°•Paragrafo 38•°

Una leggera ma continua carezza che mi percorre per tutta la schiena, mi fa svegliare.
Ancora mezza addormenrata socchiudo gli occhi lentamente portandomici le mani sopra a causa della troppa luce. Emetto un verso di irritazione e mi stiracchio tutta.
Sento un delizioso venticello percorrere tutta la figura del mio corpo rilassandomi e facendomi ranicchiare nuovamente su di me.
A causa del leggero brivido di fresco cerco la fonte di calore che mi arriva da dietro spingendomi su di essa.
Mi struscio leggermente trovando una posizione piacevole, ma.... Sento una presenza dietro di me che si scontra con il mio sedere e di successione un gemito.
Apro di scatto gli occhi e mi tiro su a sedere, appena realizzo le condizioni in cui siamo messi...:
1; cerco di portare lo sguardo da un'altra parte chiudendo gli occhi.
2; caccio un urlo, leggermente incazzata.
3; porto le mani sul mio petto e spingo il corpo del ragazzo di fianco a me il più lontano possibile.

- 4; cerchi di non guardare tutto il ben di dio che ti sei ritrovata davanti. - sghignazza la parte demoniaca.
- Zitta cogliona! -
- Dico solo quello che penso, cioè quello che pensi anche tu.-
- Non è vero!-.
- Ohssì che lo è. -
- Zitta- ringhio.

- Che succede? Non avevi mai visto un ragazzo nudo? - ride Black con lo sguardo malizioso che si posa ripetutamente sul mio corpo nudo.
- No! E smettila di guardarmi brutto pervertito.- mi alzo girandomi verso il laghetto e tuffandomi, nella vana speranza che si veda tutto di meno, anche se l'acqua mi arriva solo leggermente sotto il seno.
Mi rigiro e quello che mi si presenta davanti mi fa inghiottire a vuoto. Chiudo la bocca che mi si era aperta alla vista del corpo di Sebastian e sposto lo sguardo altrove diventando tutta rossa dall'imbarazzo.
Mi giro e, prima di andare sott'acqua sento la risata cristallina del ragazzo.
Sono sempre stata molto brava a nuotare, ma in questo momento ho il cervello in pappa....completamente.
Mi dirigo verso una piccola cascatina ed entro sotto il getto d'acqua scoprendo un piccolo gradino su cui mi siedo stando attenta a non scivolare.
Poco dopo sento un tuffo; continuo a guarmi attorno osservando la parete rocciosa della cascata fino a quando un braccio non sbuca fuori dalla superficie dell'acqua tirandomi sotto con esso. Delle labbra soffici premono sulle mie combaciando perfettamente.
Black mi poggia una mano dietro la testa avvicinandomi a lui mentre mi rifornisce di ossigeno. Il bacio dura ancora qualche minuto, fino a quando ad entrambi manca il respiro.

Appena saliti in superficie, prendo una gran boccata d'aria. I nostri respiri affannati si mischiano e un forte profumo di muschio mi avvolge.
- Che ne dici.... Andiamo a casa?- mi chiede lui interrompendo la frase ancora alla ricerca di ossigeno.
Annuisco e mi aggrappo a lui che sorridendo mi porta fino alla riva del laghetto passando sotto alla cascata.

- I vestiti? - chiedo.
- Li vado a prendere.... Aspettami qui e non ti muovere - mi dice uscendo dall'acqua e inoltrandosi nella foresta.
Non posso fare a meno di seguire con lo sguardo la sua figura nuda finché non sparisce del tutto, coperta dagli alberi.
- Madonna che didietro da urlo -
- Bonooooo -
- Si, ma state calme. Capito che ha un fisico statuario da Dio greco, ma un po' di contegno! - le riprendo io.
- Ed è tutto nostro.... - dice la demonessa.
- Il mio tesssoro... - dice la tigre.
- Hem.... Mi state facendo leggermente paura. Siete inquietanti.... -
- Sciocchezze!-
Sbuffo esasperata alla loro risposta.

- Eccomi piccola! - dice Sebastian con un ghigno malizioso vedendo che non stacco lo sguardo dal suo....corpo....
-se, se... Proprio il corpo... -
Indossa solo dei boxer neri che lasciano ben poco all'immaginazione...
Riprendo un pò di lucidità respirando lentamente e cerco di far funzionare i pochi neuroni che mi ronzano nel cervello.

- So che sono bello.... Ma così mi consumi White! - dice da sbruffone.
Vuoi giocare? Ci sto.

Prendo un po' di coraggio e con un'andatura lenta e sensuale mi avvicino a lui uscendo dal laghetto, non curandomi della mia nudità. Sgrana leggermente gli occhi stupito dalla mia reazione. Mi avvicino a lui muovendo i fianchi più del normale e fisso i miei occhi con i suoi.
Sento il suo cuore aumentare di battito ad ogni passo. Sorrido orgogliosa di me stessa.
Quando sono abbastanza vicina, gli accarezzo i pettorali facendogli uscire dalle labbra un ringhio. Eccitante.
Gli lascio un casto bacio sulle labbra, prendendo poi i vestiti che portava in mano. Mi giro e faccio cadere a posta la maglietta, così da piegarmi.
Giro lo sguardo su di lui e noto il "piccolo" -per modo di dire- rigonfiamento all'altezza del cavallo delle mutande.

- So che sono bella... Ma così mi consumi Black - dico sghignazzando la sua stessa frase.

Lui mi folgora con lo sguardo per poi ritornare al mio corpo.
Io sgattaiolo dietro un'albero e velocemente mi rivesto con un top azzurro acqua e dei pantaloncini blu. - Andiamo? - chiedo io sbuffando quando ritorno nel posto in cui l'ho lasciato.
- Okay. Apri le ali, faremmo prima in volo!- suggerisce aprendo le sue.
Rimango incantata come tutte le volte nel fissare la sua bellezza e cerco di non darlo a vedere iniziando a sbattere le mie ali prepotentemente per riuscire a distanziarlo.

Durante il breve tragitto mi fa fare dei piccoli esercizi per rinforzare l'attaccatura delle spalle e mi mostra alcune tecniche per riuscire ad andare più veloce. Sento un gran cambiamento da una settimana fa. Le mie ali si sono irrobustite e riesco a fare delle virate che prima non mi venivano.
Orgogliosa di me stessa, raggiungiamo il villaggio verso l'ora di pranzo.
Vedo i gemelli scambiarsi occhiate strane e leggermente preoccupate, mentre Livia mi si avvicina con le braccia aperte. Io mi fondo sopra di lei, che oerde l'equilibrio, facendoci cadere entrambe. Una risata si propaga mentre ci rialziamo.
- Che avete fatto di bello?- mi chiede con uno sguardo malizioso.
- Niente di che... Siamo stati du delle certe Rupi Ventose per poi passare la notte ai margini di un laghetto - dico con voce sicura tralasciando 'qualche' dettaglio.
- Se, se. Come no. Farò finta di crederti. Comunque...è pronto da mangiare. - mi avvisa con uno sguardo furbetto di chi la sa lunga. Io ricambio il sorriso e mi addentro in casa guardandomi attorno alla ricerca di Sebastian.
Lo trovo girato di spalle che confabula con i gemelli. Cerco di sapere cosa si dicono leggendo le loro menti, ma vengo fermata dall'arrivo di Will che mi prende in braccio.
- La mia piccolina che dorme fuori tutta sola soletta con un ragazzo! Come sta crescendo!- dice asciugandosi una finta lacrima.
- Ma dai... Piantala! E lasciami giù, subito. - dico divertita anche se leggermente scocciata.
- Okay okay, stai calma. - ribatte lui ridendo.
Sbuffo togliendomi con un soffio un ciuffo di capelli che mi era andato davanti agli occhi.
- È prontoooo - ci avvisa la cuoca intumandoci di andarci a sedere se non volevamo che il cibo si raffreddasse.
- Ciboooo - urlo io fiondandomi al mio posto.
Vedo di sfuggita Black con Jhon, Timon e altre due persone che vedo di sfuggita senza riconoscerle, salire velocemente le scale e imbucarsi nello studio dell' Alpha.
Con un pezzo di bistecca in bocca chiedo: - Cosa devono fare? - dico indicando con la forchetta l'ufficio.
- Bho, sarà una riunione. Sai... Con tutti gli allenamenti, mi sembra giusto dato che Black è mancato per un'intera giornata -.
In questo momento io so che mi sta mentendo William. Lo so, perché riesco a percepirlo. La nota di preoccupazione nella sua voce non mi è sfuggita.
- Will! - lo richiamo.
- Si Sophy? - dice lui con fare innocente.
- La verità... - lo guardo negli occhi.
Lui sospira abbassando lo sguardo sul suo piatto.
- Non tocca a me dirtelo. - Mi accenna un sorriso tirato.
- Va bene - dico prolungando la e. - Così mi spaventi però... - dico vedendo la sua espressione leggermente preoccupata.
- Nah, tranquilla. Non è niente di cosí.... Terribile. -
- Va bene. -

- Che si fa ora? - chiedo dopo qualche minuto di silenzio dopo aver finito il cibo nel mio piatto.
- Ora ci si allena! - dice una voce a me sconosciuta da dietro la porta aperta.
Mi si para davanti un uomo dalle spalle piuttosto larghe, susseguito da un ragazzo anch'esso piazzato bene.
- Ciao Alex! - mi saluta cordiale l'ultimo.
- Hey André! Da quanto tempo! - rispondo sorridente battendo il cinque al ragazzo che mi era venuto in contro. Alzo lo sguardo trovandosi quello serio dell'altro tizio.
-Lei è? - chiedo tornando seria.
-Generale Matthew. Al suo servizio. - dice facendo il saluto militare.
Lo squadro dalla testa ai piedi.
Matthew, Matthew.... Dove l'ho sentito?
- Ah, il compagmo di Bianca! Piacere, comandante! Io sono Alexa! - dico sorridente e scambiando il saluto.
Ricambia il sorriso per poi annuirmi.

- Bene, direi che possiamo incominciare! - dice sbattendosi le mani tra di loro e sfregandosele.
- Certo! - dico entusiasta di cominciare un vero e proprio allenamento. - A dopoooo- dico voltandomi verso i miei amici che mi guardano divertiti. La livia sembra leggermente schifata.... Non le è mai piaciuto 'sporcarsi le mani'.

Sorrido.
- Andiamo! Black mi ha dato ordini ben precisi. -
Annuisco curiosa.

Salve a tutti!
Mi dispiace per il ritardo, ma sono in Sicilia e non ho avuto il WiFi disponibile.
Spero che il capitolo vi piaccia!
Alla prossimaaaa
So🌟

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