Cap. 1 - Il ritorno di Alexandra Evans
Era appena arrivata in città.
Scese dal taxi, pagò il tassista e guardò la torre non poco lontano dal campo al fiume.
-Signorina Evans, è questa la mia nuova città?- chiese una ragazza scendendo a sua volta dal taxi.
L'altra senza accorgersene, sorrise -Si è questa, e qui frequenterai le medie!- le disse in preda alla felicità.
La giovane la osservò sorridere e lei non potè far altro che sorridere allo stesso modo.
-Su andiamo! Non vorremo far tardi all'incontro con il preside...- si girò verso la ragazza -...e il tuo futuro mister!-
-Nemmeno per sogno!-
E insieme corsero verso la vecchia scuola della Signorina Evans, la Raimon.
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La squadra si stava allenando al pieno delle sue forze, nessuno si dava per vinto e la passione trasudava da tutte le parti. Mark lo vedeva e ne era contento ma qualcosa di più, lo rendeva più attivo del solito.
Qualche giorno fa ricevette una lettera dall'Italia, non era suo solito riceverne da lì se non di qualche pubblicità, ma non appena lesse il nome del mittente non seppe trattenersi dalla gioia e di urlare spensierato come ai vecchi tempi. Era lei, la sua cara sorellina adottiva Alexandra Evans, o come la chiamavano tutti, Kim.
L'ultima volta che la vide fu durante una riunione di famiglia ai tempi delle superiori. Non portava più i capelli corti a mo di ragazzo, ma bensì un po più lunghi a caschetto, castani e lisci. La pelle era rimasta leggermente scura come all'epoca e i suoi occhi lilla erano gli stessi, chiari e preziosi come due diamanti lilla.
Ripensare a sua sorella lo distrasse molto da non accorgersi di Celia che lo chiamava ripetutamente.
-Mark insomma ci sei?!-
-E-eh? Cosa c'è?-
-Finalmente, comunque ecco la lista dei giocatori della Royal.- Celia gli porse la cartella e Mark la esaminò da cima a fondo fino a non notare un nome a lui molto familiare.
-Si Mark, è proprio lui, Jude Sharp.-
"La tradizione continua a quanto pare!" Pensò lui leggermente divertito pensando nuovamente ai tempi andati.
-Arion passa!- Urlò Jean Pierre, o comunemente chiamato JP, ad Arion, il suo migliore amico.
-Eccola!- Rispose lui al compagno calciandola in sua direzione ma con un passaggio troppo lungo, la palla andò fuori dal campo. I due e i ragazzi in campo seguirono con lo sguardo il pallone e notarono subito una figura prenderne possesso con una destrezza degna di un vero professionista. Costui lo calciò in direzione della porta al quale Sambuck, il portiere della Raimon, non riusci a parare e la palla andò a segno.
Mark si voltò verso la figura, stava scendendo in un modo così altezzoso che da anni non vedeva e solo una persona sapeva farlo.
-Kim! Che bella sorpresa vederti!- esclamò subito l'allenatore.
-Te lo avevo detto che sarei venuta Marky- e la donna fece un occhiolino come segno di saluto.
"Dall'ultima volta è cambiata moltissimo..." pensò Mark guardandola a capo a piedi. I capelli le erano cresciuti e ora erano più lunghi di prima con qualche meches viola e una treccina tricolore, bianco, viola e marroncino chiaro. La tonalità di pelle era la stessa ma sembrava più candida del solito e i suoi occhi non smettevano di brillare. Se prima portava quasi sempre abiti maschili ora sembrava tutt'altro ma non un ragazzo. Portava una maglietta a maniche lunghe blu acqua chiaro e alla fine delle maniche delle onde bianche, poi dei jeans corti un po' aderenti, delle calze bianche e stivali da montagna color beige. Si, stava proprio bene così, se potesse vederla Axel anzi, Alex Zabel, l'imperatore.
-A Kim, non sai quanto mi sei mancata amica mia!!- le corse incontro Celia abbracciandola. L'altra ricambiò l'abbraccio e disse -Mi sei mancata anche tu!-
-Scusi Mister, lei chi è?- Chiese Riccardo, il capitano della squadra.
-Come non lo hai detto hai ragazzi?- chiese Kim a Mark ridestandolo dai suoi pensieri -No, con tutto il trambusto degli ultimi giorni, me ne sono dimenticato!-.
La donna sorrise. -Sei il solito fratellone!-.
-Fratellone!?... Ah si ora ci sono! Lei è la famosa Alexandra Evans, la sorella del Mister non è vero??- chiese Arion tutto curioso.
-Cosa! Alexandra?!- esclamò Sambuck incredulo. Tutti quanti si raggrupparono e si avvicinarono a lei.
-Indovinato!- rispose Kim sorridendo.
-Piacere di conoscerla!!- Arion si inchino come suo solito -Io sono...-
-Tu devi essere Arion Sherwid, Mark mi ha parlato molto bene di te! E mi ha parlato bene anche di tutti voi! Tu devi essere Riccardo...- indico il capitano -o meglio il direttore d'orchestra di questa squadra.-
-Si!- rispose.
-Tu devi essere Sambuck, il portiere..poi tu devi essere Adè...- Elencò tutti come se li conoscesse da sempre, senza tralasciare almeno un commento positivo per ciascun giocatore, e andando con i nominativi Michael non potè non arrossire quando la donna gli fece un occhiolino.
Tra tutti lui era stato fortunato ad aver appreso l'amore per il calcio da lei che, colpo di scena, era la sua baby sitter e per tenergli compagnia giocava spesso con lui da piccolo. Tenne quel segreto gelosamente.
-Bene...e Victor?- chiese la sorella di Mark non vedendo altri giocatori nei dintorni.
-Non sappiamo dove sia, sono un po' di giorni che non lo vediamo agli allenamenti.- rispose Arion con aria triste.
Kim si ricordò di un accenno scritto su Victor nella lettera e capì che molto probabilmente era in ospedale dal fratello maggiore.
-Capisco.-
-Kim, come mai questa visita?- le chiese Celia. -Sono venuta per iscrivere un nuovo alunno qui alla Raimon, ora non è qui con me, è dovuto andare a fare una commissione urgente. E probabile che l'avrete in squadra con voi ragazzi.-
-Stai parlando...- la interruppe la sorella -Si Mark-.
-Ah bene! Spero di vederlo domani allora!-
-Sicuro Marky!- e fece ancora un occhiolino al fratello, che questa volta arrossì lievemente. -Ci vediamo!-
-Arrivederci Signorina Evans!- Salutarono in coro i giocatori guardandola andarsene.
-Ragazzi ma ci pensate! Avremo un'altro giocatore in squadra e questo vuol dire che che abbiamo più possibilità di arrivare in alto!- Esclamò Arion.
-Non esaltarti troppo, tutto dipenderà da come gioca il nuovo arrivato.- gli spiego Riccardo.
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Nel frattempo, la giovane si trova all'ospedale, lo stesso ospedale dove si trova il fratello di Victor, Vladimir.
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