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CAPO TEMPESTA
Come Arya aveva anticipato, a Roccia del Drago giunse presto un corvo di lord Gendry Barathion. Il messaggio annunciava che le Terre della Tempesta appoggiavano la regina dei draghi, che aveva a suo tempo insignito l'attuale lord di quel titolo, estirpando per sempre la sua condizione di bastardo di Robert Barathion.
Daenerys per prima, e Jon in particolare furono felici della notizia: in questo modo le armate di Dorme avrebbero potuto attraversare senza problemi e assediare la capitale da sud... la regina e Jon furono contenti di poter appurare che Arya Stark non era una loro nemica, non sapevano ancora bene come definirla, soprattutto Daenerys, ma sicuramente non qualcuno che avrebbe fatto loro del male. Il lord di Capo Tempesta tenne anche a sottolineare, nel messaggio, che la principessa Arianne Martell di Dorne era al momento sua ospite.
Motivo per cui, Dany e Jon decisero che nel loro viaggio avrebbero fatto sosta a Capo Tempesta. Si: loro! in quanto Daenerys non aveva voluto sentire ragioni sulla prospettiva che Jon andasse da solo al castello della famiglia Dayne, Stelle al Tramonto, a domandare la spada di famiglia, Alba, che secondo le visioni di Bran, doveva essere la mitologica spada di Azor Ahai, vista la sua leggendaria nascita dal metallo estratto da una stella cadente... in questo modo, inoltre, avrebbero potuto conoscere e salutare la principessa Arianne, che ormai, dopo la morte di tutti i suoi parenti più prossimi aveva finalmente preso il potere a Dorne.
Un'altra principessa al potere! pensò Dany e la cosa la rallegrò in quanto trattare con una donna risultava più facile: non si sentiva superiore rispetto che a interloquire con un uomo per cui il potere era scontato spettasse al sesso maschile.
Dopo aver calorosamente salutato i loro figli, ribadendo ad entrambi che sarebbero tornati molto presto, e fatto mille raccomandazioni a Verme Grigio e Daario di proteggerli a qualsiasi costo, si erano librati in volo con Drogon: ormai Jon era riuscito a convincere Dany irreversibilmente che non le avrebbe permesso, sino alla nascita del bambino, di volare da sola... temeva troppo per la sua incolumità e del piccolo nel suo grembo e per quanto lei non fosse del tutto convinta, non se la sentì di replicare visto l'amore da cui derivava quella imposizione.
L'aria si rivelò essere molto pungente... il clima invernale rispecchiava chiaramente che presto sarebbe successo qualcosa, visto che i maestri della Cittadella avevano annunciato una lunga estate che a quanto pareva essere del tutto scomparsa.
Si tennero sufficientemente lontani dalla Baia delle Acque Nere, non sapevano quanto potersi fidare di Bran visto il suo ambiguo stato, e nella mente di Daenerys l'immagine di Rhaegal fiocinato e caduto in quel mare per colpa di Euron Greyjon rimaneva qualcosa di vivo e terrificante... un altro suo figlio morto dopo Viserion: il suo cuore sanguinava ancora al loro ricordo!
Jon sentì il suo corpo farsi più rigido e potè intuirne in motivo: la strinse ancora più forte, sperando potesse capire quanto le era vicino e poteva comprendere la sua sofferenza: anche per lui quei due draghi caduti rappresentavano un forte dolore, poteva dunque immaginare come si sentisse Daenerys in quel momento... allora loro erano i suoi unici figli, gli unici che sapeva avrebbe mai potuto avere .
Sorpassata la baia, all'imbrunire giunsero nei pressi di capo tempesta... coloro che videro il grande drago planare verso il castello ne ebbero immediato terrore e andarono a rintanarsi nelle loro case, ma ben presto si resero conto che Drogon sorvolò senza nemmeno avvicinarsi alle loro abitazioni...
'Hanno paura ' gridò Dany per cercare di parlare con Jon mentre erano ancora in volo, un filo di tristezza angustiava la sua voce...
'E' normale che sia così, ma ora hanno visto un drago e soprattutto un drago che non li ha minimamente sfiorati... poco a poco capiranno, vedrai... cercò di rasserenarla Jon...
La fortezza di Capo Tempesta sorgeva presso la costa del Golfo dei Naufragi tra campi e crinali rocciosi, a settentrione della penisola di Capo Furore. La zona era caratterizzata dalla presenza di forti venti provenienti dal Mare Stretto, ma in estate il clima era estremamente caldo e afoso. Realizzato con una pietra grigio pallido, era dotato di una possente e massiccia cinta muraria, costituita da un doppio strato di pietre intorno a un nucleo di sabbia e ghiaia grossa; le mura misuravano cento piedi di altezza, con uno spessore di quaranta piedi nel punto più stretto e di quasi ottanta sul lato rivolto verso il mare. A parte il portale d'ingresso e di una postierla la cinta muraria era priva di qualsiasi tipo di apertura, persino delle feritoie per gli arcieri, ed era arrotondata e levigata dappertutto, con pietre abilmente incastrate tra loro in modo tale da non creare alcuna fessura, angolo o apertura dove potesse penetrare il vento.
All'interno della cinta muraria si trovavano cucine, stalle e cortili, protetti dalla furia dei venti e delle onde. Capo Tempesta aveva un'unica colossale torre a forma di tamburo, talmente grande da alloggiare tutto al suo interno: il granaio, i baraccamenti dei soldati, la sala dei banchetti e gli appartamenti del signore del castello. La torre, priva di finestre sul lato rivolto verso il mare, aveva la sommità coronata da massicce merlature in modo che, da lontano, apparisse come un pugno irto di spuntoni al termine di un braccio proteso verso l'alto... Il lato di Capo Tempesta rivolto al mare poggiava su una scogliera bianco pallido, la cui pietra calcarea saliva verticalmente fino quasi a metà della cinta muraria. Nella scogliera si trovava un'imboccatura che conduceva tramite un tunnel ad una caverna sotto il castello, dove gli antichi lord della tempesta avevano posto il loro approdo. Il tunnel era navigabile solo con l'alta marea ed era inframmezzato da rocce frastagliate che emergevano dall'acqua per tutta la sua lunghezza fino alla caverna. Il soffitto del tunnel era dotato di buche assassine. Ad un certo punto si incontrava una grata, manovrabile solo dal lato interno, con le sbarre molto ravvicinate tra loro e in grado di calare fino al fondale. Tale grata si trovava proprio sotto il castello, all'interno del perimetro delle mura.
Capo Tempesta era considerato un castello solido e imprendibile. Nelle sue pietre, si narrava, fossero impressi degli incantesimi che lo rendevano impenetrabile dalla magia, gli stessi che Brandon il costruttore aveva usato per erigere la Barriera.
Planarono infine dinanzi al castello... le guardie presenti si allontanarono subito terrorizzate... Jon aiutò Dany a scendere da Drogon che se ne stette appollaiato lì senza librarsi in volo... quasi a voler essere vicino e proteggere sua madre...
Fu Gendry in persona a presentarsi all'entrata per accogliere la regina e Jon.
'Vostra Grazia, è un piacere rivedervi' si inchinò subito il lord di capo tempesta...
'E io ringrazio voi lord Gendry per essermi rimasto fedele nonostante tutto.... '
Subito dopo salutò Jon con un abbraccio quasi fraterno: avevano combattuto insieme al Pugno dei Primi Uomini e poi durante la Lunga Notte... erano stati momenti difficili, che ancora facevano gelare il sangue al solo ricordo.
Entrati nel castello Jon e Dany furono accompagnati da un paggio nelle loro camera, situata nella torre centrale dove ebbero modo di potersi riprendere dal viaggio e trovare un pò di sollievo...per quanto non volesse ammetterlo Daenarys era molto stanca, ma lei era il sangue del drago e non poteva lasciare che un po' di disagio fisico mettesse a repentaglio tutto. Dopo un lungo ritemprante bagno caldo insieme a Jon, Daenerys decise di indossare un abito color porpora impreziosito da argentei pizzi di Myr intessuto con piccole gemme del medesimo colore... anche Jon per una volta abbandonò i suoi soliti colori, vestendo della stessa cromia della regina: un farsetto porpora chiuso da fibbie d'argento e una camicia più scura... a dirla tutta era stata Daenerys a convincerlo, lui che dal nero grigio o marrone non si era mai allontanato... dopo qualche attimo di smarrimento, dovette ammettere che quel colore gli piaceva... Dany lo guardava mentre si girava e rigirava dinanzi allo specchio, nemmeno io ci ho messo tanto a vestirmi!, pensò mentre scuoteva il capo sorridendo.
Lord Gendry aveva fatto preparare per i suoi ospiti un lauto banchetto nel salone del feste, situato anch'esso nella torre centrale del castello...
Al loro ingresso la regina e Jon trovano già presenti Gendry e la principessa Arianne...
Arianne era una donna bella e formosa, con la pelle olivastra, grandi occhi scuri, labbra carnose e lunghi e folti capelli neri che cadevano in boccoli fino al centro della schiena. Indossava un succinto, anche troppo a dir la verità, abito coloro crema, che lasciava in bella mostra l'abbondante seno, tenuto insieme da sottile spalline di oro alternate al altre di pietre preziose di diverso colore; e come d'usanza a Dorne, un pendente di rubino le ricadeva sulla fronte, mentre un bracciale a foggia di serpente le impreziosiva il braccio.
La principessa ci teneva molto a mostrare la sua avvenenza visto che da bambina, per molto tempo, era stata attanagliata dall'incubo di ristare una bimba goffa bruttina e piatta... ma gli anni avevo diversamente decretato.
La donna si avvinò a Daenerys per salutarla e manifestarle ancora una volta la fedeltà di Dorne alla casa Targaryen.
Quando furono tutti seduti fu la regina a prendere la parola, il suo sguardo era molto serio
'Prima di dare inizio a questo gradito banchetto c'è qualcosa che mi preme esprimere... a nome della mia illustre casata e soprattutto mio imploro perdono per il gesto inconsulto di Approdo del Re, per quanto orribile sia mi sento di estraniarmi dalla persona che mio malgrado ero divenuta per tanti motivi, che ora non credo sia il caso rivangare.
I due ospiti furono particolarmente colpiti da quel discorso tanto che nessuno osò proferire parola. A spezzare la tensione emotiva venutasi a creare, fortunatamente giunsero i paggi con la prima portata del banchetto: zuppa d'orzo, seguita da fagiano stufato e insalata di tuberi dolci, sformato di piccione e tanti dolci, mele cotte fragranti alla cannella, prugne cosparse di noci tritate e per finire dolci al limone, i magnifici agrumi gialli di Dorne che Dany adorava e che accompagnavano spesso i suoi sogni, guarnite con glassa di zucchero...
La serata fu molto piacevole, sia Jon che Dany gradirono molto quanto era stato ammansito e soprattutto la piacevole compagnia di Gendry e Arianne...
Giunti al dolce Dany toccò l'altro argomento per cui aveva pensato di sostare a capo tempesta.
'Principessa Arianne... iniziò Daenerys ' siete una donna, oltre che bella, anche molto capace nel trattare questioni politiche'...
'Vi ringrazio Altezza' ...sorrise la donna, che per molto tempo aveva visto i suoi fratelli minori essere preferiti per governare Dorne...
'E' per questo che vorrei affidarvi una missione molte importante... continuò Dany... la principessa sembrò molto interessata ...
'Attualmente Alto Giardino si trova nelle mani di un lord nominato solo per pura convenienza dall'attuale re, su suggerimento del suo primo cavaliere... credo che nessun lord dell'altopiano gradisca ser Bronn delle Acque Nere, nonchè maestro del conio '... e su quelle parole sollevò entrambe le sopracciglia a manifestare disappunto,' come lord di quelle terre...ci sono illustri famiglie molto più meritevoli di detenerle...'
Arianne la fissò con consenso e cercando di capire cosa desiderasse da lei la regina...
'Vorrei che foste mia ambasciatrice presso le più importanti famiglie dell'Altopiano per informarle che, nel caso decidessero di schierarsi dalla mia parte, destituirei, come nuova regina, una persona così poco degna come lord di quelle terre per darle a chi le merita davvero... in questo modo dovremmo assicurarci anche l'appoggio dell'altopiano per rivendicare il trono di Westeros'.
Arianne ci pensò su qualche momento e accettò l'incarico con molto onore, finalmente avrebbe potuto mostrare tutte le doti di conoscenza politica e carismatiche che sapeva di possedere. Le due donne si strinsero la mano formalizzando il sodalizio, dopo di che Daenerys, con Jon, lasciò la sala delle feste per evidente stanchezza.
Quando furono nella loro camera, finalmente a letto, Jon poté abbracciarla e baciarla come non aveva potuto fare per quasi tutto il giorno...
'Mi sono mancate le tue labbra mia regina'...
' E a me le tue Aegon, stranamente Dany lo aveva chiamato col suo vero nome e a Jon sembrò strano, non lo faceva mai!
'Prima o poi Westeros dovrà conoscere chi sei realmente, lo sanno ancora in pochi... e il trono verrà lasciato a te da Bran'...
Jon la guardò intensamente...' rivelerò chi sono solo quando saremo sicuri che il trono è tuo... non mi interessa, lo sai... quindi che tutti continuino a pensare che il mio nome sia Jon Snow... a me va bene cosi'...
'Jon'.. Dany cercò di parlare ma un dito di lui sulle sue labbra , accompagnato da un dolcissimo bacio, la dissuase da ribattere... ' non voglio mai più tornare sull'argomento amore mio'
Lei gli sorrise dopo di che cominciò a baciarlo mentre con le mani gli slacciava i pantaloni ...e così anche lui le fece scivolare la spalline della veste, rivelando il suo magnifico etereo corpo...
Anche il castello di Capo Tempesta ebbe modo di appurare quanto la regina Daenerys e Jon Snow fossero molto ma molto passionali...
Nota: Nei libri la storia di Arianne Martell è molto più complessa oltre che bella... al riguardo mi sono attenuta agli accadimenti della serie televisiva, anche se in effetti del suo personaggio non si fa menzione, al contrario degli altri membri della sua famiglia presenti nella serie e che risultano morti.
Buona lettura e grazie
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