro, abbracciava l'intera sala, dominata da due lunghissime tavolate dorate. Tutto era immerso nella luce e gli invitati, silenziosi e composti, sembravano godersi la serata. C'era un'orchestra che suonava dalle sette e mezza, orario di inizio della festa data dal padrone di casa. Si poteva notare il tono elevato che ogni invitato si dava. Erano, certamente, tutti Purosangue.
Quello che però senz'altro si ergeva maestoso nella sala era un ritratto. Alto quasi sette metri e largo poco meno di tre, raffigurava una donna stupenda, una donna che quell'abitazione, ma soprattutto i suoi abitanti, aveva amato molto.
Quando i ragazzi giunsero nella sala, tutti in abito naturalmente, poterono notare come, sebbene ci fosse molta gente, ognuno di loro pareva solo sibilare e borbottare con il vicino, cercando di non sovrastare la musica che invece, ben chiara, si diffondeva nell'enorme sala.
Andrew guardò gli amici e ghignò divertito –Tranquilli, un'ora e ce ne andremo...- non erano abituati a quell'ambiente, lo sapeva e, in realtà a lui nemmeno piaceva.
-Come mai?- domandò Tom, guardando le persone e notando che, sicuramente, erano quasi tutti facenti parte dell'aristocrazia tedesca.
Andrew gli domandò ironico –Perché è una palla mortale?- e Tom gli sorrise appena –Solo perché non sai con chi parlare... sicuramente ci dev'essere qualche mente interessante fra loro- asserì positivo e Andrew sollevò un sopracciglio, poco convinto –Libero di crederlo... andiamo a prenderci da mangiare, poi ce lo portiamo in camera...-
Riven trovò l'idea dell'amico ottima e Diego invece domandò –Non dovremmo aspettare le ragazze?-
E Riven lo indicò –Hai ragione!-
Tom invece si guardava intorno –Io non ho intenzione di fare la muffa ad aspettarle, quindi andrò in giro a chiacchierare...- fece, contento e i compagni, molto meno socievoli di lui, lo guardarono turbati. Tom era sinceramente felice di essere lì, in quel contesto.
Andrew invece scandì –Io ho fame.- e abbandonò Riven e Diego che alzarono le spalle e andarono alle scale, aspettando la discesa della ragazze... e fortunatamente non dovettero aspettare troppo.
Le due, appena uscite dalla camera a loro adibita, dall'alto della rampa, sorrisero felici a Diego e Riven che, da sorridenti che erano, iniziarono ad assumere un'aria inebetita.
Erano assolutamente magnifiche.
Evil indossava un abito lungo fino a terra, con uno spacco laterale che partiva dalla metà coscia destra. Attorno al torace, l'abito le si avvolgeva intorno, come una spirale di tessuto che ultimava ad abbracciare e comprimere i seni, in due lembi acuminati e che dal nero, vertevano verso il verde chiaro. Sul seno, che diversamente sarebbe stato messo troppo in evidenza, era posizionato un lembo di pizzo nero, che luccicava grazie a piccoli frammenti di pietra verde, incastonati nel tessuto elegante. Al collo portava un gioiello tale a quello della migliore amica, un serpente metallico, il suo era nero e dai brillanti occhi verde chiaro: le cingeva il collo, facendolo apparire più lungo e più candido.
Tanya invece indossava un abito blu intenso. Partiva dalla spalla sinistra con una particolare manica che si portava verso l'alto e in diagonale, come un ventaglio, scendeva poi sul formoso seno, sul davanti e correva quindi alla sua schiena, lasciandola scoperta per buona parte in un profondo spacco a V. Sul lato sinistro portava uno spacco che partiva dal ginocchio, mentre dall'altro lato, la coda, si affusolava coprendole quasi totalmente il piede destro e quindi le scarpe dorate. La schiena era impreziosita da dei fili dorati, sottilissimi, che erano saldati lateralmente ai lembi dell'abito. Al collo portava lo stesso gioiello della compagna solo che era dorato e dai brillanti occhi azzurri.
Diego e Riven, vedendole raggiungerli sorridenti, le osservarono senza parole.
Evil portava per la prima volta i capelli tirati su da un'elegante coda a spirale, che pendeva da un lato, mostrando quanto erano enormi i suoi occhi truccati di nero e verde. Quelli di Tanya erano spostati da un lato, portando la cascata di ricci a piovere sulla spalla smanicata. Il tutto per mettere in risalto l'altra, quindi, dotata della manica particolare.
-Siete stupende- mormorò Diego, sconcertato nel guardarle e le due gli fecero la lingua, divertite. Tanya quindi gli prese il braccio e domandò –Ne è valsa la pena aspettarci, eh?-
Riven replicò, prendendosi Evil –A saperlo avrei aspettato fino a domani... -
Le due ridacchiarono ed Evil lo pizzicò –Ricordati di Giuliet, eh!-
Quello rise mesto e il quartetto iniziò a muoversi per la sala. Tanya osservava tutto con sorpresa, godendosi quei colori che sapeva avrebbero regnato per tutta la serata.
Evil invece era stata immediatamente rapita dal quadro infondo alla sala e lo osservò con attenzione anche quando raggiunsero il tavolo con le numerose leccornie che, prima di toccare, decisero di ispezionare, golosi.
Tom, lontano dagli amici, aveva già liquidato tre gruppi di persone, notando che, effettivamente, non disquisivano di argomenti differenti dalle loro prestigiose attività e pensò di tornarsene dai compagni. Quando però buttò casualmente un occhio a dei divanetti vicini a un angolo della sala vide, o gli parve di vedere, un individuo... un individuo che conosceva piuttosto bene.
"Cosa diavolo ci fa lui qui?"
L'uomo, che di umano aveva molto poco, se la rideva compiaciuto, insieme a tre bellissime donne di età differente, due erano giovanissime
"Qualunque mortale sarebbe troppo giovane per lui..."
Pensò, muovendosi deciso e freddo in sua direzione.
-Buonasera- scandì duramente, sapendo perfettamente che l'uomo era a conoscenza del fatto che lui si trovasse lì.
Le tre donne lo salutarono allegre e quello, dagli scurissimi capelli corvini e corti, spostò lo sguardo su di lui, rivelando la sottilissima pupilla allungata, circondata da un'iride assolutamente glaciale, un azzurro chiarissimo, cristallino.
-Tesoro...- lo sentì salutarlo, mellifluo come suo solito.
Tom storse la bocca e guardò le donne, scandendo gelidamente –Potete lasciarci soli?-
E quelle si guardarono per poi sentire il loro intrattenitore –Vi trovo io, signore.- e sorrise rilassato, vedendo Tom fronteggiarlo, sedendosi difronte a lui che prese subito da bere...
Lo vide alzare il bicchiere in sua direzione, ironico e poi ingurgitare il liquido denso e carminio.
-Che ci fai qui, Hegland?- domandò immediato, sperando che nessuno lo vedesse parlare con lui.
-Ero curioso, non sono potuto venire spesso al tuo istituto in questi primi mesi, come ben sai, quindi...-
-È una scuola, non un istituto- lo corresse immediato Tom, vedendo l'uomo sorridergli appena –Fa lo stesso, Tesoro.- e si guardò intorno alla sala –Ha un ottimo profumo, te lo concedo... un profumo però...- parve pensare alla giusta parola mentre Tom non faticava a capire di chi stesse parlando. Era uno dei Vampiri più potenti e famosi che i mondi, magico e babbano, avrebbero mai avuto la sfortuna di conoscere.
-... oserei dire, non del tutto espresso, ecco. Sono certo che...- e si leccò un labbro pensoso mentre vedeva il ragazzo avvicinarsi a lui e sibilare, in una lingua che nessuno avrebbe potuto capire lì dentro Ψ Non osare nemmeno pensarlo. Dannato succhiasangue. Ψ
Lo minacciò senza alcuna remora il Malfoy, vedendo il vampiro piegarsi anch'esso, verso di lui e sibilargli, sempre in quella strana lingua Ψ Oh Thomas, sai perfettamente che, nelle tue attuali condizioni, potrei alzarmi, raggiungerla e appropriarmi di lei e subito dopo anche di te, se lo dovessi ritenere piacevole. Non sfidarmi, mai. Ψ sottolineò, gelidamente, tornando a sdraiarsi.
Tom lo fissò, capendo che aveva le mani legate –Mi rendi nervoso, voglio che te ne vada.-
-È giusto che impari a placare i nervi, mio caro... la tua vita ruota intorno a questo e mi piacerebbe molto che ti decidessi ad accettarlo e che... lasciassi perdere questi inutili giochetti infantili.- gli consigliò con noia –Avrai tutto il tempo del mondo per trovarti una giovane dai capelli rossi e con un petto sostanzioso, da tormentare - lo rassicurò, vedendo il ragazzo scuotere il capo –Non ho intenzione di ripetermi sulla questione, leva le tende, Dorian- e, detto questo lo lasciò, permettendogli di tornare a disquisire con la sua cena che, probabilmente, sarebbe divenuta anche la sua colazione.
Evil, invece, si era spostata verso il quadro che dominava la sala, mentre faceva ruotare nel bicchiere del whiskey incendiario.
"Questa donna mi assomiglia... un po' troppo."
Già, il quadro raffigurava una giovane, seduta su un'elaborata poltrona dorata. Sorrideva appena, mostrando l'enormità dei brillanti occhi verde mela mentre, su un lato della spalla scendevano numerosi boccoli corvini, lucenti tanto da apparir bagnati. Li stava accarezzando, mentre le sorrideva.
-Le assomigli-
Fece una voce alle sue spalle, una voce molto simile a quella che meglio conosceva.
Adolf Reus Smith l'affiancò, mentre osservava anch'esso l'enorme quadro –Lei è Bryanna, mia moglie-
-La madre di Andrew- comprese Evil, fissando la donna e quello replicò subito –Sì, esattamente. Mia moglie era una donna dalla salute molto cagionevole, non è mai stata molto resistente. La sua forza eravamo io e... il piccolo Andrew-
Evil storse la bocca e domandò, sempre fredda –Com'è morta?-
-Nel tentativo di mettere al mondo la sorellina di Andrew, Giada-
Evil schiuse le labbra e domandò –Quindi... è per questo che mi odia.- fece, ora spostando lo sguardo sull'uomo che scese ad osservarla, rilassato –No, credo che questa sia la motivazione per la quale hai attirato la sua attenzione... ti odia e ti ama per altre-
Suppose quello, enigmatico, tornando a guardare il quadro dopo essere riuscito ad imbarazzarla. L'aveva presa alla sprovvista, ma non lo diede a vedere –Amarmi? Conosce molto poco suo figlio.-
-Oh, beh... questo è vero- confermò l'uomo –Ma un genitore è in grado di capirti con uno sguardo, anche se non ti vede da mesi, mia cara.- e sorrise appena, con fare sicuro di sé.
Evil assunse un'aria minacciosa e quindi gli domandò –E allora sentiamo queste motivazioni! Avanti!- lo sfidò, vedendolo abbassare lo sguardo su di lei, divertito –Scommetto che sei così irruente e spregiudicata con tutti, vero?-
E la ragazza storse la bocca, incrociando le braccia sul petto e tornando a guardare la donna nel quadro –Sarà il cognome che mi ispira...!-
E lì, sentì l'uomo lasciarsi sfuggire una risata –Direi che le motivazioni per amarti sono abbastanza palesi, non trovi?- e lì la vide arrossire, lanciandogli un'occhiata imbarazzata, scuotendo il capo –Si sbaglia, mi odia proprio perché sono così diversa da sua madre, probabilmente è deluso...- e alzò le spalle, abbastanza disinteressata alla questione. Non le interessava cosa pensava di lei, visto che si piaceva com'era.
-Oh no, ti odia per un'altra motivazione, Evil e... credo che sia piuttosto lampante, in realtà. Io... la trovo tale, perlomeno.-
E la mora lo guardò duramente, domandandogli –Vuole farmi sentire stupida? Lo sta facendo nel modo sbagliato, spiacente.-
E l'uomo tornò a guardarla, notando quanto era adorabile e allo stesso tempo insopportabile.
La fissò per qualche istante, forse troppo, perché riuscì ad indisporla e a obbligarla a spostare lo sguardo, scocciata –Ho bisogno di saperlo, almeno così mi metterò l'anima in pace...- e sospirò sonoramente, felice che il ragazzo non fosse nei paraggi.
-Tu perché lo ami?- le domandò l'uomo, vedendola arrossire brutalmente, nonché indietreggiare –C-cosa?!-
Quello alzò le spalle e tornò sul quadro –L'ho notato immediatamente, si percepisce ogni volta che incrociate i vostri sguardi... non è solo attrazione puramente carnale- fece lui, pensoso, prendendo ancora da bere.
Ci fu un breve silenzio fra i due, che però la giovane ruppe poco dopo.
-Non lo so.- mormorò, incrociando le braccia sul petto pieno, di nuovo e l'uomo annuì –Sì, questa è la tipica risposta degli innamorati- e ridacchiò, tornando a guardarla e vedendola arrossire e sbuffare –Non mi ha ancora risposto, comunque.-
-Non so se posso farlo, dovrebbe essere lui a dirtelo.-
-Non lo farà mai- fece lei, rapida –So che sarebbe meglio così ma... ci ho provato varie volte, non...- sbuffò scocciata –Non si è mai sbilanciato, anzi.-
Adolf abbassò lo sguardo sulla ragazza, vedendola guardare il pavimento sconsolata, mentre si accarezzava una spalla, così le chiese –Come vedi la tua vita fra cento anni, Evil?-
La domanda dell'uomo bastò a farle alzare lo sguardo su di lui e guardarlo allibita.
Lui le sorrise appena e decise di allontanarsi, non vedendo i suoi occhi gonfiarsi presto di lacrime e spingerla ad uscire immediata dalla sala.
"È perché sono immortale... è per questo...!"
Salì le scale che precedentemente aveva disceso, dopo essersi preparata e, uscì fuori in balcone, prendendo sonoramente aria e gelo, beandosi della cosa "Non vede alcun futuro per noi perché... non esisterà un vero noi, mai!"
L'idea che fra cinquant'anni lei sarebbe rimasta la solita giovane Evil e lui, probabilmente, sarebbe stato un anziano settantenne, le diede i brividi.
"Come ho potuto non pensarci?! Perché non penso mai al mio futuro? Perché penso di essere come loro quando non potrei essere più diversa?!"
L'idea che, nel bene e nel male, nel giro di nemmeno un secolo, la vecchiaia glieli avrebbe portati via, la portò alla disperazione.
Ora iniziava a comprendere le remore di suo padre a lasciarla andare ad Hogwarts. Prima di allora non aveva potuto rapportarsi con i Potter e i Malfoy probabilmente proprio per quelle stesse motivazioni. Non aveva mai fatto parte della loro vita, se non dall'inizio della scuola, quando era stato inevitabile. E i suoi genitori, coscienti della cosa, avevano deciso di allontanarsi da loro, per le stesse motivazioni, per non soffrire la separazione da quelli che sarebbero potuti essere i loro amici più cari, probabilmente.
"Però non posso vivere così..."
Già, anche quella era una verità. Doveva godersi le sue amicizie e i suoi amori... altrimenti non avrebbe mai vissuto davvero.
Sospirò profondamente, portando il volto al cielo e sentendo il vento accarezzarla con dolcezza, tiepido e non freddo, anche se lei non era troppo turbata dalle temperature a meno che non fossero particolarmente alte o basse.
"Ormai... non posso cancellare i sentimenti che provo per loro... non posso farlo"
E pensò principalmente a Tanya che per lei era come una sorella "Non posso..."
E si volse, notando la presenza di qualcuno che conosceva molto bene.
Tanya, nel mentre, si era vista abbandonare da Diego e Riven, che avevano seguito Andrew in camera per aiutarlo a portare della roba da mangiare. I dolci sembravano tutti molto invitanti anche se lei era ancora agli antipasti di pesce. Per Natale lei ed Hermione avevano divorato le tartine di salmone e avocado e in quel momento si chiedeva se ce ne fossero anche lì.
-Mh! Trottolina!-
Fece la voce di qualcuno che l'aveva appena raggiunta e arrossì appena nel vederlo così elegante nel suo smoking nero. La cravatta verde e con numerose striscioline diagonali argentee e nere, riportava i colori della casata che, per quel giorno, lei, aveva deciso di indossare emblematicamente al collo.
-Bussolotto- fece lei gelidamente, abbassando immediata lo sguardo sulla torta di melassa che il compagno stava mangiando con enorme compiacimento.
"Sono certa che ha iniziato a mangiarla solo perché piace a me! Che stronzo!"
-Dove hai preso quella?- domandò la rossa, immediata, ma sembrava quasi un'imposizione e infatti al giovane non parve andare giù e replicò perfidamente –Era l'ultima.- mostrando un'espressione di non velato compiacimento.
Lei rimase ad osservarlo a pugni stretti mentre lui assaporava un nuovo boccone –Qui in Germania fanno una variante davvero deliziosa...- e dopo quella presa in giro, vide la ragazza dargli le spalle e dirigersi rapidamente al primo tavolino disponibile, vedendolo ovviamente inseguirla e sedersi davanti a lei, sorridente –La vuoi dividere con me?- le chiese lui, ora più gentile, anche se le sembrava la stesse trattando come una bambina. La ragazza storse la bocca, scosse il capo e incrociò le braccia sul petto, guardando altrove –Siediti da un'altra parte!- gli ordinò vedendolo prenderle un boccone e dirigerlo verso il suo viso –La devi proprio assaggiare, Potter. E' buonissima...-
Lei arrossì e strinse le labbra, lanciandogli occhiate scocciate mentre lui annuiva convincente, alzando un sopracciglio –Dai, ragazza...- la incitò, vedendola quindi sbuffare e fare per afferrargli il cucchiaino ma lui allontanò il braccio e la sgridò –Giù le mani, faccio io...-
E lei lo sgridò –Vedi di non sbagliare, Malfoy!-
-Tranquilla, te lo infilerò in bocca.- scandì lui, con voce roca stavolta, non perdendo occasione per buttarle un doppio senso proprio quando meno se lo aspettava e infatti la vide assumere un'aria orripilata –Sei disgustoso- e lui annuì, dandole il suo prezioso contentino, mentre dirigeva il cucchiaino verso le sue labbra –Fai ahhh!- e lei prese il suo boccone, rapidamente, spostando lo sguardo altrove e masticando lentamente, gustandone ogni brandello...
"È buonissima, che palleeee!!"
Pensò lamentosa, ritenendo che fosse davvero assurdo che fosse finita "Mi son fatta almeno dieci giri attorno ai tavoli! Perché diavolo non l'ho trovata!?"
-Ti piace?- le domandò lui, affondando il cucchiaino nella torta e prendendo il suo boccone, vedendola annuire solamente e lui sospirò sonoramente, spostandosi di posto e affiancandola, mentre lei lo guardava sorpresa. Lo vide prendere una cucchiaiata e poi dirigerla verso le sue labbra che l'accolsero volentieri mentre lui domandava –Dove sono gli altri?-
Lei, vedendolo sostanzialmente dividere la torta con lei, decise di far finta di nulla e di lasciarlo fare, chissà quando le sarebbe capitato di mangiare di nuovo quella variante tedesca –Diego e Riven sono...- prese un boccone -...andati con Andrew a portare del cibo in camera, mentre Evil era al quadro della madre di Andrew.- e indicò la parete infondo alla sala, che li fronteggiava.
-Assomiglia molto ad Evil-
-Sì- convenne immediata lei, pensosa –Credo che un po' gliela ricordi...- gli disse la rossa mentre lui le offriva un altro boccone, saltando ogni tanto il proprio, cosa che lei, naturalmente, non gli fece notare, pensando che fosse distratto.
-Sì, penso anche io, però so che sua madre era molto diversa da Evil, era una donna debole e molto dolce, insomma...-
Lei lo anticipò -Tutto il contrario...- e ingurgitò un nuovo boccone, sotto lo sguardo di lui –...Di Evil- ultimò, vedendolo annuire pensoso e tornare alla torta, prendendone un pezzetto piuttosto piccolo – Forse è da questo che nascono tutti i sentimenti contrastanti che prova verso di lei...- optò lui, prendendo un pezzo sostanzioso per lei e cedendoglielo, sempre con il solito fare distratto.
-L'ho vista che parlava con Adolf, lui non sembra razzista...- gli disse la ragazza, vedendo il biondo prendere un altro grosso pezzo di torta e imboccarla –No, infatti, anzi... è sempre stato molto ben disposto con noi, Malfoy. È la prima volta che vengo qui per Capodanno, come Riven del resto, però ci è capitato di vederlo d'estate ed è sempre stato molto gentile e rispettoso nei nostri confronti- disse il biondo, dandole il quarto pezzetto consecutivo e tagliandosene uno più piccolo per sé.
A quel punto lei non poté non notarlo "Perché lo sta facendo?"
Spazio autore
Salve a tutte e tutti!! Trottoline e Bussolotti! Mi auguro che stiate tutti bene, visto ciò che sta succedendo in questi ultimi giorni in centro Italia, è davvero sconcertante come in pochi secondi si possano distruggere delle intere vite e quando accadono queste cose non esiste mai qualcosa di giusto da dire, quindi spero soltanto che la situazione si risolva il prima possibile.
Inoltre, volevo avvisarvi che è ormai arrivato settembre, per cui tornerò a postare un giorno sì e due no, come prima che l'estate iniziasse, per cui posterò lunedì, giovedì e domenica, per poi proseguire mercoledì, sabato, martedì, venerdì e ricominciare :D. So che la notizia non vi piacerà ma purtroppo in queste settimane sarò molto impegnata con la tesi e quindi la laurea. Vedremo ad Ottobre come sarò :D
Ora passiamo ai saluti! Un grazie e un bacio grande a tutti e a tutte! In particolare a: Ines96, GiuliaBernasca, morganarusso46, lusbel5, DoraGrosu, elitcucciola, AlessioMoro7, EssePi29, beautiful_nothing28, mar-22, iridella14, Rebbi01, taniaconlai, Dramione_for_ever02, Slytherin_03, JolandaDelMonaco, AlissaNyx, GaiaBaioniButtafarro, Harly00, faty_potter02, MPotterhead12, Sky_2001, xcrybabiesx, hippyli, marziacaci, twofing, Anais173, Rene_217, Anais173, Carietta91, SiriusSparrow, francescafardin, GrattastinchiBurfoot.
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