Musica (II)

Una volta che furono rientrati tutti fu impossibile non confrontarsi su come l'uno o l'altro avesse tradito la fiducia del gruppo, mettendo chi le proprie aspirazioni, chi le proprie paure, chi le proprie relazioni prima del bene comune.

«Sono ancora convinto che non ci sia niente di male ad avere una ragazza, purché non si tratti di una storiella dopo l'altra» disse Yongsun mentre erano riuniti attorno a numerosi cartoni di pizza. Non c'era alcol sul tavolo, e non solo perché gran parte dei ragazzi era minorenni, ma perché nessuno voleva mettere Hajoon in difficoltà.

Wonbin si sentì chiamato in causa e abbassò subito lo sguardo. «Ho imparato la lezione, hyung

«Però vi chiedo scusa per aver iniziato a lavorare su un album da solista senza dirvi nulla. Per inciso, non ho la minima intenzione di farlo uscire, a costo di mettere a repentaglio la mia borsa di studio...» riprese Yongsun.

«Sei sicuro, Yongsun-a? Non ci sono di mezzo delle penali?» gli ricordò Chanwook.

«Troverò il modo di convincere Song PD che non è un buon momento e che è meglio concentraci sul comeback del gruppo...» disse l'altro con voce ferma. «È un peccato buttare il lavoro di settimane, quindi ho intenzione di proporre di utilizzare le canzoni che erano state assegnate a me nel nostro album.»

Lee Chanwook corrugò vistosamente le sopracciglia.

«Alcune sono da buttare, lo so, hyung» alzò subito le mani Yongsun. «Ma ce ne sono un paio che possiamo salvare, se ci metti le mani tu. Magari potrebbero diventare le canzoni di due sub-unit dei Nightmare Bloom...»

«È una buona idea» intervenne Jisang, che da quando era tornato non aveva commentato in alcun modo la decisione di Yongsun di debuttare da solo. «E sono d'accordo con te che non è giusto rinunciare ad avere una relazione, se troviamo una persona con cui vale la pena provare a costruire qualcosa...»

Chanwook gli rivolse uno sguardo esplicito, perché avrebbe preferito non essere l'unico ad essere a conoscenza della sua storia con Kim Hyorin.

«Sono tornato con la mia ex» annunciò senza ripensamenti Jisang. «Ci siamo visti quando ero a casa e... e dato che ci siamo resi conto di essere ancora innamorati, abbiamo deciso di provarci di nuovo. Non sarà semplice, sarà di nuovo come avere una storia a distanza, anche se ora vive anche lei a Seul, e vi prometto che non mi farò scoprire...»

Mentre parlava, Jisang aveva lanciato un paio di occhiate verso Yongsun, perché non voleva essere lui a menzionare la storia tra il compagno e Salt, ma reputava giusto che anche l'altro fosse sincero con il resto del team.

«Io non sto frequentando più nessuno.» Fu invece Wonbin a liberarsi la coscienza. «Non sono stato con nessuna ragazza quando ero a New York e potete stare tranquilli, mi è bastata l'esperienza che ho fatto con il paparazzo per farmi capire che un conto è rischiare uno scandalo quando si è insieme a una persona che si ama, un conto è farlo per qualcosa di cui... di cui non abbiamo neanche veramente bisogno.»

«Sei molto giovane, Wonbin-a» intervenne Chanwook. «È normale che tu fossi curioso di fare certe esperienze... ma ricorda che anche come si fanno certe esperienze conta.»

Hajoon non aveva aperto bocca perché si era già scusato più e più volte con i compagni per avere causato quell'interruzione forzata delle attività del gruppo. In ogni caso non avrebbe potuto essere sincero con loro sul vero motivo per cui si era infortunato durante le prove. Non era neanche sicuro di cosa provasse per Key dei Rubin Crow, e una confessione impacciata di come la presenza del sunbae nella sala prove lo avesse turbato a tal punto da farlo inciampare non poteva che far preoccupare i compagni ancora di più. Come potevano fidarsi di lui se anche da sobrio bastava così poco a fargli perdere la concentrazione? Una distrazione sul palcoscenico poteva costare un infortunio non solo a lui, ma anche a un altro dei compagni. Sua sorella Hajin gli aveva consigliato di riprendere a frequentare i Rubin Crow nel tempo libero, perché altrimenti sarebbe bastata un'altra apparizione improvvisa di Key per mandarlo nel pallone. 'Come fai a capire se sei davvero innamorato di lui senza frequentarlo, Hajoon-a?' Gli aveva detto Hajin. L'unico problema era che ora che quelle indiscrezioni sul suo rapporto turbolento con l'alcol erano di dominio pubblico, l'ultima cosa che avrebbe dovuto fare era frequentare dei locali. Non mancavano mai alcolici ai festini dei Rubin Crow, e Hajoon non voleva mettere il suo problema né sotto gli occhi dei fan né tanto meno sotto quelli di Key. Fino a quel momento gli Stem erano stati estremamente comprensivi: dopo averlo consolato avevano attaccato la stampa per aver pubblicato una versione dei fatti che non solo non era stata comprovata in alcun modo, ma che l'agenzia aveva smentito immediatamente. Hajoon non voleva tradire la fiducia dei fan, non voleva farsi cogliere brillo in nessuna circostanza, nemmeno nel tempo libero.

«Anche io ho chiuso con... con la ragazza con cui mi stavo frequentando» disse infine Yongsun. «Ma preferisco non parlarne» aggiunse rivolto a Jisang.

L'altro fu preso in contropiede più dalla notizia che dalla richiesta di non approfondire l'argomento, perché, da quanto aveva colto, quella del compagno era una relazione che andava avanti da un po'. Per quanto lui e Yongsun non andassero particolarmente d'accordo, lo conosceva abbastanza da non riuscirsi a spiegare come avesse potuto lasciare Salt considerato cosa le Spicy Mayo stessero attraversando in quel periodo.

«Vi siete lasciati già da un bel po', no?» intervenne Chanwook, che aveva colto le perplessità di Jisang.

«Sì» si limitò a rispondere l'altro.

«Stai bene, hyung? E lei?» domandò Wonbin, che per un attimo parve essersi dimenticato che il ragazzo aveva chiesto espressamente di non fare domande.

Yongsun non rispose e alla fine fu Hajoon a rompere il silenzio, chiedendo se avessero ricevuto notizie dall'agenzia sulla conclusione del loro mese di pausa. «Domani ho appuntamento per togliere il gesso, e dovrei essere pronto a tornare subito in sala prove.»

«Probabilmente sono stati presi da... altro» disse Jisang, evitando accuratamente di nominare le Spicy Mayo.

«Qualcuno ha sentito le ragazze?» domandò ingenuamente Hajoon, l'unico a non conoscere l'identità della ex di Yongsun.

«Io so solo che da giorni sono chiuse in casa con manager e psicologi. Ho chiesto notizie a manager Choi quando mi è venuto a prendere alla stazione» disse Jisang.

«A quanto pare la soluzione di tutti i problemi è impedire alla gente di uscire di casa» commentò Yongsun con sprezzo.

«Pensate che scioglieranno il gruppo?» continuò Hajoon dopo qualche minuto di silenzio.

«Sì, io penso di sì» rispose Jisang.

«Penso anche io. Per ora hanno annunciato una pausa a tempo indeterminato, così che le ragazze possano concentrarsi sulla loro salute mentale...» concordò Chanwook.

«Spero davvero che abbiano coinvolto uno psicologo che capisca cosa prova una ragazza adolescente, invece di quel dinosauro maschilista del Dottor Hong» scosse il capo Hajoon.

«Vi va di sentire le mie canzoni e scegliere insieme quali salvare?» propose Yongsun per cambiare argomento. Da quando era scoppiato lo scandalo delle Spicy Mayo aveva cercato inutilmente di mettersi in contatto con Salt. La ragazza non visualizzava i suoi messaggi ed era sempre controllata a vista da qualcuno dello staff, come d'altra parte il resto delle compagne.

Gli altri ragazzi reagirono con entusiasmo, mentre si raccoglievano intorno alla cassa blutooth. Yongsun conosceva il potenziale delle tracce, ma non voleva condizionarli dunque le riprodusse in ordine, osservando con attenzione la reazione dei compagni. Hajoon non riusciva a fare a meno di rispondere con tutto il suo corpo alla musica, muovendo dei passi di danza persino da seduto; anche Jisang muoveva il capo a ritmo, ma la sua espressione era imperscrutabile; al contrario di Wonbin, che era un libro aperto e che non parve apprezzare particolarmente le prime due canzoni. Ma ovviamente era il parere di Chanwook quello che interessava veramente Yongsun. Chanwook teneva gli occhi chiusi e muoveva leggermente le mani appoggiate in grembo, come se stesse scomponendo la musica per ascoltare non solo quella versione, ma anche tutte le possibili alternative che la sua mente elaborava. A differenza di un orecchio inesperto, il ragazzo riusciva a isolare il beat dalla melodia e scomporre i vari livelli gettando via ciò che non gli piaceva.

«La terza non è male, ma la batteria è esagerata e manca un bridge che la renda meno monotona. La prima è inutilizzabile, Yongsun-a... si può sapere da dove arriva?» domandò Chanwook una volta ascoltato tutto l'album dall'inizio alla fine.

I ragazzi iniziarono a scambiarsi qualche opinione sui produttori dell'agenzia, in particolare su Airforce555. «Gli piacciono solo i tempi veloci, accelera qualsiasi canzone. Mercury, che è il nome dell'ultima traccia, secondo me sarebbe molto meglio se fosse più lenta» disse Yongsun.

«Concordo» annuì Chanwook.

«A me non dà retta, perché non mi rispetta come invece rispetta te, hyung» sospirò Yongsun. «Considera il mio punto di vista solo sull'aspetto vocale.»

«Ma se inseriamo la terza e la quarta traccia nell'album dei Nightmare Bloom, pensate che Song PD e Airforce555 ci daranno carta libera, come con le canzoni di Chanwook?» domandò Jisang, che aveva capito dai commenti degli altri che le prime due canzoni erano da buttare.

«In Mercury possiamo aggiungere una parte rap?» intervenne Wonbin. «Anche se la rallentiamo?»

«Io, a dire il vero, dividerei il gruppo in due e farei cantare la terza a te, Yongsun e Hajoon. E la quarta a me e Jisang, che abbiamo voci più simili e adatte a una ballata. Dopo averle sistemate, ovviamente» rispose Chanwook.

Nessuno metteva mai in discussione le proposte di Chanwook, quando si trattava della loro musica, perché il ragazzo non solo ne capiva molto più di loro, ma aveva sempre mostrato di saper valorizzare i punti di forza dell'uno e dell'altro. Molti gruppi decidevano insieme a chi assegnare l'una o l'altra parte, ma per i Nightmare Bloom la musica era composta già avendo in mente le parti, perché Chanwook considerava le loro voci delle variabili di partenza, quando componeva.

«Come faremmo senza di te, Chanwook-a!» esclamò Hajoon

«Già» gli fece eco Wonbin.

«Non mi dispiace non cantare Mercury. Non mi sono mai ritrovato nel testo che paragona l'amore a un viaggio dalla terra a mercurio...» tirò un sospiro di sollievo Yongsun.

«Ma che vuol dire poi?» aggrottò le sopracciglia Wonbin.

«L'avvicinarsi al sole rappresenta la passione...» scosse il capo l'alto.

«È tutta da riscrivere» concordò Chanwook.

«E nella navicella la temperatura saleeeeee» canticchiò Yongsun tra le risate degli altri.

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