CAPITOLO 19 - JULIA

  "Se hai paura significa che hai qualcosa da perdere."
( Grey's Anatomy ) 



Non ricordavo come fosse essere felice ad avere qualcuno accanto. Sono meno di due settimane eppure mi sembra di conoscere Liam da una vita.

E non mi capitava da un pezzo. Non mi capita di uscire con qualcuno e sentirmi così tranquilla da prima che succedesse quello che mi ha portato a non parlare più. Da prima che lo incontrassi. Da prima che le sue mani fossero odio e non amore. Paura e non certezza. Timore e non rassicurazione. Da prima che le sue mani mi portassero via la mia dignità, il mio onore, la mia felicità.
Ma Liam è diverso. Liam ha trasformato tutto il dolore in potenziale felicità ed anche se ci sono ancora troppi ricordi, sento che con lui è tutto diverso. Viverlo giorno per giorno me lo sta confermando.
L'unica cosa che ci separa sono solo le lezioni che non frequentiamo assieme, e le notti. Dopo quella sera che è arrivato in camera per scusarsi, dove ho combattuto con me stessa per resistere, fallendo miseramente, non abbiamo più dormito assieme. Credo che sia ostinato a volermi dimostrare a tutti i costi che vuole fare le cose con calma e che mi aspetterà in tutto. Anche per parlare.
Ma ho capito che in quella sera, il 31 ottobre di quasi un anno fa, non sono io ad essere morta ma la mia voce. E' lì che l'ho persa davvero. Avrei dovuto urlare di più, avrei dovuto fare di più.
Avere di nuovo qualcuno che tocca costantemente la tua pelle non è facile quando nella tua mente sono stampati quei momenti. Quando nella tua mente, nei tuoi sogni, e anche ad occhi aperti, non fai altro che rivedere e rivedere te in acqua, te sull'asfalto, te in ospedale. La pallottola che ti perfora la pelle, la carne, l'anima. Quella pallottola ha portato via la mia voce. Cole ha portato via parte della mia vita.

"Sei sicura che fargli una sorpresa sia la cosa migliore?" Leila mi ripropone per l'ennesima volta la stessa domanda da venti minuti, più o meno il tempo impiegato per poter raggiungere il locale frequentato da Liam ed i suoi amici. Ammetto che il ricordo dell'ultima volta in questo posto non è dei migliori, ma si può sempre migliorare. E poi non è nessuna sorpresa, è stato lui a dirmi che se mi andava potevo raggiungerlo lì dopo il suo allenamento.
Le piazzo sotto il naso il mio solito blocchetto azzurro che ormai contiene già la sua risposta.

"Non lo rileggo per la quarta volta!" sbuffa "So che è lui che ti ha invitato ma è comunque una sorpresa e poi..." stavolta sono io a sbuffare e le faccio segno dell'orologio, come a dire "Sbrigati" ma nei suoi occhi color nutella leggo che vuole dirmi qualcosa.
"Ok..." sospira "Volevo aspettare per esserne sicura ma non mi lasci scelta e devo dirtelo. Al ritorno dall'ultima lezione ho sentito quella ragazza, Meredith, la sua ex... che raccontava alla sua amica di stasera e del fatto che avrebbe chiesto a Liam di parlare." Il mio cuore si ferma una, o forse due, o forse tre volte.
Non fraintendetemi, sono abbastanza sicura di me ma sono anche sicura del fatto che lei è stata il suo primo amore e il primo amore non si scorda mai. Anche se io vorrei tanto farlo.
Razionalmente so che non posso impedire che conversino, non posso impedire una loro amicizia e non posso impedire che Liam chiuda con il suo passato. Ma l'altra parte di me, quella del tutto irrazionale, vorrebbe irrompere lì dentro e avere la forza di parlare e urlare al mondo che Liam è mio, e solo mio.

"Hey... è tutto ok?" Leila sembra preoccupata, e anch'io lo sono abbastanza sapendo quanto Meredith abbia significato per lui. Sospiro e annuisco mentre le riporto per l'ennesima volta il blocchetto davanti. Leila annuisce e sorride e questo, in parte, mi da la forza di entrare da quella porta.

Sono tutti raggruppati nel solito angolo, tutti con la divisa da baseball a sgranocchiare delle alette e a bere birra. Tutti, ma a risaltare è solo Liam e il suo sorriso magnifico.
Ci si può innamorare di un sorriso? Perché io credo di esserne innamorata pazza del tuo.

"Hey, c'è riccioli d'oro" Rob, il suo amico, mi indica dall'altra parte del locale e questo fa voltare tutti, compresa Meredith e le sue amiche.
Il locale è esattamente come lo ricordavo, affollato ma accogliente, con migliaia di camerieri e un odore inconfondibile di pollo e patatine fritte.
Liam si volta, non saprei dire se la sua espressione è sorpresa per il mio arrivo o sconvolta perché ha già parlato con Meredith. Questo, nella mia testa, fa solo aumentare la tensione. E Leila lo capisce bene perché mi afferra il braccio e quasi mi spinge a forza verso il loro tavolo.

"Stai tranquilla" sussurra al mio orecchio, ma per esserlo dovrei ordinare tutte le camomille del continente.

"Julia" è così che mi saluto Liam non appena raggiungiamo il tavolo, con un'espressione stupita in volto. Bello e semplice. Ma che dico, freddo e distaccato.
L'attenzione di tutti è concentrata sul mio arrivo, o almeno è quello che a me sembra.
Scruto velocemente le espressioni dei presenti e quella che più odio è senza dubbio quella di Meredith. Sembra quasi più brava di me a fingersi distaccata da tutto, ma non mi batte nessuno in questo gioco.

"Lei è Leila" Liam presenta la mia amica di stanza e da qualche settimana a questa parte, una persona fondamentale per affrontare il college.
Leila si presenta educatamente mentre prendiamo posto e la sua chioma rossa e la parlantina arguta fanno sì che tutti siano completamente rapiti da lei. Chi, sano di mente, non lo sarebbe?

"Non posso credere che tu sia davvero venuta. Grazie." Liam mi bacia delicato le labbra, ma un bacio troppo breve per distinguere questo dagli altri. E proprio vorrei sapere se quella vipera gli abbia detto qualcosa, perché Liam non è mai così silenzioso quando mi vede ma, d'altronde, con una che non parla quanto potrà avere da dire?
Gli sorrido mentre ascolto Leila conversare divertita con, credo, Matt. E mi chiedo se io sarò mai capace di poter parlare ancora così liberamente con qualcuno senza sentirmi soffocare al pensiero di pronunciare mezza sillaba.

"Ragazzi, facciamoci una foto" ovviamente è Candice a parlare e quello che dice Candice in qualche modo sembra essere legge. Tutti si alzano, si posizionano uno accanto all'altro ma precisamente Meredith accanto a Liam. Questo mi fa scattare.
Mi alzo di colpo e con poca grazia mi introduco tra i due, consapevole dei sguardi dubbiosi che mi sento addosso. Quasi come se fossi una bambina mi volto verso Meredith e le faccio segno di allontanarsi. In tutta risposta lei sorride sconvolta mentre si dirige dall'altro lato, ma me ne infischio. Ha avuto la sua occasione, adesso tocca a me.
Liam mi guarda, ma non chiede. E' chiaro che ha capito che so tutto della loro conversazione.

Per la mezz'ora successiva faccio di tutto affinché Liam non risponda a nessuna domanda\frase di Meredith o Candice. Non chiedetemi perché, ma è l'unica cosa che mi è venuta in mente. E so di star esagerando perché lo sguardo da "ti ammazzo" di Leila dice tutto. E so anche di sembrare pazza, ma non so cosa mi stia succedendo.

"Liam" la sua voce fastidiosamente dolce mi gela. Stavolta non è un discorso tra amici, non è una domanda di circostanza tra tutti, stavolta è Meredith che chiama prettamente il mio fidanzato.
"Possiamo parlare?" Liam sta per rispondere ma gli afferro così forte il ginocchio sotto il tavolo che si ammutolisce all'istante mentre con una velocità che non mi appartiene, gli calco un "NO" grande quanto una casa sulla gamba. Questo lo sconvolge a tal punto da fissarmi senza risponderle. Almeno a qualcosa è servito.

"Ragazza, è il tuo turno" Fortunatamente a salvarmi è un uomo sulla cinquantina, credo, probabilmente il proprietario, che si rivolge a qualcuno del nostro tavolo e capisco subito a chi quando Miss Meredith si alza in tutto il suo splendore e, acclamata dai suoi amici, si dirige verso il palco.

Tutti, e dico tutti, in questo locale, hanno gli occhi fissi su di lei. I suoi amici la guardano sognanti, Candice sorride e stavolta davvero, e non per derisione. E' come se tutti, qui dentro, fossero già consapevoli di quello che farà, eccetto me.

Meredith sorride e saluta al pubblico, introduce la canzone che canterà: Another love di Tom Odell.
Liam si passa una mano per il mento e poi per i capelli, segno che si è innervosito. Cosa vorrà ancora dirgli? Cosa si saranno già detti? Avranno già parlato? Cosa vorrà ancora da lui?
Intanto la sua voce incanta tutti, compresa Leila che la guarda ammirante. Il testo è magnifico, e ammetto che lo interpreta bene, ma niente di così eccezionale come tutti qui dentro sembrano credere. Ma forse oltre la voce sto perdendo anche l'udito. O forse è l'odio che provo verso di lei. Probabilmente.
La cosa più fastidiosa è pensare che la canzone abbia un destinatario diverso da Mark, il suo fidanzato. La cosa fastidiosa è vederla canticchiare "Ho speso tutte le mie lacrime per un altro amore" e capire che il suo sguardo è esattamente puntato qui.
La cosa più fastidiosa è che lei riesce a fare tutto questo con la sua voce ed io non riesco a dire neanche "grazie" al mio fidanzato senza che mi scoppi il cuore e i ricordi mi invadano la mente.

Quando termina, ognuno, in questo locale, soprattutto i suoi amici, applaudono e acclamano l'ex fidanzata del mio ragazzo. Vorrei scomparire.
Liam è stato teso per tutta la durata della canzone, non faceva altro che far muovere quella gamba su e giù e passarsi le mani tra i capelli e vorrei tanto penetrargli nella mente. Leggere nei suoi pensieri e capire una volta per tutte cosa prova per lei. Ma probabilmente dovrei leggere nel suo cuore per capire questo, e anche se potessi e per quanto vorrei saperlo, alla fine non so se sono pronta a sapere la verità. Non so se sono pronta a distruggere io stessa tutti i miei sogni. Perché avere Liam nella mia vita è la cosa migliore che potesse capitarmi, la persona migliore che potessi incontrare, la persona che mi ha fatto ricredere sulla parola amore. Eppure sono qui a dire tutto questo nella mia mente e non a lui, perché scriverlo su di un foglio non renderebbe e dirlo a voce è troppo complicato.

Meredith arriva spedita verso di noi ma si blocca all'istante quando vede alzarsi Liam e piazzarsi davanti alla sua figura minuta.
Parlano a voce bassa, troppo bassa per poter capire cosa si stiano dicendo.
Inizialmente sembra che stiano discutendo, ma Liam non è il tipo che è in grado di discutere a voce bassa per così tanto tempo.
Vorrei poter essere una mosca per ronzare intorno a quel visino d'angelo che ha. O una zanzara fastidiosa che le pizzica un braccio. O un qualsiasi essere piccolino abbastanza da star lì e ascoltare tutto.
Il cuore si ferma quando i due si abbracciano.
Si può vivere senza che il proprio cuore non batti? Perché il mio è ancora fermo e non ha intenzione di riprendere a battere.
Mi sento quasi svenire e so che è tutto assurdo per un semplice abbraccio, ma Liam non abbraccia nessuno eccetto me.
Non posso più restare qui dentro.
Afferro le mie cose e mi dirigo verso l'uscita mentre la voce di Leila cattura l'attenzione di tutti.

"Julia, che succede?" non mi volto neanche, non potrei comunque risponderle.

"Hey, dove vai?" Liam sembra preoccupato, probabilmente teme che abbia ascoltato il suo riconcilio con la tanto adorata da tutti Meredith.
Non gli rispondo, e non perché non parlo, non gli avrei risposto comunque. Non avrebbe senso.
"Julia, cosa c'è?" mi dirigo veloce verso la porta ma Liam mi raggiunge alla velocità della luce.

Mi afferra il braccio, sempre con gentilezza, e per questo lo odio ancor di più.

"Hey, hey, cosa succede? Parlami" lo guardo e resto in silenzio, perché qualsiasi cosa io possa dire non lo ripoterà da me.
"Parla, cazzo!" urla. Afferra la mia borsa e prende il mio blocchetto che mi piazza sotto il naso.
"Julia, non ti lascio andare fin quando non mi spieghi cosa cavolo è successo lì dentro!"
Innervosita dal suo atteggiamento, gli strappo il blocchetto dalle mani e scrivo tutto ciò che ho da dirgli.

"So perfettamente che hai parlato con Meredith e so perfettamente che quella canzone è per te. So perfettamente che mi mollerai per tornare con lei e va bene così, è stato bello finché è durato. Ora lasciami in pace."

Provo a capire cosa pensa leggendo la sua espressione, ma non lascia trapelare nulla eccetto il suo fastidio chiaro, dato il sospirare continuo.
Mi guarda per qualche secondo, come se gli avessi appena detto che è un delinquente e non voglio più aver nulla a che fare con lui. Mi guarda come se lo avessi ferito.
Appallottola il foglio e poi lo getta con forza nel cestino accanto.

"Pensi davvero che io sia capace di sostituirti? E poi così? Senza dirti niente?" le sue pupille si dilatano e la voce si alza, ed anche se so perfettamente che lui non è Cole, la mia mente non può far a meno di rimandare qualche ricordo, qualche frangente, qualche dolore.
"Pensi davvero che io possa preferire qualcun altro a te? E per cosa avrei lottato fin ora? Per il nulla? Pensi davvero che io possa fare a meno di te?" urla, ma nella sua voce posso solo leggere la sua disperazione. La delusione nel sapere che la ragazza che ha accanto dubita di ogni cosa, anche del sole che sorge.
La delusione nel constatare che non sono perfetta come crede.
Sbuffa e scuote il capo, incredulo delle mie parole. In tutta risposta io resto in silenzio, perché odio discutere, tantomeno scrivendo cos ho da dire.

"Meredith non ha cantato quella canzone per me. O meglio, era per me ma non da parte sua. Voleva che tu capissi che anche se posso esser difficile..." sbuffa ancora "non ti lascerò andare. Devi solo avere pazienza." Si passa una mano tra i capelli ed io vorrei solo poterlo abbracciare. Vederlo così per colpa della mia stupida gelosia mi ferisce. Sono così brava che oltre a ferire gli altri, ferisco anche me stessa.
"Quando abbiamo parlato mi ha semplicemente detto che se a te, Julia, crea problemi la sua presenza, allora eviterà di esserci. Vuole che tu ed io possiamo goderci i miei amici senza che ci siano disagi. Voleva soltanto metterti a tuo agio." Ecco. Ora oltre ad essere stupenda, oltre ad avere una voce pazzesca – perché ok, ce l'ha -, è anche una brava persona. Mi sento così in colpa ad aver dubitato subito di Liam. Sono una pessima fidanzata.
Sono pessima.
Afferro il libretto di corsa per potermi scusare, per quanto possa servire.

"Mi dispiace aver dubitato di te. Mi dispiace di averti ferito, scusami. E non mi infastidisce la sua presenza."

Il suo sguardo resta duro, ma sorride. Questo è un buon segno, no? Ho mentito spudoratamente nell'ultima parte, ma non posso di certo vietarle di frequentare i suoi amici per me. Che razza di persona sarei?

"Non ci hai pensato due volte a dubitare di me, Julia. Devi fidarti."
Annuisco, notando la sua espressione comunque delusa.
Così faccio il primo passo. Poso il libretto e mi avvicino lentamente. I suoi occhi, come sempre, sanno leggere nei miei. Mi dicono "Sta tranquilla", e questo mi fa sorridere. Vedere quanto ci capiamo con così poco mi rende felice. E so che non potrò continuare così per sempre, ma questa resterà sempre una cosa nostra. Sempre.
Liam piazza le sue enormi mani ai lati dei miei fianchi e poggia leggero la sua fronte alla mia.

"Non posso credere che tu abbia pensato che io possa fare a meno di te." Sorride vicinissimo alle mie labbra. "Non potrei farcela, Julia. Non potrei farcela perché ti amo."

Il mio cuore si ferma,
i ricordi anche.

____

SPAZIO AUTRICE.

Hey, tu che stai leggendo questa storia e la stai amando, corri a leggere anche "Under the Sky" e non te ne pentirai. Dai, provaci, che ci fai ancora qui?
Bacini 💖

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top