Incontro
Avviso : da questo capitolo in poi, sarà esperimentato in prima persona. Perciò spazio libero alle opinioni!
Pov Yuuri
Entro nel ristorante, spalancando praticamente le porte, deciso a sfogare la mia momentanea rabbia mista depressione nel lavare i piatti e portare le prelibatezze a tavola. Okay, può anche darsi che questa furia che dentro di me divampa sempre di più, sino a farmi sciogliere ogni organo vitale, sia solo portata per un pensiero che pochi minuti fa mi aveva invaso la testa. Un pensiero che portava solo il nome del perfetto Victor Nikiforov.
Sí, gli voglio bene e tutto, ma quando in gara c'è un qualcosa, un podio a cui tu aspiri, gli amici che sino a un momento prima gli avevi considerati tali, altro non diventano che competitori. Non c'è spazio per i sentimenti o distrazioni.
Ma solo pura dedizione, nel diventare per una volta bravo in qualcosa, aspirando a quella coppa che ti avrebbe cambiato la vita.
Forse potevo apparire tanto ambizioso, ma state sicuri che quando qualcosa per voi di caro entra in gioco, non vedrete altro che solo quello.
« Yuuri. Sei arrivato » .
Mi saluta mio padre tutto sorridente nel vedermi lí e con le mani occupate da piatti invitanti.
« Vengo subito ad aiutarti ».
Gli dico avvicinandomi a lui, per poi poggiare una mano sulla sua spalla.
« Ma prima ti chiedo scusa per il ritardo » aggiungo, senza aspettare che mi dica qualcosa gli prendo i piatti, per poi voltarmi e dirigermi verso i banchi.
Sento ancora gli occhi di mio padre sulla schiena. Mentre trasformo la mia espressione più sorridente, mi avvicino cordiale ai clienti che già conosco a memoria.
« Ecco le vostre ordinazioni, signori Tatsuikiri » e metto i piatti davanti a loro. Mi guardano sorridendo gentile.
« Oh mio caro Yuuri, sempre più grande ti fai e pensare che ti ho visto crescere, mi ricordo ancora di quando eri un piccolo paffuto bambino, tutto peperino » parla la dolce signora anziana, con gli occhi che avevano preso a brillare, sotto lo sguardo nostalgico del marito.
E non posso fare altro che concordare. Me gli ricordo ancora molto bene alcuni momenti - biricchini - alcuni pure da fare perdere i capelli dalla troppa disperazione.
« Per me invece é solo un piacere avervi qui tutti giorni. Adesso però vado, buon appetito » gli saluto con un piccolo inchino.
Ed è in quell'esatto momento, che il trillo del campanellino appeso all'entrata del ristorante attira il mio sguardo. Ma sfortunatamente mi ritrovo davanti Victor e compagnia bella.
Pov Victor
« Com'é che alla fine hai cambiato idea ? » mi chiede Yuri.
Lo guardo con la faccia indecifrabile e alzo leggermente le spalle, come per fargli intendere un " così ".
In realtà non era proprio per questo, solo che non posso dire che vado lí con l'intenzione di punzecchiare Yuuri.
E quando i nostri occhi si incontrano, un sorriso furbo e astuto si forma sulle mie labbra.
« Hei Yuuri » .
Lo chiamo, alzando la mano.
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