Primo amore (V)

Kim Yongsun si catapultò fuori dal taxi per suonare al cancello esterno del condominio dove viveva Salt. Indossava un berretto, una mascherina chirurgica e un paio di occhiali da sole sebbene fosse notte fonda. Voleva essere sicuro di essere irriconoscibile qualora ci fossero dei giornalisti appostati sotto casa della sua ex. Non c'era fortunatamente nessuno, forse perché nessuno era a conoscenza di quell'appartamento a parte lui e Wonbin, nemmeno il manager delle Spicy Mayo.

Suonò ancora e ancora, finché non gli rispose qualcuno dal centralino. «Chi cerca?»

Yongsun disse il numero dell'appartamento e spiegò che non sentiva la proprietaria da giorni ed era preoccupato. «Posso entrare per controllare se sta bene?»

«Nessuno entra da nessuna parte. Mi faccia per cortesia vedere se risponde al telefono.»

«Non rispon-» Yongsun fu interrotto da un suono metallico, segnale che la guardia aveva attaccato.

«Dall'appartamento ci dicono di non far entrare nessuno. La prego di allontanarsi dalla proprietà» disse la voce di poco prima dopo una manciata di secondi.

Yongsun non aveva intenzione di arrendersi. «Senta, ho motivo di pensare che la signorina Jung abbia bisogno di aiuto... se dovesse succederle qualcosa perché lei non mi ha fatto entrare...»

«Se ne vada prima che chiami la polizia» replicò la guardia con tono perentorio.

Yongsun si allontanò di qualche passo.

Ti prego, ti prego, Saltie, rispondimi - Yongsun

Aggiunse l'ennesima supplica alla lista di messaggi non letti.

Sono sotto casa tua, ti prego fammi entrare - Yongsun

Quando, appena una settimana prima, Yongsun aveva detto alla ragazza che non era convinto che fossero fatti l'uno per l'altra, Salt aveva reagito con un'aggressività che lo aveva impressionato. Era abituato a un modo di fare distaccato, da quando la conosceva non l'aveva mai sentita alzare la voce e anche quanto si innervosiva rimaneva pacata. Dopo averlo ascoltato in silenzio, Salt era prima scoppiata a piangere accusandolo di non averla mai amata veramente e poi gli aveva urlato contro che si sarebbe pentito, che avrebbe rimpianto di averla persa perché non avrebbe mai trovato un'altra donna che lo capisse quanto lo capiva lei. Quella reazione così emotiva, in contrasto con il comportamento usuale, sempre razionale e controllato, lo aveva convinto che non la conosceva per niente. E non perché lui non avesse fatto del suo meglio, ma perché Salt continuava a tenerlo a distanza come se non si fidasse abbastanza da aprirsi fino in fondo. Yongsun non se la sentiva di certo di condannare quel comportamento, dato che Salt probabilmente non si fidava delle persone per via delle vicende con i suoi parenti, ma a convincerlo ad allontanarsi era proprio quello che di tanto in tanto il ragazzo intravedeva dietro ai sorrisi ironici, il trucco impeccabile e le moine. Aveva l'impressione che più lei si mostrava per quello che era, meno le piaceva. Nel momento in cui si era reso conto che Salt non era il tipo di persona che voleva accanto, aveva preferito non illuderla oltre, ma evidentemente non le aveva dato abbastanza tempo per arrivare alla stessa conclusione. Salt lo aveva praticamente sbattuto fuori di casa e da dietro l'uscio Yongsun l'aveva sentita rompere con rabbia qualcosa, probabilmente i piatti che erano ancora sul tavolo.

Il caso aveva voluto che dopo pochi giorni era scoppiato quello scandalo orribile e il ragazzo si sentiva terribilmente in colpa per averla lasciata sola in un momento tanto difficile.

Improvvisamente i messaggi che aveva mandato a Salt nel corso della serata passarono da non visualizzati a letti e il ragazzo rimase pietrificato senza sapere se fosse il caso di provare a chiamarla di nuovo.

Vai via da lì. Non sono a casa, siamo tutte all'agenzia - Salt

...

Yongsun rimase in attesa di leggere il messaggio che la ragazza stava impiegando tanto a lungo a digitare.

Sei l'ultima persona che voglio vedere in questo momento - Salt

Era stata dura come sempre, stava provando a ferirlo, ma nulla in quel momento avrebbe potuto convincere Yongsun a sparire.

Non ti lascerò sola in questo momento - Yongsun

Digitò ferocemente la risposta prima che lei andasse nuovamente offline, anche se avrebbe preferito avere il tempo di soppesare meglio le parole.

Mi hai già lasciato sola. Non ho bisogno di un amico - Salt

Il ragazzo non voleva dare una risposta affrettata, per paura che lei si sentisse presa in giro in un momento in cui era particolarmente fragile. Decise che non avrebbe mentito, avrebbe detto solo la verità, quella parte della verità che poteva aiutare Salt in quel momento.

Voglio vederti - Yongsun

Infine la Spicy Mayo chiuse la chat e il ragazzo rimase in silenzio davanti alle ultime parole che le aveva mandato. Doveva metterle in pratica, dimostrarle che non si trattava di parole vuote: non era disposto a uscire dalla sua vita. Teneva ancora a lei, anche se non era più innamorato. Chiamò dunque un altro taxi per farsi portare all'agenzia, dove sperava di intercettarla senza essere visto da nessuno. In teoria non aveva il permesso di entrare durante la pausa, ma sperava che nel caos delle ultime ore nessuno si preoccupasse di lui. I problemi dei Nightmare Bloom, che li avevano portati a una sospensione temporanea delle attività, venivano ridimensionati da quel terremoto che avrebbe gravemente danneggiato la loro agenzia. Nella migliore delle ipotesi sarebbero stati accusati di negligenza per non aver supportato a dovere il gruppo di idol rookie che erano sottoposte quotidianamente al body shaming da parte di haters e ragazzini crudeli.

Ci sono novità, hyung? - Wonbin

Erano passate quasi tre ore da quando aveva messaggiato l'ultima volta con il maknae, e Yongsun lo rassicurò che Salt e le altre ragazze stavano bene.

Hanno trascorso tutta la notte all'agenzia - Yongsun

Hai sentito Salt-ssi? - Wonbin

Sì, ma non l'ho ancora vista - Yongsun

Probabilmente Song PD le sta convincendo a non lasciare dichiarazioni alla stampa, come ha fatto con noi - Wonbin

Nel loro caso penso sia meglio non avere a che fare con i giornalisti. Sono una banda di avvoltoi assetati di sangue. Sono sicuro che farebbero a gara a chi le fa crollare per primo davanti alle telecamere - Yongsun

Hai capito se LJ è coinvolta? Dai video non si capisce - Wonbin

Yongsun rimase perplesso, perché non gli era sembrato che il maknae avesse un rapporto particolarmente stretto con Lemon Juice. Indubbiamente lei e Chili erano le due Spicy Mayo più alla mano, e quando erano tutti dei trainee erano uscite ogni tanto con loro, ma Yongsun non ricordava che Wonbin avesse mai mostrato un qualche interesse nei confronti di LJ. Se ne stava sempre sulle sue e interveniva nelle conversazioni solo se era chiamato in causa, un po' come Chanwook.

Non lo so - Yongsun

Non aggiunse altro perché non gli sembrava il tipo di conversazione da avere via chat mentre Wonbin era al di là di un oceano.

Una volta alla SoundGalaxy salutò con ostentata sicurezza la guarda e strisciò il badge ai tornelli. La luce si illuminò di rosso e un suono sgradevole annunciò che non aveva il permesso di entrare. Prima che avesse il tempo di giustificarsi la guardia gli sfilò di mano il tesserino di riconoscimento per controllare quale fosse il problema.

«Qui dice che il badge è disabilitato fino alla fine del mese. Ti risulta?»

Yongsun non aveva idea che Song PD avesse addirittura disabilitato i loro badge e la cosa lo impensierì.

«Sì, ma ho appuntamento con uno dei produttori, pensavo l'avessero riabilitato solo per oggi.»

«Hai un appuntamento a quest'ora?»

«Beh... sì... non sarebbe la prima volta.» Quello della guardia era un commento abbastanza fuori luogo, dato che c'era sempre un gran via vai all'agenzia a ogni ora del giorno e della notte.

«Ho notato che... non avete orari, sì» commentò il ragazzo, evidentemente assunto da poco. «Come faccio a contattare la persona con cui hai appuntamento?»

Yongsun rimase perplesso di fronte allo spaesamento di quella guardia che chiaramente non aveva ricevuto una formazione adeguata. Proprio in quel momento l'idol riconobbe Airforce555, che, avvolto in una felpa rossa di almeno due taglie più grandi, stava uscendo dall'ascensore.

«Eccolo! È lui! Mi è venuto incontro!» esclamò Yongsun sbracciandosi in direzione del produttore. L'altro ricambiò il saluto e Yongsun ne approfittò per saltare oltre i tornelli e raggiungerlo prima che la guardia potesse chiedere conferma che Yongsun fosse davvero lì per un appuntamento.

«Ma non siete sospesi?» Fu la prima cosa che gli disse Airforce555.

«Sospesi? Mica siamo a scuola, hyung!» rise forzatamente l'altro. «Mi è venuta un'idea geniale per il mio album, ti va di sentirla?»

«Yongsun-a ho lavorato tutta la notte. Sono distrutto. Non dovresti neanche essere qui, mandamela via mail.»

«Va bene, allora la registro al volo e poi sparisco prima che qualcuno mi veda» insistette lanciandosi in uno degli ascensori.

Non si preoccupò che il ragazzo di guardia si sarebbe chiesto perché la persona con cui aveva appuntamento se ne stesse andando. Quel poveraccio ci avrebbe messo ore a rintracciarlo nell'agenzia, sempre che avesse deciso di correre il rischio di essere licenziato perché non era riuscito a fermarlo. Per un attimo Yongsun si sentì in colpa perché con ogni probabilità il suo comportamento sarebbe costato il lavoro a quel ragazzo poco più grande di lui, ma in quel momento era solo preoccupato per Salt.

Non impiegò molto a capire dove fossero riunite le Spicy Mayo con lo staff, e con agilità sgusciò in una delle stanze adiacenti lasciando la luce spenta e la porta socchiusa, in modo da controllare se qualcuno fosse uscito dalla stanza.

Dopo neanche quindici minuti che era lì sentì la porta accanto aprirsi e richiudersi e riconobbe una figura familiare passare davanti al suo uscio strascicando i piedi tra le lacrime.

«Ehi» si affacciò per salutare Lemon Juice.

L'altra lo fissò spaesata, non sembrò neanche realizzare che il Nightmare Bloom non sarebbe dovuto essere lì. Aveva gli occhi impestati di trucco e non riusciva a smettere di singhiozzare. 

«Devo andare in bagno, ma ho paura» disse.

Yongsun fu preso dalla rabbia nei confronti delle persone che avevano reso per quella ragazza un trauma compiere qualcosa di normale come entrare da sola in un bagno.

«Vieni» le disse Yongsun. «Controllo io che dentro non ci sia nessuno.»

Senza pensarci due volte il ragazzo entrò nel bagno delle ragazze e controllò dietro a ogni porta. Rimase poi appoggiato alla porta esterna, in attesa che LJ uscisse.

«Grazie, oppa.» La ragazza si era sciacquata il volto, ma era ancora visibilmente scossa.

«Wonbin mi ha chiesto di te, è preoccupato.» Fu la prima cosa che gli venne in mente, forse perché non sapeva cos'altro dire a una persona che stava probabilmente attraversando un incubo terrificante quanto quelli di cui i Nightmare Bloom cantavano nella loro musica.

«Seon Wonbin è preoccupato per me?» chiese lei sorpresa, e per un attimo parve distrarsi dai pensieri che la torturavano.

Yongsun vide con la coda dell'occhio la maniglia della sala dove erano riuniti gli altri abbassarsi, e con uno scatto si catapultò nella stanza dove era nascosto fino a poco prima.

«Tutto bene? Che fai qui fuori?» chiese uno dei manager con un tono che a Yongsun non piacque per niente. C'era davvero bisogno di essere così duri in quel momento?

Sempre avvolto nell'oscurità Yongsun estrasse il telefono per scrivere di nuovo a Salt.

Sono nella sala accanto, riesci a uscire un attimo? - Yongsun

Le probabilità che Salt controllasse il cellulare in quel momento erano molto basse, e il ragazzo si pentì di non aver chiesto a LJ di passarle un messaggio. Al tempo stesso sapeva di aver fatto bene a dirle di Wonbin, perché la ragazza si era rasserenata per un attimo.

Yongsun attese e attese, finché non arrivò l'alba e il gruppo di persone uscì in massa dalla sala. Appostato contro la porta semichiusa Yongsun riconobbe le voci di Song PD e dei manager, ma non riuscì a cogliere le parole. Rimase lì ancora un'ora, sperando che Salt lo raggiungesse, ma la ragazza non visualizzò il messaggio e infine Yongsun ebbe la certezza che le Spicy Mayo se ne fossero andate, perché dalla finestra riconobbe il loro furgoncino uscire dal retro dell'agenzia, in un bagno di flash e urla concitate.


***Messaggio dell'autrice***

Pronti per il finale? Che succederà ai nostri ragazzi? Questa pausa porterà un po' di chiarezza o li avvicinerà allo scioglimento? Ci vediamo tra un paio di settimane con il primo capitolo dell'ultima parte della storia.

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