•°Paragrafo 42°•
Attenzione:
Wattpad mi ha dato problemi ultimamente con l'aggiornamento di questa storia.
Ho provato più volte a pubblicarla ma non riesco.
Appena la leggete potete commentare un semplice sì che così so se lo riuscite a leggere?
Spero che questa volta si riesca a leggere, sotto questo trovate il capitolo per intero.
Grazie mille e scusatemi un sacco.
(☆^ー^☆)
Allora people...
Spero che il capitolo vi piaccia, purtroppo non è niente di che e mi deludo da sola, ma spero che andando avanti le idee e la voglia di scrivere aumentino perché devo finire questo libro ad ogni costo, e manca ancora un pochetto.
Buona lettura!
🐼
-Ahhhhhh, Stefyyyyyyy- gridai gettando le braccia al collo di mia zia.
-Ciao tesoro! Mi sei mancata!- esclama lei ridacchiando.
-Anche tu zia, un sacco!- le dissi finalmente lasciandola respirare.
Mi sorride e mi accarezza una guancia.
-Lo zio dov'è?- chiedo curiosa cercando attorno nel caso non lo avessi visto antrando.
-Non cercarlo, non è qui. Tra un po' lo devo nuovamente raggiungere al porto. Stiamo cercando di raggruppare più persone possibili per riuscire a difendere Damora. Io ero venuta qui solo per un salutino e... quattro chiacchiere con l'Alpha.- pronuncia le ultime parole con un pizzico di malizia passando velocemente da me a Black con lo sguardo.
-Certo signora!- dice lui serio ma con un piccolo sorriso ad increspargli le sue splendide labbra rosee.
-Oh caro, dammi del tu e chiamami pure Stefania, mi fai sentire tremendamente vecchia, cosa che ancora non sono grazie al cielo- ridacchia.
-Okay Stefania. Di cosa vuole parlare?- chiede lui curioso.
-Del vostro viaggio agli Inferi. Quando avete intenzione di partire?- È tremendamente seria.
Vedo il ragazzo dagli occhi di ghiaccio irrigidirsi e contrarre la mascella.
-Che viaggio? - dico spaesata. - Inferi?-.
-Niente... - dopo qualche attimo di silenzio rincomincia - Io e tua zia andiamo un attimo a parlare nel mio ufficio... sempre che non le dispiaccia.- dice voltando lo sguardo verso Stefania.
-Oh... Scusa... Pensavo glielo avessi detto. Comunque andiamo...- dice abbassando lo sguardo e iniziando ad incamminarsi.
-No no no no. Aspettate. Di che viaggio state parlando e perché non ne so niente?- dico leggermente irritata.
-Ormai...- dicono i gemelli sbuffando assieme.
-Black, te lo avevo detto.- ridacchio Will.
-Esigo delle spiegazioni. Subito.-
-È semplice Sophy... Io domani devo partire per... L'Inferno. Mi è arrivata una comunicazione da parte di un mio zio, da parte di mia mamma, che ci sono dei problemi giù da loro e hanno bisogno di me, essendo l'unico figlio della duchessa BlackSoul, nonché migliore amica di Lilith. La demone più forte all'inferno dopo Lucifero.- finisce Sebastian senza staccarmi gli occhi di dosso.
-Non ci ho capito niente.-
-Non dirlo a me...-
-Calma. Quindi... In pratica, mi stai dicendo che tu, domani, devi partire per... L'Inferno. E te ne andavi senza dir niente e lasciandomi qui senza nessuna spiegazione?- sento un forte calore propagarsi per il mio corpo.
-Si...detta così sembro piuttosto stronzo e senza cuore, ma il succo del discorso è quello.- dice grattandosi la nuca nervosamente.
-Stai scherzando spero.- sento pizzivarmi gli occhi.
-No...-
-Vengo con te- concludo.
-Non se ne parla neanche! È per questo che non volevo dirtelo.- mi duce alzando il tono della voce.
-E perché non dovrei venire, sentiamo?! -
-Perché la tua parte demoniaca, in questa dimensione non può manifestarsi per troppo tempo su di te, mentre all'Inferno prenderebbe sicuramente il controllo su di te. Non sei ancora in grado di gestirla, credimi.- ribatte serio.
-Sciocchezze! Ci posso riuscire benissimo. Vengo con te!-
- Rifletti e non fare la bambina per una volta! - mi dice con aria stanca.
- Ritira quello che hai detto... - sussurro.
La mia voce cambia, diventa rauca e bassa.
Sento il mio cuore mettersi a battere sempre più velocemente.
- No Sophy. Per favore, ragiona. Se tu vieni con me, la tua parte demoniaca prenderà il sopravvento! È inutile negarlo! Hai visto quello che riesce a fare... È il suo habitat quello, è troppo forte. Devi riuscire a stabilire entrambe le tue parti, non far prendere il sopravvento ad una. -
Cerco di calmarmi. In fondo so che ha ragione.
Ma il demone che è in me spinge per uscire. Sento lacerarmi dentro.
Mi accascio leggermente tenendomi ad una sedia.
- Hey, Sophy... Calma, cerca di fare respiri lunghi e torna in te. -
Sento accarezzarmi una guancia e subito dopo essere tirata in un abbraccio.
Mi si mozza il fiato. La sua vicinanza è come una droga. Faccio un profondo respiro assaporandomi del tutto il duo profumo maschile.
Il mio cuore incomincia a rallentare e mi stringo di più a Sebastian.
- Brava tigrotta... Così. -
Man mano che le sue carezze sfioravano ogni centimetro della mia schiena, il calore accumulato iniziò a esserci per un altro motivo...
Le mie gote si arrossarono e gli occhi ritornarono normali.
-Ora capisco perché tu non glielo abbia detto. Hai fatto bene e scusa se ho complicato le cose. - disse da dietro di me Stefania con un tono veramente dispiaciuto.
-Già... La mia piccola bambina incosciente non riesce ancora a tenere a bada il suo istinto... primordiale, se così lo possiamo chiamare. - dice ridacchiando.
- Hey... Mi sento offesa. - dici staccandoli da lui e incrociando le braccia al petto cercando di non ridere.
- Per cosa? -
- Non sono una piccola bambina. Incosciente ci può anche stare, ma bambina no caro mio. -
- Ne sei sicura? - rispondono i gemelli a quel punto.
Apro la bocca per ribattere.
- No, basta. Qui state complottando contro di me.
Maria, io esco. - dico ridendo e iniziando a correre fuori dalla cucina. - Questa è mafia! - continuo ad urlare.
Da sotto sento delle risate e alcuni esclamare: - E poi quella dice di non essere una bambina -
- Chi la capisce -
- Condoglianze Sebastian. Mi dispiace per te. - sono sicura che lo avesse detto will.
- Ma che dispiacere e dispiacere. Quella è una bomba, altro che. -
- Ohhh, che tenero. Il mio amato micetto mi difende.- dico mentalmente a Black salendo le scale mentre rido.
- Devo ricordarti che sono una pantera feroce e non un insulso gatto da quattro soldi? - mi chiede mentre senti che inizia a salire le scale proprio nel momento in cui chiudo la porta alle mie spalle.
- Tu per me resti sempre un micetto. Dolcioso e bellissimo. -
- Se ti prendo, vedrai di cos'è capace il tuo bellissimo micio innocuo. - la sua vice rimbomba rauca nella mia testa.
- Era malizia quella nella tua voce? - dico ridendo.
- Tra un po' lo scoprirai... -
Detto questo sento qualcuno bussare alla mia porta. Mi giro su di essa appoggiandomici con la pancia e ridendo.
- Non ti apro! -
*silenzio*
- Non ho bisogno che tu mi apra la porta. Posso fare da solo dolcezza. -
Delle mani mi circondano i fianchi facendomi girare. Mi ritrovo le sue invitanti labbra sulle mie. Dopo i primi attimi di sorpresa rispondo al bacio infiltrando le mia mani tra i suoi capelli ora diventati leggermente più lunghi e morbidi.
Le sue dita percorrono tutta la mia schiena finendo poco più in giù.
Mi scappa un piccolo sospiro di beatitudine.
Quando ci stacchiamo i suoi occhi brillano nel buio della stanza, e posso notare che sono pieni di amore e passione. Credo che rispecchino totalmente i miei.
Mi lascio trasportare da lui fino al letto dove inizia a lasciarmi una scia umida di baci che partono dal collo e finiscono leggermente sopra il seno.
Circondo il suo bacino con le mie gambe cercando di attirarlo più a me e accarezzandogli le possenti spalle.
Dopo un po', le nostre labbra si ritrovano e Sebastian prende posto di fianco a me, circondandomi con il suo corpo e cullandomi per il resto della nottata.
Scie di fuoco si estendono sulle mie coscie e glitei, dove le sue mani sono più persistenti.
- Buonanotte piccola mia. Domani sarà un lungo giorno... -
- Buonanotte amore mio. - dico mezza incosciente.
Lo sento irrigidirsi per poi ritornare a dami piccoli baci umidi che mi rilassano e mi portano tra le braccia di Morfeo.
P.s.scusate gli errori
Spero che vi sia piaciuto e mi scuso anche per l'aggiornamento tardivo.
Un bacio, Sophy😘
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top