Titolo: Abyssus abyssum invocat

Trama: " Possiamo dire che Bonnie aveva tutto, un fidanzato, soldi, un lavoro, aveva la tipica vita adagiata che tutti sognano; non provate a dire di no.
Ma avete presente quelle sere, quei dieci minuti prima di cadere nelle braccia di Morfeo, dove fissate il soffitto e sentite una voragine piena di ricordi aprirsi nel petto? Oppure quando percepite che nonostante tutto vi manca qualcosa?
Lo sapete bene, non mentite.
A Bonnie mancava l'avventura, il brivido di paura e agitazione che ti scorre per la schiena quando sai che stai per fare qualcosa di dannatamente bello quanto stupido. Era cresciuta tra abiti firmati e cene silenziose. Non aveva mai assaporato niente che potesse assomigliare alla vera felicità.
Ora una qualsiasi storia farebbe arrivare il cavaliere intrepido che le fa provare cos'è mai provate prima.
Ma Bonnie non sogna questo, quando chiude gli occhi vede il mare. Una distesa immensa di azzurro, un mare pericoloso, un mare placido.
Ha sempre amato quei romanzi pirateschi, dove la fanciulla veniva rapita da un pirata.
Ma non è più nel 1500, quei pirati non esistono più.
Decise di non avvertire nessuno, di far perdere ogni traccia, decise di partire, di salpare per i sette mari, con solo una valigia e un cellulare satellitare con se.
Voleva andarsene in qualche isola, sapeva navigare, voleva godersi la vita, senza sottostare alle etichette che le imponeva il suo ceto sociale.
Non cercava amore, cercava felicità.
Ma il mare è perfido, non gli è mai fregato nulla se non sai nuotare, non perdona.
E da anni si porta dietro un uomo, dalla lunga cicatrice sul petto, un uomo feroce, forgiato da anni di tortura nel carcere di massima sicurezza di Ranam, per scontare gli ultimi venticinque anni che mancavano da scontare a suo padre, venticinque anni di torture ingiustificate.
Due anime dannate in modo differente, che soffrono nella stessa maniera, nate per distruggersi, per amarsi e per congiungersi.
Era destino."

Reating: verde
Stato: LIBERA