35. My girlfriend

Usciti dalla doccia Jimin mi avvolge in un grande telo da bagno e insiste per asciugarmi i capelli <Dai...Piccola...Lascia fare a me...Sono bravo!> Alzo gli occhi al cielo e tra mille proteste finalmente...Sono costretta a cedere. Non lo facevo così cocciuto! Per fortuna inizia a squillare il suo telefono, cosi deve per forza mollare spazzola e phon. Inizio ad asciugarmi i capelli quando, anche il mio cellulare inizia a squillare, rispondo buttandomi sul letto

- Yeoboseyo

- Eonnie

Mi dice con una voce stanca e lamentosa ma allo stesso tempo allegra

- Noemi? Che fai sveglia a quest'ora? è successo qualcosa?

- In verità sono appena atterrata. Potresti dire a Joonie di sbrigarsi

- Joonie? Da quando lo chiami Joonie? E poi atterrata? Atterrata dove?? E che c'entra Namjoonssi?

- Beh...Io...Ma non ti ha detto niente?

- Detto cosa? Cosa mi doveva dire? Perché nessuno mi dice mai nulla?

Dico con voce decisamente infastidita

Forse se ne è dimenticato! Lo sai com'è!

- Chi mister mail organizzative? Non me lo ha detto apposta!

- Comunque puoi dirgli che sono all'aeroporto

- In verità...non sono proprio a Los Angeles, o per lo meno non sono proprio lì...In quel l'albergo...

- Ma come? E soprattutto...con chi? Oooooh! Forse lo so con chi...

Fa una risatina stupida, che appena la vedo la strozzo

- Sono a Malibù. Poi ti dico. Ma tu cosa ci fai qui?

-Joonie mi ha chiesto di venire per un evento, così facevo compagnia anche a te

- Compagnia a me? E il lavoro all'università?

-Ho preso delle ferie arretrate ed eccomi qui. Ma tu non ci sei

Dice in tono lamentoso e fintamente piagnucolante, alzo gli occhi al cielo

Tranquilla, - le dico esasperata - la nostra mini vacanza è finita, torniamo tra qualche ora.

- Bene! Così mi racconti tutto!

Oh, Ecco Joonie

<Joon, Joonie...Sono qui!>

la sento urlare in coreano. Per fortuna nessuno la capisce!

Eonnie ti saluto ci vediamo dopo.

Noemi chiude la telefonata lasciandomi interdetta. Mi alzo dal letto infilandomi la prima cosa che trovo e mi dirigo verso il terrazzino dove Jimin parla ancora al telefono

<Jimin...> gli dico a bassa voce, lui mi guarda divertito e mi mima che ha quasi finito di parlare mentre indica la colazione, annuisco e vado in terrazza. Mi fiondo sul caramel macchiato e il resto della brioche che avevo abbandonato prima di fare "la doccia".

Il panorama che si apre ai miei occhi è la cosa più bella che uno possa immaginare dopo qualsiasi risveglio, l'odore della salsedine arriva alle narici confondendosi con il profumo del caffè. Sono assorta nel guardare l'orizzonte quando due braccia mi cingono la vita e mi fanno sussultare, la testa bionda del mio fidanzato, come è strano fare questo pensiero, ho un fidanzato e pure Idol, chi me lo doveva dire, piccolo topo da biblioteca, è così che mi chiamavano i colleghi dei vari corsi di lingue in cui mi sono specializzata e anche quelli dei Master, erano scioccati che una ragazza anche se mezza coreana non pensasse a trovarsi un potenziale fidanzato. I pensieri fuggono dalla mente con i baci dolci che Jimin mi lascia sul collo <A cosa pensi così concentrata amore? Spero a quello che è successo questa notte e poco fa e...> sento le guance andare in fiamme e il cervello in confusione, che cavolo di effetto mi fa questo ragazzo! Lo stoppo prima che possa continuare e farsi venire qualche altra strana idea <Jiminssi! Dobbiamo tornare in albergo...> mi guarda innocente <Siamo in albergo!> lo guardo di traverso <Lo sai cosa intendo!> <Ok, ok...al telefono era Namjoon-hyung, tutto trafelato, perché si era incasinato nel traffico e doveva arrivare in aeroporto...Cosa doveva fare in aeroporto?> mi strofina il naso sul collo, sembra un cucciolo <Al mio telefono invece c'era Noemi...> <Ah! Noona? Allora ho capito...> ride con un'espressione da volpe furba <Cosa? Perché sono sempre l'ultima a sapere le cose?> <Ma come? Non sei stata tu a dirgli di farsi avanti?> < Io cosa? - un ricordo vago si fa strada in testa - Oh Santa Cleopatra! - dico in italiano e realizzo tutto. Jimin è divertito dalla mia faccia scioccata, mi dà un veloce bacio sulle labbra <Dai, che si va dagli altri, ci aspettano! Lascio qui l'auto, tanto è a noleggio, torniamo con Bong che è con una delle nostre. Su, dai, sbrigati sbrigati!> finisco di fare colazione mentre lui scompare oltre la porta comunicante che da nella sua stanza per cambiarsi. In quindici minuti sono pronta, indosso una tuta comoda per viaggiare, trucco poco, valigia pronta, do un'ultima occhiata alla stanza che mi ha portato tanta gioia e mi avvio alla Hall dove trovo Bong in attesa <Jimin?> gli chiedo con voce curiosa, fa spallucce <Yeogja-nim, l'abito che mi ha affidato ieri sera.> mi allunga una bag dell'albergo, la apro e ci trovo il vestito che mi aveva preso V, pulito e stirato, gli occhi mi si illuminano <Vorrei abbracciarti!> gli dico tutta contenta ma vedo la sua espressione poco incline ad accettare questa mia esuberanza e lo ringrazio con un gran sorriso <Che succede? Mi sono perso qualcosa?> finalmente arriva il biondino <Guarda!> gli mostro la bag con il vestito <Te l'avevo detto che il nostro Bong ci avrebbe pensato.> fa un sorriso di traverso <Andiamo?> mi prende sotto braccio e ci avviamo all'auto.

Il viaggio di ritorno è stato confortevole, con Bong che guidava e Jimin intento a farmi mille coccole, devo dire che preferisco il SUV per i viaggi.

<Noonaaaaaaa!> arrivati in albergo a Los Angeles, il primo ad accoglierci è Jungkook <Allora? Ci è riuscito? Ti ha fatto capitolare?> mi subissa di domande mentre mi fa girare come una trottola, giuro che prima o poi gli metto il bromuro nei cereali <Jungkookah, metti giù la mia fidanzata!> la voce di Jimin risuona come un ringhio quando usa il satoori, il coniglio palestrato mi molla sul divano e corre ad abbracciare il suo hyung <Jiminssi! - inizia a punzecchiarlo con le dita - ti raccomando fai il serio con Noona!> Jimin lo guarda di sbieco <Io sono serio con AURA!> Kook gli fa un sorriso grande e bellissimo <Cos'è tutto questo baccano? - SUGA riemerge da chi sa dove e non è per niente di buon umore - Ah! Siete tornati. - dice con voce piatta e annoiata - Yeogja - inizia a sventolare dei fogli - lavoro arretrato, sbrigati la vacanza è finita!> subito gli vado incontro salutandolo con un grande sorriso <È un piacere anche per me rivederti, Yoongiah!> prendo i fogli che ha in mano e lo lascio borbottante. In camera attacco subito i fogli gentilmente forniti da Yoongi, è evidente che sono urgenti ed importanti. Questa sera hanno un evento e ognuno di loro dovrà dire qualcosa e rispondere a delle domande usando l'inglese.
<Siamo arrivati!> la voce del leader risuona nell'attico, immediatamente esco dalla mia stanza dove mi ero rintanata per lavorare, non faccio neanche in tempo ad uscire che vengo assalita da un uragano <Eonnie!> Noemi mi salta letteralmente addosso urlando <È tutto meraviglioso! LOS Angeles è meravigliosa - abbassa il tono per parlarmi all'orecchio - Namjoon è meraviglioso!> si gira maliziosa verso il leader platinato che fa cadere le valige per l'imbarazzo. <Yeogja, resterete in albergo mentre saremo fuori, così vi riposate.> resto interdetta <Se non avete bisogno di me per me va bene - guardo la mia amica - Pizza, birra, film...> <O anche sushi, soju, ramen...> incalza lei <Anche tutto assieme...> <Non esagerare che domani sei con noi tutto il giorno!> come un genitore apprensivo la voce di Yoongi frena tutti i nostri progetti per la serata <Ok nonno, faremo le brave!> a queste mie parole sparisce borbottante nella sua stanza, il resto dei ragazzi non riesce a frenarsi dal ridere come matti.

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