Cap. 11 - Il Contratto
-Che bello vederti!- Shawn abbracciò la sua ex compagna di squadra -Ti sei alzata vedo-
-Si, ma tu rimani ugualmente più alto..- rispose la Evans seccata ma contenta di vederlo.
-Bene, se abbiamo finito con i saluti, iniziamo la riunione.- si intromise Alex avendo l'urgente bisogno di parlare con la donna.
Appena tutti si sedettero, Alexandra non riusciva a non mitigare una strana sensazione, come se qualcosa l'avrebbe costretta a compiere ciò che non voleva.
-Mi è giunta voce dal nostro caro Alex che…- iniziò Gyan -Lei signorina vuole diventare Imperatrice, è esatto?- domandò osservando ogni suo movimento.
-Si, è esatto.- detto ciò, la terza persona, che sembrava essere un avvocato, le passò un foglio, un contratto.
-Il foglio che le ha appena dato il mio legale, è un contratto con stampati su tutti i compiti e gli obblighi che dovrà seguire e svolgere come Imperatrice al fianco del signor Zabel. Le parti evidenziate sono le più importanti.- le spiego Gyan.
Evitando alcune righe del contratto, la ragazza accavallò le gambe in segno di interesse, ma realmente era turbata dalle ultime frasi evidenziate.
" La qui presente futura Imperatrice è obbligata a dare in custodia tutti i giocatori sotto la sua responsabilità di allenatrice o mentore. " lesse mentalmente la donna. "Non ci credo nemmeno se mi pagasse oro, è una fregatura bella e buona..." pensò la Evans.
-Gyan, con suo permesso, posso parlare in privato con l'Imperatore e l'allenatore Froste?- chiese gentilmente la donna.
-Certamente signorina ma se non le dispiace... vorrei parlarle io stesso personalmente per primo.-
La donna guardò un secondo Axel, notando immediatamente la sua preoccupazione per lei dietro la sua maschera.
-Va bene.- rispose non avendo molta scelta.
Tutti i presenti eccetto lei e Gyan uscirono dalla stanza, e non appena furono soli, l'uomo si alzò, andando a versare in due bicchieri di cristallo del buon vino pregiato.
-Di cosa vuole parlarmi Gyan?-
-Ti prego, dammi del tu. Siamo soli adesso.-
Le ultime tre parole non le piacquero per niente. -In ogni caso... non nascondo di aver notato la tua agitazione difronte al contratto. Fingersi interessati quando invece si è preoccupati. Ottima tattica.- L'uomo si avvicinó alla donna porgendole uno dei bicchieri.
-Cosa ti fa pensare che lo fossi?- chiese prendendo il calice.
-Me lo fa pensare il fatto che tu alleni personalmente una ragazza di nome Vivian.- iniziò fermandosi a osservare la reazione della donna. Aveva catturato il suo interesse e con ciò continuò il discorso -Ha un potenziale superiore a chiunque io abbia mai visto in vita mia. È la perfetta giocatrice di cui il Quinto Settore ha bisogno.-
-È vero, l'alleno io, ma ti ricordo che ora gioca con la Raimon, odia il Quinto Settore e non accetterebbe mai di schierarsi con l'Imperatore.-
-Non credo proprio mia cara Alexandra..- l'uomo prese un foglio ripiegato dal suo taschino e lo porse alla Evans che, dopo aver letto solo le prime righe, spalancò gli occhi incredula.
-Non può essere.. Io stessa..-!-
-E invece si.- la interruppe lui compiaciuto della reazione.
Circa venti minuti più tardi, Alexandra riuscì a convincere Gyan a darle più tempo per decidere e ora, da sola nella stessa stanza, stava aspettando Axel. Appena entrò ella si alzò di scatto. -Perché non mi hai detto in anticipo dei termini del contratto!?-
-Ti assicuro che non sapevo nulla... prima di venire ho letto io stesso il contratto e anch'io ho avuto i miei dubbi... mi dispiace...-
La donna si sedette sconfortata -Più che altro mi preoccupa un'altra cosa...-
-Che cosa?-
-Ecco... riguarda Vivian...-
Qualche giorno più tardi
-Anche oggi non è venuta?- chiese sorpreso Mark a Celia e Jude. Da quando la Raimon aveva vinto contro l'Accademia Militare Mare Lunare, la donna non si è più presentata agli allenamenti, né all'entrata del nuovo giocatore Lucian Dark o riunioni per discutere dei giocatori. Nemmeno Vivian sapeva più cosa stesse facendo la sua allenatrice e il fratello non poteva che essere preoccupato per lei.
-Mi dispiace Mark..- disse Celia dispiaciuta.
-È inutile continuare a pensarci. Conoscendola avrà avuto qualcosa da fare anche se, conoscendola, il tutto risulta palesemente ridicolo da pensare.- spiegò Jude osservando i giocatori che si allenavano.
D'altro canto, Vivian si allenava duramente per migliorare le sue tecniche.
-Esmy a te!- gridò Arion passando la palla alla compagna che in un batter d'occhio la prese al volo e in quel momento si stava preparando per tirare in porta con la sua nuova tecnica.
-VALZER..!- iniziò creando i tre vortici ma senza accorgersene, qualcosa comparve alle sue spalle.
-Di qui non passi!- la avvertì invece Vivian che si parò davanti alla ragazza bloccando la palla tra il suo e il piede di Esmy.
-Te lo dico per il tuo bene, levati di mezzo!- l'avvertì la castana.
-Neanche per sogno!- ribatte invece la bruna. Entrambe non volevano mollare e a quel punto anche alle spalle di Vivian comparse una strana ombra.
-Non staranno…- iniziò Samguk a bocca aperta.
-Spiriti guerrieri?- disse Jude meravigliato vedendo sua figlia e la compagna intente ad evocare gli spiriti guerrieri.
Le due ragazze finirono col spedire la palla in aria.
-MIA!- tutte e due saltarono nello stesso momento per prendere possesso della sfera e anche li ci fu un secondo dibattito per la palla.
-Quando ti deciderai a cedermi il posto infermierina?-
-Nei tuoi sogni piratessa!- con tale fermento tra le due, le ombre degli spiriti guerrieri aumentarono, rivelando perfino parte della loro forma.
Le due finirono con una mossa che sembrava più una super tattica, calciando contemporaneamente una terza e una quarta volta la palla facendola diventare una sfera luminosa e con un quinto calcio lo spedirono di sotto sbaragliando gli altri compagni tranne Lucian, che per difendersi spedì la palla in porta.
-Ma quello che diavolo era!?- urlò Michael seduto a terra con la bocca aperta dallo spavento.
-Non solo hanno creato inconsapevolmente due super tecniche in una... quelle due hanno anche degli spiriti guerrieri!- disse Victor vedendo scendere le due ragazze.
-Ragazze! Quello era qualcosa di straordinario! E anche tu Lucian, sei stato magnifico!!- si congratulò Arion felice come una pasqua.
-Dici?..- chiese retorica Esmy mentre riprendeva fiato.
-Sono stanca...- si lamentò invece Vivian mettendosi seduta al suolo stremata.
-Bene ragazzi, facciamo 20 minuti di pausa!- gridò Mark e ciò sollevò anche le ragazze.
-Vivian, ti aiuto?- chiese gentilmente Lucian tendendole la mano e lei accettò volentieri. Mentre i due raggiungevano le panchine, Esmy, non molto distante da loro notò una figura ben conosciuta camminare fianco a fianco con due uomini in giacca e cravatta. -Vivi... quella non è la signorina Evans?-
-La signorina Evans?- fecero eco gli altri due.
Ishtar cercò con lo sguardo la sua allenatrice e senza attendere un secondo di più corse da lei -Signorina Evans!!-
Alexandra di rimando vide la sua alieva ma non sorrise. -È lei.- si limitò a dire ai due uomini accanto a lei e loro si diressero immediatamente dalla ragazza.
-Lei è Vivian Ishtar?-
-E-ecco si... perché?-
-Deve venire con noi.-
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