56. I LOVE YOU...BUT
<Dov'è che vai?> è la voce di Namjoon che stravaccato sul divano mi guarda con lo sguardo penetrante e un po' vacuo dovuto alla stanchezza e al jetleg <A casa. Perché?> fa uno strano ghigno <Pensavo che ti saresti chiuso in camera almeno per due giorni...> ridacchio <Ho promesso ai miei di andare a trovare appena tornato, abbiamo più di una settimana di pausa prima dei concerti a Seoul. Ne approfitto.> torna a nascondersi tra i cuscini, con il braccio alzato mi fa segno di andare <Riporta la tua "casa" a casa! Mi raccomando!> sorrido ed esco dal dormitorio, ho sonno, il jetleg mi sta uccidendo, ho capito a stento quello che mi ha farfugliato dal divano. Prendo l'ascensore con gli occhi quasi chiusi, mentre le porte si chiudono vedo due mani riaprirle ed una specie di fantasma entrare nell'ascensore, se non avessi capito che è Yoongi-hyung sarei morto di paura. <Ho sentito che stai andando a casa!> annuisco <Vedi di tornare con la tua "casa", altrimenti trovati un nuovo dormitorio...> sgrano gli occhi <Hyung!> <So che ama te, ma la rivoglio qui, con te e con tutti noi! È anche la nostra "casa"!> l'ascensore arriva al piano ed esco <Tranquillo Hyung, torno con la mia "casa" [o almeno lo spero!]> sorrido e mi avvio all'auto che mi attende per portarmi all'aeroporto, di questo passo farò tardi.
<Jiminssiiiiiiii!> ecco, l'unico che non volevo veramente incontrare <Hai una faccia di merda Hyung!> mi calo il cappello sugli occhi <Grazie per il complimento!> Non so come fa Jungkook ad essere sempre così pieno di energie <Dove vai? Pensavo avessi dormito per almeno per due giorni e che Hoseok-hyung ti avrebbe nutrito come fa di solito!> mi schiaffeggio mentalmente, veramente pensano che sia così pigro? [Beh! Forse un po' lo sono] <Mi dici dove vai Hyung?> ancora una volta devo ripetere la stessa solfa <Vado a casa. – ripeto stancamente - Ho prome...> non faccio neanche in tempo a finire la frase che comincia a correre verso l'ascensore ed urla <HYUNG, IO VADO AD ALLENARMI! MI RACCOMANDO RIPORTALA QUI!> sparisce dietro le porte dell'ascensore. Non capisco, ho proprio scritto in faccia che mento? Mah!
Finalmente sono all'aeroporto, giusto in tempo! Sento vibrare il telefono mentre faccio in check in, maledizione! Già sono impedito tra valigia e borsa, anche il telefono ci si mette? Spero solo che non sia Taehyung o qualcun' altro dei ragazzi che do di matto
Yeo bo se yo
Eomma! Si...sto...facendo ora il check in
Si...ci vediamo tra un paio di ore...
Posso chiamare un'auto...ok...ok vieni tu...ti aspetto
Finalmente posso imbarcarmi, credo che dormirò per tutto il viaggio.
Dopo due ore di viaggio e cambio programma, deciso da me in corso d'opera, siamo finalmente allo Shinhwa World Theme Park, ho voglia di far divertire e rilassa Yeogjanim, sono stato troppo duro con lei in questo periodo. Mentre parcheggio sento come un pizzicorio dietro la nuca, mi volto e noto lo sguardo penetrante della signora Kim che mi osserva con gli occhi assottigliati.
<Bambina> <Si, signora Kim?> <Potresti fare un piacere a questa povera vecchia?> <Certo! Ma lei non è vecchia!> <Come sei dolce...- Ha una voce falsa come i soldi del Monopoli - vai prima tu a prendere i biglietti, ho bisogno di appoggiarmi al caro Bong, le mie gambe non mi reggono!> <Certo...vada piano. Bong è forte! L'accompagnerà lui!> urla allegra mentre annuisce e si dirige alla biglietteria, il mio povero braccio invece è ben arpionato dalla "povera vecchia"! <Perché questo cambio di direzione? Avevamo organizzato tutto. Qui c'è troppa gente! Che intenzioni hai, ragazzino?> mi tratta ancora come quando avevo 15 anni <Nessuna...oltre a farla rilassare e divertire> faccio spallucce e cerco di divincolarmi <Ti avverto, ragazzino, non scherzare con il fuoco, potresti restarne bruciato!> le faccio segno di tacere dato che Aura è già tornata con i biglietti <Venga, si appoggi anche a me. Ora troviamo un bel posto fresco dove farla riposare> Yeogja è troppo gentile non si è neanche accorta che sta fingendo, finalmente siamo dentro è un posto fantastico e guardare gli occhi verdi di Aurassi che brillano di meraviglia è una cosa che mi fa sentire bene. Lo Shinhwa World Park comprende diverse zone, zone per il divertimento di adulti e bambini con giostre dedicate e zone ristoro, un grande Resort dove si può trovare di tutto e un grandissimo parco acquatico, dove sono state create enormi piscine con le onde, più di una SPA e piscine relax con getti di acqua per sciogliere i muscoli, la scelta è ampia. Prima di tutto trovo un posto dove far riposare la cara signora Kim e poi devo cercare di capire cosa piace alla Gongjunim. <Guarda Bongssi, c'è una sala relax con il Bingo – la voce squillante di Aura mi fa sobbalzare e distrarre dai miei pensieri, però ha risolto il problema Kim – potrebbe rilassarsi e giocare li signora Kim? Che ne dice?> l'anziana signora si trova in difficoltà ma oramai il turbine Aura ha già preso la direzione del Bingo, pochi minuti dopo la signora è sistemata, con bibita e cartelle del bingo, sorridenti la salutiamo augurandole un buon riposo e soprattutto di divertirsi, gli sguardi che mi lancia sono di fuoco ma la saluto ridacchiando per la situazione che si è auto creata.
<Allora Gongjunim, dove vuole andare per prima cosa?> <Come mi hai chiamato?> Ecco sono morto prima di partire <Gongjunim...> Aura sorride <è la prima volta che mi chiami così! È carino> neanche a dirlo mi sento sollevato <Quindi? Ha deciso?> <Si...voglio andare sulle montagne russe> <Si sente avventurosa la Gongjunim!> <Oggi sei strano...- si ferma a guardarmi negli occhi, ha imparato bene dai ragazzi ad usare il contatto visivo, poi i suoi occhi verdi sembra che mi scrutino dentro – Però mi piace, non sei il solito ingessato e musone Bong, oggi sei più, luminoso!> [perché sei tu ad illuminarmi. È questo che vorrei dirti ma non posso.] mi fermo così come un'ebete a guardarla mente si dirige alla fila per le montagne russe.
Finito il primo giro Aura è tutta adrenalinica ed in cerca del prossimo obbiettivo, io vorrei solo morie <Il tiro a segno o le freccette...dai guarda sulla mappa e andiamoci!!!> sgrano gli occhi <Perché proprio quelli?> mi guarda con un ghigno <Sei bravo a sparare! Prova a prendermi qualcosa! – mi guarda con gli occhioni spalancati – Daiii!> <Ok...ok...basta che ti calmi...> annuisce ed inizia a tirarmi per un braccio.
<Voglio iniziare io...insegnami!> la guardo atterrito, vuoi vedere che è una scusa per imparare a sparare e poi mi uccide...ma che vado a pensare <Ok, ti insegno a sparare...so già che me ne pentirò!> mi fa uno sguardo carico di sdegno <Maschi! Vigliacco!>
Avanti al tiro a segno
<Gongjunim, questa è la posizione giusta – Aura stringe la pistola ed io stringo le sue mani per farle capire come tenerla e poi prendere la mira – guardi dritta in quel punto che è il mirino e spari.> <Ok. Ci provo...> prende la mira, preme il grilletto, nel contempo chiude gli occhi, in pochi secondi scarica tutto il caricatore, apre gli occhi <Quanti ne ho presi?> non riesco a trattenere le risate <Perché ridi?> mi dà un buffetto sul braccio <Deve tenere gli occhi aperti. Se no non serve a nulla prendere la mira!> <Ma...ma...Oh cavolini!> <Ok, riprovo!> <No, Gongjunim. Ora tocca ai professionisti!> faccio caricare la pistola, dopo il primo colpo che non va a segno mi rendo conto dello scarto del mirino, trucchi da giostrai e lo correggo, così dopo aver scaricato tre caricatori e buttato giù tutti i bersagli il proprietario apre il banco dei premi importanti, i pupazzi grandi <Scegli, tutto quello che vuoi.> vedo gli occhi di Aura diventare due grossi fanali fino a quando non si fermano su di un grosso pupazzo giallo <Quello! Voglio quel grosso Chimmy!> il mio cuore fa un tonfo <Proprio quello? – le chiedo – Alla HYBE ne abbiamo a bizzeffe!> <Lo so! Chi sa quando ci torniamo a casa. Mi manca e lo voglio sentire con me.> <Va bene, tutto quello che vuole la Gongjunim.> la sua espressione è estasiata quando riesce a stringere tra le braccia il grosso Chimmy. <Cosa vuole fare ora?> <Bong – mi dice guardandomi perplessa – non ho capito se lo fai a posta o meno...> <Cosa...> <Certe volte mi dai del tu e sei molto confident, subito dopo torni distaccato...mi destabilizzi!> sento le orecchie andare in fiamme <Mi dispiace se mi sono preso certe confidenze! Sono costernato!> <Coster...che??? Allora non sei normale! Ti ho chiesto io di darmi del tu, di cosa ti scusi?> sono confuso, non mi è mai capitato...solo una volta...ma...non deve accadere più, non posso distrarmi <Andiamo a mangiare va! Mi è venuta una gran voglia di BBQ!> sotto ad un braccio ha il grosso cane giallo e con l'altra mano mi prende per la manica della giacca e mi trascina verso il ristorante che aveva adocchiato prima.
Due ore più tardi e 4 bottigliette di soju e birra siamo fuori, io sobrio e lei andata completamente <Bongie – mi farfuglia ubriaca – sei un dannato musone, vero Chimmy! Dobbiamo recuperare la cara signora Kim! Hai capito?> tutto questo praticamente detto in un modo sconnesso ed incomprensibile anche per il pupazzo giallo con cui sta interloquendo, scuoto la testa divertito quando la vedo barcollare pericolosamente, con due falcate la raggiungo scusandomi con le persone che ha spintonato nel tentativo di reggersi. Mi cade praticamente tra le braccia, ha lo sguardo appannato dall'alcool <Sai una cosa Chimmy...Bongie visto da così vicino, non è poi così male...tu che ne dici Chimmy? Si, lo so che non è come te però...tu non mi hai più cercata...ti sarai dimenticato di me...Vero Chimmy?> I suoi occhi ora sono tristi e carichi di lacrime <Non piangere, ti prego...tornerò presto...> con un sorriso triste abbraccia il grosso cane giallo e si addormenta. Cazzo! Ora come faccio? Con difficoltà tento di caricarla sulle spalle ma è tutto più complicato a causa di quel dannato pupazzo, ci sono quasi riuscito quando una mano sfiora la mia spalla <Ti ringrazio Bong! Ora tocca a me!> mi volto verso quella voce che conosco sin troppo bene <Jim...> mi zittisce <Ho preso delle stanze al Resort. Dormiremo qui questa notte. La signora Kim è già nella sua stanza. Tu prendi Chimmy ed io porto Aura...grazie...grazie, per averla tenuta al sicuro per me...> <È stato un onore!> aiuto Jiminssi a caricarsi la signorina sulle spalle e con calma ci dirigiamo al Resort. Penso di aver di aver ripreso a respirare solo dopo essere entrato nella mia stanza.
Ho passato la notte con lo gli occhi fissi su Aura che dormiva beatamente, il suo sorriso, le sue espressioni buffe mi sono mancate come l'aria, mi godo questo momento di pace perché so che appena realizzerà tutta la situazione io sarò un Idol morto, dovrò spiegarle tutto e non so neanche da dove iniziare. Il sole inizia a filtrare dalle tende, penso che farò un salto a prendere la colazione, spero di corromperla e qualcosa per il mal di testa post sbornia, ne avrà bisogno. In punta di piedi esco dalla stanza e chiudo la porta alle mie spalle cercando di fare il meno rumore possibile, osservo il corridoio, per fortuna è ancora deserto, vado verso l'ascensore <Park-nim!> mi sento chiamare, un brivido mi passa per la schiena, ho paura a voltarmi <Jiminssi, aspetti scendo con lei!> tiro come un sospiro di sollievo è Bong che mi raggiunge, entriamo assieme in ascensore, non mi sono mai sentito così teso con Bong e anche lui è come in imbarazzo <Park-nim...> <Si...> <Ho da farle una richiesta...> <Mmmm...> <Vorrei chiederle un periodo di aspettativa e vorrei avere un'altra assegnazione...> alzo lo sguardo sull'uomo che mi affianca, non riesco a capire la sua richiesta <Perché? Perché mi chiedi questo?> <Sento di aver mancato al mio dovere, forse il mio atteggiamento avrebbe potuto portare dei grossi guai e Yeogja nim...> <È stata felice?> Bong mi guarda stranito <Ti sto chiedendo se in questo periodo si è sentita felice...> <In verità...> <Bongssi, prenditi un periodo di riposo e poi torna da noi, sono sicuro che anche Aura non ti vuole perdere...> <Ma...> lo guardo con un sorriso e gli occhi da cucciolo <Solo tu puoi proteggermi...dalla mia fidanzata!> a questa mia affermazione nessuno dei due riesce a trattenere una risata. <Prendo la colazione e torno su, devo affrontare la leonessa che dorme beatamente...> <Allora le porti dei pancake con della frutta fresca e un caramel macchiato, li adora, forse riesce a cavarsela!> gli faccio il segno dei pollici in su e corro a prendere la colazione. A pensarci ho un moto d gelosia, Bong forse sa più cose di me su Aura, io spesso sono distratto e non faccio caso a certe cose, lui, invece...mi dovrò rifare, sarò un fidanzato modello se sopravvivo.
<Amore...la colazione ti aspetta...> alzo la campana per far sprigionare il meraviglioso profumo dei pancake e del caffè, purtroppo non avevano il suo preferito, per addolcire il risveglio <Amore...tesoro...> in un secondo la vedo seduta sul letto, con i suoi meravigliosi capelli biondi tutti arruffati <Bong? Da quando in qua mi chiami: Amore? Parla ancora...hai una strana voce familiare questa mattina...cioè, non hai la tua solita voce da musone, è più...acuta> non riesco a trattenermi dal ridere <Ma...ma...questa risata...> la vedo sbattere gli occhi e fissare il suo sguardo incredulo su di me <Buongiorno Gongjunim!> cerco di essere il più solare e naturale possibile anche se sto morendo dentro <Tu...tu...non sei reale, sto dormendo ancora e sto sognando o sono ancora sbronza e ho le allucinazioni...> le sorrido con amore <Tesoro, sono io...> scuote la testa incredula <No...Tu sei in America o a Seoul o in Europa...non puoi essere qui...> mi avvicino piano, prendo il suo viso scioccato tra le mani <Amore, guardami, sono io, sono qui, con te...> sfioro le sue labbra con il pollice, è un contatto lieve poi con delicatezza le lascio un piccolo e soffice bacio sulle labbra, quando mi fermo ad osservare i suoi noto le lacrime che lottano per uscire e lei che lotta per ricacciarle <Tu...sei proprio tu...> annuisco e le do ancora un piccolo bacio che lei prolunga abbracciandomi forte, sento la sua mano salire dalla schiena fino a dietro il collo, mi accarezza dolcemente, mi è mancato così tanto il suo tocco, in maniera sinuosa la infila tra i miei capelli stringendoli forte, troppo forte, mi tira in dietro la testa <Ti sembra il modo di sparire per mesi? Dannato Mochi!> molla la presa sui capelli e mi dà una sonora mazzata dietro la nuca. <Fossi in te starei lontano dalle mie mani fino a quando non mi dai una ragionevole spiegazione oppure chiamo Bong e ti faccio ripassare per bene!> la guardo atterrito mettendomi in un angolo del letto, devo essere cauto è inferocita la mia leonessa <Amore, sono qui per spiegarti tutto e soprattutto per portarti a casa.> <Non è detto che ci torni! Sto tanto bene qi!> <Ma...amore...ti stanno aspettando tutti...> Fa una smorfia di disgusto <Tutti? Ma se mi avete abbandonata in men che non si dica e non vi siete fatti più ne sentire ne vedere!> <Amore...tesoro...ti prego se fai colazione e ti calmi ti spiego tutto!> <ZITTO! Ho un'emicrania grande come una casa!> le porgo un bicchiere pieno d'acqua e le pillole per il dopo sbornia <Ho pensato a tutto, vedi!> la sua faccia è talmente imbronciata che osservala è quasi divertente ma non oso ridere, la nuca mi fa ancora male. Per fortuna butta giù le pillole <Guarda cucciola, la colazione. Sono o non sono un bravo fid...> le parole mi muoiono in bocca per lo sguardo minaccioso che mi dirige (ok parola infelice e tempismo sbagliato)
È pazzo! Stava per dire la parola con la F e il mio sguardo assassino per fortuna non gli ha dato il tempo di finire quella parola. Come osa, pensare di esse un bravo F se sono più di due mesi che non ci sentiamo, solo perché mi ha portato la colazione e le pillole per il mal di testa? Ora o mi dà una buona spiegazione o faccio un mochicidio!
<Allora, Park Jimin-nim – addento un pancake e bevo un sorso di caffè – inizi a parlare se non vuole essere cacciato da questa stanza all'istante!> lo vedo annuire terrorizzato e pensare che quando l'ho conosciuto era lui a terrorizzarmi, più che altro mi bullizzava, va beh <Parla!> gli dico in maniera alterata <Amore, ti ricordi quando sono uscite quelle foto tue e di JK e anche quelle con me e tutti quegli articoli, vero?> annuisco <Vorrei dimenticarle!> lo sento deglutire rumorosamente, forse non ha capito il senso della mia frase <Ecco...dopo quel servizio e quelle foto, beh...> <Park Jimin-nim, beh! Fa la pecora, tu non sei una pecora, la mia attenzione attualmente è quella di un criceto, quindi, o dici qualcosa di sensato o torni da dove sei venuto!> so di tirare un po' la corda ma ho bisogno di spiegazioni, ora. <Amore, non è una cosa facile da dire...> questa frase ha catturato la mia attenzione <Sono arrivate al nostro ufficio stampa una serie di minacce, ci sono abituato, le saesang troppo spesso oltrepassano i limiti ma in questo caso non riguardavano solo me... - fa una piccola pausa che mi manda in ansia – hanno inviato una serie di foto tue scattate nel tuo appartamento e anche alla HYBE, tutto per farci capire che non scherzavano. Volevano che tu ti allontanassi da me, che qualunque relazione ci fosse con me o con JK venisse chiusa all'istante, se no sarebbero passate dalle minacce ai fatti...> penso di essere sbiancata e di aver smesso di respirare, tanto che Jimin mi si avvicina piano e mi abbraccia <Amore, non avrei mai voluto starti lontano...- man mano che va avanti con il racconto sento le lacrime uscire dai miei occhi senza controllo – gli investigatori hanno pensato ad una talpa all'interno dell'ufficio e quindi hanno preferito farti allontanare per non mettere nessuno in pericolo. Io ho voluto che Bong ti fosse assegnato come guardia personale...> i singhiozzi mi scuotono e Jimin mi abbraccia sempre più forte accarezzandomi la schiena <Io...io...pensavo...che mi...odiassiiii! Che non mi voleste più con voiiii!!> <Amore è impossibile, io ti amo e non ho smesso neanche per un momento di pensarti e di amarti, anche gli altri ti amano e non vedono l'ora che torni.> <Ma...io...come...le saesang...le minacce...> <Piccola gli investigatori hanno trovato la talpa alla HYBE, era una stagista, una volta beccata e messa alle strette ha fatto i nomi delle complici ed ora è tutto a posto> lo allontano il tanto che mi basta per guardarlo negli occhi, quei magnifici occhi scuri che tanto mi sono mancati, nei quali voglio perdermi<Vuoi dire che posso tornare a casa...quella sotto di voi?> <Si, piccola...> <e posso tornare al mio studio, quello tra il "Genius lab" e quello di Namjoonah?> <Si, amore. Ad attenderti c'è anche la Chimmy poltrona, così il tuo pupazzo di Chimmy non si sentirà solo...> <E tu verrai a trovarmi, sempre?> <Certo! Che domande! Riprenderemo anche le colazioni con JK...> <Tu non hai mai voluto fare colazione con noi!> <Lo so, amore. Ti chiedo scusa. Ti prometto che quando torneremo alla Hybe tornerà tutto come prima, anzi, sarà ancora più bello...> <E sarai ancora il mio fidanzato perfetto?> <Amore, a questo proposito...io...vorrei essere più di un fidanzato...vorresti diventare la signora Park Aura?>
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