Primo amore (IV)

Wonbin era seduto sul muretto di uno skatepark a un isolato dalla casa della prozia. Come ogni altra volta che erano lì suo cugino Joon aveva provato a convincerlo a fare un giro sullo skateboard, ma Wonbin non voleva fare nulla che potesse costargli un infortunio. Forse un tempo avrebbe preso una decisione simile alla leggera, ma vedere come Hajoon avesse involontariamente costretto l'intero gruppo a fermarsi per un mese intero lo aveva responsabilizzato. Fin da quando era entrato a far parte dei Nightmare Bloom Yongsun e Jisang lo avevano accusato di essere immaturo, e non mettersi a fare acrobazie su uno skateboard a centinaia di migliaia di chilometri da casa era la definizione esatta di maturità. La notte precedente si era addormentando leggendo i messaggi degli Stem per Hajoon e si era reso conto di essere diventato parte di qualcosa di più grande della sua voglia di divertirsi. Non era più un adolescente libero di fare salti nel vuoto per assecondare l'istinto del momento, era parte di gruppo che dipendeva da lui e influenzava il comportamento di migliaia di altri ragazzi e ragazze. Quando aveva lasciato la scuola lo aveva fatto senza pensare al messaggio che avrebbe mandato ai suoi fan e ora rimpiangeva non tanto la decisione, ma la superficialità con cui l'aveva presa.

Joon fece una piroetta su se stesso e con un colpo di reni fece schizzare lo skateboard verso il cielo per afferrarlo al volo con una mano sola. «Come on, bro! Give it a try! (Dai, amico! Prova!)»

«Ma lo vuoi lasciare in pace?» Luna aveva parlato in coreano, ma l'altro doveva aver colto il messaggio perché le rivolse una linguaccia prima di tornare dagli amici.

Wonbin salutò Luna con un abbraccio, come era comune in America, e le allungò il pacchetto di patatine che aveva appena aperto. La ragazza era l'unica con cui aveva davvero legato nelle ultime settimane, probabilmente perché nessun altro parlava la sua lingua a parte l'anziana prozia. Non aveva mai avuto un'amica e gli sarebbe dispiaciuto doversi separare da quella ragazza che lo aveva fatto sentire a casa in un paese che a lungo aveva ammirato ma che aveva scoperto troppo diverso dal suo per ambientarsi. La schiettezza degli americani ancora lo metteva a disagio, così come la totale mancanza di gerarchia tra ragazzi, adulti e anziani. Luna era una via di mezzo, indubbiamente più americana che coreana riusciva comunque a capire le sue difficoltà e durante quella vacanza era stata per lui prima una guida, poi un'amica: la sorella maggiore che non aveva mai avuto. Non c'era il minimo dubbio che nessuno dei due provasse attrazione nei confronti dell'altro, anzi, Luna lo aveva aiutato a riflettere sul suo modo di approcciarsi alle relazioni sentimentali, proprio come avrebbe fatto una sorella maggiore.

«Non dirmi che stai ancora cercando la stilista...» domandò la ragazza dopo aver gettato un'occhiata allo smartphone dell'altro.

Wonbin scosse il capo. «A dire il vero cercavo notizie su uno scandalo di qualche settimana fa...»

«Sei tu?» intuì Luna guardando la foto sfocata di lui e Susie.

A volte a Wonbin veniva il dubbio di aver rivelato troppo a Luna, in fondo la conosceva appena. Eppure si era ritrovato a confessare sia di aver lasciato la scuola sia di aver frequentato più di una ragazza nell'ultimo periodo, anche se aveva omesso che si trattasse di fan.

«E che mi dici di Lemon Juice?» Luna menzionò la Spicy Mayo con nonchalance, ma era chiaro che voleva vedere la reazione di Wonbin.

«Cosa... cosa c'entra lei?»

«Beh, è cominciato tutto con lei, no?»

«In che senso?»

«Continui a dire che il tuo grande amore è questa nuna, ma la verità è che hai cominciato a frequentare queste ragazze dopo la dichiarazione di Lemon Juice, no?»

Wonbin avrebbe preferito che Luna si riferisse a lei usando il nomignolo LJ, come facevano tutti, ma la ragazza sembrava divertirsi particolarmente a sottolineare quanto ridicoli fossero i nomi d'arte delle Spicy Mayo. Il commento di Luna sul ruolo che LJ aveva avuto sull'inizio del suo comportamento distruttivo lo lasciò spiazzato perché non aveva mai visto un collegamento tra l'impacciata confessione della ragazza e tutte le relazioni superficiali che aveva avuto da quel momento in avanti.

«Non ci avevo mai pensato.»

«Ma sì,» riprese Luna, «continui a considerare la partenza della stilista come l'origine di tutto, ma da quello che mi hai raccontato non ti sentivi già con una di queste tipe prima di scoprire che lei si era licenziata e trasferita a New York?»

Il ragazzo era senza parole. Non aveva mai notato che la partenza di Yumi nuna era successiva alla sua prima relazione.

«Senti un po', Wonbin-a» riprese dopo un po' Luna. «Perché non dai una chance a lei?»

«A...»

«A Lemon Juice. Magari non ti piace quanto questa benedetta nuna, ma secondo me ti piace di più di tutte le ragazze che hai frequentato in questi mesi.»

«Ma ora come ora non mi sopporta. È troppo tardi, ormai, anche se volessi...» Wonbin non era mai stato bravo a capire cosa volesse nella vita, e, persino in quel momento, invece di chiedersi cosa provasse lui per LJ era preoccupato di come avrebbe potuto convincerla a uscire insieme, dopo che l'aveva ignorata per giorni dopo che lei si era dichiarata. Come Yongsun gli aveva detto tante volte, il problema era che agiva prima di pensare, e persino in quel momento era più preoccupato del come che del perché.

«Quindi ti piace?» Fu Luna a riportarlo sul binario di ragionamento corretto. Non aveva senso preoccuparsi di come convincerla a dargli un'altra chance, se non era veramente interessato a lei. LJ si sarebbe accorta subito che i sentimenti dell'idol erano volatili e superficiali.

«Penso di sì. Come faccio a capirlo?»

Luna scosse il capo teatralmente. «Ragazzo mio, ma da che pianeta vieni?»

Pensare a Lemon Juice gli aveva d'improvviso fatto venire voglia di vederla, così Wonbin aprì il fancafé delle Spicy Mayo, perché sapeva che le ragazze erano particolarmente attive su quella piattaforma rispetto agli altri social, dove erano costantemente oggetto di commenti sessisti. La bacheca delle Spicy Mayo era un caos: erano talmente in tanti i fan che stavano postando in quel momento che Wonbin non faceva neanche in tempo a finire di leggere un commento prima che scorresse verso il fondo della pagina. «C'è qualcosa che non va...» disse infine mostrando lo schermo a Luna.

«Un altro scandalo? Ma ogni settimana ce ne è uno?»

«A quanto pare,» disse Wonbin aprendo la pagina principale di Naver, «sono venuti fuori dei video girati di nascosto nei bagni che confermano che alcune delle Spicy Mayo...»

Luna lo fermò prima che potesse parlare dei problemi alimentari delle idol. «Spero che quelle povere ragazze abbiano il supporto di qualcuno, in questo momento.»

«Di sicuro non dell'agenzia, sono una massa di incompetenti!» sbottò Wonbin ripensando al dottor Hong e al suo contributo inutile quando Hajoon era stato aggredito da manager Gu.

«Non capisco come mai un gruppo rookie sia stato preso di mira. È... inusuale» commentò ancora il ragazzo mentre scorreva gli articoli per capire se LJ fosse coinvolta.

«Dai giornalisti?» chiese Luna.

«I giornalisti ricevono sempre le soffiate da qualcuno, tipicamente dagli anti o dai fan ossessivi.»

«I sasaeng» gli fece eco l'altra rabbrividendo al pensiero di quegli stalker che rendevano la vita delle celebrità un incubo.

«Qualcuno era appostato nei bagni, e non penso proprio che fosse un giornalista.»

«Povere ragazze. Non posso dire di essere sorpresa che abbiano dei problemi alimentari, ma essere filmate in un momento di debolezza e sapere che quei video sono diventati di dominio pubblico.»

Wonbin fu colto da un senso di rabbia e impotenza. Lui stesso era stato seguito e filmato di nascosto, ma la sua vicenda non era nulla in confronto a quanto era accaduto alle Spicy Mayo.

«C'è qualche annuncio ufficiale dell'agenzia?» domandò ancora Luna.

Lo scandalo doveva essere scoppiato da poco, per quel motivo il fancafé era così affollato, ma nel giro di poche ore sarebbe stata resa pubblica la decisione di Song PD e Wonbin si chiese se avrebbe provato per l'ennesima volta a insabbiare il problema, o se l'esperienza con i Nightmare Bloom gli aveva insegnato la lezione. Scrisse un messaggio sulla chat del gruppo, prima di ricordarsi che in Corea era già notte fonda.

Ho visto ora cosa è successo alle Spicy Mayo - Wonbin

Maledetti sasaeng - Yongsun

Era inusuale che Yongsun fosse ancora sveglio a quell'ora, perché per seguire le lezioni all'università doveva alzarsi molto presto. Evidentemente lo scandalo era scoppiato la sera e non era riuscito a prendere sonno, considerato che riguardava anche la sua ragazza. Il maknae lasciò la chat di gruppo per scrivere direttamente a lui.

Salt come sta? - Wonbin

Ci siamo lasciati alcuni giorni fa. Non risponde ai miei messaggi - Yongsun

Cazzo, hyung - Wonbin

Sono in un taxi, sto andando da lei - Yongsun

Non ha nessuno, capisci? Non ha una famiglia, non ha amici. Impazzisco all'idea che sia sola in un momento simile - Yongsun

Wonbin non sapeva cosa rispondere. Rimase a fissare lo schermo finché non vide che l'amico era passato a offline.

«Tutto bene, Wonbin-a?» chiese Luna al suo fianco. «Sei pallido come un fantasma...»

«No, no, sono preoccupato per le ragazze» rispose prendendosi la testa fra le mani.

«Bisogna essere davvero senza cuore per fare una cosa simile. Spero che trovino questi maledetti stalker e li arrestino» disse Luna aggiungendo tutta una serie di imprecazioni in inglese.

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