62. Our new life
<Ci pensi - dico a Noemi mostrandole la mano con l'anello che mi ha dato Jimin - per la decima volta mi ha chiesto di sposarlo!> Lei sorride con il pancione che inizia a vedersi <E finalmente gli hai detto di sì!> arrossisco come una bambina e il pensiero va a quella stupenda e magica notte
<Choi Aura vuoi sposare questa testa ossigenata di Park Jimin?> il cuore perde un battito però poi accelera di colpo...ho il respiro corto e lui è lì, in ginocchio, con la scatolina dell'anello aperta che aspetta una mia risposta, mi guardo in giro, siamo soli ma è come se mi sentissi osservata da migliaia di occhi [sono gli occhi di ARMY che mi scrutano, che attendono, sto diventando paranoica] poi sento un tocco leggero alla mano e il mio sguardo torna a lui <Si. Park Jimin voglio sposarti, perché sei tu, perché sei una testa ossigenata, perché sei bipolare, perché...perché TI AMO più di ogni altra cosa al mondo> i suoi occhi brillano di mille luci, con delicatezza toglie l'anello dalla scatolina e lo mette al mio dito, lascia un piccolo bacio sull'anello al mio dito e poi mi tira a sé, i nostri sguardi si fondono e le nostre labbra si uniscono in un bacio pieno d'amore, mentre la neve scende come a voler nascondere questo momento tutto nostro.
<Devo dire che lo hai fatto penare quel povero ragazzo!> <Non ero decisa le altre volte, sono successe tante, troppe cose. Poi quando me lo ha chiesto a Jeju, ero troppo arrabbiata...> <E a Busan?> mi blocco per due minuti, poi trovo l'argomento adatto<Troppo impegnata a non fare figuracce con i suoi genitori, però ci siamo fidanzati!> mi guarda con un sopracciglio alzato ed una faccia che lascia poco all'immaginazione, è decisamente infastidita <Perché? Non lo eravate già?> ecco, ed ora che rispondo, trovato <Dopo tutto quel tempo, io...non sapevo cosa pensare. - ancora scuse e si vede, sembro un gatto che si arrampica sugli specchi - Però poi me lo ha chiesto in quel giardino meraviglioso e ho capito che è lui, (in verità già lo sapevo) con i suoi pregi e con i suoi difetti, lo amo per com'è!>
<Ok, ok, basta miele perché se nò vomito, già questo birbante non mi dà tregua, ti ci metti pure tu!> accenno una risata ma Noemi mi fulmina con lo sguardo <Avete saputo se è maschio o femmina?> fa spallucce <In verità dovremmo scoprirlo alla prossima ecografia, però Joonie non vuole saperlo, dice che chiunque esca, lui lo amerà a prescindere.> sorrido perché è proprio una cosa da Namjoonah <Ha detto una cosa meravigliosa!> le dico entusiasta <Si, lo so!> mi dice, ma la sua espressione non è convinta <Quindi perché fai quella faccia?> gonfia le guance e mette il broncio <Io voglio saperlo - mi dice con una voce da bambina - devo arredare la stanzetta, devo comprare i vestitini, dobbiamo litigare per il nome...> la guardo interdetta, meglio non fare domande ad una donna in cinta <Ok, ok, ho capito, farai diventate pazzo il povero Namjoonah!> Noemi mi guarda con una faccia furbetta <Guarda che poi tocca a te!> impallidisco <CHEEE? Prima pensiamo ad organizzare questo matrimonio. Poi, con calma, moolta calma, penseremo ad altro> ancora quella sua espressione scettica<Se...se...voglio vedere quanto ci metti a restare incinta con Jimin che scalpita per dimostrare che è un buon marito!> Non riesco a contenere un'occhiata omicida
<Miss Choi le piace questo abito?> Per fortuna i nostri discorsi vengono fermati dalla manager del negozio che mi sta mostrando gli abiti più in, del momento <In verità - interviene Noemi - NO. Non è adatto a lei, bisogna provare altro, non ci siamo ancora, deve essere un abito sensazionale, unico!> dice leggermente acida alla manager, mi scuso per lei <Ma hanno idea con chi ti sposi?> bisbiglia, la zittisco con un'altra occhiata omicida <No e non devono saperlo!> <Secondo me ti stanno facendo vedere abiti della scorsa collezione...> alzo gli occhi al cielo <Ma che dici> <Allora ci snobbano perché non siamo coreane> lancia un'occhiata feroce alla manager che si irrigidisce <Ne sono sicura! Poi ci guarda con sufficienza...> <Forse perché tu l'hai indisposta!> <Va bene! Non ti scaldare, stai parlando con una donna in stato interessante> <Si! Al cervello!> poi si gira di nuovo verso la manager <Adesso vediamo se è come dico io. Aspetta.> Smette di bisbigliare e alza di due toni la voce <Tesoro, quando hai preso l'appuntamento hai precisato che non hai un limiti di budget?> vorrei sprofondare e portare con me quella boccaccia larga della mia amica ma la faccia della manager cambia letteralmente colore, si scusa con un inchino ed esce dalla stanza <Sei impazzita?> <No! È vero che non hai limiti di budget, con tutto quello che guadagni, senza neanche accennare a quello che guadagna il tuo futuro marito dovrebbero trattarti...> La porta si apre, la manager riappare con due assistenti ed ognuna di loro ha due splendidi abiti, tutto altro genere. Aveva ragione Noemi è bastata la parola magica, without budget limits, ed ecco tutta la gentilezza del mondo ed abiti da sogno! Non voglio pensarci
<Senti un po'... - mi dice d'un tratto mentre cerco di infilare un abito di due taglie più piccole della mia – sei convinta di non volerlo dire a nessuno della tua famiglia?> un sorriso amaro si fa strada sul mio viso <È una mia decisione...> <Lo so, lo so. Sai, però a Jimin...> assottiglio gli occhi <Lo sapevo che c'era lo zampino di Chimmy, è venuto a piagnucolare da Joonie vero?> mi squadra da capo a pieni <Questo mi piace! Ci stiamo avvicinando a quello che avevamo in mente> dice alla manager ignorandomi completamente <Noemi non mi ignorare!> si volta con un'espressione innocente <Non ti sto ignorando cara, è che ultimamente la mia mente vaga, sarà la gravidanza? Di cosa stavamo parlando?> ho capito che non continuerà con il discorso. La sessione di prove finisce con una grande stanchezza ed un grande nulla di fatto, nessun'abito era per me o se lo era non raggiungeva lo standard che aveva fissato la mia amica, così torniamo ai nostri appartamenti con una grande delusione.
<Sono tornataaaaa!> urlo sfatta, mentre entro in casa <Ed io ho ordinato già da mangiareeeeeee!> mi risponde la voce acuta di Jimin dalla cucina; lascio le scarpe all'ingresso e mi dirigo mollemente verso la cucina abbandonando borsa e telefono in ogni dove, <Amore ti sei div...> non osa continuare la frase guardando la mia espressione stanca e delusa, mi abbraccia lasciandomi un piccolo bacio sulla testa <Tesoro, vai a farti una doccia nel frattempo che arriva il fattorino> lo guardo sconsolata <Non mi va! Sono delusa, scoraggiata, non troverò mai l'abito dei miei sogni!> una voce conosciuta mi fa sobbalzare <Chi fa rattristare la mia Gongjunim?> per poco non mi viene un colpo, sento la voce di Tae arrivare dal divano
<Jiminssi! Perché non porti tu Noona a fare la doccia. Aspettiamo noi il fattorino!> a seguire anche Jungkook si palesa. Li guardo con occhi sgranati <Ma voi non avete una casa vostra? Non vivete più due piani sopra, che ci fate qui?> <Noona facevamo compagnia a Jiminssi e ci è venuta fame...> lo stoppo, sono troppo stanca <Ok, ok. Vado in doccia – Jimin prova a venirmi dietro – da sola!> mi fa un broncetto adorabile ma non posso cedere...però nulla mi vieta di stuzzicarlo, mi avvicino al suo orecchio <Se fossimo stati soli...> corro verso il bagno lasciandolo lì a bocca aperta <VOI! FUORI DA CASA MIA! ALL'ISTANTE!> lo sento urlare verso i ragazzi, è troppo divertente prenderlo in giro <TROPPO TARDIIIII!> gli urlo dal bagno mentre faccio scattare la serratura.
<Amore...Stai dormendo? Amore...dormi? Evidentemente sei stanco, hai tanto da fare in questo periodo, tra il concerto a Busan, l'imminente uscita del tuo primo Album da solista e poi...ti stai impegnando tanto per il nostro matrimonio pur non avendoti dato una data precisa...sai una cosa...ero preoccupata di dirti una cosa e ci sto pensando da un po'...> <Mmmmmmm> Jimin si agita spesso nel sonno, certe volte ho paura che cada dal letto tanto che è movimentato <Sei sveglio? - niente, dorme profondamente - sai la settimana scorsa ero con Joonie ad una convention ed era da un po' che mi sentivo strana, non sopportavo il vociare, la folla, pensavo ad un attacco di panico, sono corsa in bagno a vomitare con il povero Bong super preoccupato e Joonie che mi faceva le facce strane e si scambiavano occhiate preoccupate. Poi durante il ritorno decide di punto in bianco di passare in una farmacia e senti questa, manda il povero Bong a comprare un test di gravidanza. Ridicolo! Bong era super imbarazzato. Tornati in agenzia mi ha costretta a farlo e sai...sono uscite due linee. Non potevo crederci. Così ho preso un appuntamento in ospedale per delle analisi e un'ecografia; sai spesso ci sono dei falsi positivi, ero agitata perché non è proprio il momento di avere un bambino, dobbiamo fare tante cose ancora: il tuo lancio da solista, il matrimonio, il militare. Sai ho pianto tanto i giorni prima della visita, avevo una gran paura di rovinare tutto. Poi ho fatto l'ecografia e c'era...sai è ancora un piccolo puntino che presto diventerà il nostro bambino! Non so proprio come dirtelo però, ho paura. Non era in programma, non so se sono pronta o siamo pronti per diventare genitori...> le braccia di Jimin d'improvviso mi stringono da dietro accarezzandomi la pancia, la sua voce dolce ma ancora impastata dal sonno mi sussurra all'orecchio <Ben venuto fagiolino è tanto che ti aspetto. Il tuo papà e la tua mamma ti ameranno sempre. Poi avrai 6 zii che ti vizieranno e proteggeranno> sento le sue lacrime scendermi sul collo, sta piangendo, perché? Mi giro nel suo abbraccio per guardarlo negli occhi <Perché piangi? Sei deluso? Perché non mi hai detto che eri sveglio?> sorride e sorridono anche i suo magnifici occhi, mi da un piccolo e morbido bacio <Se non avessi finto di dormire non me lo avresti mai detto e ti saresti arrovellata il cervello per giorni. Ora zitta e ascolta me, non mi importa di feste, eventi o altro; tra una settimana o un mese, quando vuoi tu, prendiamo un appuntamento al comune, chiamiamo i nostri amici e ci sposiamo. Poi, con calma faremo il resto, che ne dici? Vuoi essere mia moglie anche senza una grande festa? Tutti i giornalisti e le interviste?> oramai sono un fiume di lacrime, sono così contenta, l'ansia mi aveva divorata in questi giorni <Amore vuoi sposarmi ancora?> inizio ad annuire senza riuscire a dire nulla, Jimin mi stringe in un forte abbraccio <Salanghae (ti amo), amo entrambi. Siete la mia gioia e la mia famiglia.>
Un mese dopo
<Aura sei bellissima> mi dice Noemi che sarà la mia testimone assieme a mio cugino San, che è in palese ritardo, è l'unico della mia famiglia che ho voluto al mio matrimonio, logicamente con la compagnia di tutti gli ATEEZ; vorrei che mi accompagnasse fino al banco del delegato comunale, Jimin invece ha avvertito la sua famiglia e logicamente non possono mancare i membri che hanno dovuto incastrare i loro vari impegni per non mancare a questo improvvisato matrimonio ed ultimo ma non ultimo Bang PD. Siamo al mio appartamento, abbiamo mantenuto per quel che era possibile le tradizioni, infatti Jimin ha dormito per due giorni al suo appartamento ed io con Noemi nel mio <Yah! Cugina sei radiosa!> la voce di San mi fa sobbalzare <Sanie! Sei in ritardo!> <Lo so ma dovevo fare una cosa importante...> ha un viso strano, è agitato e a disagio <è successo qualcosa? Parla. Mi fai morire d'ansia! Già sono agitata!> <Aura...promettimi di non arrabbiarti...> lo guardo inferocita <Choi San, inizi già male! Se uno mi dice di non arrabbiarmi già mi fa girare le scatole! Cosa hai fatto? > si sposta dalla visuale della stanza da letto dove mi stavo preparando ed un uomo di mezza età molto a disagio appare, il cuore è come se mi si fermasse <Nae salang (tesoro mio) sei bellissima.> non riesco neanche a guardarlo, inizio a tremare e mi sento mancare <Aura...> San cerca di intervenire <Non osare, non dire una parola San! Con...con...quale...> lo zittisco in malo modo, poi l'uomo che è al suo fianco parla <Ho pregato io Sanie. Lui non ha colpa. Volevo vederti da lontano ma non ce l'ho fatta. Mi sei mancata tanto, io...> faccio un respiro profondo e raccolgo tutte le mie forze per guardare quest'uomo negli occhi <Dov'eri quando la mamma è morta, dov' eri quando avevo bisogno di te, dove diavolo sei stato in tutti questi dannati anni?> l'uomo abbassa la testa dispiaciuto <Io...hai ragione ma ti ho sempre scritto, fino a quando le lettere non hanno iniziato a tornare in dietro. Avevi cambiato indirizzo e tua zia non me lo ha mai detto. Poi ho saputo che eri qui a Seoul e ho sempre chiesto a San di te. Stavi bene, eri cresciuta forte ed io non ho mai avuto la forza, il coraggio di avvicinarmi a te...> <Perché ora?> gli dico in maniera acida <Sono tuo padre, volevo che avessi qualcuno che ti accompagnasse all'altare, come fece tuo nonno quando ci sposammo io e tua madre...> lo guardo assottigliando gli occhi <Ho San> voglio fargli male, io ho sofferto tanto in questi anni <Se vuoi che ti accompagni lui, mi farò da parte...posso almeno abbracciare la sposa?> sono pronta a rifiutarlo ma senza preavviso mi si avvicina inglobandomi in uno stretto abbraccio, uno di quelli che ti fanno tremare le gambe e mancare il respiro, il mio papà è qui, è qui per me, è qui per noi.
<Yeogja-nim, l'auto è arrivata. È ora di andare.> come sempre Bong riesce a spezzare tutti i momenti critici nella mia vita (cosa farei senza di te!) guardo l'uomo che mi è di fronte, mi accorgo che non provo più rabbia né rancore ma una sorta di dispiacere, si è perso tanto, non so se vorrò mai sapere tutto quello che lo ha portato a lasciarci ma ora so di volerlo nella mia vita e in quella del mio bambino.
FINE
SPAZIO MIO
Questo è tutto gente
La nostra Aura ha il suo lavoro dei sogni, il suo amore a breve avrà anche una sua famiglia e a sorpresa ecco arrivare un padre che non è stato presente nella sua vita ma...questa è un'altra storia
Grazie a tutt*quelli che hanno amato questa storia, spero che vi sia piaciuta e che vi abbia almeno un po' fatto sognare.
I PURPLE YOU
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