•°Paragrafo 16°•

*La mattina seguente*

Mi sveglio a causa della luce che proviene dall'oblò, sento un peso sulla pancia e noto che è un braccio.
Oblò? Braccio? Nave?
Inizio a impanicarmi pensando di essere stata drogata e portata via da un commerciante di schiave...
Poi ricordo e sospiro.
Alla mattina penso a cose strane.. Bho. Chi mi capisce è un genio.
- Ben svegliata tigrotta- mi dice una voce roca e ancora impastata dal sonno che immagino sia di Sebastian.
Mi volto lentamente e lo guardo. Ha i capelli neri tutti spettinati che gli danno molto l'aria da Bad Boy quale è. Gli occhi azzurro ghiaccio leggermente chiusi e un sorriso meraviglioso su quelle splendide labbra carnose.
Quant'è sexy?
_Quant'è sexy_
Rido perché io di mattina sono tutto forché sexy.
- Io non sono sexy- ma la voce mi viene più rauca del solito.
I suoi occhi si colorano di rosso. Mi immobilizzo imbarazzata.
Poi a "salvarci" dalla situazione imbarazzante (per me), è la Livia che entra nella stanzetta dicendo - Buon giorno piccioncini! Siamo quasi arrivati e direi che sia il momento per voi di fare colazione. Quindi alzate i vostri meravigliosi culetti e venite degnadoci della vosostra meravigliosa compagnia!- detto questo esce sbattendo la porta e facendo cadere il libretto posto sul piccolo scaffale.
Io ancora intontita e mezza addormentata me ne rimango imbambolata a guardare la porta.
Poi mi giro e guardo la posizione di Sebastian... È sul bordo del letto.
Mi avvicino sensualmente a lui e sento il suo cuore battere sempre più forte ad ogni centimetro che si toglie.
Quando sono a circa 2 centimetri dal suo viso sorrido, gli lascio un piccolo bacio a stampo veloce e con la mano lo spingo giù dal letto.
Cade facendo un gran busso. Io mi metto a ridere senza alcun ritegno mentre mi aggroviglio ancora di più alle coperte.
- Hahahhah, molto divertente- mi dice lui seduto sul pavimento alzando gli occhi al cielo.
- Non sai quanto!!- gli dico cercando di trattenere le risate inutilmente.

Mi alzo senza neanche guardarmi allo specchio e raggiungo gli altri in cucina. I due gemelli se la stanno spassando a scrivere sulla faccia di William che è mezzo addormentato e mi sa che crede che Timon gli stia facendo le coccole perché emette versi strani di assenso. Non dico gemiti ma tipo fusa, soltanto che dovrebbe essere un lupo non un felino e.... non gli vengono bene.
- Posso scoppiare a ridere?- chiedo a voce bassa trattenendo le risate.
- Ancora un attimo- mi dice Jhon mentre sta scrivendo qualcosa sul collo del povero malcapitato.
- Okkey, ora puoi- mi dice sorridente.
Si mettono a sedere ognuno al proprio posto e io tolgo la mano dalla bocca che mi impediva di ridere e sfodero la mia risata contagiosa.
William si sveglia di soprassalto con un sorriso da ebete stampato sulla faccia.
- Buongiorno bell addormentato!- gli faccio la linguaccia.
Lui mi fissa e fa scendere lo sguardo. Se non fosse gay e il mio migliore amico gli avrei già rivoltato la faccia.
Riporta lo sguardo su di me dicendo:- Bella la maglia- *sorriso malizioso*.
Entra Black in stanza. - Visto? Ve l'avevo detto che gli stavano bene e che sarei riuscito a farle indossare una delle mie magliette - dice sorridendo.
Io lo guardo non capendo poi noto cos'ha in mano.
- Il mio pigiama! Disgraziato che non sei altro, ridammela!- gli dico andando verso di lui cercando di prenderla. Alza il braccio così che sia molto più alto di me e io cerco disperatamente di prenderla come una cogliona.
- Daiii! Black, ridammi la mia adorata maglia con la stampa della nutella!-
- A-a, prima mi devi un bacio-. Mi dice indicando le sue labbra con un dito.
-Da quando?- gli chiedo con un sopracciglio alzato.
- Da stamattina che mi hai buttato giù dal letto- mi dice col broncio.
- Te lo dovevi aspettare caro micetto!- gli dico toccandogli con un dito la punta del naso.
Mi giro facendo finta di andare via e lui abbassa il braccio deluso. Mi fa male vederlo così.
-Perché?-
-Dai, soddisfalo per una volta- sbuffo.
- Ma Alex...la nostra legge del non dare troppo ai maschi?-
- Ogni tanto si può fare uno strappo alla lettera.-
- Solo uno-
- Già, solo uno......,(contaci)per ora....-

Gli prendo velocemente la mia maglietta dalle mani e gli lascio un bacio delicato vicino all'angolo della bocca... profumata di muschio e pino.
Rimango incantata un attimo poi mi giro e con la testa bassa, perché non voglio far vedere le guance rosse, ritorno al tavolo della colazione , ma noto che un gran sorriso si è fatto spazio sul viso freddo di Sebastian.
- Vi muovete?- dico a tutti dato che erano incantati. Cerco di leggere i loro pensieri.
_è proprio cotta, se no non avrebbe trasgredito alla sua prima legge_ pensa divertita la livia.
_Cotta_ william.
_Che dooooolce_ i gemelli.
Sebastian non pensa a niente, strano.
-È troppo felice per pensare.
-Magari...

-Vi muovete e la smettete di pensare a quanto sia stata dolce o robe del genere?- dico divertita con un sopracciglio alzato.
- Si, si, arriviamo- dicono i gemelli precipitandosi al tavolo per accalappiarsi più panini alla nutella possibili, come ho già fatto io del resto.
La livia scuote la testa divertita e va di fianco al suo fidanzato togliendogli con la magia il panino dalle mani e facendolo andare verso di lei al fine di baciarlo per poi mettergli la fetta dentro la bocca con uno schiocco di dita.
Rido.
William, che non si è ancora accorto dei baffi dipinti sulla faccia va vicino a Timon che sta cercando di trattenere le risate.
-Ti starebbero bene i baffi-. Lui non capendo a cosa si riferisce alza le spalle e si rigira verso il panino di nutella addentandolo.
Black si siede affianco a me con ancora il sorriso stampato su quella bocca perfetta.
Perché non mi bacia?
Divento subito rossa a quel pensiero e mi giro facendo finta di prendere la caraffa col latte e versandome un po' nella tazza.
Dopo un po' di chiacchiere arriva il capitano con la sua solita pancia spropositata.
- Buongiorno ciurma, mancano circa 10 minuti ad attraccare-.
Poi guarda william. -Ti starebbero bene i baffi!- si gira e ritorna nella cabina dei comandi.
Fisso il mio migliore amico e devo dire che non gli starebbero male i baffi, veramente.
- Hanno ragione Willy, ti starebbero bene i baffi!- .
-Già- dice la livia.
_Glieli puoi far crescere ?_
Gli chiedo mentalmente. Lei annuisce così gli faccio l'occhiolino.
_Aspetta quando te lo dico io, intesi?_
_Va bene_ e mi sorride.
-Willy...-
-Si?- risponde lui con la bocca piena di pane.
- Vatti a vedere allo specchio- e gli faccio l'occhiolino.
Lui si alza dubbioso verso il lavandino dove attaccato sopra c'è uno specchietto e si guarda.
- Ahhh, chi ha osato fare una cosa del genere- dice indicandosi sotto il naso.
Cerca di mandarsei via con l'acqua ma inutilmente.
Si gira di nuovo verso di noi incazzato.
_Ora livia, cancellagli quelli col pennarello e fagli crescere, dopo che si è visto allo specchio che non ce li ha, quelli veri messi per bene_ le "dico" sorridendogli.
- Ecco fatto Willy, non ce li hai più- dice lei annoiata e guardandosi le unghie.
Lui si gira e sospira. Livia mi guarda e io annuisco.
_Che ve ne pare?_ comunico a tutti tranne che al mio migliore amico.
Tutti mi fanno un cenno d'assenso.

-Bene, è ora, preparatevi gente!- dice il capitano.
Guarda will poi ma e io metto un dito sulle mie labbra facendogli segno di stare zitto.
Sorride e annuisce anche lui.
- Finalmente- dicono sbuffando i gemelli insieme.
Scoppiamo tutti a ridere e andiamo a prendere le valige per portarle sul ponte della nave.

Saliamo tutti sul ponte e lasciamo l'imbarcazione.
Alzo lo sguardo tenuto basso fino ad ora a causa delle porse pesanti che non me lo permettevano e....
Rmango senza fiato... WOW
-Finalmente a casa!! - dice Alexa.

Sono rimasta con la bocca aperta a fissare quel paesaggio fantastico davanti ai miei occhi per un po'.
Poi ho fatto una giravolta su me stessa per avere la panoramica di tutto quel paradiso.
Sembra di essere in un altro luogo... Penso. Ma credo di averlo detto ad alta voce perché da dietro Sebastian mi dice:- In realtà lo siamo. Se quella nave- e indica la barca, già lontana, da cui siamo appena scesi- ha dei passeggeri come noi, attraversa una specie di portale che non può essere attraversato da un umano normale.- Mi viene la pelle d'oca al contatto del suo alito sulla mia pelle ma cerco di nasconderlo.
Mi arrivano mille profumi diversi (anche se quello del ragazzo dietro di me spicca, ma dettagli).
Sembra essere un posto fatato, cosa che probabilmente è. Mi trovo a Flox se non sbaglio... Bhe, io pensavo fosse un normale porto, ma evidentemente mi sbagliavo.
Appena volgi lo sguardo verso questo posto non puoi non notare le immense cascate dai mille riflessi che è sullo sfondo di quello che dovrebbe essere un mercato (?). Ma non un semplice mercato, c'è, ci può assomigliare, ma non ne ho mai visto uno così colorato e pieno di profumi di ogni genere. Siamo circondati dalla natura, alberi immensi di ogni colore.
Mentre camminiamo noto che i proprietari delle "bancarelle" hanno il tutti dei tratti sul viso diversi. Alcuni hanno i capelli colorati e la pelle che sembra squamata, altri con orecchie e occhi con la pupilla verticale come quella dei felini, alcuni con le orecchie molto grandi o con delle antenne sulla parte superiore della testa.
Mi guardo intorno con un gran sorriso stampato sulle labbra e.... una faccia da ebete molto probabilmente....
Dopo un po' di minuti di camminata che ho passato ad andare da una parte all'altra per vedere più cose possibili e urlare a livia di quanto fosse figo sto posto, siamo giunti ai piedi della cascata che fa a mo' di mura circondando tutta l'isola ( credo sia un'isola) con pareti rocciose e piccoli fiumiciattoli che ci scorrono sopra.
Vedo che fa una specie di buco nella cascata a forma di arco. I gemelli si girano verso di me e sorridendo mi dicono alzando le mani per mostrarmi la cascata: -Benvenuta a Damora Sophia White-.
Io gli sorrido felice e andiamo sotto alla cascata senza bagnarci minimamente. Guardo estasiata il tunnel in cui sto camminando e sfortunatamente ne giungiamo alla fine.
Ma lo spettacolo non è peggiorato per niente.
È praticamente una città come le altre, soltanto che ogni casa ha una colore diverso e non sono tutte uguali di grandezza; è circondata da una quantità industriale di alberi. Una meraviglia.
Ci dirigiamo verso quello che dovrebbe essere un parcheggio, vista l'insegna della P scritta su un cartello.
Entriamo e Black tira fuori delle chiavi e va verso una jeep verde militare con il disegno di degli occhi da gatto sul cofano, molto belli tra l'altro.
Saliamo e io guardo ogni millimentro di questo meraviglioso posto con gli occhi sgranati e ridendo ogni tanto delle battute fatte dai gemelli o parlando di cose a caso con Willy. Sebastian guida con uno sguardo serio anche se ogni tanto si lascia sfuggire qualche sincero sorriso.
Da quel che ho capito stiamo andando alla casa del branco di Black, che ne è l'Alpha, mentre Willy e i gemelli i suoi beta insieme ad un ragazzo di nome Cristian. Livia sta con altre ragazze nel reparto "curatori" e la "famosa" Cindy l'oca è il messaggero, se così si può dire, del branco grazie ad una sua abilita quale la velocità.
Ognuno ha delle abilità qui, se è di una posizione elevata. Mi spiego meglio: uno alla nascita può nascere con uno o più poteri che si sviluppano dalla prima evoluzione, oppure esserne immuni e quindi non averne nessuno, ma ciò non significa che uno è più debole ma soltanto più... normale.
I gemelli, per esempio, riescono a vedere ogni punto debole delle persone, Livia ha un potere curativo avanzato, William ha l'intelligenza superiore, per cui ha come un secondo Io che gli dice qualche volta le decisioni giuste da prendere, Cindy ha la velocità, Cristian, se non ho capito male, ha una forza maggiore che riesce a sviluppare grazie alla rabbia e Sebastian riesce a controllare gli elementi con i loro derivati e ha e in più ha le ali.
I secondi doni, di solito, sono quelli più pericolosi e potenti; per usarli bisogna avere un gran controllo su se stessi. È un piccolo segreto che si tiene dentro e non si rivela agli altri. È una cosa molto privata da quel che ho capito.
Io leggo nel pensiero e dato che non mi sono ancora trasformata potrei avere anche un secondo potere. Ma leggere nella mente delle persone è più che sufficiente.

Vengo distratta dai miei pensieri dalla voce a unisolo dei gemelli.
- Com'è qui Sophy?- mi chiede uno. - Lo sai che puoi scegliere con quale nome essere chiamata?- mi dice l'altro.
- Si?- chiedo stupefatta.
- Mh mh- mi risponde livia al posto loro.
- Io mi faccio chiamare Blù- e fa un gran sorriso. Le è sempre piaciuto da matti quel nome.
- Io James - mi dice will.
- Figo!- dico io ridendo.
- Noi ci facciamo chiamare chiamare nei nostri nomi normali... - dice Jhon -...oppure siamo i gemelli Ride (pronuncia Raid -circa-) - dice Timon.
Mi scappa da ridere per la coincidenza della parola Ride non pronunciata in inglese.
-Alpha Black- interrompe il guidatore- o più semplicemente Black per gli amici- spiega.
Mi giro a guardarlo curiosa.
- Il tuo nome lo dovrai dire questa sera quando l'avrai deciso e- lo interrompo. - E se lo avessi già deciso?- lui si gira irritato per il fatto che l'ho interrotto; mi sa che non è molto abituato a persone che gli mancano di rispetto.
-Te lo dovrai tenere per te fino a stasera e poi dirlo quando te lo chiedo.-
- Va bene Black- gli dico dandogli un pungno scherzoso sul braccio a cui mi risponde con un ringhio.
- Alpha Black- puntualizza.
- Certo Black- gli rispondo con un sorriso provocante.
- Sarò il tuo Alpha, White, devi portarmi rispetto-. Nessuno mi dice cosa fare, tantomeno un troglodita come lui.
- L'importante è crederci- dico io voltando lo sguardo al finestrino.
- Nessuno può darmi ordini!- dice Alexa.
- Concordo Al.- Lei sembra pensare e dopo un po' mi chiede:
- Come hai deciso di chiamarti?-
- Non lo so... Sinceramente sono indecisa... Alex mi sa.
- Grande! Ti stimo Alex!- mi dice.
- Anche io Alex-

Rido alla conversazione che stavo facendo con Alexa e Sebastian sembra che lo abbia riferito al mio comportamento di prima e ringhia.
- Calmo micetto- lo sbeffeggio.
-Attenta a quello che fai e che dici White, ora sono nel mio territorio e non devo più fingere di essere amichevole con tutti- dice freddo.
Queste parole anche se non sembra mi hanno ferito nel profondo.
Lui stava solo fingendo...
I maschi sono tutti degli emeriti idioti, devo darmi una mossa a rimettrmi in carreggiata. Sto diventando troppo carina e coccolosa. Mai fidarsi di un ragazzo.
Dopo aver pensato questo mi giro verso il finestrino con un'espressione distaccata. I miei occhi dorati diventano più scuri e mi perdo tra i miei pensieri.





Accipicchia, hanno litigato.

Come va secondo voi la storia?
È abbastanza credibile?

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