33. The Kidnapping Pt. 2

<Auraa! Vieni!> apro e tendo le braccia per accoglierla in un grande abbraccio <Sei tutta bagnata! Per fortuna il "nostro Bong" pensa a tutto!> l'avvolgo nel grande telo tempestivamente portato dalla nostra "balia" <È colpa dell'Oceano, mi ha voluto fare un dispetto e rovinare il vestito scelto da TaeTae.> È troppo divertente vedere Naiu Gongju felice come una bambina <Guarda! - indico l'orizzonte - È questo che volevo mostrarti. Dicono che sia il tramonto più romantico del mondo.> la vedo sorridere e rigirarsi nel mio abbraccio <Ora è il più bello!> <Cosa? Non stai gua...> <lo guardo dai tuoi occhi...così è più romantico.> osservare la sua espressione, i suoi occhi immersi nei miei, mi fa sentire lo stomaco sottosopra, non è doloroso come all'inizio è diverso, è più una sensazione di...casa <Aura...io...> <Si...Jimin...> si apre in un grande sorriso luminoso che mi scalda il cuore, con un movimento leggero la mia mano scivola fino alla fine della sua schiena per poterla stringere in un abbraccio carico di sentimenti, vedo le sue guance diventare sempre più rosse e la voglia di assaporare ancora una volta quelle labbra mi assale, passo la lingua sulle mie labbra e in poco tempo ci fondiamo in un bacio a stampo che in breve ci trasporta in un altro mondo, il nostro mondo, con delicatezza le chiedo accesso e il bacio diventa più intimo, ci stacchiamo solo quando restiamo entrambi senza fiato. Mi rendo conto di essere ancora sulla spiaggia quando sento la presenza del bodyguard <Hem! Mi...mi dispiace disturbare...ma... siamo in ritardo...> la voce della "balia" è decisamente imbarazzata, mi accorgo che il sole è tramontato e siamo in ritardo sulla tabella di marcia <Andiamo!> dico ad Aura alzandomi di scatto <Perché? Dove?> <Tranquilla amore – mi batto la mano sul petto che ho gonfiato – ho tutto sotto controllo!> con la coda dell'occhio vedo lo sguardo divertito di Bong e quello preoccupato della mia Gongjunim <Ti fidi di me?> le chiedo tendendole la mano, la bionda mi guarda alzando un sopracciglio <Ok mio Aladin, portami a scoprire il mondo sul tuo tappeto volante!> la guardo scioccato, ha capito la mia citazione! Ed io che volevo fare il figo, prendo la sua mano e l'aiuto ad alzarsi, si scrolla la sabbia di dosso mormorando contro l'Oceano che le ha rovinato il vestito. All'ennesimo "Vssi mi ucciderà" non riesco a trattenere una risata, logicamente mi fulmina all'istante <Che ridi? Non posso andare da nessuna parte combinata così – fa un adorabile broncio – ho rovinato la serata!> tra le mille proteste siamo in auto e le aggancio la cintura, metto in moto <Ho detto che ho organizzato tutto – le scompiglio i capelli – tranquilla ci pensa il "tuo ChimChim"> parto lasciandola senza parole. Mi sento figo quando faccio l'uomo!

Siamo di nuovo in auto, il sole è calato e l'ansia sta salendo, Jimin, è lì che guida tutto gongolante, sembra davvero felice e in effetti lo sono anche io, stare con lui è divertente, eccitante, per non parlare di quando mi bacia...però, domani, torneremo alla nostra vita e lui sarà di nuovo Park Jimin dei BTS e non il "mio ChimChim". È strano dire il "mio", quando in effetti non è mio e penso che... <Yeon-in, siamo arrivati!> mi dice tutto gongolante, guardo dal finestrino, mentre un valletto viene ad aprirmi lo sportello <Miss> esco dall'auto e <Oh Santa Cleopatra dei poveri!> dico in italiano, sperando che nessuno capisca, resto a bocca aperta mentre Jimin mi guarda sorridente <Yeon-in, ci sono riuscito alla fine!> lo guardo estasiata mentre mi porta per mano fino all'atrio dove, il nostro ormai onnipresente Bong ci viene in contro <Ho sistemato tutto. Tra quaranta minuti sarà servita la cena su di un terrazzino privato.> li sento bisbigliare, ma neanche con il mio super udito riesco a capire poco o nulla, chi sa cosa stanno tramando! <Questa è la tua chiave elettronica, le stanze sono attigue, le valige sono...> <Valige?> dico quasi strozzandomi <Ti ho detto che ho organizzato tutto! – sembra un tacchino americano da quanto sta gonfiando il petto, è troppo divertente – dicevo, le valige sono sopra, spero che ti piaccia quello che ho scelto, tanto quanto quello che ha scelto "Vssi"!> dice il nome di Tae con una punta di gelosia, per poco non mi scappa una risata, non mi resta che annuire e prendere possesso della stanza, ho bisogno di una doccia! <Quello – mi dice indicando il vestito che ho addosso – puoi darlo a Bong. Ci pensa lui!> mi dice prima di sparire oltre la porta della sua stanza.

Povero Bong, è più una balia che un bodyguard!

Chiudo la porta alle mie spalle e la stanza è meravigliosa, ci si potrebbe dormire in tre, immagino la maknae line che litiga per la posizione del letto, se la giocherebbero a "gawi bawi bo" (sasso carta forbice). Prendo gli asciugamani ed entro nella doccia, ne sento proprio il bisogno. Regolo la temperatura dell'acqua e lascio che il getto scivoli sul mio corpo portando via stanchezza, pensieri e... altro! La doccia mi ha rigenerata ed ora attacco la valigia, voglio proprio vedere cosa mi ha portato il biondo malefico. Mi trucco, cerco in qualche modo di imbrigliare i capelli che non ne vogliono sapere di acconciarsi come dico io, li odio, poi con calma indosso l'abito scelto da Jimin e devo dire che mi sta una meraviglia, unica pecca, non riesco a tira su la cerniera. Per fortuna bussano alla porta, chiunque sia, mi aiuterà! Apro ed è proprio lui, il mio bellissimo principe, resto estasiata dalla sua bellezza <Se vuoi ti faccio un poster!> con questa frase mi ha smontata, lo guardo alquanto infastidita <Alzami la cerniera!> gli dico in tono quasi acido, mentre mi volto per fargli alzare la lampo noto un mezzo sorrisetto compiaciuto, sento la sua mano scivolare leggera sulla schiena per raggiungere la lampo e al suo minimo tocco il mio corpo reagisce all'istante mandandomi calore e brividi allo stesso tempo, mi scosta i capelli su una spalla e con fare leggero mi stringe a se da dietro lasciandomi più di un bacio sul collo. Diciamo che rinuncerei volentieri alla dannata cena in questo momento? Ma la magia, per fortuna viene interrotta dal gorgoglio di un pancino e non è il mio! Mi giro con un sopracciglio alzato ed un sorriso divertito, Jimin ha la faccia più imbarazzata di tutto il mondo <Aurassi!> mi dice toccandosi la pancia <Meglio se andiamo a cena>

Come anticipato da Bong, la cena viene servita su una terrazza privata illuminata da una miriade di candele e con una vista sul mare da mozzare il fiato. La cena è classica di mare, peccato che il mio accompagnatore non gradisca molto <Seokjinssi avrebbe apprezzato!>

<Allora la prossima volta puoi uscire con lui, no!> mi risponde con la voce piccata <Dai, Jiminie, perché fai così, ho solo detto...> <Si, si ok! Jin-hyung è meglio di me!> <Ma che diavolo stai dicendo? Io sono qui con te e non vorrei che ci fosse nessun'altro! Poi se tu ti sei già scocciato, buona notte!> mi alzo per andare via ma vengo fermata per il polso <Perdonami! Non volevo! Io, forse, ho bevuto troppo. Resta. – annuisco ma resto decisamente infastidita – Aura...io...> lo vedo inginocchiarsi, no, no, ti prego alzati non fare e non dire sciocchezze <Aura...io...vuoi essere la mia fidanzata?> apre una scatolina con un anellino meraviglioso, con sette pietre colorate, è come se fosse stato scelto da tutti i Bangtan. Lo guardo, il cuore batte talmente forte che ho quasi paura che fugga dal petto, lui è lì che aspetta una mia risposta ed io sto per piangere, faccio un profondo respiro per ricacciare le lacrime e prendere coraggio <Non...non posso!> sgrana gli occhi, riesco a notare un velo di lacrime nel suo sguardo deluso <Cosa...cosa significa che non puoi?> scuoto la testa per convincermi che è la scelta migliore <Non posso...> giro le spalle e corro il più veloce possibile nella mia stanza. Chiudo la porta alle mie spalle e la forza che mi ha tenuta in piedi fino a quel momento mi abbandona facendomi accasciare con le spalle attaccate alla porta. Le lacrime scendono senza che possa controllarle. Qualche minuto dopo sento dei forti colpi alla porta che mi fanno sussultare <Apri! Cazzo Aura apri questa dannata porta!> la voce di Jimin è decisamente alterata, è bassa quasi un ringhio e il satoori accentua il suo stato d'animo, altri colpi <Aura. APRI QUESTA CAZZO DI PORTA! Cosa significa che non puoi? Perché non puoi?> raccolgo tutto il coraggio per mentire nel migliore dei modi <Non provo quello che provi tu.> <Sei una bugiarda! Hai il coraggio di dirmi che baciare Jungkook o me è stata la stessa cosa?> <SI!> gli urlo con tutto il fiato che ho in corpo <Dimmelo in faccia! Apri questa porta e dimmelo in faccia che non provi niente per me!> con tutto il coraggio che riesco a raccogliere apro uno spiraglio per cercare di guardarlo il meno possibile <Dimmelo...ora!> incrocio il suo sguardo, è un misto tra ira e dolore, le lenti azzurre gli donano uno sguardo ancora più glaciale <Jimin...io...> non riesco a guardalo negli occhi, con un movimento rapido entra nella mia stanza chiudendosi la porta alle spalle, mi fronteggia, vorrei allontanarmi ma mi intrappola al muro bloccandomi le vie di fuga con le braccia. Mi bacia, non è un bacio dolce ma pieno di rabbia, pieno di voglia di dimostrarmi il suo sentimento, non riesco a frenare un piccolo gemito e lo sento sorridermi sulle labbra, ci stacchiamo con il fiato corto entrambi <Guardami.– mi alza il viso - guardami negli occhi. Ora dimmi che è come baciare JK!> scuoto la testa <Non posso...ti prego...> cerco di distogliere lo sguardo ma non me lo permette <Cos'è che non puoi...> mi lascia un bacio dolce e delicato sulle labbra <Non...non riesco a mentirti...Jimin...io... - la voce stenta ad uscire – Ti amo!> gli dico in un soffio mordendomi le labbra, il suo sguardo si illumina e si fionda ancora una volta sulle mie labbra in un bacio carico di passione. Non posso far altro che rispondere alla sua passione, ancora un piccolo gemito sfugge al mio controllo, mentre le sue labbra si muovono verso la mia mascella e la lingua traccia un sentiero dal mento fino al mio collo. Le mani, fino ad ora sui suoi fianchi risalgono fino a raggiungere il collo. Inizio a giocare con una ciocca dei suoi capelli che stringo quando mi morde piano nell'incavo del collo. Le sue mani si spostano improvvisamente dai lati della mia testa alle cosce sollevandomi e bloccandomi ancora di più contro il muro. Avvolgo le gambe intorno alla sua vita mentre Jimin inizia a muoversi lentamente sotto di me. I suoi baci diventano sempre più caldi e vogliosi. Si muove portandomi sul letto dove mi adagia dolcemente senza mai staccare le sue labbra dalle mie. Una mano si infila nella profonda scollatura del vestito ed inizia a massaggiarmi delicatamente un seno. Mi inarco sotto il suo tocco delicato <Jimin...> in pochi secondi riesce a slacciare la chiusura che trattine la parte superiore del vestito, le sue labbra piene continuano a baciarmi con sempre più voglia. Le mie mani corrono ai bottoni della sua camicia che sbottono con un po' di difficoltà a causa dell'eccitazione. Jimin ringhia per l'impazienza, si sfila la camicia senza pensare ai bottoni, con una mossa rapida mi abbassala cerniera sfilandomi del tutto il vestito. L'attimo dopo i suoi pantaloni sono sul pavimento e poco dopo anche i boxer gli vanno a fare compagnia. Sono nuda avanti a lui e mi guarda come se non avesse mai visto nulla di più eccitante sua vita, il chiaro di luna ci illumina dalla finestra. Sento le guance andare in fiamme e vorrei coprirmi ma Jimin si alza sui gomiti per guardarmi con uno sguardo carico di dolcezza che mi manda brividi su tutto il corpo. <Sei bellissima, non devi vergognarti...> Le sue labbra carnose tornano sulle mie mentre la sua lingua passa leggera sul lato della bocca fino a quando non la lascio entrare. Le sue mani si muovono su di me, come quella di uno scultore che modella la sua opera, arriva fino alla mia intimità. Sento le sue dita muoversi dolcemente tra le mie gambe, giocose e decise, fino a farmi ansimare e chiedere di più.

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